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Referendum sulla Riforma Costituzionale 2016


Sbuffo

  

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  1. 1. Come voterai al referendum sulla riforma costituzionale?

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Dopo l'approvazione definitiva lo scorso aprile alla Camera della riforma costituzionale saremo chiamati a votare (probabilmente nel mese di ottobre) per dire la nostra tramite referendum confermativo.

La domanda che troveremo sulla scheda sarà:

"Approvate il testo della Legge Costituzionale recante 'Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del CNEL e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione'?" 

Quindi rispondendo "Sì" si approva la riforma e rispondendo "No" si boccia la riforma.

Essendo un referendum confermativo non c'è nessun quorum, quindi indipendentemente dal numero di votanti se i sì supereranno i no la riforma passerà mentre se i no supereranno i sì la riforma verrà bocciata.

Voi come voterete?

Qui il testo della riforma per esteso:
http://www.camera.it/_dati/leg17/lavori/stampati/pdf/17PDL0038060.pdf

 

Qui alcune infografiche che riportano i punti salienti della riforma:

http://passodopopasso.italia.it/wp-content/uploads/RiformaCostituzionale_180416.jpg
http://www.ansa.it/webimages/img_700/2016/1/12/c559dc3c188813b632529e8fd123b8f9.jpg
https://pbs.twimg.com/media/Cf7lOeWWsAACXUf.jpg:large
http://www.unita.tv/wp-content/uploads/2015/10/nuovo-senato.png

 

Qui alcune slide riassuntive:

http://www.riforme.gov.it/media/2220/slide_rif-costituzionale-ok.pdf

 

Qui alcuni articoli che riassumono i punti principali della riforma:

http://www.ansa.it/sito/notizie/politica/2016/01/11/riforme-federalismo-e-nuovo-senato-abc-ddl-boschi_156c49dc-7fcd-4ea6-bcce-270140e684bd.html

http://www.repubblica.it/politica/2015/10/13/news/scheda_riforma_costituzione_senato_ddl_boschi_solo_testo-124904893/

http://www.corriere.it/politica/cards/vademecum-riforme-costituzionali-titolo-v-nuovo-senato-referendum/abc-riforme-costituzionali_principale.shtml

Edited by Sbuffo
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Sara' un voto sulla riforma o un voto pro / contro renzi per la maggiorparte di chi vota ?

 

Ricordo che il voto sulle trivelle per molti era un voto su renzi e non sulle trivelle.

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Inizio io a dire la mia. :sisi:

 

Personalmente sono favorevole e voterò sì.

 

Sono anni che si discute di riformare la costituzione e ci si dicono sempre le stesse cose ma poi non si riesce mai a concretizzare, quindi sarebbe un peccato sprecare questa opportunità.

Renzi di fatto non si è inventato nulla, giusto per ricordare:

-nel 2007 con la riforma Violante approvata in commissione affari costituzionali.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-03-15/quelle-riforme-gia-viste-bozza-violante-081341.shtml?uuid=ABWypf9C

-poi se ne riparlò ancora con la cosiddetta commissione dei saggi presieduta dall'ex presidente di Corte Costituzionale Onida ed istituita da Napolitano.

http://www.leggioggi.it/wp-content/uploads/2013/04/2013-04-12_relazione_finale.pdf

-poi ci fu la commissione dei 35 esperti nominati da Letta.

http://www.europaquotidiano.it/wp-content/uploads/2013/09/relazione_20130917.pdf

Sempre a discutere, ad elaborare relazioni, a ripetersi sempre le stesse cose ma poi non si arrivava mai a nulla di concreto.

 

Solo in questa legislatura la discussione della riforma costituzionale ha occupato il parlamento per 2 anni, con 6 deliberazioni tra Camera e Senato ed un totale di 173 sedute, non si è quindi certamente discusso poco, però alla fine si è arrivati all’approvazione definitiva.

 

Per me la riforma è positiva sotto diversi punti.

 

Sotto il punto di vista di uno snellimento della procedura legislativa:

-Viene superato il bicameralismo perfetto che rimane solo su un numero limitato di materie (es. leggi costituzionali, legge sui referendum, sulle minoranze linguistiche, ecc…), su tutto il resto il Senato non avrà più diritto di veto e potrà solo avanzare delle proposte su cui la Camera dovrà poi esprimersi o in senso favorevole o in senso contrario.

Il Senato acquisirà poi nuove competenze non di natura legislativa, es.: valutazione delle politiche pubbliche, verifica dell'attuazione delle leggi, funzioni di raccordo tra Stato ed enti locali, nomina di 2 giudici costituzionali, ecc...

Quindi finisce l'era delle leggi che vengono rimbalzate da una Camera all'altra per un numero imprecisato di volte, ora la Camera approva le leggi e poi il Senato se vuole propone una o più modifiche su cui poi la Camera si esprime in via definitiva.

Inoltre velocizzando l'iter legislativo i governi non saranno più costretti a far uso di strumenti quali la decretazione d'urgenza e quindi il Parlamento tornerà ad essere centrale

 

Sotto il punto di vista delle garanzie:

-si slega il Senato dalla maggioranza di governo (non votando più la fiducia al governo e non essendo più eletto contestualmente alla Camera ma essendo invece eletto in corrispondenza delle elezioni regionali), così facendo il Senato potrà svolgere realmente un ruolo di garanzia per quanto riguarda i temi di sua competenza. 

Pensiamo alla possibilità di riformare la costituzione, prima chi vinceva alle elezioni aveva la maggioranza sia alla Camera che al Senato (che rispondevano quindi alla maggioranza di governo) e aveva quindi la possibilità di cambiare a piacimento la costituzione, ora invece il Senato sarà slegato ed eletto in un momento differente quindi potrà avere una maggioranza diversa che risponderà ai consigli regionali.

Pensiamo alla nomina di 2 giudici costituzionali (su 5 di competenza del parlamento), oppure pensiamo anche a tutte le nomine previste da leggi ordinarie come il Cda Rai (2 consiglieri su 7 sono nominati dal Senato), oppure i commissari delle autorità di garanzia come l'Agcom (2 commissari su 4 sono nominati dal Senato).

-si alza il quorum per l'elezione del Presidente della Repubblica dalla maggioranza assoluta alla maggioranza dei 3/5 dei votanti.

-si prevede l'introduzione di uno statuto delle opposizioni per garantire le minoranze parlamentari.

-si inseriscono in costituzione limiti alla decretazione d'urgenza.

-si rafforzano i referendum popolari prevedendo la possibilità di abbassamento del quorum (la metà+1 dei votanti alle ultime politiche invece della metà+1 degli aventi diritto al voto) nel caso in cui siano state raccolte 800.000 firme.

-si prevede che le leggi di iniziativa popolare debbano essere obbligatoriamente discusse.

-si introduce il nuovo istituto del referendum propositivo e di indirizzo.

-si introduce il controllo preventivo di costituzionalità da parte della Corte Costituzionale sulle leggi elettorali.

 

Sotto il punto di vista dei risparmi:

-vengono tagliate le indennità dei 315 senatori visto che i nuovi 100 senatori saranno consiglieri regionali e quindi non percepiranno un compenso come senatori.

-vengono definitivamente abolite le province.

-viene abolito il Cnel.

-si inserisce un tetto massimo ai compensi dei consiglieri regionali che non potranno percepire più del compenso del sindaco del capoluogo di regione.

-si inserisce il divieto di rimborsi o altri trasferimenti monetari con oneri a carico a carico della finanza pubblica in favore dei gruppi politici presenti nei Consigli regionali.

 

Sotto il punto di vista di un miglioramento della ripartizione delle competenze stato/regioni:

-Ricordo i problemi sorti dall'aver affidato alle regioni (seppur con potestà legislativa concorrente) materie quali la promozione turistica o la produzione/trasporto/distribuzione nazionale dell'energia, cioè materie che riguardano interessi strettamente nazionali e che invece erano affidante alle regioni, noi che siamo il paese del made in Italy abbiamo lasciato la promozione turistica alle 20 regioni, cioè all'estero ci si promuoveva come Piemonte, Lazio, Abruzzo invece che presentarci uniti come Italia e le sue mille bellezze sparse per tutto il paese.

Con questa riforma si va a correggere riportando sotto la gestione statale queste competenze.

In compenso viene riconosciuta una potestà legislativa piena (non più concorrente) alle regioni sulle materie di più stretta competenza regionale, lasciando la possibilità allo stato di intervenire solo ex-post per correggere eventuali storture nell'interesse nazionale.

Oltre a ciò le regioni potranno anche prendere parte all'attività legislativa nazionale tramite il Senato che di fatto diventerà loro strumento delle regioni per avanzare proposte alla Camera prima che una legge entri in vigore. 

Edited by Sbuffo
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Beh lui ritiene sia una forma di correttezza quella di impegnarsi preventivamente alle dimissioni nel caso in cui venisse bocciata quella che è la sua riforma più importante e quella su cui ha puntato maggiormente.

 

Cmq spero che il dibattito e il confronto si mantenga sui contenuti.

 

Poi certo inevitabilmente tifoserie ce ne saranno da una parte e dall'altra, ci sono state anche per il referendum sulle trivelle, quindi a maggior ragione ci saranno questa volta.

Edited by Sbuffo
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Se la riforma viene bocciata puo' dimettersi se vuole ma sarebbe stato meglio per me se non lo avesse comunicato prima della votazione per non influenzare il voto con la sua permanenza o le sue dimissioni a seconda dell'esito del voto.

 

Che speri che molti approvino la riforma perche' altrimenti lui se ne va ? Mah.

Edited by marco7
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Io voterò NO. 

Non mi ispira fiducia questo sistema parlamentare. 
La nostra Costituzione è "vecchia" per certi aspetti.. ma innovativa per molti altri (almeno rispetto agli altri Paesi europei). 
Mi fa piacere il fatto che verrebbe approvata per snellire il processo legislativo e per ridurre i costi (su quest'ultimo non ci credo proprio per nulla.. anzi aumenteranno o rimarranno uguali). 
Ma non neghiamo che la nostra Costituzione è nata dopo un periodo storico buio ed è stata censita apposta per evitare di ritornare a forme di dittatura. 
Per me non è un "Sì" o un "No" a Renzi.. ma cavolo.. siamo in un'Italia in cui non viene più insegnata Educazione Civica a scuola (o perlomeno viene insegnata a discrezione degli insegnanti secondo il programma di studio).. le nostre scuole sfornano ogni giorno gente più ignorante, che ragiona di pancia, senza aver un barlume di giudizio e padronanza storica. Basta vedere certi video-interviste che vengono fatte ai maturandi... o addirittura i video dei concorrenti dell'Eredità che sbagliano le domande più banali e non sanno in che periodo si è sviluppato il Fascismo.. ok che è la televisione.. ma non credo che li vadano a prendere apposta questi concorrenti giovani. 

 

Per me ci possono essere benissimo altri modi per snellire gli iter legislativi (max numero di emendamenti, regolamento di discussione delle leggi ecc, massimo una legislatura per ciascun parlamentare).. 
Questa legge mi sembra un po' una presa in giro oltre che pericolosa. 

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Voto Sì, anche se è una riforma imperfetta il bicameralismo perfetto va superato velocizzando i tempi di approvazione delle leggi, mi piace l'introduzione dei referendum propositivi e nonostante il mio federalismo mi va bene anche che lo Stato torni a concedere o togliere prerogative alle Regioni. Il Senato non sarà più elettivo e non sarà garanzia di onestà, ma del resto quando lo è mai stato insieme alla Camera? Chi dice che una "maggiore democrazia" sta nelle lungaggini legislative non ha mai studiato la storia politica italiana o ha bevuto o è un radical shit o è un conservatore: niente deve cambiare, bisogna solo lamentarsi.

Edited by Rotwang
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Ah, preciso che a questo referendum non è previsto il quorum, quindi l'astensione è inutile e qualunque percentuale andrà a votare avrà valore legale.

La consultazione si terrà il 16 ottobre.

Edited by Rotwang
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Personalmente sono favorevole e voterò sì.

chissa perchè, nel tuo caso c'avrei giurato.. :haha:

cmq tocca vedere, chè pare alla fine (come accennava anche Hinz) potrebbe non essere un questito unico,

ma più schede, spacchettando tutto l'ambaradam per temi.

 

e, credo, sarebbe la soluzione più logica

 

 

La consultazione si terrà il 16 ottobre

ah, non sapevo avessero già stabilito la data.

tnks 4 this news

Edited by freedog
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Posizioni sul referendum dei maggiori partiti.

Partiti per il Sì: Partito Democratico, Democrazia Solidale, Movimento Associativo Italiani all'Estero, Nuovo Centrodestra, Centro Democratico, Partito Socialista Italiano, Scelta Civica, Unione di Centro.

Partiti per il No: Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia, Sinistra Ecologia Libertà, Conservatori e Riformisti.


L'Huffington Post
 
Brutte notizie per il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Partito democratico. Nel giorno in cui il premier dà il via da Firenze alla campagna per il sì al referendum di ottobre sulle riforme costituzionali, arriva un sondaggio Euromedia Research - pubblicato da Affaritaliani.it - che vede il no al ddl Boschi in vantaggio.
 
Chi dichiara che voterà contro le riforme del governo Renzi è salito al 52 per cento rispetto al 51,9 per cento dello scorso 18 aprile. Nella rilevazione precedente i sì erano al 48,1 per cento mentre ora sono ulteriormente scesi al 48 per cento.
 
Sul referendum di ottobre il primo ministro si gioca tutto. In caso di sconfitta, infatti, ha già dichiarato in diverse occasioni che lascerà non solo la guida dell'esecutivo ma addirittura la vita politica.
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Personalizzare il referendum rendendolo un plebiscito sulla propria leadership è stata una mossa del tutto idiota e infatti ultimamente Renzi si è allontanato da questo modo di fare per entrare più nel merito della riforma in sé.

Il PD comunque ha assoldato Jim Messina come strategista e consigliere.

Messina è stato manager della campagna elettorale di Obama nella rielezione del 2012 e ha lavorato anche per il partito conservatore inglese che poi nelle elezioni del 2015 ha vinto ottenendo la maggioranza assoluta dei seggi.

È considerato un vero e proprio guru e raramente ha fallito.

 

Personalmente sono abbastanza sicuro di votare sì.

Più che altro mi chiedo: come si risolverebbe la cosa se, come è probabile che sarà, alle prossime elezioni nessun partito (o coalizione) ottenesse la maggioranza dei seggi senza una legge del genere?

Andremmo avanti a governi di larghe intese come successo dalle scorse elezioni?

Edited by Uncanny
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Personalmente sono abbastanza sicuro di votare sì.

Più che altro mi chiedo: come si risolverebbe la cosa se, come è probabile che sarà, alle prossime elezioni nessun partito (o coalizione) ottenesse la maggioranza dei seggi senza una legge del genere?

Andremmo avanti a governi di larghe intese come successo dalle scorse elezioni?

 

Non può succedere perché le coalizioni cesseranno di esistere e ci sarà il doppio turno, perciò al secondo ci saranno solo in corsa i due partiti più votati.

Edited by Rotwang
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Ma Uncanny ha detto "senza una legge del genere", penso intenda cosa succederebbe senza l'approvazione della nuova riforma costituzionale.

 

Cmq sì se la riforma costituzionale non passasse alle prossime elezioni avremmo nuovamente governi di larghe intese, perchè al Senato dopo la sentenza della Corte Costituzionale si applicherebbe un proporzionale puro, quindi nessuno avrebbe la maggioranza al Senato, di conseguenza i partiti dovrebbero accordarsi post elezioni e formare un governo di larghe intese.

Edited by Sbuffo
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Hinzelmann
Più che altro mi chiedo: come si risolverebbe la cosa se, come è probabile che sarà, alle prossime elezioni nessun partito (o coalizione) ottenesse la maggioranza dei seggi senza una legge del genere? Andremmo avanti a governi di larghe intese come successo dalle scorse elezioni?

 

E' una domanda mal posta

 

In primo luogo la decisione di procedere alla formazione di governi

di larga intesa è rimessa al presidente della repubblica ed ai partiti

politici, ma si potevano e potrebbero anche sciogliere le Camere

 

Non lo si è fatto alla caduta del governo Berlusconi (Monti) e non lo si è fatto

dopo la sconfitta di Bersani e le sue dimissioni da segretario del PD

all'epoca della mancata elezione di Prodi (Letta).

 

Può essere che in caso di seconda consultazione elettorale gli Italiani sarebbero stati

così scemi da votare a "fotocopia" determinando una situazione di stallo politico

ma la verità è che manca la controprova perchè dopo una crisi di governo, non

si sono mai sciolte le Camere con scuse varie ( la Crisi, il semestre europeo, gli

impegni internazionali...tutte stupidaggini assolute in realtà la volontà di pilotare

la crisi dirigendola dall'alto verso esiti predeterminati )

 

Al limite si può riconoscere a Renzi, eletto segretario a Dicembre 2013

l'impossibilità di esprimere una chiara volontà di ricorrere alle urne, per

il fatto che all'epoca già si sapeva che la Corte Costituzionale aveva o

avrebbe dichiarato la legge elettorale incostituzionale, cosa che avvenne

a Gennaio 2014 ( quindi i tempi erano troppo stretti e si sarebbe votato

nuovamente con una legge che si sapeva essere incostituzionale il ché

era inopportuno )

 

Anche a voler concedere questo, il problema però è elettorale e non costituzionale

 

Costituzionale è il fatto che, se esiste una legge fortemente maggioritaria alla Camera

che regge fiduciariamente il governo, l'altra camera che non può sfiduciare il governo

possa controbilanciare in modo efficace l'azione del governo, secondo la dottrina del

sistema dei "pesi e contrappesi" ( vedi coabitazione in Francia ed USA )

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Più che altro mi chiedo: come si risolverebbe la cosa se, come è probabile che sarà, alle prossime elezioni nessun partito (o coalizione) ottenesse la maggioranza dei seggi senza una legge del genere? Andremmo avanti a governi di larghe intese come successo dalle scorse elezioni?

per la camera, con l'Italicum ci sarà il ballottaggio tra i due maggiori partiti;

probabilmente dovranno fare una legge del genere pure col senato

Edited by freedog
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Hinzelmann

Beh sì, dopo che la Corte Costituzionale avrà stabilito che l'Italicum è costituzionalmente legittimo

( cosa di cui in molti dubitiamo ) si potrebbe estendere l'Italicum al Senato

 

A questo punto però converrebbe aspettare che la Consulta si pronunci sui motivi di incostituzionalità

ammessi

 

1) Hp di vulnus al principio di rappresentatività territoriale ( collegio unico nazionale etc )

2) Hp di vulnus al principio di rappresentatività democratica ( premio di maggioranza senza soglia al secondo turno )

3) Mancata previsione di una soglia minima per accedere al secondo turno

4) Capilista e limitazione del diritto di scelta degli eletti

5-6) Irragionevole applicazione della legge ad una sola Camera a costituzione invariata e

    nel caso irragionevoli soglie di accesso al Senato nel caso di reviviscenza del porcellum corretto

 

Fra i 6 motivi ammessi c'è pure l'irragionevolezza di aver approvato una legge elettorale SOLO per una

Camera, prima che fosse riformata la Seconda

 

Nell'ipotesi in cui la Consulta accogliesse uno dei 4 motivi di ricorso, dovrebbe poi pronunciarsi pure su

questa questione, che non è che esista per un caso ma perchè Renzi per "forzare" sulla riforma del Senato

ha deliberatamente approvato una legge elettorale che prevedeva quel tipo di riforma

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Chi dice che una "maggiore democrazia" sta nelle lungaggini legislative non ha mai studiato la storia politica italiana o ha bevuto o è un radical shit o è un conservatore: niente deve cambiare, bisogna solo lamentarsi.

 

forse però è poco informato anche chi afferma che le lungaggini derivano dal bicameralismo paritario, visto che ad esempio nella scorsa legislatura ben 301 leggi su 391 sono state approvate con due sole letture e quindi senza navette:

 

http://www.senato.it/application/xmanager/projects/leg17/attachments/dossier/file_internets/000/000/122/Nota_breve_10.pdf

 

senza contare che laddove vi era volontà politica (legge Calderoli, lodo Schifani, legge Cirielli, lodo Alfano ecc.) di lungaggini parlamentari non se sono viste proprio.

 

I problemi della scarsa efficacia e della poca efficienza delle istituzioni repubblicane hanno natura per lo più politica, non costituzionale.

Peraltro, mi chiedo e vi chiedo quali norme della Costituzione impediscano di razionalizzare la forma di governo parlamentare, ad esempio rendendo più incisivi i poteri di intervento del Governo nell'iter di approvazione delle leggi.

 

 

Nel fronte del No crescono i favorevoli a votare per parti separate. Dai costituzionalisti ai parlamentari d'opposizione, alla parte più agguerrita della minoranza Pd. "Pronti a ricorrere alla consulta"

 

http://www.repubblica.it/politica/2016/05/03/news/riforme_referendum_spacchettamento_quesiti-138960231/?ref=HRER1-1

 

apprezzo l'iniziativa, ma secondo te è tecnicamente realizzabile?  io ho i miei dubbi

 

 

Fra i 6 motivi ammessi c'è pure l'irragionevolezza di aver approvato una legge elettorale SOLO per una

Camera, prima che fosse riformata la Seconda

 

io ancora non capisco come mai il Presidente della Repubblica non abbia rinviato alle camere il c.d. "Italicum": questa pecca era evidente e davvero clamorosa.

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Ma che la Corte bocci o meno l'Italicum importa poco se non dovesse passare la riforma costituzionale, perchè cmq in quel caso ci sarebbe sempre il Senato completamente frammentato e privo di una maggioranza chiara.

Mi sembra anche difficile che si riesca ad approvare una legge per estenderne l'applicazione anche al Senato perchè se ci fosse stata una maggioranza politica in tal senso lo si sarebbe già fatto, ma immagino che solo il Pd fosse favorevole a tale ipotesi.

Quindi il rischio di instabilità, frammentazione e caos politico per il futuro è molto alto nel caso non passasse la riforma costituzionale.

 

Sulla questione lungaggini se è vero che su  301 leggi su 391 sono state approvate con due sole letture vuol dire che cmq ben 90 leggi hanno richiesto più di 2 passaggi parlamentari (cioè sostanzialmente il 25%, 1 su 4 non è proprio una quantità minima).

Inoltre 2 passaggi parlamentari mi sembrano cmq una lungaggine inutile, paghiamo due camere di onorevoli per fare 2 volte lo stesso identico lavoro (se va bene 2 volte sennò anche di più).

Edited by Sbuffo
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Hinzelmann
apprezzo l'iniziativa, ma secondo te è tecnicamente realizzabile? io ho i miei dubbi

 

Non ho approfondito la questione, al punto di sciogliere i tuoi dubbi

La mia sensazione è che una serie di punti della riforma, sarebbero

separabili

 

Ad esempio: la soppressione del CNEL ; la soppressione delle province

la riforma del referendum abrogativo etc

 

Altro e ben diverso discorso è invece il "cuore" della riforma cioè il complesso

di norme sul procedimento legislativo con le competenze e la composizione del

nuovo senato e la "controriforma" del Titolo V.

 

Se non si disarticola questo quesito, è chiaro che questo rimarrebbe il quesito

politicamente rilevante, quello su cui Renzi chiede il plebiscito, a prescindere dal

voto sui quesiti "minori"

 

Quindi ciò che tecnicamente sarebbe facilmente realizzabile, non eviterebbe il

problema politico del voto e ciò che lo potrebbe scongiurare, forse non è tecnicamente

possibile farlo

 

Però si affermerebbe -almeno- la prassi, che è giusto separare in più quesiti ciò che è

tecnicamente possibile separare, in modo da consentire al corpo elettorale di esprimersi

al massimo delle possibilità consentite. Sarebbe già qualcosa...rispetto alla disinvoltura

con cui si afferma che un plebiscito unico è tranquillamente legittimo.

 

 

 

io ancora non capisco come mai il Presidente della Repubblica non abbia rinviato alle camere il c.d. "Italicum": questa pecca era evidente e davvero clamorosa.

 

Mattarella era stato eletto, nel modo in cui sappiamo, da appena tre mesi

ed è difficile immaginare che essendo questo il suo primo atto politico rilevante

Renzi non avesse sondato prima della elezione, la sua opinione in merito

 

A parte il fatto che pure Napolitano intervenne pesantemente a favore, facendo

capire che avrebbe controfirmato pure lui

 

Questo ci deve far riflettere sull'importanza dei modi di elezione degli organi di garanzia

E' del tutto legittimo che Renzi nomini alla Corte Costituzionale Augusto Barbera, per il

fatto di aver pubblicato interventi a favore dell'Italicum ( o viceversa scrivere certi articoli

per candidarsi ) ma poi deve esserci un equilibrio complessivo

 

Nel caso di un organo monocratico come il presidente della Repubblica è facile prevedere

che i 100 Senatori non potranno in alcun modo evitare l'elezione di un presidente di maggioranza

 

La mia speranza è che la Corte Costituzionale si pronunci sull'italicum PRIMA del referendum, in

modo tale da consentirmi di valutare il complesso della riforma prima del voto referendario. Temo

però che preferiranno aspettare l'esito del voto.

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Quindi ciò che tecnicamente sarebbe facilmente realizzabile, non eviterebbe il

problema politico del voto e ciò che lo potrebbe scongiurare, forse non è tecnicamente

possibile farlo

 

 

è quel che penso anch'io.

Tempo fa Ainis proponeva uno spacchettamento in tanti quesiti quanti sono i titoli della costizione che il ddl Boschi intende modificare, proposta suggestiva e apprezzabile quanto a finalità, ma assai difficile da realizzare, visto che bicameralismo, iter legis, fiducia e competenze Stato-regioni sono avvinte da una fitta rete di rimandi e nessi logici, probabilmente inestricabile.

 

 

La mia speranza è che la Corte Costituzionale si pronunci sull'italicum PRIMA del referendum, in

modo tale da consentirmi di valutare il complesso della riforma prima del voto referendario. Temo

però che preferiranno aspettare l'esito del voto.

 

l'udienza pubblica per la discussione è stata fissata per il 4 ottobre:

 

https://coordinamentodemocraziacostituzionale.net/2016/05/06/ricorsi-anti-italicum-ecco-le-novita/

 

per cui ora come ora è probabile che la Corte si pronunci prima del referendum, tanto più  che se la Cassazione solleverà questione di legittimità costituzionale per quanto attiene all'unicità del quesito.

 

Certo nei prossimi mesi il presidente Grossi potrebbe anche decidere per un rinvio, tuttavia le sue intenzioni sembrerebbero quelle di chiudere la questione in tempi rapidi. Così le sue dichiarazioni dopo essere stato eletto presidente:

 

ITALICUM – Sull’Italicum «prevedo un tempo ragionevolmente breve per arrivare a qualcosa di definito.Alla Corte – ha aggiunto – non si hanno lunghe attese, oggi non c’è se non un arretrato minimo di un mese un mese e mezzo». Grossi è poi intervenuto, rispondendo ai cronisti, anche sul controllo preventivo sulle leggi elettorali previsto dalla riforma Costituzionale, su cui il suo predecessore, Alessandro Criscuolo, aveva manifestato perplessità: «Quando si parla di istituzioni parlamentari – ha detto – occorre la massima cautela ma mi sento di condividere quello che ha espresso Criscuolo».

 

fonte http://www.firenzepost.it/2016/02/24/corte-costituzionale-paolo-grossi-fiorentino-83-anni-e-il-nuovo-presidente-i-suoi-primi-commenti-per-italicum-e-abu-omar/

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lo studio che ho postato ci dice chiaramente che nella scorsa legislatura 301 leggi sono state approvate con due letture, 75 con tre, 12 con quattro e solo 3 con più di quattro letture; delle 12 leggi approvate con 4 letture, quattro erano leggi costituzionali e quindi in tal caso la reiterazione delle deliberazioni era fisiologica.

 

Tirando le somme, il 77% delle leggi sono state approvate senza navette e il 19% con tre letture e, come noto, in terza lettura non si procede al riesame dell'intera legge (come l'on. Alessandra Moretti vorrebbe farci credere nelle sue comparsate televisive), ma delle sole modifiche apportate dall'altro ramo del parlamento, per cui i tempi sono assai solleciti; peraltro, di quelle 75 leggi, 24 erano leggi di conversione di decreti legge e quindi di atti normativi già in vigore.

 

Le statistiche disponibili sul sito del Senato dimostrano poi che nella passata legislatura i tempi medi di approvazione delle leggi di iniziativa governativa (298 su 391) sono stati inferiori ai quattro mesi e che le eventuali letture ulteriori rispetto alla prima sono durate mediamente trenta giorni.

Il numero di leggi approvate dai Parlamenti italiani è poi in linea con gli altri stati europei (ammesso e non concesso che ciò sia un bene).

 

Tutto questo non dimostra -ci tengo a sottolinearlo- che il nostro assetto bicamerale sia ottimale (a parer mio non lo è affatto e andrebbe rivisto), dimostra invece che la maggior parte delle critiche che si sentono in giro sono superficiali e malposte. E critiche malposte, se diventano le motivazioni sottese alle riforme, produrranno verosimilmente riforme malposte che non colgono nel segno.

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prima di prendere qualsiasi decisione in merito, mi piacerebbe leggere qualche studio approfondito su questa riforma da parte di un costituzionalista, che sia tecnico e politicamente neutrale

allo stato attuale mi sento vicino all'opinione di Cacciari

 

http://tv.ilfattoquotidiano.it/2016/05/10/referendum-cacciari-puttanata-di-riforma-ma-votero-si/519262/

 

mi sembra una puttanata di riforma, il che non esclude che potrei votare a favore per una valutazione politica, perché potrebbe essere più importante dare una scossa al sistema attuale rispetto alla perfetta coerenza del nuovo impianto costituzionale proposto

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mi sembra una puttanata di riforma, il che non esclude che potrei votare a favore per una valutazione politica, perché potrebbe essere più importante dare una scossa al sistema attuale rispetto alla perfetta coerenza del nuovo impianto costituzionale proposto

grosso modo, è quel che penso anch'io

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non esclude che potrei votare a favore per una valutazione politica, perché potrebbe essere più importante dare una scossa al sistema attuale rispetto alla perfetta coerenza del nuovo impianto costituzionale proposto

 

Allora quando vuoi pensi con la tua testa!

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Cacciari cmq non è un costituzionalista e non è un tecnico, infatti non fa nessuna critica tecnica alla riforma e alla fine dice che voterà sì.

 

Però sono d'accordo sul fatto che ci voglia un sì anche per dare una scossa al sistema, perchè questo è il paese dove tutti si lamentano tutti si dicono che le cose come stanno ora non vanno bene però poi non cambia mai nulla, si parla continuamente e ci si dice sempre le stesse cose cose(è una vita che si parla di superamento del bicameralismo in italia) ma poi non si arriva mai al concreto.

Edited by Sbuffo
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Hinzelmann

Più che altro trovo singolare mettere nella stessa frase

"Cacciari" e "scossa al sistema"

 

Cacciari di questo sistema fa parte da anni, con la pretesa

di fare un po' il "grillo parlante" ma certamente non è un

anti-sistema

 

Tanto e vero che vota sì e sta con il governo

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  • 2 weeks later...

Seguendo un po la vicenda e ragionandoci sopra, andrò a votare e voterò SI, mi sembra tutto sommato una buona riforma che modernizza il paese, soprattutto toglie alcune assurdità come la modifica del titolo V della Costituzione che ha dato troppi poteri alle regioni in uno stato non federale, con conseguenze pessime (vedasi i 28 mila forestali della Sicilia, ma molte altre ancora) e abolisce finalmente le province, ormai del tutto inutili e anacronistiche.

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