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Il Senato approva la legge elettorale


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La legge Mattarella ha evidenziato che il Centrosinistra nel maggioritario prendeva più voti come "Ulivo" di quanti voti prendesse nel proporzionale come somma dei partiti componenti lo schieramento. Nonostante questo fenomeno a cui corrispondeva uno contrario che penalizzava il Centrodestra, questo ha sempre vinto tranne che nel 1996 quando si è presentato diviso.

Ora che il voto disgiunto non c'è, il centrodestra dovrebbe essere avvantaggiato anche se il livello di divisione interna ricorda più lo scenario del 1994, quando Berlusconi coalizzò intorno a sé due alleanze distinte, che lo scenario del 2001 e gli manca un leader di coalizione che funga da catalizzatore di voti.

Vedremo cosa si inventerà Berlusconi che se c'è una cosa che sa fare sono le campagne elettorali, certamente il CDX farà il pieno nel maggioritario al Nord grazie alla Lega, se le cose rimangono come sono, cioè con Renzi che corre con delle liste civetta, ci sarà una battaglia al Centro dove gli elettori di sinistra saranno messi di fronte alla scelta se votare Bersani&C e far perdere dei collegi al PD, o far vincere dei collegi al PD di fatto affossando le liste di sinistra ( magari votando PSI o Verdi o Pisapia ) ci fosse stato il voto disgiunto avrebbero votato al maggioritario Renzi ed al proporzionale il partito preferito, con vantaggio per entrambi. Renzi non lo ha voluto ( al di là dei profili giuridici ) perchè vuole una resa dei conti politica.

Più difficile ancora prevedere cosa succederà al Sud...dove esistono sacche di consenso locali: Emiliano ha coalizzato uno schieramento anti renziano ( Vendola D'Alema ) in Puglia, De Luca uno schieramento post democristiano ( Mastella De Mita ) in Campania, in Sicilia vedremo cosa succede a breve etc

Qui ragioni di calcolo di potentati locali possono determinare rapide diversioni da un campo all'altro, vuoi in Puglia, vuoi in Campania, vuoi in Calabria o Abruzzo e molto pesano anche la chance di vittoria delle coalizioni

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2 hours ago, Hinzelmann said:

La legge Mattarella ha evidenziato che il Centrosinistra nel maggioritario prendeva più voti come "Ulivo" di quanti voti prendesse nel proporzionale come somma dei partiti componenti lo schieramento. Nonostante questo fenomeno a cui corrispondeva uno contrario che penalizzava il Centrodestra, questo ha sempre vinto tranne che nel 1996 quando si è presentato diviso.

Vedremo cosa si inventerà Berlusconi che se c'è una cosa che sa fare sono le campagne elettorali, certamente il CDX farà il pieno nel maggioritario al Nord grazie alla Lega, se le cose rimangono come sono, cioè con Renzi che corre con delle liste civetta, ci sarà una battaglia al Centro dove gli elettori di sinistra saranno messi di fronte alla scelta se votare Bersani&C e far perdere dei collegi al PD, o far vincere dei collegi al PD di fatto affossando le liste di sinistra ( magari votando PSI o Verdi o Pisapia ) ci fosse stato il voto disgiunto avrebbero votato al maggioritario Renzi ed al proporzionale il partito preferito, con vantaggio per entrambi. Renzi non lo ha voluto ( al di là dei profili giuridici ) perchè vuole una resa dei conti politica.

Più difficile ancora prevedere cosa succederà al Sud...dove esistono sacche di consenso locali: Emiliano ha coalizzato uno schieramento anti renziano ( Vendola D'Alema ) in Puglia, De Luca uno schieramento post democristiano ( Mastella De Mita ) in Campania, in Sicilia vedremo cosa succede a breve etc

Il 2001 fu il contrappasso del 1996, allora fu l'Ulivo a presentarsi diviso con Bertinotti e Di Pietro che corsero da soli, altrimenti ci sarebbe stata una maggioranza abbastanza netta del CSX http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=S&dtel=13/05/2001&tpa=I&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S.

Ma non è detto che in politica 1 + 1 faccia sempre 2. Probabilmente molti che votarono Lega nel 1996 non avrebbero votato CDL e molti che votarono Rifondazione e IDV nel 2001 non avrebbero votato Ulivo.

La divisione territoriale sembra la stessa dei primissimi decenni della Prima Repubblica, con un nord molto spostato a destra, con parecchi voti a MSI e PNM grazie al forte tradizionalismo cattolico (poi spostatosi nel voto leghista), un centro a sinistra ed un sud a macchia di leopardo, con i grandi centri più socialcomunisti e i piccoli democristiani.

Non dimentichiamo nel maggioritario un discreto numero di collegi che potrebbero andare al M5S, in alcune zone ha dimostrato, anche nel risultato negativo delle europee del 2014, di avere un buon consenso, ad eccezione del voto amministrativo dove contano potentati locali... Si tratta di : Abruzzo, Calabria, Liguria e Sardegna dove il M5S potrebbe essere tranquillamente primo partito (nella prima repubblica più a destra la prima e la terza e più a sinistra la seconda e la quarta). 

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MicFrequentFlyer
4 hours ago, Hinzelmann said:

Ora che il voto disgiunto non c'è, il centrodestra dovrebbe essere avvantaggiato anche se il livello di divisione interna ricorda più lo scenario del 1994, quando Berlusconi coalizzò intorno a sé due alleanze distinte, che lo scenario del 2001 e gli manca un leader di coalizione che funga da catalizzatore di voti.

Per me sarà molto interessante vedere come l'assenza di voto disgiunto sposterà gli assi di potere nel cdx. La vincitrice sarà, secondo me, la Lega, a scapito del resto del cdx.

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15 minutes ago, MicFrequentFlyer said:

La vincitrice sarà, secondo me, la Lega, a scapito del resto del cdx.

Nonostanti le agitazioni salviniane, ultima il ripudio del nord nel nome, è difficile pensare ad un'affermazione della Lega ex nord in tutta Italia che superi od almeno eguagli Forza Italia, finché almeno questa potrà contare su Berlusconi.

D'altronde, per la protesta ci sono i Cinque Stelle o al limite le estremità avverse, per la proposta alternativa si può scegliere PD od alleati centristi:

la Lega oggettivamente sembra ormai superflua, tanto più dopo aver gettato alle ortiche il nord, cosa contro cui non per nulla Bossi è acerrimo oppositore.

Edited by Mario1944
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MicFrequentFlyer
19 minutes ago, Mario1944 said:

Nonostanti le agitazioni salviniane, ultima il ripudio del nord nel nome, è difficile pensare ad un'affermazione della Lega ex nord in tutta Italia che superi od almeno eguagli Forza Italia, finché almeno questa potrà contare su Berlusconi.

No mi riferivo solo a dove la Lega ha forte concentrazione territoriale. Il voto disgiunto avrebbe potuto aiutare di più FI, mentre la sua assenza porta secondo me un vantaggio relativo per la Lega. Magari mi sbaglio.

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3 hours ago, MicFrequentFlyer said:

Per me sarà molto interessante vedere come l'assenza di voto disgiunto sposterà gli assi di potere nel cdx. La vincitrice sarà, secondo me, la Lega, a scapito del resto del cdx.

nel lombardo-veneto sicuramente,

sotto il po la vedo complicata come teoria

Edited by freedog
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12 minutes ago, freedog said:

sotto il po la vedo complicata come teoria

Non lo sai che salvini ha cancellato la parola nord dal nome del partito per sfondare in tutt’italia ?

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La lepenizzazione della Lega ex-Nord è appena iniziata,

ma Salvini è troppo compromesso col settentrionalismo per portarla a termine.

Ci potrà riuscire solo un Meridionale.

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1 hour ago, Almadel said:

La lepenizzazione della Lega ex-Nord è appena iniziata,

ma Salvini è troppo compromesso col settentrionalismo per portarla a termine.

Ci potrà riuscire solo un Meridionale.

Immagina se la Lega avesse un leader nero. :asd:

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@MicFrequentFlyer:  credo che l'abolizione del voto disgiunto abbia esattamente effetti opposti all'interno del cdx:

notoriamente molti elettori leghisti non amano FI e votano solo il proprio candidato leghista doc fregandosene degli accordi elettorali con Fi; diversamente dall'elettorato forziota che disciplinatamente vota il candidato leghista oltre a quello proprio.  Ciò ancora di più ora, con un Berlusconi sempre più  "traditore del cdx" ( =  sostiene governi col PD).  Quindi l'impossibilità dell'elettore leghista di fare un voto disgiunto, certamente favorisce FI.

@freedog:    madoooooo!  è vero!  non c'è più quella grandissima rottura del voto disgiunto nello scrutinio!!!!  YUPPIIIIIII     :danced:

@Almadel: ma si!   la lega non può sfondare al sud;  chi non ricorda i mille spot anti meridionali ( e i giornali fanno e faranno in campagna elettorale un bel revival .....  )   Con un meridionale, ma mi sembrerebbe troppo da digerire al nord, ovviamente cambierebbe tutto. Un settentrionale, ma non troppo (per storia, accento, ecc..)

@Layer: la Lega ha già politici neri, e musulmani: messi come specchietti delle allodole nei settori immigrazione, per far vedere che non è mica razzista!  :D

Edited by castello
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Nonostante la svolta nazionale la Lega non supererà il 15%. Al Sud non si sono di certo dimenticati del passato nordista e anche al Nord la Lega ha perso il supporto di una parte non indifferente di leghisti vecchio stampo nordisti, basti pensare alle ultime elezioni a Vercelli dove il PD ha vinto dopo 23 anni ininterrotti di guida leghista, guarda caso proprio dopo la svolta nazionale del partito.

Sono curioso invece di vedere come si muoverà Berlusconi. E' molto probabile che grazie alle sue abilità propagandistiche e l'impero mediatico alle sue spalle supererà la Lega, da cui ora dista di soli 1-2 punti percentuali. Nel caso sarà poi lui il leader del centro-destra dal momento che è stato stabilito che lo sarà chi all'interno della coalizione otterrà più voti.

Edited by Uncanny
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Per Berlusconi ci sarebbe la sentenza di Strasburgo, la cui elaborazione potrebbe impedirne la candidatura almeno fino a maggio 2018. O mi son perso qualcosa io?

Che poi non ci vuole molto per mettere un fantoccio (tra quei pochi che non ha allontanato) da poter manovrare. Certo che non è la stessa cosa, sopratutto in campagna elettorale.

Edited by Layer
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Uncanny parlava di leader del centrodestra non di premier, non può fare il premier però può affermarsi come leader del centrodestra (e quindi decidere lui chi sarà il premier).

Edited by Sbuffo
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come direbbe  @Salamandro,  che  mestizia!   siamo ancora a parlare del berlusca leader del centrodestra o candidato premier??    ma quando muore???????    che palleeeeeeee   :wacko: 

Edited by castello
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2 hours ago, castello said:

la Lega ha già politici neri, e musulmani: messi come specchietti delle allodole nei settori immigrazione, per far vedere che non è mica razzista!

Infatti la Lega non è razzista, ma xenofoba.

Ovviamente lo xenos è il non Padano....

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12 hours ago, Uncanny said:

Nonostante la svolta nazionale la Lega non supererà il 15%. Al Sud non si sono di certo dimenticati del passato nordista e anche al Nord la Lega ha perso il supporto di una parte non indifferente di leghisti vecchio stampo nordisti, basti pensare alle ultime elezioni a Vercelli dove il PD ha vinto dopo 23 anni ininterrotti di guida leghista, guarda caso proprio dopo la svolta nazionale del partito.

Sono curioso invece di vedere come si muoverà Berlusconi. E' molto probabile che grazie alle sue abilità propagandistiche e l'impero mediatico alle sue spalle supererà la Lega, da cui ora dista di soli 1-2 punti percentuali. Nel caso sarà poi lui il leader del centro-destra dal momento che è stato stabilito che lo sarà chi all'interno della coalizione otterrà più voti.

Vercelli, area tradizionalmente agricola e quindi meno "individualista", ha avuto un solo sindaco leghista durato appena un anno https://it.wikipedia.org/wiki/Sindaci_di_Vercelli è Alessandria semmai la provincia storicamente di destra del Piemonte, e proprio la stessa Alessandria quest'anno e Savona l'anno scorso sono tornate a votare in massa a destra dopo la parentesi anomala del Pd grazie a questa svolta nazioanle leghista.

Non c'entra il meridionalismo/settentrionalismo, è una questione che ci portiamo appresso da decenni, le regioni del nord sono sempre state più spostate a destra, per via di un consenso alla destra post/neofascista molto forte grazie soprattutto al tradizionalismo cattolico molto forte. Viceversa il sud fu sempre ostile anche durante il regime, a Napoli e in Sicilia la gente sosteneva il re ed aveva in odio Mussolini. Può aver influito la maggior secolarizzazione ma soprattutto il fatto che le regioni centro-meridionali (specie quelle meridionali) sono state sempre abituate ad avere rapporti e scambi con altri paesi e popolazioni, mentre il nord (in particolare quello profondo) è sempre stato etnicamente omogeneo.

In tutto questo non si è considerato il peso dell'elettorato cattolico, che dovrebbe andare in massima parte verso Forza Italia ma non è escluso che qualcosa possa andare appunto verso la Lega (quello più tradizionalista), ma anche verso Alternativa Popolare o il Partito Democratico.

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20 hours ago, Fabius81 said:

Ma non è detto che in politica 1 + 1 faccia sempre 2.

Indiscutibile ma io non ho affatto detto come andrà a finire :lol:

Ho detto solo che il voto congiunto favorisce il CDX perchè, vigente il Mattarellum, il voto disgiunto favoriva l'Ulivo e ora non c'è e perchè:

Se sono un elettore di sinistra  del Nord so che non c'è storia per il voto nel collegio maggioritario e quindi mi sentirò relativamente libero di votare chi voglio, se sono un elettore del Centro potrei essere spinto a votare il PD o un partito in coalizione con il PD per dare al CSX due eletti invece di uno ( e questo danneggerà i nemici di Renzi in una misura che ovviamente non è quantificabile e forse il M5S nella sua parte di elettorato di sinistra )

Mentre al Sud bisogna vedere come si muoveranno i potentati locali, gli Emiliano i De Magistris, i De Luca ( solo per citare i più noti ) che hanno delle alleanze di livello locale e dei rapporti dialettici con Renzi e la segreteria nazionale del partito.

Se sono un elettore di Centrodestra non avrò problemi a votare la Lega al Nord e Forza Italia o Fratelli d'Italia al Centro-Sud, ci potrà essere qualche zona in cui potrei avere il dubbio di votare M5S, pur di non far vincere il candidato di sinistra al maggioritario ( Marche, Abruzzo ) ma senza voto disgiunto dovrebbero essere limitate quindi voterò i miei

19 hours ago, MicFrequentFlyer said:

La vincitrice sarà, secondo me, la Lega, a scapito del resto del cdx.

Il voto congiunto non influirà su un ipotetico predominio della Lega, per il semplice fatto che tutti i partiti del centrodestra staranno dentro la stessa coalizione tranne Alfano e Verdini

Ciò che avvantaggia la Lega è che avendo un 15% molto concentrato geograficamente potrà ottenere molte candidature nell'uninominale al Nord, mentre FI e FdI dovranno risolvere il rebus dei potentati locali al Sud per poter controbilanciare il voto leghista

Se questa impresa non riesce la Lega è predominante, ma la coalizione non avrà i seggi per governare e si sfascia ( è ciò su cui scommette Renzi ) se riesce il CDX vince ma la Lega non sarà predominante, a meno che le lotte intestine al CSX non determinino un crollo di consensi tale da consentire a Salvini di dilagare al Centro

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@Fabius81 Ho confuso Vercelli con Varese, mea culpa. È a Varese che il PD ha vinto dopo 23 anni praticamente ininterrotti di guida leghista. Il motivo sta nella svolta nazionale della Lega e l'abbandono del "nordismo" come detto. 

Comunque notare come Salvini è da qualche mese che non si scaglia contro l'UE e l'Euro, neanche li nomina più oramai. In vista delle elezioni e dell'alleanza con FI si è dovuto moderare. La stessa parabola della Le Pen d'altronde, che dopo le elezioni ha portato a forti divisioni all'interno del Front National. 

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