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Co in famiglia? No grazie??‍♂️


Steste

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Co in famiglia? No grazie??‍♂️

Buona domenica a tutti ? volevo un piccolo feedback, da quelle persone che hanno già fatto un co coi familiari.. Vi spiego: poco fa, eravamo a pranzo con parenti e si comincia a parlare dei diritti sui gay, matrimoni, coppie ecc.. E ho notato, ancora una volta, che la mia famiglia è molto contraria, specialmente mio padre e mia madre ? mia madre più che altro ignora, mentre mio padre è priorio convinto che in realtà c'è ipocrisia, ma che a tutti fanno schifo i gay ecc.. Io gli ho spiegato che magari è perché lui vive un un paesino del sud, ma lui mi ha riso in faccia, dicendo che un realtà anche nelle grandi città l' omosessualità viene vista male! Con queste discussioni (in cui anche i miei zii e nonni erano parecchio contro), ho capito che per me fare Co in famiglia non è proprio la cosa migliore (lo sanno i miei amici più stretti e un mio cugino)! E, dunque, chiedo : voi che avete fatto Co con i genitori o comunque in famiglia? Com'è andata? Come avete capito di potervi fidare? Non vi pesa sapere che mamma e papà non vi supporteranno e per loro è solo vergogna e schifo? Io, onestamente, stavo pensando di continuare la mia vita Eeeh pazienza, non lo renderò partecipi di ciò che farò.. L'anno prossimo, una mia amica (che sa) farà l Erasmus in Spagna e mi ha chiesto di andarla a trovare a fare conquiste ? sarebbe bello condividere ste cose con i genitori, ma amen.. Insomma, qual è stata la vostra esperienza a riguardo? Ringrazio in anticipo chi risponde e.. Ancora buona domenica a tutti ? 

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  • davydenkovic90

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A tuo padre che diceva che anche la gente nelle grandi citta' e' schifata dai gay avresti potuto chiedergli come mai se le cose stanno cosi' che ci sono o ci sono stati primi ministri gay (islanda, irlanda, lussemburgo) o sindaci di grandi citta' gay (berlino, parigi, zurigo).

se i tuoi sono su quelle posizioni meglio che aspetti ancora per il CO.

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16 minutes ago, Steste said:

mentre mio padre è priorio convinto che in realtà c'è ipocrisia, ma che a tutti fanno schifo i gay ecc..

Questo non implica necessariamente che facciamo schifo anche a lui.

17 minutes ago, Steste said:

Io gli ho spiegato che magari è perché lui vive un un paesino del sud, ma lui mi ha riso in faccia, dicendo che un realtà anche nelle grandi città l' omosessualità viene vista male!

Forse non ha tutti i torti:

spesso ci sono quelli che aderiscono pubblicamente al politicamente corretto, ma che poi privatamente corretti non sono affatto, specialmente quando si tratta dei propri figli e della propria famiglia.

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24 minutes ago, Mario1944 said:

Questo non implica necessariamente che facciamo schifo anche a lui.

.

Gli fanno schifo, gli fanno schifo.. Soprattutto, li trova (CI trova) ridicoli, in quanto non capiscono che non sono ben accetti.. Ma vabe, vivo in un paese in cui se una donna indossa una minigonna è già targettata come puttana troia schifosa lol cioè, non per offendere la mia famiglia e miei compaesani, ma oltre i 30 anni nessuno qua sa parlare italiano, diciamo che l'italiano è una lingua straniera come tedesco e cinese xD quindi capite, che il contesto fa tanto.. Mia madre fa finta che è d'accordo, ma appena mia sorella indaga lei subito caccia fuori l' omofobia. Sta cosa mi spinge a non fare MAI Co con loro ? 

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davydenkovic90
41 minutes ago, Steste said:

'anno prossimo, una mia amica (che sa) farà l Erasmus in Spagna e mi ha chiesto di andarla a trovare a fare conquiste ? sarebbe bello condividere ste cose con i genitori, ma amen.. 

Non ho capito questo passaggio... vorresti raccontare ai tuoi delle tue conquiste? Bah, mi pare strano. I genitori devono fare i genitori, mica gli amici.

Per il resto, io ho una situazione completamente diversa rispetto alla tua, nel senso che da me sono tutti politicamente corretti, tipo mia madre è super aperta, "se è un uomo o una donna è lo stesso" (Frasi così me le sento dire da quando ho 15 anni) però poi nei fatti sia lei che le sue sorelle sono tutte omofobe di destra della primissima ora, e covano idee molto retrograde e omofobe sotto sotto.

Mentre invece una delle mie nonne (quella meno colta, diciamo... una delle mie due nonne era laureata in lingue e prof di inglese, ma non c'è più, mentre l'altra credo abbia fatto solo la scuola dell'obbligo, ed è ancora in vita)  mi disse che a lei non davano fastidio i gay come persone, ma che le faceva schifo il pensiero di un bacio gay, ad esempio.

I tuoi familiari forse fanno quei discorsi con leggerezza, non sospettano che tu possa essere gay (a quanto ho capito) e può essere, e te lo auguro, che una volta saputa la cosa si documentino meglio e ti appoggino. A volte quelli più omofobi di facciata e che magari fanno certi discorsi solo per abitudine o per mancanza di altri contenuti, poi sotto sotto non lo sono veramente e possono pure cambiare idea. Non avere grandi aspettative, comunque.

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3 minutes ago, Steste said:

Soprattutto, li trova (CI trova) ridicoli, in quanto non capiscono che non sono ben accetti..

Be', questo lo capiamo fin troppo, non solo quelli ormai vetusti come me, ma anche quelli giovani e tu ne sei l'esempio....

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8 minutes ago, davydenkovic90 said:

Non ho capito questo passaggio... vorresti raccontare ai tuoi delle tue conquiste? Bah, mi pare strano. I genitori devono fare i genitori, mica gli amici.

Per il resto, io ho una situazione completamente diversa rispetto alla tua, nel senso che da me sono tutti politicamente corretti, tipo mia madre è super aperta, "se è un uomo o una donna è lo stesso" (Frasi così me le sento dire da quando ho 15 anni) però poi nei fatti sia lei che le sue sorelle sono tutte omofobe di destra della primissima ora, e covano idee molto retrograde e omofobe sotto sotto.

Mentre invece una delle mie nonne (quella meno colta, diciamo... una delle mie due nonne era laureata in lingue e prof di inglese, ma non c'è più, mentre l'altra credo abbia fatto solo la scuola dell'obbligo, ed è ancora in vita)  mi disse che a lei non davano fastidio i gay come persone, ma che le faceva schifo il pensiero di un bacio gay, ad esempio.

I tuoi familiari forse fanno quei discorsi con leggerezza, non sospettano che tu possa essere gay (a quanto ho capito) e può essere, e te lo auguro, che una volta saputa la cosa si documentino meglio e ti appoggino. A volte quelli più omofobi di facciata e che magari fanno certi discorsi solo per abitudine o per mancanza di altri contenuti, poi sotto sotto non lo sono veramente e possono pure cambiare idea. Non avere grandi aspettative, comunque.

Nooo, non intendo mica raccontargli le cose! Però, per dire, renderli quantomeno partecipi di quello che sono e, che so, se vado in Spagna non dico per stare con amici.. Non so se mi spiego Ahahah non potrò mai dire loro se esco con qualcuno e cose così! Riguardo il pensiero, non saprei, alla fine l' omofobia è gran parte ignoranza e infatti la mia famiglia in toto è pro salvini (ma come molto degli ultra 50enni) ed è contro gay e immigrati ?‍♂️ chissà.. Magari mi ricredero

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davydenkovic90
9 minutes ago, Steste said:

Nooo, non intendo mica raccontargli le cose! Però, per dire, renderli quantomeno partecipi di quello che sono e, che so, se vado in Spagna non dico per stare con amici.. Non so se mi spiego Ahahah non potrò mai dire loro se esco con qualcuno e cose così!

Non mi sembra essenziale, cioè, ti dispiacerà non poter dir loro che hai un ragazzo  (se le cose rimanessero come ora e i tuoi non mostrassero segnali di apertura, ma non è detto che accada!) . Le vacanze in Spagna falle per te e per divertirti, ai tuoi racconterai di aver visto quello o quell'altro monumento. 

Sul resto, direi che devi aspettare di fare coming out prima di fare delle valutazioni. Non si sa se dicono quelle cose per leggerezza o perché veramente convinti di ciò che dicono. Magari nel momento in cui fai coming out e ci parli un po' di più, riesci a far capire loro alcune cose e possono anche cambiare idea. Non è detto che accada, ma è un'eventualità.

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Ma te quanto conti di vivere ancora al paesello? 

Cioè, le tue gesta erotiche le farai solo in terra di Spagna oppure nel tuo futuro c'è una dissoluta vita da fuori sede? 

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davydenkovic90
25 minutes ago, Bloodstar said:

Ma te quanto conti di vivere ancora al paesello? 

Cioè, le tue gesta erotiche le farai solo in terra di Spagna oppure nel tuo futuro c'è una dissoluta vita da fuori sede? 

Non credo cambi molto fra le due cose. 

Mi pare che qui Steste ci stia ponendo di fronte a un altro problema: non quello di come dove e quando avere la possibilità di compiere gesta erotiche, ma di che rapporto tenere con una famiglia che non mostra grandi aperture.

Indipendenza o meno, convivenza o meno, con la famiglia devi averci a che fare per sempre. E penso sia più saggio porsi il problema del coming out, piuttosto che costruirsi doppie vite con la scusa di fare l'università da qualche altra parte e poi fare coming out a 40 anni per sfinimento

Sono anche io d'accordo che, per chi ricerca esperienze e magari vive in un paesino piccolo e con famiglia omofoba, sia inutile fare come le galline e sbattere contro la gabbia, lamentandosi sempre delle circostanze avverse, come fa qualcuno. Il gatto, furbo, trova il modo di sfuggire. Ma, insomma, siamo anche nel 2019. Trovo molto più sano impostare discorsi di questo tipo, che non architettare fughe e pensare che condurre una doppia vita in due città diverse possa essere il massimo cui aspirare. Magari quarant'anni fa, o magari per qualche anno può funzionare. Ma poi il problema che pone Ste, va affrontato a viso aperto, secondo me.

Edited by davydenkovic90
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38 minutes ago, marco7 said:

E quando salvini vi chiamava terroni che commentavano nella tua famiglia ?

https://thevision.com/politica/salvini-sud/

A me salvini è sempre stato sul pirolo! 

27 minutes ago, Bloodstar said:

Ma te quanto conti di vivere ancora al paesello? 

Cioè, le tue gesta erotiche le farai solo in terra di Spagna oppure nel tuo futuro c'è una dissoluta vita da fuori sede? 

Quando sarò sistemato , a prescindere da tutto, andrò via da qua! Ma comunque, per quanto odi l'arretratezza è comunque il mio paese e la mia famiglia, è ovvio he vorrei "tornare all'ovile" con serenità ? 

3 minutes ago, davydenkovic90 said:

Non credo cambi molto fra le due cose. 

Mi pare che qui Steste ci stia ponendo di fronte a un altro problema: non quello di come dove e quando avere la possibilità di compiere gesta erotiche, ma di che rapporto tenere con una famiglia che non mostra grandi aperture.

Indipendenza o meno, convivenza o meno, con la famiglia devi averci a che fare per sempre. E penso sia più saggio porsi il problema del coming out, piuttosto che costruirsi doppie vite con la scusa di fare l'università da qualche altra parte e poi fare coming out a 40 anni per sfinimento

Sono anche io d'accordo che, per chi ricerca esperienze e magari vive in un paesino piccolo e con famiglia omofoba, sia inutile fare come le galline e sbattere contro la gabbia, lamentandosi sempre delle circostanze avverse, come fa qualcuno. Il gatto, furbo, trova il modo di sfuggire. Ma, insomma, siamo anche nel 2019. Trovo molto più sano impostare discorsi di questo tipo, che non architettare fughe e vivere doppie vite.

Esattamente, anche se in futuro sarò indipendente e vivrò altrove, la famiglia rimane la famiglia! L'alternativa sarebbe fuggire in America e cambiare numero di telefono, ma l'idea non mi alletta molto xD preferisco valutare per bene la mia. Attuale situazione ?

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Lungi da me consigliare la costruzione di doppie vite. Io stesso sono un discreto esempio di come, così facendo, si creino situazioni estremamente spiacevoli.

Però, magari, avere una vita omosessuale solida e serena può essere una buona base per affrontare simili discorsi con una famiglia poco aperta su questi temi. Volendo potrei essere un esempio anche di questo tipo di approccio, perché mia madre si è un po' tranquillizzata quando ha avuto modo di vedere che, in fondo, il figlio frocio faceva una vita abbastanza tranquilla ed equilibrata. 

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Mmmmh... ti capisco perfettamente su tutta la linea in quanto ho vissuto e vivo la tua stessa identica situazione, se non una anche peggiore. Nella mia famiglia la maggior parte dei miei parenti mi hanno appoggiato e sostenuto ma per quanto riguarda il nucleo vero e proprio beh... non volevo fare CO e poi mi è stato "imposto" da mio padre e mio fratello.... Mio fratello l'ha presa malissimo, mio padre altrettanto, fa tanto la persona che vuole appoggiarmi, rendermi felice e così via, ma beh... per un motivo o l'altro è contrario a tutto questo, anche se capisco la sua reazione. Addirittura continua a dirmi di andare da uno psicologo, che forse ho avuto un trauma psicologico, che è sbagliato quello che penso, che non sono così, che omosessuali ci si diventa e quant'altro, insomma, senza tirarla per le lunghe (nonostante la lista sia lunga), le cose non sono andate meglio di quello che mi aspettavo. Mia madre è ancora moooooolto peggio e non ho intenzione neanche di accennare a tutto questo, morirebbe di infarto, sul colpo. Per non parlare dei vari insulti che volano, i commenti che dire bigotti è dire poco ecc. 

Nonostante tutto questo ti dirò... spesso, anzi, quasi sempre, si parla solo ma quando una cosa colpisce in prima persona, le reazioni possono essere molto diverse dalle parole, quindi l'unica cosa che mi verrebbe da dire è che dovresti fare ciò che senti, senza affrettare i tempi. Purtroppo è una situazione molto complicata. E se sei una persona come me, che ha paura e soffre nel far soffrire gli altri e ama la sua famiglia e vorrebbe vederla felice, beh, a quel punto so quanto possa essere difficile.

Potresti vivere serenamente finché la verità non verrà a galla e magari avrai trovato la tua stabilità, potresti provare a sondare il terreno e valutare... sta a te. Forse la loro reazione potrebbe anche stupirti. 

è tutto un terno al lotto, qui al sud, nei paesini come il mio o il tuo le cose girano in questo modo e credo tu lo sappia benissimo, ma mai dire mai, la vita e le persone possono essere imprevedibili tante volte.

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3 minutes ago, Pugsley said:

Si ma un figlio frocio può anche fare una vita piena di incontri occasionali senza essere considerato un poco di buono.

Avere una vita omosesuale serena non significa non usare Grindr e puntare solo all'accasamento, come ogni signorina che si rispetti. Significa avere una vita sessuale e sentimentale rilassata e "naturale", senza nemmeno porsi il problema della valutazione etica degli incontri occasionali.

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16 minutes ago, Pugsley said:

Quando sento queste cose mi piange il cuore. Se sei osteggiato in casa, traferisciti altrove, meglio in una grande città.

Ma perché bisogna farmarsi al titolo? Io ho, in realtà, semplicemente chiesto dei feedback a chi, come me, era inizialmente incerto sulla famiglia! Un po' per confrontarsi, un po' per capire come fosse "andato a finire" a chi viveva una certa situazione.. Non sono osteggiato, visto che nessuno sa di me lol

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Just now, Steste said:

Non sono osteggiato, visto che nessuno sa di me

Se lo sapessero il clima non sarebbe così "disteso".

Cmq sei fortunato a non mandare segnali inconsci della tua omosessualità...spesso si capisce da piccole cose...

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5 minutes ago, Pugsley said:

piccole cose...

Piccole cose insignificanti  tipo superare i 16 anni in odore di verginità nonostante le numerose frequentazioni femminili.

Edited by Bloodstar
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2 hours ago, Steste said:

E, dunque, chiedo : voi che avete fatto Co con i genitori o comunque in famiglia? Com'è andata? Come avete capito di potervi fidare? Non vi pesa sapere che mamma e papà non vi supporteranno e per loro è solo vergogna e schifo?

Sì io diversi anni fa ho fatto coming out alla mia famiglia omofobica. E' andata male, come già prevedevo, nel senso che hanno reagito facendo il drammone, ma io sono stato imperterrito e ho usato il mio coming out anche per non sentire più le stronzate che ogni tanto uscivano nei discorsi familiari cui tu alludi, e per farli diventare meno omofobi. Mi affascinava l'idea del coming out come atto politico, prima che intimo e personale. Avevo molta paura, ma era molto più insopportabile l'esasperazione cui mi ero costretto facendo l'ipocrita e il vile con me stesso e con l'argomento, e l'idea di dover diventare adulto senza aver fatto coming out mi spaventava, ne avevo ormai fatto una questione di dignità. Ho dovuto tirar fuori tutta la determinazione possibile, anche quella che proprio non avevo. Insomma ho fatto un po' in stile Esorcista sia con la mia fifa nera che con la loro omofobia piagnucolosa. A distanza di anni (quanti saranno ,forse 5 o 6?) ritengo di aver fatto benissimo, è stato un passaggio fondamentale per la mia vita. E anche loro si sono un po' normalizzati sul tema, nei limiti delle loro capacità.

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davydenkovic90
53 minutes ago, Bloodstar said:

Lungi da me consigliare la costruzione di doppie vite. Io stesso sono un discreto esempio di come, così facendo, si creino situazioni estremamente spiacevoli.

Però, magari, avere una vita omosessuale solida e serena può essere una buona base per affrontare simili discorsi con una famiglia poco aperta su questi temi. 

Non mi sembra che il topic starter dica di avere il problema di una vita omosessuale infelice, né credo che una vita omosessuale da fuorisede sia per forza solida e serena. 

Sono d'accordo che andare da qualche altra parte a vivere o comunque crearsi un'indipendenza aiuti ad aggirare alcuni ostacoli, a respirare un po', e a darsi delle occasioni per fare delle esperienze che altrimenti non si sarebbero fatte (anche dal punto di vista relazionale, non solo scolastico o lavorativo). Tuttavia non mi sembra che sia questo quello di cui stiamo dibattendo qui

Lo scoglio di dire alla famiglia che sei gay e, nonostante questo, mantenere rapporti quantomeno distesi, esiste per tutti noi, prima o poi, a prescindere da come e dove si decide di vivere. Negarlo è illusorio. E credo sia un gesto di coraggio da apprezzare quello di fare coming out prima possibile e magari anche in circostanze avverse. Iniziare a porsi il problema come fa ste è un primissimo passo nella giusta direzione.

Edited by davydenkovic90
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15 minutes ago, Sampei said:

Sì io diversi anni fa ho fatto coming out alla mia famiglia omofobica. E' andata male, come già prevedevo, nel senso che hanno reagito facendo il drammone, ma io sono stato imperterrito e ho usato il mio coming out anche per non sentire più le stronzate che ogni tanto uscivano nei discorsi familiari cui tu alludi, e per farli diventare meno omofobi. Mi affascinava l'idea del coming out come atto politico, prima che intimo e personale. 

Mi chiedo se tu avessi già un lavoro stabile per andare a vivere da solo.

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25 minutes ago, Sampei said:

Mi affascinava l'idea del coming out come atto politico, prima che intimo e personale.

Vabbe', ma se già le cose sono difficili come atto intimo e personale, forse non è il caso, almeno non per tutti, di complicarle anche con la politica.

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a leggere certe risposte ammetto che me sale il nazismo lul 

il punto non è andare a vivere da gay a milano o berlino ma affrontare la mentalità della propria famiglia e come porre, ove possibile rimedio.  in un contesto come il tuo è battaglia persa quindi non porti il quesito. 

?

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