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Immigrazione e sicurezza con Salvini


Rotwang

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Silverselfer

Percorrendo spesso la Via dei Laghi, mi sono trovato a passare davanti alla sede della Caritas di Rocca di Papa. La percezione che ho avuto è quella di un caso puramente mediatico. I manifestanti erano due sparuti drappelli contrapposti in assetto da inquadratura televisiva.  Non mi stupisce che la Digos li abbia identificati perché secondo me erano militanti già schedati e paracadutai in quel posto con tanto di pulmino >>aziendale<<. 

Nella società dell'informazione live H24 è una continua rincorsa al caso mediatico ... e tutto quello che compete Salvini è potenzialmente un caso mediatico ... cioè un prodotto che si vende bene anche a livello internazionale. In altre parole, avere la sua faccia sulla home page attira più clic di chiunque altro. La sua popolarità cresce perché un meme con lui ti tira giù un pacco di clic e non è escluso che ti ritrovi intervistato da un giornalista, il quale a sua volta venderà bene il suo servizio ...  Un circolo vizioso che alimenta se stesso senza tener conto degli effetti collaterali. 

Esiste un altro caso di populista andato al potere ed è quello di Chavez in Venezuela. Eletto nel 1999 e decaduto solo alla sua morte nel 2013. Sì, lui si richiamava alla tradizione rivoluzionaria comunista, ma ricordo come nel suo discorso d'insediamento mischiò Toni Negri e Mussolini un po' come fa la Taverna quando asserisce che lo Stato Sociale fu una conquista del ventennio fascista. 

Fatte le dovute differenze per la geopolitca regionale, Chavez usava la stessa demagogia che sentiamo in questi giorni specie dai 5S. I sui nemici erano le lobby complici delle multinazionali al servizio degli americani ... la CIA e il WTO divennero nel tempo la medesima cosa. 

Quando le sue riforme economiche iniziarono a fare acqua da tutte le parti e la gente si ritrovò senza generi di prima necessità ... lui ricorse ancora alla demagogia, nazionalizzando gli impianti della multinazionali rei di affamare i bambini venezuelani esportando a basso costo quanto poi dovevano ricomprare a prezzi triplicati. Dimenticando il dettaglio che questo accadeva perché la moneta nazionale era in caduta libera mentre il prezzo del petrolio non ripagava un deficit statale che uccideva quel poco di mercato libero sopravvissuto alle politiche nazionalsocialiste. 

L'imperialismo americano non era un'invenzione di Chavez come non lo è la critica a questa Europa delle banche eccetera ... tuttavia, l'uso strumentale che ne faceva Chavez serviva a coprire la sua completa inettitudine mentre conduceva il Venezuela nel baratro. 

Chavez occupò la presidenza del suo paese esattamente come ha fatto Salvini con il ministero dell'Interno ---> Non ne assunse l'ufficio che avrebbe comportato il rispetto delle regole nell'inquadramento istituzionale. Lui disse ---> Il popolo ha scelto me e le opposizioni sono serve delle lobby eccetera ... quindi si portò l'ufficio a casa, da dove parlava a nome di tutti i venezuelani contro gli altri organi dello Stato ...

Maduro che gli è succeduto non ha cambiato una virgola di quella linea politica, continuando nella deriva nazionalsocialista e riuscendo ad affamare un paese potenzialmente tra i più ricchi del mondo. Ora è partito l'allarme umanitario ed esiste un'emergenza migratoria che sostanzialmente prende la via del corridoio andino, ma è previsto che una quota di quei migranti economici troverà il modo di arrivare anche in Europa. 

Secondo me i sovranisti nostrani ed europei somigliano fin troppo a Chavez e se vinceranno le prossime europee, sfasceranno l'Europa riesumandone tutti gli atavici egoismi e rivalità attraverso la loro verace e colorita retorica ... del resto abbiamo visto già come gli austriaci volevano schierare i carri armati sul Brennero e successivamente volessero dare la doppia cittadinanza ai sud tirolesi. 

Più le loro politiche economiche combineranno disastri, maggiore sarà il ricorso alla retorica nazionalista ... temo che nel giro di pochissimo tempo, saremo noi che diventeremo dei migranti economici ... 

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AGI

L'ondata migratoria che si sta riversando sulla Spagna infiamma lo scontro politico tra il governo di minoranza socialista e il Partito popolare guidato da Pablo Casado, già ribattezzato il "Salvini spagnolo" per le sue posizioni intransigenti in materia.

Il ministro dell'Interno, Fernando Grande-Marlaska, ha difeso in Parlamento la linea dell'esecutivo, che non ha impedito di respingere in Marocco i 116 migranti subsahariani che il 22 agosto scorso avevano sfondato la recinzione al confine, entrando con la forza nell'enclave spagnola di Ceuta. Marlaska ha sottolineato che il governo si ispira a due principi fondamentali: "Sicurezza e soprattutto umanità, ma umanità non è uguale a permissivismo". Il ministro ha poi avvertito che il governo "non permetterà un'immigrazione violenta, che minaccia il Paese e le forze di sicurezza".

Il riferimento è proprio agli assalti dei migranti a Ceuta, dove l'ultima volta - ha riferito Marlaska - i migranti hanno usato cesoie, mazze, pietre e prodotti chimici, ferendo sette agenti spagnoli.

Il ministro ha spiegato che, con le 116 espulsioni, Madrid ha voluto inviare un messaggio chiaro alle mafie implicate anche negli assalti alle recinzioni che separano il Marocco dall'Europa e che stanno diventando sempre più frequenti. 

Proprio a Ceuta si era recato di recente il neo-leader del Partito popolare, Pablo Casado, che è tornato ad attaccare il premier Pedro Sanchez accusandolo di aver "triplicato" gli arrivi dei migranti clandestini in Spagna. "Siamo davanti alla peggiore ondata migratoria dell'ultimo decennio", ha tuonato Casado, denunciando che quando "meno di un mese fa" aveva avvertito che la politica migratoria del governo alimentava le mafie, minacciava l'integrità dei confini europei e l'incolumità degli agenti della Guardia Civil era stato tacciato di "razzismo e xenofobia". "Ora il governo sta facendo quello che ha detto il Partito popolare e fa uso di metodi di contenimento ai confini e lungo i perimetri di sicurezza", ha concluso il leader dell'opposizione.

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43 minutes ago, Rotwang said:

Partito popolare guidato da Pablo Casado,

che s'è messo a recità la parte del sovranista cercando di far dimenticà la fine che ha fatto Rajoy..

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AGI

Massima tempestività nell'esecuzione degli sgomberi e censimento degli occupanti. Questo il giro di vite contro le occupazioni abusive di immobili, deciso dal Viminale con una circolare firmata da Matteo Piantedosi, capo di gabinetto del ministro Matteo Salvini, e indirizzata ai prefetti, ai commissari del governo per le province di Trento e Bolzano e al presidente della Regione Valle d'Aosta. Nel documento, pubblicato sul sito del ministero dell'Interno, si osserva che "nonostante gli sforzi profusi da tutte le componenti del sistema, alla luce delle evidenze emerse in questo primo periodo di applicazione del decreto-legge" varato nel 2017 in materia, "la gestione del tema dell'occupazione arbitraria degli immobili non ha compiuto significativi passi avanti, se non rispetto alle misure di natura preventiva rivolte ad evitare nuove occupazioni".

Quindi, data la "difficile acquisizione" di notizie riguardanti le persone presenti all'interno dello stabile, "imprescindibili e rilevanti per l'accertamento delle singole situazioni personali", si legge nella circolare, "l'unica soluzione percorribile è quella di ogni possibile censimento degli occupanti", da condurre "sotto la regia dei servizi sociali dei Comuni e, laddove occorra, con l'ausilio dei soggetti del privato sociale", per acquisire un "complessivo quadro della situazione e, in particolare, delle ricadute sul piano sociale e su quello della tutela dell' ordine e della sicurezza pubblica derivanti dall'esecuzione dello sgombero".

Il censimento, infatti, dovrà essere finalizzato alla possibile identificazione degli occupanti e della composizione dei nuclei familiari, con particolare riguardo alla presenza all'interno degli stessi di minori o altre persone in condizioni di fragilità, oltre alla verifica della situazione reddituale e della condizione di regolarità di accesso e permanenza sul territorio nazionale. 

Potrà essere verificata "la situazione reddituale dei diretti interessati e della loro rete parentale e, a tal riguardo, insieme alle risultanze dell'anagrafe tributaria, potranno rivelarsi utili gli accertamenti specifici da demandare alla Guardia di Finanza. Nello stesso contesto potrà essere verificata anche l'esistenza di legami di carattere sociale idonei ad assicurare forme di sostentamento agli interessati e soltanto se, all'esito di questi accertamenti, ci sia "fondato motivo" di ritenere che i soggetti in situazione di fragilità interessati dall'esecuzione dello sgombero "sarebbero privi della possibilità di soddisfare, autonomamente o attraverso il sostegno dei loro parenti, le prioritarie esigenze conseguenti alla loro condizione, i servizi sociali dei Comuni dovranno attivare gli specifici interventi".

Per tutti gli occupanti che non si trovano in situazioni di fragilità, invece, potrà essere ritenuta sufficiente l'assunzione di forme più generali di assistenza, da rendersi nell'immediatezza dell'evento: ad esempio - si legge nella circolare - potranno essere individuate strutture provvisorie di accoglienza ove poter collocare gli occupanti per il tempo strettamente necessario all'individuazione da parte loro di soluzioni alloggiative alternative.

Nella fase successiva allo sgombero, si sottolinea ancora nel documento, "sarà cura degli enti preposti compiere valutazioni più approfondite e individuare le soluzioni che possano permettere via via di sostenere i percorsi d'inclusione sociale delle persone in situazioni di fragilità, anche all'interno di complessive strategie di intervento condivise con le Regioni".

Necessario, infatti, tenere conto dell'"ulteriore profilo di rilievo rispetto alla presenza dei molteplici interessi in gioco", ossia quello della "tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica" e, dunque, di "attendere agli sgomberi con la dovuta tempestività, rinviando alla fase successiva ogni valutazione in merito alla tutela delle altre istanze, nella consapevolezza che il consolidamento di situazioni d'illegalità possa recare un grave pregiudizio ad alcuni dei principali valori di riferimento nel nostro ordinamento", conclude la circolare, nella quale si rileva che le nuove indicazioni devono ritenersi compatibili e quindi applicabili anche per l'esecuzione di sgomberi resi necessari da altre situazioni di rilievo, come le precarie condizioni di sicurezza degli immobili".

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VICE

Annunciandolo con un tweet contro gli "spacciatori di morte", il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha presentato il nuovo piano Scuole Sicure, un programma straordinario per combattere il consumo e lo spaccio di droga incrementando i controlli. Il tutto ricorda la grande campagna antidroga lanciata nel 2016, quella fatta di perquisizioni nei licei di tutta Italia e criticata da professori e associazioni per la sua inutilità - a fronte, peraltro, di scarse quantità sequestrate. Del resto, in questi anni il pensiero di Salvini sulla droga è cambiato radicalmente: in una puntata di Coffee Break del 2014, infatti, si dichiarava pronto a parlare di un'eventuale legalizzazione delle droghe leggere. In un'intervista del 1998, un Salvini 25enne aveva addirittura dichiarato "noi ci rapportiamo alle tematiche classiche della sinistra, dalla forte presenza statale alla liberalizzazione delle droghe leggere." Il che è abbastanza particolare, per chi oggi si fa paladino della tolleranza zero a braccetto con il nuovo responsabile droghe del governo, Lorenzo Fontana, e dice di non fare distinzione tra droghe pesanti e leggere. Ma quello che stupisce davvero, in tutta questa situazione, è che il proibizionismo di Salvini sia arrivato proprio quando sono sempre più evidenti e certificati i benefici della legalizzazione - in termini di medicina, lotta alle mafie e introiti per lo Stato, con fior fior di case studies positivi provenienti dall'estero. Al contrario, il Salvini legalizzatore apparteneva in cui i vantaggi dell'antiproibizionismo erano sì già chiari, ma fermi a un piano teorico e in attesa di un banco di prova.

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Gli sgomberi degli edifici occupati ---> Se lo fa in deroga alle regole sopra citate, sarà denunciato e ne pagherà le conseguenze e sul >>pagare<< credo che stia imparando la lezione. 

Se poi tra le righe di questo intento bisogna leggerci la volontà di colpire i centri sociali ... sarà il caso che si tenga in mente che non esistono solo quelli di sinistra. Spero quindi che si inizi dalla sede di CasaPound di Via Napoleone III a Roma,  una perdita per lo Stato proprietario dell'immobile stimato in 4 milioni di euro  in quasi 15 anni di occupazione abusiva. Luogo dove non è mai stato fatto un censimento dei residenti e l'immobile fu escluso dalla mappatura degli edifici occupati durante l'amministrazione Alemanno nel contesto Commissione Sicurezza della Capitale. Risultano >>indigenti<< molti degli esponenti politici di CasaPound nonché le sedi di cooperative e attività economiche riconducibili al movimento di estrema destra. All'ipotesi di sgombero Gianluca Iannone rispose --> In un'epoca ignobile come questa, avremmo anche noi l'opportunità di morire per un'ideale. 

L'emergenza abitativa è un problema reale ed è effettivamente un'epoca ignobile questa in cui si permette di acquistare immobili per tenerli vuoti altrimenti il loro valore sul mercato finanziario si deprezza. Si parla di occupazioni ma non della scelta politica di abbandonare l'edilizia popolare e non solo, la scelta di mettere sul mercato quello che si era fatto in tal senso negli anni addietro, ha permesso agli speculatori di acquistare a prezzi di saldo degli immobili che ora stanno progressivamente svuotando per la >>riqualificazione<<. 

Viviamo in un'epoca di mezzo dove il diritto al lavoro si è subordinato alla liberalizzazione del mercato della manodopera che non garantisce né continuità lavorativa e tanto meno un minimo salariare. Chi può contare solo sul reddito da lavoro oggi non può neanche permettersi un contratto d'affitto tant'è che da poco si è passati dalla formula 4+4 a quella 3+2. Se non hai una casa famigliare dove paracadutarti nei temporanei e costanti momenti d'indigenza, l'occupazione diventa un'opzione plausibile. 

Se poi vogliamo dire che i miserabili sono spesso anche delinquenti e sulle disgrazie altrui cercano di trarvi del cinico interesse ... è vero! E' doveroso che lo Stato garantisca la legalità e la sicurezza proprio di quei cittadini più deboli ... quello che però qui mi pare si stia difendendo è solo il diritto alla proprietà privata ---> quello che è mio non si tocca e chi se ne frega ... 

Gli spacciatori di morte ---> Qui si scade proprio al livello di >>le mezze stagioni non esistono più<< ... in genere questa retorica si è sempre usata quando si voleva manganellare i movimenti studenteschi in tempi di occupazioni eccetera ...  sono passati 100 giorni di governo e questo pseudo coso continua a spadellare qualunquismo da bar dello sport ...

Quello che però mi spaventa di più è la stagione televisiva invernale che sta per iniziare ---> Salvini è un format da servire in tutte le salse ad ogni ora della giornata ... 

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TPI

A Roma è il primo sgombero dell’era Salvini. roma sgom

L’applicazione a Roma della nuova direttiva sugli sgomberi del Viminale è partita questa mattina, venerdì 7 settembre, dall’immobile occupato in via Raffaele Costi, a Tor Cervara.

Uomini e mezzi delle forze dell’ordine, e della polizia locale del Campidoglio, sono presenti nel palazzo per notificare ai residenti il provvedimento di sgombero.

Fino ai giorni scorsi all’interno dello stabile abitavano circa 120 persone, 30 rom e le restanti per lo più provenienti da paesi africani. Una buona parte dei residenti aveva già lasciato spontaneamente nelle scorse ore la struttura occupata.

I servizi sociali del Campidoglio stanno offrendo soluzioni abitative alternative alle persone con fragilità.

Il palazzo di via Costi, inserito all’interno di una zona di capannoni industriali, era stato valutato a rischio per le precarie condizioni igienico sanitarie.

“La situazione non era più sostenibile ed era diventata intollerabile a livello sanitario”, ha detto Mario De Sclavis, dirigente di Roma Capitale, al microfono di RaiNews24 a via Raffaele Costi a Roma dove è in corso lo sgombero di uno stabile occupato.

“I servizi sociali si sono già presi in carico le persone con fragilità e i bambini e sono stati predisposti alloggi per queste persone”.

Sono state identificate quaranta persone e la loro posizione è al momento al vaglio dell’ufficio immigrazione.

All’interno del palazzo durante lo sgombero sono state trovate e messe in sicurezza bombole di gas.

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TPI

Il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, è stato protagonista di un duro scontro con il ministro degli Esteri del Lussemburgo, Jean Asselborn, durante il vertice istituzionale di Vienna sull’immigrazione.

I due sono stati protagonisti di un’accesa discussione sul tema dell’accoglienza dei migranti: Asselborn, esponente del Partito Operaio Socialista, ha sbottato addirittura usando l’espressione “merde alors”.

Lo scontro si è generato durante l’intervento di Salvini. Il vicepremier e ministro italiano ha affermato di respingere la visione secondo cui in Europa c’è bisogno di immigrati per sopperire al calo delle nascite.

“Sentivo qualche collega prima di me dire che abbiamo bisogno dell’immigrazione perché la popolazione invecchia. Io ho una prospettiva completamente diversa”, ha sottolineato il leader della Lega.

“Io penso di essere al governo e di essere pagato dai miei cittadini per aiutare i nostri giovani a fare quei figli che facevano qualche anno fa, non per espiantare il meglio dei giovani africani per rimpiazzare gli europei che per motivi economici non fanno più figli”, ha aggiunto Salvini.

“Magari in Lussemburgo c’è questa esigenza, ma in Italia sentiamo l’esigenza di aiutare i nostri figli a fare degli altri figli, non ad avere nuovi schiavi per soppiantare i figli che noi non facciamo più”.

A questo punto, Asselborn è intervenuto scuotendo la testa e borbottando la sua riprovazione a microfono aperto.

Salvini si è interrotto: “Io rispondo pacatamente al suo punto di vista, che non è il mio”, ha detto.

Il ministro lussemburghese gli ha duramente replicato: “Occupatevi dei vostri soldi per aiutare a dare da mangiare ai vostri figli”.

“La buona educazione, non ovunque intesa nella stessa maniera, prevede di lasciar finire un intervento”, ha ripreso Salvini, proseguendo con il suo discorso.

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I socialisti Lussemburghesi ---> Santo Cielo ... stiamo proprio nella cacca più nera ...

Riguardo ai figli ---> E' bene ricordare che il Signor Salvini e tutti i suoi accoliti non intendono di >>razza<< italiana i bambini nati da fecondazione eterologa.  

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La Repubblica

Niente più condanna al carcere per chi commette il reato di atti osceni masturbandosi pubblicamente. È la conseguenza pratica della depenalizzazione di alcuni reati introdotta dal dlgs n.8 del 2015, tra i quali rientrano appunto gli atti osceni in luogo pubblico. A beneficiare di questa "sanatoria" è stato recentemente un 28enne albanese che, come riporta il Gazzettino di Venezia, si era esibito davanti a una ragazzina a Venezia. E che per questo atto non rischia nessuna pena, ma dovrà solo pagare una multa. In realtà la legge punisce come reato chi commette atti osceni in luoghi frequentati da minori, anche se i minori non ci sono. Ma se il fatto accade altrove - come in questo caso - il reato non c'è più.


Il fatto di cronaca ha scatenato la reazione del ministro dell'Interno Matteo Salvini, che ha annunciato di scrivere subito una lettera al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per chiedergli di rimediare a "un altro regalo del Pd agli italiani", affinché gli atti osceni, tra cui la masturbazione in pubblico, tornino ad essere reato penale. E conclude: "Giù le mani dalle donne e dai bambini!".

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Internazionale

Annalisa Camilli

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato che entro la fine di settembre presenterà un decreto sull’immigrazione, su cui sta lavorando. L’abrogazione della protezione umanitaria per i richiedenti asilo e la riforma in senso restrittivo della cittadinanza sono i due principali provvedimenti contenuti nella proposta, visionata da Internazionale. La norma si comporrà di 15 articoli suddivisi in cinque capi: i primi tre saranno dedicati alle norme sull’immigrazione e la cittadinanza, il quarto riguarderà disposizioni in materia di giustizia, il quinto infine conterrà indicazioni finanziarie. Ecco in dettaglio cosa prevede il decreto:

Abrogazione della protezione umanitaria. L’articolo 1 del decreto Salvini prevede che sia abolito il riferimento alla concessione di un permesso di soggiorno per motivi umanitari previsto dal Testo unico sull’immigrazione (legge 286/98). Attualmente la legge prevede che la questura conceda un permesso di soggiorno per motivi umanitari ai cittadini stranieri che presentano “seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano”, oppure nel caso di persone che fuggano da emergenze come conflitti, disastri naturali o altri eventi di particolare gravità in paesi non appartenenti all’Unione europea. La protezione umanitaria può essere riconosciuta anche a cittadini stranieri che non è possibile espellere perché potrebbero essere oggetto di persecuzione (articolo 19 della legge sull’immigrazione) o in caso siano vittime di sfruttamento lavorativo o di tratta. In questi casi il permesso ha caratteristiche differenti. La durata è variabile dai sei mesi ai due anni ed è rinnovabile.

Questo tipo di tutela è stata introdotta in Italia nel 1998 ed è regolata dall’articolo 5 comma 6 del testo unico 286/98. Nel 2017 in Italia sono state presentate 130mila domande di protezione internazionale: il 52 per cento delle richieste è stato respinto, nel 25 per cento dei casi è stata concessa la protezione umanitaria, all’8 per cento delle persone è stato riconosciuto lo status di rifugiato, un altro 8 per cento ha ottenuto la protezione sussidiaria, il restante 7 per cento ha ottenuto altri tipi di protezione. Come sottolinea il ricercatore Matteo Villa dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, dal gennaio del 2018 le richieste di asilo in Italia stanno diminuendo.

Con il decreto Salvini questo tipo di permesso di soggiorno non potrà più essere concesso dalle questure e dalle commissioni territoriali, né dai tribunali in seguito a un ricorso per un diniego. Sarà introdotto un permesso di soggiorno particolare per le vittime di violenza domestica o grave sfruttamento lavorativo, o per chi ha bisogno di cure mediche o per chi proviene da un paese che si trova in una situazione temporanea di “calamità naturale”.

Il 4 luglio il ministro dell’Interno Salvini aveva già diffuso una circolare – diretta ai prefetti, alla commissione per il diritto d’asilo e ai presidenti delle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale – in cui aveva chiesto di prendere in considerazione con più rigore le richieste e di stabilire dei criteri più rigidi per l’assegnazione di questo tipo di protezione.

Estensione del trattenimento degli irregolari nei CPR. Al momento gli stranieri che sono trattenuti nei Centri di permanenza per il rimpatrio (CPR), ex CIE, in attesa di essere rimpatriati possono essere trattenuti al massimo per 90 giorni. Con il decreto Salvini (articolo 2) il trattenimento in questi centri sarà possibile fino a un massimo di 180 giorni. Nell’articolo 3 del decreto inoltre si prevede che gli stranieri in attesa di essere rimpatriati siano trattenuti in luoghi diversi dai CPR. Inoltre i fondi destinati ai comuni per istituire degli sportelli informativi che aiutino gli stranieri ad accedere ai programmi di rimpatrio volontario saranno spostati sul Fondo per i rimpatri istituito presso il ministero dell’interno.

Revoca o diniego della protezione internazionale e dello status di rifugiato. Il decreto estende la lista dei reati che comportano la revoca dello status di rifugiato o la protezione internazionale: saranno inclusi anche i reati come violenza sessuale, produzione, detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, rapina ed estorsione, furto, furto in appartamento, minaccia, violenza o resistenza a pubblico ufficiale.

Restrizione del sistema di accoglienza. Il sistema SPRAR per l’accoglienza dei richiedenti asilo e dei rifugiati sarà limitato solo a chi è già titolare di protezione internazionale o ai minori stranieri non accompagnati.

Riforma della cittadinanza. L’articolo 13 del decreto prevede che la concessione della cittadinanza ai discendenti degli emigrati italiani all’estero sia soggetta a dei limiti e che inoltre siano estesi i requisiti di residenza richiesti per chi chiede la cittadinanza sia per matrimonio sia per residenza. Viene inoltre introdotta la possibilità di revoca della cittadinanza a chi viene condannato per reati legati al terrorismo, per questi reati è possibile anche negare la concessione della cittadinanza.

Le critiche
Aumento dei contenziosi giudiziari, aumento della presenza degli irregolari sul territorio italiano ed estensione della rete dei centri di accoglienza straordinaria, il sistema emergenziale che negli ultimi anni è stato più soggetto ad abusi. Per la giurista Chiara Favilli, docente di diritto dell’Unione europea all’Università di Firenze e membro dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione, il decreto Salvini contiene questi rischi. “Attraverso questo decreto si cerca di precludere alle commissioni territoriali e ai giudici la discrezionalità che hanno avuto finora nel riconoscere la protezione umanitaria. Ma l’esperienza di questi anni ci insegna che solo una valutazione caso per caso può far emergere la vulnerabilità di alcune persone, vulnerabilità che sfugge a una definizione tassativa”, spiega Favilli. Il diritto d’asilo in Italia è un diritto soggettivo garantito dall’articolo 10 della Costituzione, ma in Italia non è realizzato da nessuna legge specifica. Il diritto d’asilo è garantito solo attraverso l’applicazione di direttive europee, “finora la concessione del permesso di soggiorno per motivi umanitari permetteva di realizzare il diritto d’asilo come è previsto dalla Costituzione italiana”.

La giurista italiana spiega che abolire la protezione umanitaria e sostituirla con il permesso di soggiorno per motivi speciali “potrebbe dare origine a contenziosi giudiziari, perché incide sulla legislazione che fino a ora ha permesso di realizzare l’articolo 10 della costituzione”. Sul piano pratico se il decreto non dovesse essere modificato ci sarebbe quindi un aumento dei contenziosi che “intaseranno i tribunali”. Inoltre, secondo Favilli, ci sarà un aumento delle presenze di irregolari sul territorio, “persone che non possono essere rimpatriate, perché anche volendo sappiamo da trent’anni che i rimpatri sono molto difficili, impossibili da operare”. Queste persone, per Favilli, rimarranno in Italia “senza avere diritti”. Per la giurista il decreto potrebbe essere “una norma manifesto che ha una grande eco mediatica, ma al livello pratico crea molti problemi”.

Edited by Rotwang
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La Repubblica

I due decreti originari (sicurezza e immigrazione) voluti dal ministro dell'Interno Matteo Salvini sono confluiti in un unico decreto che prevede una stretta sul fronte immigrazione e sul fronte sicurezza. Il testo, a detta del titolare del Viminale, "non è blindato". Dall'abrogazione del permesso di soggiorno per motivi umanitari al 'giro di vite' sul noleggio di furgoni, sono tante le novità contenute nel decreto Salvini.

Immigrazione. Sul fronte immigrazione, il decreto prevede il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio: da 90 a 180 giorni; l'abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari sostituiti con permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale. "La protezione umanitaria viene normata con sei fattispecie specifiche, non ci sarà più la libera interpretazione del singolo", ha spiegato Salvini. "Per i richiedenti asilo la sospensione della domanda d'asilo è prevista in caso di pericolosità sociale o in caso di condanna in primo grado", ha chiarito Salvini. Quanto agli Sprar continueranno ad esistere ma "limitatamente ai richiedenti di protezione umanitaria e ai minori accompagnati".

Il dl Salvini prevede, inoltre, l'ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale); la revoca della protezione umanitaria ai cosiddetti 'profughi vacanzieri'; l'esclusione del gratuito patrocinio nei casi in cui il ricorso è dichiarato improcedibile o inammissibile: le spese processuali non saranno più a carico dello Stato.

Sicurezza. Per quanto riguarda le 'disposizioni in materia di sicurezza pubblica, prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa', il decreto prevede una stretta sul noleggio di furgoni che potrebbero essere utilizzati per attentati terroristici; l'estensione del 'daspo' per i sospettati di avere a che fare con il terrorismo internazionale; mentre per gli stranieri considerati una minaccia per la sicurezza nazionale scatterà la revoca della cittadinanza.

Inoltre, il dl contempla il potenziamento degli organici dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alle mafie; la possibilità per il personale della polizia locale di accedere alla banca dati interforze delle forze di polizia; l'estensione del daspo urbano anche ad aree quali mercati e fiere.

Inoltre, la sperimentazione di armi ad impulsi elettrici (taser) da parte di operatori della polizia municipale di Comuni con più di 100.000 abitanti; l'inasprimento delle sanzioni nei confronti di coloro che promuovono o organizzano l'invasione di terreni o edifici e l'ampliamento della possibilità dell'utilizzo dello strumento investigativo delle intercettazioni telefoniche per coloro che commettono tale tipologia di reato.

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  • 1 month later...

Il Decreto Sicurezza è stato approvato con la tanto vituperata fiducia. I pentastellati, che fino a neanche un anno fa la consideravano "strumento dittatoriale", ora la votano senza problemi dopo aver fatto lo stesso con un maxiemendamento per eliminare tutti gli emendamenti proposti. Come al solito incoerenti come pochi. Si pensi poi a tutto il cine che avevano fatto per un molto più leggero canguro durante la discussione sulle unioni civili...

Neanche Salvini brilla per coerenza d'altronde, basti pensare al neonato amore con il Qatar, ora moderato e tollerante mentre fino ad un anno fa finanziatore e fomentatore di terrorismo. I grillini comunque in quanto a giravolte - ILVA, TAP, passando per i condoni edilizi e via dicendo -  sono insuperati. 

Passando al decreto e i suoi contenuti, nel complesso mi sembra buono. Criticabile come ogni cosa, ma ho visto spesso paragonarlo addirittura alle leggi razziali con una loro banalizzazione notevole.

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Questi i contenuti in sintesi.

Si devono aggiungere in seguito ad emendamenti un aumento da due anni a quattro per l'acquisizione di cittadinanza a seguito di matrimonio, il sacrosanto inserimento di una conoscenza minima di italiano da avere sempre per acquisire la cittadinanza (che poi è un banalissimo B1), e la disposizione di "paesi d'origine sicuri" nel vaglio dei richiedenti asilo (sistema impiegato ovunque in Europa e non solo).

Le critiche più dure sono piovute per via dell'abrogazione della protezione umanitaria, come se il fatto che abbia "umanitaria" nel nome implichi che abrogarla sia ipso facto inumano. Protezione umanitaria che esiste(va) solo in Italia è che soprattutto, cosa spesso omessa, è stata semplicemente sostituita con un tipo di protezione pressoché identica ma fatta in modo da individuare categorie precise e dunque in modo da non essere abusabile com'è accaduto negli ultimi anni per concedere asilo in modo spesso arbitrario (al punto che le protezione umanitaria superava in concessione di gran lunga tutte gli altri tipi di protezione e lo status di rifugiato). I nuovi tipi di permessi di soggiorno possono essere  per protezione speciale, per calamità, per cure mediche, per atti di particolare valore civile, e per casi speciali: racchiudono le ipotesi che prima facevano parte del permesso di soggiorno per motivi umanitari.

Non condivido invece l'introduzione della possibilità di revoca della protezione internazionale in caso di condanna definitiva per spaccio di droga e resistenza a pubblico ufficiale, cosa esagerata. Assolutamente condivisibile invece per le altre fattispecie di reato individuate, fra le quali la violenza sessuale, le mutilazioni genitali femminili e le lesioni personali gravi.

Un decreto nel complesso "soft", al netto della propaganda salviniana e quella dell'opposizione funzionale alla prima.  Un adeguamento allo standard europeo aggiungerei, che anzi spesso è molto più duro. La protezione umanitaria fuori dall'Italia non esiste in nessuna forma, ad esempio. I requisiti per acquisire la cittadinanza sono ben più rigidi, e via dicendo. 

Edited by Uncanny
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1 hour ago, Uncanny said:

Neanche Salvini brilla per coerenza d'altronde, basti pensare al neonato amore con il Qatar, ora moderato e tollerante mentre fino ad un anno fa finanziatore e fomentatore di terrorismo

Spero almeno che non gli sia bastato un rolex d'oro.

Fossi in un lui ne avrei voluti almeno tre.

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  • 1 month later...

Dati completi su morti e dispersi nel Mediterraneo Centrale - quello interessato dalla rotta libica - nel 2018 e gli anni precedenti (fonte UNHCR). 

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Dopo l'abbandono delle politiche totalmente open-border in primis con Minniti, i morti e dispersi in mare sono decisamente diminuiti. Si è scesi da 4567 nel 2016 a 1311 nel 2018, un calo del 348%. Le politiche open-border sono state decisamente più mortifere delle attuali, per quanto ci si possa ostinare a negarlo.

Obiezione ricorrente: "Eh ma allora sono torturati nei lager libici". In minima parte e andiamo a vedere il motivo. 

Secondo un rapporto ONU uscito recentemente, dal 18 settembre 2018 alla conclusione del rapporto a dicembre i migranti detenuti in questi centri sono stati stimati sui 6800 (pag. 39 del report). Questo a fronte di una stima di migranti totali presente in Libia compresa fra i 700 mila e il milione, di cui solo il 9% degli adulti sono donne e il 10 % del totale sono bambini (pag. 11 del report). 

Meno dell'1% dei migranti in Libia sono detenuti in questi centri insomma, quindi - per quanto ovviamente la situazione vada affrontata a livello europeo o ONU - la narrativa lacrimevole per cui l'alternativa ai porti aperti è la tortura nei centri di detenzione libici è semplicemente falsa. Aprire i porti non sarebbe minimamente risolutivo e anzi porterebbe ad un nuovo aumento di morti e dispersi in mare. 

Rapporto ONU: https://www.ohchr.org/Documents/Countries/LY/LibyaMigrationReport.pdf

Fonte UNHCR sui morti e dispersi in mare: https://app.powerbi.com/view?r=eyJrIjoiMzZmNGEzNmEtZDk4Yy00NjVhLWE3ZDYtYTQ2OTM1YTU3MWFlIiwidCI6ImU1YzM3OTgxLTY2NjQtNDEzNC04YTBjLTY1NDNkMmFmODBiZSIsImMiOjh9

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Saramandasama
8 minutes ago, Uncanny said:

Dati completi su morti e dispersi nel Mediterraneo Centrale - quello interessato dalla rotta libica - nel 2018 e gli anni precedenti (fonte UNHCR). 

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Dopo l'abbandono delle politiche totalmente open-border in primis con Minniti, i morti e dispersi in mare sono decisamente diminuiti. Si è scesi da 4567 nel 2016 a 1311 nel 2018, un calo del 348%. Le politiche open-border sono state decisamente più mortifere delle attuali, per quanto ci si possa ostinare a negarlo.

Obiezione ricorrente: "Eh ma allora sono torturati nei lager libici". In minima parte e andiamo a vedere il motivo. 

Secondo un rapporto ONU uscito recentemente, dal 18 settembre 2018 alla conclusione del rapporto a dicembre i migranti detenuti in questi centri sono stati stimati sui 6800 (pag. 39 del report). Questo a fronte di una stima di migranti totali presente in Libia compresa fra i 700 mila e il milione, di cui solo il 9% degli adulti sono donne e il 10 % del totale sono bambini (pag. 11 del report). 

Meno dell'1% dei migranti in Libia sono detenuti in questi centri insomma, quindi - per quanto ovviamente la situazione vada affrontata a livello europeo o ONU - la narrativa lacrimevole per cui l'alternativa ai porti aperti è la tortura nei centri di detenzione libici è semplicemente falsa. Aprire i porti non sarebbe minimamente risolutivo e anzi porterebbe ad un nuovo aumento di morti e dispersi in mare. 

Rapporto ONU: https://www.ohchr.org/Documents/Countries/LY/LibyaMigrationReport.pdf

Fonte UNHCR sui morti e dispersi in mare: https://app.powerbi.com/view?r=eyJrIjoiMzZmNGEzNmEtZDk4Yy00NjVhLWE3ZDYtYTQ2OTM1YTU3MWFlIiwidCI6ImU1YzM3OTgxLTY2NjQtNDEzNC04YTBjLTY1NDNkMmFmODBiZSIsImMiOjh9

Nemmeno il nuovo anno ha rabbonito il tuo cattivismo! Shame on u!

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  • 3 months later...
  • 3 months later...

Il Senato ha approvato con 160 voti favorevoli, 57 contrari e 21 astenuti il cosiddetto “decreto sicurezza bis”, su cui il governo aveva posto la questione di fiducia e che è ora diventato legge. Il decreto è stato voluto dal leader della Lega e ministro dell’Interno Matteo Salvini ed era entrato in vigore a giugno, dopo l’approvazione del Consiglio dei ministri: ha a che fare principalmente con l’arrivo di immigrati in Italia e con questioni di ordine pubblico, come il primo “decreto sicurezza”. Era stato approvato dalla Camera a fine luglio.

Hanno votato a favore Lega e Movimento 5 Stelle, i partiti di maggioranza, mentre si è astenuto il partito di destra Fratelli d’Italia, e Forza Italia non ha partecipato al voto pur rimanendo in aula. Ha votato contro il Partito Democratico, che ha protestato in aula all’annuncio della decisione del governo di porre la questione di fiducia, uno strumento usato tradizionalmente dai governi per compattare la maggioranza ed evitarsi grattacapi da parte dell’opposizione, perché fa cadere gli emendamenti presentati alla legge.

Tra le altre cose, il “decreto sicurezza bis” prevede lo stanziamento di nuovi fondi per l’assunzione di personale amministrativo per gli uffici giudiziari, l’introduzione di multe molto onerose – da 150mila euro a un milione di euro – per i capitani di imbarcazioni che arrivino in Italia nonostante indicazioni contrarie da parte delle capitanerie di porto e l’inasprimento delle pene per chi aggredisce agenti di polizia. Inoltre stabilisce che il ministro dell’Interno, e non quello delle Infrastrutture, possa limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nelle acque territoriali per motivi di ordine e sicurezza o per presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Quest’ultimo punto era stato al centro di diversi scontri istituzionali tra Salvini, che lo rivendicava come suo potere, e Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture a cui spetta la competenza sui porti.

Oltre all’immigrazione, la legge si occupa anche di ordine pubblico, prevedendo pene per chi usa «razzi, fuochi artificiali, petardi» e «mazze, bastoni» per creare pericolo ad altri o a cose durante manifestazioni pubbliche. La legge vieta anche l’utilizzo di caschi o di altri strumenti per nascondere la propria identità, e inasprisce le pene per alcuni reati collegati alle manifestazioni pubbliche, come la violenza o minaccia a un pubblico ufficiale.

Il decreto è stato molto criticato, non solo da associazioni e cittadini ma anche dal procuratore di Agrigento Luigi Patronaggio – la cui procura si era occupata anche del caso di Carola Rackete, la comandante della Sea Watch 3 arrestata e poi liberata – che in audizione alla Camera aveva detto che non offre strumenti contro i cosiddetti “sbarchi fantasma”, cioè gli arrivi di migranti su piccole imbarcazioni. Alcuni esperti hanno poi messo in discussione il carattere emergenziale delle misure del decreto, condizione teoricamente necessaria per ricorrere a tale decreto, visto che gli sbarchi sono in drastico calo rispetto agli scorsi anni. Secondo l’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), poi, il decreto va contro importanti leggi internazionali tra cui la Convenzione di Ginevra, nell’articolo che vieta i respingimenti collettivi di richiedenti asilo. Anche all’interno della maggioranza di governo il decreto non era stato pienamente apprezzato, e alcuni esponenti del M5S si erano espressi contro.

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Salvini fa a gara con la sinistra spagnola (Socialisti e Podemos) a chi impone sanzioni più alte sulle ONG. 

Quelle della Spagna vanno dai 300mila ai 900mila euro mentre quelle dell'Italia andavano appena dai 10mila ai 50mila.

Ora con l'approvazione parlamentare quelle italiane superano quelle spagnole nel limite superiore ma non in quello inferiore, con multe da 150mila a un milione di euro. 

Il buon Sánchez ci sorprenderà con un nuovo aumento? 

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2 hours ago, Uncanny said:

Salvini fa a gara con la sinistra spagnola (Socialisti e Podemos) a chi impone sanzioni più alte sulle ONG. 

Quelle della Spagna vanno dai 300mila ai 900mila euro mentre quelle dell'Italia andavano appena dai 10mila ai 50mila.

Ora con l'approvazione parlamentare quelle italiane superano quelle spagnole nel limite superiore ma non in quello inferiore, con multe da 150mila a un milione di euro. 

Il buon Sánchez ci sorprenderà con un nuovo aumento? 

Dopo Minniti anche Sanchez!

Cosa possiamo fare contro questa sinistra che si oppone così prepotentemente contro la sostituzione etnica?

Il piano è chiarissimo: la Destra - serva di Confindustria e dei grandi latifondisti del Meridione -

punta a far entrare nuovi immigrati per deprimere i salari del proletariato italiano;

mentre la Sinistra combatte strenuamente per difendere i nostri confini.

Noi non dimentichiamo la sanatoria del governo Berlusconi per 700mila clandestini

col beneplacito di Bossi e Fini, che hanno firmato l'attuale legge sull'immigrazione.

 

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On 1/2/2019 at 7:40 PM, Uncanny said:

Dati completi su morti e dispersi nel Mediterraneo Centrale - quello interessato dalla rotta libica - nel 2018 e gli anni precedenti (fonte UNHCR). 

Immagine.png.6e7eb79db5ef3f158f4b86fabe0e70fd.png

Dopo l'abbandono delle politiche totalmente open-border in primis con Minniti, i morti e dispersi in mare sono decisamente diminuiti. Si è scesi da 4567 nel 2016 a 1311 nel 2018, un calo del 348%. Le politiche open-border sono state decisamente più mortifere delle attuali, per quanto ci si possa ostinare a negarlo.

Obiezione ricorrente: "Eh ma allora sono torturati nei lager libici". In minima parte e andiamo a vedere il motivo. 

Sì, questa è un'obiezione; l'altra obiezione è che questi dati non sono rivelativi dello stato delle cose, ma della percezione che possiamo averne stanti i mezzi di cui disponiamo per monitorare i flussi di migranti nel Mediterraneo. Detto facile, si muore meno nel Mediterraneo o avvengono naufragi di cui non abbiamo notizia? Non è una domanda retorica, me lo chiedo sinceramente...

19 hours ago, Aarwangen said:

Inoltre stabilisce che il ministro dell’Interno, e non quello delle Infrastrutture, possa limitare o vietare l’ingresso, il transito o la sosta di navi nelle acque territoriali per motivi di ordine e sicurezza o per presunto favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Quest’ultimo punto era stato al centro di diversi scontri istituzionali tra Salvini, che lo rivendicava come suo potere, e Danilo Toninelli, il ministro delle Infrastrutture a cui spetta la competenza sui porti.

Salvini s'è attribuito dei poteri speciali per poter spadroneggiare.

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4 hours ago, Almadel said:

Dopo Minniti anche Sanchez!

Cosa possiamo fare contro questa sinistra che si oppone così prepotentemente contro la sostituzione etnica?

Il piano è chiarissimo: la Destra - serva di Confindustria e dei grandi latifondisti del Meridione -

punta a far entrare nuovi immigrati per deprimere i salari del proletariato italiano;

mentre la Sinistra combatte strenuamente per difendere i nostri confini.

Noi non dimentichiamo la sanatoria del governo Berlusconi per 700mila clandestini

col beneplacito di Bossi e Fini, che hanno firmato l'attuale legge sull'immigrazione.

Per fortuna abbiamo Emma a tenere accesa la speranza in un futuro migliore!

Lei è l'unica rimasta a promuovere, fra il sostegno ad una guerra in giro per il mondo e l'altra, quei valori di solidarietà e umanità che dovrebbero essere di tutti. 

I pomodori d'altronde non si raccolgono da soli, come ci ricorda in una sua perla d'umanità.

La vera Destra che ci piace. La nostra Madre Teresa laica, insieme a quel galantuomo di sor Soros. 

Votiamo lei per frenare la sinistra fascista e xenofoba. 

Edited by Uncanny
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