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Il Pride ha ancora senso?


Rotwang

Il Pride ha ancora senso?  

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  1. 1. Il Pride ha ancora senso?

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16 minutes ago, LocoEmotivo said:

, è un segnale

Esatto! 

Il punto dolente è proprio questo. Il pride, e secondo me @Simba comprende in fretta quello che voglio intendere, è ancora oggi fondamentale, necessario, unica via di momentanea rivalsa. 

Per chi?  

Secondo me per gli stessi che se oggi fossimo nell'America degli anni 60 sarebbero avventori dello Stonewall. Scappati di casa, disagiati, effeminati e via dicendo che non hanno i mezzi di imporsi, che subiscono bullismo, che vengono visti come deboli. Per chi grazie al Pride e all'attivismo è riuscito a crearsi una nicchia, una micro società in cui vivere senza più subire o quasi. 

Per quello, @Simba,verrai attaccato su questo tema: stai in sostanza " offendendo la mamma a un terrone", e poco importa se non è la tua una reale offesa. 

Io parlavo come te, poi ho capito semplicemente che il pride non mi è mai servito e per questo ponevo critiche su cose che non mi piacevano. Poi ho capito che non deve servire a me,che ho avuto la fortuna di vivere serenamente, non essere effeminato, potermi affermare e via dicendo. Serve a chi arriva da situazioni diverse ed è fondamentale ci sia, e se a loro vanno bene i nani, i fisteur, le drag e i pirati va bene così. 

Hai diritto di non fartelo piacere ma forse non è a te che serve. 

NB Oh sia chiaro prima di sentire post di incomprensione sulle mie parole : essere disagiati vuole semplicemente dire vivere un disagio e avere difficoltà nel superarlo. Non è un male né un'offesa,è un dato di fatto e ben venga se il pride possa aiutare. 

NB2 Parteciparvi non vuol dire per forza essere disagiati. Molti partecipano senza averne bisogno, ma per solidarietà fraterna. 

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davydenkovic90
42 minutes ago, Ghost77 said:

Io parlavo come te, poi ho capito semplicemente che il pride non mi è mai servito e per questo ponevo critiche su cose che non mi piacevano. Poi ho capito che non deve servire a me,che ho avuto la fortuna di vivere serenamente, non essere effeminato, potermi affermare e via dicendo. Serve a chi arriva da situazioni diverse ed è fondamentale ci sia, e se a loro vanno bene i nani, i fisteur, le drag e i pirati va bene così. 

Hai diritto di non fartelo piacere ma forse non è a te che serve. 

Il pride è una festa commemorativa, non è che serve o non serve, è che a qualcuno piace andarci (per i più disparati motivi) e a qualcuno non piace andarci perché magari non ci trova niente di divertente e preferisce fare altro.. E infatti non è obbligatorio andarci, neanche per una qualche rivendicazione o partecipazione "politica", perché per quelle ci sono altri momenti e altre sedi (vedi le manifestazioni per la Cirinnà) e naturalmente c'è la quotidianità di ciascuno di noi che, come dice Simba, ogni giorno si alza la mattina e si presenta per come è.  Non è che i gay vanno in maschera a scuola o al lavoro, la società sa benissimo che i gay sono persone "normali", che studiano in università, lavorano alle poste, pagano le tasse, fanno la fila al supermercato per prendere il pane come tutti, cercano lavoro, casa, prendono un cane, lavano i piatti, ecc. Non c'è bisogno del pride perché il mondo si accorga di queste cose. 

Il voler criticare un dato modo di divertirsi o manifestare durante un pride non è offensivo per me,  perché neanche io partecipo in quel modo, travestendomi o aspettando in gloria il pride per partecipare a qualche festa o scoparmi più gente possibile. Non l'ho mai fatto e nessun gay che conosco mi ha spinto o fatto sentire inadeguato perché non lo faccio.  E' una generica offesa al mondo lgbt e ai pride che, come ho già ripetuto, ha poca ragion d'essere.

Per esempio, se si vuole discutere in modo serio del Pride, si potrebbe obiettare che spesso ai pride siano presenti anche tutta una serie di altre categorie e di personaggi che poco hanno a che vedere con il mondo lgbt, ovvero disabili, gente a favore della liberalizzazione delle droghe, e quant'altro.

SI potrebbe dibattere (come si è dibattuto varie volte sul forum) se una manifestazione del genere, così inclusiva, non rischi di diventare TROPPO inclusiva e snaturarsi.

Oppure si potrebbe discutere della larga presenza, ai pride, dei carri dei vari locali che si sponsorizzano, che organizzano feste e quant'altro.

Su queste cose io credo che si possa fare poco, penso che sia normale che qualcuno veda nel pride anche un'occasione per fare affari così come ci sta che nel corteo trovino il loro spazio anche persone che hanno tutt'altri intenti e tutt'altri problemi rispetto a quelli di una persona lgbt.

Devo dire che, dalla mia esperienza di Pride, non ho mai visto nessuna immagine fastidiosa o nociva, anzi, mi ha fatto piacere partecipare e vedere tutta quella gente diversa - anche molto diversa da me - sfilare e divertirsi. Non faccio un pride una ragione di vita. Se posso cerco di partecipare, se non posso pazienza. Non passo certo i mesi a organizzarmi per quegli eventi, ma neanche mi scaglio contro chi lo fa o contro chi decide di partecipare in gruppo scegliendo un travestimento o uno slogan, lo ripeto, perché mi sembra inutile.

Edited by davydenkovic90
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23 minutes ago, davydenkovic90 said:

Il pride è una festa commemorativa, 

23 minutes ago, davydenkovic90 said:

società sa benissimo che i gay sono persone "normali",

Che sia commemorativa la gente non lo sa. La gente media non sa che cosa sia Stonewall, pensa "questi vogliono andare in giro in mutande e pretendere di passare per normali". 

I moti degli anni 60, gli scontri... no. Il messaggio che arriva a chi non sia in qualche modo coinvolto, o chi non conosca i fatti, è quello. 

Poco male, che si fottano i mal informati, ma il fatto è che la gente comunque non sa, la gente si stupisce ancora di Tiziano Ferro o chiede a youtuber come Seoul Mafia "oddio ma sei mica gay???". Non capiscono, anche se sarebbe bello l'opposto. 

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2 hours ago, LocoEmotivo said:

La levata di scudi che si ripete ogni qual volta qualcuno avanza posizioni più sobrie, comunque, è un segnale abbastanza chiaro di qualcosa (che non so bene cosa sia ma che meriterebbe di essere meglio indagato). 

Due cose. 
 

La prima: l'estremo conformismo intrinseco alla personalità dell'omosessuale medio. Spesso si assume, non correttamente, che l'omosessuale sia una personalità anticonformista. Questo perché si confonde la sua ovvia non-conformità (non è conforme alla maggioranza eterosessuale) con non-conformismo. In realtà, proprio per reazione e rielaborazione di una dolorosa non-conformità, l'omosessuale medio è una persona estremamente conformista che quasi inevitabilmente cercherà di imporre al prossimo degli schemi di comportamento ben precisi. Di solito schematizza moltissimo, categorizza molto, squadra, omologa, gli viene naturale come respirare farlo. Lo scontro continuo che si verifica attorno a queste puttanate (il modo in cui si vada vestiti al pride è a tutti gli effetti una puttanata di questione) deriva da un scontro fra spietati conformismi.

La seconda, più importante: malgrado l'omosessuale medio sia conformista ed omologante nel midollo, all'esterno ha un bisogno antico e represso di sfogarsi, di abbattere barriere. Vive un'infanzia ed un'adolescenza compresse e represse, in cui i suoi naturali istinti possono conoscere uno ed un solo trattamento: compressione, repressione e rimozione. Come spesso accade, il risultato  è che diventa squilibrato, non nel senso di 'pazzo', ma che manca di capacità di gestire le pulsioni con equilibrio. Sa solo farci due cose: o comprimerle fino a silenziarle, oppure sfogarle senza freni né raziocinio alcuno. Quando l'omosessuale si sta sfogando, si sta liberando, non tollera in alcuna maniera il suggerimento che possano essere necessari freni inibitori e sistemi di controllo; per lui saranno reminiscenti della tortura psicologica della repressione subita in passato, e dunque del tutto insopportabili. E in quanto conformista, pretenderà più o meno sottilmente che anche tutti gli altri la vedano come lui. Viceversa, quando si sta reprimendo, pretenderà di calare la gabbia di repressione su tutti. E in quanto conformista, chiederà pride in giacca e cravatta.

Oserei dire che la somma quest psicologica dell'omosessuale è la ricerca dell'equilibrio, del sapere stare nel mezzo, del saper gestire le pulsioni in un modo che sia altro dal sopprimerle e dallo scatenarle selvagge... Qualcosa, insomma, che non sia andare al pride con le chiappe di fuori, ma neanche la pretesa che si vada come ad un funerale.

Edited by FreakyFred
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davydenkovic90
1 hour ago, Ghost77 said:

Che sia commemorativa la gente non lo sa. La gente media non sa che cosa sia Stonewall, pensa "questi vogliono andare in giro in mutande e pretendere di passare per normali". 

Uhm, non mi sembra che tu ci abbia capito molto, sai?

La gente penserebbe che siamo anormali anche se andassimo in giacca e cravatta e mano nella mano, perché questo tipo di critica apparentemente mossa alla mutanda o al travestimento, in realtà è mossa all'omosessualità esibita.

L'omofobo medio non ha niente contro i gay, né trova quelle immagini particolarmente scandalose o volgari, vuole semplicemente non vedere i gay, né per strada, né in tv (salvo le macchiette), né da nessuna parte.

L'unico modo per uscire da questa palude è, ed è stata, una bella rivoluzione, anche estetica. Affinché siano soprattutto i gay a non accettare di essere rintuzzati nelle fogne.

Se il movimento lgbt avesse dato retta o desse retta - oggi - a quegli omofobi che ci invitano a un loro concetto di sobrietà(*), nel 2018 saremmo ancora nei cessi delle stazioni e nei battuage e noi stessi non avremmo mai avuto modo di sviluppare il pensiero che è possibile anche condurre uno stile di vita diverso, una vita di coppia che contempli una progettualità esattamente come accade per gli etero. Fortunatamente non è andata così.

(*)sobrietà che poi significa, per esempio, che vai in giro per strada e vedi 365 giorni all'anno ragazzine di 12 anni spinte dalle madri ad andare in giro con le chiappe di fuori, che vorrebbero essere Belen Rodriguez che scopa in un armadio al Grande Fratello... oppure gente maleducata che urla nel traffico, ti fuma in faccia, salta le file.. Ecco, queste sono le immagini volgari, che vediamo quotidianamente e di fronte alle quali qualunque eventuale nudità o travestimento del pride risulta anni luce più sobrio e di buon gusto.

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5 minutes ago, davydenkovic90 said:

saremmo ancora nei cessi delle stazioni e nei battuage

Alcuni pensatori e attivisti gay oggi vedono quelle esperienza passate e ancora odierne come luoghi d'iniziazione "gay" da preservare come se fosse una tradizione, di solito lo sostengono proprio quei queer libertari e marxisti che difendono le parate "indecenti".

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davydenkovic90
21 minutes ago, Rotwang said:

Alcuni pensatori e attivisti gay oggi vedono quelle esperienza passate e ancora odierne come luoghi d'iniziazione "gay" da preservare come se fosse una tradizione, di solito lo sostengono proprio quei queer libertari e marxisti che difendono le parate "indecenti".

Ci sarà anche chi li trova eccitanti e ci va ancora oggi, ma il problema non sono tanto i cessi delle stazioni in sé, quanto il fatto che una volta, per una bella fetta di omosessuali, erano l'unica possibilità: matrimonio di copertura, dici alla moglie che fai gli straordnari al lavoro e invece sei a prendere cazzi in un'area di servizio. 

Oggi ci sono delle possibilità in più di condurre una vita sessuale e affettiva, e se ci sono queste possibilità penso che sia proprio grazie ai rivoluzionari e a chi non ha accettato di farsi ricacciare indietro da falsi richiami alla sobrietà o al buon gusto, che in realtà non sono altro che un fastidio mal celato e un tentativo di reprimere ragazzi gay che vogliono vivere la propria condizione ed esprimersi liberamente e le associazioni di attivisti che aggregano e incoraggiano le singole persone.

In definitiva, in ciò che dice Simba, non vedo nulla di costruttivo. 

Edited by davydenkovic90
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Che cosa c'è da capire o meno?  Hai detto "la gente sa", e ribadisco che -no-la gente non lo sa. I gay sono "quelli un mutande" e l'omofobia non c'entra, è semplice  mancanza di voglia di informarsi. Il pride ha "svegliato" solo le coscienze chi era leggermenre assopito, ed è comunque già tanto, ma da qui a dire che la gente sappia che cosa sia il pride e che i gay siano "normali" è un po' perdersi nella fantascienza. 

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14 hours ago, Ghost77 said:

Per chi?

Fattelo dire, Ghostino mio: questo è stato uno degli interventi più belli che abbia mai letto in tutta la mia storia sul forum.

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1 minute ago, LocoEmotivo said:

Fattelo dire, Ghostino mio: questo è stato uno degli interventi più belli che abbia mai letto in tutta la mia storia sul forum.

ahò, ce stavo prima io a batteje i pezzi.

mettete in coda e prendi er numeretto.

anvedi questo!!!!!

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2 minutes ago, Saramandasama said:

cozza con tutte le rivendicazioni che la comunità GTL si propone

Proprio perché la comunità che rivendicano la diversità l'hanno messa su gli effeminati,in quanto ne avevano bisogno per affermare la propria identità in toto . Ho visto gente paradossalmente diventare effeminata per adeguarsi, all'interno di gruppi glbt. Una sorta di mimetismo per essere accettati . 

Se sei effeminato hai un handicap nella società, se sei maschile hai un handicap nella comunità gay. 

Che ne pensi di questo, @Saramandasama?

1 minute ago, LocoEmotivo said:

Ma che stai dicendo?

Se pur forse provocatoria è una riflessione interessante, la sua. 

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1 minute ago, Ghost77 said:

Se pur forse provocatoria è una riflessione interessante, la sua. 

A me sembra, più che altro, una provocazione fine a se stessa: il tema dell'effeminatezza è stato trattato in lungo e in largo, in queste pagine virtuali, e @Saramandasama non è proprio un newbie alle prese col suo primo intervento.

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 Parlo di circoli che ti ghettizzano se non vuoi far parte di un gruppo drag,di altri che se non dici "ma bella"è perché vuoi fare troppo il macho. Che poi vis a vis fanno gli interessati ma che in gruppo ti guardano come quello che non accetta i suo lato femminile bla bla bla. E non sto parlando di me, sarebbe troppo semplice limitarsi alle proprie esperienze. 

Parlo di gruppi di adulti,30,40,50 anni sia chiaro, non di"  gruppi giovani", che sono giustamente troppo impegnati a leccarsi le ferite per pensare a ste cavolate. 

5 minutes ago, LocoEmotivo said:

non è proprio un newbie

Lo so, ma tanto vale approfittare dei suoi exploit ed usarli. Ovvio che non è una fortuna essere "insospettabili" ma traspare questa cosa in molti interventi, ciò vuoi dire che è un pensiero che cova ancora diffuso come una brace calda.

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Quindi il pride non può e non deve essere criticato o soggetto anche a cambiamenti perchè è la festa dei freak ed è più importante per loro che per me che non subisco la stessa stigmata. E' un punto di vista interessante, ma pensavo che il pride fosse per tutti. E poi il mio discorso verteva più sul ballerino oliato e pagato dal locale che si pubblicizza col carro (questo per cambiare gli esempi) e di certo non ai freak, che giustamente rappresentano se stessi. Se ricordate io all'inizio ho semplicemente detto "Vai al pride come sei", quindi i freak come freak (effemminati come effemminati, drag queen come drag queen, e via dicendo). Viva il pride che rappresenta tutti, la mia critica era solo al pride passerella.

Molto interessante l'analisi di @FreakyFred!

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12 minutes ago, Simba said:

E poi il mio discorso verteva più sul ballerino oliato e pagato dal locale che si pubblicizza col carro

Purtroppo il Pride ha dei costi difficilmente coperti dalla festa finale.

Il Comune non dà mai dei fondi (ti immagini la polemica?) ed è raro che una azienda lo sponsorizzi.

L'alternativa sono ovviamente i locali coi loro "ballerini oliati"

e sei fortunato che nella Bologna "comunista" le associazioni sono ricche e i locali sono considerati sporchi capitalisti,

se vai in realtà più "borghesi" come a Milano vedrai che i locali che si fanno pubblicità sono la maggioranza.

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22 minutes ago, Simba said:

Viva il pride che rappresenta tutti, la mia critica era solo al pride passerella.

Non è un controsenso?
Se il Pride è di tutti, lo è anche di chi fa passerella. O no?

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1 minute ago, Simba said:

E' anche per i bigotti allora? ?

Certo.
Sono loro ad aver problemi con il Pride, non è il Pride ad aver problemi con loro.

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Gli facciamo anche il carro con gli striscioni Levitico 18:22? ?

Dai avete capito la replica, non fate finta di niente! Sì il pride è per tutti (i supporter LGBT), ma questo non rende etico sfruttare il pretesto di una manifestazione commemorativa/emancipante/festosa (dategli il taglio che volete) per farsi i cazzi propri e sfruttarla. Poi se a voi sta bene, buon per voi! Come chi citava la gente che va a rimorchiare alle manifestazioni studentesche e dei metalmeccanici. Se per voi sono esempi mirabili non so, per me se siamo noi per primi a non dare importanza al pride, come pretendiamo che lo riconoscano gli altri?

Poi ripeto, se per voi è una festa all'insegna del fare il cazzo che ti pare, senza prendersi sul serio, in cui il messaggio è meno importante della presenza, benissimo, è il vostro punto di vista, non il mio ?

20 minutes ago, Almadel said:

e sei fortunato che nella Bologna "comunista" le associazioni sono ricche e i locali sono considerati sporchi capitalisti,

Fai bene a mettere le virgolette, alle scorse comunali di poco non vinceva il centrodestra con la candidata leghista (46%). 

Capisco il discorso economico, ma questo non elimina il discorso etico, al massimo lo giustifica.

Edited by Simba
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17 minutes ago, Simba said:

Poi ripeto, se per voi è una festa all'insegna del fare il cazzo che ti pare, senza prendersi sul serio, in cui il messaggio è meno importante della presenza, benissimo, è il vostro punto di vista, non il mio ?

Giusto per curiosità, ma tu ci vai alle manifestazioni LGBT serie?

Tipo picchetti contro Forza Nuova, davanti all'ambasciata russa, per il matrimonio gay,

nella giornata contro l'omofobia (a maggio) contro le vittime della violenza transfobica (a novembre) o contro l'AIDS (a dicembre)?

Perché magari se per te il Pride è troppo frivolo ed "estivo" ci sono tantissime altre occasioni per mostrare la tua serietà

e metterci la faccia con dei militanti veri senza lustrini e muscoli oliati.

Perché secondo me se davvero durante l'anno ti impegni in cose tanto serie, a fine giugno vorrai anche rilassarti.

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