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Radiazione della dottoressa Silvana De Mari dall'albo dei medici


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Scopro ora che è la scrittrice (pensavo fosse una dott.ssa omonima), peccato, io ho "L'ultimo elfo" su kindle, me lo aveva consigliato entusiasta una mia amica anni fa, a questo punto probabilmente non lo leggerò mai

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Le hanno già chiuso il gruppo fb.

Ho letto certe robe esilaranti, tipo tutta una fantasia di onnipresenza in cui metteva gli omosessuali servi dell'Islam intenzionati a distruggere il cristianesimo aiutati dalla Clinton che prendeva i soldi dagli arabi per fare questo.

 

Degno de un libro distopico, altro che scrittrice fantasy (mai letto niente di suo, non mi risultano scrittori fantasy italiani che si discostano dalla mediocrità).

 

Comunque è stata già denunciata all'ordine dei medici secondo gaylex e il mieli ha rilasciato un comunicato stampa del medesimo avviso.

 

Sti cattonazisti sempre a fantasticare su come fan sesso le persone oh, poi siamo noi i perversi.

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Ho letto certe robe esilaranti, tipo tutta una fantasia di onnipresenza in cui metteva gli omosessuali servi dell'Islam intenzionati a distruggere il cristianesimo aiutati dalla Clinton che prendeva i soldi dagli arabi per fare questo.

E a me non sono arrivati nemmeno gli spiccioli per un caffè.

 

Firmato, btw.

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Appena   firmato  mi sie  aperta  pagina    ;   quella    "sottospecie   di essere  umano     va  messa  in situazione  di  non  nuocere  alla  società e  alle  persone  .

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E a me non sono arrivati nemmeno gli spiccioli per un caffè.

 

Io comincio ad aver problemi a dare una definizione al mio ruolo di mostro giender nella società.

 

Non sapevo di far parte di una guerra santa - prossimamente su Real Time.

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lecosechenondici

Io comincio ad aver problemi a dare una definizione al mio ruolo di mostro giender nella società.

 

Non sapevo di far parte di una guerra santa - prossimamente su Real Time.

Anche tu fai parte di quelli non informati? Un esperto del complotto mi ha spiegato su fb che la comunità LGBT vuole distruggere la famiglia tradizionale.

Io sono indignato perchè nessuno mi ha detto nulla. A saperlo partecipavo anche io alla crociata contro la famiglia tradizionale, solo i froci e le lelle devono adottare, caspio!

 

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@@lecosechenondici,

Io più che altro mi chiedo per quale motivo, nella mia presunta guerra santa contro il cristianesimo, io abbia deciso di prendere le parti dell'islam fondamentalista, che me vedrebbe appesa con una fantastica collana a forma di cappio sospeso in aria :asd:

Almeno stando al blog di 'sta tizia, che accusa la comunità lgbt (fra le altre cose) di non far la stessa guerra al medioriente.

 

Il problema comunque si sta facendo serio e riguarda il fatto che ci sta gente che invoca la costituzione le regole di un'entità di cui non è scientificamente dimostrabile l'esistenza per difendere il loro diritto ad essere omofobi (sempre a detta di 'sta tizia eh).

 

Io mi chiedo quale sia il quoziente intellettivo medio di 'sta gente che scambia la libertà di pensiero con l'istigazione all'odio e alla violenza.

 

Una cosa è certa, per colpa di fb e dei social network (premetto che sono fautrice dell'idea che il motivo per cui il sistema di controllo di fb non funzioni solo perché la mole di informazioni che viene postato è immensa e perciò delegata a strumenti automatici che vedono poi decisioni di censure ridicole come la chiusura ad esempio di pagine lgbt perché dettate da un sistema automatizzato) e di un governo che non ha la più pallida idea di come gestire tutto 'sto casino della "libertà di pensiero", questa guerra risulta sempre persa in partenza.

 

Non intendo dire che per tale motivo non bisogna agire, dico solamente che per ogni omofobo messo a tacere, ne riciccerà sempre fuori un altro pronto ad aprire una nuova pagina o gruppo su fb.

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lecosechenondici

@@nowhere, hai perfettamente ragione.

Una marea di volte ho espresso argomentazioni su argomentazioni, prove su prove, e alla fine l'omofobo di turno rispondeva "Il Corano condanna la sodomia", "Il Cattolicesimo condanna la sodomia". E così in cinque parole riuscivano a porre fine alla discussione. A quel punto nessuna obiezione può servire.

 

Poi vorrei capire se queste persone che condannano la sodomia la sera guardano la tv, con il loro partner di genere opposto. Possibile che ci sia così tanta gente che non ha mai rapporti sessuali non atti alla riproduzione? Perchè è facile dire "pene + vagina = bambini (k nn si ToCCno!!1!), siete cntronatura!!11! SOdoMITi!!" ma infilare il pene in una vagina con un preservativo in mezzo non è tanto diverso da infilare il pene in un ano.

 

 

 

 

 

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@@lecosechenondici,  Ti rispondo semplicemente dicendoti che la pornografia lesbica è di usufrutto nel 99% da maschi eterosessuali.

 

Per il discorso preservativo, beh, diciamo che ho capito come gli funziona la capoccia: sanno perfettamente di essere nel peccato e, piuttosto che cercare di correggere il proprio comportamento, preferiscono inveire contro quelli che ritengono peccati più gravi.

Insomma, è una sorta di ragionamento morboso che li porta a dire "Io sarò peccatore, ma se mi batto contro peccatori che son più peccatori di me, probabilmente ne esco pulito".

 

Ed ecco quindi che abbiamo divorziati con figli fuori dal matrimonio che si lavano la coscienza sulla pelle di gente a cui frega assai poco di quanto fanno le persone nel personale, fino a quando non fanno del male a nessuno.

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Con questo post partirò per la tangente, quindi i moderatori prendano provvedimenti (sempre che sia il caso).

 

Non sapevo di far parte di una guerra santa - prossimamente su Real Time.

Io sono tra gli autori di quel programma, sappilo.

 

Un esperto del complotto mi ha spiegato su fb che la comunità LGBT vuole distruggere la famiglia tradizionale.

#GayIsTheNewJew, proprio.

Finita questa fase (che sarà lunga), cominceremo a prendercela con qualche altra minoranza che verrà sempre a rubare il nostro lavoro, a violentare le nostre mogli, ad ammazzare i nostri figli, a mettere in pericolo le nostre tradizioni, a pisciare sui nostri valori...

 

Il problema comunque si sta facendo serio e riguarda il fatto che ci sta gente che invoca la costituzione le regole di un'entità di cui non è scientificamente dimostrabile l'esistenza per difendere il loro diritto ad essere omofobi (sempre a detta di 'sta tizia eh).

[...]

Una cosa è certa, per colpa di fb e dei social network [...] e di un governo che non ha la più pallida idea di come gestire tutto 'sto casino della "libertà di pensiero", questa guerra risulta sempre persa in partenza.

Lasciami dire una cosa impopolare e quasi provocatoria: la libertà di parola è una cazzata. Come tutte le altre libertà.

La nostra società è ancora ideologicamente figlia della Rivoluzione Francese e il risultato è che oggi, come allora, chiunque può decidere se tagliare la testa allo stesso Robespierre che ieri idolatravamo.

Fb, Twitter e simili hanno dato visibilità a chi, per la qualità del proprio pensiero, non ne avrebbe mai avuta. Tutti pontificano e nessuno conosce, proprio come impone quel cervello da contadini medievali che hanno ereditato da centinaia di anni.

Tizi come la qui presunta dottoressa sono: a) idioti in buonafede che non colgono le implicazioni delle loro discutibilissime affermazioni; B) mostri in malafede che sul malcontento e sulla superstizione cercano di costruire qualcosa di molto poco nobile; c) semplici mentecatti, vittime della legge Basaglia.

Altro che diluvio universale: una pioggia di fuoco, ci vorrebbe.

 

Insomma, è una sorta di ragionamento morboso che li porta a dire "Io sarò peccatore, ma se mi batto contro peccatori che son più peccatori di me, probabilmente ne esco pulito".

E' un po' il motivo per cui ho sentito un ragazzo rumeno immigrato in Italia rivolgersi ad altri immigrati usando vezzeggiativi e stereotipi tipici italiani.

Credo che alla base (e il nostro @@lecosechenondici e i suoi studi di psicologia sociale potranno precisarlo) ci sia la paura dell'ultimo entrato nel branco di tornare al di fuori e che, per questo, adotta gli stessi comportamenti che ha subito ma diventando ancora più carogna.

Un po' come (e se qui scateno un putiferio me ne sbatto altamente le balle) i froci in giacca e cravatta che cercano di farsi accettare socialmente da una società omofoba con osservazioni tipo: "Il pride no! Che schifo gli eccessi! Il CO ci discrimina! Le app ci ghettizzano! Usare il femminile ci stereotipa!".

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lecosechenondici

 

 

(e il nostro @@lecosechenondici e i suoi studi di psicologia sociale potranno precisarlo)

Purtroppo non ne so nulla, ma ci vediamo il prossimo semestre. Nel manuale di Psicologia Generale c'è una breve infarinatura di Psicologia Sociale e mi intriga moltissimo! Sarà che ha un attimino a che fare con la giustizia sociale :D

 

Un po' come (e se qui scateno un putiferio me ne sbatto altamente le balle) i froci in giacca e cravatta che cercano di farsi accettare socialmente da una società omofoba con osservazioni tipo: "Il pride no! Che schifo gli eccessi! Il CO ci discrimina! Le app ci ghettizzano! Usare il femminile ci stereotipa!".

:o

 

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E' un po' il motivo per cui ho sentito un ragazzo rumeno immigrato in Italia rivolgersi ad altri immigrati usando vezzeggiativi e stereotipi tipici italiani.

 

Si, ma in questo caso parliamo di minoranze che reagiscono e diventano come i propri carnefici in reazione a ciò che hanno subito.

 

'Sti nazicattolici sono la maggioranza, non la minoranza della popolazione.

 

 

 

 

Lasciami dire una cosa impopolare e quasi provocatoria: la libertà di parola è una cazzata

Si, perfettamente d'accordo :asd:

E' una cazzata perché mi pare assurdo che la gente sia così encefalitica da non capire che una libertà di parola che va a predicare la diffusione dell'odio verso altre minoranze, non ha proprio ragion d'essere (visto che con la propria libertà di parola si vuole eliminare un'intera categoria e la sua libertà di parola :asd:)

 

 

 

Un po' come (e se qui scateno un putiferio me ne sbatto altamente le balle) i froci in giacca e cravatta che cercano di farsi accettare socialmente da una società omofoba con osservazioni tipo: "Il pride no! Che schifo gli eccessi! Il CO ci discrimina! Le app ci ghettizzano! Usare il femminile ci stereotipa!".

 

Si, ma anche in questo caso la sindrome di Stoccolma che ne deriva, è figlia appunto delle vessazioni ricevute nel corso del tempo che portano allo sviluppo di un odio per la categoria.

 

E' come parlà di un ebreo nazista, di un nero nel kukluxclan, di un omosessuale prete.

Io qui invece non vedo alcuna sindrome di Stoccolma.

 

Cioè ma di sta tizia, prima che iniziasse a spararci addosso palle di letame, che ce ne fregava?

A me sinceramente meno de zero, visto che c'ho altri problemi a cui pensare quando me svejo la mattina, per cui della vita sessuale consensiente che praticano i cattonazisti me ne frega meno de zero.

 

E' che qui si dovrebbe entrare in un discorso ancora più profondo: tralasciando per un attimo i carnefici che si fanno paladini di crociate sparando sulla croce rossa, per quale motivo le altre pecorelle con un determinato bagaglio di credenze e pensieri sentono la necessità di conformare tutto il mondo a propria immagine e somiglianza?

Semplicemente perché, di fondo, ritengono che ciò che legittimizza e rende giusto il proprio pensiero è il branco.

Se tutti ci credono, mi par naturale allora che ci possa credere anche io.

Una persona sana ed in pace con sé stessa non ha bisogno che le proprie idee vengano acclamate da tutti.

Una persona che deve imporre il proprio pensiero come giusto andando a perseguitare il prossimo, di base, pecca di mancanza di convinzione del proprio pensiero.

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E' che qui si dovrebbe entrare in un discorso ancora più profondo: [...] per quale motivo le altre pecorelle con un determinato bagaglio di credenze e pensieri sentono la necessità di conformare tutto il mondo a propria immagine e somiglianza?

[...]

 

Una persona sana ed in pace con sé stessa non ha bisogno che le proprie idee vengano acclamate da tutti.

Una persona che deve imporre il proprio pensiero come giusto andando a perseguitare il prossimo, di base, pecca di mancanza di convinzione del proprio pensiero.

Ecco il motivo per cui la libertà di parola fallisce: perché non tutti sono abbastanza forti da digerire le altrui libertà di parola.

Due dei grandi motori dell'umanità sono sempre - e da sempre - stati rabbia e paura: la paura è quella condizione esistenziale imprescindibile per cui, se non hai un minimo sindacale di vita interiore, il mondo ti appare brutto e cattivo e interamente vòlto a farti del male; la rabbia, di converso, è la più facile manifestazione della paura.

Se io non sono capace di discutere con te perché vivo passivamente la mia esistenza e quindi non faccio altro che perpetuare idee e atteggiamenti preconfezionati, io avrò necessariamente paura di tutto ciò che è altro-da-me. Il branco, a mio avviso, è più l'effetto che non la causa: mi lego così tanto alla massa perché la massa non mi pone di fronte dei dilemmi, non mi spinge a cercare nuove (e per me irraggiungibili) risposte ma mi dice che vado bene così perché il numero fa la legge.

La libertà di parola, i social e la nostra democratizzata società permettono a questi gregari dell'esistenza di avere voce in capitolo, di sputare veleno. E di votare, addirittura.

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  • 1 year later...

La Repubblica

Via al processo, a Torino, a Silvana De Mari, la dottoressa nota anche come autrice di libri fantasy per ragazzi denunciata dal Torino Pride per avere insultato il mondo gay, soprattutto sui social, e di fomentare l'odio nei confronti degli omosessuali. L'accusa è di diffamazione: nello scorso dicembre il GUP aveva respinto la richiesta di archiviazione del PM.

A favore di De Mari - che tra meno di un anno sarà alla sbarra per un altro procedimento, quello sulle pesanti dichiarazioni nei confronti del Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli di Roma, c'è un appello firmato tra gli altri da Carlo Giovanardi, Francesco Agnoli, Luigi Amicone, Roberto Casadei, Roberto Cota, Alessandro Meluzzi, Assuntina Morresi, Eugenia Roccella, Giacomo Vurchio, Peppino Zola, in cui si dice che "sotto processo sono le fondamentali libertà di pensiero, scienza e religione, garantite dalla nostra Costituzione laica e repubblicana, in un contesto di oscurantismo e silenzio non degno di una città come Torino".

A Torino la dottoressa, 64 anni, è finita nel mirino delle associazioni LGBT dopo che aveva dichiarato in pubblico, e in particolare alla stramissione radiofonica "La Zanzara", che l'omosessualità è una malattia. Non una condizione normale, secondo lei: "Io ho tre specialità - ha affermato - psicoterapia, medicina e chirurgia. Sono 40 anni che curo le persone omosessuali”. Anche il Comune di Torino si era aggregato all'esposto.

Il giudice, il 7 dicembre scorso, ha respinto la richiesta di archiviazione che la procura aveva depositato dopo mesi di indagini. Non era individuabile, secondo l’accusa, il soggetto destinatario delle offese. Ma il GUP Paola Boemio aveva bocciato ribaltato la tesi del PM Enrico Arnaldi Di Balme, che non aveva trovato una chiave giuridica per portare il medico a processo, né sulla diffamazione né sull'aggravante della discriminazione secondo la legge Mancino, che però non individua tra i diversi tipi di discriminazione quella relativa a orientamento sessuale e identità di genere. L'avvocato del Torino Pride, Nicolò Ferraris, aveva ribadito: "Le offese pronunciate pubblicamente dalla De Mari sono rivolte ai movimenti, non solo alle persone LGBT in generale, e non sono opinioni ma offese".

Fin qui il processo nato dall'esposto del Torino Pride. Poi c'è quello, che inizierà il prossimo 21 marzo sempre a Torino, per le dichiarazioni sul circolo romano Mario Mieli, che da più di trent'anni si batte per il superamento di stereotipi e pregiudizi sulle persone omosessuali e transessuali. L'accusa è di diffamazione aggravata e continuata: sia sul suo profilo Facebook, sia attraverso alcuni  giornali online, la dottoressa De Mari aveva definito il Circolo "simpatizzanti di pedofilia, necrofilia e coprofagia", e aveva aggiunto: "Fino a quando esisterà un circolo intitolato a Mario Mieli - aveva scritto - vorrà dire che la protervia e la prepotenza saranno totali. Non intendo tollerare un circolo sovvenzionato con denaro pubblico che inneggia a pedofilia, necrofilia e coprofagia". Parole simili erano state pronunciate dalla stessa dottoressa anche in un video su YouTube. Il circolo, attraverso l'avvocato Michele Poté, si è costituito parte civile.

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Sto guardando ora un suo video ed è FANTASTICA nel suo delirio, ha iniziato con la condanna del fisting e ora prosegue denunciando il simbolismo satanico nei video di Miley Cyrus :D 

Edited by schopy
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2 hours ago, schopy said:

Sto guardando ora un suo video ed è FANTASTICA nel suo delirio, ha iniziato con la condanna del fisting e ora prosegue denunciando il simbolismo satanico nei video di Miley Cyrus :D 

quale video?

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22 hours ago, schopy said:

Sto guardando ora un suo video ed è FANTASTICA nel suo delirio, ha iniziato con la condanna del fisting e ora prosegue denunciando il simbolismo satanico nei video di Miley Cyrus :D 

Io condanno pure il fisting, ma mica mi hanno portato in tribunale.

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48 minutes ago, Rotwang said:

Io condanno pure il fisting, ma mica mi hanno portato in tribunale.

Eh difatti, stiamo cercando il giusto cavillo per portartici ?

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se questa bella signora praticasse fisting e sesso anale forse riuscirebbe a ridurre un po' la sua isteria

perché di isteria si tratta….

ricerca spasmodica di attenzione...

comportamenti ''drammatici''... toni esaltati…..

oppure è soltanto una vecchia acida?

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