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Ho un amico gay che evita di fare coming out quando potrebbe farlo tranquillamente.


Mutatatempora

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Mutatatempora

Ciao a tutti ragazzi, ho bisogno di un consiglio.

In un MMO online ho conosciuto questo ragazzo che, fatalità, conoscevo già in precedenza perché eravamno nella stessa gilda e mi dice di essere gay. Tra noi c'è un po' di sexting che però non sfocia in nient'altro vista la distanza. Comunque ci siamo avvicinati parecchio ed adesso oltre a prenderci a parolacce volendo potremmo parlare di qualsiasi cosa. Il problema sorge adesso: la gilda in cui siamo attualmente è tranquillissima, piena di persone di ogni genere ed io sono apertamente dichiarato. Lui invece no, ritiene che non sia importante che gli altri sappiano del suo orientamento sessuale e cose così. Oggi per la prima volta abbiamo affrontato l'argomento seriamente e gli ho detto che c'è gente che pagherebbe oro per poter trovare un ambiente come il nostro in cui poter conciliare passatempo ed amicizia potendo essere davvero se stessi. Al ché lui mi dice che "non gli va che si sappia", quindi a questo punto ho subodorato che potesse avere ancora problemi con l'accettazione di sé. Il problema di fondo è però che lui nel momento in cui siamo tutti insieme in chat vocale si comporta come un "etero", nel senso che parla di ragazze, passa le foto leakate delle starlette (comportamento davvero biasimevole) e via dicendo. E a me ogni volta sale una rabbia incredibile perché davvero, potrebbe tranquillamente dirlo e si potrebbe parlare in tranquillità di qualsiasi cosa, invece io devo sempre pensare 3 volte a quello che dico per paura di fare outing, cosa per la quale probabilmente si arrabbierebbe e riverserebbe su di me le ire dell'inferno. Vivo questa situazione un po' con pesantezza anche se non dovrebbe fregarmene di fondo, credo. Non lo so, aiutatemi voi per favore.

 

Ah, tra l'altro lui con la sua stretta cerchia di amici è dichiarato, quindi a qualcuno l'ha già detto, non è ancora chiuso nell'armadio.

 

Grazie. :)

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Il problema ce l'hai tu che ti sale la rabbia non lui.

 

Lascialo in pase. Lui ha il diritto di dirlo a chi vuole lui e non a chi tu pensi che lui potrebbe dirlo comodamente.

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Porca miseria quindi è arrivato il momento. Addirittura adesso l'evoluzione tecnologica ci impone di parlare e di gestire anche il coming out virtuale.

 

Vabé non credo possano esserci eccessive differenze con un coming out reale.

 

In linea di principio non puoi fare nulla, non sono affari tuoi e se lui è bloccato in uno stadio di vigliaccheria che lo porta a questa forma di repressione formale non si può fare niente perché è un problema che si deve risolvere con se stessi. Unica cosa è che se inizia ad avere comportamenti omofobici o comunque schifosamente falsi, dovresti tu stesso rivedere il motivo per cui continui a dargli corda. In generale ad una persona pienamente accettata ed in armonia con se stessa dà istintivamente fastidio, se non peggio, dover avere a che fare con chi invece persiste in determinate convinzioni autolimitanti. Se lo allontani per qualche tempo, spiegandogli che lo fai per la sua falsità, pur non potendo tu intervenire sulla sua falsità, potresti spronarlo a smettere di essere troppo ipocrita.

 

D'altra parte è un gioco online, ossia mondi virtuali in cui le persone si rinchiudono proprio per evitare di affrontare le implicazioni della propria personalità nel mondo esterno trovando svago e rifugio in identità alternative e ambientazioni immaginarie, quindi qualsiasi ulteriore discussione sull'importanza di essere onesti verso se stessi e gli altri rischia di avere esattamente lo stesso valore di quei mondi. Cioè nessuno.

 

Quindi alla fine sarebbe molto più interessante capire perché te ne frega così tanto dei fatti privati di questo tizio.

Edited by Sampei
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Mutatatempora

Grazie innanzitutto per le vostre solerti risposte! Il punto fondamentale che mi ha spinto a parlargliene e a parlarvene è che visto che i tempi sono ancora un po' bui per noi, esce fuori dalla mia forma mentis il fatto che lui non voglia fare coming out in quest'oasi felice. Non farò mai outing, ma capite che sulle mie spalle grava anche una responsabilità perché essendo io totalmente dichiarato non ho freni inibitori e parlo davvero di qualsiasi cosa e trascino chiunque nelle mie discussioni. Spero solo che nel MALAUGURATO caso dovesse capitare che mi sfugga non venga bollato come lo stronzo di turno che non si è fatto i cazzi suoi. Perché io ci provo a tenerlo sempre a mente, ma si sa che le sviste son sempre dietro l'angolo...

 

 

 

Quindi alla fine sarebbe molto più interessante capire perché te ne frega così tanto dei fatti privati di questo tizio.

 

Beh sono fatti privati fino ad un certo punto, nel senso, un gay che ha paura o che non si accetta ancora totalmente è una sconfitta per chiunque. Per questo anche gliene ho parlato, per fare in modo che una situazione del genere possa essere risolta. Se poi ha davvero molti problemi ancora nel'accettarsi in quel caso faccio tre passi indietro e me ne rivado per la mia strada, ma capite che avere a che fare con una persona che ti ha dichiarato di essere gay e che poi nel vostro gruppo di amici (anche se virtuale) si comporta come se avesse uno sdoppiamento della personalità, non è facile rimanere lucidi.

Edited by Mutatatempora
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davydenkovic90

Questa, devo ammettere, non l'avevo ancora sentita.

 

Forse è bisex.

 

In caso contrario, magari recita un ruolo online per provocare o giocare, sfogando una sua fantasia.

Fa un po' come me, alla rovescia però,  quando qua dentro sparo citazioni colte di Valeria Marini o esaspero il mio lato istrionico e gay, che nella vita è molto contenuto e convive con tanti altri lati di me che inevitabilmente prendono il sopravvento.

Qualche utente che ho conosciuto anche dal vivo sa che ho anche quei lati ma pubblicamente, nel forum, li tengo tendenzialmente in secondo piano, un po' perché fuori tema, un po' perché non interessanti, o per altri motivi.

 

Oddio, forse il paragone è un po' forzato, però non ci vedo nulla di male nel recitare una piccola "parte" online. Tutti lo fanno, chi più, chi meno,, in buona fede, senza inventare di sana pianta la propria identità, senza esagerare, insomma, magari semplicemente estremizzando un certo lato di sé, esistente, [come faccio io, ad es.] solamente per provocare o divertirsi o divertire gli altri. 

Non mi preoccuperei così tanto e non darei tutto questo peso a rapporti e situazioni virtuali.

 

Baci stellari!

Edited by davydenkovic90
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ok, sarò antico, superato eccetera.

ma santa ma..trioska, stiamo a parlà di amicizie VIRTUALI, caz..piterina!!!!

 

avresti ragione se parlassimo di un compagno di classe che davanti al branco ti bullizzasse

per poi bramare un appuntamento tète à tète con te, onde farti esplorare approfonditamente il suo perineo.

 

se invece passate il tempo a cazzeggià sui social, che te ne frega se lì recita la parte dell'etero spaccafighe??

 

no, davvero, io inizio a preoccuparmi:

voi, piskelli ultratecnologici, riuscite a distingue la vita VERA da quella 2.0???

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Per caso giocate ad aion e avete scelto come classe il bardo? Perché in quel caso non c'è bisogno di fare coming out visto che notoriamente i bardi sono tutti gay xD

Se il tuo amico non vuole dire i suoi affari agli altri avrà le sue ragioni. Rispettale. Alla fine si tratta di un gioco e siete lì per svagarvi non per raccontarvi le vostre vicende personali anche se delle volte può capitare. 

 

 

Che diavolo è una gilda????

In un gioco online spesso ci sono varie gilde a cui un personaggio può far richiesta di entrare. Sono semplicemente dei gruppi di persone che giocano insieme. Ovviamente c'è un capo e chi lo aiuta ad organizzare cose da fare, dungeon, missioni ecc ecc.  

Edited by Paolo91
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Il Bardo Todol è il libro tibetano dei morti.

 

Per quanto riguarda il topic, mi unisco al coro di chi vede più utile approfondire perché il non voler fare coming out di questa persona suscita una reazione così forte in Mutatatempora.

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Mutatatempora

 

Per quanto riguarda il topic, mi unisco al coro di chi vede più utile approfondire perché il non voler fare coming out di questa persona suscita una reazione così forte in Mutatatempora. 

 Perché mi dispiace, perché si potrebbe parlare finalmente liberamente senza dover stare magari a soppesare le parole, perché gli voglio bene e mi piacerebbe che potesse sentirsi libero in un luogo in cui davvero potrebbe permetterselo. Mi dispiace perché ogni volta che vedo un gay che finge e si nasconde, o che ha paura, soffro, perché ci sono passato anche io e non è affatto una bella situazione. Poi magari lui si trova benissimo così, quindi magari sono io che esagero. Però vorrei controbattere a tutti quelli che dicono che è un gioco e che ci si va per svagarsi: nel momento in cui dite così date per scontato che per lui essere gay sia un problema da cui fuggire. E così ci ricolleghiamo a quanto ho detto poco fa. Quindi no, solo perché si tratta di un gioco online non credo che questa situazione debba essere sbolognata in quattro e quattr'otto perché ad esempio chi è etero non vede nella sua eterosessualità qualcosa da tacere o da cui fuggire con degli svaghi. Mi piacerebbe che fosse così anche per lui che è omosessuale, o come è stato per me, quando ho capito che dire che sono gay non significa ogni volta fare coming out ma solamente affermare quello che effettivamente solo. 

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Ho giocato molto online in questi mesi e stavo sempre su teamspeak a parlare con dei perfetti sconosciuti. A me sinceramente la voglia di dire che sono gay a una di queste persone non mi è mai venuta. 

Si tratta di un gioco e non vedo perché devo spiegare quello che faccio nella vita reale. Poi se lui ha dei problemi sono cavoli suoi e non è che rivelandosi a gente con cui gioca se li risolve. 

Piuttosto uscisse di casa e ne parlasse con i suoi amici reali. Per me non sono affari tuoi. 

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Beh sono fatti privati fino ad un certo punto, nel senso, un gay che ha paura o che non si accetta ancora totalmente è una sconfitta per chiunque. Per questo anche gliene ho parlato, per fare in modo che una situazione del genere possa essere risolta. Se poi ha davvero molti problemi ancora nel'accettarsi in quel caso faccio tre passi indietro e me ne rivado per la mia strada, ma capite che avere a che fare con una persona che ti ha dichiarato di essere gay e che poi nel vostro gruppo di amici (anche se virtuale) si comporta come se avesse uno sdoppiamento della personalità, non è facile rimanere lucidi.

Capisco che vorresti aiutarlo ad uscire da questa situazione di stallo, però devi anche rispettare il suo punto di vista ed suoi timori/insicurezze. I motivi per cui il tuo amico e così frenato, potrebbero essere molti. Ma non credo che sia un problema di accettazione. Magari, con i suoi tempi, riuscirà a prendere coraggio e ad uscire allo scoperto. Stagli vicino da amico e... acqua in bocca con gli altri.

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vorrei controbattere a tutti quelli che dicono che è un gioco e che ci si va per svagarsi: nel momento in cui dite così date per scontato che per lui essere gay sia un problema da cui fuggire

oh madonna...

riformulo la domanda:

hai una vaghissima idea della differenza che esiste tra mondo reale e mondo virtuale???

 

se nel mondo virtuale uno si vuol far passare per Rocco Siffredi pure se c'ha un.. tunnel più trafficato del traforo del monte bianco, ma anche sticazzi.

è un gioco, NON è la vita VERA.

L'importante è non fingere MAI nella realtà.

 

E' così difficile capire sto concetto basic???

O vivi in un pastone unico in cui sti due mondi sono mescolati, confusi, indifferenti???

Se fose la seconda che ho detto,

beh..

mi sa che hai qualche problema!

 

In America già ci sono gruppi di auto-aiuto per web-addicted;

dobbiamo importarli anche qui?

Edited by freedog
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Mutatatempora

Ho giocato molto online in questi mesi e stavo sempre su teamspeak a parlare con dei perfetti sconosciuti. A me sinceramente la voglia di dire che sono gay a una di queste persone non mi è mai venuta.

Si tratta di un gioco e non vedo perché devo spiegare quello che faccio nella vita reale. Poi se lui ha dei problemi sono cavoli suoi e non è che rivelandosi a gente con cui gioca se li risolve.

Piuttosto uscisse di casa e ne parlasse con i suoi amici reali. Per me non sono affari tuoi.

Ma infatti fossero persone random non avrei fatto tutta 'sta pippa perché neanche io mi sento ancora a mio agio a dirlo a persone con cui gioco un'ora e poi mai più (e d'altronde, che gliene frega?). Qui però stiamo parlando di persone che si riuniscono tutte le sere più o meno per tre ore a sera, siamo persone adulte e coscienziose, quindi rimango perplesso di fronte alla su ritrosia perché davvero non avrebbe nulla da temere!

oh madonna...

riformulo la domanda:

hai una vaghissima idea della differenza che esiste tra mondo reale e mondo virtuale???

 

se nel mondo virtuale uno si vuol far passare per Rocco Siffredi pure se c'ha un.. tunnel più trafficato del traforo del monte bianco, ma anche sticazzi.

è un gioco, NON è la vita VERA.

L'importante è non fingere MAI nella realtà.

 

E' così difficile capire sto concetto basic???

O vivi in un pastone unico in cui sti due mondi sono mescolati, confusi, indifferenti???

Se fose la seconda che ho detto,

beh..

mi sa che hai qualche problema!

 

In America già ci sono gruppi di auto-aiuto per web-addicted;

dobbiamo importarli anche qui?

Abbiamo due concezioni diversi della "vita online", quindi possiamo anche smettere qui questo sub-topic, ma la prossima volta vedi di non aggredire chi non la pensa come te, grazie.

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Abbiamo due concezioni diversi della "vita online", quindi possiamo anche smettere qui questo sub-topic

peccato non sia un sub-topic ma il problema vero.

anche perchè in apertura topic tu stesso hai scritto chiaramente che

 

 

lui con la sua stretta cerchia di amici è dichiarato

 

per cui, di cosa stiamo parlando?

del nulla confuso col niente!

 

detto ciò, mi attende una cena con la mia dolce metà reale e non virtuale.

Per cui, passo & chiudo; provateci voi a farlo ragionà!

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Uhmmm

Dal virtuale si può passare al reale, se si vuole e c'è l'opportunità.

Io ad esempio prima di iscrivermi a questo forum sono stato per circa 5 anni su un altro, molto grande, in cui l'argomento principale erano i fumetti.

Poco dopo il mio arrivo ho notato un topic che parlava di omosessualità, che conteneva alcuni pareri diciamo retrogradi: sono intervenuto per dire la mia e contraddire gli omofobi, premettendo semplicemente di essere gay.

Sarebbe potuto rimanere nel virtuale, e invece, ho cominciato a fare cene, raduni ecc.

Tuttora porto avanti dei rapporti con alcune persone, magari ci si vede poco per via della distanze, ma sono rimaste delle amicizie al di là del virtuale.

Non credo che sia escluso che una gilda faccia lo stesso.

 

Venendo a te, caro Mutata, hai già fatto quello che potevi, cioè dirgli privatamente che è un ambiente in cui il suo c.o. sarebbe ben accolto. Più di questo non puoi, né ti devi sentire in dovere di fare.

E se per caso ti scappa qualcosa per sbaglio, puoi sempre dire che stavi scherzando.

Capisco che soppesare le parole può sembrare pesante, ma sia nel parlato che nello scritto, è una forma di rispetto dovuta verso un amico che non ha ancora fatto c.o.

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ambiente in cui il suo c.o. sarebbe ben accolto

 

Perfetto!

 

La reductio ad unum

Il fine ultimo

Il pensiero di pensiero

La conditio sine qua non

 

Con affermazioni del genere dette a vanvera tanto per dare aria ai denti non ci si deve meravigliare che poi ci ghettizzano.

Chi legge da fuori - e non solo - non può che concludere che questo: pensano solo a quello, è il loro chiodo fisso, tutto si riduce a quello.

 

@@Krad77. Bravo! Una sintesi perfetta!

 

E per favore non venitemi a dire che si tratta dell'affermazione di uno solo. Quelli fuori fanno di tutta un'erba un fascio!

 

 

Per cui, passo & chiudo; provateci voi a farlo ragionà!

E' 'na parola.

E' una confusione di cose confuse.

E ci sta pure chi gli dà corda.

Edited by pierpagu
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Mutatatempora

 

Chi legge da fuori - e non solo - non può che concludere che questo: pensano solo a quello, è il loro chiodo fisso, tutto si riduce a quello.

 

Scusami cosa intendi per "quello"? Il fare coming-out? O meglio, l'essere semplicemente se stessi? Perché io a volte neanche dico di essere gay ma passo subito a dire ad esempio che sto con un ragazzo o cose così.

 

Comunque molti di voi mi paiono abbastanza esagitati, vi pregherei di darvi una cazzo di calmata perché anche se avete idee contrastanti alla mia potreste per un attimo scendere al mio livello di creatura inferiore e spiegarmi ben bene che cosa intendete.

Edited by Mutatatempora
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Con affermazioni del genere dette a vanvera tanto per dare aria ai denti non ci si deve meravigliare che poi ci ghettizzano.

Chi legge da fuori - e non solo - non può che concludere che questo: pensano solo a quello, è il loro chiodo fisso, tutto si riduce a quello.

 

E per favore non venitemi a dire che si tratta dell'affermazione di uno solo. Quelli fuori fanno di tutta un'erba un fascio!

 

E ci sta pure chi gli dà corda.

 

Spero che la moderazione mi conceda uno stringato OT teso ad assicurare all'utente pierpagu che è molto meno nobilitante l'atteggiamento acido, aggressivo e saccente che sovente traspare dalle risposte di molteplici utenti e che, con ampia probabilità, è l'aspetto peggiore che "chi legge da fuori" riconduce all'intera categoria.

 

Per quanto riguarda la richiesta di Mutatatempora, invece, non credo che si possano somministrare consigli di sorta.

Il ragazzo è consapevole della situazione, del contesto roseo e della leggerezza che ne deriverebbe, ma non è interessato e non glielo si può certo imporre.

 

Comprendo la tua mozione e la appoggio, ma più di quel che già hai tentato, al momento non v'è altro...

:) 

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Mutatatempora

Spero che la moderazione mi conceda uno stringato OT teso ad assicurare all'utente pierpagu che è molto meno nobilitante l'atteggiamento acido, aggressivo e saccente che sovente traspare dalle risposte di molteplici utenti e che, con ampia probabilità, è l'aspetto peggiore che "chi legge da fuori" riconduce all'intera categoria.

 

Per quanto riguarda la richiesta di Mutatatempora, invece, non credo che si possano somministrare consigli di sorta.

Il ragazzo è consapevole della situazione, del contesto roseo e della leggerezza che ne deriverebbe, ma non è interessato e non glielo si può certo imporre.

 

Comprendo la tua mozione e la appoggio, ma più di quel che già hai tentato, al momento non v'è altro...

:) 

 

Ti ringrazio per la risposta pacata dato che avevo iniziato a pensare di essere io lo strano in questa conversazione. :P

Comunque me ne farò una ragione, ma rimango lo stesso molto perplesso...

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Non riesco a capire tutta questa furia, proprio non vedo il motivo del contendere.

 

A meno che non sia in atto uno scontro intergenerazionale fra, da un lato, gli anziani che vedono come inconcepibile la realtà virtuale, e dall'altro, i giovinetti che respirano realtà virtuale fin da quando erano in fasce e dunque la danno per scontata, considerandola parte integrante della propria vita, cosa che in effetti è ormai assodata e innegabile per quasi tutta la popolazione dagli 0 ai 35/40 anni delle società postindustriali.

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Mutatatempora

Senza offendere nessuno, ma a me pare che tu voglia che lui faccia CO solo perché così tu puoi stare tranquillo e dire quello che ti pare nel gioco.

 

E' una parte del problema, sì, ma non perché voglio levarmi di dosso la responsabilità di un possibile outing, ma perché, forse peccando di tracotanza, immagino che se lui lo dicesse poi saremmo davvero liberi. Tutto qui. 

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hai una vaghissima idea della differenza che esiste tra mondo reale e mondo virtuale??? se nel mondo virtuale uno si vuol far passare per Rocco Siffredi pure se c'ha un.. tunnel più trafficato del traforo del monte bianco, ma anche sticazzi. è un gioco, NON è la vita VERA. L'importante è non fingere MAI nella realtà. E' così difficile capire sto concetto basic???

 

La tua distinzione fra mondo virtuale e reale è del tutto fittizia. Non esiste alcuna distinzione sensata solo per via del mezzo comunicativo che si utilizza.

A meno che tu sia pronto ad accettare che, ad esempio, tutte le conversazioni telefoniche non comportino comunicazioni totalmente inventate.

 

- Ciao, ho appena sentito Luca al telefono, ha detto che non riesce ad arrivare per cena.

- Vabbé, ma tanto il mondo virtuale è un gioco, non è vita vera, io la pasta la butto comunque che tanto Luca sarà qui a momenti e avrà una gran fame.

 

La distinzione che ha senso è indipendentemente dal medium ma ha a che fare più con il contesto comunicativo.

Cioè se assisto alla stessa scena - Un uomo che trafigge un altro uomo - essa può essere interpretata in diversi modi:

 

La considero reale se sto guardando un report giornalistico in televisione o sto passeggiando nel parco mentre assisto alla scena; la considero virtuale se sto guardando un poliziesco in televisione o sto assistendo ad uno spettacolo teatrale dal vivo.

 

Quello che fa la differenza non è mai il mezzo comunicativo, che in questo esempio sono la televisione e la semplice aria circostante, quanto il contesto comunicativo.

 

Per cui non puoi dire che tutto ciò che avviene in quello che tu chiami mondo virtuale siano supercazzole.

 

Mutatatempora ha detto che trascorre circa tre ore al giorno con queste persone e che, almeno secondo la mia comprensione, c'è un rapporto che trascende oltre la semplice partecipazione ad un gioco di ruolo.

Il fatto che loro si trovino a vivere il loro rapporto amicale su internet invece che, ad esempio, in una ludoteca del retroterra milanese per me è quasi del tutto irrilevante ai fini della conversazione.

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Non esiste alcuna distinzione sensata solo per via del mezzo comunicativo che si utilizza.

Ti rendio conto della BESTEMMIA che hai tirato giù o stai solo scherzando??

Non dico/pretendo che tutti debbano essere espertoni di teorie & tecniche della comunicazione, però -e lo dico per i profani- almeno da Mc Luhan in poi, è assolutamente assodato che "il medium è il messaggio" -> che il contesto in cui ci si muove cambia radicalmente il significato dei msg che mandiamo!

 

 

 

Il fatto che loro si trovino a vivere il loro rapporto amicale su internet invece che, ad esempio, in una ludoteca del retroterra milanese per me è quasi del tutto irrilevante

E invece -pensa un po'- è proprio questo il punto centrale del discorso!

Se io a 15 anni passavo a casa mezz'ora al giorno (+ il tempo di dormire, che non è detto fosse la notte..), Madreh si preoccupava;

il nostro eroe invece mi sa che è uno dei tanti webeti che non schiodi dalla cameretta/letto manco con la dinamite: ossia uno di quelli che se ne sta lì, a fare l'autistico davanti ad uno schermo blu in un "raduno" con uno del New Zeland che non ha mai visto in faccia e che però è il suo "migliore amico" perchè ci passa le mezze giornate a giocare a.. boh, fate voi.

 

Cazzarola, siete giovani!

uscite, andate, curiosate, prendete il mondo & la vita a morsi!!

C'avrete tempo quando sarete all'ospizio per chiudervi dentro a una cameretta a rincoglionirvi davanti a uno schermo!!

Che è st'apatia, sta passività???

Muoversi, alzare il culo, andare!!!!

 

non dico di imitare sto matto che sono che a 16 anni prese e se ne andò a a Berlino in autostop per godersi il concerto dei Pink Floyd sulle rovine del Muro (ogni tanto poi mi pento di non esserci rimasto, chè ne avrei avuto la seria possibilità; ma è un'altra storia),

però cavolo: vedere & frequentare gente in carne & ossa potreste pure farlo, e senza una grossa fatica!!

Edited by freedog
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