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Il Pride ha ancora senso?


Rotwang

Il Pride ha ancora senso?  

30 members have voted

  1. 1. Il Pride ha ancora senso?

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davydenkovic90
2 hours ago, Simba said:

Roma

Roma è provincia, su queste cose.

Comunque non ho capito perché ti danno fastidio i costumi di carnevale o la gente che rimorchia. Non mi sembra che loro  vengano a dire a te come ti devi vestire o cosa devi fare una volta che ti trovi al Pride. 

Se una persona si sente a suo agio vestita in quel dato modo e vuole rimorchiare a un pride, a te cosa toglie? E cosa toglie alla manifestazione?

Edited by davydenkovic90
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3 hours ago, Simba said:

Vorrei un pride colorato e gioioso, con le drag queen e  gli orsetti in harness. Lascerei a casa solo i costumi di carnevale, in quanto non appartengono alla cultura gay e non portano nulla come messaggio.

e ok.

posso permettermi due domandine?

  1. ai vari pride in cui hai sfilato, in proporzione c'erano più ragazz* in jeans & maglietta o in costumi 'stravaganti'?
  2. sappiamo tutti benissimo che 'cultura gay' è un concetto quanto meno flessibile, malleabile, in continua evoluzione eccetera. Se oggi i cosplay di Jack Sparrow o dei manga giappo vogliono venire a farci compagnia alla frocessione annuale (cit. dalla Karl du Pignè) sono & saranno i benvenuti, sempre & cmq. Anche se lo dovessero fare solo per rimorchiare meglio alla prima fratta che incrociano sulla via

quanto al catfight qui sopra, mi pare stiate estremizzando: secondo me, siete più in sintonia di quanto volete far apparire

se invece volete polemizzare solo per il gusto di farlo (vero brontoLoco?), ok,

buon divertimento.

io mi chiamo fuori, chè sto periodo è già bello incasinato di suo!

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5 minutes ago, freedog said:

ai vari pride in cui hai sfilato, in proporzione c'erano più ragazz* in jeans & maglietta o in costumi 'stravaganti'?

E' risaputo che al pride romano c'è solo il carro del Muccassassina.

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Just now, Bloodstar said:

E' risaputo che al pride romano c'è solo il carro del Muccassassina.

è arivato er ghostwriter degli articoli sul pride de Il Tempo!!!!

oh, a leggeli sembra che tutti l'anni c'e stanno 4 gatti col q de fora, le piume, le paillettes, tutti brilluccicosi co le parucche..

fantasia zero!

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Quello che ha scritto @Simba è condivisibile, per quanto non concordi su certi punti. Lo ridicolizzate ma sapete benissimo che ha in parte ragione, il Pride è diventato commerciale e la retorica sul genere e come girare vestiti liberamente è funzionale al consumismo, finge di non essere borghese, ma è la cosa più borghese che esista, come tutti quei rivoluzionari queer da tastiera che rivendicano di girare col rossetto e poi usano epiteti sessisti tradizionali per insultare donne e uomini di turno. Non vi rendete conto di essere terribilmente ipocriti e nauseanti? Ho smesso di andare al Milano Pride dopo aver visto scene sinceramente oscene e imbarazzanti, non certo dovute al vestiario (che non mi ha mai tanguto in alcun modo), ma al comportamento della gente che deve sballarsi e devastarsi per forza, poi botte, insulti, discriminazioni interne, poi fingiamo di essere uniti in una causa con cartelloni, falsi sorrisi e bandiere arcobaleno, è una passerella in certi casi e in certi luoghi, è indubbio, di rivoluzionario lì non c'è più nulla da anni (purtroppo e per fortuna).

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6 hours ago, davydenkovic90 said:

Comunque non ho capito perché ti danno fastidio i costumi di carnevale o la gente che rimorchia. Non mi sembra che loro  vengano a dire a te come ti devi vestire o cosa devi fare una volta che ti trovi al Pride. 

Se una persona si sente a suo agio vestita in quel dato modo e vuole rimorchiare a un pride, a te cosa toglie? E cosa toglie alla manifestazione?

5 hours ago, freedog said:

 Se oggi i cosplay di Jack Sparrow o dei manga giappo vogliono venire a farci compagnia alla frocessione annuale (cit. dalla Karl du Pignè) sono & saranno i benvenuti, sempre & cmq. Anche se lo dovessero fare solo per rimorchiare meglio alla prima fratta che incrociano sulla via.

Ragazzi, io ho solo detto la mia su cosa mi piace e cosa no. Tra l'altro su un thread che si chiama "Il Pride ah ancora senso?" e non "Che bello il pride, tessiamone le lodi e guai a chi critica". Se voi dite che non vi piace il rock, mica vi vengo a chiedere che c'è di male nel rock o che male vi hanno fatto le rock band e cosa hanno tolto alla musica. La logica del vivi e lascia vivere è di base, ma questo non esclude il mio punto di vista o le possibili critiche a scelte diverse. Viva il mondo perchè è vario, ma per piacere, non cercate di sminuire che la pensa in modo diverso. Per me il pride ha un certo senso, un certo scopo, un certo messaggio e non vedo di buon occhio chi ci va in maniera mondana, per farsi vedere e superficialmente. Anche io sono il pride e anche il mio punto di vista conta. Poi ci mancherebbe che io impedisca a chicchessia di vederla come vuole, di andare vestito da cosplay d Goku o di rimorchiare come trattori della New Holland. E che mi venissero pure a dire che sono io a dover essere più favolosa al pride, la prenderò con un sorriso! Era solo un mio pensiero ed un mio punto di vista, che non pensavo suscitasse tanto scalpore per giunta. Però mi dispiace, le vostre argomentazioni all'insegna della festa e della libertà di fare come vuoi non cambiano il senso più profondo, di messaggio e di impegno che io vedo nel pride.

Ripeto, sarò anche in minoranza, ma viva la diversità, ci sono anche io!

2 hours ago, Rotwang said:

è una passerella in certi casi e in certi luoghi, è indubbio, di rivoluzionario lì non c'è più nulla da anni (purtroppo e per fortuna).

Era un po' il mio timore, dato che ormai il messaggio originale, ovvero "esistiamo", l'hanno capito tutti e adesso sono interessati a sapere chi siamo e cosa facciamo, anche leggitimamente. Cambiano i tempi, cambiano le domande e le questioni, la risposta non può restare la stessa. E anche il pride dovrebbe cambiare, forse. Ma forse alla maggior parte di noi piace troppo così com'è per porsi il problema.

Edited by Simba
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9 hours ago, Rotwang said:

Lo ridicolizzate ma sapete benissimo che ha in parte ragione, il Pride è diventato commerciale e la retorica sul genere e come girare vestiti liberamente è funzionale al consumismo, finge di non essere borghese, ma è la cosa più borghese che esista

C'è qualcun altro che vuole accodarsi alla sagra del "Si stava meglio quando si stava peggio/Le cose non sono più come una volta /Non c'è più religione"?

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Se deve commemorare i moti di Stonewall, il pride deve essere connotato da baracconaggine -in senso buono. Non dimentichiamoci che all'epoca esisteva anche una corrente "sobria in giacca e cravatta " che agiva in modi differenti e che già all'epoca non si potevano molto sopportare. Sicuramente il merito dei moti è stato quello di portare visibilità, ma non per questo ti ci devi riconoscere oggi. L'errore,  @Simba,se mi passi il termine errore, è quello di non volere pirati e lo zoo vario di maschere, non considerando che sarebbe come togliere la zucca ad halloween. Non puoi. Quello che vorresti tu è un'altra cosa, non è il Pride. 

Tu non ti riconosci nel pirata o nel cubista nudo con le alucce e non comprendi che cosa voglia dimostrare con quell'atteggiamento. Spesso è solo un modo per urlare al mondo "Io non sono come voi"  allo stesso modo in cui uno potrebbe voler urlare "Io SONO come voi" (voi riferito al resto del mondo). 

Oh una soluzione non c'è, gay è solo una parola-calderone che contiene di tutto e di più. 

D'altronde è come se a un Etero pride trovassi a sfilare Carlo Rubbia, il camionaro fascio che ascolta La Zanzara , Patrick Stewart e Gigi lo scoreggione. Si comporterebbero in modi diversi e magari si vedrebbero di cattivo occhio. 

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L'unica critica degna di un minimo di riflessione sarebbe quella di Dall'orto, ma non mi sembra si attagli al caso del pirata perchè faceva parte di un gruppo de Il Cassero.

Quindi è chiaro che se parliamo di un gruppo gay di nerd di una associazione LGBT, il fattore "gay" è ipso facto sottolineato.

Altro discorso sarebbe se al pride si aggregassero gruppi di cosplayer tipo Lucca Comics, con il rischio di far smarrire la peculiarità del gay pride trasformando il tutto in un indistinto "carnevale".

Ovviamente la critica di Dall'Orto non è sul giacca e cravatta è sul non smarrire una identità riconoscibile.

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Al Pride di Trento ho visto un bambino con la madre, vestito da scheletro: col suo vestito di Halloween, credo.

Mi sono immaginato che la madre avesse detto al bambino: "Oggi tutti possono vestirsi come vogliono, è una festa della libertà!"

E lui avesse risposto: "Allora voglio il mio costume da scheletro dell'anno scorso!"

E la madre non se la sia sentita di obiettare ?

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Sì, in ogni caso anche se da qui a 5-10 anni si verificasse un accorso di gente, che niente ha a che vedere con il Pride con l'idea di partecipare ad un bel carnevale, non è che potremmo impedirlo.

Avverrebbe, punto e basta e sta già avvenendo.

Nel momento in cui avvenisse in modo compiuto, il discorso sul "giacca e cravatta" sarebbe morto con gran sollievo di tutti, perchè sarebbe una manifestazione piena di Etero festanti ed il discorso giacca e cravatta si applica solo ai gay

Va detto però che, pur essendo il giacca e cravatta una sorta di maledizione, molti utenti che polemizzarono ieri con me -sostenendolo- oggi sono passati all'altro lato della barricata e polemizzano con Simba e c'è una sorta di "ritualità" rassicurante.

Di fondo è una scocciatura, anche perchè apparentemente nessuno ti dà mai ragione, i frutti si vedono a distanza di un paio d'anni.

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24 minutes ago, Almadel said:

Mi sono immaginato che la madre avesse detto al bambino: "Oggi tutti possono vestirsi come vogliono, è una festa della libertà!"

Immagine romantica, ma potrebbe essere  andata anche così :"è una cosa americana tipo allouín, quelli fanno sempre delle feste deliziose, come Enzo Miccio, dai amore mettiti il costume che andiamo,e magari c'è anche il mio amico parrucchiere che mi fa sempre le mescie che è così carino,poverino" 

Come quando vai alla sfilata canina e ti metti le orecchie a cerchietto perché fa sympa! 

Fosse invece come dici tu sarebbe comunque affascinante capire "perché proprio un costume da scheletro"? 

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davydenkovic90

UIo continuo a non capire Simba, o meglio, non riesco a vederci niente di diverso da un'insofferenza di fondo di matrice omofoba. (Involontaria, mutuata dal contesto, non voglio colpevolizzarti né offenderti).

Non è nemmeno un principio del "vivi e lascia vivere", è semplicemente il tono della manifestazione quello di andare vestiti, se lo si vuole fare, in modo anticonformista e sgargiante, e questo non credo che tolga niente né a te che vai in borghese, né alla manifestazione.

Anche io ai pride a cui ho partecipato ho visto bambini divertirsi con le drag, più che altro.

10 hours ago, Simba said:

Era un po' il mio timore, dato che ormai il messaggio originale, ovvero "esistiamo", l'hanno capito tutti e adesso sono interessati a sapere chi siamo e cosa facciamo, anche leggitimamente. Cambiano i tempi, cambiano le domande e le questioni, la risposta non può restare la stessa. E anche il pride dovrebbe cambiare, forse. Ma forse alla maggior parte di noi piace troppo così com'è per porsi il problema.

Ecco, qui mi dimostri che hai un po' frainteso...

Noi gay non siamo una specie aliena che, finito il pride, torna in uno zoo extraterrestre. La gente comune sa benissimo che nella quotidianità abbiamo vite assolutamente normali, studio, lavoro, camicia, giacca, cravatta e via dicendo. 

Il pride non è per "far vedere come siamo veramente", come dici tu, perché quello lo dimostriamo ogni giorno, la gente lo sa benissimo e fine.

Il pride è una festa che ricorda un dato evento storico, e più che altro serve a ricordarci di non accontentarci di vivere la nostra omosessualità nell'ombra o nelle fogne di una società bigotta, ma liberamente e senza alcun problema.

Se certe persone vedono nel pride un'occasione mondana io non ci vedo nulla di male

Sembri un po' quei preti che criticano ilin consumismo natalizio. Anche le cene e i regali sono cose piacevoli e rappresentano il natale

Dietro quei ragazzi  vestiti da pirati c'è un'associazione che accoglie e si prodiga per radunare in qualche modo dei ragazzi gay, il che non mi sembra da disprezzare.

Oltretutto nessuno ti impone di vestirti come loro, mi pare, quindi la tua polemica ha poca ragion d'essere

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Per la mia esperienza, piccola e marginale, nelle città di provincia, quindi escludendo Roma e Milano in primis, molti etero che conosco considrano il pride una manifestazi9ne dove si vedono come sono “veramente” i gay, non considerando nesnche il resto della sigla LGBT.

Per cui dai loro discorsi, sbagliando, probabilmente, vedere gente oliata, nuda che canta asquarcia gola i Village People gli fa solo confermare i loro pregiudizi sul nostro mondo. È sbagliato, ma è una cosa reale e che mi capita con diverse decine e decine di persone, dai mezzi fascisti a quelli del tutto indifferenti a tutto e a tutti.

Per cui, pur non potendo e non dovendo dire come sfilare, è da considerare anche che gli altri stigmatizzano il pride, lo vedono come la finestra che mostra il nostro mondo, perché non hanno modo magari di venire a contatto con la nostra realtà durante il resto dell’anno. Ripeto sopratutto nelle piccole città. Con questo non intendo dire che dobbiamo modificare i nostri usi e costumi per loro, però è una constatazione di fatto anche questa.

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On 6/12/2018 at 4:34 PM, freedog said:

da una parte sarei curiosissimo di sapè che t'è successo

2 interventi di asportazione: il primo un polipo alla vescica, il secondo uretere e rene destri... 

ora a bocce ferme posso dire che è andata bene, vescica salva e prossimo controllo a gennaio :whistle:

On 6/11/2018 at 12:29 PM, freedog said:

e che bello vedere ogni anno che c'è sempre più folla!!!!!

18 minutes ago, davydenkovic90 said:

Oltretutto nessuno ti impone di vestirti come loro 

il trucco alla fine è tutto lì... il Pride è una giornata di condivisione. 

Come a un raduno di moto nessuno mi obbliga ad andarci con la Harley (moto alla quale darei volentieri fuoco), ma non posso negare che gli harleyisti siano motociclisti , pure loro, 

come a un raduno di radioamatori, un telegrafista non disprezza chi chiacchera in FM sui ponti radio... 

quello avviene già i restanti 364 giorni :grin:

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10 minutes ago, cangrande said:

vedere gente oliata, nuda che canta asquarcia gola i Village People

OUCH!!!

10 minutes ago, cangrande said:

molti etero che conosco considrano il pride una manifestazi9ne dove si vedono come sono “veramente” i gay, non considerando nesnche il resto della sigla LGBT.

no.

a parte che dalle parti tua non mancano i simpaticoni che si divertono a dar fuoco o a scrivere sui muri la qsi contro una coppia cirinnata,

stai a parlà di gente a cui darai fastidio cmq, per il solo fatto che esisti e che non ti vergogni di essere te stesso; e che quindi troverà SEMPRE qsi pretesto (anche completamente idiota o inventato) per dirti che non sei degno di vivere. Ah, il tutto con la solita premessa "ho molti amici gay, MA.."

Hai presente la favola classica del lupo e dell'agnello? 

Beh, superior stabat lupus...

Edited by freedog
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5 hours ago, LocoEmotivo said:

C'è qualcun altro che vuole accodarsi alla sagra del "Si stava meglio quando si stava peggio/Le cose non sono più come una volta /Non c'è più religione"?

Se rivendicate la baracconaggine del 1969, forse quelli che pensano si stesse meglio quando si stava peggio siete... ehm voi!

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3 hours ago, Ghost77 said:

Non dimentichiamoci che all'epoca esisteva anche una corrente "sobria in giacca e cravatta " che agiva in modi differenti e che già all'epoca non si potevano molto sopportare.

Non entro nella questione Pride, non mi interessa farlo.

Vorrei solo spezzare una lancia a favore dei bistrattati gay "sobri in giacca e cravatta" e smontare la favoletta romantica che l'emancipazione omosessuale sia nata dai moti di Stonewall - che invece hanno contribuito in un momento successivo - e che sia stata dovuta esclusivamente ai "freak" e alle baracconate a dispetto dei "sobri in giacca e cravatta". 

Anzi, dirò di più, è stato più fondamentale l'apporto dei gay "sobri in giacca e cravatta" rispetto a quello dei "freak".

Devo parlare quindi della Mattachine Society, la prima associazione statunitense a difesa dei diritti gay nata nel 1950, un'associazione di gay "sobri in giacca e cravatta" che puntavano all'integrazione nella società proprio nell'essere tali. 

Tale associazione ha da subito collaborato con la psicologa Evelyn Hooker, fornendole tutti gli uomini gay necessari per i suoi studi, tutti dichiarati e sereni con se stessi e la propria sessualità, altrimenti irreperibili fuori da tale associazione. 

La Hooker è poi colei che ha pubblicato il rivoluzionario studio "The adjustment of the male overt homosexual" nel 1957, che sta alla base della depatologizzazione dell'omosessualità a livello globale, alla sua definizione di "variante naturale del comportamento sessuale" e alla sua accettazione e normalizzazione (so che a qualcuno fischieranno le orecchie a sentire questa parola) nella società. 

Senza Mattachine Society la Hooker non avrebbe potuto fare il lavoro che ha fatto e senza tale lavoro non ci sarebbe stata nessuna depatologizzazione, o magari - ma qui siamo nel campo delle ipotesi - sarebbe arrivata molto più tardi. 

Quindi vediamo di dare il giusto riconoscimento anche ai famigerati gay "sobri in giacca e cravatta" ed evitare di mitizzare i "freak" (non per questo negando il loro successivo contributo naturalmente).

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15 minutes ago, Uncanny said:

Quindi vediamo di dare il giusto riconoscimento anche ai famigerati gay "sobri in giacca e cravatta" ed evitare di mitizzare i "freak" (non per questo negando il loro successivo contributo naturalmente).

Non era una dispregiativo il mio "sobrii in giacca e cravatta", considerando che la penso come te. Semplicemente sono giunto col tempo alla conclusione che il pride è fondamentalmente appartenente all'eco di Stonewall e non si può impedire di cancellarne l'impronta freak. 

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4 hours ago, Ghost77 said:

[...] gay è solo una parola-calderone che contiene di tutto e di più. 

Ecco: il succo è tutto qui.

Ad un etero Pride con sir Patrick Stewart, comunque, io non mancherei per tutto l'oro del mondo.

1 hour ago, Rotwang said:

Se rivendicate la baracconaggine del 1969, forse quelli che pensano si stesse meglio quando si stava peggio siete... ehm voi!

Rottino, ma quand'è che ti sei trasformato da un brillante provocatore in ciò che sei ora?

Mi manchi ?

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1 hour ago, Bloodstar said:

E tu, nostro Incorruttibile, cosa proporresti per il pride? Cosa vorresti? Come li cacci via i borghesi?

A me piacciono fondamentalmente i Pride italiani, non li baratterei mai con quelli angloamericani per intenderci, anche perché per quanto si sforzino di fare la "parata freak queer drag" rivoluzionaria, rimangono assolutamente borghesi (come gli angloamericani, ma in modo diverso) e da "giacca e cravatta". I Pride italiani hanno iniziato a penetrare nella società italiana quando hanno smesso di essere ritrovi transgender e drag queen, è inutile che ce la raccontiamo diversamente, anche perché questi erano già presenti nel palinsesto della penisola nei decenni scorsi, come fenomeni da baraccone ed erano funzionali al Potere omofobico ed eterosessista.

Edited by Rotwang
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4 hours ago, Almadel said:

Mi sono immaginato che la madre avesse detto al bambino: "Oggi tutti possono vestirsi come vogliono, è una festa della libertà!" 

?

Oppure poteva essere:

"Ma per cosa sfilano quelli? Ci sono principesse, pirati, regine, motociclisti, costumi attillati, colori sgargianti e piume... ah ma certo! È carnevale! Dai Gigino, prendi il tuo costume, andiamo anche noi!" 

?

Scherzo ovviamente! ?

Comunque vedo che si ritorna sempre sugli stessi argomenti, del pride come celebrazione, come espressione di libertà assoluta, come occasione di ritrovo per tutti in apparente contrapposizione col grigio pride in giacca e cravatta, sinonimo della totale repressione della cultura gay da parte degli etero che ci vorrebbero tutti uniformati. Io preferisco restare nel mezzo e non credo mi uniró in futuro al coro di chi rimprovera i sostenitori di un pride di contenuti,oltre che di festa.

Sarà perché ho sempre considerato il mio orientamento la cosa più naturale al mondo e non ho mai capito perché chi mi piace dovesse condizionare come mi vesto, come parlo e cosa penso. In un certo senso faccio fatica a capire la "cultura gay", per quanto sia un fan di Rupaul, del Rocky Horror, di Freddie Mercury, un amante del pride e di innumerevoli siti (e sitacci) froci. Alla fine penso che sono semplicemente io, senza bisogno di una cultura a definirmi sulla base del mio orientamento, non più di quanto non dovrei essere definito da una cultura per il colore della mia pelle. 

Quindi vi prego di scusarmi se non la vedo come voi, ma non ci tengo neanche ad essere messo alle strette per le mie idee, che ho sempre espresso nel rispetto di tutti. Non ho intenzione di cambiare il vostro punto di vista, solo di esprimere il mio come apporto alla discussione, quindi non voglio polemizzare e portare avanti il botta e risposta in assenza di nuovi argomenti e lascerò stare chi ha bisogno di fare riferimento all'omofobia per derubricare le opinioni diverse. Per il resto mi fa piacere se la discussione ha stuzzicato punti di vista diversi, alcuni anche più vicini al mio e ringrazio chi ha espresso con rispetto ed educazione il suo dissenso ?

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44 minutes ago, Ghost77 said:

Non era una dispregiativo il mio "sobrii in giacca e cravatta", considerando che la penso come te.

Non era un attacco nei tuoi confronti, ho solo colto l'occasione citando una parte del tuo post per chiarire un paio di cose. 

Sapessi quante volte ho letto o sentito dire - in post o commenti relativi alle solite discussioni sul pride - che se oggi noi gay abbiamo la libertà che abbiamo lo dobbiamo esclusivamente ai "freak", agli "stravaganti" che si sono messi in mostra sfidando le norme societarie del tempo a dispetto dei "sobri in giacca e cravatta" repressi, conformisti, ignavi, etc. con annessa mitizzazione dei moti di Stonewall. 

Così non è, hanno anzi fatto più i "sobri in giacca e cravatta" a quanto pare. Era mia intenzione ristabilire un minimo di verità sulla questione, fuori da manipolazioni storiche di parte. 

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28 minutes ago, Simba said:

se non la vedo come voi

Non pensare che il forum sia Unito con una certa idea e asfalti chi la pensa diversamente. Semplicemente gran parte di chi è del tuo pensiero non interviene nemmeno più, o perché l'ha fatto in passato con i risultati che hai visto, o ha letto altri che lo hanno fatto e quindi evita a priori. 

È un tema ciclico, e ciclicamente finisce con qualcuno che ti dà dell'omofobo e qualcuno che discute normalmente. Sentiti libero di ribattere. 

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22 minutes ago, Ghost77 said:

Non pensare che il forum sia Unito con una certa idea e asfalti chi la pensa diversamente. Semplicemente gran parte di chi è del tuo pensiero non interviene nemmeno più, o perché l'ha fatto in passato con i risultati che hai visto, o ha letto altri che lo hanno fatto e quindi evita a priori. 

È un tema ciclico, e ciclicamente finisce con qualcuno che ti dà dell'omofobo e qualcuno che discute normalmente. Sentiti libero di ribattere. 

No, ma infatti, il "voi" era riferito a poche persone che la vedono diversamente, non a tutto il forum, la cui maggioranza (se ancora attiva) non si è neanche espressa e parte di chi si è espresso per fortuna ha sfumature e idee diverse a sua volta, quindi non ci vedo un "uno contro tutti"! 

Certo, se però la discussione passa per insulti e presumere il passato delle persone per scartare le loro idee, beh allora non sorprende che chi la pensa diversamente si guardi bene dal rispondere, soprattutto se come me non ha piacere nel "rispondere per le rime" e buttare tutto in caciara. 

Come vedi dal mio ultimo post, ha fatto passare la voglia anche a me. 

Edited by Simba
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1 hour ago, Rotwang said:

I Pride italiani hanno iniziato a penetrare nella società italiana quando hanno smesso di essere ritrovi transgender e drag queen, è inutile che ce la raccontiamo diversamente, anche perché questi erano già presenti nel palinsesto della penisola nei decenni scorsi, come fenomeni da baraccone ed erano funzionali al Potere omofobico ed eterosessista.

ma che k stai a dì??

a cambiare tutto è stato l'evento scatenante del World Pride 2000; e fidati, quel giorno c'era molto più baracconismo, travestitismo & carnevalismo di quanto che ne sia oggi: quel giorno ci siamo detti tutti "ma allora si può!!" e niente è stato più come prima.

ah, dettaglio: IO C'ERO; prima, durante e dopo quel giorno!

Edited by freedog
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5 hours ago, freedog said:

a parte che dalle parti tua non mancano i simpaticoni che si divertono a dar fuoco o a scrivere sui muri la qsi contro una coppia cirinnata,

Uhm sembri quasi dire che tutti i veronesi si divertono a dar fuoco alle persone.... altrimenti non capisco cosa c’entra questo discorso con i pride

5 hours ago, freedog said:

stai a parlà di gente a cui darai fastidio cmq, per il solo fatto che esisti e che non ti vergogni di essere te stesso; e che quindi troverà SEMPRE qsi pretesto (anche completamente idiota o inventato) per dirti che non sei degno di vivere. Ah, il tutto con la solita premessa "ho molti amici gay, MA.."

Hai presente la favola classica del lupo e dell'agnello? 

Beh, superior stabat lupus...

Assolutamente sbagliato, perché fare di tutta un’erba un fascio è sempre errato.

Ci sono persone che non sono estremizzate ne dal lato degli omofobi ne dal lato dei gay puri e duri come te. E queste persone normalissime e silenziose osservano anche le parate gay per farsi una idea. 

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