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Omosessualità e religioni non cristiane


Guest Anonymous

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Guest Anonymous

[modbreak=yrian]Esiste già un topic sul rapporto tra omosessualità e Cristianesimo, per cui reindirizzo questo, che comunque non è il caso di chiudere, verso le altre religioni.[/modbreak]8) il 13 Gennaio del 2006(http://www.january13.org/) l'Arcigay Nazionale(nel nome di Fabrizio Marrazzo,per altro ex rappresentante dell'Arci della mia bella Napoli) ha organizzato un giorno dove si confronteranno(la vedo durissima!) le religioni e l'omosessualità,cercando in questo modo di creare un dialogo tra due versanti che apaprentemente(o in verop) sembrano accostarsi come wustel nel latte.Adesso,anche se leggendo i vari siti gay pare che le tematiche omosessuali si soffermino solo col rapporto uomo/religione(..se uno insiste su un tema,però un perchè ci sarà..) ed anche se forse il tema è stato già trattato in passato sull'altro forum,vorrei domandarvi:è possibile creare una via intermezza che non scontenti omosessuali e religioni senza dover chinare il capo sui FONDAMENTI di entrambe le vite o scelte di vita?..il dialogo ,può esistere? :-D

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Con la religione cattolica, che è quella prevalente in Italia, non esiste e non esisterà mai! Io rifiuto di dialogare con chi mi disprezza,mi chiama "disordinato" e "immaturo" (i preti pedofili danno un grande esempio di ordine e maturità,neh?) e pretende che io creda che se seguo la mia natura commetto peccato. Si tengano pure la loro pietà pelosa. E' poi ridicolo che, da parte di alcuni gay, come Grillini che ha detto che l'esclusione dei gay dal sacerdozio cattolico è "razzismo", ci sia stato tutto questo bailamme sull'esclusione dei preti gay.

E' come se gli ebrei si adontassero per essere esclusi dal partito nazista.

Ho deciso di ignorare totalmente le sparate di Ratzinger, Ruini, Caffarra e la loro genìa. Voterò radicalsocialista, e per chi sostiene i nostri diritti.Dialogare? Con chi? Con un muro? :argh:

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Voterò radicalsocialista' date=' e per chi sostiene i nostri diritti.[/quote']

 

lo farò anch'io per i tuoi stessi motivi :)

 

 

io non voto nel poll perché penso ke i due concetti nonostante siano legati nel mondo di oggi, non dovrebbero esserlo... sono due concetti a sé stanti e uno non dovrebbe escludere l'altro

 

 

sai che ti dico? mi invento la mia religione che non sarà ùomofoba... al che non occorrerà avere un dialogo con gli omosessuali perché non c'è il motivo per cui esista (come non esiste un dialogo con gli etero ^^')...

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anche io penso che voterò tale, se non rimarrò folgorato dal listone. Per quanto riguarda le religioni, esistono già religioni che ai loro fondamenti non discriminano i gay. Come alcune forme di protestantesimo, il buddismo...

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Il dialogo ci può essere tra chiunque, basterebbe esistesse il rispetto, l'uno dell'altro. Cosa che purtroppo spesso manca.

 

Io penso che finchè l'Italia non sarà un paese Laico non ci potremo neanche provare.

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Sono disposti a tollerare l'omosessualità i protestanti (battisti e calvinisti) e gli induisti; con mia sorpresa (dalle fonti da cui ho potuto attingere), i buddisti non mi pare l'accettino.

 

Mettendo a confronto le seguenti categorie:

 

-Cattolici e ortodossi

-Protestanti

-Ebrei

-Musulmani

-Induisti

-Buddisti

 

sulla tollerabilità delle seguenti condotte sessuali,

 

-Rapporti prematrimoniali

-Rapporti Extraconiugali

-Masturbazione

-Rapporti omosessuali

-Contraccezione

 

risulta da un tabulato presentato dai ricercatori della famosa rivista "focus" nel 2001, che SOLO la Chiesa nostrana, li condanna tutti! Infatti ebrei (2' in questa graduatoria) e musulmani (3'), non condannano i primi senza condizioni la contraccezione, i secondi la giustificano.

I più tolleranti si dimostrerebbero i protestanti.

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Piu' che di dialogo qui si parla di compromesso ......

Un compromesso su cosa? Sui diritti? Sui comportamenti? Sul mio stile di vita?

 

Spero che nessuno cerchi un dialogo di questo tipo, mai.

 

haooo

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Nei riguardi della Chiesa (soprattutto quella intesa come "istituzione"), la mia posizione è la stessa di quella di Lover.

 

IO non li riconosco come interlocutori. NON li riconosco proprio!

LORO non mi riconoscono come interlocutore. E forse neanche come "persona".

Ma non me ne frega un cazzo. Fin quando non invadranno in modo pesante la mia vita, ci sarà solo CONFLITTO SEMIOTICO.

 

Ma un domandina a monte la farei: "LORO VOGLIONO QUESTO DIALOGO?". In che modo si interessano propositivamente dell'opinione dei fedeli? Quale strumento di interpellanza usano per sondarle queste opinioni?

 

Però il contatto col mondo rischiano di perderlo! I fedeli in fin dei conti non sono delle pecore rincoglionite che pendono dalle loro labbra. Non tutti almeno.

Mi fa rabbia però che manipolino quelle persone che hanno meno strumenti per difendersi dalle loro minchiate!

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Taliban, se non adotti idee filo-americane e pro-chiesa, ti banno.

 

Ahahahahahahaha :-D

 

Scherzi a parte, trovo molto interessante lo sviluppo di una riflessione sul confronto del livello di tolleranza delle differenti confessioni nei confronti del fenomeno omosessuale, giusto per chiarire alcune questioni, o addirittura per sfatare alcuni miti. Taliban, ad esempio, sostiene che i Protestanti siano i più tolleranti nei nostri confronti, senza specificare precisamente di QUALI confessioni stia parlando (o meglio, specificandolo solo all'inizio, ma non evidenziandolo, come invece sarebbe corretto fare), dal momento che i Protestanti non costituiscono UNA chiesa, UNA confessione... ne costituiscono diverse. Gran parte di queste assumono atteggiamenti di assoluta intolleranza, ben più gravi (ahimé mi spiace ammetterlo) di quelli della Chiesa Cattolica; ne è un esempio eclatante, purtroppo ai più sconosciuto, quello della Chiesa Evangelista: i credenti appartenenti a questa fede, per chi non lo sapesse, usano quello che io considero il più bel saluto che ci possa essere: si dicono Pace! (peraltro, avendo mio padre una cara amicizia in quell'ambiente, mi è capitato di assistere ad un culto evangelico); il problema risiede nel fatto che le suddette persone attuano una politica di assoluta e pesantissima discriminazione nei confronti degli omosessuali, senza risparmiarsi insulti e "schiaffi teorici" a suon di versetti della Bibbia, disinteressandosi altamente dell'autorità civile, nel senso che, nonostante la Costituzione Italiana e, in modo più articolato e chiaro, quella Europea proibiscano qualsiasi forma di discriminazione, gli evangelisti (non tutti, evitiamo comunque luoghi comuni e generalizzazioni) continuano imperterriti a palesare atteggiamenti omofobi, ben più aspri ed espliciti di quelli della Chiesa Cattolica.

 

Il clero cattolico sarà pur ipocrita, buonista e tutto quello che vogliamo (e garantisco che non sto ammorbidendo la mia posizione nei suoi confronti), ma ad una messa un omosessuale non verrebbe mai cacciato via dalla chiesa a calci in culo... cosa che invece può accadere tranquillamente in parecchie confessioni protestanti. Provare per credere. Altro caso che mi vien da citare è quello dei Mormoni, confessione protestante ancora più intollerante e omofoba (affermazioni del tipo "Dio odia i gay", spesso portano proprio la loro firma). I Mormoni sono organizzati per comunità, che frequentemente non sono unite solo in senso religioso, ma anche in senso amministrativo (questo fenomeno accade negli USA, più che altro): ogni qualvolta che si viene a sapere di un mormone omosessuale, questo viene "processato" dalla comunità di cui fa parte, per poi esserne immediatamente espulso. Inutile dire che ciò, soprattutto per gli omosessuali credenti, ha un effetto psicologico devastante. Ora come ora non mi vengono in mente altri riferimenti precisi ad altre fedi di natura protestante che siano particolarmente intolleranti, ma ce ne saranno sicuramente tante altre (basta fare una piccola ricerca, magari io stesso mi andrò ad informare meglio, prossimamente).

 

Consiglio vivamente, per farsi quattro risate ma, nel contempo, per rendersi conto della situazione degli omosessuali nelle confessioni protestanti, un giretto nel canale irc #evangelici, sul server di azzurra.org: provate a dichiararvi omosessuali, o comunque a tirare in ballo l'argomento, assumendo sempre toni cortesi e rispettosi... e capirete cosa intendo dire.

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Consiglio vivamente' date=' per farsi quattro risate ma, nel contempo, per rendersi conto della situazione degli omosessuali nelle confessioni protestanti, un giretto nel canale irc #evangelici, sul server di azzurra.org: provate a dichiararvi omosessuali, o comunque a tirare in ballo l'argomento, assumendo sempre toni cortesi e rispettosi... e capirete cosa intendo dire.[/quote']

 

Il protestantesimo, hai fatto bene a ricordarlo, è una realtà estremamente variegata. Basti pensare ai membri del Klu Klux Klan, anche essi si definivano protestanti! Da quel che ne so, i battisti, i Valdesi, i calvinisti tollerano l'omosessualità. Sugli evangelici non posso che darti ragione: a Vienna io e un mio amico siamo stati importunati da un amabile vecchietto evangelico che ha cominciato ad ossessionarci con il suo: "tofete legghere nuofo testamento..trenta minuti giorno poi tu andare paradiso...non commetteta atti impuri...sesso quintici anni e supito morire aids..." eccosì via. proprio prima di fuggire ci ha dato anche il suo biglietto da visita...ma che gentile :) .

Non dimentichiamo anche i Testimoni di geova, che nutrono, da quel che so, di un vero e proprio astio verso l'omosessualità...sinceramente mi interesserebbe abbastanza approfondire la posizione degli ortodossi...

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Il protestantesimo è una realta variegata: conoscerne ogni sfaccettatura di tutte le confessioni è cosa da pochi.

 

Io rifacendomi al dossier sottomano ho già menzionato 2 di esse che a proposito di omosessualità si mantengono su posizioni permissive. Al di la del folclore , delle esperienze personali e di tutti i fronzoli con cui si può arricchire un discorso, credo abbia aggiunto qualcosa di più tom che non te, Grissino!

I Valdesi, sospettavo anch'essi si potessero considerare se non gay-friendly, almeno "morbidi" con essi. Ne ho avuto conferma.

Quindi senza tergiversare sul fatto che il bicchiere sia mezzo vuoto o mezzo pieno, si può aggiungere alle confessioni già in primis citate (battisti e calvinisti), quella dei Valdesi come suggerisce Tom per l'appunto.

Se qualcuno può informarmi delle ragioni che invece allontanerebbero I BUDDISTI dagli omosessuali, ne sarei lieto. ^^

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Se qualcuno può informarmi delle ragioni che invece allontanerebbero I BUDDISTI dagli omosessuali' date=' ne sarei lieto. ^^[/quote']

 

Il buddhismo si divide in due grandi correnti, Mahayana, o grande veicolo, caratterizzato dalla presenza di entità di natura divina ( buddha, santi, geni ) a carattere salvifico, e Hinayana, piccolo veicolo, incentrata sul potere salvifico individuale.

In entrambe le correnti, l'accento è posto sulla transitorietà del tutto e dunque sulla necessità della rinuncia e del distacco da tutti gli elementi essenziali dell'esistenza, sessualità inclusa.

I buddhisti non sono contrari all'omosessualità, ma alla sessualità, vissuta come fattore di allontanamento dalla purificazione individuale, dal distacco, e dunque dal raggiungimento del 'nirvana', lo stato di quiete assoluta.

 

Fa eccezione il buddhismo lamaista, influenzato dal tantrismo di matrice indù: lì la vita è paradosso, la sessualità un elemento fondamentale di liberazione individuale, purchè racchiuda nell'atto gli elementi macrocosmici di base: maschile e femminile.

In caso contrario, è impurità e inganno, dunque condannabile.

 

 

Faccio notare che il buddhismo non ha mai condannato apertamente gli omosesuali in quanto tali, nè li ha perseguiti o uccisi come il cattolicesimo.

In alcune tradizioni poi, come ad esempio nel buddhismo giapponese ( i giapponesi, popolo superiore...) l'omosessualità veniva persino vista come una sovrastruttura estetica di grande raffinatezza, in grado di dare vita a capolavori di arte e letteratura ( come quelli zen ) assolutamente senza tempo...

tiè!!

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NorwegianWood

Non esiste e non esisterà mai. A meno che i gay non rinuncino ad essere gay o la Chiesa cattolica ad essere cattolica.

 

I sacerdoti che si dichiarano aperti, tolleranti, possibilisti, o che addirittura si battono per i diritti dei gay, sono e resteranno voci fuori dal coro, "voces clamantes in deserto" come direbbe la Bibbia nella vulgata latina.

 

Queste persone non rappresentano la linea ufficiale della Chiesa, e questa linea non può cambiare se non rinnegando almeno 600 anni di storia con un colpo di spugna. Il che significherebbe rinunciare alla propria identità, alla propria ragione d'essere e, di conseguenza, ai propri fedeli e ricchezze.

 

Un gay o la "comunità gay" rinuncerebbero mai a voler essere se stessi? a voler essere riconosciuti per ciò che sono, senza compromessi o riserve? Io non credo proprio... bene, nemmeno la Chiesa cattolica. E questo è un punto su cui nessuno dei due ha intenzione di discutere per un'eventuale negoziato.

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A sostegno del post di Grissom posto questa breve news

 

ANSA-STOCCOLMA, 29 NOV - La Corte suprema svedese ha assolto un pastore

evangelico dall'accusa di incitamento all'odio per aver definito

l'omossessualità "un tumore canceroso" responsabile dell'Aids in un sermone

pronunciato nel 2003. Il caso ha rappresentato un punto di aggregazione per

i gruppi cristiani in Svezia e all'estero che hanno difeso il diritto del

religioso ad espirmersi liberamente.

 

L'alta corte ha confermato una sentenza di un tribunale di grado in feriore

secondo la quale il pastore Ake Green aveva il diritto di fare prediche

anche se alcuni le trovavano offensive.

 

A sua volta questa seconda corte aveva capovolto una precedente sentenza che

aveva condannato il religioso ad un mese di carcere per incitamento all'odio

sulla base dell'orientamento sessuale.

 

Il caso è stato sollevato all'interno del dibattito in corso sui matrimoni

omossessuali e sulla scoperta di molti pastori gay. La chiesa luterana

svedese, a cui appartiene l'80 per cento circa della popolazione, si trova

ad affrontare una vera e propria rivolta di circa 700 dei suoi 5000 pastori

sulla decisione di consentire unioni gay.

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Rosso ti devo ringraziare per la delucidazione. Adesso posso dire di avere le idee più chiare.

 

L'idea del Buddismo è di distaccarsi dall'esistenza, per salvarsi dall'esistenza stessa? Ma quindi perchè suicidandosi non si raggiungerebbe prima questo obbiettivo? Perchè occorre prima purificarsi? Ma alla nascità quindi si è da subito impuri? E per chi nasce morto come funge?!

Il Nirvana è la realizzazione o l'annullamento?

 

Scusa le tante domande, ma finisco coll'intripparmi cò 'sta roba! :)

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NorwegianWood
Rosso ti devo ringraziare per la delucidazione. Adesso posso dire di avere le idee più chiare.

 

L'idea del Buddismo è di distaccarsi dall'esistenza' date=' per salvarsi dall'esistenza stessa? Ma quindi perchè suicidandosi non si raggiungerebbe prima questo obbiettivo? Perchè occorre prima purificarsi? Ma alla nascità quindi si è da subito impuri? E per chi nasce morto come funge?!

Il Nirvana è la realizzazione o l'annullamento?

 

Scusa le tante domande, ma finisco coll'intripparmi cò 'sta roba! :)[/quote']

...e con l'andare OT! :)

 

Aprire un topic a parte sul buddhismo? :D

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Non credo di esser molto in OT.

 

Quello che credi tu è IRRILEVANTE. Di fatto il tuo ultimo post era OT: se si vuole parlare del Buddhismo, ben venga: ma che si apra un thread a parte.

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NorwegianWood
Non credo di esser molto in OT.

Però volendo.. io non avrei moltissimo da dire' date=' ma parteciperei alla discussione.[/quote']

Sorry, leggendo alcuni post alla fine mi ero convinto che il sondaggio fosse sul dialogo tra "gay e religione cattolica"... invece è tra "gay e religioni in generale"... sarà la vecchiaia? :-D

Resta il fatto, però, che il topic non è sul buddhismo in quanto tale, bensì sul dialogo tra (anche) il buddhismo e la comunità gay.

 

A questo punto correggo anche la mia risposta (il voto ormai è andato): il dialogo è possibile ma non tra tutte le religioni e i gay. Solo alcune, infatti, non hanno precetti o dogmi che vietano l'omosessualità. E quelle che non la vietano hanno già un dialogo o comunque possono costruirlo senza difficoltà.

 

Il dubbio, semmai, è se alcune religioni possono dialogare sul serio tra loro, almeno su alcuni punti, come l'omosessualità. Io credo di no.

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non voglio escludere nulla a priori. conosco un sacco di gente che prima si lamenta rivendicando diritti e rispetto ma poi tronca sul nascere una remota possibilità di dialogo in base a pregiudizi e quant'altro. non lo so, ma a me sembra controproducente.

non mi piace la situazione attuale in cui non si fa altro che parlare tra sordi. sarò ingenua, ma in un dialogo ci spero davvero.

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Se si danno riconoscimento tra esse, forse.

Ovvio che con quelle si vorrebbe detenessero "la verità assoluta", magari autoproclamandosi "depositarie del verbo" stando alla sola forza dei numeri o dell'istituzione sulla quale poggiano (quelle istituzionalizzate almeno),rimane difficile ogni scambio. Con esse non si può intavolare un discorso di qualsiasi tipo. E che si dimostri bidirezionale. Perchè loro hanno (?) ragione!

 

Ma Ratzinger si sognerebbe mai di affermare che il Dalai Lama è uno stronzo?! Oddio, qualche dubbio mi potrebbe venire pure sai, considerato il soggetto di cui si fa menzione! ^^"

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  • 13 years later...
giuseppeildudeista

Molte chiese (o forse sarebbe meglio dire "realtà religiose"), oltre a quelle citate, sembra che non condannino l'omosessuale di per sé, ma l'atto sessuale... Ma ci sono molte differenze, forse troppe, nel modo di percepire l'omosessualità non solo nelle varie religioni, ma anche nei vari stati.

In India, ad esempio, in teoria non ci sono discriminazioni sugli orientamenti sessuali, ma nei fatti c'è una legge (di epoca vittoriana, mai abrogata) che prevede il carcere per gli omosessuali. E c'è ancora un forte stigma sociale, per cui gli omosessuali non possono fare tutti i tipi di lavoro. 

Direi che, tra le religioni più tolleranti, oltre ai valdesi, includerei anche anglicani, luterani, metodisti ed episcopaliani. In generale, a parte gli avventisti e i pentecostali, nel protestantesimo italiano c'è una certa apertura, che è proprio ciò che Gesù Cristo auspicava. Una religione inclusiva e non esclusiva.

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giuseppeildudeista
8 hours ago, giuseppeildudeista said:

Molte chiese (o forse sarebbe meglio dire "realtà religiose"), oltre a quelle citate, sembra che non condannino l'omosessuale di per sé, ma l'atto sessuale... Ma ci sono molte differenze, forse troppe, nel modo di percepire l'omosessualità non solo nelle varie religioni, ma anche nei vari stati.

In India, ad esempio, in teoria non ci sono discriminazioni sugli orientamenti sessuali, ma nei fatti c'è una legge (di epoca vittoriana, mai abrogata) che prevede il carcere per gli omosessuali. E c'è ancora un forte stigma sociale, per cui gli omosessuali non possono fare tutti i tipi di lavoro. 

Direi che, tra le religioni più tolleranti, oltre ai valdesi, includerei anche anglicani, luterani, metodisti ed episcopaliani. In generale, a parte gli avventisti e i pentecostali, nel protestantesimo italiano c'è una certa apertura, che è proprio ciò che Gesù Cristo auspicava. Una religione inclusiva e non esclusiva.

Riguardo a religioni non cristiane tolleranti verso l'omosessualità, metterei il buddismo (anche se ci sono alcune differenze tra le varie scuole) e la soka gakkai. Il bahá'ismo, che sembra una religione molto aperta e liberale, su questo aspetto ragiona come le altre religioni abramitiche. Quindi l'omosessualità non è ben vista.

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Saramandasama
34 minutes ago, Uncanny said:

Battuto il record di necroposting del forum. Complimenti. 

Caro, come va?

trascorso buone feste sovraniste?

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