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Primarie del Centrosinistra 2012


Sbuffo

  

53 members have voted

  1. 1. Chi votereste alle Primarie del Centrosinistra?

    • Pierluigi Bersani
      1
    • Nichi Vendola
      24
    • Matteo Renzi
      11
    • Laura Puppato
      6
    • Bruno Tabacci
      1
    • Non andrò a votare alle Primarie del Centrosinistra
      10


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Non hai tutti i torti ziguli... anzi!! al massimo uno "non va a votare perché tanto vince"... ma se è in minoranza il voto è importante, anche se si perde lo stesso, per dire "cmq il mio voto ce l'hai" (a prescindere da chi si vota eh)... Cmq secondo me (lo so, sto per dire una cosa molto impopolare qua dentro) è meglio che, per ora, non si propongano i matrimoni gay. Non perché non servano, servono, eccome! Ma il vero problema in italia non è tanto la legge quanto la mentalità! Se si passa dal "discriminiamoli tanto non hanno tutele" (v. post legge mancino) al "possono sposarsi come gli etero", molti etero "non omofili", potrebbero vedere veramente la cosa come una minaccia. Non che lo sia, figuriamoci, però loro potrebbero prenderla come tale. E potrebbero passare da "neutri" a "omofobi". Invece, se si va per gradi, la mentalità comune inizia ad abituarsi al fatto che "due uomini che stanno insieme non è una cosa brutta"... e quindi, col tempo, si può arrivare al matrimonio (e infine all'adozione). Inoltre molti gay non sono dichiarati per paura... anche a loro bisogna dare il tempo di inserirsi con calma nella società. Se si fa una legge sui matrimoni gay e gli omofobi organizzano manifestazioni violente un gay che vuole fare CO ma ha paura di spaventa ancora di più. Forse sarò impopolare, però abbiamo tutti lo stesso fine... cambia il metodo di perseguirlo :) Spero di non essere andato OT, il tema principale era le primarie, però visto che uno degli argomenti "discriminatori" tra i candidati è proprio il rapporto col mondo gay ed il matrimonio... io la penso così :)

 

EDIT:

Quante cazzate ho letto su sto topic. Questa è la migliore: lamentarsi perché alle primarie di centro-sinistra si cerca di far votare gente di sinistra.

 

Renzi è di destra e sinceramente mi stupisco che persone che si definiscono di sinistra vogliano votare un soggetto del genere che sta in un partito di sinistra solo perché a destra non avrebbe avuto lo stesso spazio. Non solo mi auguro che non vinca, ma anche che riceva una bella batosta in termini di voti.

Tra i candidati mi piacerebbe vincesse Vendola ma molto probabilmente vincerà Bersani.

No aspetta, fammi specificare, se fosse SEMPRE stato così sarei d'accordo... se fosse sempre stato "bisogna essere tesserati per votare" ti darei anche ragione... ma qui si tratta di una norma che è stata cambiata apposta per ostacolare un candidato in particolare! E questo, secondo me, non è "political correct" come si suol dire al giorno d'oggi. Perché in effetti il mio messaggio poteva essere letto in due sensi, mi sono espresso male. Non critico la norma in sè, ma il fatto che è stata inserita per svantaggiare un concorrente. Ora spero di essere stato chiaro :)

Edited by Marcozzz
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  • Sbuffo

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Io non sarei così sicuro che non possa vincere Vendola, perchè cmq c'è il doppio turno e al primo turno molto probabilmente nessuno vincerà perchè serve il 51%, per cui al primo turno per lui basta puntare al secondo posto e poi quando ci sarà il secondo turno e saranno solo in 2 a giocarsela e io penso se la possa giocare.

 

Vendola può con buona probabilità pensare di arrivare almeno secondo al primo turno perchè:

-prima di tutto lui ha un suo partito dietro a differenza ad esempio di Renzi o della Puppato (i quali fanno parte di un partito ma non sono segretari o presidenti del loro partito), quindi vuol dire che tutti i tesserati Sel andranno in massa a votarlo e già questo porta un certo numero di voti considerevole.

-secondo essendo omosessuale ed essendo quello con le posizioni più avanzate sui diritti civili avrà con buona probabilità il sostegno e il supporto piuttosto solido della comunità omosessuale.

-terzo Vendola già per le primarie in Puglia ha iniziato a costruire una sua rete nazionale di circoli chiamati le "Fabbriche di Nichi" che sono rimaste dormienti in attesa di una competizione nazionale.

http://fabbrica.nichivendola.it/

-quarto è indicativo che Vendola è quello che ha più fan su Facebook cioè 523.000, contro gli 81.000 di Bersani e e i 179.000 di Renzi, questo vuol dire che fa più breccia in un elettorato giovane e informatizzato e questo gli da anche uno strumento comunicativo che può raggiungere un bacino molto ampio sulla rete..

http://www.facebook....ola/38771508894

Edited by Sbuffo
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uhm... eh ma bersani può contare sugli elettori di sinistra "storici", renzi al contrario sui giovani e sui centristi/destofili delusi dall'UDC e dal PDL... secondo me vendola farà un buono 20-25% ma non di più... mentre renzi e bersani dal 35 in su... poi ovvio, se vendola fa di più la cosa non mi da fastidio

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Non sono sicuro che uno che si definisce di sinistra storico si riconosca più in Bersani che non in Vendola.

 

I delusi di destra e Udc bisogna vedere se andranno a votare alle primarie del centrosinistra dovendosi registrare ad un apposito albo degli elettori di centrosinistra e firmare un appello di sostegno alla coalizione di centrosinistra per le politiche.

 

I giovani non sono così sicuro che preferiscano Renzi, come dicevo prima è indicativo il fatto che Vendola abbia su Facebook 523.000 fan e Renzi solo 179.000 che sono meno della metà e Facebook ha una platea prevalentemente di giovani, se effettivamente Renzi piacesse così tanto ai giovani dovrebbe sfondare su Facebook.

Edited by Sbuffo
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Poi Renzi ora è favorevole alle civil partnership inglesi però io vorrei ricordare cosa diceva qualche anno fa alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi:

http://www.avisoaperto.it/?p=1198

http://www.la7.it/invasionibarbariche/pvideo-stream?id=i37974

 

 

Bignardi:''a sinistra sono un po' preoccupati che lei sia troppo centrista, adesso mi dica in successione cosa pensa di questi temi, mi deve dire se è favorevole o contrario: matrimonio gay''

 

Renzi:''matrimonio contrario''

 

B.:''legge sulle unioni civili''

 

R.:''dipende da che cosa c'è dentro, per gli omosessuali per quanto mi riguarda bastano gli accordi privatistici, ma vediamo cosa c'è dentro''

 

B.:''legge 194 sull'aborto''

 

R.:''io sarei per applicarla cosa che non viene fatta''

 

B.:''diritto all'eutanasia''

 

R.:''sono contrario''

 

B.:''liberalizzazione delle droghe leggere''

 

R.:''contrario''

 

B.:''Beh è parecchio di destra''

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I delusi di destra e Udc bisogna vedere se andranno a votare alle primarie del centrosinistra dovendosi registrare ad un apposito albo degli elettori di centrosinistra e firmare un appello di sostegno alla coalizione di centrosinistra per le politiche.

Su questo punto concordo con te... ed infatti per questo prima sostenevo che l'obbligare la gente a tutte queste noie burocratiche è scorretto perché ha coem fien far perdere voti a renzi... Non sono però sicuro che ne uscirà sconfitto. Anzi, penso il contrario. Secondo me, alla fine, vincerà bersani. Ma renzi inanto avrà visto quanto supporto potrebbe avere, e, a parer mio, potrebbe decidere di fondare un partito suo "di centro" stile udc e idv (che poi non sono di centro ma va beh)

 

PS: per i mod: per favore non richiamatemi perché ho quotato il messaggio sopra il mio, l'ho fatto perché volevo far capire che mi riferivo a quella frase in particolare... non voglio collezionare richiami per cose così xD

 

EDIT: Io lo voterei proprio per le unioni civili!! Se leggi il post che ho scritto poco fa capisci qual è la mia idea ;)

Edited by Marcozzz
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Ma anche Vendola è favorevole alle unioni civili però è anche favorevole ai matrimoni omosessuali, per cui nel caso fosse eletto si batterebbe prima per approvare una legge sulle unioni civili e poi per una legge sul matrimonio omosessuale, invece Bersani e Renzi sono solo favorevoli alle unioni civili per cui una volta approvate le unioni basta si fermerebbero lì, e anche se Vendola non riuscisse poi a portare a casa i matrimoni omosessuali avrebbe iniziato a buttare sul tavolo la questione a portare avanti la battaglia, si potrebbe dire che si sarebbe portato avanti con il lavoro :asd:.

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privateuniverse

Uno non può essere di destra ma voler andare a votare alle primarie della sinistra in modo che se vince la sinistra cmq c'è uno che gli va bene??

 

No, non mi sembrerebbe affatto giusto che uno di sinistra debba subire le scelte di chi appartiene a un altro schieramento.

 

Senza contare che un elettore di destra potrebbe andare a votare alle primarie proprio per "scassare" l'altro schieramento, appoggiando il candidato dello schieramento avversario che ha minori chance elettorali.

 

Per esempio, nella mia città, alle primarie per il candidato a sindaco della coalizione di centrosinistra, si dice che la destra abbia fatto andare a votare molti suoi sostenitori allo scopo di far vincere il candidato che si riteneva avesse minori chance.

 

Se una persona non è quanto meno un simpatizzante del centrosinistra alle primarie del centrosinistra, per onestà, non dovrebbe andarci, e gli organizzatori delle primarie del centrosinistra dovrebbero impedirgli di votare.

 

 

secondo me è una nroma creata apposta per far fuori renzi che sarebbe votato da molte persone di "centro".... se vincesse renzi io probabilmente voterei sinistra, ma se vince Bersani quasi sicuramente andrei a votare destra... assurdo, pur di vincere le loro "lotte interne" sono disposti a mettere a repentaglio le nazionali... potete anche criticarmi se volete ma io la vedo così .-.

 

Hai raagione: è molto probabile che l'intento sia anche tattico.

 

Ma è altrettanto probabile che Renzi fosse contrario a definire in maniera sufficientemente rigida l'ambito dei votanti alle primarie del centrosinistra per fari votare da coloro che di centrosinistra non sono.

 

Probabilmente le intenzioni di nessuna delle due parti sono oneste, ma resta il fatto che, al di là dell'interesse di ciascuno, nel merito la posizione di chi sostiene che ci dovrebbe essere un qualche criterio che permetta di distinguere chi ha il diritto di votare e chi no sia giusta, mentre la posizione contraria è ingiusta.

 

Un simpatizzante di centrosinistra è qualcosa di diverso da un elettore fluttuante, che pur non essendo di centrosinistra sarebbe disposto a votare per il centrosinistra a certe condizioni. Il papa viene eletto dai cardinali, non da coloro che potrebbero essere cattolici a condizione che il papa sia Tizio invece di Caio; e i direttivi delle associazioni sono eletti dagli iscritti, non dagli iscritti potenziali.

 

Prima ci s'impegna, quanto meno con l'adesione, e poi si contribuisce a scegliere. L'adesione a una qualunque formazione sociale comporta dei doveri, ed è giusto che conferisca anche, a coloro che hanno accettato di far fronte a quei doveri, dei diritti che gli altri non hanno.

 

Onori e oneri.

Edited by privateuniverse
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@Fabiofax Per sapere dove votare, sul sito metteranno una funzione per cui uno inserisce il numero di sezione elettorale in cui vota per le politiche e automaticamente ti dice dove andare.

 

Grazie Freddie era quello che volevo sapere :D

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Io so che negli Stati Uniti si consente di iscriversi in un registro

sia in qualità di "aderenti" che in qualità di "indipendenti"

 

Ovviamente nessuna dichiarazione, nessuna sottoscrizione

può avere effetti vincolanti, né evitare il pericolo di inquinamento

non è che se io mi dichiaro aderente può essere verificato che

lo sia veramente, nè come voterò alle elezioni politiche.

 

La scelta è quindi di principio: vogliamo delle primarie aperte

a tutti per favorire la partecipazione più ampia, sapendo che

questa caratteristica può favorire un candidato più centrista

capace di intercettare voti "veri" ma di non aderenti, o un sistema

che presupponendo l'adesione se non il tesseramento, può

restringere la partecipazione ad una scelta di candidati molto

simili fra di loro ?

 

L'interrogativo è questo...perchè inquinare è possibile anche

dichiarando una aderenza in mala fede o falsa ( anzi il sistema

americano consente di verificare a posteriori quanti aderenti e

quanti indipendenti abbiano partecipato )

 

Un sistema favorisce la partecipazione e la dialettica, ma rischia

di scolorire l'identità politica ; l'altro danneggia la partecipazione

limita la dialettica e rischia di essere autoreferenziale, ma rafforza

l'identità politica.

 

Così si porrebbe la scelta se fossimo come in America....

 

Poi il problema che si è posto in realtà è stato il fatto di rendere

questa adesione "pubblica" non si è contestato il principio in sè

cioè Renzi si rivolge ad indipendenti a cui chiede di aderire, ritiene

però che il fatto di pubblicizzare questa scelta politica "spaventi"

gli indipendenti, o possa costituire uno strumento di controllo del

voto clientelare ( ed ha ragione )

 

Personalmente ritengo che l'adesione sia giusta per l'elezione del

segretario di partito, mentre per la selezione del candidato di coalizione

mi pare una bufala, ma è una bufala per motivi tutti italiani.

 

Prima di tutto ha un senso se esiste una legge elettorale che prevede

il premio di coalizione e quindi obbliga a costruire le coalizioni prima del

voto, mentre si sta cercando di modificare la legge elettorale per fare

in modo che il premio non scatti e comunque potrebbe non scattare,

rendendo necessario formare una coalizione DOPO il voto.

 

In secondo luogo gli aderenti alla coalizione sono anche aderenti

a partiti diversi fra di loro, oppure aderenti alla coalizione non tesserati,

cioè di fatto "indipendenti" nel senso di non iscritti a nessun partito.

 

L'aderente-militante ha quindi in Italia una doppia appartenenza perchè

non esiste il bipartitismo ed il maggioritario uninominale come negli USA

e quindi è meno fedele allo spirito di coalizione dell'aderente indipendente

( le identità sono due: appartenenza al partito e appartenenza alla coalizione di partiti )

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Voterei Vendola, tuttavia non voterò alle primarie perché lo stesso Vendola, unico che mi sembra decente lo trovo troppo sottomesso e cattolico.

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Hai raagione: è molto probabile che l'intento sia anche tattico.

 

Ma è altrettanto probabile che Renzi fosse contrario a definire in maniera sufficientemente rigida l'ambito dei votanti alle primarie del centrosinistra per fari votare da coloro che di centrosinistra non sono.

 

Touché. Non hai torto... Però, secondo me, la "malafede" è più di Bersani.... Renzi (nella tua ipotesi) ha "sfruttato" una situazione già esistente a suo vantaggio. Al contrario Bersani "l'ha creata apposta"... cioè è un po' come trovare 5 euro per terra e prenderli oppure vedere uno che perde 5 euro, non dirgli nulla, aspettare che se ne vada, e prenderli (ovviamente è un paragone che lascia il tempo che trova eh...)

 

Non concordo invece sull'altra tua affermazione:

 

Senza contare che un elettore di destra potrebbe andare a votare alle primarie proprio per "scassare" l'altro schieramento, appoggiando il candidato dello schieramento avversario che ha minori chance elettorali.

Se i "sabotatori di destra" sono così tanti da riuscire ad imporre la loro volontà... beh vuol dire che vincerebbero cmq le elezioni finali. Però, ripeto, comprendo benissimo chi sostiene l'idea che le primarie debbano essere solo per gente di sinistra... ma a questo punto, più semplicemente, non sarebbe meglio dire direttamente che "solo i tesserati possono votare"? (piuttosto che fare il casno che iscriversi prima ad una lista presso un ufficio, poi andare in un altro ufficio etc....)

Edited by Marcozzz
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privateuniverse

Io so che negli Stati Uniti si consente di iscriversi in un registro

sia in qualità di "aderenti" che in qualità di "indipendenti"

 

Quindi, saprai anche che, negli Stati Uniti, le regole variano da stato a stato.

 

(Peraltro io non sono affatto un estimatore, e tanto meno un ammiratore, del sistema politico degli Stati Uniti).

 

Ovviamente nessuna dichiarazione, nessuna sottoscrizione

può avere effetti vincolanti, né evitare il pericolo di inquinamento

non è che se io mi dichiaro aderente può essere verificato che

lo sia veramente, nè come voterò alle elezioni politiche.

 

[...]

 

L'interrogativo è questo...perchè inquinare è possibile anche

dichiarando una aderenza in mala fede o falsa ( anzi il sistema

americano consente di verificare a posteriori quanti aderenti e

quanti indipendenti abbiano partecipato )

 

Fino a un certo punto, nel senso che la registrazione consente un controllo e, teoricamente, di escludere persone notoriamente di destra.

Ovviamente, sempre che le cose si facciano con un minimo di serietà (cosa alquanto difficile in un paese cialtrone come il nostro).

 

 

Poi il problema che si è posto in realtà è stato il fatto di rendere

questa adesione "pubblica" non si è contestato il principio in sè

cioè Renzi si rivolge ad indipendenti a cui chiede di aderire, ritiene

però che il fatto di pubblicizzare questa scelta politica "spaventi"

gli indipendenti, o possa costituire uno strumento di controllo del

voto clientelare ( ed ha ragione )

 

Non mi pare che le cose stiano così.

Renzi, se ho ben capito, non contesta soltanto il carattere pubblico, sul quale, peraltro, c'è stato un intervento del Garante della Privacy che ha tolto di mezzo la questione; Renzi contesta il principio stesso della preregistrazione. L'impressione è che Renzi (e su questo rispondo anche a @Marcozzz) sia uno che parla tanto di rinnovamento, ma che intanto voglia regole pro domo sua. Si lamenta del fatto che le regole siano state cambiate in corsa, ma dimentica che sono state cambiate in corsa anche le regole interne al PD, che avrebbero imposto una candidatura unica del PD alle primarie di coalizione e, in base alle quali, Renzi in primis non avrebbe neanche potuto candidarsi.

 

Dietro le lamentele di Renzi sulle regole di iscrizione alle primarie, che sono in effetti macchinose, c'è la sua paura che questo impedisca a molti suoi sostenitori non di centrosinistra di partecipare alle primarie.

 

Personalmente ritengo che l'adesione sia giusta per l'elezione del

segretario di partito, mentre per la selezione del candidato di coalizione

mi pare una bufala, ma è una bufala per motivi tutti italiani.

 

Prima di tutto ha un senso se esiste una legge elettorale che prevede

il premio di coalizione e quindi obbliga a costruire le coalizioni prima del

voto, mentre si sta cercando di modificare la legge elettorale per fare

in modo che il premio non scatti e comunque potrebbe non scattare,

rendendo necessario formare una coalizione DOPO il voto.

 

In secondo luogo gli aderenti alla coalizione sono anche aderenti

a partiti diversi fra di loro, oppure aderenti alla coalizione non tesserati,

cioè di fatto "indipendenti" nel senso di non iscritti a nessun partito.

 

L'aderente-militante ha quindi in Italia una doppia appartenenza perchè

non esiste il bipartitismo ed il maggioritario uninominale come negli USA

e quindi è meno fedele allo spirito di coalizione dell'aderente indipendente

( le identità sono due: appartenenza al partito e appartenenza alla coalizione di partiti )

 

La seconda parte di questa considerazione veramente non la capisco.

Secondo me anche il parallelo che fai con gli Stati Uniti non è del tutto calzante, nel senso che, anche se negli Stati Uniti in molti stati ci si può iscrivere direttamente come democratici o come repubblicani, le adesioni al partito sono molto più fluttuanti, e niente vieta che l'elettore iscritto nelle liste democratiche, davanti alla sconfitta del suo candidato nelle primarie, voti per un altro candidato (compreso quello repubblicano) si astenga, allo stesso modo in cui un ipotetico elettore di SEL (come me) potrebbe non seguire la disciplina di partito il giorno delle elezioni vere davanti a un candidato a sindaco sgradito che pure risulti vincitore delle primarie.

 

Touché. Non hai torto... Però, secondo me, la "malafede" è più di Bersani.... Renzi (nella tua ipotesi) ha "sfruttato" una situazione già esistente a suo vantaggio. Al contrario Bersani "l'ha creata apposta"...

 

Secondo me la malafede è di entrambi.

L'idea berlusconiana che sia lecito fare le regole a proprio vantaggio è stata accettata da tutti. Prima un atteggiamento del genere sarebbe stato considerato, magari, un male inevitabile, ma con Berlusconi è diventato un atteggiamento esplicitamente accettabile.

 

Se i "sabotatori di destra" sono così tanti da riuscire ad imporre la loro volontà... beh vuol dire che vincerebbero cmq le elezioni finali.

 

No no, quest'affermazione proprio non tiene neanche da un punto di vista matematico.

 

Però, ripeto, comprendo benissimo chi sostiene l'idea che le primarie debbano essere solo per gente di sinistra... ma a questo punto, più semplicemente, non sarebbe meglio dire direttamente che "solo i tesserati possono votare"? (piuttosto che fare il casno che iscriversi prima ad una lista presso un ufficio, poi andare in un altro ufficio etc....)

 

In effetti l'idea delle primarie ha una sola giustificazione, che è quella che ha esposto @@Hinzelmann in precedenza: vale a dire, con un sistema elettorale non più proporzionale, che tratta diversamente i voti dati a un partito o a un candidato isolato e quelli dati a un partito che faccia parte di una coalizione, in cui esistono premi di maggioranza impliciti o espliciti, c'è una fascia di elettori che, pur riconoscendosi espressamente in una coalizione, non è iscritta ad alcun partito della coalizione stessa. Ed è nell'interesse della coalizione organizzare una consultazione in cui questo "secondo cerchio" di elettori abbia la possibilità di far pesare i propri orientamenti.

 

Le primarie hanno anche una seconda motivazione, che però è il sintomo di una patologia; dovrebbero servire, cioè, a compensare la totale mancanza di democrazia interna ai partiti. Io, che di vita di partito ho una certa esperienza, posso assicurarti che, pur essendo stato iscritto a diversi partiti, non ho mai assistito a una sola votazione a scrutinio segreto. In Italia, sotto l'influenza determinante del berlusconismo, l'idea, teoricamente giusta, che gli iscritti dovrebbero essere chiamati con metodo democratico a concorrere a determinare l'indirizzo politico del partito, gli incarichi, le candidature, è pura fantascienza.

 

Avrebbe comunque senso che gli iscritti a un partito fossero chiamati, per esempio, a scegliere il candidato alle primarie (com'è accaduto nel PS francese alle ultime due elezioni presidenziali); ma questo non avviene mai, e quando avviene le elezioni sono spesso truccate (esempio: ci sono forti sospetti sulla regolarità del referendum interno agli iscritti di SEL a Napoli per scegliere se appoggiare Morcone o De Magistris).

 

Purtroppo, come ti dicevo, i partiti italiani sono ormai dei comitati elettorali personali, e sono tutti così, a tutti i livelli, con la parziale eccezione, forse, del PD e della Lega Nord.

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Il mio è o meglio voleva essere un intervento accademico

 

Nella prima parte espongo i vantaggi e gli svantaggi di entrambi i sistemi.

 

Non è vero però che la dichiarazione di adesione consenta un controllo

DEVE essere accettata la mia partecipazione in base ad un mero requisito formale

pena la valutazione discrezionale di ammissione al voto che è impossibile a realizzare

oltrechè sospetta di parzialità.

 

Al contrario se io consento di votare anche ad indipendenti ottengo la trasparenza

cioè una serie di dati storici che può evidenziare dinamiche strane...mentre lo Scilipoti

di turno ci mette 10 minuti a far sottoscrivere ai suoi 500 dichiarazioni che nessuno può

verificare e la pubblicità dei nomi gli consente pure di sapere se i suoi han fatto il loro

dovere

 

In Italia semplicemente l'infedeltà politica è interna alla coalizione perchè siamo

in un sistema pluripartitico, Prodi è caduto per problemi di coalizione due volte

ed anche Berlusconi due volte. Non soltanto io dichiaro di aderire ad una

coalizione che può non venire ad esistenza, ma lo faccio con riserva mentale

( i più fedeli prodiani erano per l'appunto i non iscritti ai partiti )

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intanto Bersani ha dichiarato che l'anno prossimo non si ricandiderà alla guida del PD

 

e in un sondaggio l' 85% dei lettori del Corriere (oggi orientati a votare a sinistra in larghissima maggioranza) gli hanno detto fai bene...

 

dunque

 

veltroni - d'alema - melandri - ora bersani

 

in effetti renzi ha raggiunto l'obiettivo della rottamazione.

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Ora provveda alla propria rottamazione, e avrà completato l'opera, in effetti. Poi Bersani può pure tornare (e vista la simpatia che provo per il personaggio, è raro che io arrivi a sostenerlo in qualcosa).

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Sto seguendo ora il dibattito e mi sono alzata dal divano perché sono rimasta sconcertata O_O

Tabacci ha detto che vuole negare l'adozione alle coppie omosessuali perché suo padre è morto quando lui era bambino ed era preso di mira dai compagni perché era senza papà (e i figli adottati dai gay avrebbero la stessa sorte). Spè, spè, cosa?

Se c'è un problema di bullismo, il problema non è eliminare proprio la discriminazione? E, agli scolari... chessò, di colore, propone un intervento di schiarimento della pelle?

E da quando in qua la sua singola esperienza di vita (per quanto traumatica) dovrebbe avere il diritto di avere ripercussioni su tutti gli Italiani?

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Anch'io, sentendo quella frase di Tabacci, sono saltato in piedi sul divano.

Sia io che il mio ragazzo siamo inorriditi e abbiamo urlato qualunque improperio contro la sua idiozia!

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privateuniverse

Il dibattito non è stato male, ma le risposte alle domande sul pantheon del centrosinistra sono state ridicole: Giovanni XXIII, il cardinale Martini, De Gasperi (Marcora credo fosse della sinistra democristiana)...personaggi più che dignitosi, ma non politici e/o non di centrosinistra.

 

Con tutti i nomi possibili? Gladstone, Roosevelt, Wilson, Brandt, Schmidt, Erlander, Palme, Kennedy (soprattutto Bob), Johnson, Clinton? E, anche fra gli italiani: Di Vittorio, Berlinguer, Nenni, Parri e chissà quante altre risposte possibili.

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Finito il supplizio. Ho perso i primi 5-10 minuti, ma vabbè.

 

Pagelle!

 

Tabacci: che bello aprire le primarie anche all'UDC. Eh? Non è dell'UDC? Vabbè, patetico.

 

Laura Puppato: non male. Sa parlare bene, ha un ottimo modo di porsi, buone argomentazioni. Mi cade sulle adozioni ai gay dicendo che ci deve ancora pensare (?!), ma per il resto non mi è sembrata niente male. Solo che non rimane molto impressa, ecco. Spero che chiunque vinta sappia ritagliarle un ruolo in caso di successiva vittoria anche alle elezioni.

 

Bersani: soporifero, come sempre. Niente di sconvolgente, tutto estremamente prevedibile. Se non sbaglio però è stato l'unico a parlare di lotta alle mafie, e di questo gliene dò atto.

 

Veniamo ai punti dolenti.

 

Vendola: mi spiace, ma non sa parlare. Non si può portare avanti così un dibattito, divangando e facendo cappelli iniziali di 20 minuti.

"È d'accordo con la patrimoniale?"

"Come disse Luigi Einaudi..."

Ma Luigi Einaudi cosa?!? Ma possibile che debba infilare una citazione dappertutto? E quando si parla dei nostri diritti, lui come esordisce? "L'omosessualità è l'amore che non osa dire il suo nome, come disse Wilde". A parte il fatto che mi sconvolge che non sappia nemmeno che non è di Wilde, ma si può parlare di diritti gay in 90 secondi citando una poesia? E perdere tempo e lasciare che Bersani parli dei diritti dei bambini che già vivono nelle famiglie omogenitoriali? È davvero possibile lasciar parlare Bersani su questi argomenti perché non si sa gestire il proprio tempo?

Non parliamo del fato che mi pare sia stato l'unico a nominare Berlusconi. Tre volte. Era necessario?

E poi, la perla finale:

"Vendola, qual è la sua figura di sinistra di riferimento?"

"Per me [cappello iniziale di 16 minuti con le motivazioni] è il cardinal Martini"

Insomma, Vendola potrà anche essere personalmente quello che trovo più affine alle mie idee (a parte Martini), ma sentire come reagisca in maniera del tutto dilettantesca (e sudando come un facocero) a un confronto con gente come Bersani o Tabacci mi fa davvero rabbia.

 

Renzi: tocca tristemente ammettere che trasuda carisma da ogni orifizio. Potrà anche dire un mucchio di stronzate, ma lo fa benissimo (e lo fa, lo fa). Risponde correttamente e concisamente alle domande, snocciola dati su dati, usa l'umorismo nel modo e nel momento giusto, mantiene una calma distaccata impressionate e riesce a fare affermazioni che fanno contenti tutti senza scontentare nessuno. Insomma, non condivido molto di ciò che ha detto, ma non so che darei per saper parlare così anche io.

Ha detto che se va al governo ci dà le civil partnership (sempre meglio di quella robaccia che vuole Bersani) in 100 giorni. Segnamocelo.

 

Conclude un baldanzoso Giuliano Pisapia che invita tutti a Milano per uno spritz.

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Mi limito a dire che è stato un bello "spettacolo," di grande intrattenimento.

 

Sui diritti LGBT niente di nuovo, tranne il fatto che se ne è parlato. Una novità

positiva di per se.

 

Renzi il più "televisivo."

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quint[/color]' timestamp='1352756870' post='621997']

Mi cade sulle adozioni ai gay dicendo che ci deve ancora pensare (?!)

 

Guarda che non è vero, ha detto che è d'accordo con le adozioni gay.

Ha detto che ha dubbi sulla maternità, cioè la "gestazione per altri".

 

 

"Dobbiamo non solo accettare ma proporre il matrimonio gay", perche' gli omosessuali "hanno diritto a veder riconosciuti i propri diritti di cura, successione, ecc.. Sull'adozione, poi, non ho alcun dubbio", mentre "sulla maternita' dobbiamo parlarne". Questa la posizione di Laura Puppato sulle unioni omosessuali e sulle adozioni.

Dei matrimoni gay "e" pazzesco che ne parliamo ancora, siamo nel 2012. Dobbiamo rispettare la Costituzione, l'articolo 3", cita Puppato leggendo per intero l'articolo della Carta.

Edited by wasabi
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Renzi mi sa sempre di più di falso e costruito, sembra un berlusconi del 94, ci mancava che proponesse la batteria di pentole quando ha detto quella roba dei 10 ministri.

Poi proprio impostato nel parlare, nel rispondere.

Inoltre se uno ha seguito quello che lui diceva fino a qualche anno fa ora dice tutto l'opposto e questo mi sa di contaballe che dice cose in cui non crede giusto per accalappiare elettori.

 

Vendola come sempre carismatico e poetico anche se soffre un po' le risposte così pochi secondi, che francamente sono un format abbastanza insulso anche se comprensibile con 5 candidati, però spiegare la politica sul lavoro o la politica fiscale in 30 secondi è una cosa fuori dal mondo, alla fine è forse più sensato metterci un richiamo poetico che fare un discorso tecnico in 30 secondi.

 

Tabacci vabbè è un centrista, diciamo che per essere un centrista è stato persino aperto nell'essere favorevole alle unioni civili ma rimane assolutamente non votabile, poi è uno che arriva dalla Dc, insomma un minimo di ricambio generazionale.

 

Bersani mi faceva cadere le palle, non ha carisma quell'uomo, però è stato abbastanza serio e realista.

 

La Puppato scialba, invisibile, poco efficace anche se dice cose condivisibili.

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