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Annegare nell'amore liquido: in cerca di un porto sicuro.


HeartOfDarkness

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credo che fino ai 30 ( e potrei spingermi fino i 35) il fisico è importante. Se sei bello di natura buon per te, se non lo sei ci lavori su e sistemi ciò che puoi sistemare. Questa verità si è sempre tramandata tramite le app... e il sesso fine a se stesso non è un male atroce.

 

 

sicuramente nel tuo vissuto ci saranno eventi positivi tralasciati per via della tristezza quindi non fossilizzarti su sta cosa.

 

in ultimo sul forum c'è un ragazzo che la pensa come te, Akira :aha: privatamente potrete trattare la cosa e darvi forza...

 

benvenuto e tante belle cose

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Ripeto, vado da una terapeuta e al momento non mi ha trovato nulla da dire. Anzi, si è complimentata per gli sforzi quotidiani che faccio.

 

E' una terapeuta, è normale che faccia leva sui piccoli progressi anzichè cazziarti : le modifiche nell'atteggiamento alla vita si modificano così, non con la paternale . E te lo dico da terapeuta . Per cui non è un valido argomento a cui appoggiarsi . Consideriamo inoltre che non abbia tutta questa esperienza su come gira il mondo negli appuntamenti tra maschietti, magari rimane sconvolta dalle tue disavventure e pensa che succedano tutte a te .

 

Sicuro poi che di persona non sarai così come appari, ma dai tuoi post traspira negatività intrisa di una moralità sociale secondo cui ci siano dei doveri da parte degli altri nei tuoi confronti, allo stesso modo in cui pensi di porti tu con gli altri . Il fatto è che tu tendi a diventare spietato giudice non appena vi sia un'interferenza nel tuo quadro delle cose, al punto di denunciare dei volontari solo perchè questi nella loro vita privata ti giudicano represso .

 

Pensano che sei represso . 

 

E quindi?

 

Ti pesa così tanto il giudizio di due individui su un'intera associazione ? Giudizio peraltro non distante dalla verità, da come dici tu stesso : ognuno ha i suoi tempi per il CO, per cui in questo momento stai reprimendo qualcosa . Ci sta .

 

Ultimo punto, ma il più importante : in tutto questo il tuo amico, quello fidanzato che hai conosciuto e si è ricreduto sul tuo carattere, che dice ? E' venuto con te all'Arci ? Ti porta in giro, magari col suo ragazzo, a fare un po' di vita sociale ? E' un ottimo appiglio di "fuga" da questo circolo vizioso, dicci di lui e di quello che fate !

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Benvenuto.

Abbiamo avuto tutti i nostri problemi, le nostre brutte esperienze ma, alcuni preferiscono mettere a nudo la propria anima, altri invece sono molto riservati. In ogni caso devi superare le tue difficoltà e andare avanti, come ti hanno già detto hai 29 anni.

Io ho avuto una vita problematica e molte difficoltà, ma adesso non ci penso più e vado avanti.. O forse faccio solo finta che li abbia superati.

Devi farti forza e, se hai bisogno, ci sono.

Un abbraccio

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HeartOfDarkness

Almadel, ovviamente non vado da lei a dirle che il mondo è brutto e cattivo. Tralasciando che i terapeuti hanno i loro strumenti per capire se uno esagera o meno, le ho letto più volte conversazioni o chat che ho avuto. Ha seguito un modo attento le relazioni interpersonali che ho provato ad allacciare. Gli sforzi quotidiani ovviamente implicano un lavoro su se stessi: cercare delle cause, provare a vedere se modificando alcuni atteggiamenti/comportamenti/azioni non migliora tutto. Dici che sembro insopportabile, da cosa? Da uno sfogo? Me cojoni! Ripeto: un giudizio supponente, ipercritico e che di certo non aiuta nessuno. Credo che, di fronte a una persona che si apre come ho fatto io, l'atteggiamento debba essere diverso. Non accondiscendente, compassionevole. Non cerco questo. Ma si può essere critici senza tutta questa arroganza. Zafkiel, mi spiace doverti deludere...ma ho avuto una vita abbastanza difficile. Segnata da molti drammi personali. Io non dico che il sesso fine a se stesso è il male atroce: ci sta, come tutte le cose. Basta essere chiari e non prendere in giro. E ancora una volta l'invito a migliorarsi fisicamente...ripeto quanto detto prima: ma se uno non ha la possibilità per diversi motivi? Ghost77 la mia psicologa ha in cura un sacco di ragazzo gay per diversi motivi...quindi credo ne capisca qualcosina in anni di praticantato. Ha anche un ruolo di consulente per l'ASL locale e nelle scuole per queste tematiche. Io ho una moralità granitica e sprezzante. Sono per il vivi e lascia vivere. Ma come io do rispetto, mi piacerebbe mi fosse dato. Come io tratto con correttezza, mi piacerebbe riceverla. E dire che quando mi approccio con una persona sono molto chiaro. Perché questa cattiveria gratuita? Attenzione: io ho denunciato il comportamento di questi due volontari e la risposta del cazzo mi è arrivata dal Presidente dell'Arcigay! Ragazzi, il pesce puzza dalla testa! Un Presidente Arcigay avrebbe dovuto gestire la cosa in modo diverso. Non espellendo i due ragazzi, per carità, ma neanche dando addosso a me perché rosichi ti abbiamo fatto notare una cosa del genere! Cioè, zero empatia! Poi ripeto: i valori, se sono veri e autentici, si praticano anche fuori. A questo amico ho chiesto di poter uscire con lui, i suoi amici...la risposta è stata quella di prima: "Io posso solo ascoltarti". Ora, io per come sono, mi levo la camicia per gli amici. Evidentemente non sono abbastanza amico. Sarò un conoscente per lui. Ripeto: un po' di empatia non guasterebbe. Anche perché si fa sentire lui molto spesso. Perché non vuoi uscire? Sei geloso delle amicizie? Boh...non so che dire! Fatto sta che è così. Anche da chi conosce bene la mia situazione non ricevo aiuto anche se potrebbe darlo nel pratico. Ma è una storia vecchia come il mondo. Addirittura uno "amico", in un momento mio di sconforto, mi diede il numero di un ragazzo, dicendomi di contattarlo, che secondo lui saremmo potuti andare d'accordo. Beh, dopo un po' scopro che era il suo tipo/ex (non ho capito) e mi stava usando per vedere lui come si comportava. Siamo alla follia! Ma come si fa a concepire una cosa del genere verso qualcuno che soffre??? La cosa strana è che ho passato una giornata a dovermi quasi giustificare...i toni che ho percepito non mi sono sembrati di confronto, alcuni addirittura erano intrisi di giudizio (poi magari è un'impressione mia). Sarò un ragazzo sensibile...ma io, di fronte uno sfogo del genere, mi sarei posto in modo diverso. Poi oh, siamo tutti diversi...

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Ciao HOD (HeartOfDarkness), benvenuto

 

vista la quantità di argomenti che hai esposto, ne scelgo soltanto uno per ragionare insieme a te: l'arcigay.

 

quante persone sono iscritte presso l'arcigay che hai cercato? facciamo finta che sono 100.

quante persone hai conosciuto? 3? i due soci poco simpatici ed il presidente. 4? facciamo che sono 10.

e gli altri 90 soci, che persone sono? almeno 1 ragazzo serio ci sarà la in mezzo, spero.

ma questo non lo saprai mai, perché hai bandito l'arcigay.

3 persone hanno giudicato te, mentre tu ne hai giudicate 100. hai vinto.

 

ieri, al lavoro, mi sono scusato con un collega. gli ho detto: scusami se ti ho risposto male. mi giravano le scatole per fatti miei e mi sono sfogato con te.

poi ho conosciuto un'altra persona. non ha fatto in tempo a presentarsi che subito ha iniziato a sparare a zero su due colleghi. una persona maleducata, aggressiva, giudicante, rigida, intollerante, offensiva, presuntuosa. sai cosa gli ho risposto? sei venuto 'a casa mia' a sputare veleno? se non ti piace ti puoi anche accomodare fuori. mica ci devi stare per forza?

tu che cosa gli avresti risposto?

ecco ora fai finta che io sono il presidente dell'arcigay e tu sei la persona che è andato a trovarlo.

 

sarebbe forse il caso di fare un tranquillo discorso di chiarimento? 

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dipende cosa intendi con possibilità e diversi motivi e quali sono le difficoltà che hai... se sei disabile ok potrei capire ma se sei sano, i modi ci sono senza spendere cifre elevate.

 

 

quando installi le app ( io uso solo grindr e romeo) sei sciocco tu a credere cio che ti dicono, le app hanno una finalità chiara... le persone mentono gli strumenti creati per certi fini no!

 

ma poi se ho capito bene, tu hai fatto sesso, no? magari con l idealizzazione di un qualcosa... almeno un rapporto di scopa-amicizia non si è creato?

 

le cose accadono talvolta liberamente mentre altre volte c e bisogno di ottimismo perche la vita è dura e circondarsi di persone problematiche mette ansia e malumore... un po come guidare a 120km/h sotto una tempesta.. ascoltando lana de rey :aha:

 

comunque sorvolando sul contenuto del topic... il titolo: affogando nell amore liquido mi sembra un titolo do romanzo porno lol

Edited by Zafkiel
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Io ho una moralità granitica e sprezzante. Sono per il vivi e lascia vivere.

 

Queste due affermazioni mi paiono in contraddizione fra loro

 

Una persona che adotta la filosofia del vivi e lascia vivere, non dovrebbe

essere né granitico né - soprattutto - sprezzante, dovrebbe avere la capacità

di fregarsene di ciò che gli altri dicono e fanno

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Il tuo titolo comunque mi ricorda i versi di una vecchia canzone, che in effetti suggeriscono la via migliore per vivere .

 

 

Mi disseterò di amori liquidi che depositano il fondo
Senza il senso di pensare a un poi
Solo quello di darmi/riceverti
Fare scambio di noi
Noi ci utilizziamo ma non sappiamo mai se siamo
Effetti erotici sui nostri corpi o siamo stimoli casuali
Non mi sento di sentirmi solo.

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A me un po' sfugge cosa vorresti sentirti dire.

 

Sì, tutti noi abbiamo avuto pessime esperienze con amici, conoscenti, fidanzati ed ex fidanzati.

Abbiamo avuto brutte esperienze nelle chat, nelle associazioni, nei locali, nei battuage.

Abbiamo avuto anche pessime esperienze quando ci siamo dichiarati con genitori, amici, insegnanti e datori di lavoro.

E il 90% di noi è andato da uno psicologo (me compreso).

 

Proprio per questo non possiamo dirti "poverino", perché sarebbe come dirlo a noi stessi.

 

Quello che tu fai di sbagliato è mettere un confine tra "te" - summa di tutte le virtù, onesto, generoso, empatico, profondo -

e "gli altri" - narcisisti, superficiali, vanitosi, falsi, eccetera... - e questo per me non è un buon indizio.

Non hai un problema concreto: consideri problematiche tutte le tue relazioni con altri maschi gay

e questo generalmente ci dice qualcosa più su di te che sugli altri.

(Se tutte le piante che hai ti muoiono dopo una settimana la colpa è tua, non sono le piante a essere stronze).

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Ciao HeartOfDarkness,

 

intanto benvenuto visto che è la prima volta che scrivi e che ti conosco sul forum.

Credo che le tue situazioni, come già detto da tanti altri, sono in comune (con le dovute sfaccettature personali) in comune con tanti altri. Noto però che tu le hai spiegate molto bene e dettagliate, sintomo evidente che ne parli spesso e in modo dettagliato. E questa tua capacità è già un punto di forza perché spesso qui si scrive un po' in maniera confusa, non solo per la grammatica italiana, ma anche e soprattutto per le idee poco chiare che si hanno in testa. Non è questo il tuo caso!

Per quanto riguarda l'approccio con questo forum, posso dirti che la tua impressione di essere accerchiato e combattuto in tutte le direzioni è esatta. Qui l'approccio è questo. Salvo alcuni ragazzi molti sono subito diretti e burberi. E' il loro modo di fare, non sei il primo e non sarai l'ultimo. Per cui supera l'impressione negativa iniziale e vedrai che poi il forum sarà sicuramente più sereno e ti ci troverai bene ;)

 

Venendo ai tuoi problemi, io non posso giudicare dalle poche discussioni che hai posto ovviamente, ne comunque lo farei. Ognuno vive la vita che vuole e cerca quello che vuole. Posso comunque in parte condividere che il livello delle persone medie, ed è una voluta generalizzazione che non riguarda solo il mondo gay ma anche quello lavorativo, studentesco, professionale, medico e tutto quello che vuoi, è medio basso. Solo in presenza di eventi emozionali, importanti le persone riescono a tirare fuori il meglio di loro, se sono nella loro quotidianità, nella loro comfort zone come si dice in ambienti di un certo livello, sono, siamo, abbastanza stupidi e indifferenti.

La cosa che devi sforzarti di fare, ed è il mio semplicissimo consiglio, è cercare di fare ancora una volta tu il lavoro sporco, il lavoro importante. Cercare e capire nelle persone che conosci, incontri se la persona vale, se c'è quel qualcosa che ti stuzzica, che tu cerchi. Ovviamente nel 99% dei casi no, ma sarebbe strano il contrario e con poco gusto della sfida.

 

Mi sembra che le strade che tu in questi anni hai intrapreso siano corrette o comunque condivisibili, per cui non penserei dove sbaglio, o cosa avrei dovuto fare. Passa avanti e cerca nuove occasioni. Magari tornando all'arcigay, su luogo del delitto. Nonè detto che una seconda visita non ti permetta di scorgere cose che nella prima non avevi visto. Tanto al massimo chiudi definitivamente e ciao, no? ;)

 

Comunque e poi chiudi per non rompere troppo, prova anche a parlare qui con vari ragazzi, secondo me c'è ne sono di interessanti, sotto sotto la scorza dura e grezza che hanno. Magari anche con messaggi privati, così non devono dimostrare il loro essere uomini duri e puri.

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Ma perché far credere di voler frequentare qualcuno? Di volerlo conoscere?

Va bene ma questa è una considerazione che si fa UNA volta, all'inizio ,quando uno arriva ancora da Barbie - il Lago dei Cigni e non ha la minima familiarità con i rapporti umani. Poi basta però, non è che puoi impostare il resto della tua vita sul rancore per uno che non ha voluto sposarti dopo il secondo appuntamento. Le persone sono libere, sono deboli e fragili, e tu non puoi scaricare agli altri la responsabilità del fatto che TI RIFIUTI di leggere le situazioni per come sono, e poi ci resti male.

 

A rileggere con attenzione il tuo riassunto, nei rapporti umani sembrerebbe che tu ti sia sempre posto proprio nel modo peggiore, cioè con un approccio mentale questuante, esigendo con sottile rabbioso vittimismo attenzioni, devozione e dedizione altrui.

 

Ma guarda che sei tu che devi badare a te stesso dal punto di vista spirituale e psicologico, nessuno può né deve farlo in surroga al posto tuo.

 

 

 

riguarda la critica alla denuncia. Non si può sempre stare in silenzio, essere omertosi. Quello che accade fuori da scuola, resta fuori da scuola è un paragone che non regge. Stiamo parlando di un'associazione che per molti può essere un punto di riferimento e che dovrebbe mettere al primo posto valori come accoglienza, aiuto, ascolto, accettazione. Invece, nel mio caso, non è stato così.
Non ho capito esattamente che cosa tu avresti denunciato alla associazione, ma se hai denunciato il fatto che suscitavi malcontento negli altri perché eri fermamente non dichiarato, ebbene sì, è un problema "politico" che le persone non dichiarate devono affrontare per forza, e non tutti hanno la pazienza e la comprensione sufficiente per venire incontro a quello che, col passare degli anni, viene da molti visto sempre più come un capriccio, un rifiuto di se stessi, una forma di implosione e di vergogna.

Si tratta di capirci, e contestualizzare. Una qualsiasi associazione attivista omosessuale, d'altra parte, ha evidenti connotati politici ed è un fatto NOTORIO che attirerà, fra gli altri, sicuramente persone battagliere, politicizzate, desiderose di dibattere apertamente sui diritti lgbt. Presupposto scontato, per affrontare l'omofobia SOCIALE E ISTITUZIONALE, è l'aver già risolto le questioni di omofobia interiore, ed è quindi chiaro che in un ambiente del genere la maggioranza delle persone sarà pienamente accettata e percepirà come assurdo chi chiede rispetto per la propria omofobia interiore. 

 

Sotto l'altro aspetto. Se le persone utilizzano modi ambigui e lasciano porte aperte alla possibilità di frequentazioni come contorno per un incontro sessuale con te, tu sei perfettamente in grado di capirlo, di stare al gioco e di accettare la conseguenza di essere uscito con loro: il tuo astio, però, sarà esattamente uguale al loro astio nel momento in cui ti neghi dopo aver lasciato intendere di volerlo, magari nel tentativo di convincere la gente con cui parlavi ad avere un contatto affettivo con te. Insomma, un bel un circolo vizioso in cui hai iniziato a usare il sesso o l'idea dello stesso come ricatto per ottenere attenzioni affettive, facendo giustamente scazzare chi avevi di fronte.

 

Sei deluso dai tuoi incontri, ma devi sapere che l'unica persona padrona di decidere se un tuo incontro avviene o no SEI TU. Quindi di fronte ad un tizio che cerca una cosa diversa dalla tua, molto semplicemente RIFIUTI, invece di adottare tecniche così oblique e manipolatorie.

 

Devi sapere che le persone sono libere, non puoi convincerle a comportarsi come tu pretendi che si comportino. E nessuno, ma davvero, nessuno al mondo è tenuto a soddisfare i tuoi fortissimi bisogni di attenzione, di affetto e di compassione che tu stai cercando di imporre con queste tremende metodologie di approccio agli altri.

 

E devi anche considerare che esistono contesti specifici per rispondere ai vari bisogni psicologico-spirituali che può avere una persona nelle varie fasi della sua vita.

 

Ricapitolando, infatti:

1) cerchi rispetto per la tua vergogna interiore in un luogo in cui la quasi totalità delle persone ha smesso da un sacco di porsi quei problemi e si sta occupando di problemi ben diversi, perché provenienti dall'esterno.

 

2) cerchi affetto, dedizione e attenzioni in incontri sessuali occasionali in cui se anche non è chiaro cosa la gente cerchi, E' CHIARISSIMO che non cerca un dolce sposo da portare in braccio sull'uscio di casa per onorarlo e rispettarlo nella buona e cattiva sorte amen.

 

 

Sì, stai sbagliando alcune cose, e ti conviene proprio correggere il tiro.

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HeartOfDarkness

Hinzelmann, ovviamente quando ho scritto "Io ho una moralità granitica e sprezzante. Sono per il vivi e lascia vivere" ho perso un NON mentre battevo al pc...intendevo "Io NON ho una moralità granitica...", bastava poco per arrivarci. faby91 il tuo commento non merita manco una risposta, perciò passerò oltre. Direi che la questione Arcigay possiamo pure bypassarla perché è evidente che abbiamo concetti di volontariato diversi. Ci può stare, più che legittimo. Ripeto: una persona può avvicinarsi a un'associazione di quel tipo in un momento estremo di bisogno. Una gestione del genere, da parte di cariche di riferimento potrebbe causare danni enormi in una persona che vive un disagio magari profondo. Ma sorvoliamo. Io non metto nessuna distanza tra me e gli altri, altrimenti mi sarei chiuso in una torre d'avorio e bon, non mi sarei iscritto a sto forum per confrontarmi. Sarei rimasto della mia idea. Resto comunque perplesso dai toni che vengono usati nelle risposte, in alcuni casi sprezzanti, carichi di giudizi, che non tengono conto che dall'altra parte dello schermo c'è una persona. Il tatto non mi pare di scorgerlo. Si può essere onesti ma magari mitigando i toni. Ancora una volta, quello che dico viene frainteso, forse per la fretta di emettere un giudizio. E' passata l'idea che dopo de incontri volessi mettere l'anello al dito, che io abbia un atteggiamento questuante...non è assolutamente così! So bene come evolvono i rapporti umani, che non si può forzare nulla. Quello che vorrei è chiarezza: vuoi scopare? Dillo! Se mi va, scopiamo, e non idealizzo un cazzo: è solo per godere. Non mi va, amen, cerchi un altro. Perché farmi credere altro? Mandando messaggi e facendo telefonate che lasciano intendere altro? Per altro ho sempre iniziato le conoscenze coi piedi di piombo. Ma è normale abbassare le difese quanto ti viene fatto credere, e bene, altro. Le stesse mie amiche leggendo le conversazioni di Whatsapp e sentendo i resoconti degli appuntamenti sono state fuorviate. Hanno un problema anche loro? Siamo tutti scemi? Sampei ha poi tirato in ballo una cosa che francamente mi fa salire il sangue al cervello: se uno non fa sto cazzo di CO, automaticamente si vergogna di sé. Ma che idea troglodita! Il CO non rende i gay migliori rispetto a chi non lo fa, sono scelte che possono essere dettate da motivi diversi! Vanno rispettate! Invece, chi fa CO, giudica sempre! Ma se io non rompo il cazzo e non giudico chi lo fa, ma perché devo essere etichettato io male perché non lo faccio? Ma usare un po' di intelligenza? Possibile che non si arrivi a capire che i motivi per un mancato CO posso essere altri? Ma che palle! E' davvero triste! Ma poi, come al solito, i giudizi vengono sempre espressi quando non si conosce bene il vissuto di una persona. Almadel, l'esempio delle piante non regge: se coltivo le piante e muoiono tutte, non è detto sia per colpa mia. Potrebbero esserci cause ignote estranee, fattori ambientali. Sarà che ragiono da scienziato e non vivo di assolutismi! L'approccio che fin'ora mi è stato riservato non è stato di ascolto, pulito e libero da pregiudizi, bensì una specie di "processo", un dare giudizi, a volte gratuiti e sprezzanti oltre che fuori luogo. Il tono di supponenza di alcune risposte mi lascia basito. Specie perché adottato da persone che dicono di aver passato li stessi problemi o di aver sofferto anche loro. Meno male! Non oso immaginare se non fosse così! Una posizione di ascolto, volta a dare aiuto e sostegno, per me, adotta altri toni. Non ci si mette in cattedra a puntare il dito. E se qualche bontempone volesse far passare me per quello che si mette in cattedra, lo blocco. Io ho solo raccontato delle esperienze, delle sensazioni e delle conclusioni a cui queste esperienze/sensazioni mi hanno/mi stanno facendo arrivare. Cerco il confronto, quindi in cattedra non ci sto. Ringrazio cangrande, l'unico ad avere usato dei toni gentili, pur dicendo la sua e dando dei consigli. Altri mi hanno detto di ritentare con Arcigay, ma con toni sulla quale è meglio sorvolare. Ecco la dimostrazione che si possono dire le stesse cose con il giusto modo. Grazie ancora a cangrande. Terrò in considerazione il tuo consiglio. E faby91, tranquillo, non mi cancello perché siete brutti e cattivi! 

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Ti fa salire il sangue al cervello? Abbiamo trovato il tasto dolente.

 

E' proprio in questo il doloroso nucleo della tua disperazione, perché non accettarsi è sia un ostacolo enorme alla tua serenità interiore, ma anche indirettamente una vera e propria ipoteca vitalizia che grava impietosamente su ogni tua singola interazione col mondo esterno.

 

Ed è su questo che ti consiglio di lavorare per migliorare la tua vita. Sarà ovviamente faticosissimo e difficilissimo, potrebbero volerci mesi, anni. Pensa che ci sono persone che si rifiutano per tutta la vita di affrontare il tema del coming out e dell'accettazione di se stessi a livello sociali, permanendo nella totale impossibilità di smettere di vergognarsi di se stessi, restando prigionieri nella convinzione di essere, fondamentalmente, creature indegne di esplicitare all'esterno la propria preziosa ed irripetibile individualità al pari di tutti gli altri esseri umani. A quel punto l'unica possibilità per evitare disturbi psicosomatici, depressione, nevrosi varie ecc è quello di rivolgersi alla religione o ad altri sistemi morali eteronomi (cioè di precettistica morale non auto-noma, etero-imposta, che arriva dall'esterno per giustificare l'automutilazione).

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Lasciando perdere il discorso co già abbondantemente affrontato in passato c è una sfumatura che va colta. Concordo quando dici che spesso c è un giudizio morale da parte di certe persone, è anche vero che se vai in un gruppo di attivisti è normale trovate un ambiente un pò "fanatico" ma è così idem se vai in un centro sociale, in un partito o in un sindacato.

 

Ovvio che tutto il mondo non sia l arcigay ma è anche vero che se sei intenzionato ad una storia sera diffiderai del velato che vive con mamma che ti può dedicare del tempo solo in momenti ben definiti.

 

Ti avrei risposto cambia psicologa con un punto esclamativo ma poi mi avresti etichettato come sprezzante e acido allora ti sto scrivendo un bel pippone.

 

Io penso che una buona terapia parta dal presupposto non di cosa gli altri possano dare a me ma cosa do io a loro.

Se hai tanti problemi, sei velato e nemmeno un adone certi problemi sono prevedibili

 

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HeartOfDarkness

Sampei, non hai capito nulla allora! Mi fa salire il sangue al cervello perché, come al solito, in maniera facilona e superficiale, si conclude che se uno fa CO si accetta (ed è vero) e uno che non lo fa o lo fa parzialmente si vergogna di sé (NON E' DETTO)! Ma che cliché è? Allora il tizio/tizia che vive magari una famiglia omofoba, in un paesino provinciale e che non ha mezzi economici per potersene andare (vuoi per mancanza di lavoro, o perché ancora giovane - minorenne) si vergogna di sé. Ti è mai passato per la mente che magari lui si accetta ma per "sopravvivere" deve stare in silenzio? Così come c'è gente che decide di non fare CO perché magari ha altri cazzi familiari che gravano sull'equilibrio familiare e non vuole caricare la famiglia anche di questo. Io mi accetto! Tanto è vero che ho fatto CO con alcuni amici a me cari! Non ho nessun problema con me stesso! Non mi vergogno, vivo serenamente! Ho deciso, al momento, di non farlo in famiglia, per motivi seri che ancora non sapete. Lo farò di certo però, non appena il momento arriverà. Senza dover far passare una vita, ovvio. Ma perché capite quello che volete capire? Eppure credo di esprimermi più che chiaramente. Non faccio la velata, come Iron84 ha supposto. Di nuovo, supposizioni fatte a caso, con facilità e che implicano sempre un giudizio negativo/impietoso verso l'interlocutore. Io, al di là di facili giudizi, dati superficialmente, senza nemmeno chiedere ulteriori informazioni o chiarimenti sulla mia vita o il mio vissuto, non ho letto alcun commento costruttivo...

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hai una situazione difficile ok almeno io ho capito, dove però difficile è troppo generico, magari per te è difficile per altri non è cosi :aha: continua la terapia, cercati un lavoro o studia... magari anche lo stare a casa in un clima non troppo sereno ti deprime, esci, sciallati, la vita non è solo "amore" :aha: ma anche tanto lavoro :sisi: lavoro che ti permette di comprare cose belle :sisi:

edit: nascondersi dietro la frase "il lavoro non c'è" è sbagliato :aha:

 

anche io talvolta  mi fossilizzo sul passato e le gioie mancate ma se vivessimo nel passato non godremmo del presente e del futuro... saremmo depressi e basta. 

Edited by Zafkiel
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Il mondo è un luogo maligno e impietoso e nessuno risolve i  miei problemi, tutti a criticarmi.

Nessuno mi chiede informazioni. Intanto io non le do, così me le devono chiedere.

Per sopravvivere devo stare in silenzio. Sono un uomo adulto, vivo a Teheran.

Chiunque mi risponda facendomi notare contraddizioni e possibili vie d'uscita è impietoso.

Le parole di analisi e brain storming collettivo sono critica.

I punti di vista esterni al mio sono critica.

Chi mette a disposizione opinioni ed esperienze, osservazioni e riflessioni, è impietoso.

Nessuno ha pietà di me.

Il mondo non ha pietà di me.

Pietà, pietà, desidero la pietà altrui.

Assolvetemi, sono vittima delle circostanze e nulla può cambiare.

Assolvetemi, abbiate pietà di modo che tutto resti com'è e nulla cambi.

Assolvetemi, deresponsabilizzatemi con formula piena, acciocché sia ufficialmente sancito che nulla io posso fare dinnanzi alla mia sofferenza.

Assolvetemi, affinché sia evidente dinnanzi al consesso universale degli uomini che io non ho alcun potere per salvarmi.

Pietà, pietà.

Miserere nobis è il mio canto.

Il mondo fa schifo, io sono vittima e, per fortuna, non ho via d'uscita. E chiunque osi prospettarne è impietoso e stronzo.

 

Sono dei mantra molto pericolosi, devi combatterli con forza e determinazione.

Edited by Sampei
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HeartOfDarkness

Sampei...sono esterrefatto. Ti reinvito a rileggere i miei post. Continui a non capire. Non sono una vittima, non mi atteggio a tale, non voglio assoluzioni pietà o compassione. Da gente che manco so che faccia ha, perdonami, ma non me ne frega di averne. Non è impietoso chi mette a disposizione punti di vista diversi...ma c'è modo e modo. Questi mantra non mi appartengono e, dal momento che l'ho ribadito più volte, il fatto che insisti significa che non leggi o non ti interessa. Poi, sei libero di pensarla come vuoi. Ti pare che mo mi devo mettere a giustificarmi davanti a messaggi come l'ultimo che hai scritto? Una risposta infantile...a sto livello non mi ci metto. 

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HeartOfDarkness

Cucciolo85, con il dovuto rispetto, nella mia presentazione o anche in altre risposte ho scritto di cercare confronti costruttivi, e non distruttivi come mi sono stati fino ad ora propinati, includendo la tua non tanto edificante risposta. Ripeto, di attenzioni di gente che manco so che faccia ha, non ci faccio un faccio. E, dati i miei trascorsi, ho imparato a non dover elemosinare in modo negativo (o questuante, come suggerito prima) attenzioni. Ho superato il periodo dell'infanzia e della pre-adolescenza. Sono cresciuto. Ora, se possiamo passare a dei confronti costruttivi, fatti coi giusti modi e toni, sarei grado. Di risposte del cavolo, piene di giudizi e pregiudizi, mi sarei anche scassato tre quarti di cazzo. Francamente il livello di certe affermazioni è da scuola dell'infanzia. 

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Ma che confronti vorresti scusami?

Anche io avrei potuto aprire una discussione e parlare di tutti i problemi che mi sono capitati e guarda che non sono pochi e non sono piacevoli, ma non penso che un forum pubblico sia il luogo adatto per poterne discutere, poi fai come preferisci.

Io vedo semplicemente che hai creato un piedistallo e ti sei collocato al centro.

In ogni caso, mi astengo dal continuare, magari mi sto sbagliando e mi scuso.

 

Buon proseguimento di giornata.

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HeartOfDarkness

Cucciolo85, non ho eretto alcun piedistallo: fosse stato così avrei mandato tutti a quel paese puntanto i piedi per terra. Non è così. Non sono entrato nel dettaglio dei miei problemi personali, ho solo riportato sensazioni. I problemi famigliari e i drammi passati non sono stati menzionati. Quindi al forum pubblico non ho dato in pasto nulla, se non le cose essenziali per poter aprire un confronto riguardo il mio attuale problema. Nulla di più. Nessuno pretende che tu ti astenga, puoi esprimere la tua idea, ci mancherebbe. Con i giusti modi...io fin ora mi sono posto in maniera educata e senza mancare di rispetto. In alcune risposte che ho ricevuto invece c'erano prese per il culo o il "fare il verso". 

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Perdonami ma se tutti qui abbiamo letto uno sfogo vittimista forse ad avere problemi di comunicazione non siamo noi ma tu.

 

Premetto che ti sta parlando uno che non ha fatto co in famiglia quindi non puoi nemmeno tacciarmi di suffragetta.

 

Scusami ma poi essere velati che significa? Non ho mica detto represso da svuotino da battuage? Velato e non essere dichiarato in pieno o parzialmente

 

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sono esterrefatto

anch'io, sinceramente. 

Portare come paragone due ragazzi che, a Tuo dire, hanno deciso di... passare a "miglior vita"... 

per colpa del... sistema perverso..

è quanto di più deprimente e ricattatorio abbia letto da quando partecipo a questo Forum.  

Ciò nonostante, sinceramente mi piacerebbe conoscerTi de visu e Ti invito pubblicamente per una pizza a metà strada. 

 

 

Conoscevo due ragazzi
 
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mi devo mettere a giustificarmi

 

Giustificarti? Non è mica un'interrogazione di matematica o un rapporto dal sergente!

 

Sono considerazioni, riflessioni, spunti, cui tu attribuisci il valore che desideri, nella più totale libertà. Nessuno è in grado di intervenire nella tua vita. L'unica cosa che una parola scritta può fare è, eventualmente, intervenire sullo stato d'animo e sull'atteggiamento mentale con cui uno affronta le difficoltà della vita.

 

Io purtroppo continuo ad essere dell'opinione che alcuni di quei mantra la facciano da padrone nei tuoi pensieri. Non so se te ne sei accorto, ma sei addirittura riuscito a ricreare ciò che più detesti, cioè una situazione di diatriba astiosa e conflittuale nei rapporti con gli altri, anche qui in questo piccolo topic scritto.

 

Cerchi la compassione, una compassione sincera e profonda al tuo disagio, e Dio solo sa quanto qualsiasi essere umano abbia diritto alla compassione, ma la cerchi con una rabbia feroce che impedisce alle persone di esprimerla perché ostacolate dal velo di brusca arroganza con cui forse istintivamente pensi di dover interagire con chiunque voglia apportare un supporto morale realistico.

 

 Vedi l'effetto del vittimismo? Ora la discussione s'è perduta, perché si fondava volontariamente su una lamentela generica, apropristica, rivendicatoria e fine a se stessa. Una lamentela del genere, per quanto carica di dolore reale, è rigorosamente autoconservativa. Non c'è spazio all'umiltà del dialogo, perché l'atteggiamento questuante manipola proprio così: esprimo un monologo che non può che essere corroborato da un coro di voci che annuiscono. Tutto il resto è percepito come critica, attacco, mancanza di sensibilità.

 

Perché non scrivi in concreto di quei problemi evidentemente molto gravi che senti così condizionanti per la tua vita? Quali sono nello specifico? Se li comunichi specificamente le persone potrebbero riconoscersi in essi, potrebbero esprimere sentimenti coerenti e consapevoli, potrebbero addirittura consigliare soluzioni molto concrete perché già adottate in situazioni analoghe che esse hanno vissuto.

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HeartOfDarkness

Iron84, io più volte ho ribadito che non lo era e che i miei toni sono stati fraintesi. Però si persevera in questo giudizio. Va bene, avete ragione voi. Capricorno57, non c'è nulla di deprimente o ricattatorio. Ho riportato dei fatti, delle esperienze, anche avvalorate da lettere che sono state lasciate da questi due ragazzi e nel quale erano descritti in modo dettagliato i motivi. Nella vita, ahimè, ci sono anche queste cose. Sampei, continua a crederla come vuoi riguardo ciò che mi passa per la testa. Sono congetture che ti fai non avvalorate da alcuna prova, se non dai pregiudizi. Il mio primo post era un semplice resoconto, tranquillo, pacato e per nulla astioso. Se te, o altri, avete voluto leggere sentimenti negativi...non so che dirvi. Anche perché più volte ho spiegato che non stanno così le cose. Mi pare di parlare coi muri. La diatriba è nata dai toni che non ho usato io: io mi sono limitato semplicemente a rispondere, mantenendo toni educati, anche a post che prendevano palesemente per il culo! Questo è alimentare la diatriba? Se mai è smorzarla! Fossi un tipo astioso avrei risposto mancando a mia volta di rispetto chi ha scritto quei post. E comunque si, mi sto giustificando da due giorni, visto i toni da professorini adottati da molti che hanno risposto. Repetita juvant: c'è modo e modo di dire le cose. Ma qui si parla sempre col muro. Volete sentirvi dire bravi? Che avete ragione? Ok, siete bravi solo voi, siete stati delicatissimi nel porvi e il vostro approccio è stato costruttivo. Ne farò sicuramente tesoro. Rileggi la risposta di cangrande. Educata, e non ha mancato di dire la sua. E io, come ho risposto, sto prendendo in considerazione il suo consiglio perché è stato posto in modo costruttivo. I miei problemi nello specifico non li metto in pubblica piazza. Una presentazione generale, ok, ci sta. Chiunque volesse chiarimenti, è libero di contattarmi privatamente e gli saranno forniti. Anche perché sia mai che nel raccontare i miei problemi possa scrivere qualcosa di deprimente o moralmente ricattatorio! Ora, perdonate il mio di tono ora, ma i toni che continuate ad adottare e il continuare a battere sugli stessi punti nonostante io stia cercando di farvi capire che state fraintendendo (ma voi non ci pensate proprio a cambiare idea e a dare il beneficio del dubbio) mi hanno fatto un bel frullato di coglioni. 

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I miei problemi nello specifico non li metto in pubblica piazza. Una presentazione generale, ok, ci sta. Chiunque volesse chiarimenti, è libero di contattarmi privatamente e gli saranno forniti.

 

AHAAA adesso capisco!!! E' la vecchia tecnica "il mondo gay fa skifo clikka mi piace e kondividi" per abbordare gli scontenti via pvt!!!

 

Mandrillone <3

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