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Scindere sesso ed amore è possibile?


justjack

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@schopy, un momento, chiariamoci.

Non ho mai detto che "scopa divertendoti e senza aspettative" non possa essere un buon consiglio di vita. Anche "fai sport" è un buon consiglio di vita. Anche "lavora sodo" è un buon consiglio di vita. Ciò che mi causa problemi è che il consiglio venga posto non come un consiglio generico per vivere una vita piacevole, bensì come il consiglio da dare a chi vorrebbe una relazione, come comportamento che prepara alla relazione, che apre la porta alla relazione e addirittura che ne facilita anche il mantenimento a lungo termine. Non lo fa, è solo un passatempo. Ti fa divertire, quello sì, per cui se non riesci a fare il sesso senza pensieri perché non riesci a scindere il sesso dall'amore ti perderai un'attività divertente. E avrai un problema di palle piene. Ma non un problema di solitudine. 

Edited by FreakyFred
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Credo che sia diverso il tipo di investimento.

Il motivo per cui i romantici hanno amori più infelici è la dipendenza sessuale dal partner,

se associ l'amore alla soddisfazione sessuale non valuti le persone con la dovuta obiettività.

"Ma come fai a stare con un simile stronzo?" Si chiederanno i tuoi amici.

Finora non mi è mai capitato di vedere un libertino fidanzato con uno stronzo;

mi sono spiegato questo fenomeno col fatto che se non associ l'amore alla soddisfazione sessuale

tendi a valutare le persone più con il cervello che con l'uccello.

Il romantico - se mi concedete la metafora - è come un fumatore che fuma solo quando sta con te

e non sai mai se ti ama o ha solo bisogno di fumare.

La cosa vale con ogni tipo di isolamento o dipendenza, con quello sessuale mi pare solo più evidente.

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@Almadel, se mi permetti, secondo me anche qui c'è una piccola confusione. Il discorso che fai può funzionare per un libertino che "funziona bene", i.e. che riesce effettivamente a farsi una vita sessuale soddisfacente, e per un romantico che viceversa non ce l'ha. Ma le due cose non si coimplicano, essere libertini e fare tanto sesso. Ho conosciuto un "romantico" (così romantico da potersi definire, secondo gli standard della gente normale, uno psicopatico), tempo addietro... scopammo al primo appuntamento. Non chiamo questo innamoramento, e onestamente la trovo una pratica quasi cristallizzata, il sesso si fa subito, di solito al primo appuntamento, anche se l'altro è "romantico"; è la ragione per cui si può essere "troiette romantiche", perché la disponibilità del sesso non dipende in nessun senso dalla disponibilità dell'amore. Come dicevo prima: non sono due cose naturalmente unite che bisogna imparare a scindere, ma, sembrerebbe, due cose naturalmente scisse che bisogna imparare a unire.

Per questo dico che forse stiamo parlando di una leggenda. I "romantici", quelli che pongono il "divieto di sesso" come addirittura ha detto qualcuno in un altro topic... generalmente vorrebbero solo che il sesso fosse contestualizzato in maniera più piacevole del pompino in un cesso pubblico, ma per il resto sono infoiati come qualunque altro maschio e se gli dai l'occasione faranno rapidamente quanto chiunque altro.

 

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13 hours ago, FreakyFred said:

Il dato sulla coppia che menzioni non ce l'ho presente. Ha qualche base numerica?

Dei dati sulla coppia aperta intendi?

Qualche studio che ne attesti la rilevanza fra i gay negli USA esiste, come molte indagini di questo tipo sono però limitate ( San Francisco, New York ) non mi sbilancerei a dire 30% o 50% e mi limiterei a dire che il fenomeno è molto rilevante e quasi tutti i gay adulti prima o poi hanno almeno sperimentato una volta, una coppia aperta, anche solo per concludere che non fa per lui ( ovviamente bisognerebbe avere dei dati estesi anche alla provincia...non solo nel cuore delle metropoli )

13 hours ago, FreakyFred said:

A parte questo, tutto corretto, ma è importante notare che se la coppia viene intesa effettivamente come alleanza e  struttura sociale

La coppia potenzialmente sarebbe questo, devi però considerare che una percentuale rilevante di gay non sanno cosa vogliono, o per così dire, "galleggiano" nella vita.

L'errore che in genere si fa è collegare questa "leggerezza" al libertinaggio, cioè trasformare una critica psicologica e socio-culturale, in critica di tipo morale.

In realtà - pur non avendo nessun dato a sostegno - io credo che sia un problema che riguarda anche i gay cd romantici.

Molti gay - siano essi romantici o libertini - "galleggiano" nella vita con evidenti limiti di capacità di autodeterminazione, ciò che contraddistingue il gay romantico è che si "lamenta" ( ovviamente sono tutte generalizzazioni...non c'è bisogno di precisarlo ogni volta ) la piega lamentosa e retorica del romanticismo gay, l'ho già commentata tante volte in passato. Ma ho anche alluso diverse volte al libertinismo "triste", meno forse a quello latamente "aggressivo" ( in genere lo si declina in termini competitivi...cioè in relazione a terze persone ma esiste anche una aggressività che si focalizza contro il potenziale partner )

Ora, messa in questi termini, può sembrare una situazione un po' drammatica...ma ovviamente sto focalizzando gli aspetti patologici, le cose che non funzionano e le persone non sono mai al 100% buone o cattive, funzionali o disfunzionali etc

Illusorio ( per me ) è pensare che la soluzione al problema stia nella dicotomica divisione "fusionisti" "scissionisti"

 

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2 minutes ago, Hinzelmann said:

Dei dati sulla coppia aperta intendi?

No, intendevo che sembravi suggerire che i gay ricorrano alla coppia monucleale più degli etero, cosa che mi sorprenderebbe.

3 minutes ago, Hinzelmann said:

devi però considerare che una percentuale rilevante di gay non sanno cosa vogliono, o per così dire, "galleggiano" nella vita.

Illusorio ( per me ) è pensare che la soluzione al problema stia nella dicotomica divisione "fusionisti" "scissionisti"

Touchè. Infatti io non credo che il problema sia che cosa si vuole, se si vuole la storia della vita o il divertimento di una notte. È la coerenza fra atti e intenzioni e aspirazioni e desideri. I gay da quanto vedo hanno una spiacevole tendenza a dire "ti amo" quando intendono "sono infoiato" e a portarti a letto perché vogliono sentirsi dire ti amo. È un equivoco che necessita di chiarificazione, e andare a dire che l'amore lo trovi solo quando lo dai a tutti mi pare una cosa che produce solo ulteriore confusione dove sarebbe necessario chiarimento. Insomma mi pare che proprio laddove si vorrebbe sottolineare quanto sia importante scindere sesso e amore si manchi di distinguerli, che è invece la cosa che conta.

 

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12 minutes ago, FreakyFred said:

No, intendevo che sembravi suggerire che i gay ricorrano alla coppia monucleale più degli etero, cosa che mi sorprenderebbe.

No, io volevo solo dire che la coppia aperta è una alternativa più praticata fra i gay

Che i gay siano complessivamente più predisposti alla coppia mononucleale, non ho elementi per dirlo e tenderei ad escluderlo, non fosse altro che per ragioni storiche e problemi di accettazione etc anche se magari le cose stanno migliorando

La mancanza di studi seri ed indagini sul mondo gay ci limita, non possiamo accettare per buoni i dati di uno due anni di applicazione del matrimonio gay in Francia, per concludere che la coppia gay mediamente ha 50 anni e 8 anni di differenza di età perchè ovviamente una legge nuova viene utilizzata da gente che l'aspetta da anni...però il maschio medio francese eterosessuale in ogni caso si sposa a 37 anni, quello spagnolo a 37,5 e quello italiano a 34 anni e l'età media della coppia gay italiana richiedente mutuo per l'acquisto della prima casa ha 40 anni...certo la novità non ha ingenerato nelle nuove generazioni gay la corsa alla coppia gay, in termini effettuali ( anche se i dati non sono forse così dissimili da quelli etero )

Insomma se parliamo di "storia di una vita" dobbiamo iniziare a registrare una serie di indizi che sembrerebbero indicare che stia diventando una cosa per quarantenni, forse in chiave gay per over 40, il ché crea una sorta di "limbo" fra il newbie 18nne che ha ancora problemi di accettazione ed il gay "maturo" che si stabilizza

 

 

 

 

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8 hours ago, FreakyFred said:

Non chiamo questo innamoramento, e onestamente la trovo una pratica quasi cristallizzata, il sesso si fa subito, di solito al primo appuntamento, anche se l'altro è "romantico"; è la ragione per cui si può essere "troiette romantiche", perché la disponibilità del sesso non dipende in nessun senso dalla disponibilità dell'amore. 

Però, e qui mi faccio interprete di Almadel, mi pare che l'accezione in cui lui intende il romantico e il libertino si possa caratterizzare (anche) come tendenza, rispettivamente, a sacralizzare e desacralizzare/dissacrare il sesso.

Non è la quantità di scopate a far la differenza, né la qualità, piuttosto es. la tendenza ad innamorarsi di tutti quelli con cui scopi.

21 hours ago, FreakyFred said:

Ciò che mi causa problemi è che il consiglio venga posto non come un consiglio generico per vivere una vita piacevole, bensì come il consiglio da dare a chi vorrebbe una relazione, come comportamento che prepara alla relazione, che apre la porta alla relazione e addirittura che ne facilita anche il mantenimento a lungo termine. Non lo fa, è solo un passatempo. 

Io sono parziale, perché tra i gay fidanzati che conosco, direi che tutti hanno una visione appunto "disincantata" del sesso; poi c'è la categoria meno facile da riconoscere, quella di chi mima il disincanto per nascondere le proprie tendenze romantiche...ma qui si aprirebbe un lungo e noioso discorso sulle persone complicate.

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Se fai sesso al primo appuntamento e ti innamori di ogni persona con cui fai sesso

non sei né libertino né romantico, ma semplicemente pazzo. :)

 

 

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31 minutes ago, schopy said:

la tendenza ad innamorarsi di tutti quelli con cui scopi.

Non ci si può "innamorare" di tutti quelli con cui scopi, specie se il numero dei suddetti diventa ragguardevole. Quello non è innamoramento, è semplicemente superficialità (o pazzia, vedo che @Almadel mi ha preceduto xD). Mi pare che si confonda la causa con l'effetto; non sono superficiali perché sono romantici, bensì sembrano romantici per nascondere di esser soltanto superficiali.

31 minutes ago, schopy said:

Io sono parziale, perché tra i gay fidanzati che conosco, direi che tutti hanno una visione appunto "disincantata" del sesso

Non corrisponde del tutto alla mia esperienza, ma in ogni caso, è una statistica abbastanza viziata dal fatto che se sei gay, e in realtà in buona misura anche se sei etero, se sei sessualmente attivo per un po' diventi disincantato sul sesso per forza, e sempre per forza impari a distinguere il solo sesso dall'amore. E, ribadisco, non ho mai detto che ci sia nulla di male nel disincanto, purché non sconfini nel cinismo più gretto. Potrei perfino concedere senza troppi capricci che avere questo tipo di capacità di distinguere sesso fine a sé stesso e amore sia un utile propedeuticità ad una relazione seria. Ma la capacità cognitiva di distinguere sesso e amore è cosa separata dalla propensione emotiva a viverli come due cose separate, che mi pare tutt'altro che difficile e a dire il vero non mi pare neanche così sana. Cioè, dai, se dicessi che andare a puttane è un'esperienza che prepara e forma alla storia seria mi ridereste giustamente dietro; il sesso occasionale spesso offre lo stesso coinvolgimento emotivo che quello con una puttana, però quello viene proposto come una propedeuticità alla storia seria.

Scusate ma no, proprio no. Cioè, a 'sto punto al prossimo ragazzo che ci scrive in Consigliamoci che non trova l'amore facciamo un colletta e gli regaliamo qualche ora con un escort. Vedi come lo prepara alla storia seria... xD

Edited by FreakyFred
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12 minutes ago, FreakyFred said:

Cioè, a 'sto punto al prossimo ragazzo che ci scrive in Consigliamoci che non trova l'amore facciamo un colletta e gli regaliamo qualche ora con un escort. Vedi come lo prepara alla storia seria... xD

Ai tempi di mio nonno - quando s'erano le case chiuse - era proprio quello che facevano i padri coi figli adolescenti

e non c'erano mica tutti questi divorzi come adesso :)

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Non so se prenderla come una battuta e basta o rispondere :P

Dai, ad ogni buon conto una risposta breve breve: Quello era una specie di rito di passaggio all'età adulta. Ovviamente oggi non avrebbe alcun senso, si perde la verginità a 14 anni dopo essersi fatti fare l'educazione sessuale dai porno, le ragazze la danno piuttosto facilmente... insomma, è superfluo.

Edited by FreakyFred
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Ovviamente era una battuta @FreakyFred

In generale dare consigli ai ragazzi che non trovano l'anima gemella è abbastanza inutile.

Il mio consiglio standard: "Pensa piuttosto a farti molti amici gay e a scopare qua e là"

è tanto efficace sulla carta quanto impossibile da mettere in pratica;

perché un buon carattere e la disinvoltura necessaria non si improvvisano.

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44 minutes ago, schopy said:

rispettivamente, a sacralizzare e desacralizzare/dissacrare il sesso.

Questa è veramente una roba da anni '70, ma dire il vero il sesso gay era stato demonizzato più che sacralizzato

Insomma può essere che un liberal newyorkese etero o al massimo bisex, possa averlo pensato...cancellando ogni peculiarità della questione omosessuale e facendo dei gay una sorta di avanguardia della rivoluzione sessuale, ma non era affatto vero ( e noi gay ci siamo ritrovati con il cerino in mano, da soli, mentre infuriava l'AIDS-fobia : basti pensare al triste caso di Tondelli che scrive Altri libertini ed arriva alla conversione al cattolicesimo sul letto di morte...)

Il gay che idealizza l'amore, o si innamora dell'Amore è un gay solo, emarginato, in genere adolescente e vergine che differisce di 5-6 anni ( ma ai miei tempi potevano diventare 10-15 ) l'esperimento e/o l'espressione della propria omosessualità.

E' un problema di accettazione. Ma questo amore è del tutto virtuale...pochissimi sono i gay che a 15-17 anni hanno il fidanzatino

 

 

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1 hour ago, FreakyFred said:

Non ci si può "innamorare" di tutti quelli con cui scopi, specie se il numero dei suddetti diventa ragguardevole. Quello non è innamoramento, è semplicemente superficialità (o pazzia, vedo che @Almadel mi ha preceduto xD). Mi pare che si confonda la causa con l'effetto; non sono superficiali perché sono romantici, bensì sembrano romantici per nascondere di esser soltanto superficiali.

Utilizzavo un'iperbole...del resto Freaky, sei tu che ci racconti di scopamici che ti turbano emotivamente via whattsapp il martedì per cambiare idea il giovedì...insomma, non è proprio come l'ho messa giù io ma, ammessa e non concessa la sincerità degli interlocutori, se ne sentono di faccende di "innamoramenti" più o meno improvvisati.

Capita però che ragazzi romantici non per forza psicopatici siano portati ad idealizzare presto situazioni per lo più ludiche...comunque, non saprei che aggiungere, io di innamoramenti ne ho avuti pochi, mi sono impegnato molto e la cosa è durata sempre poco, quindi non sono il miglior consigliere per questo genere di discussione :D 

1 hour ago, FreakyFred said:

Potrei perfino concedere senza troppi capricci che avere questo tipo di capacità di distinguere sesso fine a sé stesso e amore sia un utile propedeuticità ad una relazione seria. Ma la capacità cognitiva di distinguere sesso e amore è cosa separata dalla propensione emotiva a viverli come due cose separate, che mi pare tutt'altro che difficile e a dire il vero non mi pare neanche così sana.

M sì; però qui la cosa si chiude a circolo...come Alma sosteneva, correttamente, che dar buoni consigli non basta a render le persone maggiormente disinvolte, così il saper tenere sesso e amore distinti nella capoccia non si traduce sempre in una capacità relazionale coerente...

32 minutes ago, Hinzelmann said:

Il gay che idealizza l'amore, o si innamora dell'Amore è un gay solo, emarginato, in genere adolescente e vergine che differisce di 5-6 anni ( ma ai miei tempi potevano diventare 10-15 ) l'esperimento e/o l'espressione della propria omosessualità.

Schopy a 15 anni che si commuove guardando La Morte a Venezia.

Edited by schopy
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57 minutes ago, schopy said:

se ne sentono di faccende di "innamoramenti" più o meno improvvisati.

Sì, ma non li vedo connessi al sesso...

1 hour ago, Almadel said:

è tanto efficace sulla carta quanto impossibile da mettere in pratica;

perché un buon carattere e la disinvoltura necessaria non si improvvisano.

Esistono strategie per migliorare la propria vita di relazione che non richiedono di essere prescelti dagli dei. Solo che non avendole mai dovute usare non le conosci xD

Inoltre c'è il fatto importante che le strategie che migliorano la vita di relazione sono al tempo stesso strategie per migliorare cose come il carattere e la disinvoltura, che come tutte le doti possono essere allenate

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18 hours ago, Almadel said:

Il motivo per cui i romantici hanno amori più infelici è la dipendenza sessuale dal partner,

se associ l'amore alla soddisfazione sessuale non valuti le persone con la dovuta obiettività.

 

Problemata almadeliana:

1) L''uso assai abusivo di romantico per indicare chi faccia sesso solo con chi ami.

2) L''uso assai abusivo di libertino per indicare chi faccia sesso anche o solo (?) con chi non ami.

3) La deduzione indimostrata e probabilmente indimostrabile circa la maggiore infelicità degli amori di costoro, chiamiamoli pure per comodità romantici.

4) La deduzione del tuttto errata che i "romantici" dipendano sessualmente dal partner:

    anzi, ne dipendono meno che i "libertini" proprio in forza delle definizioni.

5) L'asserzione sulla scarsa obbiettività dei "romantici" nel valutare le persone:

     proprio il nesso tra amore e sesso dovrebbe in generale permettere una maggiore obbiettività dei "romantici" rispetto ai "libertini" dato che questi si contentano di fare  una valutazione parziale, cioè solo sessuale, della persona, mentre quelli, i "romantici", la fanno totale, cioè sentimentale e sessuale.

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12 hours ago, schopy said:

Schopy a 15 anni che si commuove guardando La Morte a Venezia.

E' però un romanticismo particolare, nel senso che è un romanticismo senza sesso...

Ora bisogna immaginare @Schopy a 19-20 anni, che decide di buttarsi nella mischia ed invece gli piace "ruvido", "duro"

Ovviamente metto @Schopy, ma potrei mettere chiunque altro, è solo esemplificativo di un passaggio, che non si può generalizzare perchè è brutto parlare di "sessualità standard" riferito ad una persona o al contrario di una sessualità prevalente  che esclude altri che invece possono averne a pieno titolo, una diversa o particolare ( o avere difficoltà a registrarsi su questo standard )

Si fa per capirsi...insomma, se vogliamo delineare uno schema dobbiamo immaginare qualcosa che accade in prevalenza

Da un lato abbiamo un romanticismo senza sesso, dall'altro un sesso non romantico

La differenza è fra chi la prima fase la abroga, costruisce una identità sessuale maschile adulta sul rifiuto di qualcosa che percepisce come legato ad un periodo infelice in cui non si era accettato, o era scansato dai compagni di classe etc e chi invece si porta dietro qualcosa ed è una sorta di romanticismo NON relazionale, astratto o inapplicato

 

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8 hours ago, Hinzelmann said:

E' però un romanticismo particolare, nel senso che è un romanticismo senza sesso...

Ora bisogna immaginare @Schopy a 19-20 anni, che decide di buttarsi nella mischia ed invece gli piace "ruvido", "duro"

Schopy voleva far innamorare di sé i non-romantici con cui scopava, era una faccenda più contorta!

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Infatti, tutti vogliono far innamorare di sé i duri che non si innamorano di nessuno...

Disgraziatamente, i duri che non si innamorano di nessuno non si innamorano di nessuno.

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On 1/8/2017 at 10:14 AM, Hinzelmann said:

La differenza è fra chi la prima fase la abroga, costruisce una identità sessuale maschile adulta sul rifiuto di qualcosa che percepisce come legato ad un periodo infelice in cui non si era accettato, o era scansato dai compagni di classe etc e chi invece si porta dietro qualcosa ed è una sorta di romanticismo NON relazionale, astratto o inapplicato

 

Come si può lavorare su questa frase per generalizzarla a tutte le persone? Credo manchi qualcosa alla sequenza, ma a parte ciò direi che è una faccenda anche etero, solo che lì c'è la compartimentazione di genere a buttar sabbia negli occhi.

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La condizione di partenza di un omosessuale non è ancora equivalente in tutto a quella di un eterosessuale, ancora oggi la costruzione di una identità omosessuale è in sostanza un processo di tipo controculturale e certamente anche di disidentificazione ( possibile ) per coloro che ritenessero la propria omosessualità come un mero apparato di specifiche pratiche sessuali. Certo si deve generalizzare, ma ogni discorso di tipo sociale non può che fondarsi su delle generalizzazioni, si tratta quindi si stabilire se sia possibile declinare l'omosessualità come fenomeno sociale.

 

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  • 3 months later...

Bellissimo thread, da un bel po' non venivo qui, e mi ero perso qualcosa. Tornandoci in un momento di fragilità, non posso fare a meno di far notare che quella tra essere romantici o libertini, comunque si vogliano valutare questi due comportamenti, non è una libera scelta ma uno stato in cui ci si ritrova. Se uno, poniamo Almadel (che non ricordavo di ammirare così tanto) è simpatico, affabile, chiacchierone e amicone, potrà forse "decidere" di non entrare in confidenza con tutti i ragazzi che ricambiano la sua simpatia? Sappiamo pure che ha un buon odore e un gran pisello: dovrebbe proprio fare un grosso sforzo ???!!!

Viceversa, una persona introversa, riflessiva e solitaria potrebbe davvero "decidere" di abbordare chiunque con leggerezza? E se anche ci riuscisse, non si sentirebbe falsa? Io ci ho provato molte volte in passato, e mi ritrovo ora a sforzarmi di  dare a chi mi cerca in chat quella forza maschia e protettiva che il mio aspetto sembra suggerire, ma non solo non ci riesco - in un momento in cui vorrei essere protetto io - ma soprattutto non ho l'impagabile privilegio di "sentirmi a mio agio nel mondo", e quindi il piacere del libertinaggio mi è sempre stato precluso. Anzi, sono colpito da una frase di Almadel (faresti corsi di recupero?) che i Romantici in fondo non sanno stare da soli... Ebbene sì, è  vero e capita che chi dà troppa importanza alla coppia possa farlo perché in qualche modo ha paura del mondo, degli altri, e non riesce a contattarli come vorrebbe.  

Pavese diceva - cito a memoria - che la persona troppo romantica finisce poi per comportarsi come il peggior libertino: fallito -per incapacità, per sfortuna, per mancanza di modelli  oppure perché è impossibile - l'esperimento  di fondare una coppia nel tempo stabile e totalmente soddisfacente, consumata con l'età la speranza di riuscirci in futuro, rischia di rassegnarsi a puri contatti corporali , che pure non lo nutrono e sicuramente non lo rappresentano, nell'attesa che il calo della libido risolva il problema alla radice... ???

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Ancora con questi stereotipi dei romantici fessi ed insicuri? Ma per favore... Non nego che in alcuni casi sia vero, ma da qui a farne una generalizzazione certa ce ne passa. 

Casomai potrebbe essere vero il contrario. E se fosse il libertinaggio pura espressione di insicurezza, insoddisfazione cronica e continua ricerca di confermare di piacere agli altri? 

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17 hours ago, luca63 said:

la persona troppo romantica finisce poi per comportarsi come il peggior libertino: fallito -per incapacità, per sfortuna, per mancanza di modelli  oppure perché è impossibile - l'esperimento  di fondare una coppia nel tempo stabile e totalmente soddisfacente, consumata con l'età la speranza di riuscirci in futuro, rischia di rassegnarsi a puri contatti corporali , che pure non lo nutrono e sicuramente non lo rappresentano, nell'attesa che il calo della libido risolva il problema alla radice...

Be' dipende dalle persone "romantiche":

personalmente non ho mai deflettuto dalla linea "romantica" ed infatti rimasi "vergine", rispetto almeno a contatti fisici sessuali con altri, fino a 45 anni, quando consumai con colui di cui m'ero e di cui sono tuttora innamorato.

Certo questa mia non era una castità in senso stretto, perché l'atto sessuale con me stesso non me lo sono mai negato, anzi!, ma suppongo che gli atti masturbatori non inficino la definizione di "romantico"....

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