Jump to content

Consiglio su una relazione non semplice


blacksun

Recommended Posts

Ciao a tutti ragazzi, o buonanotte forse dovrei dire vista l'ora.

Scusate se vi piombo qui senza neanche avere fatto una presentazione, ma come capirete per chi vorrà leggere la mia storia, gran parte di essa la troverete qui.

 

Sono una ragazza di 29 anni. Ho vissuto la mia vita fino ai 28 come etero, stavo con un ragazzo da quasi 10 anni. Le cose con lui erano da un po' che non andavano più bene. Ero/eravamo spenti entrambi, il tipico stare insieme per abitudine e affetto e nient'altro.. già da un po' di tempo almeno per me a dire la verità, ma per varie circostanze era qualcosa che ancora non si era affrontato.

Poi la svolta. Conosco una ragazza e tutte le mie certezze crollano. Non sui miei gusti sessuali, questo aspetto non l'ho mai vissuto come un problema, ma perché capisco che quella che credevo ormai come la mia vita impostata, non esiste più. Capisco che non sono felice, più la conosco più sento di tornare a "vivere". Ci incontriamo e, pur non succedendo niente, mi sento in un modo meraviglioso vicino a lei. Sensazioni che non solo non avevo provato, ma che mai avrei pensato si potessero provare.

Passo ancora qualche giorno col mio ragazzo, ma ormai so perfettamente cosa fare, anche se il cambiamento mi fa paura così come il non conoscere niente di quello che andrò a trovare dopo.

Lo lascio e dopo qualche mese finalmente rivedo lei. E stiamo insieme. E tutto è stupendo. Mi sento viva, ritrovo l'entusiasmo, la felicità, la voglia di darmi completamente ad una persona. E dall'altra parte mi sento ricambiata, amata e coccolata.

Ma questo dura poco. Nella mia vita, non avevo mai visto il sesso come qualcosa di "divertente", passatemi il termine, inteso come gioco. Non mi ero mai sentita libera di dire come come mi sentivo, cosa mi piaceva, cosa volevo. Con questa ragazza scopro un'altra pagina, forse troppo tardi per la mia età, ma mi sentivo quasi come una ragazzina alle prime esperienze di fronte a lei.

E così, tolto il periodo iniziale dove tutto sembra andare bene, iniziano tutta una serie di quelle che io inizio a percepire come "imposizioni" da parte sua. A questo sì aggiunge un dettaglio importante. Lei mi spiega che si è sempre sentita un ragazzo intrappolato nel corpo di una ragazza. Per questo motivo ha disagio su molte cose.

In poco tempo passo dalla situazione in cui penso che per la prima volta potrò non avere confini o quasi e sarò guidata mano nella mano da chi ha sicuramente più esperienza di me, ad una situazione dove, pur dovendo sicuramente imparare e migliorare molte cose, mi trovo di fronte solo ad un elenco di divieti, a ciò che non posso fare, a ciò che faccio male. Mentre a tutto il resto, dovrei arrivarci e capirlo da sola.

 

Questo ci ha progressivamente allontanate. Io mi sono innamorata quasi fin da subito di lei. Nel modo forse più vero in cui mi sia mai sentita di amare qualcuno. Lei di contro, non lo so. Dice di avermi amato, ma non so più cosa credere.

Non so neanche perché sto scrivendo tutto questo su un forum a persone che non conosco.

La verità è che questa storia mi sta facendo soffrire sempre di più. Ho cercato, davvero, di metterci tutta me stessa e tutte le mie energie per diventare migliore in tutti gli ambiti dove capivo di dover migliorare. Ma a questo punto mi sento senza avere mai avuto un aiuto.

La relazione dura da circa un anno, ma gli ultimi mesi sono stati di continui tira e molla. Un po' le andavo bene, un po' era tutto da buttare, un po' sembrava che stesse con me solo perché le facevo "pena" quando vedeva che stavo male a causa sua. Mi sento giudicata in negativo continuamente. Questo mi fa vivere ormai ogni situazione con l'ansia di non essere abbastanza. E quando mi sento quasi arrivata al limite, a pensare che forse sì, non c'è più niente che posso provare o fare, lei ritratta. Come se volesse continuamente mettermi alla prova, per vedere se resto, nonostante tutto.

Io non so, davvero non ho idea di come poter fare a renderla felice, perché vorrei solo questo.

Penso anche a me, e a tutto il cambiamento che ho dovuto affrontare nella mia vita in questo ultimo anno, eppure non ho mollato di 1cm per cercare di darle sempre il meglio che potevo offrire.

È possibile essere felici quando ci si sente come lei? Sono io la persona sbagliata e devo prendere la decisione di sparire davvero dalla sua vita perché le sono solo dannosa?

 

Non lo so, e non so neanche cosa potrete rispondermi.

Penso avessi solo bisogno di sfogarmi con qualcuno.

Anche perché nella vita reale, la mia famiglia è omofoba da matti e non sa niente. E dei pochi amici che sanno della situazione, o non sono mai scesa nei dettagli perché non mi va di raccontare suoi cose private a persone che poi frequenta anche lei, o l'unica persona che sa tutto, mi dice cose solo "di parte".

 

Scusate la lunghezza, ringrazio chiunque vorrà rispondermi :)

Link to comment
Share on other sites

Quando dici che ti senti inadeguata e che ti pone molti divieti credo tu stia parlando di sesso...corregimi se sbaglio. Un punto molto importante della storia, che non ho capito, è se la tua compagnia ha intenzione o meno di intraprendere la transazione. È risaputo che le persone trans spesso vedono i propri genitali con odio e cercano in tutti i modi di nasconderli agli altri.in questo caso dipende da te e dalla forza che senti di avere...non è una situazione semplice e se devi stare male forse è il caso di rivalutare tutta la storia. Tu sei pronta ad affrontare la transazione delle tua compagnia?

Link to comment
Share on other sites

Quando dici che ti senti inadeguata e che ti pone molti divieti credo tu stia parlando di sesso...corregimi se sbaglio. Un punto molto importante della storia, che non ho capito, è se la tua compagnia ha intenzione o meno di intraprendere la transazione. È risaputo che le persone trans spesso vedono i propri genitali con odio e cercano in tutti i modi di nasconderli agli altri.in questo caso dipende da te e dalla forza che senti di avere...non è una situazione semplice e se devi stare male forse è il caso di rivalutare tutta la storia. Tu sei pronta ad affrontare la transazione delle tua compagnia?

No, non sbagli che mi riferisco al sesso. E il problema non è comprendere perché certe cose non possano andare bene per lei, quanto piuttosto la poca voglia/pazienza per aiutarmi a capire cosa invece funzioni.

Comunque mi ha detto che ci ha messo una vita a lasciare da parte il pensiero transazione. Io però non credo che così le potrebbe bastare davvero mai.

Link to comment
Share on other sites

Da come la/lo descrivi, questa persona dice di sentirsi un uomo nel corpo di una donna.

In effetti mostra tanti comportamenti tipici del maschio etero.

È questo che ti attira così tanto? Donna fuori, uomo dentro?

Link to comment
Share on other sites

Da come la/lo descrivi, questa persona dice di sentirsi un uomo nel corpo di una donna.

In effetti mostra tanti comportamenti tipici del maschio etero.

È questo che ti attira così tanto? Donna fuori, uomo dentro?

No, essendo pure una cosa che ho scoperto dopo che già ci stavo.

Mi piace come persona, e come mi sento quando sono con lei. Io vorrei solo che fosse felice.

Quali sarebbero i comportamenti da maschio etero di cui parli?

Link to comment
Share on other sites

I comportamenti da maschio etero di cui parlo?

Diciamo che è una sensazione che mi arriva mentre leggo ciò che scrivi. È difficile da spiegare.

Mi richiama alla mente la storia di alcune coppie etero che conosco.

In particolare questo passaggio:

"ma gli ultimi mesi sono stati di continui tira e molla. Un po' le andavo bene, un po' era tutto da buttare, un po' sembrava che stesse con me solo perché le facevo "pena" quando vedeva che stavo male a causa sua. Mi sento giudicata in negativo continuamente. Questo mi fa vivere ormai ogni situazione con l'ansia di non essere abbastanza. E quando mi sento quasi arrivata al limite, a pensare che forse sì, non c'è più niente che posso provare o fare, lei ritratta. Come se volesse continuamente mettermi alla prova, per vedere se resto, nonostante tutto.

Io non so, davvero non ho idea di come poter fare a renderla felice, perché vorrei solo questo."

 

Mi viene da farti la stessa riflessione: più ti tiene sulla corda e ti squalifica, più cerchi di renderla felice?

Link to comment
Share on other sites

Avessi la bacchetta magica ti farei disamorare subito,

purtroppo sei molto presa e ti tratta come gli gira.

Posso solo sperare che ti passi...

La bacchetta magica non ce l'ha nessuno, ma mi sa che il problema sia davvero questo... Comunque ti ringrazio per il pensiero :)

Mi viene da farti la stessa riflessione: più ti tiene sulla corda e ti squalifica, più cerchi di renderla felice?

Io credo di no. Cioè, io l'impegno ce lo metto tutti i giorni. È più da parte sua che succede il contrario.. tira la corda fino a che può tirarla, poi quando capisce che si sta per spezzare, ritratta.

 

Vabbè.. posso solo uscirne io, avendo il coraggio e l'amor proprio di prendere una decisione definitiva. Razionalmente lo so..

Link to comment
Share on other sites

Mah io credo tu debba "farti i fatti tuoi".

 

Cosa vuol dire: i problemi di eventuale transizione/più o meno chiara disforia di genere/più o meno specifico mal di vivere che ha questa ragazza, intesi nel loro contenuto, nel loro svolgimento, nella loro intima essenza... sostanzialmente non ti riguardano. Anche perché si tratta di questioni "epocali" che nessuno deve mai fare "per qualcun altro" ma sempre e solo per se stessi. Come tu non puoi dire "ho stravolto la mia vita etero rendendomi conto di essere bisessuale/omosessuale E L'HO FATTO PER TE, così lei non dovrà mai e poi mai sentire i suoi dilemmi esistenziali contaminati dal C'E' LEI ORA.

Anzi può anche darsi che sia proprio quello uno dei dubbi che si sta ponendo, e quindi è combattuta fra il fatto che coltiva comunque dei desideri e delle insoddisfazioni che, per quanto faccia finta di niente, ha bisogno di chiarire con urgenza crescente. E le due cose potrebbero davvero essere ormai diventate inconciliabili (pensa solo all'ansia e all'insofferenza che può generare lo scontro fra le SUE aspettative "voglio transizionare e diventare uomo sento che ciò mi renderà felice" e le TUE aspettative "voglio vivere una storia d'amore con una donna, sento che ciò mi renderà felice").

 

Quello che ti riguarda intimamente, secondo il tuo punto di vista, è il modo progressivamente sprezzante con cui vieni trattata. Potresti ormai essere giunta al limite della sopportazione, ma non riuscire a staccarti. Prima o poi troverai il coraggio di recidere il legame, anche perché forse lei non riuscirà a farlo in maniera esplicita e netta, continuando in maniera straziante questo bipolarismo con cui ti tiene legata a lei.

 

Devi anche tenere conto che le persone possono adottare tecniche di autoconservazione inconsce, anche in pressoché totale buona fede: se  anche lei razionalmente si impone di dimostrarti affetto e vicinanza, il suo stesso subconscio, interiormente, elabora strategie indirette di logoramento per sabotare il legame che ormai è diventato per lei insostenibile e incompatibile con le sue esigenze più profonde.

 

Giungerà il momento in cui le vostre strade saranno già totalmente divaricate da spezzare la corda, ma puoi evitare la carneficina accorgendotene subito e prendendo tu stessa la... Suprema Decisione.

Link to comment
Share on other sites

Ok un attimo però... Io sono d'accordissimo con te sul punto che le decisioni vanno prese per se stessi e non per un'altra persona.

Chi ha detto il contrario?

Non capisco la deduzione seguente.. non ho mai detto di voler stare con lei in quanto donna, così come non ho mai detto di voler stare con lei in quanto "curiosa" o simili di questo suo sentirsi. Quindi che si possano avere difficoltà e sofferenze a non sentirsi ciò che vorremo essere, non ho problemi ad immaginarlo. Non vedo però perché proprio io dovrei aver risvegliato questa sua insofferenza.. non le ho mai detto di volerla solo donna, o sminuito il discorso quando è stato affrontato.

 

Io probabilmente non sono ancora arrivata al mio limite perché troppo "presa"? Può darsi. Sto solo cercando di capire il mio ruolo in tutto ciò. Perché quando tieni ad una persona, ovviamente soffri se ti senti trattato male, ma al tempo stesso ti è difficile dirle "arrangiati" e sparire quando, nei momenti tranquilli diciamo, riconosce l'importanza che stai avendo per lei.

Vorrei solo capire se sono solo un capriccio per lei. Un giochino che le piace tenersi lì buono e usare quando ne ha voglia perché tanto sa che non se ne va da nessuna parte. Oppure se sotto a tutti i problemi c'è realmente qualcosa su cui potersi muovere. Ma è difficile e probabilmente finirà prima che si saprà mai.

(pensa solo all'ansia e all'insofferenza che può generare lo scontro fra le SUE aspettative "voglio transizionare e diventare uomo sento che ciò mi renderà felice" e le TUE aspettative "voglio vivere una storia d'amore con una donna, sento che ciò mi renderà felice").

 

 

Il mio pensiero è "vorrei vivere una storia d'amore con lei in quanto persona-essere umano, sento che ciò mi renderebbe felice".

Non lei in quanto donna. Anzi. Saperla felice di se stessa come dovrebbe essere per tutti, non potrebbe che rendere più felice anche me.

Ma magari lei non mi contempla proprio nel problema.. e qua potrebbe essere un'altra interpretazione anche al suo comportamento.

Io la vedrei parte del raggiungimento per la mia felicità. Lei magari vede solo la transizione come chiave necessaria. Che poi io ci sia o meno, non è rilevante.

Edited by blacksun
Link to comment
Share on other sites

 

 

Non vedo però perché proprio io dovrei aver risvegliato questa sua insofferenza.. non le ho mai detto di volerla solo donna, o sminuito il discorso quando è stato affrontato.
Ne posso sapere solo meno di te su questo punto, ma so che le persone possono benissimo percepire(o immaginare) una determinata aspettativa altrui (e sentirsene oppressi) senza che ci sia stato un input verbale.

 

Ma d'altra parte, indipendentemente da queste elucubrazioni, il nucleo più gretto della vicenda può anche solo essere che lei non sia innamorata di te eppure non ha il coraggio di lasciarti/allontanarti. Il discorso sul sabotaggio vale comunque: i segnali che a lei il legame non sta andando bene ci sono: che lei ne sia razionalmente consapevole o no, poco importa, perché comunque sono talmente forti che perfino tu che sei cotta e "accecata dall'ammmore" li hai visti.

Link to comment
Share on other sites

Ne posso sapere solo meno di te su questo punto, ma so che le persone possono benissimo percepire(o immaginare) una determinata aspettativa altrui (e sentirsene oppressi) senza che ci sia stato un input verbale.

 

Ma d'altra parte, indipendentemente da queste elucubrazioni, il nucleo più gretto della vicenda può anche solo essere che lei non sia innamorata di te eppure non ha il coraggio di lasciarti/allontanarti. Il discorso sul sabotaggio vale comunque: i segnali che a lei il legame non sta andando bene ci sono: che lei ne sia razionalmente consapevole o no, poco importa, perché comunque sono talmente forti che perfino tu che sei cotta e "accecata dall'ammmore" li hai visti.

Le due storie più importanti che lei ha avuto, sono finite a causa dei suoi comportamenti.. ovvero arrivate ad un certo punto queste si sono stufate e se ne sono andate senza più voltarsi indietro e senza mantenere più il minimo contatto con lei.

Avendomi raccontato queste cose nel periodo precendente allo stare insieme, non mi ero fatta l'idea che lei non avesse provato nulla per queste persone. Anzi, per una delle due in particolare forse non sarà stato l'amore canonico, ma amore a suo modo di intenderlo credo di sì.

Io non mi faccio illusioni nonostante quello che provo. Contemplo il fatto che io possa non essere adatta ad una persona e non farla stare bene. Non sono stata mandata nel mondo per punire nessuno (credo :D ) quindi se mi viene detto, lo accetto.

Ma lei non arriva mai a dirmi questo. Sto cercando di capire dove sono. Una persona che le piace avere sotto controllo (in fondo a molti fanno comodo le relazioni così..) ma nei confronti della quale si comporterà sempre in questo modo perché non è spinta a fare qualcosa di diverso, oppure una persona che vorrebbe al suo fianco ma ha motivi extra alle mie "colpe" o pecche che le fanno avere certo atteggiamenti nei miei confronti?

 

Nel primo caso dovrei solo togliere il disturbo e fare un favore a me stessa. Nel secondo caso la situazione potrebbe anche migliorare.

 

Forse dovrei solo pensare a me, prendere una decisione per il mio bene. Ma è evidente da quanto ci rimugino sopra che "non ne ho avuto ancora abbastanza"..

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...