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Platinette queer: «La normalizzazione gay è un orrore»


Rotwang

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«Io non sono un prodotto mediatico, creato in laboratorio a uso e consumo del pubblico». Comincia così l’intervista di Mauro Coruzzi, 62 anni. «Avevo capito chi fossi già a metà anni ’70, a vent’anni, quando con il nome di battaglia di Oscar Selvaggia io e altre sciamannate costituimmo il primo collettivo italiano di teatro omosessuale: le Pumitrozzole». Tanti i ricordi della giovane età: «Ci infiltravamo nelle manifestazioni dei metalmeccanici come cozze in un’impepata, ma non per solidarietà con le loro lotte sindacali. Si rimediava sempre qualcosa: erano gli anni del libero amore, si finiva dietro un portone e via, cotta e mangiata. Erano gli anni pre-AIDS, al massimo ti ritrovavi con qualche piattola, niente di drammatico».

Coruzzi tocca poi temi di attualità, a cominciare dalla legge sulle unioni civili approvata lo scorso anno: «Sembra non si possa prescindere dall’unanimismo che fa dire che la legge Cirinnà è una conquista di civiltà. Non lo è, perché io rifiuto questa brama di normalizzazione: è un orrore». E rincara la dose: «Per gli omosessuali volere un figlio è soddisfare un desiderio egoistico: non per citare il solito Pier Paolo Pasolini e la sua analisi dell’omologazione, ma mi rifiuto di inchinarmi a questa logica per cui poi si arriva alla corsa per un figlio di Elton John e Nichi Vendola».

Un solo momento nella storia della politica italiana ha entusiasmato Platinette: «Quando ho visto Marco Pannella cercare l’intesa con Silvio Berlusconi ho avuto un orgasmo. Finalmente, ho pensato, la lotta per i diritti civili si può sposare con la difesa del capitale d’impresa: si poteva essere gay e di destra».

Platinette è stata anche colei che ha fatto outing sul cantante Tiziano Ferro, dichiarandone pubblicamente l’omosessualità da lui (allora) taciuta. Si giustifica così: «Lo sapevano tutti nell’ambiente. Ormai aveva i paparazzi alle calcagna che gli facevano la posta aspettandolo fuori dai locali gay, sono arrivati a offrire soldi perfino a me per tirargli una specie di trappola, puoi immaginare dove io li abbia mandati. A quel punto ho pensato che era meglio squarciare il velo del non detto, accelerando il processo di liberazione. È una tentazione che mi prende ogni volta che vedo sbandierare da certi personaggi in modo menzognero il machismo da copertina».

Non manca la stoccata, poi, ad Arcigay: «Mai voluto aderire a un’associazione che difende al contempo i cacciatori e le finocchie».

Nel futuro, forse, il primo talent italiano per drag queen: «Ho girato l’Italia vera, di provincia, ho fatto 200 provini con la mia società di produzione scoprendo personaggi e storie incredibili: il padre di famiglia barbuto che si esibisce come Lorella Cuccarini, o il marito che si fa cucire gli abiti di scena dalla moglie».

 

Vi piace Platinette?

Edited by Rotwang
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In effetti la metafora dell'impepata di cozze, è singolare

Ti piacciono le moules o le frites?

Questo ha senso...è una espressione che allude all'equivalente del fish&chips francese-belga ( moules-frites ) laddove moules significa "donne" e "frites" uomini

Una formula di rimorchio codificata, tipica del linguaggio gay di strada ai tempi del gay-radar, usata più che per nascondersi per "colorire" il rimorchio ( o almeno 30 anni fa già era così )

Platinette sembra darne una declinazione mediterranea ( quali che siano le tue preferenze io sarò la tua cozza, per raccattare ciò che sei disposto a darmi senza che tu debba rispondere ad alcuna domanda o inquietarti ) ma con una nota ( triste ) di disprezzo che gli deriva dal fatto di sentirsi "infiltrato", che contraddice l'idea stessa di una rivoluzione sessuale effettiva.

 

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Credo che Maurizio sia rimasto un persona fragile e frustrata nonostante l'esistenza di Platinette. Anzi è riuscito a creare il personaggio drag meno autoironico della storia dello spettacolo!

Penso che in fondo non si sia mai piaciuto e allora tanto valeva darsi la giustifica del camp mettendosi la parrucca

Temo anche che stia iniziando ad aderire a quella triste moda che vuole i personaggi un po' attempati inclini a sparare p*******e senza ritegno.

Quindi dovremmo avere Platinette's Drag Race all'italiana con questo qua? Possiamo vivere tutti senza i suoi lustrini destrorsi.

 

 

200_s.gif

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A me in generale le drag queen mettono l'allegria delle sedie a sdraio in spiaggia a fine settembre;

mi immagino sembre che si strucchino piangendo e che dicano frasi tipo: "Perché tutti amano Miss Copy e nessuno ama Fabrizio?"

Chissà se questa idea mi deriva da Platinette o da qualche film che ho visto.

 

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Saramandasama

Che mestizia! Atteggiamento tipico anche di molti agés di questo forum. Come dire la volpe che non arriva all'uva dice che è acerba..

 

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2 hours ago, SerialHenry said:

Credo che Maurizio sia rimasto un persona fragile e frustrata nonostante l'esistenza di Platinette. Anzi è riuscito a creare il personaggio drag meno autoironico della storia dello spettacolo!

Sul fatto di non piacersi credo lo dica anche lui, d'altronde se a 25 anni sei già quasi calvo, ti chiamano "la cicciona" ed interpreti la versione grassa di Mina...

 

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davydenkovic90
9 minutes ago, Hinzelmann said:

Sul fatto di non piacersi credo lo dica anche lui, d'altronde se a 25 anni sei già quasi calvo, ti chiamano "la cicciona" ed interpreti la versione grassa di Mina...

 

ho letto il suo libro durante un ricovero in ospedale. Scrive anche di essere (o esser stato, non so) fidanzato con un uomo bellissimo e di successo, che sta con lui perché ha un feticcio per le persone grasse e che, ovviamente, è sempre rimasto anonimo e nell'ombra.

Inoltre scrive che per lui il grasso era una sorta di scudo per non far parte dei "giochi", per proteggersi dalle delusioni amorose e dal rifiuto da parte degli altri.

 

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come tutte le drag è un controrivoluzionario, vestirsi da donna per fare spettacolo, divertire gli etero e ricavarne autocompiacimento ha un significato opposto a confondere la propria caratterizzazione di genere in opposizione alla società eteropatriarcale

(ieri sera ho visto su youporn la versione non censurata di "the raspberry reich" e ne sono rimasto influenzato)

18 hours ago, Almadel said:

Cosa significa questa metafora?

è linguaggio codificato da reti unificate rai-mediaset postinciucio, che qualsiasi casalinga italiana può capire e non ha nessuna connotazione sessuale, del resto la figura di platinette è proprio quella di un eunuco asessuale che può frequentare i salotti televisivi senza dare scandalo

 

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4 hours ago, Almadel said:

mi immagino sembre che si strucchino piangendo

 

30 minutes ago, Demò said:

come tutte le drag è un controrivoluzionario

Drag in Italia significa qualcosa di molto diverso da quello che significa in America (le due storie di quel genere di arte sono oggettivamente diverse)... Do per scontato che quello che dite sia riferito al nostro paese perché se era un discorso sull'arte performativa in sé... consiglio davvero un po' meno disinteresse, fatevi un favore e aggiungete lo show di RuPaul al vostro binge watching

 

1 hour ago, Hinzelmann said:

sei già quasi calvo, ti chiamano "la cicciona

Anche Harris Glenn Milstead/Divine era pelato e grasso eppure, da tutto quello che ho letto e visto, non pareva avere queste problematiche, anzi. Immagino ci siano anche in gioco la fortuna e l'impegno di crearsi un ego abbastanza strutturato da essere un po' solido (per esempio Leigh Bowery mi pareva che soffrisse del suo aspetto che pure era la sua "opera d'arte"). Platinette è uno Sgarbi che si fa schifo. Ma cosa ci aspettiamo da una auto-proclamata "donna di destra"?

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Just now, SerialHenry said:

Drag in Italia significa qualcosa di molto diverso da quello che significa in America (le due storie di quel genere di arte sono oggettivamente diverse)... Do per scontato che quello che dite sia riferito al nostro paese perché se era un discorso sull'arte performativa in sé... consiglio davvero un po' meno disinteresse, fatevi un favore e aggiungete lo show di RuPaul al vostro binge watching

madonna è controrivoluzionaria, lo show di rupaul è controrivoluzionario, i gay sono in gran parte controrivoluzionari e soprattutto lo sei tu

un mondo superficiale di lustrini in cui l'unica cosa che conta è sorridere quando ti inquadra la telecamera per riprendere a piangere lacrime di morte quando si torna nell'ombra! Sempre pronti a cibarsi del feticcio di consumo del momento, materiale o ideologico che sia,  privi di alcuna autonomia razionale e permeati dal totalitarismo mediatico che si insinua fin nell'angolo più intimo della nostra vita. Ed in tutto ciò, foraggiati da un sistema economico oppressivo che sa creare un'apparente opposizione a se stesso (Mr. Robot) in modo da sfogare lo scontento nella realtà virtuale e mediatica prima che si concretizzi nell'unica realtà vera, che è quella dei nostri corpi. E così tu vivi nella contraddizione totale tra un apparente pensiero di sinistra e la cieca adesione al conformismo servito dall'ideologia neoliberista del capitalismo social-mediatico, così come ti si comanda, perchè non sei neanche capace di concepire il rigore rivoluzionario auto-nomico del vero socialismo 

The revolution is my boyfriend!

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4 minutes ago, SerialHenry said:

ffe193bcd0d3b4744bb36ad02b1d83ed.jpg

Vesti la giubba e la faccia infarina.
La gente paga, e rider vuole qua.
E se Arlecchin t'invola Colombina,
ridi, Pagliaccio... e ognun applaudirà!
Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto;
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor...
Ridi, Pagliaccio, sul tuo amore infranto!
Ridi del duol che t'avvelena il cor!

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1 minute ago, Demò said:

Tramuta in lazzi lo spasmo ed il pianto;
in una smorfia il singhiozzo e 'l dolor...

È esattamente il senso di "Paris is Burning"

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1 minute ago, SerialHenry said:

 Harris Glenn Milstead/Divine era pelato e grasso eppure, da tutto quello che ho letto e visto, non pareva avere queste problematiche, anzi

E' chiaro, non ogni persona grassa calva e brutta esistente sulla Terra ha iscritto nel suo destino l'infelicità ed il fatto di non piacersi

Platinette poi non porta nella Tv generalista delle performance gay in un contenitore etero, su questo non c'è dubbio, di fatto fa l'opinionista

Insomma invece di scrivere per altri ( questo era diventato da adulto, un Autore TV per talk show, come tanti altri gay ) gli viene dato lo spazio per dirlo in prima persona e di portare in TV un suo alter ego travestito

Il risultato - per certi versi inevitabile - è quello di apparire una sorta di zietta inacidita dal buon senso, anche perchè - a differenza di Sgarbi o della Lucarelli - rifiuta di fare la Bitch o la polemista a pagamento.

Il caso Platinette, al di là delle sue idee politiche e della sua infelicità personale, mantiene una sua "singolarità" ( non è facilmente comparabile ad altri perchè fa un qualcosa di diverso )

 

 

 

 

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Per questo ho affibbiato a Coruzzi l'aggettivo di queer, dice quasi le stesse cose dei rivoluzionari queer comunisti antiborghesi, ma da una prospettiva conservatrice e apparentemente tradizionalista. I due pensieri, per quanto sembrino opposti, coincidono e come ha detto Dall'Orto: morale cattolica e morale queer negano la normalizzazione gay. In definitiva: rivoluzionari e controrivoluzionari qui sono la stessa cosa.

Edited by Rotwang
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9 minutes ago, Rotwang said:

Per questo ho affibbiato a Coruzzi l'aggettivo di queer

Beh ma lo fai con chiunque e per qualunque cosa che non ti piaccia

Praticamente la scelta è fra essere Queer, Bisessuali o dei cloni esatti di Rotwang XD

 

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1 hour ago, Hinzelmann said:

una sua "singolarità"

A me pare che Platinette la Bitch l’abbia sempre fatta e in fondo andava bene così proprio perché gay-in-tv-senza-dire-nulla-di-davvero-gay (se non ammettere un'innocuo sfegatato amore per Giuni Russo)  e sappiamo bene che una delle categorie televisive assicurate al gay è l’essere giudice-acido-ma-originale-e-divertente.

Di lui non si parla male come invece di uno Sgarbi (quando non lo si salva con la rete del “però la sua cultura, però la sua dialettica”) o una Luccarelli (odiata perché donna-stronza).
Da noi lui è solo un travestito acido come tanti gay delle vecchia guardia (noi siamo ancora all'acidula, negli USA il mondo drag ha decodificato da decenni l’arte dell’insulto nello shading e nel reading)

È stata illuminante l’esperienza a Ballando con le stelle di Platinette: intollerante alle critiche, pieno di livore, incapace di incassare un giudizio e inabile a rivoltare gli attacchi grazie all’autoironia (se una drag queen non ha questo che drag queen è?).

Io non so cosa avrebbe desiderato essere Platinette… ipotizzo che gli pesi sapere che “essere Platinette” è l’unica possibilità che ha avuto per ottenere la legittimazione che sentiva di meritare. Per me è uno che ha mancato tutto, nessun contributo alla comunità, nessuno contributo allo spettacolo, non ha educato all'arte, non ha mai intavolato un discorso sul genere...

È nel novero dei "collaborazionisti", lui stesso ammette di essere una "puttana di regime"

1 hour ago, Demò said:

ed è controrivoluzionario

 

Smetterla di sottovalutare l'integrazione delle benzodiazepine alla dieta quotidiana no?

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7 minutes ago, SerialHenry said:

se non ammettere un'innocuo sfegatato amore per Giuni Russo

Beh quello perchè lo fece lavorare...Lol

7 minutes ago, SerialHenry said:

A me pare che Platinette la Bitch l’abbia sempre fatta

A me non sembra o comunque, pur non seguendolo molto spesso, non mi pare lui debba insultare gli altri per contratto anche se certamente la zietta inacidita dal troppo buon senso E' in effetti inacidita, ma non mi fanno l'impressione di attacchi gratuiti e aggressivi di una persona che si pone su un piano di superiorità quanto appunto cose di buon senso dette in modo sgradevole nell'ottica del pubblico ( Sgarbi non si identifica certo nell'occhio del pubblico )

Però ammetto di aver seguito Platinette con grossissime discontinuità e quindi potrei sbagliare

Comunque - sia come sia - niente a che vedere con una performance in un locale gay di drag queen

Edited by Hinzelmann
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mirtillamirtilla

Non so i criteri con i quali è opportuno decodificare un personaggio gayo e rapportarlo alla causa LGBT quindi da questo punto di vista non posso considerare Platinette, mi limito solo a dire, come mi sembra abbiano già fatto altri prima di me, che mi è sempre sembrat* un pagliaccio triste, un moderno Pierrot colorato

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Silverselfer

Ok, avevo scritto una lenzuolata di robe che non era il caso di postare ... insomma, Platinette è solo un opportunista che mena continuamente un colpo al cerchio e uno alla botte. Come ogni italiano usa con furbizia la propria intelligenza, anche al costo di cadere in contraddizione ---> tanto solo gli stupidi non cambiano idea ... specie quelli che non la cambiano neanche quando ci vanno a rimettere del proprio. 

E' una Drug Queen? Secondo me non le passerebbe le selezioni allo show di RuPaul ... 

Per il resto, io non capisco cosa intendono i gay italiani quando si dicono conservatori e contemporaneamente anticonformisti. Mi capita di sentire sta roba da ogni sponda politica. La parola conformista non è un dispregiativo ... trovo naturale che uno si conformi allo stile di vita che più lo aggrada. Se poi si sottintende del bigottismo borghese, allora non è che uno deve sposarsi o mettere al mondo figli per fare il bacchettone intollerante e andare in giro a sparare sentenze sui valori del buon costume delle tradizioni. 

Mi fermo qua o ci ricasco :rolleyes:

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7 hours ago, SerialHenry said:

Smetterla di sottovalutare l'integrazione delle benzodiazepine alla dieta quotidiana no?

i romani costruivano il capitolium ed il foro nelle loro colonie, il capitalismo mediatico le varie versioni nazionali di x factor, ***'s got talent, xmenga drag race

e quando l'ultimo mujaheddin avrà posato il turbante per arricciarsi i capelli alla piastra, quando tutti gli indigeni dell'Amazzonia avranno un profilo instagram, quando la nostra vita sarà un reality salvo forse quel minuto in cui seduti sulla tazza del cesso, la telecamera pudibonda ci schiverà per inquadrarci i piedi,

allora finalmente sarai soddisfatto dall'alto grado di perfezionamento dell’arte dell’insulto nello shading e nel reading raggiunto nel suo complesso dall'umanità

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9 hours ago, Silverselfer said:

La parola conformista non è un dispregiativo ... trovo naturale che uno si conformi allo stile di vita che più lo aggrada

Beh insomma, non è che sia un termine carino

Nella sostanza ( e però è vero che non dipende solo da conservatorismo politico ma è trasversale ) significa che se desidero sposarmi ed avere figli non lo faccio per un mio desiderio-bisogno-quel che vuoi, ma per "scimmiottare" gli Etero ( da qui: conformismo ) o per un desiderio di "normalizzazione" ( quindi il desiderio c'è ma non è spontaneo o autentico deriva da una sorta di complesso preesistente )

Quindi il termine non è affatto carino ( potrei dire che io questo desiderio non ce l'ho, ma altri gay hanno il diritto di averlo ) ma al contempo è qualcosa che negli ambienti gay si è sempre sentito magari applicato ad altri campi, quando ancora non si parlava di diritti civili. Tu fai sesso in questo modo ( in genere diverso dal proprio ) per conformismo-normalizzazione ; tu cambi o non cambi sesso ( la diatriba operate vs non operate ) per conformismo-normalizzazione tu sei velato-effeminato-bisessuale etc

Il campo di applicazione è pressoché infinito e l'applicazione di questa categoria, al variare dei temi più d'attualità, è una costante di qualunque discorso polemico ( nel senso letterale del dividere ) che io ricordo dai miei vent'anni

Cosa invece caratterizza veramente Platinette? Platinette si definisce "di destra" o "conservatrice" nella sfera pubblica: vuoi che lavora per Berlusconi, vuoi che lavora 20 ore al giorno ed il lavoro è ciò in cui si sente realizzato ( individualismo compensativo ), vuoi che come molte "checche mediaset" ha sempre frequentato il mondo gay accettandolo per come è e senza alcun desiderio di cambiarlo o migliorarlo: Sto con un velato? --- Il CO non è importante ; Non riesco a mettere insieme sesso e sentimenti? --- prendo quel che viene, dei partner sessuali che io per primo definisco "perversi" e dei partner sentimentali con cui lamentarsi dell'infelicità della vita ( che corrispondono quindi alla mia depressione e spengono ogni desiderio sessuale diventando solo amici ) Si comprende quindi che il suo dirsi "liberale" ha il significato ridotto del diritto individuale alla non ingerenza dello stato nella vita delle persone ( che certo è qualcosa...ma non è che Platinette sia vissuta in Unione Sovietica cioè nel contesto di uno stato totalitario, è vissuta in Italia dove questo diritto è garantito dal 1948 ) ed una certa allergia per ogni forma di moralismo ( probabilmente virato contro il "catto-comunismo" )

 

 

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53 minutes ago, Hinzelmann said:

Sto con un velato? --- Il CO non è importante

quando le fa comodo però:

ricordo che è stata lei a sputtanare TZN prima che facesse CO...

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21 hours ago, Demò said:

The revolution is my boyfriend!

Che film meraviglioso, un capolavoro
Non andrebbe preso troppo sul serio però, da nessuno, non lo fa nemmeno lo stesso LaBruce

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