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[Film] Quando hai 17 anni


Andy42

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Grazie ad un forumista di cui non farò mai il nome, ma solo per rendergli giustizia visto che me lo ha fatto scoprire lui, siamo andati a vedere al cinema questo stupendo film.

 

Anche se faccio fatica a stare seduto in poltrona per 2 ore muovendomi tra chiappa destra, sinistra, avanti, sdraiato e scherzi a parte, il film mi è piaciuto moltissimo. Non è lagnoso anche se più scene mi hanno fatto commuovere.

 

È una bella storia d'amore sarà che mi piace la montagna e i buoni film francesi, mi permetto di consigliarvelo.

 

È uscito il 06/10/2016 quindi recente e poco pubblicizzato ma ahimè ce la vie

 

Ecco il trailer

 

Edited by Andy42
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buoni film francesi

Queste tre parole, insieme, non hanno senso. Sono in conflitto.

Un buon film non può essere francese, né un film francese non può essere buono.

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Lo stavo per segnalare stamattina -con un ritardo mostruoso; è che sti giorni sto sotto un treno al lavoro-

ma vedo che, giustamente, Andy mi ha preceduto.

 

Che dire?

L'ho visto a Berlino febbraio scorso;

riprende i temi MOLTO cari a Techinè -da L'età acerba in poi-,

regista che continuo a considerare un Cadinot che però tiene i suoi attori vestiti un po' più a lungo ed inserisce anche personaggi femminili nella trama,

mentre tutti e due non disdegnano nè le lunghe vedute paesaggistico-naturali nè i nudi frontali dei giuovini protagonisti da loro scoperti (in che senso?? a voi la sentenza..).

 

Qui con un racconto diviso per i trimestri dell'anno scolastico vediamo come i due ragazzi passano dall'antipatia feroce all'ammissione di Damien per l'attrazione fisica E sentimentale che prova per Thomas fino al loro...

vabbè dai, niente spoiler sto giro.

 

film discreto, attori molto bon.. ehm.. presi nei loro ruoli, plot che non cade mai nè nel patetismo (e in alcuni passaggi era facile potesse capitare) nè nel troppo morboso..

insomma, da vedere;

per ricordarci come eravamo a quell'età in cui i sentimenti e gli ormoni galoppano liberi & selvaggi.

 

Mi dicono poi che come incassi non sia andato malissimo nel week end;

quindi dovrebbe restare ancora qualche tempo in programmazione

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Qui con un racconto diviso per i trimestri dell'anno scolastico vediamo come i due ragazzi passano dall'antipatia feroce all'ammissione di Damien per l'attrazione fisica E sentimentale che prova per Thomas fino al loro...

vabbè dai, niente spoiler sto giro.

 

Grazie per lo spoiler Freedog :asd:

Edited by GiuseEnv
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Un buon film non può essere francese, né un film francese non può essere buono.

 

Caro buon Loco ti giuro che ho riletto 15 volte la frase ma non ti ho capito :punish:  scusami. Prendi nota : sono uno che ha poca cultura, leggo ZeroCalcare ed attualmente ''A volte ritorno''

Ho vissuto 2 anni in Francia con i loro pro e contro ma l'ho lasciata un po' a malincuore, alcuni film per quelli che ho visto non a tematica LGBT mi hanno fatto stra cadere le maracas, altri compresi alcuni film di animazione li ho adorati, generalmente commedie. 

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Secondo me ( poi altri sicuramente dissentiranno ) Techiné ha

il grosso merito di appartenere alla rara categoria di registi francesi

che riprendono la tradizione della narrazione francese ( io lo vedo

un po' come un Balzac, un narratore...fra l'altro ricorre in entrambi

il personaggio del giovane provinciale che approda a Parigi )

 

I Narratori spesso vengono maltrattati dalla critica, perchè non hanno

grosse pretese intellettuali e gli viene rimproverato di raccontare sempre

più o meno la stessa storia ( attraverso variazioni infinite )

 

Comunque in ambito gay sono imprescindibili Niente baci sulla bocca e

I Testimoni ( oltre al già citato l'Età Acerba )

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film discreto

 

 

ma ma ma come :crying: mi sono anche commosso in 3 scene. Per il resto son d'accordo anche sul fatto che risvegliano alcune cose in me che purtroppo non ho vissuto e che posso solo ammirare.

 

Ma André Téchiné quindi è dei nostri ? non lo conoscevo così come il fatto che fosse uscito in altri paesi già da un pezzo.

 

Ignuranza totale :scratchhead:

 

 

I Testimoni ( oltre al già citato l'Età Acerba )

 

Grazie Hinzelmann, provo a ricercarmeli e farmi una idea. Almeno cancello dalla testa il film visto al circolo Cruising con Al Pacino. Mi ha messo un'ansia incredibile ma buon dibattito alla fine per capire il dietro le quinte

post-13243-0-75537300-1476102133_thumb.jpg

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Ma André Téchiné quindi è dei nostri ? non lo conoscevo così come il fatto che fosse uscito in altri paesi già da un pezzo.

 

Certo che è omosessuale...

 

Certo da noi escono dopo e di meno XD

 

E' pur vero che far uscire tutti i film a tema gay oggi sarebbe anche arduo

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Dài detto in questo modo sembra che il tema caro a Techinè sia il cazzo

più che il cazzo in sè (à la Cadinot)

tutto ciò che provoca tormenti, struggimenti &.. pene (anche) d'ammore ai giuovin ranokkietti che realizzano che lo preferiscono alla patata


 

 

far uscire tutti i film a tema gay oggi sarebbe anche arduo

io invece credo che sarebbe anche ora...

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Diciamo che è un concetto di amore drammatico?

 

L'amore drammatico d'altronde è tipico anche di quei registi omosessuali

non dichiarati che han fatto solo film etero.

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L'amore drammatico d'altronde è tipico anche di quei registi omosessuali non dichiarati che han fatto solo film etero

mumble..

vedi per caso alla voce Zeffirelli??

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Visto oggi. Bruttino, non andatelo a vedere.

 

Fra la cinepresa in mano ad un malato di parkinson, i personaggi irrealistici

e la storia gay fintissima che neanche Maurice il film a me è parso la brutta

copia di Beautiful Thing. Il film stravolge molti clicé (il CO, la prima volta,

l'accettazione di sé) ma con scene senza senso che fanno sembrare gli attori

degli alieni drogati.

A rendere il film finto-artistico estratti di poesia recitati a caso e scene completamente

avulse dalla trama in cui i protagonisti si immergono nella natura.

 

 

 

Tomas nuota in un lago ghiacciato ben due volte, nudo mentre nevica.

Nella scena seguente è sta benissimo. ._.

 

 

 

p.s. Pregio:i co-protagonisti recitano abbastanza bene,

peccato che la sceneggiatura non abbia senso.

Edited by dreamer_
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mmhh..

mi sa che hai un filino esagerato..

 

non ho visto (o almeno non ricordo, dopo tutto sto tempo -l'ho visto a febbraio-) tutte ste scene "senza senso" che dici,

anche perchè cmq Techinè tecnicamente è competente ed ha una sua mano (fatta di paesaggi naturalistici, campi lunghi, panoramiche, primi piani al momento giusto senza abusarne..) che può piacere o meno; e chi non lo apprezza di solito non ama lo stile cinematografico europeo tout court;

 

non mi pare che l'evoluzione del rapporto tra i due sia così fintissimo,

nè rimembro tutti sti personaggi irrealistici.

Anzi

 

Poi certo, ci sono dei dettagli che anche a me han lasciato perplesso (per dire: ma Damien quella maglietta non la lava/cambia mai??),

ma non è che siano così dirimenti per la storia narrata

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  • 2 weeks later...

Ci sono ben due post e mezzo, di tre forumisti diversi, che non voglio minimamente commentare per quanto sono in viscerale disaccordo. Cominciamo bene...

 

Io l'ho visto ieri sera e mi è piaciuto tantissimo, gli ho dato cinque stelle. Questa non sarà una sorpresa per chi mi ha letto un po' forumisticamente...

Trovo che l'approccio di Techiné sia autoriale, ma con una limpidità narrativa invidiabile. Non è un regista sperimentale ma sa il fatto suo. Se fosse un narratore che non bada tanto alla forma, come scrive Hinz, vedremmo in giro molti più film come questo, e purtroppo così non è. Qui c'è un approfondimento dei personaggi che in due ore di film molti registi si sognano... Alcune svolte giungono impreviste con un piacevole effetto a sorpresa, perfino per me che già qualcosa sapevo da casa. Tutta la lenta crescita dei primi tre quarti di film è funzionale per farci immergere nella storia, non si affretta mai. E' un cinema di sguardi, di distanze e avvicinamenti, tutto avvolto da grande sincerità. Ma avercene.

Edited by Krad77
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Ci sono ben due post e mezzo, di tre forumisti diversi, che non voglio minimamente commentare per quanto sono in viscerale disaccordo

e mò però m'hai lasciato con la curiosità di capire a chi alludi..

-non so perchè, ma mi fischiamo un po' le orecchie..-

 

cmq ero curioso pure di sapere se ti fosse piaciuto (come supponevo) o meno.

C'ho testimoni che possono confermare che il primo commento che ho fatto a fine proiezione era stato "I'm sure a guy of a forum I frequent will adore this movie".

Ovviamente pensavo a kraddino (mentre è lui che non mi pensa MAI.. se ripenso a quanto m'ha ignorato all'ultimo raduno romano.. sniff..)

e ovviamente c'avevo preso!!!

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"I'm sure a guy of a forum I frequent will adore this movie"
rotfl

Visto che lo chiedi così gentilmente, sì ci sei anche tu compreso, ma il tuo è il mezzo post. Mi è rimasto indigesto il paragone con Cadinot, e poi la cosa della maglietta dai nun se pò sentì.

Comunque io non ti ignoro, e per dimostrartelo la prossima volta che ti vedo mi ti sbaciucchierò, uomo avvisato.... 
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Mi è rimasto indigesto il paragone con Cadinot

beh dai, quello era volutamente un paradosso

-i punti di contatto tra loro, pur con tutte le differenze di genere cinematografico, cmq ci sono-

Edited by freedog
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  • 2 months later...

Bel film, sono riuscito a recuperarlo due giorni fa.

Mi è piaciuto molto il rapporto tra i due protagonisti, un po' meno lo sfondo che c'è dietro. Il contesto familiare di Damien mi è sembrato messo lì per creare del sensazionalismo, anche perché non è stato nemmeno sfruttato per delineare meglio il profilo psicologico di Damien; a fine film non sono riuscito a capire il rapporto che aveva con entrambi i suoi genitori. Sicuramente Techiné lo ha fatto volutamente, ma avrei preferito si indagasse di più sul personaggio di Damien.

D'altra parte il contesto familiare di Thomas, descritto con un paio di scene, risultava molto più chiaro nel comprendere lo stato d'animo del ragazzo (forse ha aiutato l'interpretazione dell'attore, non so).

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Se fosse un narratore che non bada tanto alla forma, come scrive Hinz, vedremmo in giro molti più film come questo, e purtroppo così non è.

 

L'ho notato solo ora...non intendevo dire questo

 

A Balzac ciò che si rimprovera non è una carenza

formale, anzi in genere gli si riconosce una notevole

capacità di scrittura, ma di contenuti o almeno io intendevo

così ( racconta sempre la stessa storia, sì ok il romanzo

psicologico però...un discorso critico di questo tipo )

 

Poi certo ci saranno anche altri che possono rimproverare

ad un narratore di non essere uno "sperimentatore" sul piano

formale, di essere troppo lineare o classico.

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Hinzel ma tu quanti anni hai? Dal tuo discorso sembra che tu fossi coscritto di Honoré de Balzac, e poiché è nato nel 1799 questo ti darebbe 217 anni :) il che è anche buffo se consideriamo che la materia di partenza ha 200 anni in meno. Il signor Honoré non è roba da critica contemporanea, è roba da storia della letteratura.
E in quanto tale io l'ho studiato anni fa. Se prendiamo in analisi La comedie humaine, è un'opera enorme, con un impianto realista e ambizioni di descrizione sociale totale. Ha gli elementi di una moderna epopea e elementi di fantastico, di surreale. Non mi sembra si possa ravvisare una monotematicità nei contenuti... semmai ciò che è costante è il punto di vista unico di Balzac... ma è questo che fa un artista, ci sottopone il suo sguardo sull'umano, ed è ciò che lo rende immortale, perché ciò che si descriveva 300 anni fa, l'amore l'onore la guerra, la cupidigia l'omicidio la gelosia, viene descritto anche oggi, e sarà descritto anche trecento anni nel futuro, con i dovuti aggiustamenti di trucco e parrucco.
In questo senso, certo può essere assimilabile al nostro Techiné... ma sempre parlando di autori, di artisti, non di piccoli narratori. Personalmente io ho visto Quando hai 17 anni, Alice e Martin, L'età acerba e I testimoni, e non si può parlare di contenuti monotematici, sono quattro storie molto diverse... si potrà forse discutere sul punto di vista di Téchiné, o sulla sua "ispirazione" da te precedentemente citata - magari riformulata in: la scoperta dell'omosessualità in età adolescenziale.

Edited by Krad77
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io ho visto Quando hai 17 anni, Alice e Martin, L'età acerba e I testimoni, e non si può parlare di contenuti monotematici, sono quattro storie molto diverse... si potrà forse discutere sul punto di vista di Téchiné, o sulla sua "ispirazione" da te precedentemente citata - magari riformulata in: la scoperta dell'omosessualità in età adolescenziale

contenuti sicuramente no (cambiano ambientazione, epoca & personaggi)

ma la tematica di fondo è cmq la stessa.

 

Che poi, per carità, la sappia affrontare benissimo è fuori discussione

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Va bene avrei potuto citare altri scrittori considerati bravi Narratori come Moravia etc , ho

citato Balzac per mera associazione visto che è Francese ed è un Grande Narratore, non

volendo utilizzare il termine Narratore in un senso dispregiativo o limitante bensì riferirmi

alla "grande tradizione della  narrazione francese" di cui individuavo una sorta di capostipite

 

Per questo ho citato un Autore molto vecchio...Lol

 

Poi ho scritto "io lo vedo un po' come..." insomma il mio intento era "nobilitante"

ma non andiamo al di là di questa banale intenzione

 

Poi intendiamoci io non sono un Critico, sono uno spettatore o un lettore

uno mi può fare un film "psicologico" alla francese pieno di flashback soggettive

costruzione del soggetto attraverso fatti sconnessi o casuali etc ed io lo trovo "pesante"

non è detto che ciò che piace alla critica piaccia a me

 

Cioè io non mi identifico nella Critica

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ma la tematica di fondo è cmq la stessa.

 

forse per chi non lo conosce abbastanza. "I testimoni" tocca sicuramente più tematiche, "Alice e Martin" c'entra poco con la "ispirazione".

 

Hinz a posto così. Sarò io che ho capito male quando parlavi di narratori mal visti dalla critica senza pretese intellettuali...

Edited by Krad77
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Sarò io che ho capito male quando parlavi di narratori mal visti dalla critica senza pretese intellettuali...

 

Volevo individuare un certo atteggiamento della Critica

che secondo me - al di là di ciò che scrive @freedog -

potrebbe essere vero

 

Poi in realtà non ho una conoscenza esatta di tutta la

critica cinematografica istituzionale sull'autore, direi che

il limite di ciò che io ho scritto è che potrebbe non essere

del tutto vero, oggettivamente.

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