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[culturagaia] Transgenderismo, transessualismo, intersessualità


Frattaglia

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Hinzelmann...  ma dov'è che non uso il "per me"? e cmq se tu inzi a dire che tutti siamo diversi....  beh un po sì, ma anche no, perchè l'obiettivo è trovare un minimo comun denominatore metta d'accordo tutta l'umanità... trovare dei punti comuni e iniziare a globalizzare tutto sempre di più, unire politicamente il pianeta e creare (grazie all'intelligenza artificiale e a internet) la coscienza globale...  se a te non interessa ciò e va bene il mondo così com'è...  beh all'ora mi sei contro perchè io auspico ad esempio (sono delle mie idee) oltre alla seconda rivoluzione sessuale anche la costruzione (in Italia naturalmente, più precisamente nella laguna di Caorle e valle di Zignago, così diventiamo ricchi con l'indotto) della Capitale dell'Unione Europea...  ogni nazione aderente il progetto ha un suo lotto edificabile (proporzionato al suo numero di abitanti) dove mantiene lingua e leggi e vi edifica la sua città, al centro un lotto comune per i grattacieli delle istituzioni comuni.... tutta l'Europa concentrata in una grande metropoli, più di venti nazionalità a contatto l'una con l'altra... così riuniremo cio che, secondo la leggenda, Dio ha diviso distruggendo Babele e dividendoci in tanti popoli e lingue diverse; porremmo così le basi per una lingua europea comune, uniremo le nostre forze e l'Europa sarà unita in un matrimonio eterno... finchè Euroland esisterà, esisterà l'Europa e noi saremo la potenza guida del pianeta al quale mostreremo, daremo l'esempio per l'unione pacifica di tutte le nazioni del pianeta terra...  quindi costruiremo, su esempio di Euroland, ogni nazione un quartiere, la Capitale del nostro Pianeta....  e il mondo sarà unito! ...chi avuto questa bella idea? una trans, neanche tanto convenzionale e pure giudicata perversa e parafiliaca (per non palare dell'uso di sostanze proibite)...  finalmente il mondo avrà una speranza, quelli come me non soffriranno più e potremmo anche organizzare nei tre anni di buco tra un'Olimpiade e l'altra, le Olimpiadi dell'arte (gare di canto, ballo, ballo da discoteca alle quali voglio partecipare personalmente, pittura, rap, scrittura, cinema, circo, bellezza ecc... ecc...), le Olimpiadi degli animali (gare di levrieri, elefanti, polo a cavallo ecc... per guadagnare fondi per comprare terreeno fre istiture lo stato degli animali e della natura) e infine le Olimpaidi della Tecnica (gare di auto, nmoto, treni, aerei, robot, colcio robotico ecc...) con la gara finale (al fine da stimolare i terrestri ad emanciparci dal nostro pianeta) il giro in orbita del pianeta Terra con i razzi delle varie potenze in gara. Forse, Helzmann, è per le mie idee che sono unica, ma non certo per la mia sessualità.

 

C'è una grossa lacuna in questo ragionamento:

ci sono mtf attratte esclusivamente da donne e ftm attratti esclusivamente da uomini, da sempre.

all'estero tra l'altro sono molto di piu, o almeno ...vivono piu' visibilmente.

In germania sono molti gli ftm gay....ma sfuggono al ragionamento di sissy

 

...c'è una grossa lacuna in questo ragionamento...  ma di quale ragionamento parli??? ...e dov'è che centra la tua questione dei ftm, specie quelli gay poi...  insomma se vuoi parlare di te, del tuo caso e inserirlo nei ragionamenti ok, ma non vedo perchè devi accusarmi di avere una grossa lacuna se non parlo dei moltissimi  :love: ftm gay (dopo Jonatella sei il 2° che conosco)  ...piuttosto dovrei parlare allora dei milioni di diaper lover/infantilisti che sono numericamente molto più rilevanti.

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Ghery parla del tuo ragionamento in cui leghi a doppio filo orientamento sessuale e identità di genere.

I tuoi post confondono non solo per l'esistenza di fonti confuse, come ha detto Hinzelmann, che rendono difficile seguire un discorso unico, ma anche per il tuo lanciarti in numerose lunghe digressioni su funghetti o sull'Europa che non hanno nulla a che fare col Topic.

 

La tua risposta dimostra che in realta à non hai idea di cosa significhi 'patriarcale', perché anche le donne possono perpetrare un modello del genere, anzi spesso sono le prime. Non è detto che solo perché delle donne ti abbiano cresciuto allora tu ti sia salvata, anzi al contrario, si aspettavano un certo comportamento non-schizzinoso, un certo ruolo di genere, da un bambino, solo perché maschio.

La femminilità e la mascolinità devono assolutamente essere di tutti, il motivo per cui non lo sono è che la femminilità è ancora indice di una certa debolezza, che i maschi non devono voler desiderare secondo i dogmi sociali.

Non è la differenza tra uomini e donne che deve cadere, non riesco a pensare a nulla di più limitante che l'essere tutti senza un genere preciso (quasi quanto è limitante adesso DOVER essere tutti di un genere preciso), devono cadere le 'norme' sociali e la denigrazione della femminilità, a mio parere.

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Sissy, ho cercato su internet le pubblicazioni della dottoressa Anne Vitale. Non ho trovato nulla, nessuna rivista medica di rilievo che ha pubblicato le sue teorie.

Nel suo sito, fra l'altro, ho trovato scritto questo:

 

Il dottor Vitale non garantisce la completezza, la correttezza, la tempestività, l'utilità o la precisione di una qualsiasi delle informazioni fornite su questo sito. Non si deve fare affidamento su queste informazioni come un sostituto per console con un medico qualificato o il fornitore di salute mentale prima di iniziare qualsiasi trattamento o se avete domande relative alla vostra salute, condizione fisica, psicologica o medica condizioni.

 

Sinceramente sono un po' scettico.

 

Schreber era un giudice tedesco che soffriva di demenza senile. Il mondo psichiatrico ha esaminato a fondo le sue Memorie senza però arrivare a delle conclusioni certe.

 

Di tutte le altre fonti che hai citato soltanto una prenderei in considerazione (tutte le altre non possiedono nè bibliografia, nè fonti attenbili): l'articolo del dottore Emery, ma esso non spiega affatto quello dici tu, e cioè che l'omosessualità si ricollega alla transessualità.

 

Io mi riferivo agli studi in cui si parla di un "gene gay-trans" e del "collegamento fra omosessualità e transessualità.

 

-------

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...sì ma allora potremo dire che esistono molteplici identità di genere e non solo due... cioè dire che Gery sia un maschio come è maschio Gattuso (sia a livello fisico che mentale) è assurdo...  Gery è più un ibrido di identità, come magari lo sono io.

Cmq è proprio il signorino Gery ha scrivere in un suo post nel 3rd del Glossario delle identità sessuali a stilare un lungo artocolo di Crisalide Pangener nel quale affermano che l'orinatamento sessuale deriva dell'identità di genere, legando dunque (non necessariamente in maniera lineare) i due concetti...  e questi sono concetti che avrà espresso Mirella Izzo che pur essendo trans è una lesbica dichiarata...  quindi il discorso dell'orientamento è relativo, è solo una facciata...  Mirella va con le donne, ok, ma fa sesso come una donna, come una donna che fa sesso le donne.... così Gery farà sesso come i gay.

Il discorso funghetti (per altro un insinuazione offensiva) l'hai tirato in ballo te... allora ho voluto istruirti un po' in materia.

Sulle'Europa e altere mie idee...  beh penso che siano importanti....  cioè ma la consoci la situazione attuale politica ed economica, tutte le ingiustizie e problemi che ci sono al mondo?  evidentemente a te queste cose fregano poco.

Patriarcale, mia cara presuntuosa non significa imporre ruoli sessuali (che sono imposti anche nella società matriarcale), ma una famiglia il cui potere economico (ma non solo) è gestito dal patriarca (nonno) e la successione avviene in linea maschile.

Non sono nata in un contesto patriarcale...  mia nonna, forse per l'educazione aveva rispetto i maschi, mia mamma no, è femminista ed ha sempre provato astio per suo fratello (invidia) e per il mio padre biologico e rivendeva in me alcune caratteristiche di entrambi, percui sì sono stata penalizzata, sia nella mascolinizzazione che femminilizzazione.

 

Io rifiuto questi concetti razzisti per cui maschio è cattivo e femmina è giusto e buono  ....dipende.

Sno d'accordo quando dici che la mascolinità e la femmminilità devono essere di entrambi i gener...  il motivo per cui la amscolinità è di tutti mentre la femminilità no è che è stata fatta la prima rivoluzione sessuale non la seconda...

...certo che se le femmine (non tutte per fortuna) continuano a vergognarsi della propria sessualità e non iniziano a parlare apertamente della propria sessualità, fare la seconda rivoluzione sessuale sarà difficile...  per farla serve un atto di bontà da parte delle donne con l'accettazione di alcune responsabilità con i maschi e l'accettazione che le debolezze sessuali e non sono parte anche di loro.

Io cmq a differenza tua non voglio creare nuove categorie dove la gente poi ci si colloca nell'adolescenza, dopo però aver passato tutta una fase differenziale da bambini tra maschi e femmine... io voglio dare la libertà fin da subito dalla nascita a tutti i bambini... ok??? ...volgio eliminare le differenze sessuali, affinchè tutti vengano educati ibridi e poi liberamente si evolvano nel milione di titpoligie di sessualità che riconosco ed accetto senza problemi.

 

Tanto il problema del mondo non è più la procreazione (quindi forzare l'eterosessualità non serve), ma eliminare le tensioni e rendere tutti più sereni e felici (...sconfiggendo anche la povertà).

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tesoro, innanzitutto il mio nick è Ghery.

Si, ho linkato il manifesto di crisalide pangender.

Non capisco come mai sono diventato il tuo esempio vivente per spiegare le tue teorie.

Secondo te chi ha un'identità di genere mira per forza a trasformare la sua estetica in modo da sembrare gattuso?

Esistono tanti tipi di mascolinità, e non sono "ibridi": sono tipi diversi di mascolinità.

Onestamente poi di come faccio sesso...sarebbero fatti miei, e infatti quando me lo hai chiesto non ti ho risposto (pur parlandone apertamente con altre persone e in altri contesti, anche interni a questo forum).

Eviterei di parlare di questioni personali, comunque.

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Sissy, c'è una differenza tra il fare un'affermazione scherzosa e lo scrivere un piccolo riassunto della storia degli allucinogeni. Mi dolgo di aver usato quell'espressione dato che ha portato a questo, ma non è 'tirare in ballo' un discorso, mi dispiace.

 

Dell'Europa, della politica e dell'economia m'interessa moltissimo, ma il topic ha un titolo preciso. Non ho detto che il discorso non ha merito né suscita interesse, ho detto che non c'entra nulla col topic.

 

Hai ragione quando dici che patriarchia in un contesto familiare significa quello che intendi tu, ma significa anche ciò che intendo io, in un contesto più ampio (sociale/culturale in generale).

Quello che sto dicendo io è che femminismo non significa considerare le donne superiori, o la femminilità migliore, lungi da me approvare certi concetti! Sto dicendo che volente o nolente viviamo ancora in una società in cui tutto è visto dalla prospettiva del Maschio cisgender, bianco benestante e eterosessuale. Tutte le altre prospettive sono alternative e inferiori. Da ciò derivano tantissime pressioni sociali per chiunque non sia nella norma, il che include praticamente chiunque, solo che c'è chi vi si allontana più di altri.

 

Comunque mi rendo conto che anche questo discorso è Off Topic, quindi da parte mia qui, c'era un altro topic sul femminismo una volta :love:

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Credo che la questione del legame tra omosessualità e transessualità

invece valga la pena di essere esaminata in modo autonomo.

 

Non me la sento di negare che moltissimi gay

("moltissimi" quanti? Non lo so dire)

abbiano un "ruolo di genere"

che ha forti affinità col Femminile,

ma che non potrebbero essere catalogati

come transessuali.

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Se è per questo il topic sull'effeminatezza, dove mettere

in relazione ruolo di genere e orientamento sessuale c'è.

Che poi siano in pochi disposti ad esaminare la questione

sotto questo profilo è altro discorso...

 

@Sissy...Tu sei unica per le tue idee, ma anche per la tua sessualità...

( anche se ci sono persone che ti giudicano "anticonvenzionale" "perversa"

"parafiliaca" e "dedita all'uso di sostanze proibite" ) il come collocare la tua

storia e la tua persona rispetto alle categorie generali ( orientamento

identità ruolo di genere e preferenze sessuali ) che descrivono il variegato

mondo, niente toglie al rispetto che ti è dovuto in quanto persona.

 

Anzi, direi che non ci dovrebbe essere bisogno di immaginare una Europa

utopica e nemmeno di stravolgere tutte le categorie descrittive esistenti

sulla sessualità umana per arrivare al risultato di essere rispettata. Il rispetto

ti è dovuto a prescindere e a priori.

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  • 1 month later...

Per rispondere al messaggio iniziale della discussione, non sono assolutamente d'accordo che in ognuno di noi c'è un parte maschile ed una femminile.Questa è un grande errore  ed  è alla base della teoria per cui alla fine siamo tutti omosesssuali .Questa è confusione allo stato puro ela confusione genera l'omofobia che  è un modo violento e spesso criminale per reclamare la propria eterosessualità.

Non è facile spiegare cosa è la femminilità e la maschilità,ma fondamentalmente la femminilità è la complementarietà al maschile e  sicuramente non è la società a fare uno maschio o uno femmina.

Io penso che essere gay significa essere attratti sessualmente esclusivamente dal corpo maschile.Ela cosa la persona la capisce già dalla prima adolescenza.però essere gay non significa essere effeminati, ci sono  gay che hanno ben poco di femminilità sia nei movimenti sia nel loro essere.Allora la femminilità è una componente "aggiuntiva" che c'è in diverse misure nei gay.Coloro che hanno una componente femminile dominante o assoluta si sentono in tutto per tutto donne.C'è chi si accontenta di truccarsi e travestirsi per sentirsi donna( il trucco per un travestito penso non c'entri nulla con un atto di pura goliardia, è una manifestazione del proprio essere donna)c'è chi oltre al trucco decide di fare tutte quelle cure mediche echirurgiche per adeguare il corpo alla propria identità sessuale.

Secondo me pur essendo una sofferenza per taluni la transessualismo il travestitismo , che sono la forma piu totale  della femminilità in un gay, è bello che ci siano perchè oltre ad essere delle persone dolcissime e veramente femminili dimostrano che la identità femminile non è legata all'anatomia del corpo;  quindi la femminilità (e seppur molto meno anche la maschilità) non sono determinati dall'anatomia del corpo sono qualcosa sempre di innato ma che sono profondamente intimi alla psiche , alla identità dell'individuo.

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è alla base della teoria per cui alla fine siamo tutti omosesssuali .

Non credo esista una teoria del genere.

Casomai esiste una teoria secondo la quale sono tutti bisessuali.

 

Una teoria che siano tutti omosessuali non sta in piedi: il fatto che il genere umano non si sia ancora estinto dopo qualche migliaio di anni ne è la prova :D

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Secondo me pur essendo una sofferenza per taluni la transessualismo il travestitismo , che sono la forma piu totale  della femminilità in un gay, è bello che ci siano perché oltre ad essere delle persone dolcissime e veramente femminili dimostrano che la identità femminile non è legata all'anatomia del corpo;  quindi la femminilità (e seppur molto meno anche la maschilità) non sono determinati dall'anatomia del corpo sono qualcosa sempre di innato ma che sono profondamente intimi alla psiche , alla identità dell'individuo.

 

...allora quel che dici è vero, cio che infondole trans sono dei gay che hanno fatto la transizione grazie alla moderna medicina....  tuttavia gay indica un orientamento sessuale e non una sessualità (indole sessuale - ruolo sessuale -energia/polarità sessuale), e capita che qualche trans, come anche qualche maschio alla sessualità passivo-femminile-ricettiva (il così detto uomo-micio) non cerchino come partner dei uomini, ma delle donne... questo perchè l'orientamento sessuale è relativo (tutti noi siamo potenziali bsx) ed è più importante il concetto di sessualità (indole sessuale - ruolo sessuale - energia/polarità sessualità), cioè se uno, ad esempio nel panorama gay, sia gaya (prev. passivo), gay (versatile) o gayo (prev. attivo). :)

 

Poi volevo dirti che la femminilità non è una cosa univoca...

....cioè c'è la FISICITA' che può essere più maschile o femminile. 

....c'è appunto il CARATTERE che può essere più maschile o femminile. 

....c'è la CULTURA che può essere più maschile o femminile. 

....C'è la SESSUALITA' (indole sessuale- ruolo sessuale- polarità sessuale) che può essere più maschile o femminile.

....e c'è il LOOK che può essere più maschile o femminile.

...e quindi una trans non è detto che sia femminile in tutti i 5 sensi, anzi, capita di trovare gay (gaya) che per molti versi sono molto più femminili di molte trans (non tutti i gaya hanno il coraggio di diventare trans... e poi molte trans diventano così perchè non si sono mai sapute accettare come gay, e sono andate alla ricerca di qualcosa che ritenevano meglio per se)... quindi non bisogna generalizzare (così come non lo si fa con i gay e con le lelle) nemmeno sulle trans, anche perchè alla fine quasi tutti risultiamo essere un mix tra caratteristiche maschili e femminili.

 

...give me the mixx  :D

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Sissy, ho cercato su internet le pubblicazioni della dottoressa Anne Vitale. Non ho trovato nulla, nessuna rivista medica di rilievo che ha pubblicato le sue teorie.

Nel suo sito, fra l'altro, ho trovato scritto questo:

Il dottor Vitale non garantisce la completezza, la correttezza, la tempestività, l'utilità o la precisione di una qualsiasi delle informazioni fornite su questo sito. Non si deve fare affidamento su queste informazioni come un sostituto per console con un medico qualificato o il fornitore di salute mentale prima di iniziare qualsiasi trattamento o se avete domande relative alla vostra salute, condizione fisica, psicologica o medica condizioni. Sinceramente sono un po' scettico.

...beh ma dottoressa Anne Vitale, esiste, le sue teorie sono riconosciute anche da Crisalide Azione-Trans (un'importante ass. transgender italiana) e ciò che citi tu vuole solo dire che la dottoressa Vitale non si prende la responsabilità di auotodiagnosi di transessualismo in base a ciò che scritto nel suo sito ma invia la gente da un medico prima di inziare qualunque terapia medica. Mi sembra una cosa prudenziale e corretta che non discredita in alcun modo le sue teorie...  cioè che non esiste l'identità di genere, bensì l'ansia da privazione di genere.

 

Schreber era un giudice tedesco che soffriva di demenza senile. Il mondo psichiatrico ha esaminato a fondo le sue Memorie senza però arrivare a delle conclusioni certe.

...il mondo psichiatrico è ancora alle prese con mille tabù, ed è per questo che ha giudicato Daniel Schereber in modi diversi... per alcuni esso era un illuminato (Freud), per altri uno psicopatico... io sto con Freud... cmq è interessante il film di fantascienza Dark City dove Daniel Schreber viene "ripescato" come lo psichiatra che tiene i contatti con una civiltà aliena perchè lui è l'unico in grado di capire la loro coscienza globale (che essendo globale, è per forza una coscienza pansessuale), nel film Daniel con la sua genialità salverà il mondo!

 

Di tutte le altre fonti che hai citato soltanto una prenderei in considerazione (tutte le altre non possiedono nè bibliografia, nè fonti attenbili): l'articolo del dottore Emery, ma esso non spiega affatto quello dici tu, e cioè che l'omosessualità si ricollega alla transessualità.

 

Io mi riferivo agli studi in cui si parla di un "gene gay-trans" e del "collegamento fra omosessualità e transessualità.

...io ho detto questo del dottor EmOry: il dottor Emory che ha scritto con altri "anatomic variaton of the corpus collosum in persons with gender dysphoria" Arch Sex Baehav 1991 nel quale spiega come, se effettivamente ci siano del dismorfismo sessuale nel snc, alcune di queste zone sono influenzabili dagli ormoni ed altre no, cioè ha dimostrato che il corpo calloso delle mtf è comunque più simili al corpo calloso dei maschi rispetto a quello delle femmine... quindi non è detto che le trans mtf siano donne intrappolate nel corpo di donne.  ...il fatto che l'omosessualità si ricollega alla tranessualità è una conseguenza.

Sul discorso del gene gay-trans... beh sono stati scoperti molti geni ribatezzati gene gay, gene trans, gene che fa mascolinizzare le femmine ecc... ma non è stata fatta ancora nessuna ricerca su un campo più ampio... se tu hai delle news a riguardo sono tutta orecchi! :D

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Io quando penso a me stesso non penso in termini di maschio o di femmina. Io sono io e, piuttosto, ho determinate preferenze. Queste preferenze possono essere tipicamente maschili o tipicamente femminili, ma non mi fanno percepire come maschio o come femmina.

Io sono dell'idea che la mascolinità, come la femminilità, non siano che delle costruzioni sociali che servono a mantenere in un certo ordine la società. Tutto il nostro mondo è un mondo diviso in due, perché il nostro pensiero è un pensiero dialettico. Per questo, dividere l'umanità in due gruppi è consono al funzionamento del nostro cervello.

Io do, tu ricevi. Io ordino, tu obbedisci. Io proteggo, tu sei protetto.

Il problema di questa divisione è che è fatta in maniera superficiale. Se nasci con un pene, che anatomicamente è esterno e sembra fatto per dare, sei classificato come maschio e tutto il tuo comportamento dovrà essere "attivo" --> dal lavorare i campi al penetrare una donna. Viceversa chi nasce con una vagina avrà le pressioni della società perché si omologhi al modello femminile, di obbedienza e di rispetto nei confronti del maschio.

Se come propone Sissy, ognuno davvero potesse scegliere in quale di questi generi ideali collocarsi, sarebbe già un grandissimo passo avanti. Però credo che un tale passo non sia possibile perché questi due generi non sono altro che il frutto di un’imposizione sociale, prodotto del funzionamento limitato della nostra psiche. Per questo una eventuale liberazione dall’imposizione farebbe cadere anche gli schemi stessi.

Cosa è maschile? Cosa femminile? Sono sicuro che a queste domande ognuno di noi darebbe una risposta diversa, frutto della lotta tra le aspettative della società e il nostro essere individuale che cerca di adeguarsi a tali aspettative.

L’unica vera soluzione, a mio parere, sarebbe quella di lasciare perdere questo nostro modo limitato di ragionare, dal quale possiamo sì trarre sicurezza, ma che sostanzialmente ci toglie il respiro e la libertà di essere semplicemente ciò che siamo. Le nostre mille sfaccettature che ci autenticano come individui non possono essere uniformate in categorie come “maschio” o “femmina”. Il problema è, siamo davvero intenzionati a farlo, o non è più comodo lasciare tutto così, con quel simbolino azzurro a sinistra di questo post che racconta a tutti cosa si devono aspettare da me?

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  ...il fatto che l'omosessualità si ricollega alla tranessualità è una conseguenza.

 

 

è del tutto sbagliato, come già detto l'omosessualità e la transessualità sono due cose separate, se fosse così allora sarebbe come dire che le trans sono gay che non si accettano, sappiamo che non è così se non altro per esperienza di altre transessuali

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è del tutto sbagliato, come già detto l'omosessualità e la transessualità sono due cose separate, se fosse così allora sarebbe come dire che le trans sono gay che non si accettano, sappiamo che non è così se non altro per esperienza di altre transessuali

 

le esperienze raccontate dalle trans sono opinabili perchè sono pur sempre racconti oggettivi...  in ogni caso come sui gay (o le lelle) non bisogna generalizzare, così non bisogna farlo con le trans...  alcune effettivamente possiamo dire che sono "donne intrappolate in un corpo maschile", ma sono solo una piccola parte, la maggioranza (parlo per esperienza diretta) sono "vie di mezzo" che hanno trovato pace ed equilibrio (ma anche questo non è detto  ...se una trans non riesce a diventare sufficentemente credibile come femmina, possono insorgere molti problemi, ansie, disagi oltre che una mancato riconoscimento sociale nel nuovo genere) con una nuova identità femminile.

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...allora quel che dici è vero, cio che infondole trans sono dei gay che hanno fatto la transizione grazie alla moderna medicina....   tuttavia gay indica un orientamento sessuale e non una sessualità (indole sessuale - ruolo sessuale -energia/polarità sessuale), e capita che qualche trans, come anche qualche maschio alla sessualità passivo-femminile-ricettiva (il così detto uomo-micio) non cerchino come partner dei uomini, ma delle donne... questo perché l'orientamento sessuale è relativo (tutti noi siamo potenziali bsx) ed è più importante il concetto di sessualità (indole sessuale - ruolo sessuale - energia/polarità sessualità), cioè se uno, ad esempio nel panorama gay, sia gaya (prev. passivo), gay (versatile) o gayo (prev. attivo). :)

 

Poi volevo dirti che la femminilità non è una cosa univoca...

....cioè c'è la FISICITA' che può essere più maschile o femminile. 

....c'è appunto il CARATTERE che può essere più maschile o femminile. 

....c'è la CULTURA che può essere più maschile o femminile.   

....C'è la SESSUALITA' (indole sessuale- ruolo sessuale- polarità sessuale) che può essere più maschile o femminile.

....e c'è il LOOK che può essere più maschile o femminile.

...e quindi una trans non è detto che sia femminile in tutti i 5 sensi, anzi, capita di trovare gay (gaya) che per molti versi sono molto più femminili di molte trans (non tutti i gaya hanno il coraggio di diventare trans... e poi molte trans diventano così perché non si sono mai sapute accettare come gay, e sono andate alla ricerca di qualcosa che ritenevano meglio per se)... quindi non bisogna generalizzare (così come non lo si fa con i gay e con le lelle) nemmeno sulle trans, anche perché alla fine quasi tutti risultiamo essere un mix tra caratteristiche maschili e femminili.

 

...give me the mixx  :D

 

Per quello che ho capito di ciò che hai scritto, posso dirti  che l'essere gay vuol dire essere attratti sessualmente dal corpo maschile.Si può definire questo come orientamento sessuale o come identità sessuale al di fuori della pura anatomia del corpo.L'orientamento sessuale o identità sessuale a seconda di come lo si voglia chiamare ritengo sia una cosa innata e la bisessualità ritengo sia un comportamento che si può anche acquisire.Da questo punto di vista è vero che tutti gli etero sono dei potenziali bisessuali.Essere gay non significa essere effeminati perchè la femminilità è in dosi  diverse a seconda del singolo.I trans sonogay  che hanno la maggiore componente di femminilità tanto che come te sissy hanno avuto l'esigenza di adeguare anche il corpo alla propria femminilità . personalmente ritengo che la femminilità di un travestito o trans sia anche cosa eccitante ecco perchè esiste la bisessualità, ma ci sono anche etero che vogliono trombare con uomini altrettanto maschili.Questo non lo so spiegare magari è tanta voglia di perversione, cmq sia la differenza fra un gay non effeminato e un bisessuale è che al gay piace solo il pene all'etero piace la vagina e poi si è dato anche al pene.

Riguardo alla femminilità ci sarebbe da dire molto, ma penso che oltre ai lineamenti e movimenti tipicamente femminili, la femminilità sia qualcosa di più radicato e profondo che la semplice esteriorità. La femminilità non è la presenza della vagina o il corpo femminile , neanche come ho detto i movimenti o i lineamenti del viso ( di  un gay), è uno stato d'essere che posso solo defenirlo come complementarietà al maschile.La femminilità non vuol dire  caratteristiche caratteriali come la dolcezza o la gentilezza che sono caratteristiche sia maschili che femminili, la femminilità è in un altro ambito e riguarda profondamente l'identità della persona.Un trans o un travestito si trucca non per pura pagliacciata, ma per manifestare la propria femminilità, per molti cosa indispensabile e non truccarsi è una sofferenza.

Il fatto che uno sia più o meno passivo non vuol dire sempre che sia più o meno femminile, certo i tavestiti o trans di loro  sono quasi sempre passivi.

I trans o trav sono decisamente piu femminili quindi di un gay poco effeminato o maschile e ritengo che i trans e trav siano molto piu atratti eorientati verso  i maschi eterosessuali che dei gay poco effeminati perchè non sono attratti dai maschi solo fisicamente o nei modi di fare ma soprattutto nella loro essenza.

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x Gemini

io non dico che essere gay (maschio) non significa quello che dici tu... solo che esistono molti modi di essere gay, che riassumo in uno con un ruolo sessuale più mascolino (gayo), in uno più femminile (gaya) e in uno un po' misto (gay cioè gli a/p, i versatili... ok?)...

poi lasciamo stare l'identità sessuale che ha un significato un po' ambiguo...  

(vedi post http://www.gay-forum.it/forum/index.php/topic,20519.30.html)

...che poi tu pensi che l'essere gay sia innato e la bisessualità si possa acquisire....  beh è una teoria, però mi sembra un po' strana... di solito si dice che nasciamo tutti come potenziali bsx e poi in seguito sviluppiamo delle preferenze (che, secondo me possono venire già dai primi di vita come maturare più in avanti... dipende da caso e caso).

Essere gay non significa essere effeminati (su questo ti quoto) ma perché l'effeminatezza è intesa come la femminilità nel carattere (e comportamento)   ...però dovrai ammettere che per un maschio gay (almeno che non sia gayo al 100%) avere una parte delle propria sessualità di tipo femminile è assolutamente normale (desiderare di essere penetrati è solito della sessualità femminile) questo a prescindere dal suo carettere, dalla sua cultura, dal suo fisico e dal suo look che possono essere maschili al 100%.  :D

...e scusa, ma lasciamelo a me dire cosa sono LE trans (i trans sono gli ftm, mentre le trans sono le mtf)...   LE trans non sono per forza i gay più femminili (conosco gay che sono molto più donne mancate di me... femminilissimi in tantissime cose e solo la mancanza di coraggio li ha fatti rimanere gay)... io semplicemente mi sono sempre vista bene come ragazza...  mi travestivo ed ero carina...  e ho sempre avuto desideri sessuali femminili ... quindi diventare trans era quello che volevo   ...forse a spingermi a diventare trans sono state delle necessità psico-urologiche, ma onestamente non so se in questo sono diversa da molti gaya, che invece si sono adattati.

Su etero-bisessualità e omosessualità concordo che sono cose complicate e dai confini non netti...   :D

...e attento che definendo la femminilità "uno stato d'essere che posso solo defenirlo come complementarietà al maschile" potresti offendere le lelle che possono essere anche molto cattive!   :)

Ciao Gemini!  :D

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Sul discorso del gene gay-trans... beh sono stati scoperti molti geni ribatezzati gene gay, gene trans, gene che fa mascolinizzare le femmine ecc... ma non è stata fatta ancora nessuna ricerca su un campo più ampio... se tu hai delle news a riguardo sono tutta orecchi! :asd:

 

Leggo soltanto adesso quanto hai scritto.

Fin'ora non è stato scoperto nessun gene gay, trans, femminilizzante o mascolinizzante. Da quello che ho letto in alcune riviste scientifiche, sembra che alcuni gruppi di ricerca abbiano individuato una porzione del cromosoma X che possa in qualche modo influenzare l'orientamento sessuale di una persona.

Molti parlano di una "genetica dell'omosessualità maschile" e di una "genetica dell'omosessualità femminile" ma NON ESISTONO ancora degli studi sperimentali validi che possano dimostrare certe teorie.

 

La porzione del cromosoma X, chiamata Xq28, sembrerebbe essere un insieme di geni coinvolti nello sviluppo dell'omosessualità. Questi geni non sempre verrebbero attivati in quanto sono necessarie delle condizioni particolari (fattori proteici particolari, ormoni,  ecc..).

Tengo a precisare che sono soltanto SUPPOSIZIONI, nessun gruppo di ricerca a livello mondiale sembra aver avanzato delle teorie valide a riguardo.

 

Se l'argomento ti interessa puoi andare sul sito www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed e nel motore di ricerca puoi scrivere "Xq28 homosexuality".

Usciranno una serie di abstract (gli articoli interi non li puoi leggere perché sono privati) in cui troverai delle informazioni utili. Ovviamente per capirci qualcosa sono necessarie delle minime basi di genetica umana e di biologia cellulare.

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Usciranno una serie di abstract (gli articoli interi non li puoi leggere perché sono privati) in cui troverai delle informazioni utili.

 

Curioso però. Tu sai perché non si possono leggere quegli articoli? Voglio dire... interessi economici (brevetti bla bla), interesse di non divulgazione di cose scomode, ....?

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parole_alate

Per quello che ho capito di ciò che hai scritto, posso dirti  che l'essere gay vuol dire essere attratti sessualmente dal corpo maschile.Si può definire questo come orientamento sessuale o come identità sessuale al di fuori della pura anatomia del corpo.L'orientamento sessuale o identità sessuale a seconda di come lo si voglia chiamare ritengo sia una cosa innata e la bisessualità ritengo sia un comportamento che si può anche acquisire.Da questo punto di vista è vero che tutti gli etero sono dei potenziali bisessuali.Essere gay non significa essere effeminati perché la femminilità è in dosi  diverse a seconda del singolo.I trans sono gay  che hanno la maggiore componente di femminilità tanto che come te sissy hanno avuto l'esigenza di adeguare anche il corpo alla propria femminilità . personalmente ritengo che la femminilità di un travestito o trans sia anche cosa eccitante ecco perché esiste la bisessualità, ma ci sono anche etero che vogliono trombare con uomini altrettanto maschili.Questo non lo so spiegare magari è tanta voglia di perversione, comunque sia la differenza fra un gay non effeminato e un bisessuale è che al gay piace solo il pene all'etero piace la vagina e poi si è dato anche al pene.

Riguardo alla femminilità ci sarebbe da dire molto, ma penso che oltre ai lineamenti e movimenti tipicamente femminili, la femminilità sia qualcosa di più radicato e profondo che la semplice esteriorità. La femminilità non è la presenza della vagina o il corpo femminile , neanche come ho detto i movimenti o i lineamenti del viso ( di  un gay), è uno stato d'essere che posso solo defenirlo come complementarietà al maschile.La femminilità non vuol dire  caratteristiche caratteriali come la dolcezza o la gentilezza che sono caratteristiche sia maschili che femminili, la femminilità è in un altro ambito e riguarda profondamente l'identità della persona.Un trans o un travestito si trucca non per pura pagliacciata, ma per manifestare la propria femminilità, per molti cosa indispensabile e non truccarsi è una sofferenza.

Il fatto che uno sia più o meno passivo non vuol dire sempre che sia più o meno femminile, certo i tavestiti o trans di loro  sono quasi sempre passivi.

I trans o trav sono decisamente piu femminili quindi di un gay poco effeminato o maschile e ritengo che i trans e trav siano molto piu atratti eorientati verso  i maschi eterosessuali che dei gay poco effeminati perché non sono attratti dai maschi solo fisicamente o nei modi di fare ma soprattutto nella loro essenza.

 

 

Nel tuo post c'è una quantità tale di concetti confusi, mal impostati, superficiali o semplicemente sbagliati che non mi metto neanche a tentare di confutarli tutti. Mi limito solo a qualche breve osservazione (che mi meraviglia non sia stata ancora fatta).

 

-Mi pare di aver capito che tu sei etero. Non posso fare a meno di chiedermi dove hai trovato tutte le certezze che ci esponi sell'orientamento, sull'identità sessuale e di genere (che sono cose su cui i gay credono di aver riflettuto, sai), e soprattutto come fai ad esprimerti con tale sicurezza su questioni (tolte quelle generali) che NON PUOI aver sperimentato di persona.

 

-Non è tanto, come dice scherzando Sissy, che le lesbiche possono essere molto cattive; è che le donne possono diventare molto cattive, o perlomeno furiose come erinni, se dici loro che la femminilità è complementare al maschile. Mi rendo conto che ti sei espresso così perché non hai trovato altro modo, ma le parole hanno un peso, e questa definizione risulta offensiva, soprattutto se presentata, appunto, come definizione.

 

-Un'ultima cosa: hai costruito un pensiero generale su cosa sia l'orientamento sessuale, soprattutto posto in relazione all'eterosessualità maschile, ma non prendi mai in considerazione le donne bisessuali e le lesbiche. Se hai una teoria che tenta di comprendere un fenomeno vasto, non puoi non prendere in considerazione gran parte delle sue manifestazioni. Se la tua spiegazione non le comprende, mi dispiace, è sbagliata.

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esistono persone cis-gender (in cui l’idendità di genere corrisponde al sesso di nascita) e persone in qualche modo trans-gender.

Tra le persone transgender, si fanno differenze secondo due aspetti

 

1) scelta di come vivere la propria identità di genere:

 

- alcune persone scelgono di apporre modifiche chirurgiche al proprio organismo rendendo il proprio corpo “simile” esteticamente (e parzialmente anche funzionalmente, secondo le attuali possibilità della medicina) a quello del genere d’elezione (ovvero il genere con cui ci si identifica). Si tratta di una transizione completa, con la quale, per mezzo di interventi demolitivi, ricostruittivi e assunzione di ormoni, si richiama totalmente l’estetica e la funzionalità desiderata.

 

- altre persone intervengono in parte, facendo solo la terapia ormonale o solo alcuni interventi (magari solo al petto, o solo quelli demolitivi ma non quelli ricostruttivi). In particolare alterando il processo ormonale, cambiano alcune percezioni mentali e sessuali avvicinandosi al “sentire” del genere d’elezione.

 

- altri ancora transizionano solo di genere, ovvero riprendono, spesso spontaneamente, una serie di gestualità, comportamenti, abitudini, modi i vestire, di vivere, di pensare, di parlare, coerenti col genere d’elezione.

sicuramente questa tipologia di transgender è quella più “visibile”, poichè il “passing” (ovvero far si che l’osservatore identifichi la persona come appartenente al genere d’elezione) è più difficoltoso.

 

La scelta di non fare trattamenti medici o non farne alcuni può essere causata da vari meccanismi: problemi di salute, motivi ideologici, motivi funzionali.

 

2) identificazione parziale o totale col genere d’elezione

 

- alcune persone si identificano totalmente nel genere d’elezione, indipendentemente dai trattamenti medici che hanno intenzione di fare o non fare. A volte l’identificazione totale deriva dal concepire la società come un sistema “binario” in cui i sessi e i generi sono due. A volte, pur coscientemente del fatto che esistono pluralità di maschili e di femminili, ci si identifica in forme molto tradizionali di mascolinità o femminilità.

 

- alcuni soggetti riconoscono se stessi come intermedi ai due generi, appartenenti a entrambi i generi, o a nessuno dei due, o a una combinazione tra essi o a un terzo genere. A volte intrinseca a questa scelta vi è una posizione ideologica e attivista che vede il rifiuto delle figure maschili e femminili socialmente costruite, per ragioni sociali e di “ordine pubblico”, vede il cervello umano praticamente unisex e professa il ritorno a vivere il genere coerentemente con le attitudini del singolo soggetto. Questi soggetti vengono chiamati “GenderQueer”.

 

Queste sfumature distinguono appunto chi è trans-sessuale da chi è trans-gender (aldilà del genere) e chi corrisponde più specificatamente ad altre figure che stanno sotto il grande ombrello trans-gender.

 

 

 

 

 

cit. http://progettogenderqueer.wordpress.com/2010/08/08/i-mille-modi-di-vivere-trans-gender/

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Curioso però. Tu sai perché non si possono leggere quegli articoli? Voglio dire... interessi economici (brevetti bla bla), interesse di non divulgazione di cose scomode, ....?

 

In realtà questo è il grande dramma della ricerca moderna. Qualsiasi grande scoperta viene divulgata solo parzialmente e le ragioni possono essere molto diverse. Competizioni fra i vari gruppi di ricerca, interessi economici e politici possono influenzare fortemente la pubblicazione degli esperimenti svolti.

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-Un'ultima cosa: hai costruito un pensiero generale su cosa sia l'orientamento sessuale, soprattutto posto in relazione all'eterosessualità maschile, ma non prendi mai in considerazione le donne bisessuali e le lesbiche. Se hai una teoria che tenta di comprendere un fenomeno vasto, non puoi non prendere in considerazione gran parte delle sue manifestazioni. Se la tua spiegazione non le comprende, mi dispiace, è sbagliata.

Devi esserti persa il post dove ha detto che "non gli interessa" - cosa che detta da un maschio eterosessuale, francamente, fa solo ridere.

Ad ogni modo, non dimentichiamoci che questo e' il topic sulla transessualita' e quindi cerchiamo di mantenere i nostri interventi relativi a quello invece di tirar fuori i soliti concetti di orientamento e identita', altrimenti si mette solo troppa carne sul fuoco.

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parole_alate

E' vero, è che l'atteggiamento in generale mi aveva dato così fastidio che proprio non sono riuscita a tacere.  :asd:

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  • 3 weeks later...
FranknFurter

Io penso che il discorso dell'identità di genere e quindi di persone intrappolate in corpi in forte contrasto(e sottolineo forte) con la loro identità primaria mentale sia dimostrato oramai da un sacco di tempo.Per identità primaria mentale si intende che l'individuo non si è sentito mai confuso mentalmente sul suo genere.Non ha mai vissuto altre identità seppur con difficoltà al di fuori della sua percezione e sempre così è stato percepito anche prima della trasformazione.

 

Il discorso delle due anime lo trovo pura teoria,così come il discorso che in una persona esistano i caratteri stereotipici di entrambi i generi.

Può esservi una propensione o se vogliamo chiamarla così attitudine a caratteristiche verso un sesso o l'altro ma non di entrambi.Il discorso si riferisce a caratteristiche spontanee,innate e non accentuate o forzate per cercare di ricardere in un genere.

 

Mentalmente un individuo o è uomo o è donna parlo proprio di impostazione mentale,cervello.

Il cervello nasce come cervello maschile o femmile,il resto è convenienza di questa o quella ipotesi sperimentale.

E' vero l'ambiente in cui un bambino cresce influenza ma non può modificare la sua più insita natura.

 

Per me le vere persone con il problema dell'identità di genere sono quelle che si trovano nella situazione di discrepanza sin dalla nascita e per questo motivo non riescono a vivere.

Infatti queste persone una volta affrontato il loro percorso dopo non le vedrai ad autodefinirsi per forza o a manifestarsi oltre il loro sentire,semplicemente donne o uomini comuni.Questo perché lo sono dall'infanzia e non hanno ma vissuto realmente vita diversa dal loro sentire.Per questo il transizionare riguarda il loro esterno,non il loro interno,non vi è il bisogno di affermarsi fino a diventare delle caricature umane.

 

La cosidetta transizione è stata progettata proprio per portare persone con un reale contrasto ad una condizione psico-fisica normale,non per creare dei fenomeni che si presentano con due identità contemporaneamente o che  peggio si prensentano con un'identità non definita o che va a periodi perché devono decidere a seconda di come si sentono in quel momento.

 

Quando una donna è intrappolata nel corpo di un uomo e viceversa lo è da quando ha coscienza,da quando ha ricordi e quando è così non riuscirebbe mai ad usare i suoi organi genitali per rapporti tecnicamente etero,godendone.

E'un autocontraddirsi.

E' autoviolentarsi.

E se l'individuo in questione non ha difficoltà a perpetrare rapporti di questo tipo non ha difficoltà ad usare i suoi genitali per rapporti tecnicamente etero,allora non vi è un netto contrasto identità psichica e fisica.

 

Allo stesso modo e per fare un esempio meno astratto,prendiamo quella donna che è diventata “uomo” e continua a sfornare bambini,cioè qui non si tratta di essere aperti,certe cose sono blasfemia.

Un uomo cerebralmente certe cose non le concepisce.Non desidera partorire nè l'idea del parto.

 

Da un po di tempo a questa parte si è cercato in tutti i modi di confondere le idee,paventando la scusa della libertà di scelta..ma qui non centra niente la libertà di esprimersi.E' una situazione molto più delicata il cambio di identità,che se non fatta per reale necessità può avere anche dei risvolti psicologici pesanti.

Io penso che certe cose non debbano essere sponsorizzate se non necessario, va bene educare,informare ma poi punto.Il cambio di genere deve essere una necessità non una possibile soluzione,una meta raggiunta dopo aver provato vari tipi di esperienze,semplicemente perché non è un'esperienza,non è un cambio d'abito.

 

Questo confondere le idee,tentare di far passare la transizione come possibile risoluzione di ogni momento di confusione sessuale,quindi come possibilità spiega anche perché molte persone oggi,sono convinte che essere gay significhi sentirsi donna e viceversa.

E vi assicuro che ne conosco tantissime,molti di loro sono miei coetanei,quindi giovani under30,il che rende ancora più preoccupante la cosa.

 

La transizione dovrebbe essere per coloro che finchè non transizionano non hanno nessun tipo di rapporto sociale e relazionale perché gli è proprio impossibile ,visto che la loro contrapposizione è netta sin dall'inizio.E non hanno sviluppato nessun altra identità sociale prima della transizione.

Un uomo non diventa mentalemente una donna con il tempo,o lo è da sempre o non lo è e questo infatti si nota già nel solo modo di parlare e di esprimersi,basta parlare con un trans sulle strade(perché non tutti lo fanno per bisogno,molti sono travestiti che si fanno le tette perché il fenomeno trans ultimamente tira un sacco).

Ma un individuo che si trova a dover subire questo tipo di problematica lo sa sin dall'infanzia e non vive due vite.

 

L'essere maschile o femminile,al di là del corpo è' una cosa innata,non la si acquisisce con l'esperienza o con le abitudini,nè atteggiandosi secondo uno o l'altro stereotipo.

Certo ci siano quei soggetti che tentano di acquisire atteggiamenti dell'uno o dell'altro sesso ma se non supportarti da un aspetto fisico coerente la maggior parte delle volte finiscono per essere delle macchiette.

 

Gay e trans non sono fenomeni collegati anche se l'opinione pubblica fa  di tutto per scambiare i due mondi.

Un trans non ti sembrerà un maschio vestito da donna se non ha mai vissuto da uomo..a meno che appunto non sia un travestito.

 

I casi in cui vengono collegati sono quasi sempre casi di gay che per un certo periodo hanno vissuto ed avuto rapporti gay ma che non accettandosi completamente hanno optato per la via trans credendo apparentemente di semplificare le cose..e una volta transizionato tendono a mischiare tutto collegando fenomeni razionalmente scollegati.

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FranknFurter,

cerca di chiamare le trans mtf al femminile, ok? :)

 

Da un utente con il nick del più mirabolante travestito della storia del cinema,

mi aspetterei dei discorsi che c'entrino meglio la questione.

La cosidetta transizione è stata progettata proprio per portare persone con un reale contrasto ad una condizione psico-fisica normale,non per creare dei fenomeni che si presentano con due identità contemporaneamente o che  peggio si prensentano con un'identità non definita o che va a periodi perché devono decidere a seconda di come si sentono in quel momento.

 

Quale sarebbe il problema reale di una transizione a metà?

Precisamente non capisco cosa ci sia di problematico

nell'essere un transgenere e nel non identificarsi pienamente

in nessuno dei due generi sessuali naturali.

 

Allo stesso modo e per fare un esempio meno astratto,prendiamo quella donna che è diventata “uomo” e continua a sfornare bambini,cioè qui non si tratta di essere aperti,certe cose sono blasfemia.

 

Ma "blasfemia" per chi?

Non capisco perché un trans non possa utilizzare la sua vagina come meglio crede

o perché non potrebbe farlo una trans con il proprio pene.

Non è transessualità, ma transgenerismo? D'accordo, ok, va bene.

Ma allora? Cosa ci sarebbe di "blasfemo" in un transgender?

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...secondo me FranknFurter (Rocky Horror Show) tu vedi le cose in un modo binario... o tutto è bianco, o tutto è nero...

per me non è così... esistono molte sfumature e in generale credo che quasi tutti noi (gay, etero, bisex, trans, maschi e femmine) risultiamo essere un mix di varie caratteristiche maschili e femminili (fisico-sessualità-look-carattere-cultura).  :eek:

Dire che un cervello è solo maschile o solo femminile è una falsità scientifica, poichè sebbene il cervello risulti sessuato, le differenze rilevate in media tra i due generi sono molto sottili e circoscritte...  e poi oggi sappiamo bene che una caratteristica dei circuiti cerebrali è quella di rispondere attraverso modifiche funzionali e strutturali agli stimoli dell'ambiente (cultura e educazione compresi) e che il nostro cervello è dotato di una capacita di modificarsi sulla base degli input che gli pervengono dall'ambiente circostante.

 

http://www.tmcrew.org/sessismo/wia/cervello.html

 

Per come la vedo io, la transizione è una splendida opportunità che ti da la medicina per avvicinare l'ideale (fisico) che hai di te stesso alla realtà...   (con i pro e i contro, perché toccando i delicati equilibri delle funzioni sessuali è molto più facile togliere dei piaceri fisico-sessualiche aggiungerli)

con l'assunzione di ormoni femminilizzi il tuo corpo, ma anche la tua mente... e specie all'inzio soffri di forti balzi d'umore e pianti immotivati (+ o - come una ragazzina durante la pubertà)    ...insomma, non bisogna sottovalutare il potere della chimica ...perché la chimica è pur sempre la "mano di Dio"  :sisi:

...non so, ma per me tu vedi le cose in un modo un po' antiliberale... una persona dovrebbe poter transizionare quando lo desidera, se poi la cosa riesce bene o male, se si rimane una via di mezzo... sono comunque affari propri.

E' che da come parli, una come me, se fosse stato per te, non avrebbe dovuto transizionare mai e poi mai...  boh, ma a me sembra quasi quasi che dietro alle tue affermazioni ci sia un risentimento verso chi ha potuto esercitare questa opzione, e per questo cerchi delle giustificazioni per chi questa scelta (di diventare trans) non l'ha fatta, ma nel profondo del suo intimo non ha ancora rinunciato al sogno di essere una donna (o uomo nel caso degli ftm).  :)

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FranknFurter

Ciao Almadel :)

innanzitutto mi scuso se nello scrivere ho utilizzato termini sbagliati,lungi da me averlo fatto in maniera sprezzante od offensiva.

 

Il mio discorso era generico per il fenomeno.Il mio timore è che con la sponsorizzazione errata del fenomeno chi arriva alla transizione non sono persone intrappolate in un corpo sbagliato.

Voglio dire per me una trans mtf,che è così sin da bambina,che non è mai stata uomo se non nell'aspetto,per me è una donna e punt non mi piace neache definirla donna trans,lo trovo offensivo e penso si offenda anche lei.

Non importa se nella zona genitali non è diciamo così completa..purchè non abbia e goda di rapporti in forma attiva.

Sarà un mio limite magari ma credo che le persone che arrivano alla transizione debbano aver aderito da sempre alla loro identità mentale,altrimenti non ha senso martoriarsi fisicamente.

 

Voglio dire non capisco quelle persone che transizionano e poi dopo aver transizionato ci tengono a dire che hanno transizionato.

Quello che mi riesce difficile è valutare donne quei soggetti che magari hanno passato metà della vita vivendo da uomo e non per costrizione,ad un certo punto se ne escono con "in fondo mi sono sempre sentito donna" e poi diventano attivisti di cose tipo orgoglio trans e pubblicizzano la mistificazione dei generi e cose del genere.

Cioè io dico,se ti senti donna una volta che hai raggiunto il tuo genere,con un fisico più o meno perfetto perchè non vivi da semplice e comune donna e ci tieni a far notare che non lo eri?Lo trovo un controsenso.

A questo punto lo hai fatto per farti notare?Boh.

 

Cioè mi sembra scimmiottare una situazione che dovrebbe essere una soluzione seria per delle persone che hanno un reale e persistente disagio sin dalla nascita e non hanno mai oscillato alla ricerca di un genere che gli calzasse meglio.

 

Non c'è niente di male in un transgender,anzi non trovo differenza con il transessuale sinceramente.

Solo che una trans che si dice donna e poi trova piacere da vere rapporti attivi che dimostrano la sua virilità mi sembra un controsenso.Così come un trans che partorisce.

La transizione che sia completa o meno è comunque un transizionare,un passare ad un nuovo livello che serve a indebolire il contrasto tra mente e corpo.

 

Io sono per la libertà di espressione al massimo però ritengo che in questo ambito,quando un individuo transiziona dovrebbe farlo per una reale necessità,un bisogno vitale e se uno vive un contrasto così essenziale..non può godere di rapporti marcatamente simbolo del genere che ha lasciato.

Spero di essermi spiegato,non è in senso dispregiativo o per creare malumore..è semplicemente che in certe cose ci vuole coerenza.

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La cosidetta transizione è stata progettata proprio per portare persone con un reale contrasto ad una condizione psico-fisica normale,non per creare dei fenomeni che si presentano con due identità contemporaneamente o che  peggio si prensentano con un'identità non definita o che va a periodi perché devono decidere a seconda di come si sentono in quel momento

 

 

Quale sarebbe il problema reale di una transizione a metà?

Precisamente non capisco cosa ci sia di problematico

nell'essere un transgenere e nel non identificarsi pienamente

in nessuno dei due generi sessuali naturali.

 

 

Aspetta però, non credo che lui parli di aspetto fisico ma piuttosto di identità psichica.

Per mia esperienza personale ti posso dire che ho conosciuto almeno tre persone all'interno del mondo T* che tenevano in piedi due identità distinte. Due persone nate uomini che volevano essere chiamate al maschile quando erano vestite da uomo e al femminile quando erano vestite da donne, e una nata donna che aveva una storia con un ragazzo come donna e con una ragazza come uomo.

Ecco, in questo senso questo modo di vivere è totalmente sbagliato, porta a una scissione della personalità e della propria identità.

 

 

Se invece vogliamo parlare di questa questione riferendoci alla transizione fisica (nel senso di "parti da A e arrivi per forza a B") allora questo invece non è così. Esistono persone che si percepiscono come donne o uomini ma per le quali basta l'assunzione di ormoni, senza interventi chirurgici, per sentirsi bene con sè stesse e con il proprio corpo. In questi casi proseguire fino all'operazione, quando è necessario, porta il transessuale solo a stare di nuovo male con sè stesso. Ho letto di almeno un caso clinico a riguardo.

 

 

 

Edit: riguardo all'attivismo trans, il perchè ci sono persone che non nascondono il loro passato è ben facile da capire ed è, per certi versi, il motivo per cui gli attivisti gay fanno gli attivisti.

Da un lato, la procedura burocratica è difficile e le leggi sono datate (la legge è dell'82). Dall'altro, se una persona ha sofferto per il percorso che ha fatto, soprattutto in passato quando c'erano meno appoggi, associazioni e non si sapeva a chi rivolgersi... beh a volte può preferire non nascondersi ma cercare di aiutare quelli che arriveranno dopo di lei, sia per dare sostegno e informazioni, sia per essere visibile per la società in maniera che tutti capiscano che trans non vuol dire "il mignottone con le tette finte che batte sulla statale".

Il problema semmai secondo me sono molto di più i transessuali che, dopo la transizione, si nascondono completamente, non raccontando il loro passato neanche alle persone intime. Loro si che finiscono per vivere male, nell'ansia e nella menzogna.

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FranknFurter

...secondo me FranknFurter (Rocky Horror Show) tu vedi le cose in un modo binario... o tutto è bianco, o tutto è nero...

per me non è così... esistono molte sfumature e in generale credo che quasi tutti noi (gay, etero, bisex, trans, maschi e femmine) risultiamo essere un mix di varie caratteristiche maschili e femminili (fisico-sessualità-look-carattere-cultura).  :eh:

Dire che un cervello è solo maschile o solo femminile è una falsità scientifica, poichè sebbene il cervello risulti sessuato, le differenze rilevate in media tra i due generi sono molto sottili e circoscritte...  e poi oggi lo sappiamo infatti che una caratteristica dei circuiti cerebrali è quella di rispondere attraverso modifiche funzionali e strutturali agli stimoli dell'ambiente (cultura e educazione compresi) e che il nostro cervello è dotato di una capacita di modificarsi sulla base degli input che gli pervengono dall'ambiente circostante.

 

http://www.tmcrew.org/sessismo/wia/cervello.html

 

Per come la vedo io, la transizione è una splendida opportunità che ti da la medicina per avvicinare l'ideale (fisico) che hai di te stesso alla realtà...   (con i pro e i contro, perché toccando i delicati equilibri delle funzioni sessuali è molto più facile togliere dei piaceri fisico-sessualiche aggiungerli)

con l'assunzione di ormoni femminilizzi il tuo corpo, ma anche la tua mente... e specie all'inzio soffri di forti balzi d'umore e pianti immotivati (+ o - come una ragazzina durante la pubertà)    ...insomma, non bisogna sottovalutare il potere della chimica ...perché la chimica è pur sempre la "mano di Dio"  :eek:

...non so, ma per me tu vedi le cose in un modo un po' antiliberale... una persona dovrebbe poter transizionare quando lo desidera, se poi la cosa riesce bene o male, se si rimane una via di mezzo... sono comunque affari propri.

E' che da come parli, una come me, se fosse stato per te, non avrebbe dovuto transizionare mai e poi mai...  boh, ma a me sembra quasi quasi che dietro alle tue affermazioni ci sia un risentimento verso chi ha potuto esercitare questa opzione, e per questo cerchi delle giustificazioni per chi questa scelta (di diventare trans) non l'ha fatta, ma nel profondo del suo intimo non ha ancora rinunciato al sogni di essere una donna (o uomo nel caso degli ftm).  :)

 

 

 

Ciao  anche a te Sissy :sisi:

Su una cosa ci hai preso effettivamente sono un po rigido nel ragionare,antiliberale però è una parola che non mi si addice,già per il semplice fatto che mi piace confrontarmi pacificamente.Forse sono un po irruento ma non è intenzionale.

Semplicemente,ripeto penso che in questo caso ci voglia coerenza.

La transizione io non la vedo come un opzione,la vedo come una necessità.Come un rimettere in ordine aldilà che sia completa o meno.Però non concepisco l'uomo trans che fa sesso facendosi penetrare,non riesco proprio a concepire la cosa e viceversa.

Non è un problema di transex e transgender,è un problema di coerenza con la mente.

Voglio dire non è una cosa leggera e sicuramente non dovrebbe essere vissuta come un  cambio d'abito perché non lo è

e per quel che vale ti assicuro che non ho motivi di avere risentimenti di sorta.

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