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[calcifer] i miei CO


calcifer

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Vi avverto, sarà lungo. Per praticità ho dato un titolo a ogni CO, così che ognuno possa leggere quello che più gli interessa.

 

Premessa: sono nato in una famiglia molto cattolica e, ai tempi dei miei primi CO, ero anche io assiduo frequentatore di parrocchia. Questo, unito ad altri fattori, ha un po' rallentato la mia presa di coscienza e ha reso un po' traumatici i primi tentativi di venir fuori dall'armadio. Comunque lo stato psicologico che precedeva la scarica di CO è stato la stanchezza di fingere ciò che non sono, la volontà di sentirmi accettato per la mia vera essenza e un pizzico di incoscienza tipica dell'età ;)

 

PRIMO CO: una mia amica di chiesa

Era lei la mia migliore amica al tempo, restavamo quasi tutte le sere fino a tardi a parlare di tutto e di più e lei, essendo un po' più grande di me, mi faceva da mamma per alcune cose. Da brava "mamma" aveva capito che c'era qualcosa che dovevo dirle e ha fatto di tutto per farmi sentire a mio agio quella sera, non smetterò mai di adorarla per questo. Dopo vari convenevoli esordisce con

- C'è qulcosa che vuoi dirmi?

e io, dopo un tempo infinito in cui cercavo di riportare i battiti a una frequenza decente, ho risposto:

-sì, vedi... io sono...

e lei termina la frase

-gay?

 

Tipica scena da film xD Qui è seguito il discorso che mi ero preparato per spiegare la differenza tra identità di genere e orientamento sessuale e sulle cose base da sapere sull'argomento, senza scendere troppo ai particolari.

Poi, finito il sermone, le ho chiesto

-come lo sapevi?

e lei

-parliamo da tantissimo tempo, sono cose che una persona attenta e che ti vuole bene nota.

mi sono sentito accolto in quel momento e mi ero tolto un grosso peso dalla coscienza! Poi mi fa una domanda che per un attimo mi lascia spiazzato:

-se dovesse uscire una cura per i gay tu la prenderesti?

Non riuscivo a capire dove volesse arrivare, ma mi sono un attimo immaginato come un "banale" etero (babbano, oserei dire ahah) e ho risposto:

-no, perché ho combattuto così tanto per accettarmi come sono e sigificherebbe rimettere in discussione ciò che ormai per me è una certezza.

 

La nottata è proseguita tra chiacchiere varie. Tuto sommato è andata bene, se non fosse che avevo comunque quella sensazione di essere un freak o qualcosa di sbagliato rispetto alla norma.

 

 

SECONDO CO: un amico un po' speciale

Come succede a tutti, nel periodo pre-affermazione di sé stessi ci innamoriamo del solito amico (presunto) etero che ci sta un po' TROPPO vicino e scoppia il casino. Per fare a long story short, tra noi c'era un'amicizia piuttosto strana. Lui mi cercava sempre e c'era molto contatto fisico, con scherzi, solletico, abbracci et al e io, adolescente ormonato e illuso, ci cascai in pieno! Quando la cosa era arrivata a livelli per me insostenibili, decisi di parlargli. Una delle tante sere che passavamo insieme gli dissi

-devo dirti una cosa

-cosa?

e qui almeno un'ora di titubanza in cui nella mia testa c'era la lotta tra VAI PARLA! e MA CHE MINCH*A STAI FACENDO?

poi ho preso la cosa MOLTO alla larga, mentendo

-eh, mi piacciono anche i ragazzi.

gelo, ghiaccio che manco Elsa di Frozen... Lui evidentemente aveva collegato alcune cose e ha fatto un dietrofront psicologico con sgommata che ancora riesco a sentirlo a distanza di anni. Ha bofonchiato qualcosa del tipo

-io amo le donne e mi sentirei molto a disagio se qualcuno ci provasse con me

Io ho cercato di rispondergli

-beh, se qualcuno ci provacon te gli rispondi che non sei interessato e ciao

Fatto sta che, da quella sera, la nostra amicizia è marcita velocemente, facendomi cadere in una specie di depressione (eh lo so, l'adolescenza...). Mi sentivo sbagliato, inopportuno, indesiderabile e pensavo che solo lui sarebbe stato il ragazzo perfetto per me (che risate se ci penso ora ahah).

 

 

TERZO CO: un'altra amica di chiesa

Passa un po' di tempo e mi riprendo dalla cocente delusione di cui sopra. Decido di portare a un livello più alto un'altra mia amicizia e chiamo la ragazza in questione per una passeggiata apparentemente tranquilla. Le dico subito che devo parlarle di una cosa importante, perché, conoscendomi, so che avrei rischiato di non dirle nulla xD

DUE ORE di passeggiata e non riesco ad aprire bocca, tant'è che lei inizia a preoccuparsi seriamente, poi, rientrati in macchina, conto fino a tre e sparo il missile

-SONO GAY

lei frena bruscamente che quasi andiamo fuori strada dicendomi

-ma stai scherzando???

-no, sono gay

-oddio, sai che non me lo sarei mai aspettato? Ho un amico gay, ma è più donna di me e pensavo foste tutti così

Qui l'atmosfera si rilassa decisamente e iniziamo a scherzare e ridere sul mio tempismo nel dire le cose che ci ha quasi ucciso, segue l'immancabile discorsone sulla differenza tra orientamento sessuale e identità di genere. Con lei ancora mi sento ogni tanto e la adoro.

 

QUARTO CO: mio fratello

CO assolutamente non programmato, ma simpatico. Era un periodo in cui lui vedeva che non stavo bene e pensava di dovermi trovare una ragazza ahah! Ha provato di tutto, poi, accortosi della strana amicizia che c'era con quello citato sopra, mi butta là in un momento a caso

-ma ti piacciono i maschi o le femmine?

io [doccia gelata che nemmeno Flashdance]

-ehm... i maschi, è...... un problema?

lui se ne esce candidamente con

-potevi dirmelo prima, almeno non perdevo tempo a cercarti una ragazza. Comunque perché non me lo hai detto prima?

Qui è seguita una bella serata di chiacchiere che ci ha riuniti come fratelli (prima non parlavamo molto a causa del nostro carattre un po' chiuso).

 

---qui finisce il mio periodo cattolico, perché dopo un po' capisco che tale religione mi sta piuttosto stretta---

 

QUINTO CO: mia cugina

La mia adorabile cugina. Ci vedevamo ogni tanto, perché lei studiava fuori e, in uno dei giorni in cui stavamo insieme decido che voglio dirglielo e inizio con la solita frase

-devo dirti una cosa

noto qualcosa di strano in lei, i suoi occhi erano stranamente brillanti e mi guardava come se stesse aspettando l'apparizione della madonna di medjugorye

-sono gay (ormai, dopo gli allenamenti precedenti, la frase mi usciva più facilmente)

e lei scoppia in un

-non sai da quanto tempo aspettavo che me lo dicessi, avevo paira che non ti fidassi di me, sono felicissima per te e non cambia assolutamente nulla, anzi! Ora siamo più vicini

lì sono rimasto proprio senza parole, tanta era la gioia! Abbiamo continuato parlando del più e del meno e mi sono sentito davvero bene, tant'è che volevo che la giornata non finisse mai.

 

 

SESTO CO: i miei genitori

Ed eccoci all'inevitabile. Sapendo il forte attaccamento alla religione cattolica dei miei, ho temporeggiato il più possibile, procrastinando e inventando scuse del tipo "oggi piove, non posso di certo dirglielo" oppure "oggi c'è troppo sole.." xD

Fatto sta che mia madre origlia qualche mia telefonata (non erano telefonate hot, ma si capiva la mia frociaggine da ciò che dicevo e dal fatto che stavo parlando a un maschio) e, una notte (saranno state le 4), mi aspetta sveglia e compare in lacrime dietro la porta.

-con chi stavi parlando?

-mamma lascia perdere per favore, nessuno

-no, non è vero, dimmelo

-cosa vuoi sentirti dire? una bella bugia o la verità?

-la verità

-bene, sono gay

qui io mi aspettavo un abbraccio in stile film americano e un "non importa ti voglio bene lo stesso", invece ho ricevuto uno sguardo torvo e lacrimoso

-non scherzare

-non scherzo, mamma

-non è giusto, non va bene, è sbagliato!

-mamma, l'importante è che io sia felice, no?

-no! Tu credi di essere felice, ma non potrai mai avere figli!

-non mi importa granché e, comunque, non è detto che non possa averli

-non ci provare a dirlo nemmeno per scherzo! i bambini hanno bisogno di un padre e una madre!

-mamma, non è il momento

In quel momento l'ho odiata davvero, ma era prevedibile che reagisse così.

Il giorno dopo mi aspettò mio padre al vaglio con frasi impossibili tipo:

-ti dispiace se parlo con il medico di famiglia? (WHAT???????? )

oppure -non potrò mai considerare naturale un'eccezione come la tua (WWWHAT?????)

o -magari è una fase (si, una fase che durerà tutta la vita =) )

o, peggio -l'amore può essere anche puro e casto (non ci provare minimamente a dirlo)

 

qui segue un periodo di lotte di ideali, urla, silenzi e odio. Successivamente ho seguito il consiglio di un'amica, ho dato loro tempo e ho smesso di pretendere che capissero. Dopo MOLTO tempo la situazione si è rilassata, sicuramente non racconto le mie esperienze sessuali a casa, ma i miei mi sono stati mlto vicino quando ho rotto con quello che era il mio ragazzo e per questo li ringrazio. Hanno fatto passi da gigante rispetto alla prima volta.

 

 

SETTIMO CO: due tra le mie migliori amiche attuali

loro fanno parte del mio gruppo di amici storico, ma ci eravamo un po' allontanati per un periodo di tempo per cause sconosciute. Il destino ha voluto che ci riavvicinassimo e che ricominciassimo a parlare proprio mentre io ero insieme al mio ex. Loro, furbissime, esordiscono con

-quando ce lo presenti?

quindi mi hanno anticipato di brutto e hanno evitato la parte imbarazzante dei silenzi xD

loro hanno SEMPRE intuito tutto! Hanno persino intuito che il mio ex si sarebbe rivelato per quell che è quando io navigavo tra le farfalle e non mi accorgevo di aver ucciso già una dozzina di unicorni con le mie corna xD

 

Bene, se siete arrivati fino a qui meritate un premio! ;)

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Per inquadrarti un attimo ti chiederei quanti anni hai. Sarebbe interessante se scrivessi che eta' avevi ad ogni CO.

 

Tua madre non voleva proprio sentire che sei gay. Voleva farti negare la realta'.

Edited by marco7
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Capricorno57

 

 

Il medico di famiglia é troppo geniale!!

..mia madre, altro che al medico di famiglia si rivolse a suo tempo..

Fortunatamente tutti i dottori furono orientati nel tranquillizzare la Signora, ma non servì a nulla..

 

L'Opener ha 28 anni, sarebbe interessante dicesse a quali età avvenivano i CO come diceva Marco7, e anche se la sua frequentazione dell'ambiente parrocchiale abbia ritardato o ostacolato temporaneamente i suoi traguardi, primo tra i quali la propria accettazione, e secondo l'avere (avuto) un ragazzo "vero"..

 

Comunque grazie a @@calcifer,  per la simpatica esposizione dei fatti.

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Arrivato fino in fondo,ma con piacevolezza e simpatia.

Eh, questi genitori hanno veramente delle trovate sempre curiose, sarebbe interessante farne in inventario, potrebbe essere anche divertente rileggerle a distanza. Pazienza.

Ma vedo che hai raccontato con distacco e lucidità, forse è passato del tempo dai vari CO.

Sì, sarebbe interessante conoscere quando sono avvenuti.

Leggo che hai 28 anni, mi sembra oggi abbia un chiaro equilibrio. Sono contento per te.

Per quanto riguarda l'amico perso a valle del tuo CO, non mi pare tu ne senta la mancanza.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

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grazie x il racconto e complimenti x il tuo stile brillante.

 

speriamo che la tua storia sia di incoraggiamento ai tanti ranokkietti che vogliono decidersi ad uscire dall'armadio e non sanno bene come fare

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Grazie per la tua testimonianza :)

I tuoi CO sono molto d'ispirazione...  Capisco che non sempre vadano come meglio ci vorremmo aspettare. Per fortuna anche i tuoi genitori hanno cambiato un po' visione, basta solo avere pazienza...

Tuo fratello e tua cugina sono mitici. Con loro almeno non puoi preoccuparti in famiglia :D

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Eh bravo ragazzo. Certo letto così e ora, non traspare la grande fatica e forza che devi aver avuto per affrontare la situazione, specie in un ambiente tanto vicino al cattolicesimo. Quella del fratello m'ha fatto morire, complimenti a te e a chi ti è stato vicino.

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..e anche se la sua frequentazione dell'ambiente parrocchiale abbia ritardato o ostacolato temporaneamente i suoi traguardi, primo tra i quali la propria accettazione, e secondo l'avere (avuto) un ragazzo "vero"..

 

Comunque grazie a @@calcifer,  per la simpatica esposizione dei fatti.

 

Decisamente sì. La mia frequentazione dell'ambiente parrocchiale ha frenato in modo prepotente il mio percorso di auto accettazione. Io, poi, ero uno di quelli che credeva davvero alle parole del prete a messa e ogni volta che tornavo a casa mi sentivo un essere ignobile. Perché non te ne sei andato prima? direte voi.. Beh, diciamo che quando nasci che ci sei già dentro è difficile capire cosa è giusto e cosa è sbagliato, inoltre il mio carattere non è stato uno dei più ribelli ;) Comunque il riuscire a interiorizzare il concetto "vado bene così, valgo esattamente come tutti gli altri" è stato piuttosto difficile, ma, quando sono riuscito a pensarlo anche solo per due minuti di seguito, mi sono sentito bene come non mi ero mai sentito prima, della serie: "sì, sì, vabè sei felice, ma ricordati che sei gay e non va ben... ah no, aspetta, va bene lo stesso! Ma davvero??? Oh mamma!!!!"

 

Per quanto riguarda l'amico perso a valle del tuo CO, non mi pare tu ne senta la mancanza.

 

Inviato dal mio HUAWEI VNS-L31 utilizzando Tapatalk

 

Affatto, a quel tempo mi sembrava un immensa perdita, poi il tempo ha curato le ferite e ora non riesco proprio a capire cosa mi piacesse di lui, ma è pur sempre una parte della mia storia.

 

grazie x il racconto e complimenti x il tuo stile brillante.

 

speriamo che la tua storia sia di incoraggiamento ai tanti ranokkietti che vogliono decidersi ad uscire dall'armadio e non sanno bene come fare

 

Eh bravo ragazzo. Certo letto così e ora, non traspare la grande fatica e forza che devi aver avuto per affrontare la situazione, specie in un ambiente tanto vicino al cattolicesimo. Quella del fratello m'ha fatto morire, complimenti a te e a chi ti è stato vicino.

 

Rispondo a tutti e due direttamente. Ho deciso di impostarlo così, proprio per cercare di aiutare chi ci sta passando e vive quel turbinio travolgente di emozioni, capeggiato dalla paura di perdere tutto e tutti. Non è stata la forza a muovermi, bensì la disperazione di non voler più fingere. Spero che passi il messaggio: "non preoccuparti, tutto passa e le persone davvero importanti non le perderai, anzi! Ne troverai ancora di più essendo te stesso".

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