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[culturagaia] Omogenitorialità


Altair

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Ho voluto aprire questo topic perché si tratta di un argomento che mi sta molto a cuore e che è stato oggetto di dibattito recentemente con alcuni utenti.

 

Ho cercato molto nel forum discussioni analoghe per evitare di essere

ripetitivo ma ho trovato solo discussioni troppo specifiche inerenti

al solo ambito dell'adozione, un topic sulla maternità nel mondo lesbo

e sul senso di maternità nei gay effemminati ( :eh: ). Insomma nulla che

affrontasse l'argomento nella sua totalità e complessità.

 

Questa è la questione, cercando di riprendere gli interrogativi più comuni:

  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?
  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?
  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?
  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?
  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?
  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?
  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?
  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

 

Personalmente è da quando ho circa 19 anni che ho sviluppato un forte istinto paterno, cosa che non nego si è scontrata molto violentemente con la mia accettazione come omosessuale. Ho sempre avuto comunque il desiderio di avere dei figli da poter allevare, far crescere nel migliore dei modi, amare e a cui trasmettere tutto quello che la vita mi ha insegnato. Ciò nonostante ho vissuto le stesse perlplessità che potrebbe avere chiunque: "E se mio figlio crescesse complessato? Se non fosse accettato dalla società? E' giusto o sono egoista e questa mia scelta potrebbe nuocergli?". Leggere molti studi su quelle che sono le famiglie gay in altri paesi mi ha molto rassicurato, i figli di genitori omosessuali risultano tanto equillibrati quanto i figli di eterosessuali, non diventano necessariamente gay e anzi sono più propensi ad accettare la diversità.

 

Purtroppo in Italia l'adozione per coppie dello stesso sesso è illegale, o meglio lo per tutte le coppie non sposate. Mentre l'inseminazione risulta più facilitata per le coppie lesbiche in quanto la madre "naturale" ottiene lo status di genitore (seppur la sua compagna no), stessa cosa non può dirsi per le coppie gay. Ad ogni modo troco davvero scioccante dover trovare cavilli legali e spendere assurde cifre economiche per poter realizzare quel desiderio che una coppia etero può soddisfare in modo semplicissimo, talvolta anche senza volerlo, con tutte le conseguenze che ne derivano.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

 

Credo che alle coppie omosessuali dovrebbe essere data la possibilità di avere figli tanto quanto si dà la possibilità a coppie etero che non possono averne perchè uno dei due o entrambi sterili

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Io credo che nel migliore interesse del bambino sia avere due genitori (o uno, in caso di single) che lo facciano sentire un figlio amato. Il sesso dei genitori secondo me non c'entra assolutamente nulla.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

Io sono per l'adozione. Ma anche per quanto riguarda le coppie etero che non possono avere figli.

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

Non desidero al momento avere figli, ma se li volessi lascerei si l'Italia. La lascerei anche nel momento in cui volessi fare cose (tipo sposarmi) che qui non posso fare.

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

 

Io credo che in alcuni paesi sia più facile vivere da genitori omosessuali, ma anche da omosessuali e basta. Nei luoghi dove i genitori omosessuali sono una norma e non una rarrissima eccezione ci sono di sicuro presupposti migliori per i genitori e per i figli.

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

Secondo me è solo un desiderio egoista, ma lo è anche per tutti quelli che vogliono avere un figlio (etero compresi). Chiunque voglia un figlio (se lo vuole davvero) lo fa spinto da un desiderio egoista (questa è la mia visione eh, non si offendano tutti quelli che vogliono figli, inoltre parlo di un egoismo in senso buono, quel desiderio che si ha di voler dare tutto ed esser tutto per qualcuno).

Dato che per le coppie che non possono avere figli è un diritto quello di averne in altri modi allora deve essere un diritto per tutti (etero sterili e omosessuali)

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Se si vuole avere un figlio ne vale la pena sì. Dal mio punto di vista non ne vale la pena perché non voglio averne di figli (ma è un altro discorso)

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

Ne sarei molto felice se non volesse figli. Se li volesse, non so come si potrebbe fare. Per poter dire come agirei in questa situazione, dovrò trovarmici. Se mai desiderassi un figlio con la mia compagna so per certo che farei pressioni per adottarlo e mi rifiuterei di avere un figlio con l'inseminazione.

 

Tutti questi discorsi che faccio sull'avere figli non lo faccio perchè non voglio che il bambino si senta a disagio con due madri o perchè io mi sentirei a disagio in quanto genitore omosessuale. Questi discorsi li farei anche se fossi etero.

Se il volere un figlio nasce da un desiderio molto egoistico poi però prevede di fare rinunce o scelte, tenendo conto anche della prole.

E io, sono una persona molto egoista da un certo punto di vista. Voglio fare scelte lavorative e di vita che so che sono incompatibili con l'avere un bambino e lo sono quasi anche per avere una compagna (dovrei avere la fortuna di trovarne una che voglia condividere un progetto di vita un po' pazzo).

In questo contesto per me l'avere un figlio è una limitazione a quelli che sono i miei desideri. Sarebbe un po' come rinunciare ai miei sogni avere dei bambini e non sono disposta (ora) a rinunciare a queste cose.

 

Sul discorso generale dico che chi vuole avere un figlio, ha tutto il diritto di averlo. Con inseminazione o con adozione. Se si danno questi diritti ad una fetta di popolazione vanno dati a tutti.

L'idea che il bimbo deve essere cresciuto da un uomo e da una donna altrimenti diventa squilibrato, la trovo ridicola. Ma purtroppo è un'idea dura a morire e anche molti omosessuali purtroppo la vedono così.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

Necessariamente favorevole.

Praticamente possono farlo in tutta Europa.

Al massimo potrei chiedermi se penso che i gay italiani

debbano avere meno diritto degli altri;

ma non sono razzista fino a questo punto.

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Se l'interesse del bambino fosse quello di non venir discriminato a causa dei suoi genitori;

allora bisognerebbe impedire l'adozione (o la riproduzione) anche ai poveri, ai "negri" o ai "terroni".

E' nel migliore interesse del bambino essere adottato da una coppia di Napoletani a Bergamo?

Strano a dirsi, è una domanda che (ovviamente) nessuno si pone

e che ci si pone solo quando riguarda gli omosessuali.

 

Se la domanda rigurda invece la "figura materna" o la "figura paterna",

ammetto di essere favorevole anche all'adozione da parte dei single.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

Nessun giudice mi affidarebbe mai un bambino;

ma probabilmente non l'avrebbero affidato neanche ai miei genitori :)

Personalmente inseminerei una ragazza lesbica e cresceremmo il figlio come due amici;

se lo facesse il mio ragazzo, io sarei "il compagno di papà".

Non credo che per crescere bene un figlio, sia necessario scopare insieme:

ai bambini non interessa la sessualità dei propri genitori;

anzi penso che molti suoi amichetti gli invidierebbero il fatto

che suo padre e sua madre non fanno sesso insieme...

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

Sì, è possibile; ma non la vedo come una cosa necessaria.

E' il discorso della coppia di Napoletani a Bergamo:

- Lascereste la Lombardia per non far chiamare terrone vostro figlio? -

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

C'è qualcuno che pensa il contrario?

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

Ogni figlio nasce da un "desiderio egoista".

Le case vengono costruite e i libri vengono scritti

sempre per un "desiderio egoista"

e mi pare che vada bene così.

E' orribile quando si fa un figlio "per amore del proprio compagno";

perché l'amore può finire, ma il figlio rimane.

Almeno "l'egoismo è per sempre" :)

 

I gay devono avere gli stessi diritti degli eterosessuali.

Non può esserci una legge che impedisca loro di avere dei figli

(o di costruire case o di scrivere libri)

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Per un'inseminazione fatta in casa con una tua amica, i costi del kit sono molto contenuti.

Per come la vedo io - se vuoi un figlio - dovresti concentrarti più

a curare le tue amicizie lesbiche, rispetto alle tue relazioni gay.

Una relazione gay che duri vent'anni è appena sufficiente per la crescita di un figlio;

mi fido molto di più della durata delle relazioni di amicizia.

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

Come ho appena detto, non voglio dipendere dalla volontà del mio partner:

le relazioni amorose non sono affidabili per la cura di un bambino.

Personalmente se volessi un figlio, lo farei a prescindere dalla sua volontà

e mi concentrerei piuttosto sulla volontà della madre.

Questo indipendentemente dal fatto che il mio compagno in effetti adori i bambini

e abbia fatto il liceo psico-pedagogico e sarebbe un padre migliore di me.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

Sarebbe bello, insomma voglio dire, credo che sarebbe un passo avanti per una nuova società e una diversità del tutto particolare.

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Non è giusto nè sbagliato, il bambino non si sceglie i genitori, ci sono tanti bambini che nascono in delle famiglie mostruose. Io sono sempre dell'idea che la società sia il punto di educazione migliore di un bambino.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

Credo inseminazione, un giorno se il bambino/a volesse potrebbe incontrare una persona di sesso opposto. Sono favorevole all'adozione solo per bambini disagiati od orfani.

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

eccome.

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

Vai nel Nord Europa o negli USA vedi come cambia il clima.

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

A volte me lo chiedo, ancora mi devo rispondere, mi sembra tanto un desiderio egoista in certi momenti. Però ecco il fatto che sia una situazione particolare potrebbe creare una famiglia più unita e più attenta ad alcuni dettagli, molto di più di tante famiglie etero scoglionate che si sono sposate a forza.

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Se si è convinti vale sempre la pena

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

e una cosa di cui dovrò parlare a fondo con il mio partner e trovare un accordo.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

Mi pongo in maniera favorevole, laddove ci siano gli estremi di sufficienza per il benessere del bambino: stabilità economica e relazionale, mancanza di estremi come abuso di droghe, status psichico della coppia nella norma etc. Ma sono elementi che ritengo dovrebbero esserci anche nelle sane coppie etero.

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

La pratica ha dimostrato che laddove ci sono le condizioni di sufficienza di cui sopra, il bambino non soffre di avere due genitori dello stesso sesso. Ovviamente sarà cura dei genitori di popolare l'ecosistema del bambino con figure maschili e femminili (familiari, amici etc). E mi sembra ovvio che per un bambino è meglio avere una famiglia che non averla.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

Io sono per l'adozione, ma nel caso la coppia sia favorevole, non ho problemi con nessuna altra forma legale ed efficace di procreazione. Credo che in questo caso le coppie lesbiche siano più favorevoli all'inseminazione mentre le coppie gay all'adozione ma è solo una mia idea..

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

Ad oggi non ho le condizioni per creare nel breve un nucleo familiare complesso. Nel caso ci fossero queste necessità (ma anche altre), non escludo la possibilità di andarmene dall'Italia.

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

Di fatto si, visto che oggi in Italia non esistono diritti delle coppie gay relativamente alla gestione di figli. Nei casi in cui il figlio è "ereditato" da una relazione etero precedente, è innegabile che socialmente ci sono pressioni e problemi superabili ma non per questo meno "pressanti e problematiche".

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

E' un diritto innato dell'uomo e della donna procreare e avere figli, indipendentemente dai gusti sessuali. In questo senso è tanto egoista quanto per una coppia etero.

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Beh, questo dipende molto dai tuoi desideri. Io sarei un ottimo padre e non nego di avere il desiderio di avere figli. Se ci fossero le condizioni di ricchezza e di stabilità sociale, farei di tutto per quanto meno adottare uno o più figli.

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli

E' un tema che riguarda anche le coppie etero. Un contrasto sui figli è uno degli elementi più tosti in una coppia. Chiaramente non si può accollare al partner un peso che non vuole, quindi o si rinuncia ai figli o si cambia partner.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

Non è davvero importante il sesso dei genitori. O il sesso del genitore. L'importante è che il bambino si trovi a crescere in una situazione di amore e di equilibrio. Cosa che purtroppo manca in tantissime case etero, e probabilmente non mancherebbe nella casa di uno/due omosessuali che lo hanno voluto davvero.

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Come ho detto prima, non importa quale sesso ma importa come crescerà. Perciò sì: è nel migliore interesse del bambino trovare una casa ed una famiglia che lo ami.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

Eticamente dovrei rispondere adozione. Insomma ci sono tanti bambini senza una casa, e se decido di andare con persone che non mi permettono di avere naturalmente un figlio sarebbe giusto pensare di adottarlo.

Tuttavia... non nego a volte di desiderare di avere il pancione. Sì insomma, il fatto che cresca in me, di metterlo al mondo... Ho quasi paura a dirlo, ma appoggio l'idea di Almadel. Nessuno può impedirmi di avere un bambino per via naturale qualunque sia la mia scelta sessuale, se non il trovare un amico consenziente.

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

Credo che lascerò l'Italia in ogni caso, figli o non figli, sperando di vivere una vita più serena di questa. E non parlo dell'omosessualità ma in generale.

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

Non lo so. A volte mi viene da commentare "tutto il mondo è paese"... a volte mi viene da dire che ci sono così tanti motivi che mi spingono a voler espatriare che l'essere genitore non è certo tra i primi che mi vengono in mente.

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

Parlando da donna... credo di avere il diritto di scegliere se diventare madre o meno. Il mio fisico è nato per procreare, non credo che qualcuno potrebbe logicamente venirmi a dire "No tu non puoi".

Che poi entri in campo l'egoismo... non lo credo poi tanto. Se davvero vuoi un bambino e pensi agli anni ed alle energie che dovrai mettere in gioco per farlo crescere beh dubito che un vero egoista deciderebbe di averlo.

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Usando il metodo Almadel non sarebbero poi tanti, come dice lui. Tanto i veri "costi" si vedranno negli anni successivi...

In ogni caso non sarò davvero pronta a rispondere a questa domanda finché la mia vita non sarà pronta ad accoglierlo. E per il momento non sono pronta.

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

Dovremmo discuterne. E dovrei valutare. Vincerebbe alla fine ciò che in quel momento mi sembrerebbe più importante, se restare unita nella coppia o diventare madre.

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  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Se l'interesse del bambino fosse quello di non venir discriminato a causa dei suoi genitori;

 

 

 

allora bisognerebbe impedire l'adozione (o la riproduzione) anche ai poveri, ai "negri" o ai "terroni".

E' nel migliore interesse del bambino essere adottato da una coppia di Napoletani a Bergamo?

Strano a dirsi, è una domanda che (ovviamente) nessuno si pone

e che ci si pone solo quando riguarda gli omosessuali.

 

 

Beh Almadel non puoi mettere sullo stesso piatto le due cose, l'omofobia non è stata sdoganata e, in un certo senso, colpevolizzata come la discriminazione razziale, senza contare che un nero, ebreo o "terrone" potrà contare sull'appoggio di una comunità più o meno numerosa localizzata vicino a lui o in un qualche posto nel mondo, fra i gay non si può dire lo stesso viste le opinioni contrastanti al riguardo ed il fatto che, fatti salvi pochi luoghi felici, l'essere genitori gay è mal visto trasversalmente nella maggior parte delle culture.

 

Per un'inseminazione fatta in casa con una tua amica, i costi del kit sono molto contenuti.

Per come la vedo io - se vuoi un figlio - dovresti concentrarti più

a curare le tue amicizie lesbiche, rispetto alle tue relazioni gay.

Una relazione gay che duri vent'anni è appena sufficiente per la crescita di un figlio;

mi fido molto di più della durata delle relazioni di amicizia.

 

Si ma se volessi crescere un figlio da solo col mio compagno poi la madre naturale dovrebbe non riconoscere il figlio (se ne trovano di donne che lo farebbero?) che verrebbe affidato automaticamente al padre (es. me), tuttavia il mio compagno sarebbe una sorta di figura fantasma che legalmente non è riconosciuta come genitore, ma sopratutto tutto ciò è legale in Italia?

 

Parlando da donna... credo di avere il diritto di scegliere se diventare madre o meno. Il mio fisico è nato per procreare, non credo che qualcuno potrebbe logicamente venirmi a dire "No tu non puoi".

 

Beh se è per questo anche un uomo è "nato" per procreare ;)

 

Comunque ragazzi le domande in grassetto sono solo delle linee guida, non c'è bisogno di rispondere pedissequamente ad ognuna :)

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Altair come può essere illegale avere un bambino per via naturale?

Voglio dire, nessuno perseguita una madre single, no? Non è che le tolgono il bambino o fanno chissà quale indagine per scoprire chi è il padre. E sono altrettanto evidenti casi in cui restano genitori-single i padri, magari a seguito della morte della madre o per mille altri motivi. Non viene loro tolto il bambino, ne acquisiscono completamente la responsabilità. (In entrambe le questioni parlo di situazioni economiche e familiari tranquille, non disagiate)

Vedi, è vero che difficilmente si troverebbe una donna capace di rinunciare al proprio bambino, ma Almadel stava proponendo una situazione diversa nella quale (se ho capito bene) sia la madre che il padre lo alleverebbero, un po' come tante coppie etero separate/divorziate allevano oggi i pargoli. Anzi, probabilmente in maniera migliore visto che almeno una coppia di amici non continuerebbe a litigare.

Forse ci sarebbe un qualche sistema per rendere anche l'altro compagno una sorta di tutore, ma è chiaro che per la legge italiana sono i genitori ad avere la parola più importante su un minore. Mi sembra anche giusto.

 

P.S. Però è carino rispondere così alle domande. Rende un po' più chiara la lettura, ma forse anche l'espressione del pensiero.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

Io sono molto favorevole. Se c'è amore tra due persone lo si riesce a donare anche a bambini da crescere.

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Credo che in Italia non è facile avere dei bambini. Le famiglie arcobaleno sono ancora poche e non sono ancora considerate famiglie... Questo potrebbe confondere un po' il bambino, ma confido nella bravura dei genitori.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

Io opterei per l'adozione, semplicemente perchè mi rattrista vedere bambini senza almeno una figura paterna/materna.

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

Credo di no, o almeno credo che ancora non lo so.

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

Bhè si. Non c'è bisogno che lo spieghi.

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

Qui mi rifaccio a quello che ha detto Almadel

 

Ogni figlio nasce da un "desiderio egoista".

Non ci avevo mai pensato e credo di essere d'accordo.

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Ne vale la pena se tu lo senti veramente, se lo devi fare per schiribizzo passeggero non mi pare il caso.

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

 

 

Non saprei, dovrei effettivamente discuterne con lui prima, poi ti dirò :)

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Altair come può essere illegale avere un bambino per via naturale?

Voglio dire, nessuno perseguita una madre single, no? Non è che le tolgono il bambino o fanno chissà quale indagine per scoprire chi è il padre.

Per via naturale no, perchè non è illegale. Lì subentrano le pressioni sociali e se magari i vicini di casa fanno qualche denuncia a caso ai servizi sociali. In caso d'adozione, possono portarti via il bambino/la bambina.

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Per via naturale ok, ma se si fa artificialmente con la siringa? In quel caso anche è legale? Spero di si ma non so, mi sembra un pò ambigua come situazione.

 

Dione avevo capito il tipo di meccanica familiare di cui parlava Almadel, io ho fatto l'esempio della madre che non riconosce il figlio per capire se è legale tutto l'iter sopra descritto in modo da poter avere come unici genitori... i due papà :)

 

Comunque, si, potete scrivere come volete, era solo per non imbrigliare troppo l'argomento, in fondo possono emergere anche altri interrogativi. :)

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Se la madre alias "utero in affitto" rinuncia al riconoscimento del figlio o semplicemente alle sue responsabilità legali, dovrebbe essere tutto a posto per i due papà. Mi chiedo se basti il notaio in queste cose... Ci vorrebbe Hinzelmann in questo caso.

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Però vedi Fra, se pure un vicino di casa dovesse denunciarti prima che davvero ti portano via il bambino (se è tuo di sangue intendo) ce ne passano di accertamenti... Tante volte pare facciano fatica o sia un problema già solo portarli fuori dai casi di violenze familiari, figuriamoci poi se il pargolo in questione è amato e coccolato.

Il figlio in provetta è comunque tuo figlio di sangue, non c'è dubbio sul fatto che se uno dei due gameti è tuo il figlio sia tuo, non c'è qualcosa nella legge italiana che lo metta in dubbio. Che poi, per quanto riguarda la legge italiana è tutto molto nebuloso e misterioso per la questione dell'inseminazione artificiale.

 

Il vero e proprio "Utero in affitto" (pago una donna perché faccia crescere il mio bambino in utero) da noi e in molti altri paesi è illegale. Non ricordo se da qualche parte è contemplato, ma non credo nei paesi occidentali. Però se la madre semplicemente non riconosce il figlio probabilmente l'unico genitore resta il padre.

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Beh si in occidente credo si possa fare, quantomeno in alcuni stati degli USA si può, credo anche in Belgio. Comunque sembra tutto troppo facile per essere vero, speriamo sia così.

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Per Dione: Si, devono essere fatti accertamenti. Era per dire che quello potrebbe essere l'unico caso (maltrattamenti e/o violenze e/o inadempimenti nei confronti del figlio ecc) in cui possano portarti via il bambino, se è nato per vie naturali ed è sangue del tuo sangue. Altrimenti non dovrebbero esserci problemi.

 

Per quanto riguarda l'"utero in affitto" dovrebbe essere così, credo. Almeno, spero che dopo i due papà possano tenere il bambino. Ti dico, dovrebbe intervenire qualcuno che abbia nozioni legali o notarili in causa, così ci fa luce sulla questione.

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Io intendo fermamente avere figli, e ne ho discusso lungamente e seriamente con la mia compagna già entro i primi due anni di relazione.

Abbiamo molti dettagli inutili già programmati, ma è bello avere anche queste piccole cose a cui appigliarsi per immaginarsi un futuro per cui impegnarsi.

 

Non penso che nessuno dovrebbe negare a una coppia che ha possibilità economica e psicologica di avere figli...più indagini su certe coppie etero sarebbero molto più utili rispetto all'impedire inseminazione e adozione alle coppie omosessuali, certamente.

 

Comunque per quanto riguarda il lasciare l'Italia bisogna anche considerare altri fattori: la qualità dell'istruzione, il costo di vita, la bellezza di un posto (be' io forse sono un po' troppo un'esteta ma trovo che certe cose contino).

Esempio: probabilmente per un periodo io e Ele andremo a vivere in Galles, e forse faremo anche nascere i figli lì, ma non ce li cresceremmo di certo, non in quell'ambiente scolastico e sociale. Quindi poi torneremmo comunque in Italia, spero che per allora le cose saranno un po' cambiate.

 

Il metodo sarà il più naturale possibile comunque, al massimo si usa il turkey baster (lol, no, però sul serio).

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli? Totalmente favorevole.
  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso? E' giusto, ed è eventualmente nell'interesse del bambino.
  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione? Possibilmente adozione, non ha senso sovraccaricare questo povero pianeta se ci sono altre possibilità, ma vanno bene entrambe.
  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare? Sì, fra più di dieci anni sì.
  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali? Sì.
  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista? E' un nostro diritto inalienabile.
  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione? Certo, se si è convinti.
  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli? Ovviamente deve essere una decisione condivisa.

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Mooncat Bluerose

Ho sempre avuto comunque il desiderio di avere dei figli da poter allevare, far crescere nel migliore dei modi, amare e a cui trasmettere tutto quello che la vita mi ha insegnato.

 

Quoto in pieno quello che ha scritto Madoka.

Io non ho mai avuto il desiderio di avere dei figli ed anch'io l'ho spesso trovata una scelta egoistica.

In realtà penso che le persone più che "voler" diventare genitori dovrebbero "accettarlo", cioè porsi come tramite affinchè una nuova vita possa venire alla luce, mettersi al servizio del figlio per aiutarlo a crescere senza volerlo plasmare.

Spesso i genitori tendono a dare ai figli la propria visione del mondo come se fosse l'unica vera, l'unica accettabile, quando invece esistono una miriade di possibilità e non possono essere loro a scegliere al posto dei figli, possono solo offrire un esempio di vita e lasciare a questi il diritto di decidere se seguirlo o meno sperando che, se i genitori sono convinti delle loro scelte anche i figli le sappiano apprezzare.

Con questo non voglio dire che non gli si debbano dare degli insegnamenti, metterli in guardia su ciò che potrebbe far loro del male e fargli capire come potersi trovare meglio nell'affrontare la quotidianità, ma credo vada data maggiore importanza alla loro capacità di autodeterminazione.

Provo a fare un esempio pratico molto banale: se il padre è appassionato di calcio giocare a pallone col figlio, se lui si diverte, è una bella cosa ed un modo per rafforzare il loro rapporto passando del tempo insieme, al contrario tappezzargli la cameretta di poster della squadra del cuore e portarselo dietro allo stadio per fare in modo che diventi tifoso anche lui mi sembra una forzatura sbagliata, il figlio potrebbe adeguarsi solo per accontentare il padre quando magari preferirebbe starsene al parco a giocare con gli altri bambini.

Credo che molti genitori nemmeno si rendano conto di come "spingono" sui propri figli, solo per il fatto di averli generati li ritengono in qualche modo uguali a loro, non a caso spesso coi neonati la prima cosa che si fa è ricercare le varie somiglianze fisiche con il padre e la madre.

Io sono favorevole all'adozione piuttosto che all'inseminazione perchè sono convinto che invece di mettere al mondo una nuova vita sia meglio occuparsi di un bambino che esiste già e che ha bisogno di crescere con uno o due genitori che gli diano affetto piuttosto che rimanere in un orfanotrofio e sentirsi in qualche modo rifiutato, in primo luogo dalla sua famiglia biologica ed in secondo dalla società in generale che lo tiene in una struttura che non può certo considerarsi una casa nemmeno se gli assistenti sociali fossero i più bravi e competenti del mondo (cosa di cui dubito molto spesso).

Ecco allora che se l'intenzione che anima questa scelta è quella di togliere un bambino da questa situazione di abbandono per prendersene cura, senza la pretesa di ammaestrarlo ma con il proposito di aiutarlo a realizzare i "suoi" sogni, non penso debba essere importante l'orientamento sessuale del o dei genitori e trovo triste e sbagliato che se ne faccia una difficoltà, che per colpa di un pregiudizio si neghi la possibilità ad un bambino di poter vivere una vita più felice.

Però, se tutti gli ipotetici genitori gay emigrassero all'estero per avere condizioni di vita migliori i poveretti che sono costretti a rimanere qui, perchè non ne hanno la possibilità o proprio perchè non vogliono abbandonare il proprio paese, saranno condannati a non avere mai una comunità di persone nelle loro stesse condizioni che li sostenga.

Certo non si può pretendere di sconfiggere il pregiudizio facendolo pagare sulla pelle dei figli, ma anche scappare non mi sembra una soluzione.

Purtroppo credo che non ci sia modo di evitare le prese in giro fatte con cattiveria dagli altri bambini (che poi spesso non sono altro che frasi che hanno sentito dai loro genitori o da altri adulti), la cosa migliore mi sembra quella di attenersi al comportamento che si è scelto di avere nella vita di tutti i giorni, cioè se prima di avere un figlio si viveva la propria omosessualità alla luce del sole poi nascondersi è come ammettere di ritenerla una colpa e porsi in una condizione di svantaggio nei confronti di chi ha qualcosa da ridire, senza contare che crescendo i figli prendono sempre maggiore consapevolezza di sè e perdono progressivamente interesse nei confronti di quello che combinano i propri genitori per cui certe battute stupide col tempo diventano insignificanti e non hanno più forza a meno che non siamo noi a concedergliela mostrandoci vulnerabili.

Ora come ora comunque il problema all'atto pratico non si pone perchè da noi l'adozione per le coppie gay non esiste, di conseguenza o si rinuncia al desiderio di paternità o si cercano altre strade perchè se si aspetta che la legislatura italiana si dia una mossa si rischia di diventare "nonni" adottivi nella miglore delle ipotesi, per cui diventa gioco forza dover scegliere se andare in un altro paese dove ci sia questa possibilità o accordarsi con una donna per ottenere una gravidanza in maniera più o meno tradizionale.

La prima ipotesi direi che è quella con i tempi più lunghi e che crea maggiori difficoltà in quanto si deve cercare un nuovo lavoro (per sè e per l'eventuale compagno), una nuova casa ed attendere i tempi necessari per ottenere prima la cittadinanza e poi per sbrigare tutte le pratiche burocratiche per l'adozione, insomma è un bell'impegno e che andrebbe preso quando si è ancora piuttosto giovani perchè altrimenti ora che si arriva al dunque si rischia di sforare i limiti di età per l'adozione, ci vuole veramente un desiderio molto forte per imbarcarsi in un'impresa simile.

L'altro caso invece mi sembra un po' più semplice come realizzazione pratica ma mette in gioco una terza persona che avrà comunque sempre un legame forte col bambino e che quindi potrebbe far sentire esclusi uno o entrambi gli altri componenti di questo triangolo, ogni decisione riguardante il figlio andrebbe presa in tre complicando la gestione familiare, e poi se la donna dovesse avere un compagno o una compagna c'è la possibilità che voglia farsi una vita per conto proprio portandosi via il bambino, insomma non mi pare una situazione completamente stabile, nemmeno se la donna fosse un'amica fidatissima perchè in fondo nemmeno lei può sapere quali scelte le riserverà il futuro ed un cambio di idea ci sta sempre.

Scegliere una strada piuttosto che l'altra per arrivare alla paternità è una decisione difficile, non c'è una scelta più giusta, più meritevole di essere presa in considerazione, dipende tutto dal vissuto e dal carattere delle persone coinvolte, l'unica cosa certa è che bisogna volerlo profondamente perchè non sono ammessi pentimenti, un figlio non è un pacco che si può rispedire indietro, per cui se l'eventuale compagno non è convinto meglio proseguire da soli o rinunciare, se il compagno dovesse diventare geloso delle attenzioni rivolte a un figlio a cui non sente di voler bene sarebbe una cosa bruttissima ed anche il bambino potrebbe soffrirne.

Non avendo conoscenze specifiche in campo legislativo posso esprimere solo dei pareri senza dare consigli pratici, però visto che la Spagna è una meta di vacanza piuttosto gettonata (almeno fra le persone che conosco io) e che sembra anche essere uno di quei paesi dove l'adozione da parte dei gay è possibile se per caso avessi in programma un viaggetto da quelle parti per le prossime ferie qualche informazione la potresti chiedere direttamente sul posto, sempre che come eventuale nazione dove andare a vivere ti possa andare bene altrimenti ci sono altri paesi più o meno vicini, come il Canada del film "Mambo Italiano"!

Mentre scrivevo ho visto che si sono aggiunti molti altri post per cui forse quello che ho scritto io è diventato un po' una ripetizione (oltre ad essere all'inizio leggermente fuori topic ma sono parole che mi sono venute fuori di getto), però dopo tutta questa fatica non mi va di cancellarlo per cui lo invio lo stesso ed al massimo se lo si trova noioso si può sempre passare al messaggio successivo, adesso ho troppo sonno per correggerlo.

 

Buona notte a tutti!

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Concordo mooncat, solo non mi piace molto il discorso sull'adozione. Non credo che allevare un figlio adottato sia da equiparare ad una sorta di atto di solidarietà e di beneficienza, piuttosto soddisfare quel primordiale istinto che ci porta ad allevare qualcosa che inevitabilmente sentiamo come frutto di noi stessi, una sorta di continuazione della nostra persona.

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Altair, a me piace se tutti rispondiamo alle stesse domande,

mi sembra più utile per il confronto..

 

Non mi è chiaro il principio secondo il quale

l'adozione gay non sarebbe legittima in quanto

l'omosessualità non è ancora stata "sdoganata".

 

L'antirazzismo è un principio costituzionale

che esiste da quasi settant'anni;

ma la società multietnica è un concetto

che non definirei affatto "sdoganato"

 

Sulla la questione della "comunità di riferimento",

io penso che una coppia a Padova

troverebbe molta più solidarietà nella comunità gay

di una coppia di Napoletani a Bergamo

da parte della comunità partenopea.

 

Inoltre la "comunità di riferimento"

non sono né i gay, né i Napoletani;

ma gli amici della coppia (anche etero o lombardi).

 

Io - al momento - potrei contare

su due suocere, un suocero e tre coppie di zii senza figli e uno single

(avessi un figlio sarei l'unico della mia generazione in famiglia...)

Senza contare i parenti della madre, senza contare i miei amici etero;

né la comunità gay, né quella lesbica.

E se mio figlio venisse discriminato a scuola, ho anche già l'avvocato

che mi verrebbe pagato da ArciGay...

 

In Italia "l'utero in affitto" non è legale.

Ovviamente io non penserei mai a una cosa simile.

Mio figlio avrà diritto a conoscere e a vedere sua madre

e il mio compagno e la compagna della madre

avranno il diritto di "mettere becco" nella sua educazione.

 

Un caso diverso è quello dell'adozione da parte del compagno del padre

e dell'adozione da parte di una coppia omosessuale.

Se vuoi ti parlo di come farei io,

altrimenti ti dico cosa è previsto in Europa

per ciascuna delle altre soluzioni.

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  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?

Sono favorevole.

  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?

Una coppia (omosessuale o etero) che si trova a dover decidere a tavolino per un'adozione o inseminazione già parte con un piede differente, quindi sono tendente a pensare che molto spesso possa garantire una maggiore consapevolezza nel voler avere e crescere un bambino.

  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?

L'inseminazione la valuterei in relazione al volere un figlio "mio", ma reputo l'adozione altrettanto valida perché rientra pur sempre nelle dinamiche del crescere un figlio e amarlo. Partorire ha la sua valenza, anche se non è detto che crei un legame in automatico.

  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?

Lascerò l'Italia indipendentemente dalla questione "figli", anche se la destinazione sarà certamente valutata in base a dei parametri sociali abbastanza definiti.

  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?

Il problema dell'essere genitori omosessuale deriva sia dal come si viene percepiti, sia dal come si vive, quindi se esternamente vengono posti meno problemi e paletti, diventa anche meno improbabile l'essere considerati dei genitori differenti dalla "norma".

Tra l'altro, all'estero è una realtà spesso molto più consolidata e quindi si è anche un po' più tutelati in un certo senso, là dove in Italia rimane complicato sia in quanto coppia omosessuale, sia come genitori single ed omosessuali.

  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?

Avere figli è una scelta egoistica a prescindere. La differenza sta nel saper capire se davvero si è in grado o è solo un bisogno dettato da eventuali "capricci"/pressioni esterne.

  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?

Esiste sempre la possibilità di averlo per vie naturali con qualche amico (amica, per i ragazzi) e considerare l'iter dell'affidamento sotto altri punti di vista.

  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

Mi riuscirebbe difficile conciliare l'idea di una convivenza con il mancato appoggio della mia compagna, anche se dipenderebbe molto dai motivi e da eventuali cambi di idea da parte sua (non di certo mia). Certo, se a lungo andare il discorso dovesse virare verso il "o me, o un bambino", non mi farei troppi problemi a mandare all'aria la relazione.

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Non dico che l'adozione gay sia meno legittima, anzi. Una coppia gay con figli trovo che possa essere accettata meno rispetto ad una coppia che è divisa dalla comunità solo per fattori raziali ed etnici, io vedo tutti i giorni esempi di famiglie multietniche e sono accettate ma nessuna di famiglia gay, sarebbero accettate anche loro? Chissà. Se poi ci sono realtà in cui verrebero accetati felicemente, ne sono contento ma la stragrande maggioranza dubito sarebbe della stessa opinione.

 

Io sinceramente preferirei l'opzione "utero in affitto" (per quanto odioso sia questo termine), solo perché non mi troverei a mio agio in una famiglia allargata a 4 voci, la trovo troppo dispersiva. Credo che nel momento in cui la madre decida di non riconoscere il figlio perda nel tempo il diritto a mettere becco nella sua educazione, la mia opinione è che i figli siano di responsabilità di chi li cresce non di chi li partorisce. Certo il problema rimane lo status dell'altro genitore gay non riconosciuto tale.

 

L'adozione oltre ad essere illegale in Italia so che è estremamente difficoltosa all'estero. Non so quanto possa essere una strada fattibile.

 

Si Almadel, sono curioso di sapere come faresti.

 

PS. Per le domande ok, a quanto pare ho creato inconsapevolmente uno strumento anti-Off Topic :)

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Mooncat Bluerose

Concordo mooncat, solo non mi piace molto il discorso sull'adozione. Non credo che allevare un figlio adottato sia da equiparare ad una sorta di atto di solidarietà e di beneficienza, piuttosto soddisfare quel primordiale istinto che ci porta ad allevare qualcosa che inevitabilmente sentiamo come frutto di noi stessi, una sorta di continuazione della nostra persona.

 

Stavo giusto per andarmene a dormire quando ho visto la tua risposta, se domani mi addormento in ufficio ti riterrò direttamente responsabile! :coffee::D

Non avendo l'istinto di cui tu parli probabilmente non riesco a comprenderlo bene, a me le parole "frutto di noi stessi" e "continuazione della nostra persona" fanno pensare più ad un'opera di intelletto che a un figlio, primo perchè non è che il figlio lo si costruisca ma si sviluppa e cresce indipendentemente dalla volontà del padre, ne può essere custode ma dire che l'ha fatto lui non mi pare corretto, ha solo dato il calcio d'inizio, ha aperto una porta attraverso la quale è giunta un'altra vita di cui però non può prendersi alcun merito perchè appartengono tutti al nascituro.

Anche l'idea di un figlio come una sorta di prolungamento nel tempo della nostra persona mi fa strano, una volta che uno ha vissuto in pieno la propria vita ed arriva alla fine perchè dovrebbe ostinarsi a voler rimanere trasferendo parte della propria essenda in un corpo più giovane in modo da continuare ad essere ricordato?

Mi ricorda la trama di un film horror! :aiuto:

E poi sarà perchè abito un po' in campagna ma a me il verbo allevare fa venire in mente una stalla, cioè un luogo dove si crescono esseri viventi a scopi utilitaristici, cosa che quando si tratta di animali non disapprovo di certo in quanto sono carnivoro ma riferito ad un essere umano non mi piace molto.

Comunque non voglio stare a sottilizzare troppo sulle parole, tu dici che un'adozione non è un atto di solidarietà o beneficienza ma invece per me dovrebbe essere proprio così.

Prova ad immaginare di portare a casa un bambino da un orfanotrofio, lui forse ti sarà grato per avergli dato una casa ed una famiglia, e poi arrivi tu che gli chiedi di essere il tuo frutto, la tua continuazione, non credi che si possa sentire quasi in obbligo di non deluderti?

Non pensi che dovresti essere tu invece a ringraziarlo di averti arricchito la vita e a sentirti in debito nei suoi confronti di offrirgli tutti gli strumenti possibili (materiali e non) per favorirne una crescita sana e felice?

Rispetto le tue idee e non pretendo certo di fartele cambiare, ammiro il tuo desiderio di paternità e spero che tu possa realizzarlo, più per il bene di quello che sarà tuo figlio che per la tua soddisfazione personale.

 

Ri-Buona notte!

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Questa è la questione, cercando di riprendere gli interrogativi più comuni:

  • Come vi ponete riguardo la possibilità per una coppia gay/lesbica di poter avere dei figli?
  • Credete sia giusto o sbagliato, o comunque nel migliore interesse di un bambino avere due genitori dello stesso sesso?
  • Qualora siate favorevoli, prepondereste per l'adozione o per l'inseminazione?
  • Lascereste l'Italia pur di avere la possibilità di avere figli e vivere serenamente la vostra vita familiare?
  • Credete che all'estero sia davvero più facile vivere da genitori omosessuali?
  • E' un nostro diritto, o è solo un desiderio egoista?
  • Ne vale davvero la pena, nonostante i costi proibitivi di adozione e inseminazione?
  • E se il vostro partner non fosse d'accordo con la vostra scelta di avere figli?

 

Premetto che non ho letto al momento le risposte che sono state date dagli altri, per il semplice motivo che ci tenevo a rispondere direttamente alla domande del topic.

 

1) Credo che la società gay/lesbo sia dal MIO punto di vista ancora abbastanza acerba in fatto di poter aver figli. Vuoi per gli ostacoli della società, vuoi anche per gli atteggiamenti spesso egoistici/immaturi all'interno del mondo gay (non posso dare un opinione su un mondo lesbo visto che lo conosco per ovvie ragioni molto poco e non ho tante amiche lesbiche da farmi un'idea)

 

2)Per me è sbagliato privarli di una figura paterna o materna, ma nulla vieta loro di poter avere 2 madri o 2 padri.

 

3)Nessuna delle 2. O meglio, dopo mesi e mesi di riflessione sono arrivato alla mia personale conclusione che troverei crudele/asettico una madre in affitto. Costa troppo, è complicato e il peggio è privare sul nascere la possibilità per il bambino di poter conoscere sua madre. Io penso che un bambino abbia comunque bisogno di una figura paterna e materna. La risposta alla fine me la sono data e penso di essere arrivato a una soluzione accettabile, ossia fare un bambino con una mia amica, in modo che il bambino possa avere 2 padri e una madre reale. D'altronde è un po' la situazione dei bambini con genitori separati, solo che in questo caso la mamma e il papà si vorrano bene per sempre e penserebbero solo ed esclusivamente al bene del bambino :) Se per sfiga, io e mio marito, dovessimo risultare sterili (tocchiamo ferro!!), allora ricorreremmo all'adozione. Ma quella è una strada davvero SUPER difficile.

 

4) Per nulla, all'estero si hanno tanti diritti e la mentalità è molto più aperta, ma ciò non toglie che è comunque difficile vivere da genitori omosessuali. In Italia invece lo vedrei davvero impossibile.

 

5)E' un diritto finchè si vuole davvero pensare al bene del bambino. Io sono rimasto un bambino un po' di mio e ho un'incredibile istinto paterno, figurati se voglio privarmi di avere una piccola creatura che assomigli a me o al mio compagno. Mi sentirei semplicemente incompleto e inutile senza un erede.

 

6)Per fortuna non devo farmi la domanda :) Per scherzare presi l'argomento e dissi che in realtà io volevo dei figli, e lui si è stupito e mi ha detto che se io li volevo era OK. Poi durante un'occasione molto speciale ne abbiamo discusso nei dettagli e con mia enorme sorpresa anche lui era giunto alla conclusione che era più facile e bello farlo con un'amica. Quando poi l'amica ha detto che pensa proprio di accettare la proposta, non potete immaginare la mia felicità :)

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Ah ok, non avevo capito!

 

Io non trovo così fondamentale la presenza di una figura paterna o materna,

probabilmente mi sbaglio ma so che non esistono studi certi che dimostrino

una reale connessione fra assenza paterna/materna e possibili ripercussioni

negative sulla psiche del bambino.

 

Certamente due genitori di sesso differente risultano utili in certe situazioni.

Ad esempio avrei serie difficoltà a spiegare a una ragazzina cos'è il ciclo

o come ci si trucca! :)

 

In fondo molti padri single se la cavano ugualmente, quindi sono fiducioso!

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Credo che nel momento in cui la madre decida di non riconoscere il figlio perda nel tempo il diritto a mettere becco nella sua educazione

 

Altair,

ti ricordo che avresti pagato una donna povera

per rinunciare a un suo diritto naturale in cambio di soldi;

solo per darti il gusto di propagare i tuoi geni.

Io non lo farei mai e non accetterei mai

che lo facesse il mio compagno.

 

Se non lo fa per soldi, lo fa perché ti vuole bene.

E a quel punto ha i tuoi stessi diritti verso il figlio.

 

Come ho detto io non vorrei nessuna soluzione

diversa da un padre gay e una madre lesbica.

Lo status giuridico sarebbe uguale a quello di una coppia divorziata,

senza l'astio per la separazione.

 

E l'adozione non la prenderei neppure in considerazione

(siamo poveri, non laureati, beviamo e fumiamo

e l'Altissimo ci preservi da "uno con la tua morale" come giudice dei minori).

 

In concreto è l'unica soluzione a cui penso personalmente.

Ciò non esclude che io sia favorevole alle adozioni gay,

affinché anche i gay ricchi salutisti laureati e perbene

- nonostante siano antipatici alle lesbiche -

possano avere un figlio senza dover pagare

una Moldava ridotta alla canna del gas...

 

C'è anche da dire che se volessimo (o volete) adottare un bambino;

la soluzione migliore rimane quella di andare in un Paese povero,

contattare una donna che sta per partorire un figlio indesiderato,

andare con lei in ospedale, riconoscere il neonato come proprio

e portarlo poi in Italia. (Se sei lesbica ovviamente, c'è la fecondazione artificiale)

 

Questo non risolve l'affidamento condiviso in caso di separazione o morte, ovviamente.

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Ad esempio avrei serie difficoltà a spiegare a una ragazzina cos'è il ciclo

o come ci si trucca!

 

Ecco, questo per me è molto, molto, molto importante. Mi sentirò (già mi ci sento) quasi in DOVERE di crescere i miei figli nello stesso modo, e se avessi una figlia femmina certo dal ciclo difficilmente si scappa, ma non penso che introdurrei tutta una serie di differenze considerate quasi inevatabili tra i generi. Spero vivamente di avere figli di sesso diverso anche per questo motivo.

Un altro motivo non propriamente egoistico per voler far figli infatti è il voler mettere al mondo persone migliori.

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