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Arcigay, ombre sui bilanci e critiche sparse


orodeglistupidi

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orodeglistupidi

Il portale Gay.it sta conducendo un'interessante inchiesta, grazie al lavoro del giornalista Alessio De Giorgi. Oggetto dell'inchiesta è l'associazione Arcigay, con particolare attenzione al profilo economico della stessa.

 

Un primo punto dolente riguarda la trasparenza. Scrive De Giorgi:

...purtroppo non è stato ancora possibile analizzare il bilancio relativo al 2008 che sarà approvato solo domenica in un consiglio nazionale. Così come non ci è stato possibile accedere a dati più precisi relativi a quello del 2007 e in particolare al bilancio patrimoniale e alla relazione annuale, nonostante Gay.it avesse sollecitato da alcuni giorni la Segreteria Nazionale, che non ci ha fornito nessun nuovo documento.

A quanto pare, l'associazione non è particolarmente sensibile ai principi internazionalmente riconosciuti circa la trasparenza dei dati di bilancio, il quale, per chi non lo sapesse, è uno degli strumenti più importanti per valutare se un'impresa sta producendo o distruggendo ricchezza.

 

Il giornalista, sulla base degli scarni dati pubblicamente disponibili, cerca di dimostrare che tanto riserbo su questi dati è probabilmente dettato da operazioni di raccolta delle risorse finanziarie che potremmo dire poco chiare, per usare un eufemismo.

 

L'associazione deve la maggior parte delle sue entrate, ben il 79% del totale, alle tessere emesse dal cosiddetto circuito ricreativo e dai circoli politici sparsi sul territorio. (...)Si parla di circa 463 mila euro che solo nel 2007 sono entrati nelle casse di Arcigay grazie al tesseramento. Eppure, nonostante la cifra sbalorditiva, il dato non corrisponde al totale degli iscritti dichiarato: 170 mila possessori di tessera magnetica.(...) se la cifra in bilancio corrispondesse effettivamente al totale ricavato dal tesseramento – come immaginiamo -, gli iscritti dovrebbero scendere ad appena 77 mila.
Notevole anche il totale dei contributi privati, una voce che con 72 mila euro rappresenta inaspettatamente la seconda fonte di incasso dopo le tessere magnetiche. Una bella cifra da cui però non è possibile risalire ai benefattori.

 

Le ombre non mancano anche per quanto riguarda le uscite:

Arcigay paga 17.000 euro di “Imposte, tasse e contributi”, il 13% quindi. Un po’ pochi per i contributi INPS e INAIL, che normalmente ammontano almeno al 40%.

 

E nonostante questa singolare piroetta fiscale,

la situazione economica in cui versa l'associazione è drammatica. La differenza tra entrate e spese genera un buco nel bilancio che ammonta a 52.607,25 euro nel 2007

 

Questa inchiesta, che potete leggere integralmente all'indirizzo http://www.gay.it/channel/Attualita.html/26198/Inchiesta-Arcigay-3-I-conti-non-tornano.html, ha spaccato in due i commentatori. I critici ritengono "uno schifo" l'intero sistema messo in piedi da Arcigay:  c'è chi si scaglia contro il sistema del tesseramento, che impone "come un ricatto mafioso" a chi voglia usufruire di determinati locali l'acquisto della tessera della discordia, chi rileva come ai titolari della tessera non sia nemmeno garantito il diritto di voto nelle varie assemblee elettive (nel senso che i titolari non vengono minimamente informati delle elezioni), chi sottolinea il totale isolamento politico di Arcigay, risultato delle scelte dei suoi dirigenti, chi addirittura propone uno smantellamento dell'associazione e una sua rifondazione.

Altri insinuano che il portale Gay.it avrebbe un non precisato interesse a danneggiare l'immagine di Arcigay, o sottolineano come sia ridicolo alimentare lotte intestine invece che far fronte comune.

 

Che ne pensate? Avete qualche esperienza da raccontare relativamente all'associazione?

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Mi hanno detto che nella sede di Napoli sono a corto di soldi,però allo stesso tempo hanno costruito una zona café e spesso con i soldi dell'associazione comprano i croissants per tutti.E' scandaloso!

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orodeglistupidi

Finalmente Arcigay ha reso pubblico il bilancio 2008. L'analisi sintetica di Gay.it la trovate all'indirizzo http://www.gay.it/channel/attualita/26223/Inchiesta-Arcigay-4-Ecco-quanto-ci-costa.html.

Tra i dati negativi, si segnalano spese per viaggi e trasferte pari a € 156.628,64, l'azzeramento delle risorse dedicate ai centri locali e ai progetti di prevenzione contro la diffusione dell'AIDS e la crescita dell'indebitamento, che passa da € 119.000 a € 75.000.

Tra gli aspetti positivi, la copertura del buco '07, con generazione di utile pari a  € 458, oltre che una forte crescita dei contributi pubblici ottenuti, da € 33.000 a € 226.000.

Nel frattempo, continua sul forum di Gay.it lo scontro tra coloro che non riscontrano particolari orrori nell'operato dell'associazione e coloro che invece riterrebbero opportuno addirittura smantellarla (http://www.gay.it/forum/viewtopic.php?f=43&t=17754&start=60).

Ricorre l'impressione che l'associazione nazionale non faccia abbastanza per sostenere le sedi locali, nonostante il grosso del lavoro venga svolto proprio dai volontari che vi operano.

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Da quello che ho letto purtroppo mi vien da pensare all'elusione.

 

Insomma.. spese abnormi e ricavi poco piu che superiori.. contributi statali.. non so, c'è qualcosa che sinceramente non mi convince.

 

Sono dell'idea che il mondo gira tutto intorno all'economia, indi il 90% delle cose è corrotto.

Ma l'arcigay è piu o meno l'unica cosa che ci rappresenta, dovrebbe avere un minimo di decoro ._.

Che poi già abbiamo tanti problemi, ci mettiamo anche a fare evasioni fiscali e siamo apposto ò.ò

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sebastian83

Tra l'altro, avevo sentito storie di scarsa trasparenza alle ultime elezioni di Arcigay Roma, qualcuno ha capito com'è andata la questione?

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Pur comprendendo lo sgomento di quanti facciano del loro volontariato un prezioso dono per la comunità, non è in alcun modo ammissibile che l'associazione nazionale a rappresentanza della popolazione GLBT e a tutela dei loro diritti, sia anche il veicolo grazie al quale possono fiorire più o meno liberamente locali adibiti alla libera consumazione del sesso convenzionati... e che proprio in virtù di questo associazionismo, essi siano in larga parte sgravati dalle comuni tasse che normalmente tutti gli altri esercenti di pubblici esercizi devono sobbarcarsi.

 

Come se non bastasse, facendo un rapido confronto tra i normali locali convenzionati ARCI e quelli Arcigay, balza immediatamente all'occhio l'inversa tendenza al costo dei servizi e delle consumazioni.

 

Se da un lato essere tesserato ARCI mi consente di entrare in circoli di biliardo avendo una tariffa oraria agevolata sull'utilizzo dei tavoli da gioco, nonchè consumazioni di caffè, bibite, alcolici e cibarie meno costose rispetto ad un comunissimo bar, proprio in virtù del regime fiscale agevolato di cui godono gli esercizi convenzionati come circoli ricreativi, dall'altro lato c'è il paradosso Arcigay fatto di locali in cui le consumazioni hanno di norma prezzi proibitivi e di gran lunga superiori a quelli dei bar, oltre ad offrire dei servizi di "svago erotico" per i quali un qualsiasi altro esercizio pubblico verrebbe chiuso e messo sotto sequestro dopo neppure una settimana dall'avvio dell'attività.

 

Sapere che Arcigay è istituzionalmente sinonimo di questo business mi è sufficiente per rifiutare di tesserarmi, nonchè per ripudiare in tutto e per tutto di esserne rappresentato.

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Decisamente. :rotfl:

 

Ed ora. Su questo si appiccicheranno tutti coloro che fanno della discriminazione degli omosessuali il loro cavallo di battaglia. :kiss:

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Sti cazzi. Certo. Ma questa dovrebbe essere ragione in più per rivoltare in fretta, l' organizzazione di arcigay.

 

O più che altro della realtà associazionistica italiana omosessuale. :rotfl:

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sebastian83

O più che altro della realtà associazionistica italiana omosessuale.

 

Perché, esistono altre realtà associazionistiche a livello nazionale? (non è una domanda retorica, è una domanda reale...)

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sebastian83

A proposito di associazioni, qualcuno sa qualcosa di gaylib (l'associazione gay di centrodestra)?

non che mi interessi (anzi!  :rotfl:), ma per disegnare un quadro dell'associazionismo gay...

 

sapete quanti iscritti ha e se è radicata sul territorio, se offre servizi come l'arcigay o il mieli....

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Trovereste gli stessi dati nei bilanci di un partito o di un'altra associazione (anche delle cooperative probabilmente). Purtroppo la legge italiana è assolutamente idiota e non da quasi obblighi contabili a questo genere di associazioni, nonostante i soldi che vi circolano siano parecchi. Non che sia giusto poi abusarne, cmq.

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Da quanto ne so Gaylib si riduce a un sito: http://www.gaylib.it/

Confesso che, non simpatizzando particolarmente, non l'ho guardato nemmeno di striscio e non so dirti di più  :kiss::rotfl:

 

Una volta chiesi se avessero una sede in Campania.Mi hanno risposto di no,che GayLib era in un certo qual modo "virtuale".A mio parere,credo sia difficile trovare molti omosessuali che non sono d'accordo sul matrimonio e le adozioni.

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A livello nazionale. Gran poche credo. A livello locale, invece svariate e alcune funzionanti alla perfezione. :rotfl:

 

Tipo la nascente Rebis xD Qui a Verona ^^

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sebastian83

Tra l'altro ho sentito che taroccano il numero di iscritti perché non cancellano quelli la cui iscrizione è scaduta... Trattandosi di dati sensibili (perché riguardano l'orientamento sessuale) se gli mandano un controllo gli fanno pure un **** così....  :rotfl::kiss:

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orodeglistupidi

Difatti pare che nel computo siano inclusi anche tutti i tesserati che non rinnovano da due anni.  :rotfl:

Va a finire che cominciano a tesserare i morti, come fanno i politici  :kiss:

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