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Martina, trans candidata col centrodestra


Pugsley

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Un articolo interessante che sicuramente darà spunto di una vivace discussione  :gh:

Buona lettura.

 

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elezioni per la provincia a salerno: Rotto un tabù

Martina, trans candidata col centrodestra

«I maschilisti? Stanno a sinistra»

«Come Mara Carfagna, che stimo, sono contraria

ai Gay pride. Il '68? Si millantavano libertà irreali»

 

Martina Castellana

 

SALERNO - Si chiama Martina Castellana. È medico dermatologo dell'Asl. Sarà candidata nelle liste Pdl alle prossime elezioni per la Provincia di Salerno nel collegio 2. Piccolo particolare: Martina è un transessuale. Meglio, un transgender (all'anagrafe è ancora Michele Castellana). Non c'è dubbio, il suo ingresso nelle fila del centrodestra rompe un tabù. Creando un caso politico forse più dirompente della candidatura di Vladimir Luxuria, 3 anni fa, con Rifondazione comunista. Lo «scandalo» però, lei, Martina, dermatologo stimatissimo a Salerno, non lo vede affatto. Anzi alla curiosità del cronista che chiede "perché si candida con il Pdl?", Martina Castellana ribatte: «Le rigiro la domanda: perché avrei dovuto farlo con la sinistra?». Forse per la tradizione machista, radicata certo più in An (il candidato presidente è Edmondo Cirielli, del partito di Fini) che altrove. Martina la archivia come leggenda metropolitana e rilancia: «Mi creda, ci sono più "machisti" e atteggiamenti maschilisti a sinistra».

 

E aggiunge, sospirando: «La sinistra ha rubato i miei sogni di adolescente: nel '68 si contrabbandavano per libertà cose che libertà in realtà non erano. La vera libertà la si scopre oggi, a poco a poco, con la cultura della pari opportunità».

 

CON EDMONDO CIRIELLI - A proporle la candidatura è stato lo stesso aennino Cirielli, divenuto famoso in Italia per l'omonima legge - cosiddetta «ex Cirielli» - sui termini di prescrizione dei reati. Martina è elettrizzata dall'avventura elettorale. «Questa apertura che mi viene da destra in maniera inusitata per me è una cosa bellissima. L'ho accettata perché ho ritrovato nelle parole di Edmondo Cirielli i miei stessi valori e il mio modo di pensare a prescindere dalle mie scelte di vita. La cultura è grazie a Dio un work in progress».

 

«SPERO DI CONOSCERE PRESTO LA MINISTRA» - Il ministro per la Pari opportunità Mara Carfagna è originaria di Salerno. Si sta spendendo molto negli ultimi mesi per tirare la volata al candidato Pdl. La conosce personalmente? «Non ho ancora avuto modo di conoscerla, spero di farlo presto. Ma la stimo molto per il lavoro che sta svolgendo al suo dicastero». Eppure la Carfagna ha iniziato quasi un anno fa il suo mandato dimostrando non proprio massima apertura a manifestazioni come i Gay pride... «Se il Gay pride - dice la neocandidata - dev'essere il vessillo di frustrazioni sfogate in un giorno allora, da questo punto di vista, concordo perfettamente con Mara Carfagna ». Mai subito discriminazioni o insulti a Salerno? «Fino ad oggi mai. Salerno è molto aperta e tollerante».

 

Alessandro Chetta

12 marzo 2009

 

Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/politica/2009/12-marzo-2009/martina-trans-candidata-col-centrodestra-maschilisti-stanno-sinistra-1501081119948.shtml

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sebastian83

Mah... non vorrei fare il polemico, ma non era Berlusconi che in un comizio tempo fa disse che i gay erano tutti a sinistra? :gh:

 

In ogni caso di per sé è un fatto positivo, più le tematiche GLBT diventano trasversali politicamente, più hanno possibilità di essere ascoltate (anche perché finora di trasversale c'è solo il vaticanal...)

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Tutta vuota pubblicità. E quoto Alecs, un paio di anni fa c'era un'altra trans che volevano candidare a Forza Italia, una antigay e che diceva cose deliranti del tipo "se vogliono un bambino facciano come me, cambino sesso si sposino e ne adottino uno".

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Mah... non vorrei fare il polemico, ma non era Berlusconi che in un comizio tempo fa disse che i gay erano tutti a sinistra? :gh:

 

 

Sisi, e mi ricordo che Dolce e Gabbana, intervistati dalla Bignardi avevano voluto chiarire questo punto, precisando che pur essendo gay erano di destra.

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purospirito

e grazie che erano di destra figurati se gli mancava qualcosa a quelli!!!!

 

 

Cmq so solo immaginare cosa possa apprendere dalla carfagna  :gh:

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sebastian83

A proposito di Carfagna, ve lo ricordate questo?

 

 

Alla fine dice che, se avesse un figlio gay, gli direbbe di non fare rivendicazioni inutili

...e che, vuole avere pari opportunità???  :gh: :P

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Sono di destra anche Malgioglio e Platinette.

Non è che la cosa mi stupisca particolarmente.

 

Il mito del "gay di sinistra" è appunto un mito.

Le trans - che hanno meno discriminazioni politiche -

possibilmente sono ancora più di destra.

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In linea di principio è solo positivo che gay lesbiche e transessuali siano presenti e visibili in ogni schieramento politico.

 

Nei Paesi più evoluti è così. In Italia credo che in tutti i partiti, di destra e di sinistra, la trans o la lesbica siano adocchiati

come vetrina per gli elettori glbt, salvo il fatto che la loro presenza è puramente decorativa e non serve a niente, la cappa

di partito essendo assolutamente dominante. E' un modo per mettersi a posto la coscienza e dare una giustificazione

agli elettori gay lesbiche e trans a votare questo o quel partito. Non dimenticate che Luxuria entrata in Parlamento con

Rifondazione comunista ebbe la sfrontatezza di negare a Grillini un appoggio sui Pacs per «lealtà» (!) nei

confronti dell'Unione, che sulla questione dei diritti glbt non aveva promesso niente se non quelle scandalose 7 righe che

molti di voi ricorderanno. Eppure di fronte a questa incredibile sfrontatezza neppure gay e lesbiche (che dovevano essere i primi)

sono insorti. E la scandalosa intervista in cui Nicky Vendola esaltava papa Ratzinger? Occultata, subito e prestamente,

proprio dai «gay di sinistra», che invece avrebbero dovuto prenderlo a calci in culo.

 

Ergo, non si può avere fiducia nei confronti di gay lesbiche e trans presenti negli schieramenti partitici perché

o stanno lì per richiamo per le allodole, o stanno lì per meriti pregressi a scopo decorativo. Comunque

sono succubi del partito e dello schieramento cui appartengono. Quelli che potrebbero mettere in crisi i partiti certo

non li sceglieranno mai. Ma non li scelgono neppure le Associazioni gay.

 

Comunque un «gay di sinistra» finora, e da decenni, è ed è stato una «persona di sinistra, che è gay». Ma questo

vale per tutti, in Italia: artisti, professori universitari, persone di cultura, ecc. Invece, per tornare a noi, bisognerebbe che

uno fosse davvero prima di tutto Gay o Lesbica o Trans, e poi di sinistra o di destra, se vuole stare lì a

rappresentare le istanze e i diritti delle persone omosessuali o transessuali.

 

Questa tipa poi che esordisce deplorando i Gay Pride e dichiarando la sua fedeltà alla Carfagna ha già detto tutto.

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Rincaro la dose di Isher.

 

Se un gay di Rifondazione come Vendola

presidente di una popolosa Regione come la Puglia

è stato assolutamente inutile alla causa gay

(nonostante la maggioranza

del suo schieramento fosse favorevole)

 

cosa mai potrà significare una candidatura alla Provinciali

in una schieramento per la maggior parte ostile?

 

Se Vendola è inutile

(e a giudicare dalle sue parole su Ratzinger

ricordate da Isher, anche dannoso),

qui siamo alla commedia dell'arte.

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Più che altro a me pare che in realtà più che attirare voti queste candidature servano per diventare credibili verso i vecchi elettori bigotti. Dire, guardate ho eletto un trans che la pensa come me (trad. è più omofobo di me) è come rendere più normale una posizione criminale. Eliminare quel poco di reazione che ci può essere nell'elettore medio quando sente certe cose...

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sebastian83

E la scandalosa intervista in cui Nicky Vendola esaltava papa Ratzinger? Occultata, subito e prestamente,

proprio dai «gay di sinistra», che invece avrebbero dovuto prenderlo a calci in culo.

 

Perché, cosa disse? Sto googlando ma non la trovo...

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Disse prima che era un "raffinato teologo"

(nonostante le perplessità del movimento glbt),

poi si rese conto della sua demenza e ritrattò.

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Beh non mi sembra una cosa così grave. Se uno lo pensa (sperando abbia le competenze per dirlo) non ci vedo nulla di che.

 

Roby, sei tanto ingenuo da essere simpatico!

Ma sei anche colpevolmente disinformato!

 

Ratzinger, da cardinale, ha redatto la famosa Lettera pastorale sull'omosessualità (cito a memoria il titolo), che la condanna nei termini

più duri, come condotta intrinsecamente disordinata, eccetera, documento che ha segnato una svolta del pontificato non a destra, ma

all'estrema destra, dopo circa un ventennio di relativa tolleranza e non belligeranza aperta, verso l'omosessualità. In questo stesso

documento si esortano gli Stati (sì, gli Stati) a non concedere una legislazione sull'omosessualità (vedi diritti costituzionali e legge

contro l'omofobia). Vendola, che è un fervente cattolico, conosce perfettamente questo documento teologico fondamentale e tuttavia

in quell'intervista sosteneva:

 

1 che la sinistra ha molto da imparare da questo papa dal pensiero "teologico raffinato e molto potente"!

2 che la battaglia contro il relativismo culturale è sacrosanta

3 che il valore fondamentale della sacralità della Vita è altrettanto sacrosanto

 

Così facendo, Vendola ha sulla coscienza tutta l'omofobia della Chiesa cattolica, ne eredita i fondamenti, perché da buon cattocomunista

si trova perfettamente d'accordo nel considerare il relativismo etico figlio del capitalismo (ed è vero) e quindi lo considera il Diavolo.

La cosa più sporca, nelle sue parole, e davvero grave, era che diceva: certo qualcosa abbiamo da contestargli, ma così, tra due virgole,

e SENZA DIRE CHE COSA LUI HA CONTESTARGLI.

 

Un vomito.

 

L'intervista fu pubblicata da Libero. La pubblico in un topic a parte, in Spunti e Riflessioni, ma se i modd giudicano che debba andare in News e Attualità

forse non avrebbero torto, perché è stata talmente occultata che è davvero uno scoop!

 

Me la sono tenuta in un file per tanti anni, senza nemmeno osare io stesso andare a rileggerla, perché, pur essendo di idee politiche

ben diverse da quelle di Vendola, mi faceva troppo male, e mi fa ancora male, leggerla.

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Roby, sei tanto ingenuo da essere simpatico!

Ma sei anche colpevolmente disinformato!

 

Ratzinger, da cardinale, ha redatto la famosa Lettera pastorale sull'omosessualità (cito a memoria il titolo), che la condanna nei termini

più duri, come condotta intrinsecamente disordinata, eccetera, documento che ha segnato una svolta del pontificato non a destra, ma

all'estrema destra, dopo circa un ventennio di relativa tolleranza e non belligeranza aperta, verso l'omosessualità. In questo stesso

documento si esortano gli Stati (sì, gli Stati) a non concedere una legislazione sull'omosessualità (vedi diritti costituzionali e legge

contro l'omofobia). Vendola, che è un fervente cattolico, conosce perfettamente questo documento teologico fondamentale e tuttavia

in quell'intervista sosteneva:

 

1 che la sinistra ha molto da imparare da questo papa dal pensiero "teologico raffinato e molto potente"!

2 che la battaglia contro il relativismo culturale è sacrosanta

3 che il valore fondamentale della sacralità della Vita è altrettanto sacrosanto

 

Così facendo, Vendola ha sulla coscienza tutta l'omofobia della Chiesa cattolica, ne eredita i fondamenti, perché da buon cattocomunista

si trova perfettamente d'accordo nel considerare il relativismo etico figlio del capitalismo (ed è vero) e quindi lo considera il Diavolo.

La cosa più sporca, nelle sue parole, e davvero grave, era che diceva: certo qualcosa abbiamo da contestargli, ma così, tra due virgole,

e SENZA DIRE CHE COSA LUI HA CONTESTARGLI.

 

Un vomito.

 

L'intervista fu pubblicata da Libero. La pubblico in un topic a parte, in Spunti e Riflessioni, ma se i modd giudicano che debba andare in News e Attualità

forse non avrebbero torto, perché è stata talmente occultata che è davvero uno scoop!

 

Me la sono tenuta in un file per tanti anni, senza nemmeno osare io stesso andare a rileggerla, perché, pur essendo di idee politiche

ben diverse da quelle di Vendola, mi faceva troppo male, e mi fa ancora male, leggerla.

 

So cosa ha fatto ratzi bello in vita sua. Non ho la minima simpatia per il personaggio o per il pensatore.

 

Resta il fatto che per me la teologia è una buffonata. E' come dire che uno è esperto di dragon ball z, per quel che mi riguarda. Definire uno esperto di quella roba non la vedo come cosa grave. Non credo che sia nella teologia che io debba cercare un qualcosa. Nè il rispetto, nè i diritti.

 

Ora io non conoscevo i termini di quella intervista. Ma non ci vedo niente di teoricamente sbagliato nel dire che un omofobo è un fine teologo. Vedo molto grave invece quello che hai citato dopo :look:. Il mio equivoco non era su ratzi, era su Vendola :ok:

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Ancora con sta storia di Vendola...

 

Quando Vendola parla di relativismo fa un chiaro riferimento a cosa intende visto che dice ''nel mondo della guerra infinita, nel mondo della riproducibilità tecnica dell'orrore, nel mondo di Beslan, nel mondo del turismo sessuale, è un'espressione io credo adeguata ad indicare un problema''.

Il relativismo criticato da Vendola è quello del turismo sessuale di chi va nel terzo mondo per scoparsi una bimba di 4 anni, piuttosto che il mondo della guerra continua e così via, tutti aspetti condivisibili.

 

Poi se la prende con il dogma dicendo:

’’l'antidoto non può consistere nel ripristino del dogma’’.

 

E se la prende pure con l’ortodossia cattolica  che è come un ombrello che non aiuta ad affrontare le sfide del tempo nuovo quando dice:

’’Credo che questa ortodossia sia un ombrello precario per ripararsi dal temporale del cambiamento. Lo dico con estremo rispetto, ma mi fa la stessa tenerezza delle palline di naftalina che provano a custodire il vecchio guardaroba. Non aiuta ad affrontare le sfide del tempo nuovo.’’

 

E poi cmq specifica di essere in dissenso con gli atteggimenti di Ratzinger.

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Ma non ci vedo niente di teoricamente sbagliato nel dire che un omofobo è un fine teologo.

Vedo molto grave invece quello che hai citato dopo :look:. Il mio equivoco non era su ratzi, era su Vendola :ok:

 

 

Ma i due aspetti sono inscindibilmente connessi. Non si può definire «un fine teorico dal pensiero potente»

un teologo che teorizza la più dura e insultante condanna dell'omosessualità che il cattolicesimo abbia levato

nell'ultimo secolo. Almeno, non lo può dire un gay che fa politica in Parlamento e si presenta proprio

come portabandiera delle persone omosessuali.

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Sì, probabilmente hai ragione. Anche se resto dell'idea che un fine teologo possa dire benemerite cazzate, tanto studia una cosa senza nè capo nè coda.

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orodeglistupidi

Beh, tecnicamente lei si propone come una nuova donna eterosessuale. Ora, benché quelli di destra non abbiano niente contro la donna eterosessuale (finché lava e chiava, s'intende), immagino che, per qualche oscuro motivo, essi avranno delle difficoltà ad accoglierla a braccia aperte in quanto tale.

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  • 1 year later...

Non giurare che sicuramente ci sono! :gha:

 

 

Ah lo so bene, io conosco un brasiliano di colore che è ammanicato con gruppi di naziskin...di gente idiota ne è pieno il Mondo.

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Non dovrebbe far notizia, ogni persona - gay, etero o trans che sia - dovrebbe poter abbracciare liberamente le proprie idee politiche o religiose. Pure Vendola che reputa Ratzinger un fine teologo: magari è in contraddizione con altre sue idee politiche - il comunista - ma non certo perchè è gay. Sarebbe una forma assurda di auto-squalificazione. Dovremmo abbandonare il mito del gay di sinistra-ma-non-troppo e anticlericale.

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