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Quale governo sarà possibile?


Mario1944

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riflessione a margine:

mi viene fatto notare che tocca stare attenti a qsa d'altro rispetto a tutte ste tattiche fuffose,

ossia a chi si è inabissato e da settimane non dà più notizie di sè.

Per dire & non dire, da quanto Maroni non si fa più sentire?

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38 minutes ago, Sorgesana said:

Se ogni anno si stima a quanto avvalga l'evasione, é facile capire in quali campi prevale e quali potrebbero essere i probabili evasori,

A parte che fondandosi sulle stime generali non si possono fare accuse, specialmente quando abbiano effetti penali, alle singole persone, anche sulle stime generali sarei piuttosto cauto, non perché il dedurre per differenza sia necessariamente erroneo, ma perché ingloba sottrazioni che hanno origini diverse:

altro è la sottrazione d'imponibile reveniente da reati che non hanno per fine tale sottrazione;   questo comportamento non può ovviamente essere propriamente considerato evasione, anche se gli effetti sono anche una diminuzione degli introiti fiscali per imposte;

altro è la sottrazione d'imponibile reveniente da quella che il Fisco chiama elusione, ma che è semplicemente un legittimo risparmio d'imposta, come normativamente riconosciuto dal 2015;  

altro è la sottrazione d'imponibile reveniente dalla cosciente dichiarazione d'imponibili minori del dovuto;   in questo caso poi sarebbe da distinguere la cosiddetta "evasione per necessità" da quella che invece potremmo definire "evasione per utilità".

La differenza  non è solo concettuale ed astratta, ma anche operativa e concreta, implicando rimedi diversi per condizioni enormemente diverse.

Purtroppo la tendenza  non solo dell'Amministrazione Fiscale, ma anche della politica è semplificativa, per ovvie ragioni "pubblicitarie":

si fa d'ogni erba un fascio per potersi fare belli con provvedimenti che quasi sempre non risolvono niente, ma anzi aggravano il fenomeno complessivo, come attestato del resto dai lamentati aumenti di anno in anno della quantità d'imponibile evaso.

2 minutes ago, freedog said:

da quanto Maroni non si fa più sentire?

Dopo lo strepitoso successo della "cura salviniana", non troppo gradita a Maroni filoberlusconiano, probabilmente se ne starà acquattato per un po', in attesa di tempi migliori, che peraltro potrebbero arrivare presto, se i dissensi tra Salvini e Berlusconi sul ruolo dei Grilli e Strilli dovessero esplodere in un clamoroso divorzio:

mi sembra improbabile, ma, dato lo stallo, ci si può aspettare di tutto.....

D'altronde, anche senza divorzi, Maroni potrebbe essere preso come personaggio gradito o non sgradito ad entrambi i galli della coalizione da collocare in posizioni istituzionali:

dipenderà da quale forno preferirà usare per la sua pagnotta Salvini ;-)

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12 hours ago, marco7 said:

Com'e' che grasso e bersani molto a sinistra guadagnano piu' degli altri ?

Grasso guadagna un sacco di soldi perchè è un magistrato in pensione

Un magistrato qualunque che non abbia fatto carriera dopo 35 anni di servizio e per soli scatti di anzianità credo arrivi a €7.500 netti al mese + indennità

Se invece fa carriera e viene destinato alla Corte d'Appello o alla Cassazione o riveste funzioni direttive superiori ( come ritengo possa essere la direzione DIA per Grasso ) si può arrivare fino a € 14.000 netti ( ovviamente il lordo tende quasi a raddoppiare perchè ci sono le tasse con aliquote alte ) ed ecco il reddito di Grasso

Ovviamente moltissimo ci sarebbe da dire su questo trattamento retributivo, credo fra i più alti e il meno meritocratico d'Europa, ma i magistrati dal 1992 sono intoccabili e per quanto riguarda le pensioni d'oro producono una giurisprudenza che le rende intoccabili o quasi

La questione Bersani è più complicata

Bersani sicuramente percepisce già una pensione dalla Regione Emilia Romagna ( in cui è stato consigliere regionale prima e governatore poi dal 1980 al 1996 ) e ragionevolmente anche una pensione per tutti gli anni in cui è stato funzionario di partito stipendiato ( PCI-PDS-DS ) avendo lasciato il lavoro per dedicarsi alla attività politica a tempo pieno ( è diventato parlamentare relativamente tardi a 50 anni quindi prima era sicuramente un funzionario dipendente di partito ) non so se percepisca qualcosa per essere stato a suo tempo ministro non parlamentare dal 1996 al 2000, certamente percepì una indennità e una diaria che teoricamente non costituirebbero un vero e proprio stipendio ( ma siamo in Italia e non ci metterei la mano sul fuoco...)

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16 minutes ago, Mario1944 said:

Dopo lo strepitoso successo della "cura salviniana", non troppo gradita a Maroni filoberlusconiano, probabilmente se ne starà acquattato per un po', in attesa di tempi migliori, che peraltro potrebbero arrivare presto, se i dissensi tra Salvini e Berlusconi sul ruolo dei Grilli e Strilli dovessero esplodere in un clamoroso divorzio:

mi sembra improbabile, ma, dato lo stallo, ci si può aspettare di tutto.....

a parte che da quelle parti stanno a volà gli stracci un minuto sì e l'altro pure,

-vedi http://notizie.tiscali.it/politica/articoli/liti-centrodestra/ -

sembra che trattasi di ipotesi molto meno irrealistica di quanto pensi

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1 hour ago, freedog said:

sembra che trattasi di ipotesi molto meno irrealistica di quanto pensi

Infatti sembra improbabile a me, ma tale probabilità dipende dal mio giudizio, che non è né può essere quello del capo di un partito di recente e forse effimero successo:

freddamente considerando mi sembra assurdo che uno scenda dal podio di capo finora incontrastato del primo partito della prima coalizione, per salire, anzi, per scendere ;-), su quello di capo, forse perciò contrastato, del terzo partito rendendolo così  il caudatario del primo, tanto più che le adiacenze di programmi e di base elettorale dei due partiti dovrebbero stimolarlo a sottolineare almeno una forte differenza nominale, ad evitare che il piccolo (la Lega non più Nord) sia fagocitato, agli occhi degli elettori, dal grande (Grilli e Strilli).

Ma Salvini suppongo consideri le cose a "caldo", anche perché ne è parte importante, e quindi stia "caldamente" cercando d'uscire da una condizione di non sconfitta e di non vittoria, temendo che lo leghino mani e piedi e lo mettano nell'angolo, pur lasciandolo sul suo podio di duplice vincitore.

La ragione d'un'ascesa di Salvini alle (cinque) stelle", che a me pare improbabile,  potrebbe essere proprio il successo della Lega non più Nord:

se Salvini lo giudica effimero, ha urgenza di dare o di fingere di dare soddisfazione ai suoi elettori anche a costo di piantare in asso Berlusconi e di passare sotto Grillo alias DiMaio, il quale forse potrebbe concedergli "parecchio" per la medesima ragione:

l'urgenza di dare o di fingere di dare soddisfazione ai suoi elettori.

Però l'urgenza grillina mi pare meno pressante, perché sono un partito recente, perché sono da poco passati, non senza malumori  interni, da movimento a partito e perché sono in ogni caso, al netto di coalizioni, il primo partito in assoluto:

insomma Grillo alias DiMaio penso possa permettersi di aspettare più a lungo che possa Salvini.

Pertanto alla fine non credo che Salvini otterrebbe, andando con i Grilli e Strilli, una posizione egualitaria o comunque condominiale:

è possibile che accetti di fare il subordinato?

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Dal Corriere della Sera on line:

"Mancano 5 giorni alla prima convocazione delle Camere (venerdì 23) ma l’unico schema di accordo di cui tutti parlano — la presidenza della Camera al M5S, quella del Senato al centrodestra — è un dato acquisito solo per i grillini. Tutti gli altri partiti, Lega in testa, stanno a guardare. E così il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha (ri)preso l’iniziativa delle consultazioni «con tutti», ponendo però una condizione: «Inaccettabili candidati condannati o sotto processo...». E questa mossa viene letta come un attacco ad alcuni profili proposti dal centrodestra tanto che, ora, nella partita per i presidenti, potrebbe rientrare in gioco un candidato di garanzia gradito anche dal Pd: un nome a sorpresa che aiuterebbe ad allentare l’isolamento in cui si è confinato il partito del Nazareno. Matteo Salvini, che tratta per la coalizione, non ha detto a Luigi Di Maio «né sì né no sulla presidenza della Camera, ma tutti poi hanno interpretato il suo come un sì», fanno notare parlamentari vicini al segretario della Lega. Ecco allora che, a 48 ore dal «ni» di Salvini, arriva l’annuncio di un secondo giro di consultazioni (dopo il «buco nell’acqua» dei capigruppo del M5S) condotto dallo stesso Di Maio: «Sentirò tutti, da Salvini a Grasso. Io non ho intenzione di chiudere l’individuazione dei presidenti delle Camere solo ad un accordo tra due forze politiche. Sarà molto importante dialogare con tutti per individuare personalità di garanzia».".

Buio pesto sui futuri presidenti delle Camere, si spera non da letto ;-)

Figuriamoci che luce c'è sul capo del Governo.....

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Quello che sbaglia i modi verbali è DiMaio?

Comunque

1   Salvini, smentendo Maroni che l'aveva detto impossibile, ha affermato oggi che un governo con i Mille Stelle non è impossibile;

2   Grillo DiMaio non pare pregiudizialmente contrario alla Lega non più Nord, forse in forza della comune Activity fede nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci.... ;-)

Tutto bene dunque?:

avremo un governo sostenuto dai due presunti vincitori?

Difficile:            

Salvini vorrebbe un governo  suo, con i Grillotalpe a  fare l'ultima ruota del carro;

GrilloDiMaio vorrebbe un governo  suo, con L Lega non più Nora fare l'ultima ruota del carro.

Chissà chi tra i due galli farà abbassare la sresta all'altro.....

èèàà-                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                  

                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                                     mmmmmmm

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La situazione sembra davvero bloccata.

-Al Pd conviene stare all'opposizione e ha detto che non intende sostenere nè un governo di centrodestra nè un governo del M5S.

-La Lega con Salvini vuole un governo di centrodestra, non sembra disponibile a mollare la guida del centrodestra per far da stampella al M5s e vorrebbe che fosse il M5S a sostenere un governo assieme a tutto il centrodestra.

-Il M5S vuole un suo governo e vorrebbe che fossero o il Pd o la Lega a dargli i voti e fargli da stampella.

Sostanzialmente il Pd vuole stare all'opposizione per avere il tempo di rigenerarsi e lasciare che siano gli altri a logorarsi andando al governo, mentre Lega e M5S nessuno dei due vuole accettare di fare da stampella all'altro, nè la Lega al M5S nè il M5S al centrodestra.

In una situazione così sembra impossibile formare un governo, o qualcuno fa un passo indietro rispetto a queste sue posizioni, o si fa un governo del presidente con chi ci sta (sempre che ci siano i voti) per cambiare la legge elettorale e poco altro, o si ritorna al voto con il rischio però che non cambi assolutamente nulla.

Al momento cmq siamo messi +o- così:

ReservoirDrieVuur.jpg

Edited by Sbuffo
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I partiti italiani dovrebbero adottare il modello svizzero in cui tutti i partiti stanno al governo e il parlamento sostiene il governo. I ministri discutono tra loro come impostare le scelte governative e i ministri diventano indipendenti dai propri partiti di origine dal momento che entrano in governo. Se i ministri non sono tutti d'accordo sulla linea da tenere votano tra loro per decidere la linea futura del governo che da quel momento verra' sostenuta anche dai ministri che prima della votazione erano contrari.

se ogni partito ora dice che vuole governare lui col suo programma da attuare succede semplicemente che nessuno governa e l'italia sta ferma col pil che e' l'ultimo d'europa.

Un governo di scopo con lo scopo di fare la legge elettorale e' semplicemente ridicolo.

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Ciò che i partiti politici aspettano è una iniziativa di Mattarella che li tolga dall'imbarazzo della situazione.

Se continua così è presumibile che Mattarella spingerà per un esito M5S-PD, solo che ci vorrà del tempo

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7 hours ago, Sbuffo said:

o si fa un governo del presidente con chi ci sta (sempre che ci siano i voti) per cambiare la legge elettorale

Se gli Italiani rivotassero così, anche con una legge elettorale rivista non credo si avrebbero esiti granché diversi, se non attribuendo un premio di maggioranza spropositato al partito maggiore, che tuttavia dubito si salverebbe da un giudizio d'incostituzionalità.

7 hours ago, Sbuffo said:

Sostanzialmente il Pd vuole stare all'opposizione per avere il tempo di rigenerarsi e lasciare che siano gli altri a logorarsi andando al governo,

A parte le "rigenerazioni" che in sostanza mi pare si riducano semplicemente alla sostituzione del segretario, non so se per il PD stare alla finestra in attesa degli errori altrui in queste condizioni, non solo italiane, ma anche europee e mondiali, sia una condotta politica vincente o almeno non perdente:

c'è infatti il pericolo di divenire irrilevanti agli occhi degli elettori, sia di quelli che vogliono cambiamenti sia di quelli che vogliono conservazioni, sia degli elettori fedeli sia di quelli infedeli sia di quelli avversi.

Alla fine, se i Grilli e Strilli dovessero confermare la svolta moderata soprattutto nei confronti dell'Europa e dell'euro che la maschera DiMaio ha proposta negli ultimi mesi, si troverebbero ad occupare uno spazio ideologico politico pericolosamente (per il PD) simile a quello occupato del PD stesso negli ultimi anni, con l'aggiunta della simpatia per la novità, per la promessa rigorosa onestà anche a costo di dolorose espulsioni. per l'apparente solidità interna.

Forse DiMaio non ha l'esperienza amministrativa e politica di Renzi e di altri del PD, ma d'altronde conta anche il contesto in cui uno è inserito e quello in cui era inserito Renzi non era certo, lo si è visto con le guerre interne e le scissioni, di tutta tranquillità per il capo politico del partito;  in più DiMaio ha dietro di sé il vero capo e garante supremo del partito, cioè Grillo, che assicura all'interno e rassicura all'esterno sull'unità di linea politica della moltitudine variopinta dei grillotalpe.

Andreotti diceva che il potere logora chi non ce l'ha:

probabilmente non aveva tutte le ragioni, ma non aveva neppure tutti i torti.

In Italia le cose economiche sembrano in miglioramento, seppur lento, nella scia d'un più effervescente miglioramento europeo e mondiale:

se il nuovo governo, qualunque sarà, riuscirà a non fare troppi errori, l'Italia potrà godere dell'onda propizia e ne riceveranno benefici anche le aggregazioni sociali o regionali più disagiate, che poi sono in gran parte quelle che, guarda caso, hanno fatto la fortuna dei Grilli e Strilli.

A quel punto inevitabilmente i partiti che avranno sostenuto quel governo appariranno, seppur abusivamente, come autori di quei benefici.

Certo c'è anche il pericolo contrario, che cioè le cose vadano male, se non per gli altri, almeno per noi italica gente, che quindi il governo sia giudicato inetto (piove, governo ladro.....) e che infine i partiti sostenitori ne sopportino gli effetti con conseguente rovina elettorale.

Ma in questo caso il PD, essendo pur sempre minoranza, potrebbe addurre a scusa l'inettitudine altrui, rivendicando anzi d'essere stato argine contro effetti ancor più rovinosi;   senza contare che a perdere più consensi per l'insoddisfazione dell'azione di governo normalmente sono proprio i partiti maggiori che lo sostengono, soprattutto quelli cresciuti notevolmente in tempi prossimi sull'onda della protesta per il (supposto) malgoverno altrui.

Insomma, io non ce lo vedo il PD indenne  in una botte di ferro solo perché se ne sta all'opposizione:

la botte potrebbe essere bensì di ferro, ma avere chiodi con le punte rivolte all'interno  ;-)

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Ciò che @Sbuffo tace è la lotta di potere interna, fra Renzi coi cd Renziani "irriducibili" ed il resto del partito

Con sullo sfondo il rischio di una scissione "macroniana" dei gruppi parlamentari che sarebbe - questa sì - la pietra tombale sul PD

Quindi  è eufemistico dire che il PD intenda "rigenerarsi" il PD intende prima di ogni altra cosa mantenere l'unità del partito, ben sapendo che il presidente della repubblica dispiegherà tutte le sue armi di convinzione per formare un governo e che in passato il PD ha sempre finito per dire di sì ad ogni iniziativa di ogni presidente della repubblica, fin dai tempi del governo Dini ( 1995 ) fino ai governi Monti ( 2011 ) e Letta ( 2013 )

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Ultime dichiarazioni di Salvini, riferite al PD, dove il fronte del "no a tutti" sembra un po' incrinato:

"Spero che diano una mano a far ripartire questo Paese".

Chissà che mano può dare uno strasconfitto ad uno stravincitore....

Forse intendeva dire:

"Spero che offrano un  bel po' di voti senz'altra contropartita che la gloria per farmi andare al governo a far ripartire questo Paese".

:-)

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23 minutes ago, Mario1944 said:

Chissà che mano può dare uno strasconfitto ad uno stravincitore....

beh, dimentichi che però una manina serve pure allo strasconfitto x sto problemino..

http://roma.repubblica.it/cronaca/2018/03/19/news/regione_lazio_salvini_zingaretti_non_ha_i_numeri_lega_pronta_a_dimissioni_-191708235/ 

e infatti sono partiti i petardi di avvertimento

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Vabbe', è chiaro che sono un po' tutti nella m.... ehm, nel fango, ma c'è chi sta peggio e chi sta meglio, chi ha perso meno e chi più, chi si può dire almeno in parte vincitore, chi certamente sconfitto, ma non perciò, se almeno non voglia, fuori dei giochi.

Staremo a vedere se, com'è probabile, una mano laverà o meglio aiuterà l'altra:

direi anzi che è certo.

Il dubbio è quale delle mani dell'Ecatonchiro aiuterà quale altra ;-)

Come ultima ratio c'è sempre Zeus che potrà imporre la sua "pax mattarelliana".

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On 9/3/2018 at 9:04 PM, Demò said:

guarda tu sei un campione del bodyshaming, sei il primo dei due ad aver usato questo argomento e non è neanche la prima volta. Caschi male invariabilmente, sappi inoltre che non ti scoperei neanche con una canna da pesca lunga sei metri, piuttosto ti perquoterei con un'arma contundente per fare cose molto splatter e risolvere il problema della tua esistenza inutile 

ho anche deciso che continuerò questo flame indegno fino a che non arriva qualcuno a moderare, preferisco, anzi ambisco essere bannato per un anno che doverti lasciare l'ultima parola su questa folle serie di offese personali

pertanto aggiungo che hai una faccia da cavallo e una perenne espressione da scemo, un pomo d'adamo oscenamente grosso su un collo esile e fin troppo fino, un'aria da bibliotecario gay di 50 anni stempiato e mezzo vergine, una sessualità radicalmente repressa sulla quale da me hai tutto da imparare, un atteggiamento fascista che maschera la tua consapevolezza di valere meno della mota fangosa dalla quale sei stato tratto e alla quale spero tornerai a breve

ho già detto che sei stupido ed ignorante?  Sei davvero il nulla a livello cerebrale, sospetto che tu abbia avuto danni permanenti al cervello da bambino e per me è un mistero come tu possa parlare senza che nessuno ti chiuda la bocca a calci

Tutti insulti che proprio sono fuori dalla realtà, non offendono, non mi rappresentano, tipico di chi non sa insultare e non sa neanche chi sta insultando. Riprova la prossima volta, fallito.

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Oggi vertice apicale della coalizione (quasi) vittoriosa:

Berlusconi, Salvini e Meloni devono concordare una linea comune(?) almeno per le presidenze camerali, perché per il governo è troppo presto ;-).

Ma non potevano pensarci prima, non dico prima delle elezioni, che sarebbe pretendere troppo, ma in questi quindici giorni che sono trascorsi?

Comunque il salto mortale  di Salvini in campo millestellato è paventato anche in campo leghista:

se ne duole infatti Maroni, che peraltro, nel caso Salvini salti, promette che non farà scissioni e che seguirà Salvini nel salto (mortale?).

La Meloni invece insiste per mandare Salvini alla preidenza del Senato, con la scusa che sarebbe in "pole position" (che significa posizione del pollo arrosto per chi non intende l'inglese) nel caso di un governo del presidente (della Repubblica):

evidentemente anche la sorella d'Italia teme un salto mortale di Salvini verso Grillo DiMaio, che renderebbe  i Fratelli Italici simili a belle, ma inutili statuine ad onta della duplice vittoria come partito e come coalizione, quindi tenta di imbrigliare  il saltimbanco congelandolo in una posizione vicedominale.

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Finalmente una decisione!:

la coalizione della Trimurti (Salvini, Berlusconi, Meloni) ha stabilito di chiedere per sé la presidenza del Senato (dove peraltro ha i voti per imporre il suo candidato) e di lasciare quella  della Camera ai Grillotalpe, i quali accettano la presidenza della Camera, ma non ringraziano perché la ritengono un loro diritto (chissà perché....) e per di più  vorrebbero mettere il becco anche su quella del Senato.

Decisione  che peraltro è dimidiata, non tanto perché è da vedere che ne pensino gli altri, quanto perché la Trimurti non ha fatto nomi e neppure indicato almeno a chi dei tre coalizzati andrebbe il Senato:

evidentemente sono d'accordo su tutto, fuorché quello su cui sono in disaccordo  ;-)

Per fortuna Grillo ha le idee (sembra strano che abbia idee, ma è così....) chiare, infatti ha appena certificato:

"Alcune volte non riflettiamo sul fatto che in fondo siamo tutti sulla stessa barca, e questa barca punta sempre in avanti, inesorabile. Non possiamo fermarla, né rallentarla, possiamo però orientarla, decidere che direzione farle prendere".

Non c'era una canzone che diceva "quando la barca va, lasciala andare" o qualcosa del genere?:

Grillo invece la orienta anche!

Grandioso!

Ci facesse anche sapere qual è la direzione;  sempre che l'abbia già stabilita, il che parrebbe improbabile.

Speriamo almeno che, quando avrà stabilito dove orientare la barca, non rinnovi i fasti schettiniani, perché noi sulla stessa sua barca potremmo pure starci, purché non in fondo (al mare)....

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Silverselfer

warning alert ---> Mi scappa una riflessione ---> Perché si vuole formare un governo?

La risposta assennata sarebbe ---> Perché ci sono scadenze inderogabili che rischiano di vanificare quel poco di crescita economica appena raggiunta ---> oppure ---> Congiunture internazionali che richiedono una nostra rappresentanza politica autorevole ---> e ancora ---> Completare un processo di riforme strutturali per ammodernare un paese che funziona ancora come una vecchia locomotiva ottocentesca ---> Si potrebbe andare avanti a citare mille altre ragioni per cui è necessario formare un governo ... ma neanche una di queste compare nella discussione in corso.

Si potrebbe eccepire che le due forze politiche uscite vincitrici dall'ultima tornata elettorale, vogliono entrambi rivoluzionare il sistema paese. Allora qualcuno dovrebbe trovare le parole giuste per far comprendere a questi visionari appena scesi dalla montagna, che si sono fatti eleggere con una legge elettorale proporzionale e, comunque, in un regime parlamentare non basta vincere delle elezioni per diventare dei piccoli Putin o grandi Kim Jong-un. Ammesso che la loro ricetta sia miracolosa quanto sostengono, dovranno sempre tener conto e rispettare chi non la pensa come loro.

I commentatori politici continuano a recitare lo stesso mantra dal 1992, imputando lo stallo politico in cui ci troviamo al crollo delle ideologie; eppure assistiamo da 25 anni ad un progressivo logoramento del modello democratico occidentale a causa proprio di un radicamento puramente ideologico tra >>sistema<< e >>antisistema<< dove ci si demonizza parimenti a quando il mondo si divideva in comunisti e liberisti, monarchici e repubblicani o persino guelfi e ghibellini. In questi giorni ricorre il triste anniversario dell'assassinio di Aldo Moro che a suo tempo fu l'esempio di come due ideologie contrapposte non possono legittimarsi neanche in nome dell'interesse nazionale. 

Oggi in Italia hanno vinto le forze politiche antisistema e si accusa Renzi di aver condotto il PD all'estinzione per aver tradito la sua vocazione di rottamatore ... a ben vedere, anche Berlusconi si affermò politicamente con la bandiera rottamatrice della rivoluzione liberale e a suo modo, persino D'Alema era un riformatore radicale. Insomma, sono 25 anni che in Italia vincono quelli dell'antisistema eppure mi sembra che in questa tornata elettorale si sia tornati esattamente al punto di partenza.

Ma quali sono state le forze politiche del >>sistema<<?  ---> Ciampi e Prodi? Direi di sì ---> Napolitano e Monti? Direi di sì ---> Mattarella e Renzi? A giudicare dall'esodo elettorale, risponderei di sì. Si potrebbe dire che il sistema è sostenuto dalle forze politiche ispirate a un centro sinistra social democratico? Dall'altra parte abbiamo avuto un Berlusconi neolib e poi neocon che fece scintille con il presidente ex DC Scalfaro e invece, il presidente Cossiga anche lui ex DC ma anche massone irredento ed esponente dell'associazione segreta anticomunista Gladio, durante il suo  mandato ruppe tutti gli schemi istituzionali aggiudicandosi il titolo di picconatore. Da questa piccola e improvvisata analisi si evince che le forze antisistema sarebbero tendenzialmente di destra.

Allora Salvini e Di Maio come leader anti sistema potrebbero essere intesi ---> il primo come nuova destra e il secondo come nuova destra moderata? In tal senso, potrebbero dunque trovare la quadra per la formazione di un governo? A ben vedere, sono gli unici leader che in campagna elettorale non si sono vomitati addosso improperi e in alcuni momenti, si potrebbe anche dire che hanno persino flirtato su alcune posizioni come l'immigrazione. 

Quali sono gli impedimenti a questo matrimonio? ---> La Lega che ha bisogno di un'altra tornata elettorale per ridurre ai minimi termini Forza Italia ... Berlusconi che lo sa ed ha le azioni Mediaset in caduta libera a ricordargli che il suo impero mediatico ha i piedi d'argilla e quindi è disposto a dare via il culo pur di entrare in qualsiasi governo tranne  uno ---> quello di Grillo ...  poi c'è la Meloni che vuole tenersi le mani sciolte per continuare ad andare  a pranzo con Orban e accreditarsi  presso l'Europa di Visegrad di estrema destra ... in ultima analisi --> Salvini e Meloni hanno nel mirino Forza Italia e guardano piuttosto a queste elezioni come un tiro di sponda per andare in buca alle prossime, quindi sono ancora in campagna elettorale fino alla data delle europee dell'anno prossimo ... giusto il tempo di affossare qualsiasi governo con una feroce opposizione anti sistema. 

Quali sono le remore dei 5stelle? ---> Non credo alla teoria del senso di responsabilità per aver fagocitato il PD e quindi dovrebbero temere di perdere quegli stessi consensi. Persino la Lega di Bossi a suo tempo fece estinguere numerose sezioni del PCI al nord e non mi sembra che perse voti andando al governo con Berlusconi e Fini ... piuttosto vedo la loro perplessità dovuta al fatto di essersi radicati al sud e alleandosi con la Lega, finirebbero per sdoganare la nuova linea politica di Salvini che mira proprio ad accaparrarsi i voti di Forza Italia del Sud Italia. Quindi anche il M5S è ancora in campagna elettorale per contenere una possibile espansione del suo più diretto competitor anti sistema. 

E il PD? ---> Prima di tutto bisogna domandarsi di quale PD si sta parlando ... quello entrato in parlamento e che gestisce fisicamente il voto della fiducia al prossimo governo? In questi giorni sembrano già delinearsi tre correnti :renziana, boschiana e lottiese delle cui differenze di vedute ancora non si conoscono bene gli scopi, ma alla luce dei fatti del recente passato, direi che a Boschi e Lotti preme rimanere alle leve del comando del paese anche al costo di bruciarsi alle prossime elezioni. Rimane il fatto che neanche tutto il malox del  mondo farebbe digerire ai grillini un governo con la massima espressione del >>sistema<<. Rimane dunque Renzi che, paradossalmente, è legato alle sorti del PD ... secondo me lui spera che si formi un qualsiasi governo che gli permetta di rimanere all'opposizione per tornare ad essere il rottamatore di un tempo prima delle prossime elezioni. 

E il PD del >>reggente<< Martina? No, non lo so che caspita si agita in quel ventre ulceroso ... è inevitabile che delle teste debbano cadere dopo aver ridotto ai minimi termini il più grande partito italiano e l'ultimo dei grandi partiti socialisti europei ... e invece se ne sono bellamente restati tutti al loro posto ... anche perché buona parte di essi, Renzi è riuscito a portarli in parlamento. Non ho idea di come risolveranno la questione ... nella Firenze del 500 risolvevano con la defenestrazione e mi sa che buttarli giù dalla finestra è il solo  modo che hanno per voltare pagina. 

In barba alla propaganda che vorrebbe la fine della politica clientelare dei partiti, ci accorgiamo che il solo interesse che preme a questi signori è lo scopo elettorale per rimanere dove stanno. In tal senso, c'è da sperare che una volta insediate le camere e i nuovi parlamentari inizieranno ad abituarsi alla grande bellezza dei palazzi romani, i miti consigli si facciano strada tra le pieghe della retorica di piazza. 

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7 hours ago, Silverselfer said:

warning alert ---> Mi scappa una riflessione

tesò, ti voglio tanto bene ma non gliela posso fà a legge tutto sto papirone!!!!

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8 hours ago, Silverselfer said:

Perché si vuole formare un governo?

Ineffetti, date le incapacità medie dei politici eletti e date le incapacità costituzionali del governo in sé, forse non conviene neppure darsi tanta pena se ci sia o no un governo e chi vi stia dentro.....

8 hours ago, Silverselfer said:

Aldo Moro che a suo tempo fu l'esempio di come due ideologie contrapposte non possono legittimarsi neanche in nome dell'interesse nazionale. 

Vabbe' ma non è che Moro, o almeno non credo, pensasse ad una reciproca legittimazione ideologica, ma semmai si proponeva una reciproca legittimazione politica, che per altro era già ampiamente diffusa, seppure a livello non apicale.

8 hours ago, Silverselfer said:

vedo la loro perplessità dovuta al fatto di essersi radicati al sud e alleandosi con la Lega, finirebbero per sdoganare la nuova linea politica di Salvini che mira proprio ad accaparrarsi i voti di Forza Italia del Sud Italia. Quindi anche il M5S è ancora in campagna elettorale per contenere una possibile espansione del suo più diretto competitor anti sistema. 

Penso anch'io che il duo Grillo Salvini non abbia troppa convenienza a fare duetti insieme, ma credo che  il pericolo maggiore, facendoli, lo corra Salvini, il quale, fuori della sua coalizione, sarebbe assai inferiore per numeri ai Grilli e Strilli.

Certo si potrebbe supporre che la Lega non più Nord  assorba (S)Forza Italia ed i Fratelli Italici, ma è tutto da vedere ed il futuro è nel grembo di Zeus:

non dimentichiamo che Grillo nemmeno un decennio fa era solo un comico e neppure d'eccellenza.....

8 hours ago, Silverselfer said:

In barba alla propaganda che vorrebbe la fine della politica clientelare dei partiti, ci accorgiamo che il solo interesse che preme a questi signori è lo scopo elettorale per rimanere dove stanno.

Nil sub sole novi.... ;-)

Edited by Mario1944
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Buio fitto sulle presidenze camerali, figuriamoci sul governo....

Pare che i Grillotalpe stiano tentando d'incrinare i rapporti, già non idilliaci, tra Salvini e Berlusconi:

a fronte del persistente rifiuto del PD non hanno altra sponda per sperare di formare un proprio governo.

Sarà disposto Salvini a fare il caudatario di Grillo interposto DiMaio?:

parrebbe impossibile, ma.... quem deus perdere vult, dementat.

Comunque dissapori anche in casa Cinque stelle filanti:

Grillo non ha gradito le aperture inconcludenti del suo pupillo.

Gli orfani di Renzi aspettano di vedere le pelli altrui appese al portone del Quirinale prima d'intervenire come salvatori della patria, coadiuvati da Berlusconi, ben contento di scornare Salvini sul colle sommo dopo essere stato da lui scornato in tutte le valli:

così i vincitori saranno vinti ed i vinti vincitori ;-)

.... sa almeno Salvini non farà il salto triplo mortale.....

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Ad onta di tutte le trame incrociate, niente da fare oggi per la prima votazione per la presidenza della Camera:

vabbe', eran necessari i due terzi dei "camerati", troppo anche per i "trionfatori" nelle recenti elezioni  ;-)

Edited by Mario1944
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Niente da fare anche al Senato, benché la maggioranza richiesta fosse solo, si fa per dire.....,  della metà più uno dei senatori.

Nessun accordo in vista per le presidenze, anzi è prevista lotta furibonda perché i Cinque stelle filanti non ne vogliono sapere di votare il candidato della coalizione di Salvini, cioè Romani di (S)Forza Italia:

per ora Salvini appoggia Berlusconi, poi si vedrà.....

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Ok il centrodestra pare stia andando in pezzi.

Salvini ha deciso di votare per la Bernini come presidente del Senato contro l'indicazione di Forza Italia per Paolo Romani.

Berlusconi ha preso questa decisione come un atto di ostilità e ha dichiarato: 

"Dalla Lega arriva un atto di ostilità a freddo. I voti del Carroccio a Bernini rompono l'unità della coalizione del centrodestra e smascherano il progetto per un governo Lega-M5S". 

Edited by Sbuffo
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1 minute ago, Sbuffo said:

"Dalla Lega arriva un atto di ostilità a freddo. I voti del Carroccio a Bernini rompono l'unità della coalizione del centrodestra e smascherano il progetto per un governo Lega-M5S". 

che il loro fosse solo un cartello elettorale era chiaro da mesi,

se han gettato le maschere meglio

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LocoEmotivo

Nota a margine.

Ho assistito alla campagna elettorale più brutta della mia vita ma, in compenso, questo inizio di legislatura mi sta quasi appassionando :aha:

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