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Nuova Legge Elettorale


Sbuffo

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Just now, conrad65 said:

questa discussione elude la questione di fondo: la costituzione italiana è una costituzione intrinsecamente proporzionalista, costruita attorno al proporzionalismo

Per questo bisognava votare Sì.

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2 hours ago, conrad65 said:

la questione di fondo: la costituzione italiana è una costituzione intrinsecamente proporzionalista, costruita attorno al proporzionalismo

Ecco appunto....

Peraltro, dati i precedenti vent'anni è anche logico che abbiano fatta una tale Costituzione, benché probabilmente giocarono un ruolo  anche i reciproci timori dei partiti presumibilmente maggioritari perché "di massa", cioè DC e PCI.

Semmai c'è da domandarsi se, quando qualcuno voglia instaurare una dittatura della persona o del partito, i meccanismi costituzionali, elettorali o no, siano poi realmente efficaci nell'impedirlo:

vedi Venezuela, per rimanere al tempo presente.

Edited by Mario1944
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2 hours ago, conrad65 said:

la costituzione italiana è una costituzione intrinsecamente proporzionalista, costruita attorno al proporzionalismo

Mah...a me pare francamente un'interpretazione assai discutibile. L'art. 48 parla di "eguaglianza" del voto. Per cui il problema è il non distorcere un minimo legame rappresentativo tra elettorato e composizione delle camere. E comunque il Mattarellum è stato in vigore per diverse tornate elettorali, ed è stato spazzato via da una sciagurata riforme (approvata a fine legislatura). E non capisco in che modo una riforma della costituzione, e in special modo quella sciagurata riforma, potrebbe muoversi nel senso di cambiare tale canone fondamentale. dovresti vietare il proporzionale in costituzione....o inserire una sorta di principio di governabilità. Mi sembrano ipotesi un po' peregrine.

2 hours ago, conrad65 said:

i giudici costituzionali, nel bocciare via via le varie leggi elettorali proposte negli ultimi anni, non hanno fatto altro che introdurre dei correttivi che invariabilmente ci hanno riportato nel sistema proporzionale, e non credo potessero fare niente di diverso visto che la carta costituzionale che loro sono chiamati  a interpretare ha come centro di gravità permanente il proporzionalismo

La corte si è pronunciata su un punto preciso: quello del premio di maggioranza che, ribadisco, non esiste, così, come voleva essere configurato da noi, in nessun paese europeo.

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Beh che la nostra costituzione sia  "intrinsecamente proporzionalista" non mi pare una lettura troppo azzardata;  e non mi riferisco,  @d.gar88, tanto all'art. 48 o cmq singoli articoli, quanto a tutto l'assetto istituzionale, al parlamento bicamerale eguale e al suo funzionamento, al presidente della repubblica, elezione e funzioni, perfino all'elezione dei giudici della Consulta e del Consiglio superiore della magistratura...

Ma questo non significa che non si possa passare a un sistema sostanzialmente maggioritario; certo magari sarebbe opportuno avviare contemporaneamente modifiche all'assetto istituzionale, e magari anche semplici meccanismi tecnici ....

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L'unica cosa che si può dire sull'italicum è che nonostante vi sia stato spiegato 1000 volte che non lo era affatto, voi continuate a credere che fosse una legge maggioritaria "francese". Se lo fosse stato, sarebbe stato DEL TUTTO legittimo

La Corte Costituzionale non ha mai dichiarato illegittime le leggi elettorali perchè contrastanti con la forma di governo semplicemente ha detto che SE si adotta una legge elettorale a base proporzionale non si può attribuire un premio irragionevole vuoi al primo turno, vuoi ad un eventuale secondo turno, per aggirare le soglie previste nel primo....

Innanzitutto, nel sistema delineato dalla legge n. 52 del 2015, il turno di ballottaggio non è costruito come una nuova votazione rispetto a quella svoltasi al primo turno, ma come la sua prosecuzione. In questa prospettiva, al turno di ballottaggio accedono le sole due liste più votate al primo turno, senza che siano consentite, tra i due turni, forme di collegamento o apparentamento fra liste. Inoltre, la ripartizione percentuale dei seggi, anche dopo lo svolgimento del turno di ballottaggio, resta – per tutte le liste diverse da quella vincente, ed anche per quella che partecipa, perdendo, al ballottaggio – la stessa del primo turno. Il turno di ballottaggio serve dunque ad individuare la lista vincente, ossia a consentire ad una lista il raggiungimento di quella soglia minima di voti che nessuna aveva invece ottenuto al primo turno.

È necessario sottolineare che non è il turno di ballottaggio fra liste in sé, in astratto considerato, a risultare costituzionalmente illegittimo, perché in radice incompatibile con i principi costituzionali evocati. In contrasto con gli artt. 1, secondo comma, 3 e 48, secondo comma, Cost. sono invece le specifiche disposizioni della legge n. 52 del 2015, per il modo in cui hanno concretamente disciplinato tale turno, in relazione all’elezione della Camera dei deputati.

Il turno di voto qui scrutinato – con premio assegnato all’esito di un ballottaggio in un collegio unico nazionale con voto di lista – non può essere accostato alle esperienze, proprie di altri ordinamenti, ove al ballottaggio si ricorre, nell’ambito di sistemi elettorali maggioritari, per l’elezione di singoli rappresentanti in collegi uninominali di ridotte dimensioni. In casi del genere, trattandosi di eleggere un solo rappresentante, il secondo turno è funzionale all’obbiettivo di ridurre la pluralità di candidature, fino ad ottenere la maggioranza per una di esse, ed è dunque finalizzato, oltre che alla elezione di un solo candidato, anche a garantirne l’ampia rappresentatività nel singolo collegio

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La Repubblica

I 5 Stelle provano a stoppare la leadership di Silvio Berlusconi e il cammino della legge elettorale. Tra i 39 emendamenti presentati al Rosatellum bis dai pentastellati, infatti, vi è una proposta di modifica che dispone l'incandidabilità del "capo politico".

Si legge nel testo: "A pena di inammissibilità della lista non può essere indicato quale capo della forza politica ai fini della presente dichiarazione chi in base alle leggi vigenti al momento del deposito del programma elettorale non possa essere candidato e non possa comunque ricoprire la carica di deputato".

Una norma che, allo stato attuale, appare scritta su misura contro il leader di Forza Italia, che è incandidabile e ineleggibile a seguito della legge Severino, dopo essere stato condannato in via definitiva. Ma la mossa potrebbe avere un obiettivo diverso e persino più ambisioso della messa in fuori gioco di Berlusconi. Ovvero, trovare sponde nel Pd per l'emendamento anti-Silvio e inserire così un granello nell'ingranaggio per far saltare l'intesa tra Pd e Forza Italia in chiave legge elettorale.

Tra le 39 proposte di modifica su cui i grillini puntano maggiormente ci sono quelle per la reintroduzione delle preferenze, per il voto disgiunto e uno sullo scorporo. Inoltre c'è un emendamento in cui si stabilisce che liste collegate abbiano un solo leader e un unico programma.

In definitiva, il M5s rilancia il sistema proporzionale presentando un emendamento al Rosatellum bis che riprende il precedente testo del Fianum, con il più il voto disgiunto, cosa che lo renderebbe assai simile al sistema tedesco. E' questo un emendamento interamente sostitutivo del Rosatellum 2.0 mentre le altre proposte di modifica intervengono su singoli punti nell'ottica della "riduzione del danno". Tra gli emendamenti presentati si propone di introdurre le preferenze nei listini proporzionali, di prevedere il voto disgiunto tra il candidato al collegio uninominale e le liste delle coalizioni a lui collegate, di eliminare le coalizioni e lo scorporo.

Inoltre, si chiede che le liste collegate debbano presentare un solo programma e indicare un unico "capo", mentre nel Rosatellum bis questo obbligo è previsto per i singoli partiti. Altri emendamenti alzano i requisiti per dar vita alle coalizioni. Per esempio, alzando la soglia dal 3 al 5% per i partiti che si coalizzano, o eliminando la la possibilità di redistribuire tra tutti i partiti dell'alleanza i voti di quelle liste minori che non superano lo sbarramento ma che sono comunque oltre l'1%.

Dopo la presentazione degli emendamenti, sul blog di Grillo è Luigi Di Maio, "capo politico" e candidato premier del Movimento 5 stelle, a giocare a carte scoperte attaccando il Rosatellum bis. "Una legge - scrive - che favorisce le grandi ammucchiate con un meccanismo perverso per cui una forza politica come il Movimento, anche se dovesse prendere il 30% dei voti, non otterrà neanche il 15% dei seggi. E soprattutto permetterà ai partiti che perdono le elezioni di andare al governo".

"Il Rosatellum bis - rincara Di Maio - è una legge che non garantisce nè governabilità nè rappresentatività. L'unica cosa che garantisce è togliere di mezzo il M5s. Non a caso sono tutti d'accordo, Forza Italia, Pd, Alfano e Salvini. Salvini sta votando una legge che porterà di nuovo al governo Alfano, Renzi e Berlusconi. Ma tanto basta che gli assicurino la poltrona e se ne sta zitto".

"Alle prossime elezioni - conclude il candidato premier pentastellato - con questa legge elettorale, anche se dalle urne il M5s dovesse risultare la prima forza politica del Paese, non potrebbe ottenere la maggioranza dei seggi e ambire a governare. Il voto espresso dagli italiani sarebbe irrimediabilmente compromesso. Questo si chiama attentato alla volontà popolare".

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Qualcuno dovrà pur constatare che il concetto di "capo della forza politica" sembra elaborato da un bimbo di 9 anni

O no?

Non è un candidato a nessuna carica, non è un segretario di partito, non è il capo di una coalizione di partiti diversi ma è il capo del 37% degli eletti nei collegi uninominali denominati "forza politica" che poi dovranno render conto FATALMENTE ai partiti di riferimento ( se non alle minoranze interne dei partiti di riferimento )

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  • 2 weeks later...

Ed ancora una volta viene messa la Fiducia sulla legge elettorale

Chi aveva protestato ieri perchè la legge non piaceva ( Brunetta Lega---Italicum ) oggi non si pone il minimo problema di coerenza, perchè la legge gli piace

Complice il fatto che si ritiene ingovernabile il Parlamento di nominati, perchè Deputati e Senatori potrebbero impallinare la legge per il timore di non essere rieletti, si mette la questione di fiducia su un'altra legge elettorale che eleggerà un nuovo parlamento di nominati ( i quali si suppone saranno più virtuosi di questi pur essendo eletti nello stesso modo...)

Avremo un sistema misto a voto unico che è ovviamente una presa in giro, avremo il "capo della forza politica" che è un altro espediente ridicolo, le liste civetta ( già abbiamo gli Animalisti ) le pluricandidature nei collegi uninominali( fino a tre ) ed un 80% di eletti nominati dalle segreterie di partito

Il tutto senza garantire veramente la governabilità, perchè se era ovvio che per penalizzare il M5S bisognava fare una legge che incoraggiava le coalizioni ( lo dicevo ai tempi dell'Italicum in cui invece si premiava solo la lista e si portava al plebiscito sicuramente il M5S ) queste non sono vere coalizioni

Questa schifezza è costituzionale?

Il dubbio è lecito, perchè è una legge totalmente costruita su una serie di finzioni, ovviamente questo di per sé non costituisce una parametro diretto di costituzionalità ma è chiaro che quando si allineano 5-10 "furbizie" poi tecnicamente il rischio che una o due non reggano al vaglio della Consulta c'è

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la legge elettorale non è il massimo ma a mio avviso va assolutamente approvata perché permetterà (forse) di arrivare a un governo di coalizione con un profilo politico coerente evitando l'ammucchiata

se i 5stelle non riescono a coalizzarsi questo è un loro problema politico, e non possono pensare che la legge elettorale va male solo perché non tutela a sufficienza la loro incapacità di fare politica

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Just now, conrad65 said:

permetterà (forse) di arrivare a un governo di coalizione

Che una legge con le coalizioni sia una legge che svantaggia oggettivamente il M5S ma in sé sia una opzione del tutto legittima questo è un qualcosa che io vado dicendo da tempi non sospetti, ovverosia da quando le coalizioni venivano buttate alle ortiche con l'Italicum

A parte il fatto che sostenere che una legge già nuovamente sospetta di incostituzionalità sia una legge da approvare "assolutamente" è una follia, sarebbe da approvare assolutamente al limite se fossimo certi che almeno è costituzionalmente legittima, ma rendere costituzionalmente sicura questa legge diventa impossibile se con la questione di fiducia la si rende inemendabile in ogni suo aspetto, anche aspetti che di per sè non cozzerebbero affatto con un voto di coalizione ( il fatto che fra listini bloccati e pluricandidature possa essere nominato l'80% dei parlamentari non cosituisce affatto un corollario necessario del voto di coalizione ma potrebbe rendere nuovamente incostituzionale il prossimo parlamento eletto )

In secondo luogo come dici tu stesso l'esito "governo di coalizione" è più che dubbio, l'unica differenza è che nel caso di consultellum sarebbe chiaro per gli elettori cosa fare ( dare o meno a qualcuno il 40% ) in questo caso diventa più difficile stabilirlo

Se anche ipotizzassimo che con il 27% dei voti il M5S prendesse il 17-18% dei seggi il differenziale sarebbe tale da rendere necessario avere almeno il 40% dei consensi, forse meno se c'è una percentuale significativa di partiti non coalizzati sotto il 3%, ma tali seggi andrebbero divisi fra due coalizioni e non potrebbero certo concentrarsi su una coalizione soltanto, per cui l'obiettivo sarebbe forse più difficile che nel caso del consultellum

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TPI

La Camera dei Deputati si appresta a votare, con tanto di voto di fiducia, la nuova legge elettorale nota come Rosatellum bis. Tale legge è stata proposta dal capogruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati Ettore Rosato, da cui prende il nome, e dal momento che il governo ha deciso di porvi la fiducia potrà essere o accolta o respinta in toto, senza ulteriori modifiche.

La proposta di una nuova legge elettorale è arrivata con l’obiettivo di porre fine alla parziale asimmetria delle leggi elettorali per la Camera e per il Senato, entrambe prodotte da interventi della Corte Costituzionale, che ha giudicato incostituzionali parti delle due precedenti leggi elettorali, l’Italicum (per la Camera) e il Porcellum.

Diversamente dall’Italicum, che fu approvato nel 2015 esclusivamente per la Camera dei Deputati, il Rosatellum bis sarà valido sia per la Camera che per il Senato.

Ma come funzionerebbe, qualora dovesse essere approvata, questa legge elettorale?

UN PO’ PROPORZIONALE, UN PO’ MAGGIORITARIO

Come già successo in passato con il Mattarellum, anche il Rosatellum bis è un sistema elettorale misto: alla Camera 231 seggi saranno assegnati con il sistema maggioritario in altrettanti collegi uninominali, 386 invece con il sistema proporzionale. A questi vanno poi aggiunti i 12 seggi degli italiani all’estero, eletti con il proporzionale, e quello uninominale della Valle d’Aosta, che essendo uno solo viene matematicamente assegnato con il sistema uninominale.

Stesso discorso per il Senato, dove 102 seggi saranno assegnati in altrettanti collegi uninominali, e i restanti 207 con il sistema proporzionale, mentre anche qui i sei senatori in rappresentanza degli italiani all’estero saranno eletti con il sistema proporzionale.

In entrambe le camere, dunque, il 36 per cento dei membri sarà eletto con il sistema maggioritario in collegi uninominali, mentre il rimanente 64 per cento con il proporzionale. Per accedere alla ripartizione dei seggi proporzionali, ogni lista dovrà ottenere almeno il 3 per cento dei voti a livello nazionale (regionale per il Senato, come stabilito per la costituzione) e, qualora in coalizione, all’interno di alleanze che raggiungano almeno il 10 per cento, ma questo lo vedremo meglio nel paragrafo successivo.

Mentre i seggi maggioritari verranno assegnati in altrettanti collegi uninominali, per quanto riguarda quelli proporzionali saranno assegnati in un numero di collegi plurinominali (tra i 70 e i 77 per la Camera, la metà per il Senato) con listini bloccati di massimo quattro candidati.

IL RITORNO DELLE COALIZIONI

Se l’Italicum aveva abolito le coalizioni tra diverse liste, con il Rosatellum bis queste ritornano. La nuova legge elettorale prevede la possibilità per diverse liste di allearsi sostenendo lo stesso candidato nei collegi uninominali. La quota maggioritaria e quella proporzionale di questa legge elettorale saranno votate nella stessa scheda elettorale, dove ci saranno le liste collegate a un singolo candidato, il cui nome comparirà sopra alle liste stesse.

Tuttavia, se la simultanea presenza delle liste e del candidato ricordano molto le elezioni amministrative, con il Rosatellum bis non sarà possibile ovvero il voto disgiunto, ovvero il voto a un candidato deputato (sindaco, nel caso delle amministrative) e a una lista che ne sostiene un altro.

Qualora un elettore decidesse di barrare esclusivamente il nome del candidato al collegio uninominale, il suo voto sarà distribuito proporzionalmente tra le liste in base al consenso raggiunto da ciascuna di esse. Concretamente significa questo: se in un collegio ci sono dieci voti di elettori che si sono limitati a barrare esclusivamente il nome del candidato, il quale è sostenuto da tre liste che ottengono rispettivamente il 30 per cento la prima e il 10 le altre due, i 10 voti raccolti dal solo candidato saranno ripartiti così: sei alla prima lista e due a testa tra le altre due.

COME FUNZIONANO I COLLEGI

Nella legge elettorale saranno previsti due tipi di collegi: quelli uninominali, per assegnare i seggi maggioritari, e quelli plurinominali, per assegnare quelli proporzionali. I primi prevederanno l’elezione esclusivamente del candidato più votato, anche prendendo un solo voto in più di qualsiasi altro sfidante. Essi saranno disegnati in un secondo momento, suddividendo il territorio italiano in 231 collegi alla Camera (tranne Aosta, che ha in ogni caso un proprio collegio) e 102 al Senato.

Nei collegi plurinominali – che saranno tra i 70 e i 77 alla Camera e la metà al Senato – ogni lista presenterà tra i due e i quattro candidati in listini bloccati. Trattandosi di liste particolarmente ridotte di dimensioni, la mancanza di preferenze non violerà quanto detto dalla Corte Costituzionale riguardo il Porcellum, quando vennero bocciate le liste bloccate poiché troppo lunghe per consentire la riconoscibilità del candidato.

Ciascun candidato si potrà presentare in un singolo collegio uninominale e, parallelamente, in un massimo di tre collegi plurinominali. Per ciascuna lista i candidati non potranno superare la distribuzione di 60 a 40 per cento tra i due sessi.

PERCHÉ SI CHIAMA ROSATELLUM BIS

La legge elettorale si chiama Rosatellum bis dal nome dell’Onorevole Ettore Rosato, capogruppo del PD alla Camera dei Deputati che ha proposto tale legge. Nel maggio 2017 era stata proposta un’altra legge dallo stesso Rosato che era stata chiamata Rosatellum, ma non aveva avuto seguito. La nuova versione, per distinguerla da quella precedente, è stata definita quindi Rosatellum bis.

In Italia, da quando il politologo Giovanni Sartori nel 1994 definì la legge elettorale che portava il nome dell’attuale presidente della Repubblica Sergio Mattarella “Mattarellum”, è d’uso aggiungere il suffisso latino -um ai nomi delle legge elettorali (come ad esempio il Porcellum e l’Italicum).

Con il tempo, è nata l’erronea abitudine di far diventare il suffisso -um un suffisso -ellum, riprendendo in maniera sbagliata il suffisso nella parola Mattarellum. Se si volesse essere puristi, la legge proposta da Rosato dovrebbe infatti chiamarsi Rosatum.

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5 hours ago, Hinzelmann said:

A parte il fatto che sostenere che una legge già nuovamente sospetta di incostituzionalità sia una legge da approvare "assolutamente" è una follia, sarebbe da approvare assolutamente al limite se fossimo certi che almeno è costituzionalmente legittima, ma rendere costituzionalmente sicura questa legge diventa impossibile se con la questione di fiducia la si rende inemendabile in ogni suo aspetto

a mio avviso il voto di fiducia garantisce l'appovazione di un testo coerente; non metterei le mani avanti parlando a priori di incostituzionalità, seppure sospetta

non vedo poi come il dibattito parlamentare possa trasformare un testo di sospetta incostituzionalità in un altro di sospetta costituzionalità: il dibattito potrebbe recepire alcuni aspetti di compromesso, ma temo non ci sia il tempo e andare a votare con la legge elettorale attuale è un suidicio per il paese

io poi sono sempre stato a favore di un ritorno integrale al Mattarellum, e questa legge mi pare la cosa meno peggiore che sia stata proposta finora: sposo il detto che il meglio è nemico del bene e mi accontento

infine noto, come fatto personale, che non mi sentirei in buona compagnia con molti di quelli che oggi protestano in piazza o più sommessamnte su giornali e organi di informazione

Edited by conrad65
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Mi sembra si possa dire che è oggettivamente veritiero e corretto tranne sul punto 4.

Basta prendere un facsimile del porcellum e del rosatellum.

Questo è il porcellum:

cameraSenato_collage-300x259.jpg

Questo il rosatellum:

facsimile-scheda-rosatellum-bis.jpg

Come si vede:

- Nel porcellum compaiono solo i simboli dei partiti, non si vedono i nomi dei candidati per quel partito sulla scheda, nel rosatellum oltre al simbolo del partito compaiono i nomi sia dei candidati nei collegi uninominali sia dei candidati nella lista proporzionale.

- Nel porcellum le lista non comparivano perchè erano delle liste lunghissime di 10/15 nomi per ogni partito in ogni circoscrizione, nel rosatellum invece sono brevi liste di 2 massimo 4 nomi e compaiono tutti sulla scheda.

- Nel porcellum le circoscrizioni erano molto grandi e non c'erano collegi uninominali per questo era sostanzialmente impossibile creare un legame tra eletto e terriotorio, con il rosatellum invece ci sono circoscrizioni più piccole e collegi uninominali quindi sarà più facile avere un legame tra eletto ed elettori di quel territorio.

- Nel procellum c'erano due leggi elettorali piuttosto diverse tra Camera e Senato, c'erano sbarramenti diversi (del 2/4% alla Camera e del 3/8% al Senato) e il premio di maggioranza funzionava in modo diverso (alla Camera assegnato a livello nazionale mentre al Senato 20 premi di maggioranza regionali), mentre con il rosatellum la legge elettorale sarà sostanzialmente la stessa.

- Il fatto che scelgano gli italiani è solo in parte vero, nel senso che sì con il collegio uninominale gli elettori scelgono, però l'altra parte di onorevoli sono eletti in listini bloccati (seppur siano listini brevi con i nomi che compaiono sulla scheda).

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Just now, Rotwang said:

Vero e basta.

falso e basta.

senza farla tanto lunga:

1.  solo il sistema uninominale inglese (o francese) prevede il collegio con "il suo rappresentante parlamentare di riferimento" , eletto nello stesso collegio; non è così con questa legge....   

2. il capo del governo non lo scelgono certo gli elettori!  qui si parla addirittura di  "capo della forza politica", che non  si capisce cosa sia; il capo del governo sarà frutto di trattative dei segretari di partito

3.  i simboli di partito saranno anche nelle nuove schede: e vorrei ben vedere!   :D gran parte del voto è proporzionale!  

4. sulla lunghezza o meno delle liste ci sarebbe da discutere; con liste bloccate, senza preferenze, rischiano di rendere ancora più decisi dalle segreterie  i parlamentari. Comunque i futuri parlamentari saranno in gran parte scelti prima de voto dalle segreteria (a secondo dove vengono collocati),  conterà assai poco la volontà popolare (quando una volta con le tanto famigerate preferenze gli elettori cmq sceglievano sia il partito che gli eletti dentro quel partito!)

5. ciliegina sulla torta:  "una sola legge  che durerà nel tempo" !!!!  ahahahhahahah   SI, hai visto nella sfera di cristallo che il prossimo parlamento non la modificherà!   Ripeto: il sistema elettorale attuale è diverso tra le due camere, ma non un gran ché, essendo sostanzialmente in ambedue i casi proporzionale con sbarramenti.

4 minutes ago, Sbuffo said:

Mi sembra si possa dire che è oggettivamente veritiero e corretto tranne sul punto 4.

Basta prendere un facsimile del porcellum e del rosatellum.

Questo è il porcellum:

cameraSenato_collage-300x259.jpg

Questo il rosatellum:

facsimile-scheda-rosatellum-bis.jpg

Come si vede:

- Nel porcellum compaiono solo i simboli dei partiti, non si vedono i nomi dei candidati per quel partito sulla scheda, nel rosatellum oltre al simbolo del partito compaiono i nomi sia dei candidati nei collegi uninominali sia dei candidati nella lista proporzionale.

- Nel porcellum le lista non comparivano perchè erano delle liste lunghissime di 10/15 nomi per ogni partito in ogni circoscrizione, nel rosatellum invece sono brevi liste di 2 massimo 4 nomi e compaiono tutti sulla scheda.

- Nel porcellum le circoscrizioni erano molto grandi e non c'erano collegi uninominali per questo era sostanzialmente impossibile creare un legame tra eletto e terriotorio, con il rosatellum invece ci sono circoscrizioni più piccole e collegi uninominali quindi sarà più facile avere un legame tra eletto ed elettori di quel territorio.

- Nel procellum c'erano due leggi elettorali piuttosto diverse tra Camera e Senato, c'erano sbarramenti diversi (del 2/4% alla Camera e del 3/8% al Senato) e il premio di maggioranza funzionava in modo diverso (alla Camera assegnato a livello nazionale mentre al Senato 20 premi di maggioranza regionali), mentre con il rosatellum la legge elettorale sarà sostanzialmente la stessa.

- Il fatto che scelgano gli italiani è solo in parte vero, nel senso che sì con il collegio uninominale gli elettori scelgono, però l'altra parte di onorevoli sono eletti in listini bloccati (seppur siano listini brevi con i nomi che compaiono sulla scheda).

@Sbuffo:    ma non ti ha detto nessuno che non c'è più il porcellum?????????????????

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2 minutes ago, castello said:

con liste bloccate

si ma anche l'attuale legge elettorale ha i capilista bloccati alla Camera... poi uno può sempre dire che è meglio avere solo i capilista bloccati che tutti i nominativi della lista bloccati, ma insomma...

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2 minutes ago, conrad65 said:

si ma anche l'attuale legge elettorale ha i capilista bloccati alla Camera... poi uno può sempre dire che è meglio avere solo i capilista bloccati che tutti i nominativi della lista bloccati, ma insomma...

valutazioni di esperti parlano di almeno 80% di eletti bloccati

ma in realtà sono tutti bloccati!   o si reintroducono le preferenze ( che io e te ricordiamo, e forse non erano tutta sta perversione..)  o noi elettori scegliamo il partito e non gli eletti

tranne che si aderisca al sistema uninominale inglese: un collegio un eletto

Edited by castello
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3 minutes ago, conrad65 said:

ricordo anche le battaglie politiche per abolire le preferenze, che erano divenute un modo per esercitare voto di scambio...

e allora perché le conserviamo nelle amministrative e nelle europee??????  le europee che hanno incoronato Renzino.....

ma credete che nella scelta dei candidati  (tanto più se si fanno primarie farlocche come il pd)   non abbiano peso le mafie?????    solo che prima , con le preferenze, avevamo peso anche noi elettori

E' la politica, i partiti che devono CACCIARE i politici corrotti, intrallazzatori, contingenti con mafie e criminali...

E noi elettori punire i partiti che non fanno ciò!

Edited by castello
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 Ovviamente non si può escludere che la legge esca addirittura peggiorata o affossata dal Parlamento, se questo avvenisse però sarebbe per dei franchi tiratori interni alla maggioranza, non interessati a delle modifiche ma a mantenere la situazione attuale ( ad esempio un senatore di FI del Sud che sa che con il Rosatellum bis non sarà rieletto o uno di AP del Nord etc ) non certo per una serie di emendamenti concordati che potrebbero semmai estendere il consenso alla legge

La fiducia peraltro non esclude un voto finale segreto e quindi una possibilità di affossare la legge nel suo complesso, rimane. Tanto più che la questione di fiducia non può vincolare più che tanto deputati e senatori che neanche fanno parte della maggioranza di governo. Certamente 1 voto unico riduce la possibilità di incidenti, ma non eslude l'ipotesi di un affossamento doloso. Al contempo esclude la possibilità di concordare dei cambiamenti che potrebbero  essere scambiati con il ritiro di pacchetti di emendamenti da parte di coloro che attualmente si oppongono ( almeno una parte di questi ) e potrebbero essere migliorativi.

Il testo della legge non è affatto coerente, è un testo "furbo" che cerca di fare lo zig-zag fra le sentenze di incostituzionalità precedenti, eludendone i principi di fondo e conservando una sorta di osservanza formalistica di varie indicazioni fornite dalla Consulta nelle sue motivazioni ( ad esempio il discorso del listino breve )  Il problema è che non viene fatto su un punto unico, l'intera legge è costruita in questo modo...

E' pressoché certo che la Corte sarà di nuovo attivata anche sul Rosatellum-bis. Lo farà inevitabilmente dopo il voto e sicuramente saranno sollevate anche questioni di costituzionalità nuove, anche fra coloro che sostengono che la legge forse reggerà al vaglio della corte si sottolinea che la legge è "contraddittoria" ed espone quindi al vaglio - discrezionale - di "ragionevolezza" della Corte

L'argomento sulla "compagnia" è già stato evocato a proposito del referendum...è un argomento abbastanza discutibile, nel senso che ovviamente su singole questioni si formano convergenze occasionali, faccio però notare che al Pantheon manifesterebbero quelli ( o parte di quelli) con cui il PD dovrebbe in teoria fare una coalizione. Fossimo in un paese serio questo comporterebbe in automatico che l'alleanza del PD si riduce ad Alfano...ovviamente in Italia questo non è vero ( ma fa male a tutti perchè mina la credibilità stessa delle coalizioni che poi si propongono, sia dal lato del PD che di Pisapia, o di chi ci starà... )

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I Franchi tiratori ( una 60na ) non hanno affossato il Rosatellum bis, ora si passa al Senato

Bisogna però sottolineare 3 voti palesi contrari: Rosy Bindi, Franco Monaco ( Prodi ), Marco Meloni ( Letta )

Viene da chiedersi se esista ancora un partito intorno a Renzi, praticamente gli rimane Franceschini

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Just now, Pix said:

@Sbuffo è vero o meno che il Rosatellum ha difatti consegnato il futuro del Paese al centro destra, eliminando la possibilità di una vittoria del Movimento 5 Stelle?

Il M5S sarà il primo partito, il centrodestra la prima coalizione.

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Just now, Rotwang said:

Il M5S sarà il primo partito, il centrodestra la prima coalizione.

Tuttavia la maggioranza l’avrà la coalizione, non il partito che prenderà più voti. È così?

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