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Oltre l'intimità di coppia: relazioni aperte & esperienze a tre/quattro/etc


cambiapelle

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> Per Almadel

Non volevo dare l'impressione di giudicare la coppia aperta, se l'ho fatto mi scuso. Lungi da me dire che uno stile di vita è sbagliato o peggiore di altri! Se due persone decidono insieme di sperimentare una relazione aperta hanno tutti il mio rispetto e non escludo possa funzionare meglio di altre chiuse. Solo io non ci riuscirei.

Con l'intervento sulla tua esperienza hai allargato il discorso in modo molto interessante. Infatti secondo me c'è una forte distinzione tra coppia aperta e triangolo amoroso (non ho idea se il termine sia politcally correct, ma le intenzioni sono buone), o per lo meno è un modo molto diverso di vivere la coppia aperta. Secondo me il secondo trascende la poligamia. Mi riferisco naturalmente ai casi in cui ci si innamori di due persone e si instauri una relazione (solo) con entrambe.

Come coppia aperta qui si era anche parlato nel senso di avere avventure che ricoprono un ruolo pari a un bel film o un libro. Io, ribadisco, non potrei mai. Per me, sentire bisogno di un altro uomo vuol dire che c'è qualcosa che non va con il mio ragazzo.

 

 

> Per bside06

Prima di tutto ammetto di aver usato il termine "impegnarsi" in modo equivoco. Alla fine del post però ho ribadito che se desidero delle avventure, posso decidere di lasciare il mio compagno e non è detto che vi rinunci. Non necessariamente almeno, perchè comunque se c'è un amore profondo si devono anche mettere in conto delle rinunce. Non vivo la monogamia come impegno, è il modo in cui mi viene naturale affrontare una relazione. Continuo a rimanere sensibile ai bei ragazzi quando li incontro, ma non  prendo in considerazione l’andarci, se sono già innamorato. Definire questa concezione gelosia equivale a definire la poligamia leggerezza.

Come reagire all'infedeltà (dal momento che usi questo termine presuppongo tu ti riferisca alla coppia monogama) dipende dalle persone. Non tutte le coppia sono uguali, a prescindere all'aperto o chiuso. Se si è insieme da anni e anni e per un motivo o per l'altro succede, se sono perdutamente innamorato posso anche perdonare. Oppure no, dipende. Tradire ripetutamente, però, per me vuol dire sì fine dell’amore. Magari rimane l’affetto, ma non vorrei mai continuare una relazione simile.

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Caro cambiapelle,

la gelosia non è una questione culturale; almeno, non credo.

I gorilla sono terribilmente gelosi, mentre gli scimpanzè non lo sono affatto.

Magari noi siamo un po' più gorilla? Potrebbe anche essere!

 

Caro Louis,

in effetti ho citato il "triangolo" e forse era un po' fuori luogo.

L'ho citato perchè anche la poligamia risente dei pregiudizi sociali da parte dei monogami; e nel mio caso è stato anche, per certi versi, un'evoluzione della pratica del "menàge a trois"; merita però un discorso a parte.

 

Caro bside,

io la penso esattamente come te riguardo allo "impegno a non tradire".

Io preferisco mille volte che il mio ragazzo METTA IN ATTO piuttosto che SOGNI.

Perchè se concretizza io posso ancora dimostrargli di essere il migliore amante che lui possa desiderare, ma se si limita a sognare... beh, io non posso competere con una idealizzazione...

Io per la persona che amo voglio essere il MIGLIORE ed è logico che per esserlo io non possa essere l'UNICO.

Il tradimento fisico è un tradimento dell'amore? Per pensarlo bisogna necessariamente pensare che sesso e amore coincidano (cosa che, francamente, non penso). Sarei sicuramente più geloso di una lettera d'amore che di un p*mpino con uno sconosciuto; perchè la prima cosa somiglia all'amore, la seconda somiglia più a una s*ga.

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>Per me, sentire bisogno di un altro uomo vuol dire che c'è qualcosa che non va con il mio >ragazzo.

 

Non necessariamente, può esserci dietro un senso d'incompletezza o la consapevolezza che una relazione, un rapporto a due, non possa oggettivamente soddisfare tutti i bisogni. Così come certe cose, certi interessi non si condividono col ragazzo, ma magari con gli amici (e ciò non suscita scandalo né dà il senso del tradimento), ci sono persone che posso sentire l'esigenza di condividere il sesso con altre persone.

 

>Tradire ripetutamente, però, per me vuol dire sì fine dell’amore. Magari rimane l’affetto, ma non >vorrei mai continuare una relazione simile.

 

Credo che sia difficile tradire ripetutamente e contemporaneamente dimostrare l'amore al proprio patner. Finché è una cosa occasionale, non ricercata ossessivamente, il rapporto può non risentirne, ma se diventa un vizio allora inevitabilmente anche la relazione ne risentirà.

 

X Almadel

>Il tradimento fisico è un tradimento dell'amore? Per pensarlo bisogna necessariamente >pensare che sesso e amore coincidano (cosa che, francamente, non penso)

 

Non lo penso nemmeno io, perché non è che ci s'innamora ogni cinque minuti di qualcuno. Ovvio che si può far sesso senza amore, solo sulla base di una forte attrazione e alchimia, tuttavia non credi che alla fine, come ho scritto sopra, l'andare con altri ripetutamente possa avere ripercussioni anche sul rapporto d'amore al punto da mandarlo in crisi? Lasciando perdere l'orgoglio ferito e le reazioni tipiche conseguenti, credo siano situazioni piuttosto difficili da gestire, occore un certo grado di maturità e un certo tipo di carattere forse...

 

:P

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Caro Bside,

l'avere ripetutamente rapporti con altri partner manda in crisi un rapporto allo stesso modo in cui lo manda in crisi uscire ripetutamente con i propri amici non coinvolgendo il proprio partner.

Se io vado a letto ogni giorno con una persona diversa o se vado al bar con gli amici tutte le sere (e non ti chiamo in nessuno dei due casi) è EVIDENTE che c'è qualcosa che non va.

E, appunto, non per il sesso; ma per il palese disinteresse per l'altro.

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hmm dubito che se una persona e' improntata alla poligamia possa decidere di punto in bianco di ''convertirsi'' io se sapessi che il mio ragazzo ha avuto esperienze tali e' ovvio che vivrei con l'angoscia...

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Caro Bside,

l'avere ripetutamente rapporti con altri partner manda in crisi un rapporto allo stesso modo in cui lo manda in crisi uscire ripetutamente con i propri amici non coinvolgendo il proprio partner.

Se io vado a letto ogni giorno con una persona diversa o se vado al bar con gli amici tutte le sere (e non ti chiamo in nessuno dei due casi) è EVIDENTE che c'è qualcosa che non va.

E, appunto, non per il sesso; ma per il palese disinteresse per l'altro.

 

Il tuo ragiomento non fa una piega...:P

In ogni caso, farsi coinvolgere da situazioni diverse può portare indubbiamente ad un allontanamento e poi una rottura... 

:P

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>Per me, sentire bisogno di un altro uomo vuol dire che c'è qualcosa che non va con il mio >ragazzo.

 

Non necessariamente, può esserci dietro un senso d'incompletezza o la consapevolezza che una relazione, un rapporto a due, non possa oggettivamente soddisfare tutti i bisogni. Così come certe cose, certi interessi non si condividono col ragazzo, ma magari con gli amici (e ciò non suscita scandalo né dà il senso del tradimento), ci sono persone che posso sentire l'esigenza di condividere il sesso con altre persone.

 

Qui non parlavo in generale. Se io avverto in modo forte l'esigenza a tradire è perchè mi ha stufato il mio ragazzo e non lo amo più come prima. Io non riesco a considerare il sesso con un'altra persona alla pari di un semplice interesse. Magari io ho la passione per gli scacchi e lui no, vado a giocare con un amico, ma il mio amore per lui non cambia. Se invece mi alzo la mattina e comincio a desiderare di far sesso con altri è perchè o non sono più soddisfatto o non mi interessa più. Sempre parlando del mio caso :P.

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Caro bside,

quando io parlo di "poligamia" non parlo di un rapporto in cui un individuo ha più partner. Parlo di una relazione in cui tutti i partecipanti sono legati tra loro dallo stesso vincolo formale. Questa almeno è stata la mia esperienza di bigamia (tre ragazzi che stanno insieme: A sta con B e con C e B e C stanno insieme.)

 

Tornando al generale; per la mia esperienza, la distribuzione dei ruoli sessuali nella coppia, affinchè essa diventi aperta; gioca spesso un ruolo fondamentale.

Non tutte le coppie hanno la fortuna di essere composte da due versatili o da un attivo e un passivo. Ogni altra combinazione può far nascere l'ipotesi della coppia aperta come soluzione alla frustrazione di uno o di entrambi.

 

"l'amore sessuale" secondo me non è che una delle possibili forme di amore.

E tutte le altre forme di amore dichiarano esplicitamente che "sì, è possibile amare più di una persona contemporaneamente".

 

Un amico con i suoi amici; una madre con i suoi figli; un fratello con i suoi fratelli.

Tutte le forme di amore sono, o possono essere, PLURALI.

 

Cio non toglie che la gelosia sia presente gaià in tutte queste forme: nel rapporto con la famiglia così come in quello con gli amici; colo che la nostra educazione ci insegna che in tutte queste situazioni essa è sbagliata.

 

Così nel rapporto di coppia ci prendiamo una rivincita, confortati dall'educazione stessa, e ci comportiamo esattamente come avremmo voluto comportarci con nuostra madre, coi nostri fratelli, col nostro miglior amico.

E finalmente ci godiamo la SINGOLARITA' del nostro sentimento e la legittimazione della nostra gelosia.

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Sì l'amore è plurale, ma qui non si parlava di amore fraterno o dell'amore madre figlio.

Per amore sessuale non so cosa intendi, forse due persone che condividono solo il sesso? Mi pare pochino per definirlo amore.

I rapporti a tre da un punto di vista sentimentale non mi convincono molto. E' già difficile gestire un rapporto a due, figuriamoci con un terzo.

:sbav:

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rapporto a tre sentimentale? ..beh sì.. il sentimento ci deve essere anche in minima parte oltre che alla pura attrazione fisica. ma di certo non è amore. E' affetto.. provi qualcosa che ti lega a quelle persone ma di certo non può essere amore. Amore comporta gelosia.. Io non riuscirei ad amare due persone contemporaneamente e non essere gelosa nel vederle insieme. 

L'amore è, pura opinione personale, tra due persone.. Se ne subentra una terza vuol dire che quelle due non si bastano più...

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ragazzi forse non ci siamo capiti : la coppia aperta non e' aperta per l'amore ma per il sesso. il legame sentimentale rimane intatto tra i due partner che come gioco sessuale decindono di trovare il ''terzo ''.

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>la coppia aperta non e' aperta per l'amore ma per il sesso

 

Sì questo lo sapevo, ma mi pareva che Almadel non fosse d'accordo, lo definiva un rapporto "paritario" ed io l'ho inteso da un punto di vista sentimentale.

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Se avete fatto confusione è colpa mia, lo riconosco.

 

Un conto sono le coppie aperte "per il sesso".

Un altro conto è la poligamia.

(Un altro ancora il tradimento, se è per questo).

 

Sollecitato da una frase di Bside, ho detto di avere vissuto per un anno un'esperienza poligamica.

A letto ci trovavamo bene con una persona mentre cercavamo il "terzo", abbiamo approfondito la conoscenza, è iniziata una convivenza con lui; eccetera, eccetera...

A conti fatti è stata una bella storia, che mi ha insegnato molto.

 

Nel mio periodo di "bisessualità militante" stavo con un ragazzo nella mia città e con una ragazza in una città vicina, presso cui andavo tutti i fine settimana.

Lei aveva lì una ragazza con la quale ero in ottimo rapporti.

L'unico rammarico del mio ragazzo di allora, fu che la sua di ragazza lo lasciò non potendo accettare di dividerlo con me.

 

Ci manca il lessico per definire le differenze sostanziali tra questi modelli relazionali. La società mi somiglia così poco che non ho neanche la pazienza di combattere la discriminazione nei miei confronti.  :sbav:

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Caro Almadel, non so se invidiare la tua capacità d'intrecciare i legami più disparati senza far sentire nessuno escluso o poco amato. Per parte mia non credo ci riuscirei.

:sbav:

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Eh, direi di sì; Cambiapelle.

La coppia aperta (come la coppia chiusa9 si fa in due; altrimenti la relazione finisce o si passa inesorabilmente dalla parte del torto con il tradimento.

 

A me è capitato che una mia storia sia finita perchè non c'era un simile accordo e ho quindi fatto un passo indietro.

 

L'ho già detto, rispetto al sesso senza amore trovo molto più squallida e triste la masturbazione (e non è che sia una cosa poi tanto squallida o tanto triste).

 

Preferisco trovare un ragazzo che mi piace e divertirmi con lui, piuttosto che chiudermi in casa guardando un film con dei prostituti (chiamati "attori" porno) che fanno sesso e muovere meccanicamente la mia mano su e giù...

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Mi sembra che tutto questo accendersi sia un po' assurdo.. come trovo un po' senza senso scaldarsi perchè altri non concepiscono il "nostro" modo di vivere la sessualità non strettamente connesso all'amore.

 

Comunque sia ho vissuto, parecchi anni fa, alcune storie in cui si viveva in maniera molto libera la propria sessualità anche con altre persone che non fossero il partner abituale; questo naturalmente con la consapevolezza che il partner era d'accordo e consenziente. Lo trovavo un modo per entrare in simbiosi con persone che riuscivano a stuzzicare la mia fantasia erotica senza per questo provare alcun sentimento profondo che potesse andare oltre la semplice conoscenza o affetto amicale (se c'era).

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E' proprio questo il punto.

Rispetto chiunque ma non riuscirei a "trovare simbiosi" con qualcuno di cui conosco per caso il nome o poco più...

L'erotismo so costruirlo col feedback mentale non solo con gli addominali...§

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Ma certo, ognuno deve vivere amore e sessualità secondo i propri gusti ed anche i propri principi. :roll:

 

Ora come ora, anche io riesco a provare interesse unicamente per persone che sono riuscite a "risvegliare" mentalmente la mia curiosità, indipendentemente che sia scattata una scintilla fisica.

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Non sarebbe carino sbottonarsi un po' e provare a spiegare quali sono questi famosi "concetti", quale "resto" ha invece "lasciato il tempo che ha trovato" e perché l'ha fatto?

No perché, magari sbaglierò, ma dei tanti modi in cui si può dimostrare di "amare il confronto", quello di sostenerne effettivamente uno mi pare sia il più sensato...

 

Quanto a me, penso mi schiererò dalla parte dell'Almadel-pensiero, non tanto perché sia stato plagiato dal "lato oscuro della coppia", quanto per il fatto che condivido le sue opinioni riguardo agli ultimi sviluppi di questa discussione.

Da una parte, infatti, ho sempre pensato che per certe cose si debba essere in due (o almeno in numero pari...). Il mio è più che altro un discorso di praticità, però: per me è già difficile interagire con una sola persona per volta, figuriamoci se dovessi iniziare a "gestire una guest star".

D'altra parte, però, è da quando avevo sedici anni che ho smesso di pensare al sesso come un'attività inscindibile dall'innamoramento e non riesco a capire, sinceramente, perché si debba insistere nell'ammantarlo di una connotazione negativa come si sconfini dal "normale" rapporto di coppia (che tra l'altro sarebbe quello etero, statistiche alla mano...). A ben vedere la dinamica e le quantità di serotonina e di sudore prodotte sono più o meno le stesse, sia che si tratti di squallido "fornicare" che del più sublime "fare all'amore"...

 

Ah, una considerazione di costume: il fatto che si possa far sesso per mera attrazione fisica non implica che per forza di cose si debba correr dietro ai pettorali del primo tizio che s'incontra per strada. È necessario, vi stupirò, ci sia attrazione fisica: il che, per quanto mi riguarda, significa che deve esserci qualcosa di accattivante nell'altro (magari anche solo nelle movenze o nel modo di parlare), dato che la sola bellezza mi inebetisce...

Così, tanto per sottolineare l'ovvio.

 

Saluti,

Gerione.

 

PS. Devo correre in università: stasera ripasso e modifico, ché devo riformulare un paio di frasi...

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Ho trovato per due volte la parola "falso buonismo" tra virgolette, caro Nsaiboy, da chi la stavi citando? Perchè a un lettore distratto potrebbe sembrare che tu la stessi riprendendo dalle mie parole e rileggendo i miei interventi (e ripercorrendo il mio pensiero) proprio non l'ho trovata.

 

Non si tratta di "falso buonismo"; io non ho mai pensato che voi veniate a fare i bravi ragazzi sul forum, che legge anche il vostro ragazzo, e poi chissà cosa fate nella vita reale. Nei forum io, per scelta, credo a tutto il credibile.

 

Si parla poi di "fraintendimenti" e io mi unisco alla curiosità di Geryon: cosa mai avrei frainteso? Trisketto me lo ha fatto capire: sembra che lui usi delle parole forti per quanto riguarda sè stesso, ma sospenda il giudizio sugli altri.

Io, non concependo questi "due pesi e due misure", mi sono offeso: in quanto se io mi ritengo "squallido" se faccio qualcosa, automaticamente trovo squallido chiunque lo faccia (e se mi reputo nobile per un'azione, trovo nobile chiunque la compia).

 

Io, francamente, non mi aspettavo posizioni tanto estreme.

Credevo che la maggior parte degli interventi sarebbero stati: "Se sono single faccio sesso con chi mi pare, ma in coppia sono fedele ed esigo fedeltà." (A grandi linee non dissimile da quello che sostiene Geryon)

Invece ho scoperto un'etica che credevo esistere solo nel moralismo: "non faccio mai sesso solo per piacere, ma sempre e solo per amore".

 

Trovo quest'ultima posizione "estremistica" tanto quanto la mia ed è per questo che ho trovato OT le vostre obiezioni: meriterebbero una discussione a parte.

Un po' come se parlassi dei problemi che riguardano la bisessualità e voi mi diceste che l'omosessualità è di per sè squallida (o che voi trovereste squallido essere omosessuali...). Ovvio che si cambia tutto il senso del discorso.

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chiarisco per l'ennesima volta che ora sono in coppia monogama e non mi sognerei mai e poi mai di aprire la coppia per il semplice motivo che non ne sarei capace oggi come oggi. in passato invece si... ma questo non vuole dire che mi sono fatto prete o santo... vuol dire soltanto che ogni storia e' unica e irripetibile e va vissuta in maniera adatta ai caratteri dei parter. quini alla luce dei fatti e conoscendo i nostri caratteri abbiamo deciso che la relazione debba essere esclusiva ... ma come si dice ... mai dire mai nella vita! ragazzi non fate l'errore di dire che una cosa non la fareste mai perche' nel 90 per cento dei casi ci si sbaglia di grosso

 

Quoto appieno, cambiapelle.

Per quanto riguarda la mia personalissima e modestissima opinione non vedo niente contro il sesso occasionale, sempre se fatto con le dovute precauzioni. Il fatto che io non l'abbia mai fatto finora non significa nulla. Tante volte mi sono detto in passato che non l'avrei mai fatto. Eppure il futuro non si può prevederlo e, come dice giustamente cambiapelle, il 90% delle volte in cui si dice no succede l'esatto opposto. Dopotutto sono fatto di carne come tutti. Come tutti ho le mie pulsioni e i miei desideri. Non ho mai avuto occasione di fare sesso occasionale; ecco perché non l'ho mai fatto.

Perciò non ho pregiudizi di sorta né discriminazione alcuna da fare nei confronti di chi mi confessa di essersi dedicato ad avventurelle senza seguito o a del sesso occasionale. Non provo né schifo né disgusto nel sentire di queste storie: potrebbe succedere anche a me.

Le cose cambiano una volta entrato in una relazione sentimentale stabile, con dei saldi e sani presupposti e tanta voglia di costruire qualcosa.

Se il mio neopartner mi confessasse di avere un passato avventuroso e leggero, non verrei scosso. La nostra vita, il nostro cammino insieme comincia nel momento in cui entrambi siamo pronti a sganciarci dal nostro passato e a darci la mano.

Dunque, posto che la coppia venga formata io non vorrei uscirne per motivi sessuali. Se solo avessi l'impulso di farlo significherebbe che ci sono dei problemi all'interno della coppia e per questo andrebbero affrontati e superati, possibilmente.

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vorrei puntualizzare che il ''merito'' di questo topic, ,che ha suscitato moltissimo interesse, va ad una coppia , che ho menzionato nei miei primissimi interventi e precisamente a Patrice e Pascal , due dolcissimi ''ragazzi'' (superano i 50 anni ma a me piace ancora chiamarli cosi') che stanno insieme da ormai 30 anni e che da 10(piu' o meno) hanno aperto la loro unione .  nel caso specifico , loro si amano ( e se li vedeste non avreste dubbi)  ma di tanto in tanto si concedono del sesso con un ''terzo'' .  secondo a quanto ho capito questo ''terzo'' lo abbordano assieme da qualche parte e lo invitano a casa loro . al di fuori di questo contesto (hanno infatti fissato rigidi limiti) per loro e' tradimento . infatti non e' ammesso che uno dei due faccia i propri comodi con un altro ragazzo ne che lo abbordi da solo.  confidenzialmente mi ha detto uno di loro che uno dei motivi che li hanno portati ad aprire la loro coppia e' che entrambi sono attivi e il sesso dopo 20 anni di monogamia era diventato un po ripetitivo ..

 

ho voluto redere pubblica questa esperienza indiretta per cercare di far comprendere ai piu' chiusi di testa che nella vita non puoi mai dire mai... anche Patrice non si sarebbe mai sognato di vivere in una coppia cosi', ma ora che gli anni sono passati, visto anche gli sviluppi della sua relazione sessuale, ha cambiato idea.

 

Questo non vuol dire che domani io mi possa sentire in diritto di aprire la coppia, vuol dire soltanto che non e' facile mettersi nei panni altrui. ogni relazione, come gia detto, e' una storia a se.

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Caro Cambiapelle,

anche per me la prima occasione di "sesso a tre" in una coppia è capitata perchè eravamo entrambi attivi. Personalmente ho conosciuto anche una coppia che ha cominciato a praticarla perchè, nonostante il forte legame che li univa, si erano scoperti entrambi passivi.

 

Anche nella mia coppia attuale le prime intenzioni di sesso esterno sono nate per evitare che il mio ragazzo, versatile, si sentisse frustrato dalla mia scarsa propensione alla penetrazione (sia fisica che psicologica). Desideravo semplicemente non sentirmi in colpa per la mia mancata disponibilità e , insieme, non colpevolizzare un suo legittimo desiderio.

 

Viste alcune caratteristiche della nostra coppia, difficilmente abbiamo occasione o voglia di simili "distrazioni". A me però piace sapere che non è "proibito."

 

Gestire un "esterno" non come terzo non è affatto facile. Funziona solo se entrambi, contemporaneamente, riusciamo a rimorchiare e possiamo poi raccontarci con la stessa soddisfazione cosa abbiamo combinato. Situazione difficile da produrre.

 

Per pura sociologia: la coppia "attivo + versatile" o "attivo/versatile + attivo/versatile" è quella in cui più facilmente si può sviluppare la "coppia aperta" rispetto alla combinazione di "passivo + versartile"; perchè facilmente un attivo è felice o indifferente se il tuo ragazzo ha un rapporto attivo con un altro, ma mai un passivo riesce a esserlo se il suo ragazzo ha un rapporto passivo con un altro.

Interessante discorso, a mio avviso, sulle differenze tra la psicologia dell'attivo e del passivo, che però ci porterebbero un po' OT se venissero esaminate in ogni loro componente.

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ho voluto redere pubblica questa esperienza indiretta per cercare di far comprendere ai piu' chiusi di testa che nella vita non puoi mai dire mai... anche Patrice non si sarebbe mai sognato di vivere in una coppia cosi', ma ora che gli anni sono passati, visto anche gli sviluppi della sua relazione sessuale, ha cambiato idea.

 

D'accordissimo con te, cambiapelle. Il futuro è incerto e non si sa cosa ci tenga da parte. Posso solo ragionare nel presente per ora, e dire che adesso non mi sentirei di aprire una coppia. D'altronde non possiamo vivere nel futuro, ma qui e adesso.

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grazie Almadel per il tuo illuminante intervento circa l'importanza dei ruoli.

potrebbe essere un nuovo spunto per sbloccare un po la situazione visto che troppi interventi sono stati secondo me un po riduttivi (tante parole per dire io non lo farei mai....a che serve?)

per non correre il rischio di andare off topic mi piacerebbe sapere che ne pensa la bella gente del forum circa appunto il ruolo che ci si attribuisce nella coppia ....per non andare OT la provocazione puo' essere la seguente : se voi amate intensamente il vostro ragazzo (quindi non volete assolutamente perderlo) pero' determinati ruoli sessuali vi fanno sentire frustrati e non appagati (guardate che succede frequentemete tra gay vdere due passivi innamoratissimi assieme) sareste disposti di concedervi un apertura in questo senso?

la non compatibilita' sessuale, al di la del sentimento, e' una ''scusa ''sufficiente per aprire la coppia?

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Direi che messa in questo modo "se siete incompatibili o poco compatibili sessualmente, aprire la coppia è una soluzione?" è una domanda in linea con lo spirito della discussione; anche perchè, come si è visto, la questione dei ruoli è la questione principale della "coppia aperta" (io sono fedelissimo e assolutamente poco propenso al "sesso esterno" se sto con un ragazzo esclusivamente passivo; vorrà dire qualcosa, no?)

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Premesso che ora come ora sono poco aperto alla coppia in generale, mi è capitato di pensare all'idea della coppia aperta mentre vivevo la mia ultima storia.

 

Per me non era nemmeno tanto una questione di ruoli, dal momento che ho avuto poche esperienze, non mi ci sono ancora confrontato con la realtà del passivo/attivo e ho potuto mantenere l'idea(le) che quando si ama si fa tutto indipendentemente...nel mio caso era una questione pratica. Non entrando nei dettagli personali della mia relazione spesso mi sentivo frustrato dal fatto che lui era molto più "sessualmente attivo" nel senso che avrebbe voluto fare l'amore in continuazione, mentre io no...a quel punto io dicevo che forse avrei dovuto procurarmi un amante per lui in modo che lui si potesse sentire appagato e io meno frustrato. Il tutto si è risolto con lui che si è sentito parecchio offeso e mi inveiva contro dicendo che l'amore lo voleva fare con me e non con uno qualsiasi, per bono che potesse essere.

 

A questo punto, la coppia aperta non è nemmeno tanto una questione pratica circa ruoli o voglie, ma di mentalità mi sembra. Io che piano piano ho imparato a non impossessarmi dell'altro che decide di starmi a fianco non avrei problemi ad accettare se l'altro proponesse una coppia aperta. Credo solo che mi sentirei un po' impacciato a gestire le situazioni conseguenti a tale scelta in quanto è un modello che non conosco minimamente.

 

L'unica cosa che mi dispiace è che le mie sono tutte riflessioni teoriche e non pratiche o di esperienza, ma è il meglio che posso fare in questo campo. Scuasate regà :roll:

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L'esperienza di Cassian è ancora più complessa rispetto a quella sui "ruoli" di cui abbiamo parlato Cambiapelle ed io.

 

Conosco la sensazione bruciante di superare l'altro in libido e mi spaventa l'idea che il sesso con me possa essere vissuto come un "dovere".

 

La questione del "dovere" però, per certi versi, accomuna l'incompatibilità di "ruoli" e l'incompatibilità di "ritmi".

 

In una "coppia chiusa" può esserci la pretesa dell'altro ad accondiscendere le nostre pulsioni (sia sotto il profilo della pratica che sotto quello della quantità) o la pretesa di adeguarsi a ritmi e desideri propri.

 

:cry:Uhm... brutti ricordi...

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per non correre il rischio di andare off topic mi piacerebbe sapere che ne pensa la bella gente del forum circa appunto il ruolo che ci si attribuisce nella coppia ....per non andare OT la provocazione puo' essere la seguente : se voi amate intensamente il vostro ragazzo (quindi non volete assolutamente perderlo) pero' determinati ruoli sessuali vi fanno sentire frustrati e non appagati (guardate che succede frequentemete tra gay vdere due passivi innamoratissimi assieme) sareste disposti di concedervi un apertura in questo senso?

la non compatibilita' sessuale, al di la del sentimento, e' una ''scusa ''sufficiente per aprire la coppia?

 

Può darsi che sì, può darsi che no (risposta ad entrambe le domande). Non mi è mai capitato finora di avere di questi problemi, quindi non posso dirlo con certezza. Ad ogni modo, dalla mia personale condizione (essendo io versatile), non posso dire tanto in merito, anche se preferirei comunque avere una persona versatile al mio fianco. Trovo la versatilità lo spunto per dare maggior completezza alla vita sessuale di una coppia omosessuale.

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Amare significa sempre accettare i sacrifici dell'altro?

Perchè magari per me amare significa non pretendere che l'altro si sacrifichi per me.

 

Nell'esempio estremo, se io fossi incapace di avere rapporti sessuali tout-court, non chiederei mai al mio compagno di rimanere fedele a un corpo incapace di soddisfarlo; ma lo inviterei a rimanermi vicino sentimentalmente (perchè l'amore non è solo sesso) e a cercare altrove soddisfazione sessuale.

Se io, bloccato su un letto d'ospedale, pretendessi che lui mi fosse fedele; quanto varrebbe il mio amore?

 

Senza bisogno di speingerci tanto in là; è ovvio che se io, per un motivo o per l'altro, non riesco a soddisfare il mio partner non gli posso chiedere di "accontentarsi"; nè tantomeno vorrei che si "sacrificasse".

Chi ama si sacrifica? E' vero.

Ma è altrettanto vero che chi ama non vuole sacrifici.

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