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[culturagaia] Omogenitorialità


Altair

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Btw parla non a torto: Madoka, tu che ami viaggiare e non pensi che vivrai per sempre nello stesso luogo, prova a pensare ad innamorarti di una ragazza che intende vivere per sempre in un paesino di duemila anime...

A volte le visioni di vita sono così opposte che l'amore non basta sul lungo termine.

Questo non vuol dire che non possa esserci una bella storia, però sì, penso che il volere avere figli o no sia uno dei 'deal breakers' per tantissimi, e forse con questo paragone riuscirai a capire un po' più intimamente perché.

 

disposta ad insegnarli come piastrarsi i capelli e mettere il phard

 

Veramente io intendevo proprio il contrario...cioè, non insegnerò mai a mia figlia che per essere bella deve truccarsi o piastrarsi, così come non lo insegnerei a mio figlio. Per diventare un buon genitore mi metterei piuttosto nell'ottica di, non so, imparare a piastrare anche i capelli di mio figlio se lo volesse, nell'espressione di sé, senza fare differenza tra i generi.

 

Comunque la donazione degli ovuli è possibile e pagata anche profumatamente (5000 euro a donazione mi pare). Da una parte anche a me non piace questa compravendita di liquidi e cellule e corpi, dall'altra: so che continuerà, come la prostituzione, finché ci sarà gente che avrà bisogno, e gente che sarà disposta a usufruire del servizio. La cosa migliore che si possa fare è informarsi a fondo, non prenderlo con leggerezza, e cercare di mantenere intatta la propria etica senza voltarsi dall'altra parte se qualcosa suona male...

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Direi che il "ruolo di genere" è davvero l'ultimo dei problemi.

Non vedo perché una madre lesbica dovrebbe farmi fare le guide peggio di un padre etero

o perché un padre gay non sappia insegnare a truccarmi peggio di una madre etero :D

 

Certo, la figlia di due scaricatori di porto o il figlio di due parrucchiere

potrebbero mancare di modelli di "ruolo di genere";

ma non mi pare che nel resto della comunità questi manchino.

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Ma io capisco benissimo il fatto che una coppia possa sfaldarsi per un motivo del genere. E non mi pare nemmeno una piccolezza.

Però se si sfaldasse per questo motivo io sarei dalla parte di quella che il figlio non lo vuole. Parlavo di questo.

 

Che poi tra qualche anno io possa cambiar idea sul volere avere figli non lo nego. Ma ora come ora la mia visione è questa: "si sta meglio in due e in alcuni casi si sta meglio soli". In ogni caso stavo esprimendo la mia volontà dell'avere figli o meno di cui chiedeva Altair e ho sottolineato i motivi per cui non lo voglio un figlio solo per far capire che il mio non volere figli non è legata al fatto di essere lesbica. Nel senso che non li voglio per una mia scelta di vita che per ora ho fatto e non perchè credo che due ragazze o due ragazzi o una persona single non siano perfettamente in grado di crescere un figlio (perchè secondo me lo sono).

 

Poi sono andata OT aggiungendo considerazioni personali che mi potevo benissimo evitare e mi scuso. Anche perchè sono la prima a pensare che un rapporto di coppia si basa molto anche su un progetto di vita comune e non solo sull'amore.

Ora però smetto sennò vado sul serio OT.

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Senza contare che, visto che un figlio di una coppia gay difficilmente capita per caso, ci si può preparare "prima", e vedere cosa il contesto della cerchia di amici e parente consente, non ci possono essere figure sostitutive, ma ecco integrative o di riferimento, perché no?

 

Un esempio: mettiamo caso che io abbia un figlio maschio etero. Per quanto io possa essere una buona madre, sono una donna, e certi aspetti o particolari possono sfuggirmi, nonostante l'impegno, ad esempio sulla sessualità. Quindi o lo porto da un andrologo o ci parla un mio amico/parente. Non mi pare un grosso problema, se poi in generale sono in grado di educarlo all'affettività verso una ragazza, di dargli un'educazione sessuale decente e di portarlo a essere responsabile sulla prevenzione.

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AndrejMolov89

Alla fine dei salmi un genitore deve insegnare ad essere indipendente. Questo significa che bisogna educare il figlio a vivere e a sopravvivere. Lo può fare un single o un insieme di persone. Il sentimento e tutto ciò che viene, è semplicemente la causa del ruolo del genitore. :)

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No no, hai fatto benissimo a fare considerazioni personali, anzi. Poi è molto ammirevole e anche rinfrescante dopo tanti post letti nel corso degli anni di gente che rinuncia ad essere genitore per via della propria omosessualità, vedere qualcuno che non vuole figli a prescindere da essa...

Non è affatto detto che tu debba cambiare idea, come hanno detto Fra e altri, non bisogna per forza 'continuare la propria esistenza', non è il nostro scopo primario nella vita ;)

 

Per me il ruolo di genere è un grandissimo problema invece, o meglio l'abbattimento degli stessi: il fatto che Altair possa descrivere il trucco come qualcosa di tipicamente femminile come se fosse innato (non consciamente, non gliene faccio colpa) è qualcosa che mi sento in dovere dallo sradicare dalle prossime generazioni.

Comunque sì, sicuramente figure di riferimento se ne trovano per tutti i gusti, è inutile pensare dalla nascita di quale potrebbe aver bisogno, maschio/femmina è un binomio basilare e quasi superficiale, piuttosto mi preoccuperei se volesse fare l'avvocato, cosa se ne farebbe di una famiglia 'artistica' come quella che si ritroverà: ecco, ci si impegna insieme al bambino stesso quando comincia a necessitare di figure specifiche, prima penso che chiunque con un po' di volontà e affetto (e internet :P) possa educare e accompagnare in modo almeno confortevole il figlio attraverso l'infanzia.

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Il problema delle figure di riferimento in una famiglia omogenitoriale non è diverso da quello che affrontano anche i genitori single che hanno un figlio del sesso opposto rispetto al proprio.

Se non si è isolati dal mondo comunque si avranno intorno delle figure del sesso opposto, che siano amici, parenti o semplicemente medici.

In ogni caso, come detto da Ariel, a volte basta molta buona volontà, tanta comprensione e internet :P

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No no, ma assolutamente non volevo colpevolizzarti, capisco cosa intendevi, però io voglio partire proprio da un principio diverso come genitore, senza aspettarmi nessun comportamento a partire semplicemente dal sesso biologico che avranno.

Scusate, piccolo OT immagino, mumble mumble.

 

Comunque fosse per me avrei figli anche adesso, ottima motivazione per mettersi la carriera in sesto presto, ehe.

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PROGETTI PER UN FIGLIO O UNA FIGLIA

 

Prima dei 16 anni, dovrebbe sapere

 

1) Cucinare

2) Lavare i piatti

3) Stirare

4) Pulire e sistemare casa

5) Le basi dell'elettrotecnica

6) Le basi dell'idraulica

7) Le basi dell'elettronica e dell'informatica

8) Le basi della meccanica

9) Una lingua straniera

10) Un'arte marziale o uno sport

11) Uno strumento musicale o un'arte plastica

12) Le basi dell'educazione sessuale e della profilassi

13) Come si tiene un cane, un gatto, un criceto, un rettile e un acquario

14) Leggere, scrivere e fare di conto

15) La Storia (antica, moderna e contemporanea)

16) La Politica Italiana dell'ultimo secolo

17) Effetti ed effetti collaterali di tutte le droghe disponibili

18) La storia delle principali religioni del mondo

19) L'evoluzionismo

20) I limiti di suo padre su questi argomenti

 

Non basterò certo io da solo (né il mio ragazzo) per queste cose.

Se riuscirò in questo progetto, non mi importerà del suo sesso

(posso sopportare di avere una figlia che non si sa truccare o un figlio che non sa pescare)

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La crescita con un genitore (o due) opposto/i rispetto al proprio sesso può creare più attriti o incomprensioni, ma non è un qualcosa di intrinseco all'avere una famiglia omo piuttosto che una etero.

Tra l'altro, alcune attività o propensioni a volte vengono perse a prescindere nella famiglia perché non vi è alcun interesse da parte della stessa a far sì che i figli imparino, rendendo magari più probabile che questi ultimi si affidino ai consigli di amiche/i o elementi esterni al nucleo familiare.

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PROGETTI PER UN FIGLIO O UNA FIGLIA

 

Prima dei 16 anni, dovrebbe sapere

 

1) Cucinare

2) Lavare i piatti

3) Stirare

4) Pulire e sistemare casa

5) Le basi dell'elettrotecnica

6) Le basi dell'idraulica

7) Le basi dell'elettronica e dell'informatica

8) Le basi della meccanica

9) Una lingua straniera

10) Un'arte marziale o uno sport

11) Uno strumento musicale o un'arte plastica

12) Le basi dell'educazione sessuale e della profilassi

13) Come si tiene un cane, un gatto, un criceto, un rettile e un acquario

14) Leggere, scrivere e fare di conto

15) La Storia (antica, moderna e contemporanea)

16) La Politica Italiana dell'ultimo secolo

17) Effetti ed effetti collaterali di tutte le droghe disponibili

18) La storia delle principali religioni del mondo

19) L'evoluzionismo

20) I limiti di suo padre su questi argomenti

 

 

Santo cielo, povero figlio/a!!!

Io ho sempre ringraziato il cielo di non aver avuto genitori così opprimenti nell'educazione. Io sono dell'opinione che è meglio che il figlio col crescere decida le sue passioni, i suoi hobby e le sue conoscenze. Mal sopporto davvero i genitori che mandano i figli a scuola-doposcuola-corso di calcetto-piscina-lezioni di piano-corso d'inglese, un bambino ha bisogno di vivere la sua infanzia con spensieratezza (visto che è l'unico momento della sua vita in cui lo potrà fare :P)... poi ci sarà tempo per imparare le cose e prepararsi alla vita.

 

Comunque non capisco perchè condanniate l'ipotesi di un utero in affitto. Io non la trovo una scelta idonea al benessere del bimbo/a, ma è pur sempre un'alternativa per essere genitori per chi la pensa diversamente.

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Veramente tranne sei cose io mi sono ritrovata comodamente in quella lista entro i sedici anni...E da allora ho rimediato solo a due, perché quando arriva 'la vita reale', di tempo ce n'è molto poco, alla faccia della spensieratezza :P

Mica dev'essere un obbligo l'educazione, ma un piacere, dipende da come ti poni come genitore.

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Comunque non capisco perchè condanniate l'ipotesi di un utero in affitto. Io non la trovo una scelta idonea al benessere del bimbo/a, ma è pur sempre un'alternativa per essere genitori per chi la pensa diversamente.

 

a me è sempre sembrata terribile l'idea dell'utero in affitto e mai mi verrà in mente una cosa del genere...come dici tu non è innanzitutto una scelta idonea al benessere del bambino e credo anche che per chi dona l'utero non sia una passeggiata ma una sofferenza atroce. Una persona che arriva ad affittare un utero pur di avere un bambino temo voglia soddisfare semplicemente una sua voglia, quella di avere un bambino, mi sembra un desiderio egoistico tutto lì. Sei omosessuale?Vuoi un figlio? Vedo solo due scelte...ti comporti come un etero e ti cerchi una ragazza oppure vada per l'adozione. Sinceramente qualche tempo fa mi era nato un istinto paterno che in questo momento si è un po' spento e ho sempre pensato che avrei adottato, non in Italia ovvio, credo sarebbe una sofferenza atroce per il bambino ammesso che arrivi mai la possibilità di farlo. Riguardo al mio partner non so bene cosa farei si opponesse; in realtà mi verrebbe da dire che uno che si oppone all'adozione di un bambino non potrebbe mai essere il mio compagno ma capisco che la situazione è molto più complessa di così, non tutti se la sentono di affrontare un'adozione.

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Topic molto delicato a cui ho tardato un po' a rispondere.

Al momento non ho ancora risposte definitive a tutto (si, non esistono risposte definitive ma queste per me sono meno stabili di altre)

Ci vado con i piedi di piombo su alcune cose insomma.

 

Qualche tempo fa pensavo non fosse giusto che 2 persone omo crescessero dei figli tra loro, per il motivo molto semplice che avevo ancora inculcata l'idea che un bambino avesse bisogno di genitore uomo ed un genitore donna.

Poi come sempre ragionare e mettere in discussione cose che si danno per scontate fa sempre bene.

Voglio coniare un aforisma questa sera, perché mi sento figo :peanut: : "l'unica certezza che ho è che le cose vadano sempre messe in dubbio".

Vedere che i figli cresciuti da famiglie omo possano crescere bene mi ha molto aiutato a maturare le mie idee, ma soprattutto credo che la cosiddetta figura materna o paterna non la si possa trovare solo nel padre e nella madre per così dire "di ruolo". Fortunatamente nessuno cresce la propria prole isolata dal mondo e per grazia nostra non sono solo i genitori che crescono un figlio, ma tutto il suo mondo. Certo è che i genitori ricoprono una parte importantissima di questo arduo compito che è la vita.

Volere sopravvivere in qualcosa nei nostri figli è biologico, istintivo e, se posso permettermi, bello.

E se lo si può fare avendo il coraggio e l'onesta di cercare di fare il meglio per far crescere qualcuno non vedo ora una buona ragione per non poterlo fare.

 

Riguardo all'altra spinosa questione che è il come non mi sento di dire che ci sia un unico modo.

A me piace molto il metodo Almadel (ovvero l'estensione della famiglia non solo alla coppia + prole ma ad un numero imprecisato di persone legate da un sentimento di amore e dalla condivisione intima della vita), che per altro è (ed/od era) praticato nel regno animale e in alcune società umane.

Anche l'adozione mi sembra una buona idea ma non mi sembra percorribile a grandi numeri e deve essere sentita dai genitori. Adottare un figlio ed avere un figlio sono due cose diverse, anche se entrambe potenzialmente molto belle.

L'idea di affittare un utero o vendere lo sperma la trovo bassa e terrificante peri i motivi che molti di voi hanno già spiegato, probabilmente meglio di come potrei farlo io, in alcuni precedenti post.

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Santo cielo, povero figlio/a!!!

Io ho sempre ringraziato il cielo di non aver avuto genitori così opprimenti nell'educazione. Io sono dell'opinione che è meglio che il figlio col crescere decida le sue passioni, i suoi hobby e le sue conoscenze. Mal sopporto davvero i genitori che mandano i figli a scuola-doposcuola-corso di calcetto-piscina-lezioni di piano-corso d'inglese, un bambino ha bisogno di vivere la sua infanzia con spensieratezza (visto che è l'unico momento della sua vita in cui lo potrà fare :P)... poi ci sarà tempo per imparare le cose e prepararsi alla vita.

 

Comunque non capisco perchè condanniate l'ipotesi di un utero in affitto. Io non la trovo una scelta idonea al benessere del bimbo/a, ma è pur sempre un'alternativa per essere genitori per chi la pensa diversamente.

 

Un conto è assecondare le propensioni di un figlio verso certe attività, un altro è imporle. :asd:

Perché viene condannata l'ipotesi dell'utero in affitto? Non si parla di adottare un bambino lasciato da qualche parte, bensì dell'affittare una donna per nove mesi e alla fine sperare che lei non abbia ripensamenti sul non tenerlo. A nessuna viene imposto di farlo, però è un po' una roulette russa che tocca la madre e non di certo il bambino (quindi l'opposto di quanto hai detto tu).

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Non si parla di adottare un bambino lasciato da qualche parte, bensì dell'affittare una donna per nove mesi e alla fine sperare che lei non abbia ripensamenti sul non tenerlo.

 

scusatemi ma a me il fatto di leggere "affittare una donna per nove mesi" suona malissimo. Trovo che ci debbano essere dei limiti al nostro desiderio di avere figli. Vuoi un tuo figlio (intendo geneticamente)? Bene allora ti cerchi una ragazza che ami e d'accordo con lei mettete al mondo un bellissimo bambino. La soluzione c'è quindi ed è molto semplice senza dover ricorrere ad affitti.

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Mark89, infatti ho posto la situazione per ciò che è: affittare una donna.

Sì, si potrebbe dire che "però lei viene pagata per questo", però da donna mi chiedo se alcuni uomini non si accorgono che molto spesso è una questione di far leva sulla disperazione o incoscienza altrui.

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a me è sempre sembrata terribile l'idea dell'utero in affitto e mai mi verrà in mente una cosa del genere...come dici tu non è innanzitutto una scelta idonea al benessere del bambino e credo anche che per chi dona l'utero non sia una passeggiata ma una sofferenza atroce. Una persona che arriva ad affittare un utero pur di avere un bambino temo voglia soddisfare semplicemente una sua voglia, quella di avere un bambino, mi sembra un desiderio egoistico tutto lì. Sei omosessuale?Vuoi un figlio? Vedo solo due scelte...ti comporti come un etero e ti cerchi una ragazza oppure vada per l'adozione. Sinceramente qualche tempo fa mi era nato un istinto paterno che in questo momento si è un po' spento e ho sempre pensato che avrei adottato, non in Italia ovvio, credo sarebbe una sofferenza atroce per il bambino ammesso che arrivi mai la possibilità di farlo. Riguardo al mio partner non so bene cosa farei si opponesse; in realtà mi verrebbe da dire che uno che si oppone all'adozione di un bambino non potrebbe mai essere il mio compagno ma capisco che la situazione è molto più complessa di così, non tutti se la sentono di affrontare un'adozione.

 

Per carità alla fine sono opinioni, ma penso che non tutti possano avere la fortuna di avere un figlio da un'amica o che siano propensi all'adozione. L'affitto dell'utero non sarà il metodo più etico per avere un bambino, ma è pur sempre un modo in più. Così come esistono le donne che affittano l'utero, ci sono anche quelle che si fanno inseminare dallo sperma di uno sconosciuto. Non si tratterà esattamente della stessa cosa, ma in quel caso perchè un uomo che non verrà mai a sapere di avere un figlio dovrebbe essere diverso rispetto a una donna che non saprà mai nulla del figlio?

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la questione è difficile, ma provo a banalizzarla: l'uomo esce di scena con il deposito dello sperma, la donna al momento della nascita, dopo nove mesi di gestazione e l'esperienza del parto. Questo non rende la donna automaticamente madre, ma indubbiamente il legame con il bambino è più forte. Questo è un grosso problema dell'omosessualità maschile, ma lo si risolve trovando donne che non abbiano problemi a offrirsi come utero in affitto, o con l'adozione, o con un'amica come figura genitoriale.

 

E' dura? Sì, ma nessuno ha mai detto che gli omosessuali hanno le stesse possibilità degli eterosessuali.

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Per carità alla fine sono opinioni, ma penso che non tutti possano avere la fortuna di avere un figlio da un'amica o che siano propensi all'adozione. L'affitto dell'utero non sarà il metodo più etico per avere un bambino, ma è pur sempre un modo in più. Così come esistono le donne che affittano l'utero, ci sono anche quelle che si fanno inseminare dallo sperma di uno sconosciuto. Non si tratterà esattamente della stessa cosa, ma in quel caso perchè un uomo che non verrà mai a sapere di avere un figlio dovrebbe essere diverso rispetto a una donna che non saprà mai nulla del figlio?

 

Ilromantico, forse ti sfugge che il prodotto di una sega (perché di questo stiamo parlando) equivale a far etichettare e riporre il proprio sperma da una parte, mentre portare avanti una gravidanza coinvolge in maniera differente. Puoi dire finché ti pare che "una donna non saprà mai nulla del figlio", ma intanto lo si partorisce e considera facente parte del proprio corpo anche solo per un nanosecondo.

Non si viene a creare un legame in automatico ma può accadere, diversamente dal fare una donazione alla banca del seme verso ignote.

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Mark89, infatti ho posto la situazione per ciò che è: affittare una donna.

Sì, si potrebbe dire che "però lei viene pagata per questo", però da donna mi chiedo se alcuni uomini non si accorgono che molto spesso è una questione di far leva sulla disperazione o incoscienza altrui.

 

scusami hai ragione avevo capito fischi per fiaschi; quoto completamente comunque

 

Ilromantico, forse ti sfugge che il prodotto di una sega (perché di questo stiamo parlando) equivale a far etichettare e riporre il proprio sperma da una parte, mentre portare avanti una gravidanza coinvolge in maniera differente. Puoi dire finché ti pare che "una donna non saprà mai nulla del figlio", ma intanto lo si partorisce e considera facente parte del proprio corpo anche solo per un nanosecondo.

Non si viene a creare un legame in automatico ma può accadere, diversamente dal fare una donazione alla banca del seme verso ignote.

e quoto completamente anche questo

L'affitto dell'utero non sarà il metodo più etico per avere un bambino, ma è pur sempre un modo in più.

sarà anche un modo in più, ma non è il modo più etico; e allora bisogna andare contro l'etica perchè una persona VUOLE un bambino? Se non puoi avere un figlio eticamente, molto semplice non lo avrai come tante persone al mondo.

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scusatemi ma a me il fatto di leggere "affittare una donna per nove mesi" suona malissimo. Trovo che ci debbano essere dei limiti al nostro desiderio di avere figli. Vuoi un tuo figlio (intendo geneticamente)? Bene allora ti cerchi una ragazza che ami e d'accordo con lei mettete al mondo un bellissimo bambino. La soluzione c'è quindi ed è molto semplice senza dover ricorrere ad affitti.

 

Un'aspetto 'positivo' dell'affitto dell'utero è che si avrebbe un figlio geneticamente tuo, senza che una donna influenzi direttamente il rapporto della tua coppia. Volente o non nolente, se fai il figlio con un'amica o un'altra persona automaticamente condividi qualcosa (e chiamalo "qualcosa"!:D) con un'altra persona che non è il tuo compagno/a. Insomma nella coppia si inserirebbe giocoforza un'altra persona. Io sono stato mesi a pensarci, poi ho capito che per me l'affitto dell'utero non sarebbe stata una soluzione ottimale per il bene del bambino/a.

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Un'aspetto 'positivo' dell'affitto dell'utero è che si avrebbe un figlio geneticamente tuo, senza che una donna influenzi direttamente il rapporto della tua coppia.

Io sono stato mesi a pensarci, poi ho capito che per me l'affitto dell'utero non sarebbe stata una soluzione ottimale per il bene del bambino/a.

 

io capisco l'effetto positivo. Però come dici tu questo effetto positivo non riguarda il bambino ma te e il tuo compagno, e infatti hai capito che non era la soluzione ottimale.

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@ ilromantico: Si ma la donna? Come fai a fare questo discorso senza farti sfiorare dal pensiero se sia una cosa giusta tenere in affitto una parte del corpo di un essere vivente? (la donna insomma).

 

Ti sei focalizzato sul bene tuo, del tuo compagno, della vostra coppia, del bambino. E quella che invece lo darà alla luce? A cosa possa esser bene per lei non ci si pensa?

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