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Legge sulle Unioni Civili


Sbuffo

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Apro una discussione sul disegno di legge sulle Unioni Civili per gli omosessuali visto che ci si sta avviando al momento più delicato e più difficile per il disegno di legge.

 

Infatti per riassumere un attimo la situazione:

 

In sostanza vari parlamentari dall'inizio della legislatura hanno presentato un certo numero di disegni di legge sulle unioni civili al Senato.

 

I disegni di legge sono stati assegnati alla Commissione Giustizia del Senato.

 

La senatrice Pd Monica Cirinnà verso aprile scorso ha riunito tutti i disegni di legge in uno solo testo di cui è diventata la relatrice.

 

Il mese scorso in commissione si sono tenute le audizioni degli esperti del settore (sia pro diritti lgbt sia quelli invece più clericali).

 

Adesso le audizioni sono concluse e ci sono circa due settimane di pausa per l'esame dei documenti depositati dagli esperti che hanno partecipato alle audizioni.

 

Praticamente ora si avvia la fase più delicata perchè nel mese di marzo dovranno essere presentati e discussi gli emendamenti al testo base della relatrice, quindi il testo dovrà riuscire a superare indenne questa fase senza essere stravolto.

 

In questo modo si arriverà ad un voto finale in commissione e dopo il testo potrà passare alla discussione in aula dove lo aspetta un percorso altrettanto arduo.

 

Attualmente il testo prevede l'istituzione delle unioni civili per omosessuali quindi un istituto a cui potranno aver accesso unicamente gli omosessuali e che parificherà le coppie omosessuali a quelle eterosessuali sposate sotto ogni punto di vista con la sola esclusione dell'adozione, allo stesso tempo il testo introduce anche la disciplina per le convivenze di fatto a cui potranno accedere sia eterosessuali che omosessuali e che fornirà un certo numero minimo di garanzie a tutte quelle coppie etero e omo che non intendono contrarre matrimonio o unione civile.

 

Qui il testo:

http://speciali.espresso.repubblica.it/pdf/testo-legge-unioni-civili.pdf

 

Qui il sito internet e la pagina facebook della relatrice Monica Cirinnà che si sta occupando del testo:

http://www.monicacirinna.it/cms/

https://www.facebook.com/monicacirinna.it

Edited by Sbuffo
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Non sarebbe più facile ed accettabile fare un registro per etero ed omo?

 

La ratio dovrebbe essere il fatto che gli etero se voglio sposarsi hanno già il matrimonio, questo nuovo istituto delle unioni civili equipara la normativa del matrimonio per gli omosessuali, quindi non c'era la necessità di renderlo accessibile anche agli eterosessuali, in sostanza sarebbe tipo un matrimonio per gli omosessuali fatto con un nuovo istituto, è il modello delle unioni civili alla tedesca.

Viene poi istituito un istituto diverso che prevede una serie di diritti minimi da riconoscere anche alle convivenze di fatto sia etero che omo che non intendono sposarsi o unirsi civilmente(tipo diritto all'assistenza sanitaria e penitenziaria o il diritto a prendere decisioni per il partner in caso di malattia grave o post-mortem,piuttosto che nella successione del contratto di locazione).

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Alcuni dubbi su questa legge:

 

- che senso ha inserire nella legge i contratti di convivenza che esistono già da moltissimi anni? 

 

- con il "registro nazionale" i vari registri locali sarebbero cancellati e le persone reiscritte nel nuovo registro nazionale?

 

- non c'è il rischio che la convivenza etero diventi di "serie b" rispetto a quella omo, essendo regolata solo da un contratto?

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Alcuni dubbi su questa legge:

 

- che senso ha inserire nella legge i contratti di convivenza che esistono già da moltissimi anni? 

 

- con il "registro nazionale" i vari registri locali sarebbero cancellati e le persone reiscritte nel nuovo registro nazionale?

 

- non c'è il rischio che la convivenza etero diventi di "serie b" rispetto a quella omo, essendo regolata solo da un contratto?

 

Questa legge istituisce:

 

1) Le unioni civili omosessuali.

Saranno sostanzialmente identiche al matrimonio eterosessuale tant'è che la legge va ad applicare a queste unioni tutte le norme del codice civile oggi previste per il matrimonio con la sola esclusione del matrimonio, quindi sono di fatto un'equiparazione alle norme del matrimonio etero.

 

Il testo dice infatti:

 

Ad ogni effetto, all’unione civile si applicano tutte le disposizioni previste per il matrimonio nelle leggi, decreti e regolamenti, ad esclusione delle adozioni di cui all'articolo 6 della legge 4 maggio 1983, n. 184. 2. La parte dell’unione civile tra persone dello stesso sesso è familiare dell'altra parte ed è equiparata al coniuge per ogni effetto.  Le parole «coniuge», «marito» e «moglie», ovunque ricorrano nelle leggi, decreti e regolamenti, si intendono riferite anche alla «parte della unione civile tra persone dello stesso sesso».

 

2) Poi vengono istituite le convivenze di fatto.

Queste invece saranno accessibili sia per gli omosessuali che per gli eterosessuali, ma a differenza di matrimoni e unioni civili garantiranno solo un numero limitato di diritti.

 

In sostanza lo schema sarà questo:

1)matrimoni. per eterosessuali (garantisce tutti i diritti con adozione).

2)unioni civili. per omosessuali (garantisce tutti i diritti ma senza adozione).

3)convivenze di fatto. per omosessuali ed eterosessuali (garantisce un numero limitato di diritti).

 

Quindi per rispondere:

 

- Gli unici contratti di convivenza stipulabili oggi sono quelli davanti ad un notaio e che quindi non è un vero e proprio diritto e può disciplinare solo alcuni diritti disponibili, la convivenza di fatto che viene disciplinata con questa legge invece ha il vantaggio che non serve pagare un notaio per vederla riconosciuta ma basta andare in comune, mentre l'unione civile oggi non c'è e non era possibile andare da un notaio per stipularla visto che ci sono diritti che non possono essere garantiti con un atto da un notaio.

 

- La convivenza di fatto sarà sia per omo che per etero quindi non ci saranno convivenze etero di serie b visto che l'istituto sarà lo stesso.

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Ma non sarebbe poi considerato incostituzionale in quanto non rispetta l'uguaglianza? 

 

Di fatto coppie eterosessuali ed omosessuali vengono parificate sotto tutti gli aspetti tranne che per l'adozione.

 

Difficile dire a priori cosa sia o meno incostituzionale, in ogni caso non è un problema, la Corte Costituzionale se verrà interpellata potrà cancellare con sentenza anche la parte che non parifica sull'adozione rendendola così possibile.

 

Coloro che sono contrari probabilmente direbbero che casi diversi richiedono normative con differenze, visto che una coppia omosessuale non può naturalmente avere figli non è scontato che dal punto di vista normativo debba essere invece riconosciuto quel diritto.

 

Personalmente sono favorevole anche all'adozione e penso che ci si arriverà ma non credo che ci siano le condizione oggi per arrivare ad una legge di quel tipo, non mi pare ci sia il consenso nè in parlamento nè nel paese, sarà già difficile arrivare all'approvazione di una legge sulle unioni civili.

Edited by Sbuffo
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La legge in corso di discussione mi sembra il massimo che un paese conservatore come l'Italia può esprimere sul tema, personalmente credo che alla fine se mai sarà approvata lo sarà in maniera molto diluita rispetto al testo originario, spero di sbagliarmi ma ho a pelle il sospetto che andrà a finire così.

 

Io riterrei più urgente una seria legge sull'omofobia, sicuramente una qualche forma di riconoscimento giuridico delle coppie gay potrebbe sortire, a mio avviso, lo stesso effetto deterrente verso l'omofobia ma io comunque sarei partito da questo, oltre a promuovere una seria educazione sessuale nelle scuole, che affronti i temi della sessualità nelle sue varie forme, in modo da educare bene le generazioni future.

Alla fine non credo che alla maggior parte dei gay interessi il matrimonio, in fondo la maggior parte di noi è single a tempo indeterminato e passa la vita migrando da una storia all'altra, almeno questa è la mia impressione; in ogni caso se mai questa legge verrà approvata sarà una conquista importante., incrociamo le dita e speriamo bene!

 

Aggiungo una considerazione sul tema delle adozioni gay: personalmente ritengo sia giusto lasciarla alle coppie etero, il paese non è assolutamente pronto per questo: se avessi un rapporto stabile con un altro uomo non vorrei mai adottare un bimbo, non me la sentirei di condannarlo al pubblico ludibrio a scuola e in società, credo sia importante tenere sempre i piedi ben saldi a terra: i tempi in Italia non sono assolutamente maturi per questo, almeno io la vedo così.

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E ma la stepchild adoption? non ci  sta o sbaglio? Io ho letto il testo e non vedo farvi menzione. L'unica cosa è che ad un certo punto si fa riferimento a

"eventuali figli minori dell'unione civile tra persone dello stesso sesso, indipendentemente dalla durata della stessa, nonché dei figli di ciascuna delle parti dell'unione civile. " 

 

Parla di figli minori dell'unione e poi di figli di ciascuna delle parti. In che senso? Che si intende allora per figli dell'unione se non sono, evidentemente, i figli che ciascun componente la coppia ha, indipendentemente dall'altro (tipo figlio di precedente matrimonio)?

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La stepchild adoption non credo vada inserita così come non è specificamente inserito nessun diritto nella legge.

 

La legge dice semplicemente che riconosce tutti i diritti del matrimonio ad esclusione delle adozioni di cui all'articolo 6 della legge 4 maggio 1983, n.184 ma le adozioni del figlio del coniuge sono normate dall'articolo 44 della legge 4 maggio 1983 n.184, quindi dovrebbero essere permesse.

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Che dire, l'ostacolo principale mi pare il disegno di legge spuntato pochi giorni fa a firma di vari parlamentari, tra cui tre del Pd, in materia di "istituzione del registro delle stabili convivenze". Si tratterebbe di una forma di riconoscimento delle coppie conviventi di qualunque natura che esclude però l'adozione (anche nella forma della step-child adoption) e mette in dubbio i diritti in materia di eredità e pensione di reversibilità (nel senso che delega al governo la disciplina di questi aspetti, con il vincolo che le nuove norme non comportino maggiori spese per lo Stato, il che quasi sicuramente vorrebbe dire niente reversibilità). Un ulteriore passo indietro rispetto al ddl Cirinnà, che già di suo ci porterebbe solo al livello dei Paesi occidentali più arretrati in fatto di diritti gay.

Ora, il tempismo con cui è spuntata fuori questa legge, e il fatto che una parte del Pd la appoggi, fanno venire il dubbio che i cari democratici abbiano deciso di puntare su questo modello (la Commissione non ha ancora votato di adottare la proposta Cirinnà come testo base da emendare). Perché, al di là di tutto, il problema sta tutto lì: cosa vuole davvero fare il Pd? I numeri per il ddl Cirinnà ci sarebbero tranquillamente, e il testo rispecchierebbe le ultime promesse di Renzi... Quindi i miei sospetti saranno solo colpa del mio antirenzismo ideologico e preconcetto, giusto?

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Il disegno di legge principe attualmente in discussione è quello della Cirinnà che ha inglobato i disegni di legge precedentemente presentati.

 

La stessa Cirinnà ha detto che l'ultima volta che si è sentita con Renzi gli ha confermato il cronoprogramma e cioè di cercare di portare in discussione il testo a marzo e sempre la Cirinnà ha detto di non essere preoccupata dal suo partito quanto piuttosto dagli esponenti di Ncd.

 

Bisogna vedere cosa farà Ncd, se accetterà il testo o meno e nel caso in cui non lo accettasse se arriverà a mettere in discussione il governo o se lascerà la possibilità al Pd di trovarsi maggioranze alternative senza che questo metta in discussione l'esistenza del governo.

 

Le possibilità che si prospettano quindi dipendono dall'atteggiamento di Ncd e saranno le seguenti:

- o Ncd accetta il testo Cirinnà e allora si procede e lo vota tutta la maggioranza di governo.

- o Ncd non accetta e vota contro il testo Cirinnà ma lascia che il Pd se lo voti trovandosi una diversa maggioranza e allora il Pd procederà e vedrà di trovare una diversa maggioranza con i voti magari di Sel e M5S.

- o Ncd non accetta il testo Cirinnà ma pone su questo un problema di esistenza stessa del governo e allora in quest'ultimo caso il Pd avrà solo 2 possibilità: o accantona la questione senza approvate nulla o cerca un testo di mediazione con Ncd.

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Nulla però impedirebbe alla Commissione di adottare un altro testo, almeno credo. La stessa Cirinnà potrebbe proporlo in seguito all'illuminante contributo degli esperti ascoltati.

Diciamo che Renzi, fin dai tempi di "una riforma al mese", non mi pare esattamente la persona più affidabile in materia di cronoprogrammi (entro settembre 2014 il governo avrebbe dovuto presentare un suo testo in materia di unioni civili, ricordate? Poi ha cambiato idea e, se non sbaglio, ha assicurato che la legge sarebbe stata definita entro la fine del 2014, o al massimo entro gennaio 2015, poi la Cirinnà ha parlato di marzo, ma la vedo difficile).

Sui parlamentari del Ncd: mi pare chiaro che non voteranno mai il ddl Cirinnà, e credo sia altrettanto chiaro a tutti che le loro minacce di far cadere il governo siano credibili quanto il matrimonio etero di Elton John. Già sul divorzio breve, peraltro, il Pd ha votato insieme al M5S nonostante la contrarietà del Ncd. Contrariamente alla cara Cirinnà, credo che il problema sia proprio cosa vuole fare il suo partito.

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Il cronoprogramma non è importante tanto per le date esatte visto che non dipendono solo da Renzi o dal Pd ma dipendono dai tempi del Parlamento (ad esempio sulle audizioni Giovanardi ha fatto ostruzionismo invitando tutte le associazioni omofobe per far perdere tempo) ma è importante perchè indica una sequenza di legge che intende presentare e approvare, poi è irrilevante se il testo arriva in aula a gennaio piuttosto che a marzo o aprile.

Renzi aveva indicato delle riforme da fare nel cronoprogramma e al di là delle date sta rispettando quelle intenzioni (dal Jobs Act, alla riforma costituzionale, alla riforma della legge elettorale, ecc...) tutte leggi che stanno proseguendo il loro iter, al di là delle tempistiche che possono essere dilatate dalle esigenze del parlamento.

 

Anche perchè Renzi avesse voluto rendersi la vita più facile avrebbe potuto escludere a priori la questione, dire qualcosa tipo "siamo in piena crisi economica ci sono cose più importanti da fare e c'è un governo trasversale con Ncd quindi per questa legislatura accantono la questione unioni civili" .

Invece ha scelto di inserire le unioni civili nel cronoprogramma e di esporsi pubblicamente sulla questione.

 

Come ho detto prima il punto rimane Ncd.

 

Sul divorzio breve Ncd ha accettato di votare contro senza mettere in discussione la maggioranza e il governo.

 

Ripeto che le possibilità che si prospettano saranno:

- o Ncd accetta il testo Cirinnà e allora si procede e lo vota tutta la maggioranza di governo.

- o Ncd non accetta e vota contro il testo Cirinnà ma lascia che il Pd se lo voti trovandosi una diversa maggioranza e allora il Pd procederà e vedrà di trovare una diversa maggioranza con i voti magari di Sel e M5S.

- o Ncd non accetta il testo Cirinnà ma pone su questo un problema di esistenza stessa del governo e allora in quest'ultimo caso il Pd avrà solo 2 possibilità: o accantona la questione senza approvate nulla o cerca un testo di mediazione con Ncd.

 

Io mi auguro e penso che si possa arrivare alla stessa situazione del divorzio breve e cioè un voto contrario ma senza mettere in discussione l'esistenza del governo.

Edited by Sbuffo
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Essendo però che il governo ha mostrato più e più volte di essere in grado di influenzare i tempi del Parlamento, se lo desidera, ed essendo che nessuno obbliga i politici a fare annunci del tipo "faremo la tal cosa entro il tal mese", ci può anche stare che uno in conseguenza delle proprie dichiarazioni perda di credibilità. Comunque, sembra che ormai si sia alla resa dei conti, quindi vedremo.

Delle tue tre prospettive la prima e la terza mi sembrano puramente teoriche. Come può Ncd votare una legge come il ddl Cirinnà? Sarebbe il suicidio politico definitivo di un partito che già conta poco in termini di voti, non riesco a immaginare un motivo per cui potrebbe farlo. E allo stesso modo non vedo come potrebbero essere prese sul serio eventuali minacce di far cadere il governo. A che scopo? Rinunciare a posizioni di potere che è praticamente impossibile che occupino ancora in futuro? Tornare a votare sapendo che molti dei loro parlamentari non saranno rieletti? Per questo, tenendo conto del fatto che il M5S è abbastanza vincolato a votare a favore della legge per via del referendum online, direi che, nel bene e nel male, sarà il Pd ad avere la responsabilità di quello che succederà.

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Un governo non è obbligato a fare dichiarazioni ma per trasparenza deve indicare quale sia il suo programma e quale siano in ordine temporale le riforme sui cui intende procedere, poi si può sbagliare sul mese perchè il parlamento è sovrano e può dilatare i tempi ma non è quello rilevante.

 

Le prospettive le ho elencate tutte poi ovviamente alcune sono meno credibili di altre, ad esempio non credo neanche io che Ncd voterà il ddl Cirinnà, però teoricamente loro dicono sempre che non vogliono il matrimonio e le adozioni e il testo non prevede il matrimonio e nemmeno le adozioni (se non per quelle limitate ai figli del partner), quindi risponde in via teorica a quelli che loro ritengono essere gli elementi non superabili.

 

La terza prospettiva invece non la vedo impossibile, perchè Ncd con il proporzionale puro che c'è ora potrebbe guadagnarci ancora di più dal tornare al voto, non per il fatto del numero di onorevoli ma per il fatto che senza più un premio di maggioranza i piccoli partiti diventerebbero ancora più determinanti per formare una maggioranza e influenzare il governo (e non solo al senato ma pure alla camera), inoltre l'elettorato di Ncd è fortemente cattolico quindi Alfano e gli altri potrebbero ritenere che sarebbero fortemente puniti dal loro elettorato una volta alle urne se lasciassero passare una legge sulle unioni civili senza mettere in discussione il governo.

 

Dipende tutto se arriverà o meno l'aut aut al governo su tale legge, se cioè minacceranno o meno l'esistenza del governo.

 

In tal caso il governo ovviamente non potrebbe procedere con il rischio di cadere e dover riportare il paese al voto ottenendo così il risultato di non approvare una legge sulle unioni civili e vanificare tutto il lavoro e tutte le riforme che sono attualmente in discussione, ed in più bloccare il paese con mesi di nuova campagna elettorale in piena crisi economica.

In caso di veto il governo dovrebbe quindi decidere se accantonare la questione o trovare un testo di compromesso con Ncd, perchè sennò l'alternativa sarebbe rischiare di far saltare il governo stesso mandnado in fumo tutto quello fatto fin ora e riportando il paese al voto senza per altro aver nemmeno ottenuto una legge sulle unioni civili.

 

Per questo alla fine dipende tutto da come reagirà Ncd.

 

Io però ritengo che non arriveranno a minacciare l'esistenza stessa del governo, così come non lo hanno fatto per il divorzio breve.

Edited by Sbuffo
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La stepchild adoption non credo vada inserita così come non è specificamente inserito nessun diritto nella legge.

 

La legge dice semplicemente che riconosce tutti i diritti del matrimonio ad esclusione delle adozioni di cui all'articolo 6 della legge 4 maggio 1983, n.184 ma le adozioni del figlio del coniuge sono normate dall'articolo 44 della legge 4 maggio 1983 n.184, quindi dovrebbero essere permesse.

È vero. Non ci avevo pensato, non conoscendo peraltro bene tutta la legge sulle adozioni e come è strutturata. A me pare un buon testo, nche se non ho letto pure la parte sui contratti di convivenza. Rimane, certamente, un velo di amarezza per questa surreale esigenza di "darci" un nome diverso. Peraltro anche un po' ridicolo "unioni civili tra persone dello stesso sesso"...ma, se davvero la legge passasse, sarebbe un cambiamento epocale. Anche di tipo culturale. Ed è il caso davvero di vedere il bicchiere mezzo pieno. Si tratta, a questo punto, di vedere quanto il Partito Democratico abbia voglia di mettersi in gioco su questo tema. Non credo (almeno questa è la mia speranza) che vi sia più un problema di minoranza cattolica interna. E la minoranza del pd (civatiani etc.) è anzi più che d'accordo. Il problema è in effetti costituito dai rapporti con NcD. Ho il sospetto, peraltro, che il riferimento per relationem e con clausola aperta alla stepchild adoption sia fatto apposta. Si spera cioè che non parlando di adozioni il testo risulti più digeribile...

Quando verrà licenziato in commissione? Si prevede una relazione di minoranza con testo alternativo?

Vi è lapossibilità che NcD dia il liberi tutti, la cosiddetta libertà di coscienza e che magari qualcuno un po' più laico (Cicchitto etc.) cui di queste cose non importa nulla, magari voti a favore? O che magari lo scambio sia voi votate sì a questa e io metto qualche fondo per famiglie numerose o simili(mi pare che qualcosa di simile fosse già stato fatto)? So che è triste ragionare in questi termini, ma questo è un obiettivo importante. Bisogna arrivarci, possibilmente senza (ulteriori) compromessi al ribasso

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Quindi per rispondere:

 

- Gli unici contratti di convivenza stipulabili oggi sono quelli davanti ad un notaio e che quindi non è un vero e proprio diritto e può disciplinare solo alcuni diritti disponibili, la convivenza di fatto che viene disciplinata con questa legge invece ha il vantaggio che non serve pagare un notaio per vederla riconosciuta ma basta andare in comune, mentre l'unione civile oggi non c'è e non era possibile andare da un notaio per stipularla visto che ci sono diritti che non possono essere garantiti con un atto da un notaio.

 

- La convivenza di fatto sarà sia per omo che per etero quindi non ci saranno convivenze etero di serie b visto che l'istituto sarà lo stesso.

 

Capito, in pratica oltre al contratto di convivenza aggiunge diritti come l'obbligo alimentare o i diritti di salute che fino ad oggi non sono contemplati dalla legge, ma solo da alcune sentenze della Giurisprudenza. L'Unione Civile quindi sarebbe riservata solo alle coppie gay, come un matrimonio "laico" senza possibilità di adozioni.

 

Quello che mi lascia perplesso è il perché una legge che si sarebbe dovuta discutere a settembre venga discussa a marzo...

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Un governo non è obbligato a fare dichiarazioni ma per trasparenza deve indicare quale sia il suo programma e quale siano in ordine temporale le riforme sui cui intende procedere, poi si può sbagliare sul mese perchè il parlamento è sovrano e può dilatare i tempi ma non è quello rilevante.

 

La terza prospettiva invece non la vedo impossibile, perchè Ncd con il proporzionale puro che c'è ora potrebbe guadagnarci ancora di più dal tornare al voto, non per il fatto del numero di onorevoli ma per il fatto che senza più un premio di maggioranza i piccoli partiti diventerebbero ancora più determinanti per formare una maggioranza e influenzare il governo (e non solo al senato ma pure alla camera), inoltre l'elettorato di Ncd è fortemente cattolico quindi Alfano e gli altri potrebbero ritenere che sarebbero fortemente puniti dal loro elettorato una volta alle urne se lasciassero passare una legge sulle unioni civili senza mettere in discussione il governo.

 

Giustissimo, ma non sarebbe meglio non dire nulla piuttosto che dire per poi non rispettare? Cioè, quando si arriva al terzo rinvio rispetto alle scadenze che si sono sbandierate (dopo aver tra l'altro rallentato l'iter promettendo un disegno di legge mai arrivato) ci può anche stare che uno cominci a credere poco a quello che dicono, no? XD Anche perché, tra questioni di fiducia, maxi-emendamenti, contingentamenti e sedute fiume, mi pare che quando il governo vuole davvero approvare qualcosa entro un certo limite ci si dimentichi abbastanza della sovranità del Parlamento. Alle unioni civili si tiene meno che ad altri provvedimenti, diciamo così. Ma va be', non possiamo mica pretendere che i diritti gay siano una priorità, già se passa questa legge così com'è ci sarà da accendere un cero a Raffaella Carrà.

 

Su Ncd che va al voto con il proporzionale puro... Eleggerebbero sicuramente molti parlamentari in meno di quelli che hanno adesso, non riuscirebbero più ad avere lo stesso peso e sarebbero bypassati in favore di partiti più grandi. E poi l'istinto di conservazione della poltrona vince sempre su tutto. Non mi sembra realistico, insomma.

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  • 3 weeks later...

Il governo veramente c'entra poco, semmai è il parlamento e i lavori parlamentari che sono lenti, le opposizioni rallentano il lavoro in parlamento (non per nulla c'è una riforma costituzionale per il superamento del bicameralismo perfetto, perchè abbiamo un sistema troppo lungo e complesso per arrivare all'approvazione di una legge).

 

Poi non aiuta il fatto di avere una maggioranza parlamentare che si regge sui voti di Ncd (ed anche in questo caso la nuova legge e elettorale e la riforma costituzionale serviranno proprio per dare una soluzione e fare in modo che in futuro non si ripresenti una situazione simile, facendo in modo che chi vince alle elezioni abbia la maggioranza parlamentare per governare da solo senza senza la necessità di andare ad elemosinare voti da piccole forze che poi ti rallentano o ti ricattano).

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Il governo veramente c'entra poco, semmai è il parlamento e i lavori parlamentari che sono lenti, le opposizioni rallentano il lavoro in parlamento (non per nulla c'è una riforma costituzionale per il superamento del bicameralismo perfetto, perchè abbiamo un sistema troppo lungo e complesso per arrivare all'approvazione di una legge).

 

Esatto, e oltretutto ne hanno parlato recentemente in Parlamento, purtroppo su tutto il nostro sistema ci fa arrivare per ultimi a causa della lentezza dei lavori parlamentari, per questo ben venga la trasformazione del Senato (di cui non capisco le critiche).

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Bad_Romance

Il Parlamento è lentissimo, ovviamente volutamente rallentanto dalle opposizioni come dite voi. Poi non si lamentassero dei decreti legge del governo.

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Stavolta è pressoché sicuro che passi la legge: ci sono le elezioni regionali a fine maggio e Renzi vuole cercare di assorbire una parte dell'elettorato di Landini, sembra addirittura che possa passare la proposta con la possibilità di adozioni.

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Unioni civili entro primavera, possibilmente prima delle elezioni regionali di maggio. Questo è l'obiettivo di Renzi, ma un via libera solo alle coppie dello stesso sesso e non alle coppie etero, arriva pure la conferma da Scalfarotto, che ha detto: Sulle coppie etero c'è un equivoco. In tutto il mondo la regolamentazione delle coppie civili serve a porre rimedio a una discriminazione, quella che nega alle coppie gay la possibilità di vedersi riconosciuti dei diritti che le persone sposate hanno. Gli etero hanno già la loro unione civile: il matrimonio. Confondere le unioni civili con le coppie di fatto è come confondere pere e mele. Gli eterosessuali che non vogliono regolamentare la loro relazione sono tutta un'altra questione rispetto alle unioni civili. 

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