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Quale capacità e quale durata del governo bisConte ?


Mario1944

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La dichiarazione di vittoria per la Calabria è qualcosa di comico.:rotfl:

Con Berlusconi in collegamento telefonico sempre più rimbambito che biascica frasi senza senso (tipo che hanno vinto in Emilia e il governo deve dimettersi), il cane Dudu in sottofondo che abbia, Jole Santelli senza voce che dice che hanno vinto la Campania(nemmeno la regione in cui era candidata) e Berlusconi che la interrompe mentre parla senza lasciarla finire dando la parola a Tajani.:rotfl:

Edited by Sbuffo
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26 minutes ago, Sbuffo said:

La dichiarazione di vittoria per la Calabria è qualcosa di comico.:rotfl:

Con Berlusconi in collegamento telefonico sempre più rimbambito che biascica frasi senza senso (tipo che hanno vinto in Emilia e il governo deve dimettersi), il cane Dudu in sottofondo che abbia, Jole Santelli senza voce che dice che hanno vinto la Campania(nemmeno la regione in cui era candidata) e Berlusconi che la interrompe mentre parla senza lasciarla finire dando la parola a Tajani.:rotfl:

sai le risate che si stanno facendo tanti tanti calabresi….    :(

PS: cmq bentornato!

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Tutto considerato, sembra che le probabilità d'elezioni anticipate si allontanino e fors'anche quelle d'un governo diverso che non sia un governo del Presidente.

Il feroce Salvino ha vinto in Calabria, ma non ha espugnata l'Emilia Romagna, espugnazione che affermava avrebbe causata la caduta del governo:

 i suoi numeri sono sempre notevoli ed è il primo partito per voti, ma una sua maggioranza assoluta in elezioni nazionali a brevissimo termine, non certo come partito singolo, ma almeno come coalizione di Centrodestra, non sembra più ineluttabile; forse per lui è meglio aspettare e sperare che il governo logori chi lo sostiene.

(S)Forza Italia pare sempre più acciaccata, benché con percentuali non irrilevanti per chi abbia una maggioranza risicata, e dunque elezioni a breve non farebbero altro che ridurne notevolmente il peso rispetto a quello che ha ora in Parlamento.

Le Stelle cadenti stanno peggio di S(Forza) Italia, benché pensino o fingano di pensare che stanno meglio 😉 , pertanto non può che giovare loro conservarsi per altri tre anni i seggi che hanno e che attribuiscono un potere non trascurabile nell'azione governativa, sperando intanto di risollevare le propri sorti.

Renzi non pare avere ancora un consenso tale da potersi permettere di sfidare i suoi orfani a singolare tenzone, neppure confidando in un suo allargamento verso il Centro.

Gli orfani di Renzi hanno vinto o, meglio, non hanno perso in Emilia Romagna, ma demolire il proprio governo per andare a nuove elezioni non pare certo un modo infallibile per accrescere consensi elettorali, del che s'è già dovuto dolorosamente accorgere Salvini, tanto più se si continua a magnificare l'azione del governo che si sostiene e di cui s'è parte:

certo lo Zingarello potrebbe togliere di mezzo tutti i (cripto)renziani rimasti nel partito, che peraltro per ora sembrano innocui, ma il pericolo di pagare caro l'azzardo sarebbe grave.

Rimane la Sorella d'Italia, che peraltro è ancora vincolata alle fortune complessive del Centrodestra e quindi non è detto che con nuove elezioni a breve guadagnerebbe un governo cui partecipare:

aumenterebbe probabilmente i seggi in Parlamento, il che non guasta mai, ma sarebbe finita lì;  tanto vale aspettare e d'altronde sola soletta non può ottenere nulla;  può solo strepitare....

 

 

 

 

 

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2 hours ago, Mario1944 said:

Tutto considerato, sembra che le probabilità d'elezioni anticipate si allontanino e fors'anche quelle d'un governo diverso che non sia un governo del Presidente.

Se in Emilia Romagna avesse vinto il centro(!?)-destra il governo dubito sarebbe caduto. Il governo potrebbe cadere soltanto se una delle parti superasse il 30-35% e si  convincesse di poter fare da sola.

Edited by marce84
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mah..

considerando che in primavera ci sarà sto referendum confermativo sul taglio dei parlamentari (vedremo la data; ricordate che non si possono accorpare referendum e amministrative -ci sarà pure un'altra tornata di regionali-) e che, se passasse, ci vorrà un bel po' di tempo per ridisegnare tutti i collegi elettorali per le politiche, probabile che si andrà avanti così ancora per un annetto almeno;

ah, dall'autunno 2021 saremo in semestre bianco.

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2 hours ago, marce84 said:

Il governo potrebbe cadere soltanto se una delle parti superasse il 30-35% e si  convincesse di poter fare da sola.

Un partito solo dovrebbe superare almeno il 40% per ottenere forse la maggioranza assoluta:  

questa era probabilmente la speranza di Salvini quando fece cadere il governo dopo l'ottimo suo risultato alle elezioni europee.

In ogni caso è incauto dedurre le percentuali nazionali future da quelle locali passate e d'altronde ormai i partiti sono tutti singolarmente alquanto lontani da numeri tali da poter sperare di governare senz'alleati.

 

 

37 minutes ago, freedog said:

probabile che si andrà avanti così ancora per un annetto almeno;

Tutto, od almeno molto, dipenderà da quanto le Stelle cadenti impediranno Renzi ed i suoi orfani nell'azione di governo (locuzione peraltro alquanto esagerata quando si parla di governi italici.... 😉 ), perché alla fin della fiera il partito di maggioranza in questo Parlamento sono loro....

Certo dovranno considerare che, se gli altri rovesciano la tavola, i primi ad essere decimati saranno essi stessi.

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1 hour ago, Mario1944 said:

Tutto, od almeno molto, dipenderà da quanto le Stelle cadenti impediranno Renzi ed i suoi orfani nell'azione di governo

My dream: a sto punto, data la situazione attuale, il PD dovrebbe stracciare gli immondi decreti sicurezza, approvare lo Ius Soli, fare delle unioni civili un vero e proprio matrimonio e infine cancellare il RdC ampliando il REI.

Tanto ormai i grillini per restare in parlamento sono disposti a dire Sì a tutto. Bisognerebbe approfittarne.

Lo faranno?

ok, non fate quelle facce: diciamo che la speranza è l'ultima a morire...

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Da queste elezioni il partito che ne esce maggiormente vincente mi pare sia il Pd.

Prima guardiamo la Calabria.

Il Pd è vero che perde ma bisogna tener conto di alcune cose:

- prima di tutto da sempre in Calabria chi sta al governo della regione si trova in difficoltà e si è sempre verificata l'alternanza ad ogni tornata elettorale, quindi era prevedibile un sconfitta del centrosinistra in questo senso.

- il Pd ha ottenuto cmq un buon risultato di partito risultando essere la lista più votata nella regione.

- il centrodestra ha vinto ma in modo meno rilevante di come fece il centrosinistra alle precedenti regionali, la centrodestra ha preso il 55,29% il centrosinistra alle scorse elezioni prese il 61,41%.

In Emilia Romagna.

- il centrosinistra ha vinto con una percentuale ancora più alta di quella delle precedenti regionali, passando dal 49,05% al 51,42%.

- il Pd si conferma primo partito della regione.

La Lega Nord ne esce ridimensionata prendendo una brutta botta, questo perché:

- Se guardiamo alle ultime elezioni europee la Lega ha ridotto la percentuale dei suoi consensi sia in Emilia (dal 33,8% al 31,9%) che in Calabria (dal 22,6% al 12,2%).

- In Emilia ha perso la regione con il suo candidato, in Calabria ha vinto ma il candidato era di FI e come partito è stato superato nei consensi sia da FI che dal PD.

- Tutto questo tenendo conto che Salvini ha cercato di nazionalizzare il senso di queste regionali e tenendo conto che generalmente da sempre chi è all'opposizione rispetto al governo del paese intercetta il dissenso e generalmente dovrebbe ottenere migliori risultati alle elezioni.

- Senza contare la campagna elettorale a tappeto anche grazie al fatto che Salvini non ha incarichi di governo e non va mai a lavorare in parlamento, quindi ha potuto dedicare molto più tempo alla campagna elettorale (oltre al fatto che con la il suo apparato mediatico conosciuto come "la bestia" Salvini da sempre riesce ad ottenere molta più visibilità dei suoi avversari).

Il M5S ne esce con le ossa rotte, però va anche detto che il M5S non è mai andato bene alle regionali e cmq sta inevitabilmente soffrendo l'esperienza di governo, perchè ti porta al compromesso e a posizioni di responsabilità diverse da quelle che puoi avere quando sei un movimento di protesta. Per me il M5S dovrebbe poi scegliere cosa vuol fare da grande, se vuole un'alleanza strutturale con il centrosinistra o se continuare con la cantilena del "non siamo né di destra né di sinistra quindi ci va bene tutto".

Forza Italia tiene in Calabria (con un risultato tutto sommato buono se contiamo l'insieme di liste collegate a Forza Italia e al presidente) ma quasi scompare in Emilia.

Fratelli d'Italia cresce sempre di qualcosa ma credo più a discapito degli alleati di centrodestra.

 

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10 hours ago, castello said:

ahahahahahahahahah

dopo aver perso ancora una regione,

e averne conservata un'altra per il rotto della cuffia….

  tutto questo entusiasmo ????

rotto della cuffia non direi, c'è stato un bel distacco (non come quello calabrese, ma cmq c'è)

il discorso è che il felpato ha giocato forte sull'Emilia (praticamente un all-in a poker -anche economicamente, chè la Bestia ha macinato a getto continuo per MESI, vedi Bibbiano e tutta la marea di merda buttata in pasto agli webeti-), e se vedi il commento a caldo di domenica notte aveva gli occhi molto lucidi perchè s'era reso conto della sprangata sulle gengive che ha preso.

poi lascia perde le spacconate di circostanza (fanno parte del cartone animat.. ehm.. del personaggio) tipo in fondo non è successo niente, o ha avuto un grande successo eccetera.

La legnata l'ha presa, e infatti ha subito smesso di dì che tocca andà a votà ieri.

---

nota a margine: cmq tra due mesi c'è da andà a votà lo stesso: 

https://www.repubblica.it/politica/2020/01/27/news/referendum_sul_taglio_dei_parlamentari_si_terra_il_29_marzo-246935604/

(ma non prevedo un'affluenza molto alta)

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A mio parere parlare di vittoria del PD, come fa Sbuffo, o di sconfitta (rectius "sprangata sulle gengive") di Salvini come fa Freedog è un'esagerazione forse un po' partigiana:

direi che invece si può parlare:

in primo luogo di rafforzamento del PD zingarelliano sia perché conserva una regione importante e soprattutto padana, cosa non trascurabile nella "mitologia" leghista, che pur temeva di perdere, sia perché si conferma un partito con uno zoccolo duro d'elettori non irrilevante;

in secondo luogo d'indebolimento di Salvini, non tanto numerico in sé, perché in ogni caso conquista alla sua coalizione un'altra regione e si conferma il maggior partito italiano, almeno proiettando gli esiti locali ed europei su possibili elezioni nazionali;  quanto piuttosto politico sia perché, come giustamente ha notato Freedog, egli aveva scommesso molto, forse troppo, sulla vittoria emiliano romagnola, anche in funzione di una sperata e peraltro improbabile spallata al governo, sia perché è ormai confermato che un volo leghista verso, se non addirittura oltre, il 40% dei consensi elettorali nazionali non è nelle sue possibilità prossime e dunque che, per vincere e governare, dovrà dipendere sia dalla Meloni, ormai molto pericolosa per lui, sia da Berlusconi,  il quale s'è ringalluzzito, forse troppo, dall'esito del voto calabrese, ottimo non solo per la sua coalizione, ma anche per il suo partito.

I soli che possono dire, ma ovviamente non lo diranno...., d'aver presa una sonora batosta sono i grillotalpe, benché peraltro non sia né una novità in generale da un anno almeno né una sorpresa in particolare.

 

 

Edited by Mario1944
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40 minutes ago, marco7 said:

Il partito di renzi era presente in calabria ed emilia romagna ? Se si che risultato ha avuto ?

non c'erano liste di Italia Viva da nessuna parte

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Italia viva di Renzi non ha presentato il suo simbolo nè in Emilia-Romagna nè in Calabria, però in Emilia-Romagna ha sostenuto Bonaccini e ha presentato suoi candidati consiglieri nella lista del presidente, mentre in Calabria non ha proprio sostenuto nessun candidato presidente e non ha presentato suoi candidati consiglieri in nessuna lista.

Immagino che Italia Viva si stia ancora strutturando sul territorio e non si senta ancora pronta a presentarsi in alcune regioni.

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Il PD TORNA ad essere il primo partito in Emilia Romagna

Alle politiche 2018 il M5s prese infatti il 27,54% contro il 26,37% del PD mentre alle Europee vi fu il sorpasso 33% a 31% della Lega

Non solo, il risultato delle Europee viene migliorato NONOSTANTE due scissioni, quella di Calenda ( che conta in Emilia Romagna una figura di spicco, fra i suoi, Richetti ) e quella di Renzi

Per quel che vale ( ma non stupisce visto quanto detto sul radicamento di Richetti ) è andata meglio a Calenda che elegge la Pigoni a Modena nonostante il peso modesto a livello nazionale del suo movimento, mentre Renzi elegge un solo consigliere regionale , Felicori a Bologna, mancando di poco l'elezione del secondo a Forlì

Molto male + Europa che, ahiloro, pur con simbolo e liste ben visibili non elegge nessuno ( penalizzati anche dall'alta affluenza ) nonostante i rivali fossero celati nella lista civica di Bonaccini, questo potrebbe spingere a forme di convergenza o alleanza ( per quanto in Italia non sia mai facile e certamente personalità non facili siano, sia Renzi che Calenda )

La vittoria del PD è in larga parte dovuta alla sommatoria tra la capacità di mobilitazione politica delle Sardine che han politicizzato il voto senza compromettere il voto puramente amministrativo a Bonaccini e la capacità di Bonaccini di raccogliere voti non piddini.

 

Edited by Hinzelmann
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3 hours ago, Sbuffo said:

Immagino che Italia Viva si stia ancora strutturando sul territorio e non si senta ancora pronta a presentarsi in alcune regioni.

Italia Viva continuerà ad operare in questo modo (ad esempio, in Puglia non appoggerà il candidato per ovvie ragioni). La Toscana sarà, per altrettante ovvie ragioni, la prima regione dove verrà presentata una lista per le regionali.

4 hours ago, Mario1944 said:

A mio parere parlare di vittoria del PD, come fa Sbuffo, o di sconfitta (rectius "sprangata sulle gengive") di Salvini come fa Freedog è un'esagerazione forse un po' partigiana:

Concordo.

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Ultimo verbo di Berlusconi della serie "dagli amici mi guardi un dio, ché ai nemici provvedo io" 😉 :

“Senza di noi al Sud la Lega non vince. Ora serve maggiore collegialità, Salvini non può pensare di fare tutto da solo.”.

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Anche sulla sconfitta della Lega in calabria ci sono pochi dubbi

In Calabria dal 22% delle Europee la lega arretra al 12% e pur nella diversità del voto e nella peculiarità amministrativo-ndranghetosa, resta un calo consistente

Forza Italia sommerà ai suoi 5 consiglieri i 2 eletti dalla Santelli e 2 della Casa della libertà arrivando a 9 contro i 4 della Lega ed al 27% contro il 12% di salvini

Un dato in evidente controtendenza e non è detto che non vada ascritto a merito di Salvini, ma certo non quello numericamente sperato

 

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4 hours ago, Mario1944 said:

Ultimo verbo di Berlusconi della serie "dagli amici mi guardi un dio, ché ai nemici provvedo io" 😉 :

“Senza di noi al Sud la Lega non vince. Ora serve maggiore collegialità, Salvini non può pensare di fare tutto da solo.”.

 

E sarà così verosimilmente anche in Campania e Puglia.

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18 hours ago, marce84 said:

E sarà così verosimilmente anche in Campania e Puglia.

Infatti il feroce Salvino ha improvvisamente riscoperta la forza dell'essere in coalizione ed il contributo degli alleati:

fa di necessità virtù, in attesa di tempi migliori.... 😉

Peraltro la rimonta di (S)Forza Italia è tutta da dimostrare, essendo noto dai tempi dei Greci che una rondine non fa primavera.

Certa è invece la minaccia della Sorella d'Italia, che tempestivamente è tornata alla carica chiedendo al (quasi) capo della coalizione più collegialità, cioè in sostanza di non fare più il capo.... 😉

Con tutto ciò, la grave incognita sono gli effetti della forse incontenibile dissipazione stellare:

dove andranno i loro voti non solo nel Paese, ma anche in Parlamento?;

rimarranno bene o male in concordia discorde fino al 2023 nella difesa del tesoro elettorale conquistato nel Marzo del 2018 oppure si disperderanno tra i vari partiti dell'una e dell'altra sponda ovvero, inopinatamente, si raccoglieranno docili sotto il segno d'un duce nuovo ed energico?

 

 

 

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La riforma della prescrizione pare dispiacere a quasi tutti, maggioranza, opposizione, magistrati, avvocati, fuorché al ministro Buonafede il quale non si sa se l'abbia proposta in fede mala ovvero buona, ma è sulla strada buona per farci rimpiangere Toninellus ridens.... 😉

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  • 2 weeks later...

Ultime dichiarazioni di Renzi:

"Mettono la fiducia al decreto milleproroghe con dentro il lodo Conte sulla prescrizione? E allora noi presentiamo in Senato una mozione di sfiducia contro il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Se pensano di impaurirci o metterci a tacere non ci conoscono. Vogliono la provocazione? Vorrà dire che Bonafede tornerà a fare il Dj. La giustizia italiana non ne sentirà la mancanza.".

Pesantuccio c'è andato il Renzi, considerato anche che il Bonafede è il nuovo capo della delegazione delle Stelle cedenti nel governo.

Abbasseranno la cresta sulla prescrizione i Grillotalpe?:

sembrerebbe necessario ad evitare la caduta del governo e dunque probabili elezioni che sarebbero per loro disastrose.

Ma anche Renzi, al momento, non sembra avere grande interesse a correre alle elezioni, anzi....

Mero giuoco di nervi, dunque?:

possibile.

Tuttavia è proprio la condizione disastrosa delle Stelle cadenti che dovrebbe indurre Rennzi alla cautela, se almeno non vuole precipitarsi alle elezioni:

se cedendo perdessero la faccia anche sulla prescrizione, quale speranza avrebbero di recuperare voti in futuro?

E' ben vero che è meglio un uovo oggi, cioè i seggi nel Parlamento presente, che una gallina domani, cioè un possibie recupero elettorale per non avere ceduto su d'un principio ritenuto qualificante, anche perché il recupero sarebbe tutto da dimostrare;  ma è anche vero che, se si faranno mettere sotto da un partitino che per ora raccatta pochi voti ed ha pochi seggi, perderanno probabilmente ogni credibilità politica.

Staremo a vedere che sceglieranno tra Scilla e Cariddi, anche perché manca loro un Ulisse.... 😉

 

 

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Il governo è in crisi sostanziale, benché non ancora formale:

forse sutureranno la ferita in extremis, ma pare difficile che possa procedere, se non per due anni, almeno fino a compiere un anno di vita.

D'altronde la sua caduta comporterebe probabilmente nuove elezioni che non convengono certo né alla Stelle cadenti né a Renzi:

forse qualcuno lavora per un governo del presidente (della Repubblica)?

Edited by Mario1944
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2 hours ago, Mario1944 said:

D'altronde la sua caduta comporterebe probabilmente nuove elezioni che non convengono certo né alla Stelle cadenti né a Renzi:

forse qualcuno lavora per un governo del presidente (della Repubblica)?

aspetta un attimo:

visto che tra un mese e mezzo c'è il referendum confermativo del taglio parlamentari, non so* se in caso di crisi adesso Mattarella possa sciogliere le camere o si debba inventare qsa (e sinceramente in caso non lo invidio) per tirare a campare finchè non siano almeno riscritti i collegi e arrivi in porto un'altra legge elettorale (stavolta pare proprio proporzionale -> addio coalizioni); il tutto dovrebbe allungà il brod.. ehm.. la legislatura almeno di un annetto

Ah, le ultime ipotesi han senso in caso il referendum confermativo passasse (ça va sans dire..)

---

*e chiedo lumi se ne sapete qsa

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1 hour ago, Mario1944 said:

Be' le interpretazioni sono varie e l'impossibilità legale di sciogliere le Camere per il presidente è solo nel cosiddetto semestre bianco.

pure co sto referendum già indetto?

sicuro?

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Non mi risultano norme contrarie:

direi che dipenda tutto da una valutazione d'opportunità o d'inopportunità fatta dal presidente e dai suoi consulenti, ovviamente considerate anche le opinioni delle forze, o meglio delle debolezze.... 😉 , politiche e sempre che lo scioglimento sia inevitabile per l'impossibilità di formare un governo seppur di transizione.

Comunque Renzi ha dichiarato che sulla prescrizione "non molleremo d'un solo centimetro", pertanto ci saranno scintille:

è da vedere se saranno sufficienti per far esplodere il governo.

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NO

se si avviasse ora la procedura per lo scioglimento,

le nuove elezioni si svolgerebbero cmq dopo il referendum.

E, ovviamente, non si può andare ad elezioni non sapendo neanche quanti parlamentari dovrebbero essere eletti. E con quale legge elettorale, quali circoscrizioni?

Si dimettesse anche domani 15 febbraio ( il 14 febbraio NO!  :D  ) ,  come minimo ci sarebbe un governo "istituzionale" per qualche mese, e al limite si voterebbe inizio estate

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38 minutes ago, castello said:

NO

se si avviasse ora la procedura per lo scioglimento,

le nuove elezioni si svolgerebbero cmq dopo il referendum.

E, ovviamente, non si può andare ad elezioni non sapendo neanche quanti parlamentari dovrebbero essere eletti. E con quale legge elettorale, quali circoscrizioni?

Si dimettesse anche domani 15 febbraio ( il 14 febbraio NO!  :D  ) ,  come minimo ci sarebbe un governo "istituzionale" per qualche mese, e al limite si voterebbe inizio estate

e mi sa che stavolta c'hai ragione..

-non sai quanto me costa dirlo, ma vabbè, quando ce vò, ce vò-

PS: oh, nun te c'abituà però!!!

---

chè se cmq non si possono scioglie le camere causa referendum indetto, la mattana di Renzi avrebbe un briciolo di logica, visto che cmq alla fine non ci rimetterebbe la cadrega parlamentare e avrebbe ottenuto quella visibilità che sì tanto va cercando

Edited by freedog
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53 minutes ago, freedog said:

se cmq non si possono scioglie le camere causa referendum indetto, la mattana di Renzi avrebbe un briciolo di logica, visto che cmq alla fine non ci rimetterebbe la cadrega parlamentare e avrebbe ottenuto quella visibilità che sì tanto va cercando

Non penso che né Renzi né Salvini né altri ai vertici dei partiti maggiori, a parte forse Gigione DiMaio.... 😉 , muovano e sommuovano pensando alla propria "cadrega parlamentare":

un posto per loro si troverebbe sempre da qualche parte....;  semmai guardano al numero di scanni che potrebbero acquistare o perdere per i loro seguaci.

Il gioco di Renzi sembra molto pericoloso, come fu pericoloso quello di Salvini quando inopinatamente demolì quel governo di cui era parte e che pure magnificava continuamente per le grandi imprese passate, presenti e future.

D'altronde obbiettivamente sul caso specifico della prescrizione Renzi ha ragioni da vendere opponendosi, perché è pacifico che s'accumuleranno processi e s'amplieranno i tempi, esasperando ancor più chi chiede giustizia, innocente o colpevole che sia.

Semmai c'è da domandarsi quanto sia popolare tra la gran parte degli elettori tale battaglia renziana:

penso assai poco e suppongo che mieta più consensi la proposta grillotalpiana d'impedire così ai delinquenti di farla franca grazie alle more dei processi.

Forse Renzi è ora abbacinato dalla sua smania di recuperare consensi, come fu abbacinato nell'Agosto del 2019 Salvini dalla sua smania di accrescerli:

quem deus perdere vult, dementat....

o forse Renzi è il più furbo di tutti e ci riserva sorprese.... forse....

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