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A volte (?) ritornano...


DonAlfonso

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Di nuovo salve a tutti.

Mi iscrissi a questo forum nell'ottobre dello scorso anno per chiedere un consiglio riguardo una mia storia con un ventenne. Non ripeterò qui quello che ho già detto nei post precedenti nell'ultimo dei quali raccontavo della conclusione di quella storia.

Purtroppo la cosa non finì lì e io ci ricascai. Questa volta mi contattò grazie ad un nostro amico comune il quale "distrattamente" mi disse che - dai post che metteva su fb - si capiva che stava male. I due sono amici su fb (entrambi con profili per lo più accessibili solo agli amici) mentre io non sono iscritto. Conoscendo il mio amico latore del messaggio sospettai subito che le cose non erano andate propri così ma mangiai la foglia.

Alla fine mi convinsi a incontrarlo (agli inizi di marzo di quest'anno) però le cose non sono andate bene. Credevo che avrebbe potuto ripensare alla nostra situazione ed invece col passare del tempo non è cambiato nulla tranne che venire a volte da casa sua a casa mia per stare una mezza giornata a scopare!

Ci sono state discussioni su discussioni, litigi, riappacificazioni fino a che non l'ho messo difronte ad un aut-aut: prendesse una decisione, quale che fosse e amen!

Ha preso la decisione all'inizio di questo mese: ci eravamo messi d'accordo di vederci a Napoli; eravamo seduti ad un bar e lui - ex abrupto - mentre stavamo parlando di organizzarci per andare a vedere la mostra di Picasso a Capodimonte mi dice che ha preso una decisione: se ne va a lavorare... all'inferno. (Non dico dove, non ci credereste)

Voi che avreste fatto al mio posto? Ho pagato il conto, mi sono alzato e me ne sono andato senza dire una sola parola. Almeno la soddisfazione di una teatrale uscita di scena.

Mi ha raggiunto al treno dicendo - con una furtiva lacrima - che voleva un ultimo abbraccio. Avrei voluto assestagli un paio di sganassoni ma mi sono mantenuto.

Poi più nulla.

Intanto...

Ho voluto ritentare la sorte. Planet Romeo. Diverse conoscenze. Il solito tran-tran: la foto, le foto, quelle foto, vederci no-vederci si per un caffè (che squallore! dicessero mai una volta una birra, un martini cocktail, mai! ...)

E qui conosco un ventiquattrenne di Napoli (ma guarda un po') Si comincia a chattare prima sul soft poi lui si spinge sempre più sull'hard. Sinceramente sono un poco imbarazzato. Provoca con frasi non proprio soft alle quale gli comincio a risponderli per le rime anche meglio...

Poi mi offre (n. b. offre) di contattarci via whatsapp. Lì chat-fiume. Ieri mentre ci becchiamo mi manda delle foto non proprio da prima comunione.

Gli chiedo di incontrarci. Nicchia. Mi arrabbio. Poi dice di sì così se gli piaccio... Tipo assaggino... Vado in bestia, si fa piccolo piccolo e qui per quello che dice mi sembra di risentire quell’altro. Le stesse frasi, le stesse parole ambigue. So che non è l'altro ma è come se lo fosse.

A questo punto non so che cosa pensare. Cosa vuole questo da me? Una cosa seria? E' un represso che si sfoga mandando foto delle sue intimità anteriori e posteriori ma è incapace di andare oltre? Vuole solo uno scopamico?

Che cacchio va trovando?

Se faccio la voce grossa si accuccia per poi fare dispettucci come stare offline (mi gioco la testa che è invisibile altrimenti non saprei come fa a comparire dal nulla al momento opportuno per rispondermi) oppure rispondere a monosillabi e cose del genere.

Se non mi faccio vivo io chiama lui: buongiorno, che fai?, dove sei stato ieri sera? con chi sei stato? chi ti sei scopato? non eri online...

Gli ho detto questa mattina che nessuno lo obbliga ad intrattenere rapporti con me e ha fatto l'imbronciato.

Ma per la misera tutti a me devono capitare?

Adesso che faccio? Sono ancora a tempo o sono già in trappola?

Non fatemi male anche lo meriterei.

Edited by DonAlfonso
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E' uno dei tanti ragazzi che utilizza le chat come strumento provocatorio, goliardico, schermati dall'interfaccia virtuale che rende tutti più audaci.

Non mi sembra che sia un problema così gravoso, visto che mi pare di capire che non vi sia stato molto altro...
Non penso tu sia in trappola.

Quanti anni hai?

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8 minutes ago, Laen said:

E' uno dei tanti ragazzi che utilizza le chat come strumento provocatorio, goliardico, schermati dall'interfaccia virtuale che rende tutti più audaci.

Non mi sembra che sia un problema così gravoso, visto che mi pare di capire che non vi sia stato molto altro...
Non penso tu sia in trappola.

Quanti anni hai?

52

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:mellow: Il dettaglio spinoso è che i tipici comportamenti da chat non sono prerogativa dei ragazzi giovani, quindi non si è "al sicuro" neanche se ci si relaziona con uomini più maturi... Lol

Va a fortuna e tanta pazienza.

L'incontro è stato definitivamente escluso?

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5 minutes ago, Laen said:

:mellow: Il dettaglio spinoso è che i tipici comportamenti da chat non sono prerogativa dei ragazzi giovani, quindi non si è "al sicuro" neanche se ci si relaziona con uomini più maturi... Lol

Va a fortuna e tanta pazienza.

L'incontro è stato definitivamente escluso?

No. E' ancora tutto da giocare. Se decido di fare il cattivo so come accontentarlo...

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1 hour ago, DonAlfonso said:

Ma per la misera tutti a me devono capitare?

Oh, buonasera, da quanto tempo.

Sì, è probabile che debbano capitare tutte a te, perché forse un pochino, in fondo in fondo, ti piace essere strapazzato da questi saltellanti fanciulletti che ti ronzano attorno con impetuosi rovesci di sorte e tentennanti spasmi d'indecisa attrazione.

Giovinezza vuol anche dire frivolezza: è l'agrodolce prezzo da pagare per avere questo debole antico come il mondo.

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10 hours ago, Sampei said:

Oh, buonasera, da quanto tempo.

Sì, è probabile che debbano capitare tutte a te, perché forse un pochino, in fondo in fondo, ti piace essere strapazzato da questi saltellanti fanciulletti che ti ronzano attorno con impetuosi rovesci di sorte e tentennanti spasmi d'indecisa attrazione.

Giovinezza vuol anche dire frivolezza: è l'agrodolce prezzo da pagare per avere questo debole antico come il mondo.

Purtroppo è vero! Come è vero che in fondo non mi dispiace. Altrimenti, perché gopcare a un gioco che fa ANCHE male? E' il prezzo da pagare. Ma l'esperienza fatta con l'altro mi ha insegnato parecchie cose anche se ci è voluta una seconda ricaduta per toccare con mano quando il loro mondo instabile sia lontano da quello di tante persone mature che non vivono attimo per attimo.

Questa new entry mi ha dato la conferma che la probabilità di instaurare rapporti affettivi seri con loro è pressoché nulla.

Allora? Allora si cambia registro. Si deve pur mangiare! No? Un poco mi dispiace fare il cinico ma io, per me, non trovo vie d'uscita se non quella di smetterla con i rapporti a lunga durata e prendersi quel che viene così come viene.

Come previsto, dopo una giornata di silenzio mio, questa mattina mi ha dato il buongiorno per dirmi anche che ha passato una piacevole serata. Ohibò! Il messaggio è stato mandato alle 1:25. Io pensavo che TUTTI i pischelli uscissero a quell'ora mentre questo a quell'ora si ritira. Rara avis in terris?

Sto leggendo un saggio di Christopher Lash del 1979: La cultura del narcisismo, L'individuo in fuga dal sociale in un'età di disillusioni collettive

E strabiliante come l'autore abbia potuto anticipare con tanto anticipo circostanze che sono diventate "normali" oggidì.

Una citazione di Donald  Barthelme all'inizio del primo capitolo mi ha colpito:

L'uomo di  Marivaux,  secondo  Poulet, è  un  individuo senza  passato  e  senza  futuro,  che  rinasce  ad  ogni  istante.  Gli  istanti  sono  punti  che  si  dispongono  su  di  una linea,  ma  l'importante  è  l'istante,  non  la  linea.  L'uomo di  Marivaux,  in  un  certo  senso,  non  ha  storia.  Non c'è  concatenazione  tra  quanto  segue  e  quanto  precede. E:  in  una  condizione  di  costante  stupore.  Non  è  in grado  di  prevedere  le  sue  reazioni  agli  avvenimenti. Ne  è  sempre  travolto.  Vive  in  una  condizione  di  sospensione  ansiosa  e  di  smarrimento.
Donald  Barthelme.

Queste parole mi ha fatto afferrare il senso dell'immediatezza in cui vivono i giovani. Almeno certi giovani. Almeno quelli che mi sono andato a cercare con il lanternino. Quella stessa citazione mi ha convinto a non farmi più illusioni.

Non c'è via di scampo. Occorre cambiare registro. Si devono vivere questi rapporti hinc et nunc come li vivono loro. Non c'è alternativa.

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Sulla letteratura inerente il nuovo mondo della socialità nato nei primi anni '90 si potrebbero spendere fiumi di considerazioni.

Restiamo nell'umiltà del quotidiano. Non è che "non c'è via di scampo". E' che, io penso, il rapporto fra realtà e aspettative è delicato e come tale andrebbe accudito, studiato, relativizzato, lubrificato.

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Comunque il ragazzo da chat, suppongo sia solo l'effetto di un momento di debolezza più generale ( nel tuo caso il motivo è noto: la ricaduta con il tuo ex ) in cui tutti possiamo cadere, indugiando in situazioni che altrimenti chiuderemmo nel giro di due giorni

Il problema forse è come sfuggire all'investimento erotico feticistico che fa - del professore universitario over 50 che legge saggi e va a mostre di Picasso - il "diverso", cioè una persona con cui avere solo una relazione sessuale, fenomeno che ragionevolmente hai in parte innescato tu stesso essendo approdato alla tipica crisi di mezza età in cui si cerca di ravvivare un desiderio sessuale un po' spento con iniezioni di eros

Solo che tu vorresti comprensibilmente "di più" ( questo ed altro, cioè una relazione )

Certo ad una certa età l'entusiasmo dei 20 anni a sorreggerti non ci può essere, la tendenza ad inquadrare il solito tran tran del rimorchio e delle conoscenze, come "squallore" è qualcosa di verosimile ( come il deja vu dei caffè con foto ) e una vita sociale gay diversa -inesistente- non te la puoi creare da solo

Stai attento però al pericolo di apparire un "moralista snob", questa realtà non ti piace...la cosa più facile che puoi fare è comunicare-esprimere "insoddisfazione" questo è un lusso che possono permettersi solo i giovani, che non hanno bisogno di altro se non del loro aspetto fisico per comunicare eros e fascino

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Oddio, La cultura del narcisismo è un libro che vorrei leggere tipo da anni, ma alla fine non lo faccio mai.

Secondo me dire "non c'è via di scampo" è eccessivo, non mi sembra tu sia in una situazione delicata, però certo te devi mette in testa che così è, inutile struggersi. Non bisogna perdersi d'animo e continuare a cercare, pur essendo consapevoli della situazione imperante. E rilancio pure: come ha detto Laen, anche persone più mature ormai giochicchiano in questa maniera... e non solo gay. Mia zia va al circolo del ballo e all'ordine del giorno ci sono contese nate da fraintendimenti digitali, compagni di liscio che si mettono il muso, gente che sbrocca all'improvviso per il sentore di avvicinamenti sospetti...gente che di media ha 60 anni. Chi era che aveva parlato di infantilizzazione della società?

Comunque io personalmente con questo tipo di comportamenti non ho più pazienza.

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On 23/7/2017 at 11:51 AM, Hinzelmann said:

Comunque il ragazzo da chat, suppongo sia solo l'effetto di un momento di debolezza più generale ( nel tuo caso il motivo è noto: la ricaduta con il tuo ex ) in cui tutti possiamo cadere, indugiando in situazioni che altrimenti chiuderemmo nel giro di due giorni

Il problema forse è come sfuggire all'investimento erotico feticistico che fa - del professore universitario over 50 che legge saggi e va a mostre di Picasso - il "diverso", cioè una persona con cui avere solo una relazione sessuale, fenomeno che ragionevolmente hai in parte innescato tu stesso essendo approdato alla tipica crisi di mezza età in cui si cerca di ravvivare un desiderio sessuale un po' spento con iniezioni di eros

Solo che tu vorresti comprensibilmente "di più" ( questo ed altro, cioè una relazione )

Certo ad una certa età l'entusiasmo dei 20 anni a sorreggerti non ci può essere, la tendenza ad inquadrare il solito tran tran del rimorchio e delle conoscenze, come "squallore" è qualcosa di verosimile ( come il deja vu dei caffè con foto ) e una vita sociale gay diversa -inesistente- non te la puoi creare da solo

Stai attento però al pericolo di apparire un "moralista snob", questa realtà non ti piace...la cosa più facile che puoi fare è comunicare-esprimere "insoddisfazione" questo è un lusso che possono permettersi solo i giovani, che non hanno bisogno di altro se non del loro aspetto fisico per comunicare eros e fascino

Sì, sono d'accordo circa il fatto che la molla che ha messo in moto tutto sia stata la fine della relazione con quell'altro. Ma alla fine mi sono stufato di elaborare il lutto e ho optato per l'effetto placebo. Prima o poi qualcosa di serio si trova.

Un po' meno mi trovo d'accordo sul moralismo snobbistico: non è piacevole (almeno per me) essere contattati e rispondere a gente che nei profili promette mari e monti e poi pretende di guardarti anche i denti come si fa coi cavalli. E non solo i denti...

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On 23/7/2017 at 11:51 AM, Sampei said:

Sulla letteratura inerente il nuovo mondo della socialità nato nei primi anni '90 si potrebbero spendere fiumi di considerazioni.

Restiamo nell'umiltà del quotidiano. Non è che "non c'è via di scampo". E' che, io penso, il rapporto fra realtà e aspettative è delicato e come tale andrebbe accudito, studiato, relativizzato, lubrificato.

Quoto. In toto. In questi giorni ho aggiustato il tiro seguendo il tuo consiglio.

Grazie.

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40 minutes ago, DonAlfonso said:

non è piacevole (almeno per me) essere contattati e rispondere a gente che nei profili promette mari e monti e poi pretende di guardarti anche i denti come si fa coi cavalli. E non solo i denti...

Essere squadrati da capo ai piedi non credo sia piacevole per nessuno

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On 23/7/2017 at 9:19 AM, DonAlfonso said:

Queste parole mi ha fatto afferrare il senso dell'immediatezza in cui vivono i giovani. Almeno certi giovani. Almeno quelli che mi sono andato a cercare con il lanternino. Quella stessa citazione mi ha convinto a non farmi più illusioni.

Ciao Don, non conosco la tua età (ma mi sa che i 30 li hai superati) né so nulla dei tuoi trascorsi gay oltre a quelli -recenti- di cui ci racconti...io al tuo posto mi sentirei molto lusingato sapendo che posso ancora piacere a dei ventenni. Non mi rammaricherei troppo se non vogliono accompagnarmi a vedere Picasso...

4 hours ago, DonAlfonso said:

Un po' meno mi trovo d'accordo sul moralismo snobistico: non è piacevole (almeno per me) essere contattati e rispondere a gente che nei profili promette mari e monti e poi pretende di guardarti anche i denti come si fa coi cavalli. E non solo i denti...

Sì, questo è un aspetto delle chat un po' sgradevole, a volte ci si studia come si fosse prodotti su un sito di e-commerce...eddai, un po' lo facciamo tutti però. Anzi, fortuna che non son bello, sarei il giudice più spietato e antipatico della chat :D

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@schopy

Ho 52 anni e finché dura... Si l'attenzione dei ventenni mi lusinga (da sempre) anche se questo ultimo episodio (che andava ben oltre il sesso) mi ha provato parecchio.

Nella fretta ho parlato della mostra di Picasso ma il motivo del contendere non fu quello. La questione riguardava la ricerca di una soluzione per la nostra situazione che durava da due anni e mezzo.

Non gli ho chiesto di fare CO con i suoi né con i suoi amici (che di storie simili ma molto sullo scopamici ne hanno eccome! basta che non se ne parli).

Gli ho chiesto di fare come fece la prima volta che venne da me. Un lavoro glielo avrei potuto trovare io tanto a casa sua manco se ne accorgerebbero se ci fosse o meno anzi: una bocca in meno. Purtroppo ha un disturbo borderline (come mi ha spiegato un mio amico psicanalista) e questo mette tutto su un altro piano.

Io ne ho sofferto e ne soffro ancora ma non posso farci nulla. Ho dovuto mollare e non è che questo che ho conosciuto in questi giorni sia immune da certi aspetti solo che... adesso credo di aver capito il gioco e mi devo adattare. Non posso fare altro.

Come ha detto

On 23/7/2017 at 11:51 AM, Sampei said:

il rapporto fra realtà e aspettative è delicato e come tale andrebbe accudito, studiato, relativizzato, lubrificato.

Se voglio continuare ad avere le loro attenzioni non ho scelta.

Edited by DonAlfonso
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30 minutes ago, DonAlfonso said:

Gli ho chiesto di fare come fece la prima volta che venne da me. Un lavoro glielo avrei potuto trovare io tanto a casa sua manco se ne accorgerebbero se ci fosse o meno anzi: una bocca in meno. Purtroppo ha un disturbo borderline (come mi ha spiegato un mio amico psicanalista) e questo mette tutto su un altro piano.

Io diffido un po' delle diagnosi a distanza...può darsi che il tuo ragazzo presentasse dei tratti borderline, allo stesso tempo mi sa che o una certa psichiatria rivede i suoi criteri classificatori o di diagnosi di questo tipo di qui a qualche anno ne vedremo A VALANGHE!

Più banalmente io credo che l'adolescenza per un ragazzo gay si prolunghi un po' più a lungo che per un eterosessuale, di qui molti comportamenti che per alcuni sono "patologici" mentre, a mio avviso, potrebbero rappresentare solo la coda un po' strascicata di certe intemperanze ed inquietudini da quindicenni.

Pure il lavoro gli avresti trovato? Naaaa...mi sa che così esageri! 

Speriamo, per il ventenne, che il trasferimento soddisfi la sua sete di emozioni.

Edited by schopy
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Ai miei tempi si risolveva con "problematico"

Devo dire che se avessi dovuto stilare una lista delle persone meno indicate con cui avere una relazione, questo ragazzo per la descrizione fatta nei vari topic se la giocava per la Top Ten anche senza diagnosi psichiatrica

Ed i miei margini di tolleranza sono laschi...rispetto agli attuali, si può essere attratti dalla pazzia e dalla problematicità genericamente intesa, senza nutrire aspettative ma bisogna in qualche modo parteciparvi, esserne complici ( possibilmente senza farsene travolgere...cosa non sempre semplice )

 

 

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