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Un ragazzo ha riferito a parte della mia famiglia che sono gay... ed è venuta fuori l'omofobia di mia madre


IlTaciturnoCheScrive

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Non mi aspettavo che potessero saperlo in questo modo. 

Molti anni fa un mio amico dava il mio numero a un sacco di gente, soprattutto ragazzi che abitavano vicino casa mia. Io gli dicevo di non farlo, ma era come parlare col muro. Mi preoccupavo che questi ragazzi potessero far arrivare la notizia della mia omosessualità alla mia famiglia. 

Quando mi chiamavano e mi dicevano di essere del mio paesello sfigato, io con una scusa li liquidavo subito. Il mio amico così ha pensato bene di continuare a dare il mio numero (perché secondo lui mi faceva un piacere) e di avvertire i ragazzi di non rivelare subito che fossero miei vicini di casa. È stato così che, tratto in inganno, ho incontrato tre ragazzi che in altre circostanze avrei cestinato. Ero paranoico, ma nei paeselli sfigati non si vive benissimo (ok, sono ancora paranoico). 

Con due di loro tutto sommato è andata bene: piccola frequentazione, qualche uscita, un po' di sesso e poi persi di vista. 

Uno di questi tre ragazzi non mi era piaciuto affatto, io a lui però piacevo. Non volevo uscirci perché lo trovavo pesante e molesto. Per sfinimento ho accettato solo una volta di fare una passeggiata (in realtà avevo preso un impegno e gli ho detto che mi poteva accompagnare durante il viaggio in autobus giusto fino in città). Poi ci sentivamo soprattutto con messaggi al telefono, ma non sentendomi molto motivato l'ho allontanato dopo un  po'. 

Più avanti, un altro mio amico mi ha raccontato di averlo conosciuto e di aver saputo che "io gli sbavavo dietro, ero innamorato cotto". Mi sono fatto due risate, aveva capovolto la situazione, forse per apparire figo... non so. 

Trascorrono anni e anni (saranno almeno 6!) e una sera di qualche mesetto fa mia sorella mi ha mandato un messaggio su whtsapp per domandarmi: "è vero che durante quel periodo ti frequentavi con Pippo (non si chiama così)? Mi sono sentito gelare il sangue. Non riuscivo a capacitarmi di come dopo tutti gli anni passati potesse essere a conoscenza di un ragazzo che per me non era neppure stato importante. Questo "Pippo" è il fratello di quella che è diventata la sua più cara amica! Allora ho risposto "no", e poi ho cambiato immediatamente discorso. In realtà non ho mentito, perché io quello lì non l'ho mai frequentato. Abbiamo fatto una specie di passeggiata e scambiato qualche messaggio. Mia sorella mi ha risposto "ti avrà confuso con qualcun altro". In realtà mi stava chiedendo "ma allora sei gay?", e il mio "no" lo avrà interpretato come "non sarebbe mai possibile perché non sono gay". Ho risposto così anche perché non mi andava di aprire quest'argomento su whtsapp. Me lo avesse chiesto di presenza, sarebbe stato diverso. 

A questo punto mia sorella è andata a raccontare tutto a mia madre. Lei si è arrabbiata al solo pensiero che qualcuno avesse "infamato la dignità di suo figlio etero". Io ero in una stanza con mio fratello e sentivo lei parlare nervosamente al telefono. Quando ho sentito cose del tipo: "vai a dire a questa gente che non si permetta di inventare stronzate simili. Non si scherza, è un disonore e mio figlio queste cose non le fa", ho capito subito che ero l'argomento della discussione. Mi sono sentito improvvisamente male. Per mia madre i gay non sono un problema fino a quando non ce li ha in famiglia. 

Ora vivo con la sensazione che lei abbia un forte sospetto di avere un gay in famiglia, ma non me lo chiede perché ha paura di ricevere una conferma. 

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dunque,

se sta "frequentazione" col compaesano risale a ben SEI anni fa, ho il vago sospetto che tu non sia esattamente un teen ager ai primi appuntamenti via frocial.

Presumo anche che tu ancora non abbia una tua indipendenza economica, visto che stai ancora  a casa di mammà;

e però il dato preoccupante è che non hai nemmeno una tua indipendenza/maturità affettiva:

ormai sei maggiorenne & vaccinato, che bisogno hai dell'approvazione & del permesso di mammà con bollo, sigillo & ceralacca per frequentare, scopare o innamorarti di chi ti pare?

Sono originario di un paesello pure io, conosco benissimo le dinamiche pettegole che vi regnano.

Per cui, mettiti l'anima in pace: hai le chiappe super chiacchierate da molto più tempo di quanto tu possa immaginare, non ti raccontare balle tipo la riservatezza, non ti fai sgamare da nessuno che ti piacciono i ragazzi eccetera.

E' sufficiente solo che non ti fai mai vedere in giro appolipato a una ragazza e tutti (NB: quando dico tutti intendo letteralmente TUTTI) sanno già che sei omorikkione.

Ste paranoie da velatismi ridicoli lasciamole da parte, ok?

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Sì, direi che è arrivato il momento di dichiararsi in famiglia.

Purtroppo a volte gli eventi precipitano e il coming out non si svolge come avrebbe dovuto.

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Ciao,

ho letto in un altro intervento che scrivevi qualcosa tipo "dieci anni fa, quando avevamo 23 anni.." . Deduco quindi tu abbia 33 anni; la situazione che descrivi è una cosa postadolescenziale, con la sorella spiona, la mamma disperata e via dicendo . Anche se abiti in un paesello sperduto, i 33 anni cozzano comunque con tutto ciò, sei un uomo fatto e finito, non sei il "figlio" o il "fratello" . Comprendo che mille situazioni oggi come oggi non permettano di abbandonare la casa genitoriale, ma hai permesso che in casa continuassero a vederti come un 18-20enne, ed è questo che non va .

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Non mi pare che il discorso sull'età sia significativo.

Mia madre ha il doppio dei suoi anni, ma se qualcuno dicesse che è lesbica

magari anche noi reagiremmo nello stesso modo (magari noi no, ma dico per dire).

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1 hour ago, Almadel said:

(magari noi no, ma dico per dire)

La reazione dei famigliari ci può stare, ma ci sta allo stesso modo essere in una stanza, col fratello, sentire la madre che parla DI TE al telefono e fingere che nulla stia succedendo, facendoti trattare come pupazzo? Secondo me un briciolo di componente anagrafica dovrebbe fare il suo dovere, dai !

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1 hour ago, Ghost77 said:

Secondo me un briciolo di componente anagrafica dovrebbe fare il suo dovere, dai !

sai, più che di "componente anagrafica" io parlerei di rispetto per se stessi: se davvero fosse un 33enne, è INCONCEPIBILE farsi trattare come una merdaccia umana in questo modo

-oddio, nel mio caso, col caratteraccio che mi ritrovo, non ci sarebbe riuscito nessuno anche quando avevo 10-12 anni-

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Mi sembra che si sia incartato in una brutta situazione

Non ho capito bene, quanti sono i gay in questo paese...mi paiono comunque un discreto numero

 

 

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In ogni caso bisogna battere il ferro finché è caldo

e sfruttare questa storiaccia per dichiararsi.

"Ho sentito che parlavate del fratello di Paolina, ma in realtà era proprio un cesso;

ci sono uscito solo perché mi faceva pena, a me piacciono solo i palestrati biondi.

In ogni caso non proeccupatevi per la mia sessualità, va tutto molto bene anche se sono gay;

ma grazie per l'interessamento."

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3 hours ago, Hinzelmann said:

Non ho capito bene, quanti sono i gay in questo paese...mi paiono comunque un discreto numero

..e tutteh azzolutizzimamenteh velateh...

sì sì, come no....

bah!

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43 minutes ago, Bloodstar said:

Almadel, penso che frasi simili, in un simile caso, possano solo relegarsi nell'esprit d'escalier.

A me pare che di tempo per una bella replica articolata ne abbia ancora.

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tecnicamente dovresti trovare il tuo tempo e i tuoi modi per fare coming out ma ormai ci siamo. che senso avrebbe negare tutto ormai?

comunque se hai 30 anni e tua madre rompe le palle tu gli dici "si mamma ok chiamami quando ti sei calmata" e butti giù il telefono 

però io le darei un'attenuante: tu ti sei sempre tenuto tutto per conto tuo, perciò è ovvio che lei reagisca così. 

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4 hours ago, freedog said:

se davvero fosse un 33enne, è INCONCEPIBILE farsi trattare come una merdaccia umana in questo modo

Ci sono anche madri tremende che vogliono dettare legge anche ai figli maggiorenni. Meglio perderle che trovarle.

idealmente ci vorrebbe una rivolta globale o andare ad abitare per conto proprio, ma non so se lui puo' o vuole farla.

alla fine sono decisioni sue e spetta a lui scegliere che fare.

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Capricorno57

L'opener ha 34 anni, come riferiva nel topic di presentazione. 

Ricordo, a tutti gli intervenuti, e pur nella diversità dei casi, i brillanti cambiamenti di rotta ai quali abbiamo "partecipato" in diretta (e alcuni di noi proprio conosciuto personalmente al raduno torinese di fine 2016) di 2 ottimi forumini di nome Greg ed Andy42  ... :wub:  

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IlTaciturnoCheScrive

Qui il discorso, soprattutto con l'intervento di freedog è un po' degenerato. Ma proprio di tanto!

Cosa c'entra che io non sia di primissimo pelo? 50 o 15 renderebbe la situazione identica. Infatti io non sto aspettando una sorta di permesso da parte dei familiare per relazionarmi con altri gay.

Cosa c'entra quanto guadagno e a casa di chi vivo? Ma magari è lei che vive a casa mia?! In ogni caso la questione non ha nessun peso. La famiglia è parte integrante della propria vita sia che decidi di andare ad abitare in Australia, sia che vivi al piano di sopra o nella stessa casa. 

Forse non sono stato abbastanza chiaro, lei non mi ha trattato male. A me non ha detto una virgola. Ho solo appurato che la prospettiva dell'omosessualità di suo figlio la ripugna. Che l'abbia detto a qualcun altro, che l'abbia detto sbraitando o che lo avesse detto pacatamente non cambia assolutamente niente.

Parlo di una persona con una mentalità apparentemente aperta (molto apparentemente, perché io le sue idee le conosco bene). Se un gruppo di trans la invitasse a bere un caffè, lei ci andrebbe e magari si divertirebbe pure! Però se è il figlio a essere gay, allora la non eterosessualità diventa un problema.

Le ho già presentato dei ragazzi, ma dicendo che fossero amici. Sarei anche eventualmente pronto a dirle "questo è il mio ragazzo" nel caso in cui capissi di essere nel bel mezzo di una storia veramente importante. Anzi, devo ammettere che preferisco agire in questo modo piuttosto che dire direttamente "ehi, sai, sono gay". 

Le cose che mi hanno infastidito sono:

1) la situazione non è partita da un mio desiderio di far sapere che sono gay. Non me ne importava niente di affrontare l'argomento adesso! Mi sono trovato inaspettatamente in una circostanza scomoda (mia sorella che me lo chiede attraverso dei messaggi, e mia madre che sente non da me ma da altri che potrei essere gay). Non mi piace non avere il controllo diretto sulla mia vita, quindi mi sono sentito spiazzato.

2) non mi preoccupo certo di sorbirmi una sgridata! Figuriamoci se lascio che si creino questi scenari adolescenziali! Non me ne importa niente delle reazioni del momento. Mi fa strano il fatto che, seppur dovesse far finta che avere un figlio gay sia la stessa cosa, so già che mi riterrebbe una vergogna da tenere nascosta. Non me lo direbbe, però io lo percepirei.  

Insomma, non è certo un dramma apocalittico, ma non è nemmeno una situazione piacevole. 

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Anzitutto ti esprimo la mia solidarietà, non penso che t stia passando un bel momento ei spiace.

Mi permetto di consigliarti di volerti più bene. Volersi più bene significa farsi rispettare di più dagli altri.

Da tua sorella che va da tua madre,

da sto tizio che si inventa fantastorie ecc ecc

Come detto da altri forumers sembra che vieni trattato da quindicenne quando ormai quindi anni li hai per gamba.

Anche se non si ha l'indipendenza economica la propria dignità la si deve esigere.

PS Confermo, se vivi in un comune con meno di 15.000 abitanti hai il culo chiacchierato, nonostante le te paranoie/precauzioni.

 

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Se la cosa è stata nell'oblio per circa trent'anni, prevedo che a breve ci tornerà e potremmo tutti dimenticarci di questo spiacevole fatto e del molesto pippo.

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10 hours ago, IlTaciturnoCheScrive said:

Ho solo appurato che la prospettiva dell'omosessualità di suo figlio la ripugna.

Mi sembra una esagerazione....tu dici - apparentemente - che semplicemente hai aspettato a fare CO di trovare un fidanzato che valesse la pena di presentarle e che per questo hai rimandato negli anni di fare CO, non avendolo ancora trovato

Il problema è che se vivi in un paese e non hai la fidanzatina o una serie di fidanzatine, a partire dai 16 anni sei automaticamente "chiacchierato" ( l'obbligo di presentazione vige per la fidanzatinA, non per il fidanzatinO ) . Per questo anche un fatto minimo diventa fonte di pettegolezzi e maldicenze, perchè trova terreno fertile

Ti sei evitato gli "scherzi" e la "chiacchiere" cioè i due mezzi di controllo sociale informale più diretti ma ovviamente la tua famiglia ti deve difendere da una omosessualità che è diventata oramai "maldicenza".

La madre, come Nume tutelare della Famiglia, ha il compito di difenderla dalle maldicenze di paese ( purtroppo questo avviene in genere rispondendo a cattiveria con cattiveria...chiamando in causa le mancanze di altre famiglie: infedeltà, corna, alcolismo, pigrizia, tossicodipendenza, vizio del gioco, contese ereditarie...)

Questo non significa che tua madre avverta effettivamente ripugnanza per l'omosessualità

 

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12 hours ago, IlTaciturnoCheScrive said:

Cosa c'entra che io non sia di primissimo pelo? 50 o 15 renderebbe la situazione identica. Infatti io non sto aspettando una sorta di permesso da parte dei familiare per relazionarmi con altri gay.

NO!

a 30 anni suonati il cordone ombelicale dovresti averlo reciso da decenni.

sennò è un problema -enorme- che è ancora più grave del fatto che ti vergogni di essere frocio

---

se non capisci che del fatto che

12 hours ago, IlTaciturnoCheScrive said:

la prospettiva dell'omosessualità di suo figlio la ripugna

te ne deve importare quanto della vita riproduttiva dei lombrichi, non ne uscirai mai, vivrai una vita di merda da eterno represso e magari dirai che la "comunità gaya" non ti capisce, che sono tutti superficiali o che pensano tutti solo a scopare & altre banalità assortite.

sinceramente, non mi pare una bella prospettiva

poi, fai come ti pare.

evita solo di raccontarti cazzate e di dare la colpa agli altri dei tuoi fallimenti

Edited by freedog
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On 28/7/2017 at 9:36 AM, freedog said:

 

E' sufficiente solo che non ti fai mai vedere in giro appolipato a una ragazza e tutti (NB: quando dico tutti intendo letteralmente TUTTI) sanno già che sei omorikkione.

Ste paranoie da velatismi ridicoli lasciamole da parte, ok?

e' proprio proprio vero!

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Guarda che se te lo diciamo in tanti non è perché siamo malvagi e vogliamo deriderti, ma perché della situazione passa un'immagine non piacevole. Non sappiamo se lavori e puoi permetterti una indipendenza ma se fosse possibile sarebbe la prima strada da attuare. Ieri sera ho visto Mine Vaganti di Ozpetek e trovo la tua situazione molto simile! "aiutati a salvarti" diceva qualcuno! 

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