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Cosa ne pensate di chi dice che il coming out è un dovere?


Kubilend91

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2 hours ago, Arrhenius said:

Roberto Bolle invece si nasconde dietro il bon ton e la classe del danzatore per non dire niente, non perché lui sia uno di quei riservati delle app ma perché lui è educato e timido e dal cor gentile

in Francia è superdichiaratissimo & fidanzatissimo!

-e però qua ufficialmente non se deve da sapè...-

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2 hours ago, Arrhenius said:

Si vabbe ogni tanto poi quando litigano con qualcuno su instagram come Miley Cyrus poi esce l'articolo " Dolce e Gabanna contro ........ Che Scandalo ! " poi qualcuno apre un topic qui sul forum e tutti diciamo che Dolce e Gabbana sono delle quasi macchiette, poi confrontiamo la cosa con la storia di Vendola e la GPA e finisce lì. E' un ciclo mortificatorio e normalizzante degli imputati. Contro la Gianna c'è attualmente una indignazione quasi per motivi etici neanche avesse detto che è favorevole alle cure di conversione per i gay.

 

Si può anche essere gay ed essere contro la GPA senza avere rotture di coglioni dai talebani in glitter.

Detto ciò in realtà quello che dà fastidio di certi "froci" è il caso di dirlo non è tanto l'essere contro ma il voler seguire il pensiero della maggioranza. Renato Zero era un ricchione che sculettava in un Italia omofoba e bigotta e quindi li rassicurava dicendo "tranquilli fingo di prendere cazzi a destra e a manca ma sono solo un provocatore amo le donne e vado in chiesa". Oggi questo tipo di ricchioni (riutilizzo questo termine) visto che oramai è politicamente accettata la coppia gay sono contrari alle adozioni, quando ci saranno le adozioni saranno i primi ad adottare ma saranno contrari alla GPA e similiari. In realtà le Malgioglio della situazione sono quel gaiume che vive out ma vuole rassicurare il suo pubblico per essere sempre nazional popolari, forse è questo quello che fa girare i coglioni.

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davydenkovic90

Arrhenius dici troppe minchiate con troppi profili diversi, non ho voglia di stare a rispondere punto per punto a ogni singola cosa.

Definire codardo, emarginare o discriminare un ragazzo perché ancora non ha fatto coming out (ad es. con la famiglia) è da cretini e ignoranti. Ricordo che prima di fare coming out, ferro ha finto di essere etero e per una ragione piuttosto bassa: propinare al mercato dicografico certi suoi orribili dischi tipo "xdono" o "rosso relativo". Dovrebbe avere il coraggio di attaccare gli omofobi e schierarsi dalla parte della comunità lgbt.

È lui a fare la figura del vigliacco a puntare il dito contro i gay che non si dichiarano. 

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Tu scendi in piazza per i diritti dei pensionati? Scendi in piazza per i diritti dei disoccupati? Scendi in piazza per i diritti degli studenti? L'attivismo non è solo quello gay, nella vita non ti saranno riconosciuti solo i diritti personali ma anche patrimoniali. Usufruisci di tanti diritti che nemmeno te ne rendi conto, tutti noi lo facciamo ogni giorno, diritti figli dell'attivismo di tanti nostri predecessori o contemporanei.

Discorsi simili li si può fare per tutti, anche per i gaymeridionali che non lottano nella loro terra per avere lavori con stipendi in linea ma emigrano al nord per essere pagati meglio. Invece di lottare se ne vanno

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On 7/10/2017 at 8:36 PM, Almadel said:

Il mondo non c'entra nulla.

E' un atto d'amore verso sé stessi, come smettere di farsi di eroina.

Nulla da aggiungere, condivido in pieno!

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14 hours ago, Arrhenius said:

Contro la Gianna c'è attualmente una indignazione quasi per motivi etici neanche avesse detto che è favorevole alle cure di conversione per i gay.

Cioè fammi capire...dovremmo essere contenti del fatto che Gianna Nannini si lamenti dell'arretratezza dell'Italia quando non ha mosso un dito o non ha preso una posizione che meriti di essere citata in oltre 63 anni di vita e 40 e passa di carriera?

Ovviamente avremmo preferito che prendesse posizione a nostro favore, aiutandoci, piuttosto che difendere se stessa e basta

Poi è chiaro che lei può rispondere un sonoro "cazzi miei", è sicuramente un suo diritto: era un suo diritto fare uno pseudo CO come "polisessuale" nel 2006, è stata una sua libera scelta ricorrere alla GPA probabilmente mascherando l'uso all'estero di una tecnica illegale in Italia, con un finto ricovero a Milano ; ed ancora ha liberamente scelto di non dire quale famiglia avrebbe accolto 7 anni fa la bambina ; ed ora sceglie di trasferirsi a Londra invece di instaurare una causa per stepchild adoption che aiuterebbe tanti che a Londra non possono andare.

Mi pare anche ovvio si possa essere delusi dal fatto che una mano a cambiare questo paese non ce l'abbia data

Poi potremmo anche stare a discutere su Renato Zero.... Io non ne sarei neanche sicuro: Renato Zero è finito molto-molto male, ma almeno qualcosa di positivo ha fatto, certo non era il figlio dell'industriale dolciario che voleva impedire alla figlia di usare il cognome Nannini ai concerti, insomma la questione può essere dibattuta ma quando renato Zero ha detto delle "bestialità" di risposte ne ha avute, quando le dice la Nannini bisogna rispondere a Lei

 

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Il mio piccolo contributo:

Il coming out è un passo che si fa per se stessi, per poter vivere la propria vita sentimentale alla luce del sole. Per stare meglio con se stessi e con gli altri.

Ovviamente se tutti facessero c.o. probabilmente l'omosessualità sarebbe molto più sdoganato di quanto non lo sia oggi. Trovo comunque un paradosso dire che sia un dovere morale farlo.

Sicuramente la situazione dei personaggi famosi è particolare, certamente un loro c.o.  influenzerebbe molto l'opinione pubblica, ma anche per loro non riesco a vedere un obbligo morale.

La loro mancata uscita dall'armadio ha comunque un prezzo. Come detto da più forumer, diventano delle macchiette caricaturali.

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è il classico dilemma tra quelli che amano vivere la propria vita come un "atto di continua testimonianza politica" e chi invece la vive come un fatto strettamente personale... con tutte le possibili sfumature intermedie

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47 minutes ago, conrad65 said:

è il classico dilemma tra quelli che amano vivere la propria vita come un "atto di continua testimonianza politica" e chi invece la vive come un fatto strettamente personale... con tutte le possibili sfumature intermedie

Non direi proprio.

Il dilemma è tra chi è single e intende restare tale

e chi ha una vera famiglia o intende averne una.

Nel coming out non c'è nulla di strettamente "politico".

Il 18enne innamorato che piange di fronte alla mamma e le urla "Io amo Gianni!" non sta facendo alcun atto politico,

né lo fa il figlio del leghista che si innamora di un'Africana o la figlia dell'imam che si innamora di un ateo.

La "politica" ce la mettono gli altri; sono gli omofobi i razzisti e i bigotti ad avere una visione "politica" delle relazioni.

Romeo e Giulietta non amavano vivere la loro vita come un atto di continua testimonianza politica, anzi!

Loro si amavano e basta, la politica ce la mettevano le rispettive famiglie.

Quando lo capirai ti innamorerai anche tu. :)

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mi riferivo più che altro alla posizione del personaggio pubblico, da cui è partito il topic: il Tiziano Ferro o la Gianna Nannini

è chiaro che una loro presa di posizione ha una connotazione politica (e alla Nannini essenzialmente viene rimproverato di non "aver fatto niente" da un punto di vista politico, cosa che immagino non abbia ostacolato un suo CO in famiglia e il convivere con una donna, pur nella totale assenza di certi temi dalle sue espressioni artistiche come cantante rock)

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Io in quel discorso l'avevo inteso come "Coming Out Personale", che è un dovere accettarsi e non vergognarsi di ciò che si è, questo in linea di principio non significa doverlo dire ma piuttosto essere se stessi e non cercare di essere qualcuno che non si è... 

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On 14/7/2017 at 10:46 PM, conrad65 said:

immagino non abbia ostacolato un suo CO in famiglia

A suo tempo aveva dichiarato di non averne mai parlato, di essersene andata di casa e che pur di non tornare a Siena avrebbe preferito "battere"

Io credo che Gianna Nannini non abbia mai fatto neanche un CO personale, è semplicemente diventata il "genio artistico" a cui - a successo ottenuto - tutto si condona

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finche tiziano ha i sordi può dire quello che vuole, i sordi comprano tutto: l'affetto, il silenzio, una perizia giurata, berlusconi ecc ecc

prova a fare un CO a un raduno di FN vediamo se è un atto d'amore o dovere o fare i kamikaze LoL

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Se vivessimo in una società in cui il sesso è "una questione privata", il coming out non sarebbe necessario. 

Si uscirebbe la sera con gli amici e si parlerebbe di politica, di lavoro, del senso della vita e nessuno ti chiederebbe nulla che riguardi la tua sfera sessuale e affettiva. 

Però, da quel che mi risulta.. le cose non stanno così. 

Quindi gli scenari che si aprono sono due:

- menti/ fingi/ dissimuli/ ometti per quanto possibile

- dici la verità

Ah no, in realtà c'è un altro scenario possibile: non fare parte della società.

Ossia non avere amici ma solo conoscenti (solo gente che incontri casualmente e con cui scambi brevi frasi di circostanza tipo "ieri ti ho visto in macchina fermo al semaforo ma non ti sei voltato quindi non ci siamo potuti salutare! oh oh oh "da leggersi come la risata di Babbo Natale", che ridere", non avere un lavoro (non al contatto con altri per lo meno) e limitarsi a vivere la propria esistenza in modo "ritirato" (una sorta di eremitaggio).

 

 

Edited by Beppe_89
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IlTaciturnoCheScrive

Ricordo che prima che Tiziano Ferro facesse coming out, negli ambienti gay si pensava già abbondantemente che lui fosse gay. Non perché sia effeminato, ma... non so, forse nelle sue canzoni leggevamo la sua anima. La canzone del suo primo album "Ti voglio bene" sembrava proprio parlare di una coppia di fidanzati, che non di due amici. Noi gay ci rispecchiavamo molto in questa tecnica di dire qualcosa per volerne intendere un'altra.

Per lui che è un personaggio pubblico, nascondere la sua omosessualità avrebbe significato rinunciare, in un certo peso, alla vita. È indubbio che il coming out possa essere liberatorio, perché una volta che ti sei rivelato, puoi metterti "sulla piazza" e far capire che sei disponibile (sembra banale ma è così), oppure puoi farti vedere sempre con lo stesso ragazzo (il tuo) in ogni occasione, senza sentirsi obbligati a mentire: "è un caro amico"... sì, certo, come no!

Certo che poi per questo "dovere verso se stesso" bisogna tenere in considerazione anche altri fattori. Un conto è essere apprezzato, ricco e famoso, un'altra cosa è abitare nel paesetto bigotto, con dei genitori che ti ripudierebbero se sapessero tutto. 

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15 hours ago, IlTaciturnoCheScrive said:

Ricordo che prima che Tiziano Ferro facesse coming out, negli ambienti gay si pensava già abbondantemente che lui fosse gay.

non è che si pensasse solamente: si sapeva proprio!!!

E cmq anche lui di indizi ne metteva a iosa: Paola di Rosso relativo (x chi non lo sapesse: la canzone parla di chat), per tacer di Raffaella è mia; x citare solo i primi due che mio vengono in mente.

La cosa faceva molto rosicare le ragazzine dell'epoca, che ci dicevano la qsi: che non era vero, che noi siamo malati/fissati perchè vediamo froci in qsi posto...

salvo poi cascare dal pero quando alla fine tirò fuori il rospo

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purospirito

scusate in che mondo vivete? è un mondo costellato da unicorni rosa e da margherite glitter?

IN un mondo oppressivo il primo atto rivoluzionario è l'affermazione di sè. Il CO è atto dovuto in quanto dichiara l'esistenza di gay come essere umano e quindi rimarca il concetto di diversità in un sistema che concepisce solo una omologazione al modello fallologocentrico del maschio cisgender bianco eterosessuale occidentale e per di più cattolico. 

Non so voi, ma io voglio respirare. L'amore per se stessi coincide con il valore dell'autodeterminazione

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11 hours ago, purospirito said:

IN un mondo oppressivo il primo atto rivoluzionario è l'affermazione di sè. Il CO è atto dovuto in quanto dichiara l'esistenza di gay come essere umano

 

Si potrebbe anche concepire come "atto rivoluzionario" proprio il rifiuto delle catalogazioni esistenti nel mondo oppressivo e quindi propugnare l'indifferenza come arma esplosiva:

sono quello che mi va di essere, senza un obbligo mio di comunicazione e senza un potere altrui di ricognizione.

Indifferenti di tutto il mondo, unitevi.....

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L'indifferenza mi pare sia l'adesione pedissequa alle aspettative sociali predominanti

Non vedo proprio come ci si possa vedere qualcosa di "rivoluzionario", giacchè il concetto di rivoluzione implica il cambiamento di una situazione sociale esistente e non esattamente il contrario, cioè l'adattamento del singolo a ciò che la società gli richiede

E' chiaro che se parliamo del CO di una donna di 63 anni ( non di 16 anni )  che ha avuto una figlia con la GPA e convive da 7 anni ed è un personaggio pubblico

Se parliano cioè di Gianna Nannini, che potrebbe essere la madre di molti forumisti, se non fosse che è lesbica...possiamo dire tranquillamente che non può esistere più una motivazione individuale al CO : I suoi genitori sono morti,suo fratello si è già candidato a sindaco di Siena nel centrodestra ( perdendo ) nella reciproca indifferenza, i suoi amici nell'ambiente musicale sanno che è lesbica da 40 anni nonostante lei dichiari la sua polisessualità ed un generico ribellismo sessuale da centro social-femminista da 1977 e le sue canzoni - sul piano culturale/lesbico - rappresentano una sfida crittografica alla pazienza di lesbiche alla disperata ricerca di una icona gay

Residuerebbero per Gianna Nannini le motivazioni sociali al CO :

"Ok, io ho vissuto così, mi sono identificata nella rocker femminista ( sesso droga e rock and roll ) per non essere una lesbica camionista, però ora sono diventata mamma, ho quasi l'età di una pensionata e questo evento mi ha fatto capire che il ribellismo individuale indifferenziato non basta a tutelare mia figlia e la mia famiglia. Da ragazzina sono scappata da Siena a Milano, ora me ne vado a Londra ma nel farlo al contrario di quando ero giovane, sento il bisogno di contribuire a cambiare la società in cui sono vissuta"

Il massimo che Gianna Nannini produce è invece una lamentazione sull'arretratezza dell'Italia ( per carità non è che mi sia estraneo l'ho sentito dire da centinaia di gay ed anche da diversi miei fidanzati amici e partner e lo dico pure io ) quando avrebbe potuto fare MOLTO di più.

Essere delusi mi pare del tutto comprensibile

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secondo me occorre contestualizzare: tornando con la mente allo scenario che la Nannini ha vissuto e nel quale ha avuto successo (fine anni '70-anni '80 fino a lambire il massimo riconoscimento, come artista nazional popolare, quando compose l'inno dei mondiali di calcio in Italia nel 1990), all'epoca non esisteva neanche il concetto di CO

tutti gli artisti e musicisti di quel periodo hanno vissuto in una situazione "don't ask don't tell", interpretata variamente a seconda delle personalità (e nessuno di loro, anche successivamente, ha mai fatto CO: da Renato Zero, a Dalla, a tanti altri che forse è meglio neanche nominare per non rischiare di beccarsi una querela XD)

Tiziano Ferro appartiene a un'altra generazione, e, dopo un lungo periodo iniziale di sostanziale negazione, ha avuto la possibilità di cogliere l'evoluzione del costume sociale e di fare CO già in una fase tarda della sua carriera, dopo aver interpretato il ruolo di idolo delle ragazzine, quindi ingannando un po' tutti (ma ci sarebbe anche da fare un discorso sulla natura "bugiarda" della canzone, che tende a identificare il cantante in colui che prova un sentimento mentre è solo un interprete che riveste i panni dei sentimenti altrui (*) )

quindi il rimprovero alla Nannini, per quanto oggettivo ("non hai mai preso una posizione politica, ora come fai a lamentarti dell'arretratezza di un paese i cui costumi non hai contribuito a cambiare, pur avendo rivestito in passato una posizione importante?"), forse è ingeneroso perché alla fine ognuno cerca di vivere la propria vita nel modo meno negativo possibile rispetto a una situazione in cui si ritrova immerso e dalla quale non può mai prescindere

(*) il tema della canzone come inganno viene magistralmente trattato da Battisti e Panella in Don Giovanni

sono Don Giovanni
rivesto quello che vuoi
son l'attaccapanni
Poi penso che t'amo
no anzi che strazio
Che ozio nella tournee
di mai più tornare
nell'intronata routine
del cantar leggero
l'amore sul serio
E scrivi
Che non esisto quaggiù
che sono
l'inganno
Sinceramente non tuo

 

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11 minutes ago, conrad65 said:

secondo me occorre contestualizzare: tornando con la mente allo scenario che la Nannini ha vissuto e nel quale ha avuto successo (fine anni '70-anni '80 fino a lambire il massimo riconoscimento, come artista nazional popolare, quando compose l'inno dei mondiali di calcio in Italia nel 1990), all'epoca non esisteva neanche il concetto di CO

A parte che non è vero, sarà un concetto che praticavano solo i militanti perchè occorreva molto coraggio...semmai

Ma soprattutto nessuno rimprovera alla Nannini ciò che non ha fatto a fine anni '70, ma ciò che continua a non fare nel 2017

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50 minutes ago, Hinzelmann said:

sarà un concetto che praticavano solo i militanti perchè occorreva molto coraggio

non sono in grado di dire se esistesse o meno, a inizio anni '80, il concetto di CO: probabilmente si, in alcune ristrette parti del mondo, ad es. in ambiente liberal californiano USA, ma certo non in Italia, almeno come idea mainstream (e neanche a dire che c'era internet: forse se ne parlava in sparuti gruppi militanti e in qualche rivista underground)

niente comunque che potesse essere non dico affermato da un cantante pop, ma neanche "compreso" dal suo pubblico dell'epoca

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Quindi il movimento denominato FUORI alludeva alla necessità che gli omosessuali si dedicassero alla vita all'aria aperta....

Ma stiamo scherzando?

E' chiaro che Ivan Cattaneo o Umberto Bindi rimasero due eccezioni più che la regola e pagarono dei prezzi che potevano consigliare di rimanere velati, tuttavia faccio notare che Gianna Nannini non è venuta a mancare nel 1983...quindi perchè mai dovrei contestualizzarla a quella data quando ha avuto la possibilità di farlo nel 1993, o nel 2003, o nel 2013

Cioè non capisco proprio il senso di questi correttivi

Ripeto, il CO si può fare per motivi personali-individuali, o per motivi sociali e certo se non lo fai fino a 63 anni è ragionevole pensare ti rimangano solo delle valide ragioni sociali per farlo, ma allora io contestualizzo al 2017

 

 

 

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Nel piccolo mondo gay-social la Nannini è diventata l'eroina dei bisessuali poliamorosi (ce n'è qualcuno pure sul forum), che come al solito raccattano la spazzatura velata e la spacciano per roba loro nell'eterna invidia di non poter essere vittime tanto quanto i gay veri

Tanto detto, sono felice che la Nannini vada fuori dai coglioni, spero che la raggiunga presto anche la Renata Zero. A loro confronto persino D&G sono progressisti.

In ogni caso leggo il fenomeno nell'ottica dei conflitti di classe: le frocie ricche e vecchie, per anni hanno goduto dalla loro posizione di privilegio una sorta di "condono" della loro irregolarità sessuale e semplicemente adesso non sopportano di condividere la libertà con noi froci sfigati, che un tempo avrebbero potuto chiamare alla loro corte e sedurre coi loro soldi. Penso faccia parte del loro percorso di accettazione: siamo froci, ma almeno siamo ricchi. Un po' come un frocio che votasse "Noi con Salvini" pensando "sono frocio ma quelli sono negri". E' dura a sessant'anni subire la livella e sentirsi meno speciali.

Infine penso che la ragione vera vera vera sia soprattutto fiscale. Londra è e sarà sempre di più una metropoli di morte di fame costruita su misura per i ricchi del pianeta.

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6 minutes ago, Demò said:

Infine penso che la ragione vera vera vera sia soprattutto fiscale.

eh già...

un po' come quelli che prendono la residenza a Montecarlo perchè c'è il mare, un bel clima, bella gente...

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6 hours ago, Hinzelmann said:

Quindi il movimento denominato FUORI

d'accordo, ma il FUORI si inquadra nel discorso che facevo: parliamo di un movimento di nicchia, che non aveva grande visibilità sui giornali, se non per alcune iniziative eclatanti di lotta, qualcosa che a posteriori è stato (giustamente) riproposto come l'unico tentativo in Italia di portare certe tematiche all'attenzione della società e della politica... però da qui a dire che avesse una sua presa e visibilità mediatica ce ne corre, considerando poi che l'intero arco parlamentare remava contro (tranne, ovviamente, i Radicali)

nessun cantante pop o attore del periodo ha abbracciato la lotta del FUORI, giusto qualche poeta o letterato: il che non ne sminuisce affatto il valore, ma serve a capire da che storia veniamo, una storia in cui Renato Zero, mai dichiarato, era accettatissimo proprio perché volutamente sopra le righe e quindi "rassicurante" per l'omosessuale borghese che preferiva il macchiettismo di cui sorridere rispetto al personaggio "normale" che generasse nell'uomo della strada il dubbio di poter omologare il celibe quarantenne al culattone

tornando alla Nannini, sono d'accordo che nulla le vietasse di assumere, in una fase già senescente della sua carriera (perché musicalmente lei finisce, insieme a Bennato, ai tempi dell'obbrobrioso inno ai mondiali del '90, mondiali che furono del resto il canto del cigno della prima repubblica), un approccio più aperto, amichevole, "rilassato"

difficile dire perché non lo abbia fatto, presumo che nella storia delle persone ci possono essere delle rivoluzioni ma più spesso c'è una continuità con la propria vicenda personale, e la storia della Nannini è quella di una signora del 1954 che è diventata mamma in tarda età grazie a delle tecniche che avrebbe comunque dovuto utilizzare anche se fosse stata sposata con un uomo

il suo approccio mentale alla sua situazione odierna non è quello della famiglia omogenitoriale, bensì quello della mamma single che convive con un'amica

Edited by conrad65
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No non si inquadra affatto nel discorso che facevi ( che parlava di nicchia liberal di San Francisco )

Si inquadra nel discorso che ho fatto io di militanti coraggiosi a cui veniva delegata la visibilità da gay spaventati, con le dovute eccezioni dei cantanti già citati

Hai cannato punto e chiuso Lol

Che lei poi si consideri mamma single in menopausa è chiaramente un suo diritto, se non fosse che va a Londra - dichiaratamente per fare la stepchild adoption a favore della sua compagna, nel senso che i nodi vengono al pettine

Insomma è semplicemente una situazione ridicola, è chiaramente una coppia lesbica omogenitoriale

 

 

Edited by Hinzelmann
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1 hour ago, Hinzelmann said:

va a Londra - dichiaratamente per fare la stepchild adoption a favore della sua compagna, nel senso che i nodi vengono al pettine

pure il fattore tasse che citava Demò però mi sa che qsa c'entra

-se non ricordo male, pure lei c'ha avuto problemi con equitalia tempo fa-

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Può essere, anche se è difficile stabilire nell'ipotesi quale sia la causa e quale l'effetto, nel senso che credo che l'accusa che le venga mossa sia quella di aver costituito delle società in Irlanda per approfittare del dumping fiscale UE e poi di aver reinvestito l'utile realizzato, nell'acquisto di una villa a Londra.

Ad ogni modo se pure avesse invocato l'argomento a fini difensivi ( ma a Londra avrebbe potuto fare la Stepchild anche 3-4 anni fa...e non solo ora ) sarebbe un aggravante ulteriore ( nel senso che oltreché ridicola la situazione diventerebbe del tutto strumentale e spregevole )

Però la mamma single la stepchild adoption non la chiede, se chiedi la stepchild adoption è perchè sei in coppia e intendi garantire a tua figlia un secondo genitore.

 

 

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