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Platinette queer: «La normalizzazione gay è un orrore»


Rotwang

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5 minutes ago, Krad77 said:

Che film meraviglioso, un capolavoro
Non andrebbe preso troppo sul serio però, da nessuno, non lo fa nemmeno lo stesso LaBruce

craddino <_< ma ti pare ^_^

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1 hour ago, freedog said:

quando le fa comodo però:

ricordo che è stata lei a sputtanare TZN prima che facesse CO...

Si tratta di intendersi, fare del gossip su persone che non frequenti è più importante del CO della persona con cui stai?

 

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In realtà la vera frattura nel mondo gay è proprio questa, tutto sommato il pensiero di Platinette è molto più comune di quanto si pensi.

Quando ci tiravamo i capelli e lanciavamo piatti discutendo del Pride si o Pride no è emerso in quella sede che il Gay Pride fu una manifestazione legata al concetto di libertà sessuale, rivendicata da molti contro gli schemi conformisti e bacchettoni dell'america del secondo dopoguerra.
I primi gay a venire allo scoperto sono state le perosnalità più eccentriche ed anticonformiste, capaci di rivendicare la propria identità con orgoglio in società bigotte ed omofobe, tutti gli altri rimanevano stritolati all'interno di dinamiche sociali dalle quelli non sapevano e forse non volevano uscire.

La "normalizzazione" dei gay è partita con la rivendicazione dei diritti, dopo che i gay freak(ettoni), passatemi il termine, cioè quei gay incapaci o assolutamente contrari a nascondersi erano riusciti a rivendicare il proprio diritto ad esistere ed a vivere alla luce del sole, lentamente si sono fatti avanti gli altri, gay più "borghesi" che in realtà non rifiutiamo gli schemi sociali, non siono anticonformisti anzi vorrebbero trovare la sintesi alle regole sociali senza negare loro stessi. Ecco che anche quella categoria di gay si fa avanti ma lo fa non più rivendicando il diritto di essere alla luce del sole, quello l'hanno guadagnato i primi, ma di avere gli stessi diritti di tutti gli altri. La maggioranza dei gay freak, ha appoggiato queste battaglie pur non vedendosi mai sposato con qualcuno, semplicemente per un discorso di principio mentre altri le rifiutano.
 

Platinette fa parte dell'esercito dei gay "antichi" e fricchettoni, un pò sessantottini, che rivendicano il loro anticonformismo ma chissà se dietro queste rivendicazioni non siano loro i più conformisti di tutto, talmente tanto conformisti da non ritenersi "degni" di far parte a pieno diritto della società.

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10 minutes ago, Iron84 said:

Platinette fa parte dell'esercito dei gay "antichi" e fricchettoni, un pò sessantottini, che rivendicano il loro anticonformismo ma chissà se dietro queste rivendicazioni non siano loro i più conformisti di tutto, talmente tanto conformisti da non ritenersi "degni" di far parte a pieno diritto della società

La cosa divertente è che le cose stanno in modo diametralmente opposto a quello che hai scritto.

Platinette non è assolutamente sessantottina e non andrebbe a un Pride neanche tirata per la parrucca;

perché - da bravo uomo di destra - è già un gay perfettamente normale,

dove la normalità consiste nel vivere la propria sessualità senza scomodare i diritti civili.

 

"Travestirsi" non è un atto politico.

Ci si può travestire per protestare contro l'omofobia e ci si può travestire per far ridere la platea di Mediaset;

si può andare in giacca e cravatta al Pride per chiedere il matrimonio o per mimetizzarsi tra le "sentinelle in piedi".

 

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Almadell facevo riferimento a quelli di una volta, l'America del maccartismo o l'Inghilterra che vedeva l'omosessualità come un reato, mi riferisco a quei gay del tempo che hanno ocndotto quelle battaglie spianando la strada ad altri tipi di rivendicazioni.

La Platinette di allora avrebbe fatto parte di quella categoria......forse.

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quotissimo @alma 

3 minutes ago, Iron84 said:

forse

Non penso sai

anche Marco Prato si travestiva da Dalida, qualsiasi gay destrorso e "conformista" nel senso che sta dentro al perimetro tradizionale di quello che può o non può fare un gay in un contesto di tolleranza omofoba può permettersi di travestirsi (e divertirsi a farlo), non c'è bisogno di alcuna consapevolezza politica...se c'è la consapevolezza politica e ti travesti come atto "eversivo" oggi potresti essere considerato queer

Cioè magari quando lo Stonewall si ribellò alla polizia Platinette si sarebbe messo a lanciare bicchieri insieme alle trans e Marco Prato avrebbe iniziato ad urlare "lei non sa chi è mio padre", ma di sicuro non sarebbero andati al pride

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Infatti travestirsi non è un atto politico. Il drag lo è stato e lo può essere visto che è cosa diversa dal “travestirsi” (come sappiamo tutti non sono sinonimi)

http://www.salon.com/2017/03/24/watch-rupaul-breaks-down-why-drag-is-a-political-act/

Provate a conoscere qualche personaggio se vi servono i nomi ve li do io…

I “ball” sono nati come fenomeno bianco negli anni 20 ma negli anni 70 erano già completamente afroamericani (la cultura underground dei balls è anche legata alle lotte per i diritti civili dei neri).
Come sapete bene a NYC l’arte del drag si è sviluppata in un sistema di clan, di congreghe in cui sentirsi al sicuro (le house) che si incontravano per i ball, delle sfide collettive. Chi faceva parte di queste comunità non era solo omosessuale o transessuale era nero, latinoamericano, sempre sicuramente povero, spesso orfano o ripudiato ecc…

Il drag diventava anche un modo per mettere in scena quello che si desiderava e che non si poteva avere/essere, riconoscersi il potere di risaltare in mezzo alla disperazione e infine simulare, da ripudiato, chi la società se la godeva. La categoria del realness era il travestirsi ed atteggiarsi come le persone “normali”, ovvero accettate, dalla vita regolare e spesso di successo. Quindi la ragazza nera poteva vestirsi come le yuppies, il ragazzo di colore come l’etero del quartiere, tutti potevano cercare di passare per i miti della società americana (così è nato il voguing…). Effettivamente era la prova del talento di potersi conformare ed essere pure credibili.

Questo mondo Platinette non lo ha vissuto (e non è una colpa) ma mi pare nemmeno lo conosca (e questa è una colpa)...e non solo lui...

Lasciatemi anche aggiungere, per chi crede che questi artisti vivano nella solitudine, che RuPaul è in coppia dagli anni 90 e sposato di fresco e che ormai in ogni stagione di RPDR è comune che ci sia un concorrente sposato (quelli fidanzati ci sono sempre stati… Alaska e Sharon erano fidanzati già prima di partecipare); in una stagione un concorrente aveva due figli…

sarà un caso che nessuno di cento concorrenti abbia mai pronunciato puttante come quelle di Platinate?

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1 hour ago, Iron84 said:

La "normalizzazione" dei gay è partita con la rivendicazione dei diritti

Credo sia una polemica che già sollevò Gore Vidal nel 1947

E' una roba vecchia come il mondo...e che mai finirà

 

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la posizione di Platinette mi sembra non dissimile da quella che aveva Paolo Poli... creare una narrazione personale in cui il sentirsi socialmente rifiutati viene ribaltato in una sorta di conquista di autonomia con la rivendicazione di una propria eccezionalità che di quel rifiuto fa regola di vita, rifiutando a sua volta l'assimilazione al familismo convenzionale borghese

ma sono dinamiche psicologiche personali, non possono ambire a diventare bandiere politiche condivisibili

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2 minutes ago, conrad65 said:

la posizione di Platinette mi sembra non dissimile da quella che aveva Paolo Poli.

mah..

a parte l'abisso di classe & stile tra i due, Poli ha sempre detto che preferiva star solo per scelta sua; non credo del Coruzzi si possa dire altrettanto.

E certe battute sagaci del caro vegliardo sul matrimonio (non era contrario al fatto che due gay si sposassero, benchè lui non si sarebbe mai sposato perchè fortemente allergico all'istituto matrimonio in sè)  a me facevano ridere;

le acidate della Platy NO: mi sembrano un 'vorrei ma non posso, perchè non mi si piglia nessuno'

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1 hour ago, SerialHenry said:

ma mi pare nemmeno lo conosca (e questa è una colpa)...e non solo lui...

guarda, oggi ti parlo con un minimo di serietà sennò krad si preoccupa

Tu sei un gay madonnaro. Va bene, è un tuo diritto.

Ti piace il puttan pop, il camp, il trasciume, tutte quelle cose che non a caso hanno un nome anglofono. E' una tua caratteristica, no? Come se io collezionassi biglie a forma di pene. Però non puoi lasciarti trascinare da questo tuo interesse personale fino al punto da credere che marchi la differenza tra mondo civile e mondo arretrato. Qui siamo in Europa, abbiamo una storia diversa. Gli stati uniti hanno prodotto madonna e i "ball" così come hanno prodotto il ku klux klan e le leggi contro la sodomia. Cioè, è lo stesso mondo e si vede. A me crea raccapriccio l'idea che una ragazza nera si travesta da ragazza borghesina biondina perchè desidera nel profondo essere quella cosa. E' terrificante. Sostanzialmente sono una società razziale e lo sono stati fin dal primo momento, questa cosa ce l'hanno dentro perchè danno per scontato che essere biondi ed avere un "buon" accento faccia la differenza quanto a possibilità di vita. Il fatto che esigenze di convivenza reciproca li porti a nascondere questa frattura reale dietro a un paravento di accettazione delle minoranze non deve trarre in inganno nessuno

Francamente preferisco Platinette alla drag "che non direbbe mai quelle cose", perchè io Platinette la contestualizzo a seconda della sua età, del suo datore di lavoro nel quale trova una ragione di vita e dei suoi problemi personali. La drag che piace a te fa la testimonial per i diritti civili perchè lo deve fare, perchè fa parte di quella minoranza, perchè ci si aspetta che dica quelle cose, punto. Non c'è niente di politico o di rivoluzionario e soltanto gli statunitensi nel loro sublime amore per la plastica possono credere il contrario.

Sono tremila anni che gli uomini si travestono e si atteggiano da donna per fare spettacolo. Il capo di accusa per mettere al rogo Giovanna d'Arco è stata la "colpa" di travestirsi da uomo, ma anche a quell'epoca un attore maschio poteva vestirsi da donna impunemente. Puoi argomentare che la drag nasce da quel fenomeno e lo porta ad un livello di perfezione formale tutto suo, con un certo codice, un certo canovaccio.

Ok, ma rimane un fenomeno di costume. Poi siccome a te piace e siccome sei italiano ed europeo e siccome sei di sinistra e siccome nella tua formazione sei stato abituato a pensare che una qualsiasi cosa assurga al massimo valore quando ha anche una connotazione politica, cerchi di convincerti che sia così anche perle drag, ancorandoti al fatto che il loro fenomeno è stato assorbito all'interno del movimento per i diritti politici. Ma è quel che vuoi credere tu.

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9 minutes ago, Demò said:

Sostanzialmente sono una società razziale

Beh ma lo stiamo diventando anche noi, certo non c'entra niente con Platinette...

 

1 hour ago, conrad65 said:

Paolo Poli

Paolo Poli però era un signore del 1929, Platinette è del 1955 ed appartiene alla generazione post-stonewall

Tanto è vero che il teatro militante en travestì fatto da Platinette, certamente non era una esibizione Drag ( proprio perchè era politico nel contenuto ) ma altrettanto si differenziava dalla tradizione camp di Paolo Poli.

Il punto è che è una cosa che è durata qualche anno, in qualche scantinato ed era già terminato nel 1983 ( destino che comunque ha contraddistinto tutta quella generazione di gay )

 

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3 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh ma lo stiamo diventando anche noi, certo non c'entra niente con Platinette...

noi stiamo diventando una società multirazziale se permetti, non siamo passati dai posti a sedere sui bus e i bagni divisi per colore..è vero che certi personaggi della sinistra romana placidona e ignorante, tipo la pivetti, usano la parola razzismo al posto di omofobia. Però mi sembrava che fossimo ancora lontani dall'idea di vivere in una complessa struttura di minicaste a punti, in cui il diritto a quote di rappresentanza cresce al combinarsi delle sfighe..

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3 minutes ago, Demò said:

 

18 minutes ago, Hinzelmann said:

Beh ma lo stiamo diventando anche noi, certo non c'entra niente con Platinette...

noi stiamo diventando una società multirazziale

 

Beh non puoi esserne sicuro

Magari è solo un tuo auspicio o una tua speranza...

Secondo me SerialHenry potrebbe anche storicamente arrivare ad avere ragione, in fondo la direzione di marcia è quella

Edited by Hinzelmann
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39 minutes ago, Demò said:

Tu sei

Venti righe di inferenze e di deduzioni.
Venti righe per dire ad una persona che scrive in un forum “è quello che credi tu” (mi ricorderò eventualmente di aggiungere questa banalità quando dovrò quotarti)
L’unica cosa che non hai provato a inferire è che quello che scrivo derivi *forse* da cose che so e di cui sono venuto a conoscenza in modi diversi e che forse nel tuo fornito bagaglio culturale mancano.
Venti righe per non aver capito nulla di quello che volevo dire (e la tua risposta me lo dimostra) :(
Venti righe in cui scrivendo “con un minimo di serietà” fai più ridere di quando ieri scrivevi prima di aver preso (la non sufficiente quantità) di pillole.

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Beh non risolverete una disputa che neanche Gore Vidal padroneggiò

Comunque siamo tutti d'accordo che Platinette lascerà molto poco di sé e d'altronde non si può eccedere nel tirargli la croce addosso, o almeno non io dopo aver letto che il suo fidanzato si è pure sposato con una donna grassa! ( supremo oltraggio )

 

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4 minutes ago, SerialHenry said:

non aver capito nulla di quello che volevo dire

ma come, prima vai all'attacco dicendo che ho creato un mondo di deduzioni tutte mie che "ti fanno ridere", e al centro piazzi un remissivo "non hai capito quello che stavo dicendo"?

io lo so che dentro dentro hai paura di sembrare vuoto e superficiale, te lo fiuto ad ogni parola e non serve a nulla che tu faccia la tirata da favoloso, perchè non mi inganni

e ora torna a sospirare sul poster di maria de filippi che tieni in camera dalle superiori

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8 minutes ago, Demò said:

ma come

Vedi che sei disattento (e infatti non segui le prescrizioni del medico…)
Sei arrogante perché inferisci cose su di me + sei pigro perché non vuoi capire cosa scrivo e perché.

Come si dice in questi casi “però hai anche dei difetti!”

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credo che platinette abbia diritto alla sua opinione, dovremmo essere noi a non indignarci quando un personaggio lgbt dice qualcosa che non ci piace urlando che non ci rappresenta perché... in effetti, è cosi: nessun artista/cantante ci rappresenta perché non esiste un pensiero unico. platinette non ha la fascia di ambasciatrice dei gay italiani, quindi direi chi se ne importa se lei trova orribile la corsa ai fiori d'arancio. è cresciuta in un altro contesto e in un'altra epoca (tanto che considerava fighissimo farsi gli etero curiosi ai raduni sindacali) e va bene così, non è la nostra portavoce. 

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A me fa un po' di tenerezza agrodolce. La definizione del triste pagliaccio gli calza a pennello. Tutte le motivazioni che espone, simili ai gay 'aged' o 'freak', mi fanno ribollire non perché possano avere peso o perché mi infastidiscano personalmente, ma perché fanno male in primis a loro che si ostinano a vivere in un mondo finto di pallettes(mai scritto prima..spero si scriva così) e con un complesso subdolo di inferiorità assolutamente ridicolo.

Anche la storia del conformismo è patetica...

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2 hours ago, Ilromantico said:

pallettes(mai scritto prima..spero si scriva così)

sarebbe PAILLETTES, ma il senso s'è capito

-prendila come un suggerimento, non voglio far critiche per sta cosa-

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On 22/8/2017 at 8:12 PM, Rotwang said:

Vi piace Platinette?

Non particolarmente, anche se da gay di provincia una parte di me capisce il suo modo di pensarla così come la pensa.

Quel che Platinette non ha il coraggio d'ammettere è la sua forte nevrosi, la mancata accettazione di sé...aspetti che pure traspaiono sempre dai suoi interventi. Io ipotizzo che manifestare più o meno esplicitamente la propria infelicità sia (anche) funzionale all'accettazione che si desidera ricevere dai più reazionari,come se, avocando a sé una certa dose di sfortuna, si utilizzasse la propria condizione per divertire o impietosire, a seconda della necessità. 

On 23/8/2017 at 4:54 PM, SerialHenry said:

Io non so cosa avrebbe desiderato essere Platinette… ipotizzo che gli pesi sapere che “essere Platinette” è l’unica possibilità che ha avuto per ottenere la legittimazione che sentiva di meritare. Per me è uno che ha mancato tutto, nessun contributo alla comunità, nessuno contributo allo spettacolo, non ha educato all'arte, non ha mai intavolato un discorso sul genere...

Ma in fondo nessuno s'aspetta questo da Platinette, cui il pubblico radiofonico e televisivo chiede la battuta sulle cozze...certo, visto l'ampio spazio che i media le concedono da molti anni si potrebbe rimproverarle quell'anticonformismo conformista che sembra irritare tutto il forum. Giustifico comunque in parte il personaggio per ragioni anagrafiche...io stesso alle volte qui, da trentenne, mi trovo spiazzato (anche in positivo, ci mancherebbe) dalla radicalità di certe prese di posizione...che ce voi fà, noi froci di provincia di formazione cattolica troveremo sempre un filino "impudico" fare del proprio orientamento sessuale la leva per una battaglia politica (ché una parte di noi ne è convinta, che i problemi reali siano ben'altri), di qui la maggior facilità a calarsi nel ruolo come drag...

On 24/8/2017 at 11:09 AM, Hinzelmann said:

Si comprende quindi che il suo dirsi "liberale" ha il significato ridotto del diritto individuale alla non ingerenza dello stato nella vita delle persone ( che certo è qualcosa...ma non è che Platinette sia vissuta in Unione Sovietica cioè nel contesto di uno stato totalitario, è vissuta in Italia dove questo diritto è garantito dal 1948 ) ed una certa allergia per ogni forma di moralismo ( probabilmente virato contro il "catto-comunismo" )

Io al contrario trovo Platinette decisamente moralizzante.

Edited by schopy
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Prima Coruzzi dice che le unioni civili non sono una conquista di civiltà, che i diritti adottivi sono un desiderio egoistico e che la brama di normalizzazione è un orrore, ma poi subito dopo afferma che ha avuto un orgasmo quando Pannella ha cercato l'intesa con Berlusconi perché finalmente la lotta per i diritti civili si sarebbe potuta sposare con la difesa del capitale d’impresa. 

È tremendamente contraddittorio, dovrebbe spiegare quale sia il suo concetto di "lotta per i diritti civili" tale da rendere possibile l'essere gay e di destra, dal momento che è contrario anche a delle basilari unioni civili. 

Mi sarei aspettato da parte sua le seghe davanti al TG con la notizia dello stralcio della stepchild adoption e di Alfano che esultava dicendo "Abbiamo impedito una rivoluzione contronatura", non davanti a Pannella e Berlusconi. 

Che poi la visione conservatrice di Coruzzi sia affine a quella dei queer è palese. Entrambe rifiutano la normalizzazione dell'omosessualità così come l'uguaglianza formale fra omosessuali ed eterosessuali davanti alla legge. Entrambe preferiscono che l'omosessuale si comporti come un freak disadattato antisociale anziché un individuo perfettamente integrato nella società, accettato e considerato uguale all'eterosessuale. Conservatori e queer sono nemici dei diritti e dell'ugaglianza e come tali vanno avversati. 

 

Edited by Uncanny
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2 hours ago, Uncanny said:

È tremendamente contraddittorio, dovrebbe spiegare quale sia il suo concetto di "lotta per i diritti civili" tale da rendere possibile l'essere gay e di destra, dal momento che è contrario anche a delle basilari unioni civili. 

Credo sia evidente che il suo problema è che i diritti sono arrivati col nemico ovvero col PD.

La logica del "nemico" è fondamentale per capire certi passaggi:

anche nell'ambiente queer il matrimonio è diventato popolare quando era ovvio che il PD (sempre lui)

non era interessato a concederlo.

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6 hours ago, Uncanny said:

Prima Coruzzi dice che le unioni civili non sono una conquista di civiltà, che i diritti adottivi sono un desiderio egoistico e che la brama di normalizzazione è un orrore, ma poi subito dopo afferma che ha avuto un orgasmo quando Pannella ha cercato l'intesa con Berlusconi perché finalmente la lotta per i diritti civili si sarebbe potuta sposare con la difesa del capitale d’impresa. 

Perché nel sogno (autolesionista) di Plati se ti realizzi economicamente tutto passa in secondo piano, col soldo sistemi tutto...sta rivendicando una certa ipocrisia borghese, in più occasioni ha anche spiegato che, a suo modo di vedere, più soldi nella sua famiglia d'origine avrebbero risolto molte difficoltà.

Ecco, semmai è un po' semplicistico pensare che Pannella + Berlusconi siano la soluzione...o forse immaginava che così i tutta la destra avrebbe mostrato maggior apertura nei confronti di noi froci, chissà.

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