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[Film] Call Me by Your Name


Uncanny

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1 hour ago, Icoldibarin said:

Dove gli hai visti gli scontrini?

ho capito che il film ti piace, ma eviterei polemiche un po' imbarazzanti su questa cosa

io ho notato questo dettaglio che non mi piace: non c'è nessuna scritta in italiano, non i libri, non gli appunti, niente. Solo le marche e le insegne.

Allora qui non si parla di errori di scenografia o di dettagli da giustificare tirando per i capelli la trama, è una semplicissima (e molto fastidiosa) regola del cinema americano: che il film sia ambientato in francia o in russia o in italia, le cose scritte debbono essere in inglese. 

Andando a caso immagino sia una cosa codificata durante una delle guerre mondiali per ragioni di patriottismo, non lo so e non mi interessa, è così. Lo notavo proprio per dire che è un film finto italiano, guadagnino gli ha dato una notevole verosomiglianza perchè conosce il paese, però rimane la sensazione che sia un po' un corpo estraneo, non un film italiano, non un film sull'Italia, ma un film ambientato in italia. Questa è una critica? Bo', è più che altro un'osservazione. Penso che puoi riuscire a conviverci senza doverla smontare a prescindere

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17 minutes ago, Demò said:

guadagnino gli ha dato una notevole verosomiglianza perchè conosce il paese

Più nello specifico l'ha girato dove ha preso casa lui ( il racconto era ambientato fra Liguria e Roma, lui lo ha spostato fra casa sua e Bergamo XD )

L'unica cosa che ti si può obiettare - ma l'ho già scritto - è che anche il racconto è di fatto "ambientato in Italia"

Però certo un regista italiano avrebbe potuto allontanarsi dalla fedeltà al racconto, invece di cavalcarla per compiacere il pubblico internazionale

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27 minutes ago, Demò said:

ho capito che il film ti piace, ma eviterei polemiche un po' imbarazzanti su questa cosa

Sì, il film mi è piaciuto anche se non lo ritengo qualcosa di eccezionalmente sconvolgente. Trovo che però queste critiche gratuite abbastanza immotivate ed immeritate. Io alla pellicola muoverei altre critiche piuttosto che sta cosa degli scontrini in inglese (che continuo a non trovare).

Non so cosa volessi trovare, forse dei cartelloni in italiano per la città con scritto "Qui siamo in Italia", per la verità è stato dato molto calco dal regista proprio alla situazione politica italiana del periodo tramite cartelloni elettorali (in Italiano ndr) e passaggi televisivi con ad es. Beppe Grillo che fa satira politica. Ecco, se dovessi vedere un punto debole secondo me è proprio questa sovraesposizione della scena politica, che ha giustificato pure lo spostamento dall'anno originario del racconto dall'88 all'83, che però non sembra essere per nulla rilevante nella trama del film e a me pare un po' incollata male.

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Quella é stata l'unica cosa davvero azzeccata, come la gustosa scena dei due amici di sinistra

Peró guarda che stiamo parlando di un film, non di un gelato. Si può approcciarlo in modo critico senza che questo coincida col "non mi piace"

E viceversa

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11 minutes ago, Demò said:

Quella é stata l'unica cosa davvero azzeccata, come la gustosa scena dei due amici di sinistra

Vabbé evidentemente abbiamo due metri di giudizio troppo differenti se uno degli elementi che a me sembrano più arraffazonati per te è la parte venuta meglio. Mi limito a consigliarti di rivedere il film senza doppiaggio se ne hai voglia, magari il tuo giudizio sull'ambientazione muta. Io dovrei vederlo con il doppiaggio in effetti per capire quanto le critiche siano sensate.

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30 minutes ago, Demò said:

eat pray love

oddio che orrore..

non so se sia peggio quello o il Woody Allen ambientato a Roma

Edited by freedog
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20 minutes ago, Syfy said:

no, questo è un prete che cerca un quarto d'ora di celebrità sparando cazzate & anatemi vari su qsa che manco ha visto.

il livello è questo.

ignorarlo è l'unica risposta possibile

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3 hours ago, Demò said:

Poi se a te piace il fantabosco e non batti ciglio guardando eat pray love, ok

Ho dovuto andare a cercare cosa fosse perché non ne avevo mai sentito parlare.

3 hours ago, Demò said:

Arraffazzonata sarebbe l'unica cosa da cui sprizza un po' di italianitá

Ti rammento che più che un film italiano si tratta di un film ambientato in Italia, dove la famiglia è italo-americana, le amicizie del ragazzo sono per di più internazionali ed il contesto è fortemente elitario. Certo non può rispecchiare lo spaccato tipico nazionale di quegli anni, ma non credo fosse quello l'intento dell'autore del libro e del regista, altrimenti sarebbe stato ambientato in una famiglia italiana, in un contesto più consueto.

Che poi io non abbia mai trovato e visto una buona rappresentazione della vita omosessuale degli anni '70/'80/'90 in Italia tramite un film è un'altra cosa, che per inciso mi dispiace molto.

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25 minutes ago, Icoldibarin said:

Che poi io non abbia mai trovato e visto una buona rappresentazione della vita omosessuale degli anni '70/'80/'90 in Italia tramite un film è un'altra cosa, che per inciso mi dispiace molto

  • anni 70: Splendori e miserie di Madame Royale di Vittorio Caprioli, con uno strepitoso Tognazzi en travesti
  • anni 80: la patata bollente, con Pozzetto sindacalista massimalista e Massimo Ranieri favolozizzima
  •   anni 90: Uomini uomini uomini di Christian de Sica

 

ok, specie l'ultimo film non è il max della vita (anzi..);

e però tutti fanno un ritratto discretamente fedele di com'era essere gay nel quotidiano nelle varie decadi, cosa che la commedia italiana ha sempre saputo fare

Edited by freedog
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41 minutes ago, Icoldibarin said:

la famiglia è italo-americana, le amicizie del ragazzo sono per di più internazionali ed il contesto è fortemente elitario

sembra un po' come quando si discute di omofobia e qualcuno se ne viene fuori dicendo che è una conseguenza della povertà o dell'ignoranza

adesso che negli anni '80 una famiglia di ebrei italiani (fosse pore italo-americani) col capofamiglia prof universitario, si prenda a casa uno che scopa il loro figliolo minorenne...e paghi pure due giorni di viaggio di nozze...parliamone dai

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Estratti dalla recensione di Cristina Battocletti sul Sole 24Ore

"Chiamami col tuo nome

L’amore sulla soglia

Le pulsioni e le paure omosessuali di un ragazzo nell’Italia degli anni 80: perché Guadagnino si merita l’Oscar

(omissis)

L’americano Oliver (Armie Hammer) è il ricercatore prescelto per quell’anno e si inserisce nella vita dei Perlman con una forma di sfrontatezza, che benevolmente Lyle scambia per informalità, ma che il figlio della coppia, il 17enne Elio (Timothée Chalamet), considera arroganza. Oliver, infatti, non ha alcuna premura di nascondere la propria prestanza fisica e intellettuale, secondo la morigeratezza imposta dall’educazione borghese: corregge Lyle sul suo terreno di conoscenza e funge da catalizzatore della sensualità di ogni persona con cui viene in contatto, maschio o femmina, senza lasciare spazio agli altri. In particolar modo a Elio che si trova, a causa della presenza di Oliver, a misurarsi con la sua identità intellettuale, fatta di musica classica che legge, trascrive e suona al piano e alla chitarra; con le sue radici religiose, l’ebraismo, che i Perlman non esibiscono e che Oliver ostenta portando al collo un ciondolo a forma di stella di David. Soprattutto Oliver lo mette a confronto con la sua sessualità, con l’attrazione per il ricercatore, che fa sbiadire quella per la coetanea Marzia (Esther Garrel).

(omissis)

Guadagnino riprende infatti l’incontro fisico tra Elio e Oliver con lo stesso pudore di qualsiasi coppia alla sua prima esperienza. Anche se sottolinea come sia più difficile varcare la soglia dell’omosessualità dovendo fare i conti con un certo moralismo di ieri e di oggi,

(omissis)

Al netto di alcuni dialoghi troppo insistiti e magari “archeologicamente” banali, e delle figure femminili poco interessanti e di contorno, il film di Guadagnino ha in sé il miracoloso equilibrio delle opere che restituiscono un sentimento universale."

Mi ha colpito la frase:

"le sue radici religiose, l’ebraismo, che i Perlman non esibiscono e che Oliver ostenta portando al collo un ciondolo a forma di stella di David."

Quindi ci sarebbe un'ostentazione delle sue radici religiose ebraiche da parte del seduttore omoerotico:

radici religiose che però fanno a pugni con una fruizione dell'omoerotismo o almeno con una sua fruizione serena....

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ma è come con l'Agenzia Europea del Farmaco, l'Italia deve vincere, deve prendere l'oscar, deve trovare la via della ripresa etc...è tutta retorica di un paese umiliato che cerca pretesti 

alla fine i giornalisti che ne stanno parlando tanto bene, neanche hanno visto il film, o almeno non hanno visto questo film, tanto è vero che per descriverlo ricorrono a clichè: elio diventa "un ragazzo sensibile" (che tanto è frocio quindi per forza sensibile),  di bisessualità non se ne parla, nell'articolo sopra si parla di "paure omosessuali" (che di per se è un'espressione parecchio improvvida), quando nel film di paure specificamente frocie non ce ne sono..

che dire, che schifo

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10 hours ago, Mario1944 said:

Quindi ci sarebbe un'ostentazione delle sue radici religiose ebraiche da parte del seduttore omoerotico

non eccessivamente:

alla fine quest'ostentazione sfocia tutta nella catenina al collo.

punto

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13 hours ago, freedog said:
  • anni 70: Splendori e miserie di Madame Royale di Vittorio Caprioli, con uno strepitoso Tognazzi en travesti
  • anni 80: la patata bollente, con Pozzetto sindacalista massimalista e Massimo Ranieri favolozizzima
  •  anni 90: Uomini uomini uomini di Christian de Sica
ok, specie l'ultimo film non è il max della vita (anzi..);

e però tutti fanno un ritratto discretamente fedele di com'era essere gay nel quotidiano nelle varie decadi, cosa che la commedia italiana ha sempre saputo fare

Grazie mille per i consigli, Freedog, vedrò di snocciolarmi almeno i primi due :)

9 hours ago, Demò said:

alla fine i giornalisti che ne stanno parlando tanto bene, neanche hanno visto il film,

In effetti leggendo quella recensione i dubbi sull'effettiva visione della pellicola mi vengono pure a me :D

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9 hours ago, Demò said:

alla fine i giornalisti che ne stanno parlando tanto bene, neanche hanno visto il film, o almeno non hanno visto questo film, tanto è vero che per descriverlo ricorrono a clichè: elio diventa "un ragazzo sensibile" (che tanto è frocio quindi per forza sensibile),  di bisessualità non se ne parla, nell'articolo sopra si parla di "paure omosessuali" (che di per se è un'espressione parecchio improvvida), quando nel film di paure specificamente frocie non ce ne sono..

sai bene quanto poco stimi la categoria (che effettivamente annovera tanti cialtroni che si limitano a copiare la cartella stampa spacciandola come la loro recensione), ma conosco Cri e SO che il film l'ha visto (anche perchè a Berlino c'era anche lei).

E proprio perchè la conosco, so bene quanto lei cerchi sempre (pure troppo) di psicanalizzare tutto (anche quando non occorre; lo fa per mantenere quel distacco critico da quel che viene narrato per immagini,.

Insomma, si pone su un piano altro dal film per darne un giudizio 'distaccato'. Anche quello è un sistema per recensire; a me non fa impazzire, ma lo fanno in tanti

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si,  ovviamente è un'iperbole che non abbiano visto il film, ma serve a dire che l'hanno visto attraverso le loro lenti come un film "a tematica" e senza andare per il sottile hanno finito per trovarci una serie di cose tipiche di questo genere, che pure non ci sono

è semplicemente pigrizia mentale, di fronte a una cosa nuova si reagisce come al solito senza notare le differenze

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4 minutes ago, Demò said:

si,  ovviamente è un'iperbole che non abbiano visto il film,

no guarda, ce n'è più di qualcuno che tira giù paginate senza manco sapè di che sta parlando,

limitandosi a copià la sinossi delle cartelle stampa + un po' di fuffa mista

7 minutes ago, Demò said:

senza andare per il sottile hanno finito per trovarci una serie di cose tipiche di questo genere, che pure non ci sono

quello invece è un sistema che si usa per differenziarsi dagli altri: qsa tipo "ehi, ma solo io mi sono accorta che sta catenina ha un'importanza fondamentale nell'evoluzione della storia? "

che poi, se te ne sei accorta solo tu, non sarà che tutta st'importanza in fondo non c'è? Son da considerare come fossero le analisi politiche di @Fabius81, se vuoi una dritta

cmq, ti ricordo che per differenziarsi dalla massa dei giudizi c'è stato chi 30 anni fa disse che 9 settimane e 1/2 è un film romantico.. niente di nuovo sotto il sole, insomma!

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Tuttavia il senso che gli viene dato da Cristina Battocletti (?) è quello di indicare una persona che è ebreo  e non lo dissimula o nasconde.

Cosa peraltro abbastanza normale se parliamo di un ebreo americano, rispetto a degli ebrei europei di identità composita ( mi pare Elio risponda siamo ebrei, francesi, italiani americani...) ma per la B. diventa un elemento di "fascino" agli occhi del ragazzino borghese

Anche se qualunque ebreo americano lo farebbe e qualunque ebreo europeo non lo farebbe, potrebbe essere vero per Elio che non lo sa...

Il problema ( ma è un problema del tutto soggettivo ) è che questo elemento che insieme ad altri, come il fatto di essere uno studente che discetta e corregge apertamente i professori che lo ospitano, dovrebbero concorrere a disegnare il quadro di una personalità "carismatica", si scontrano nella mia testa con Armie Hammer, che ai miei occhi non è carismatico. Certo è uno stangone di quasi due metri, californiano cogli occhi blu la presenza fisica sicuramente non gli manca, ma mi suggerisce l'idea del classico "bellone" che a 17 anni mi avrebbe fatto sbavare magari...ma a cui avrei attribuito un carisma solo per ragioni ormonali.

Il risultato è che se questi elementi dovrebbero suggerire indirettamente una sorta di seduzione o affascinazione, che monta, per me l'effetto sullo schermo non scatta ( anche se magari non è sbagliata l'idea che dovrebbero servire a questo )

Edited by Hinzelmann
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3 hours ago, freedog said:

non eccessivamente:

alla fine quest'ostentazione sfocia tutta nella catenina al collo.

Certo dedurre l'ostentazione delle radici religiose ebraiche  da una semplice catenina con stella di David portata al collo sembra eccessivo:

pensavo ci fosse qualcosa d'altro.....

1 hour ago, freedog said:

ce n'è più di qualcuno che tira giù paginate senza manco sapè di che sta parlando,

Oppure hanno visto la sola presentazione per spezzoni ai fini pubblicitari che ovviamente, estrapolando solo alcune scene o parti di scene, dà una visione parziale, anche se in sé non erronea per singole parti, del tutto.

Infatti alla visione degli spezzoni, in particolare quello del rinvenimento della statua antica che credo fosse il satiro danzante, a me pareva ci fosse un evidente richiamo all'omoerotismo greco classico, che invece non sembra connotare la pellicola, stando almeno ai giudizi di chi l'ha vista integralmente, anche se certe frasi della Battocletti qualche appiglio per una tale interpretazione lo danno pure....

Edited by Mario1944
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23 hours ago, Mario1944 said:

Quindi ci sarebbe un'ostentazione delle sue radici religiose ebraiche da parte del seduttore omoerotico:

radici religiose che però fanno a pugni con una fruizione dell'omoerotismo o almeno con una sua fruizione serena....

Difatti finisce per sposare la fidanzata storica; che dire, è una recensione molto equilibrata e con qualche intuizione a cui io non avevo fatto caso, anche se pare abbiamo visto film diversi. Ma la Cri è la Cri, e se @freedog la salva, la salviamo tutti.

9 hours ago, Mario1944 said:

Infatti alla visione degli spezzoni, in particolare quello del rinvenimento della statua antica che credo fosse il satiro danzante, a me pareva ci fosse un evidente richiamo all'omoerotismo greco classico, che invece non sembra connotare la pellicola

Quando rinvengono le statue il babbo archeologo spiega molto ma molto didascalicamente che "parte della collezione dei busti greci verrà rifusa nel Cinquecento da un papa licenzioso per farne una Venere"(OHHHHHHHHH!)...forse l'Apollo della situazione dovrebbe essere Oliver, che però da bravo americano ha la sensualità di un grosso tronco.

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3 hours ago, schopy said:

forse l'Apollo della situazione dovrebbe essere Oliver, che però da bravo americano ha la sensualità di un grosso tronco.

Vabbe' Apollo non era certo un dio sensuale per i Greci:

tale caratteristica era piuttosto di Afrodite e di Eros ed anche di Pan e di Dioniso.

Se l'Oliver de quo è com'è stato qui descritto, l'apollonosità ben gli si confà, stelle giudaiche a parte ;-)

Edited by Mario1944
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10 hours ago, schopy said:

è una recensione molto equilibrata e con qualche intuizione a cui io non avevo fatto caso, anche se pare abbiamo visto film diversi. Ma la Cri è la Cri, e se @freedog la salva, la salviamo tutti.

non mi pare di aver detto che quel che lei scrive sia sempre & cmq LA verità rivelata!

è una collega che stimo, questo sì; anche se, come dicevo ieri, non mi entusiasma l'atteggiamento di distacco che ha rispetto a quel che vede e deve 'giudicare'.

Quando scriv(ev)o io, cerc(av)o di essere più empatico  rispetto a  quanto vedevo. Ma ognuno ha il suo stile, ed è giusto così (sennò sai che palle..)

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restando in tema cinecritiche, segnalo anche questa recensione

http://lampoon.it/magazine/call-by-your-name/?http%3A%2F%2Flampoon.it%2Fmagazine%2Fcall-by-your-name%2F%3Futm_source=facebook&utm_medium=cpc&utm_campaign=call_me_by_your_name&utm_term=call_me_by_your_name_roma&utm_content=call_me_by_your_name_roma 

perchè secondo me ha saputo trovare il giusto mix tra empatia personale e giudizio estetico sul film (notevole il rimando viscontiano)

Edited by freedog
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1 hour ago, freedog said:

è una collega che stimo, questo sì; anche se, come dicevo ieri, non mi entusiasma l'atteggiamento di distacco che ha rispetto a quel che vede e deve 'giudicare'.

In sostanza non ti piace che giudichi od almeno tenti di giudicare "sine ira et studio", come si conviene ad un giudice equo ;-)

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1 hour ago, Mario1944 said:

In sostanza non ti piace che giudichi od almeno tenti di giudicare "sine ira et studio", come si conviene ad un giudice equo ;-)

la pessima abitudine di farmi dire quel che manco penso, quando te la togli?

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1 hour ago, freedog said:

la pessima abitudine di farmi dire quel che manco penso, quando te la togli?

Non ricordo d'averti mai così frequentemente commentato che tu possa accusarmi d'abitudine d'alcunché nei tuoi confronti ;-)

Comunque se ho sbagliato nell'interpretare la sostanza delle tue affermazioni sulla Battocletti critica, correggimi pure liberamente ;-)

Ti riposto la tua frase che dici io abbia mal interpetata:

"non mi entusiasma l'atteggiamento di distacco che ha rispetto a quel che vede e deve 'giudicare'. "

Secondo me questo è un giudicare od almeno un tentare di giudicare sine ira et studio ed è quindi un abito mentale lodevole per un giudice che voglia essere equo:

tale abito mentale non ti entusiasma, dunque che dobbiamo dedurre?

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