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Innamorato di uno (gay? bsx?) che non si vede a fianco di un ragazzo?


ZaPoTeK

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Il topic inizierebbe con la richiesta se quello che ho passato è stata semplice infatuazione oppure innamoramento (più o meno pesante).

Ma per rispondere (perchè ho fatto una ricerca - sapete, Alberoni blablabla - e sinceramente la teoria non mi è mai piaciuta) vi racconto la storia. E' un po' lunghetta, vedrò di farla breve, magari ci sono altri che incontrano situazioni simili e per questo possiamo rifletterci un po'.

 

Dunque, come accade di solito lui (19 enne studente, io 22 studente) mi becca in chat. Preambolo: non sono mai uscito con persone coetanee o di età inferiore, perchè pensavo non mi interessassero o li consideravo "bambini", e non a caso le conversazioni prima in chat e poi su msn erano da bambino, e via con gli errori ortografici/grammaticali a iosa. Piccolo profilo del tipo prima dell'incontro e ovviamente sono parole (scritte) sue:

- dice di piacergli conoscere una persona, instaurarci una bella amicizia;

- è uscito con alcuni ragazzi ma niente di che, solo con uno è uscito x due mesi;

- con gli altri solo qualche botta e via, con uno trovato per caso ci ha scopato ma "di solito non faccio così", perchè dice di non essere un voglioso di sesso, gli interessa il feeling, l'amicizia, e se poi esce anche quello amen.

Io da parte mia non incontro per sex, se voglio conoscere una persona il sesso, per quello che mii riguarda, può anche aspettare anni.

Ma qui inserisce il discorso "simil-bisex" da parte sua:

- con una donna non ha ancora fatto sesso ma c'è attrazione;

- è più orientato verso i ragazzi che le ragazze;

- qualcuno sa di lui (ovviamente delle tendenze omo, chiamiamole così).

In foto mi piace, ma prima di vederci iniziano - ricordo, senza essersi mai visti - alcuni discorsi stupidi del tipo:

- (riguardo alla chattata), "ti piacerebbe se mentre mi sento con te faccio lo stupido con altri?";

- "ma te ti aspetti qualcosa da me? vuoi una bella amicizia o altro" e la mia risposta è boh, chi lo sa, manco ci si è mai visti;

- mi chiede se nel caso la sera avessi rimediato qualcuno per scopare me ne fossi fregato di lui... ma a parte l'assurdità della domanda, non capivo dove fosse il problema visto che non ci siamo mai visti;

- ripete come una cantilena "già ti sento, sei cotto di me!;

- chiede se gli darò un bacio quando ci si vedrà;

- il leit-motiv è "prendi quelli che viene senza paura", la domanda era se avessi paura di innamorarmi di lui.

- richiesta incessante di sapere il mio ruolo sessuale (domanda a cui non ho volutamente mai risposto).

 

Arriva l'incontro. Tutto bene, giretto qua e là, "come ti sto sembrando?" (e che è, un provino?), lo riporto a casa e prima che scendesse dalla macchina vorrebbe un bacio. Resisto e lo nego. Per il semplice fatto che ci volevo vedere un po' più chiaro, fisicamente e credo anche caratterialmente mi piaceva, non avrei avuto problemi a darglielo, ma volevo aspettare, non volevo ricaderci come qualche anno prima. Non aveveo neppure fretta.

Il giorno successivo va tutto bene, ci si sente, mi dice che mi rivorrebbe ancora lì con lui, il giorno dopo stiamo la mattinata in camera sua e dopo un po' mi bacia, e ovviamente desisto. Tutto bene, a me piace, piace lui, torno a casa felice, e purtroppo inizio a idealizzarlo. So dove sta, cosa fa, penso a come potrebbe essere, le cose che si potrebbero fare insieme. Inizio ad essere preso seriamente da lui. Su msn ci si sente spessissimo, quando mi chiede di rivederci gli chiedo sempre se gli fa piacere e se ne è sicuro, ovviamente la risposta è affermativa. Dice di essere stato bene abbracciati, dice pure "che hai un bel culo, spero possa nascere una bella amicizia" (eh???), mi chiede se sono fedele, dice di non aver voglia di conoscere nessun'altro perchè ha me e che se ci sarebbe stato qualche problema ne avremmo parlato insieme, basta stare sereno.

 

Il giorno seguente ci rivediamo sempre da lui, stiamo insieme nel letto coccole e baci (e qualcosina di più, stuzzicante ma sempre castissimo, per volontà mia), poi accompagno volontariamente alla stazione perchè doveva tornarsene a casa sua. Viaggio quasi formale, lo noto un po' rigido, in stazione non vuole che lo aspetti mentre arriva il treno e il saluto è freddino. Torno a casa mia è inizio a preoccuparmi. Capisco di essere preso parecchio, il ritorno mio a casa in macchina vede sorrisi interrotti da lacrime, perchè il modo non mi è piaciuto. Sarebbe tornato all'uni due settimane dopo, e sapevo che l'attesa sarebbe stata dura ma come banco di prova per valutare la resistenza di quello che poteva nascere (o stava nascendo?).

Ci si sente cmq su msn, non trovo in realtà discostamenti, dice di aver fantasticato sul mio appartamento estivo dove poterci rifugiare x eventuali momenti di intimità, mi dice che per il momento sono una bella cosa, gli piaccio e con me sta bene, ma ripete di prendere le cose così come vengono, senza pensieri. E purtroppo io ho bisogno di continui segnali altrimenti mi incupisco. Dice che cmq mettersi insieme è una cosa grande, ci sono cose da valutare e un sacco di tempo per poterci pensare. Va bene, dico io. Intanto l'attesa si fa sentire, non nascondo di attenderlo con particolare ansia, effettivamente conto i giorni che mancano, diventa un pensiero fisso. Al telefono mi dice di mancargli, che non vede l'ora di ribaciarmi, io ovviamente sono al settimo cielo, anche se provo razionalmente a mantenere i piedi per terra perchè non voglio ricaderci di nuovo, ma ovviamente i motivi di gioia li colgo. Lui dice di volermi sentire sempre (a casa non poteva più di tanto), e sa che mi manca.   

 

Torna dopo due settimane e la sera ci si vede in macchina, facciamo un giro. Voleva un po' di intimità, non sesso, cosi diceva, diciamo che le mani le avrebbe messe volentieri :rotfl: e in macchina va molto bene fisicamente, non arriviamo a scoprirci dalla vita in giù (benchè lui lo volesse - perchè aveva voglia di fare sesso - e cmq notasse con soddisfazione quanto mi fosse mancato) anche perchè io resisto e non volevo concedermi (ma mi sarebbe piaciuto tantissimo) perchè iniziavo ad annusare puzza di fregatura. Io gli avevo detto, prima che partisse x casa sua, che tutto sommato doveva continuare a fare la vita solita, uscire, vedere amici, ecc. perchè in fondo eravamo ancora due persone che si conoscevano (anche se per me ovviamente, in cuor mio, era di più) e anche in macchina, io un po' imbarazzato e per paura di farmi vedere preso, ribadivo che non eravamo nè amici nè conoscenti nè partner, non volevo farlo allontanare da me. Lo riporto a casa, provo ad ottenere un bacio (dopo 2 ore di slinguate) ma ne ottengo solo uno fugace nella guancia. Cado nel terrore.

 

La mattina dopo gli mando un msg di buongiorno, molto innocente. Silenzio, per tutto il giorno. La sera lo contatto su msn e gli chiedo se ci fosse qualche problema. "Sai ho riflettuto, anche quando ero a casa, e non voglio darti false speranze". Gli chiedo allora di vederci a 4 occhi e di parlarne, perchè tutto sommato nelle nostre 4 uscite non avevamo mai parlato seriamente di queste cose e forse era meglio se l'avessimo fatto. Ma quell'incontro non avverrà mai, all'appuntamento avvisa di non poter venire (e non ha alcun impegno al posto di quello), come se se ne frega. Ci risentiamo su msn, in sostanza mi dice che non è ("è", non "io sono") quello che cerca, che con me sta bene, gli piaccio e tutto ma lui non si vede a fianco con un ragazzo, vuole conoscere ragazze, avere rapporti con loro e pensa che con i ragazzi non potrebbe succedere, e ammette (non poteva ovviamente negarlo) l'attrazione per i ragazzi. E ha capito che ero preso di lui, anche se io continuo a negarlo più che posso. Gli dico di capire cosa vuole, di fare e farsi chiarezza. Ma alla fine evita. Da lì non ci si sente più.

Poi aveva un esame. Allora il giorno dell'esame decido di andare ad aspettare che lo faccia e ad attenderlo prima che uscisse dall'edificio per salutarlo (perchè ripartiva di nuovo x casa) e dirgli due cose: ovvero che da parte mia c'era interesse nel proseguire questo rapporto di conoscenza ma ovvio volevo fugare un po' di dubbi perchè la vaghezza la odio. Purtroppo sbaglio edificio, dopo 6 ore e 30 senza pranzo passate nell'atrio quando invece l'esame era stato all'ultimo momento spostato da un'altra parte. Torno a casa, mi guardo allo specchio e credo di aver toccato il punto più basso. E' fine gennaio, inizia il mio dramma. Pianti continui, la paura di aver sbagliato qualcosa, la paura di essermi trattenuto troppo, l'errore di essermi innamorato (?) di lui e di averglielo fatto capire, non so più cosa pensare. E questo dubbio mi dilaniava. La sua assenza mi fa malissimo, diventa ufficialmente il primo pensiero appena sveglio, ogni momento ripenso a cosa avrei potuto fare, a cosa sarebbe potuto succedere, al contatto fisico, al suo sorriso. Non riesco ad eliminarlo dalla testa. Ma ormai in chat lo riconoscevo, continuava a cercare qualcuno x chattare, così mi fingo un altro e ci chatto, sembra tutto ok, gli chiedo come fosse andata con l'ultimo con il quale era uscito (cioè io) e risponde che "non era per me" e che "non mi interessava più di tanto". Vabbè, nulla di nuovo, ci può stare anche se in ritardo un rifiuto. Lui cerca persone mature, gelose ma non troppo, sensiibili, sincere. Io leggo schifito. Per ora si accontenta di conoscenze, ma alla parola relazione non dà tanta importanza, anche perchè non l'ha mai avuta.

 

Dopo un mese allora provo a rifarmi vivo. Ogni tanto gli chiedevo banalità, del tipo com'è andato l'esame, lui rispondeva a monosillabi, manco gli fregava di niente. Allora gli mando un msg per chiedergli se magari avesse avuto voglia di fare un giro "senza pensieri e paranoie" o magari di passare davvero al sodo, ma addirittura aveva cancellato il mio numero (non sapeva che fossi) ma cmq non aveva voglia, "ha chiuso" e la sera usciva con una tipa (che poi ho scoperto essere due amiche e nient'altro, grazie Facebook). La sera decido di scrivergli un messaggio di posta su FB, tra il malinconico e l'incazzato. Gli dico di non avermi affrontato a 4 occhi per chiarire la faccenda, che fosse evidente allora che non gli piacevo (anche se certo se n'è accorto in ritardo!) per un'eventuale storia, che tutto sommato non si sapeva che cosa sarebbe potuto uscire da questo rapporto e lo taccio di codardia (ovvio, io volevo stare con lui, e difficilmente mi sarei accontentato di vederlo come un semplice compagno di università). Mi risponde dicendo che s'è voluto staccare perchè mi ha visto preso e che forse ero stato il primo x il quale iniziava a provare qualcosa, lui che non è abituato a sentimenti nati in due settimane o a storie (non ne ha mai avute). Dice però anche che a lui piacciono le ragazze, che non si immagina una vita con un ragazzo, dice di volersi staccare da "questo mondo" (gli rinfaccio la chattata sgamata, si difende dicendo che non riesce ad essere drastico ma graduale), e dice che non ci sarebbe stato un altro da "reclutare" al posto mio perchè voleva provare a staccarsi dai ragazzi.

MI appiglio (errore!) al fatto che potesse provare qualcosa, gli chiedo di buttarsi, che se c'è una possibilità di doversela giocare, la risposta è ovviamente pessima, non devo farmi sentire più, "non volevo una storia", ed è questa frase che mi fa male perchè nessuno voleva una storia, io volevo soltanto vedere dove saremmo arrivati, ma è chiaro che io volessi di più dal rapporto. I dubbi continuano: prima pensavo che semplicemente non ero per lui, poi ora esce fuori il problema della relazione che non vorrebbe avere con un ragazzo, benchè sessualmente io, guardando lui, non avrei dubbi.

Continuo a non darmi pace perchè aumentano i rimorsi. Gli ho confessato di essere innamorato di lui, e la risposta di fare basta, di trovare qualcun'altro che mi meriti più di lui, era abbastanza citofonata. Ho l'impressione di aver perso un'occasione. Perchè ora quella frase "sono innamorato di te, purtroppo" non so se è veritiera. Era ed è tuttora un vero amore? La sofferenza fatta di pianti che provavo quando ha preso il treno oppure dopo aver brutalmente chiuso come si può classificare? Tutto questo al di là del sesso, anzi l'istinto puramente sessuale (dell'atto sessuale) in me non ha mai prevalso, anzi avevo pure difficoltà nel mantenere l'erezione (nascosta sotto i pantaloni) benchè mi piacesse follemente, mi piacesse tutto di lui. Ci si può innamorare di uno che hai visto 4 volte solo? E poi: la "scusa" delle donne è valida?

 

Credo di aver vissuto qualcosa di forte. Non penso sia semplice infatuazione. Credo di esserne innamorato. Come posso riconoscerne i sintomi? LO chiedo perchè non vorrei di nuovo fare l'errore di dirlo di nuovo alla prossima persona a cui vorrò bene, vorrei saperlo distinguere bene. Mi è successo di essere "innamorato" 4 anni fa con un ragazzo più grande, mi è bastato uscirci due volte (colpa anche del bacio dato da lui a me) per partire di testa, ovviamente era un rifiuto e la sofferenza è stata drammatica, raddoppiata quando dopo 5 mesi ha voluto mettersi con me ma il tutto è durato una settimana per interferenze esterne.

 

Boh, magari non sarò il solo che ha avuto esperienze simili. Se avete qualche idea dopo aver letto l'epistola di cui sopra (ed esserne sopravvissuti) mi piacerebbe sapere il vostro parere.

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Abbi pazienza ma secondo me è stata la tua fortuna non esserti concesso al 100% a questa persona, perché se tu l'avessi fatto adesso non piangeresti per un "chissà come sarebbe andata" ma per un "io lo amo e lo rivoglio per me". Si capisce lontano un miglio che questa persona non è confusa sulla sua identità sessuale, si capisce che sa benissimo di essere bisessuale ( o omosessuale? ) ma semplicemente non è la strada che ha scelto di percorrere nella sua vita, probabilmente preferisce stare con una donna e vivere una vita "apparentemente normale" che stare con un uomo con tutte le difficoltà ( inutile far finta di niente.. ce ne sono.. ) che comporta in questo Paese.

 

L'unico consiglio che sento di darti è di staccarti completamente da questa persona e di continuare la tua vita, fatti le tue nuove conoscenze, non è l'unico uomo che esiste sulla Terra e credimi neanche cambiando tutto ciò che hai fatto in passato la situazione sarebbe diversa adesso, perché il problema non sta dentro di te, e neanche dentro di lui, semplicemente ha scelto di vivere diversamente la sua vita e tu non puoi farci niente.

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Sì, concordo con phoenix.

Non mi preoccuperei al tuo posto di catalogare i miei sentimenti. Sono convinto che quello che proviamo per una persona sia esclusivo e non sentiremo mai due volte la stessa emozione.

Ora è normale che il tuo chiodo fisso sia "dove ho sbagliato?" ma, come ha detto phoenix, è stata una sua decisione. Punto e basta.

 

Sicuramente non è facile ma cerca di chiudere la porta e di lasciarti alle spalle questa storia.

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Sì, diciamo che non avevo mai pensato seriamente a come possa strutturarsi una relazione a due, anche perchè non mi è mai capitato. E anche quando la idealizzavo con questo tipo, la vedevo con un rapporto di amicizia "allargato", cioè si andava in giro, in posti, locali, bar, ovunque, senza la necessità di doversi per forza baciare in ogni momento x strada, perchè i momenti più intimi poi ci sarebbero stati, quindi penso che alla fine tutte queste difficoltà assurde dal mio punto di vista non ci sono o non sono così drammatiche, certo ti costringono a vivere un po' meno naturale di come potresti con una ragazza ma poi è questione di carattere.

La risposta che mi ha dato in effetti sulle ragazze l'ho rivalutata a posteriori e tutto sommato posso (anche perchè devo) accettarla. Inizialmente pensavo davvero che si trattasse di un rifiuto, dal modo in cui in chat con il finto io diceva di essersene interessato poco, e in quel momento infatti pensavo "ecco la scusa delle donne per evitare di dirmi che tanto non gli piacevo". Poi invece è sorta questa considerazione.

Essendo un tipo molto riflessivo e razionale è "naturale" che debba pensare sempre a tutto e la cosa è alquanto mortificante. Certo, pian piano vedo come il tutto sarebbe stato irrealizzabile. Quindi, dite voi, più x una sua decisione che esula dal fatto che io sia più o meno innamorato?

Il dramma è che questo tipo di ragazzo è quello che cerco, fuori dai giri, manco pare un gay, e ho sempre più l'impressione di avere difficoltà a trovarne un altro del genere (certo, senza questa testa magari). L'idealizzazione è partita anche per questo motivo.

Pian piano si cambia pagina.

Grazie ragazzi.

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Dice però anche che a lui piacciono le ragazze, che non si immagina una vita con un ragazzo, dice di volersi staccare da "questo mondo" (gli rinfaccio la chattata sgamata, si difende dicendo che non riesce ad essere drastico ma graduale), e dice che non ci sarebbe stato un altro da "reclutare" al posto mio perchè voleva provare a staccarsi dai ragazzi.

 

Questa è la conferma, del quanto sia instabile il ragazzo :rotfl: oltre che un semplicista :zzz:

 

In ogni caso, complimenti per la tua tenacia nel non concederti, se l' avessi fatto, ora si che saresti davvero messo male :roll: non entrando pienamente sul piano della fisicità ti sei risparmiato ulteriori "pare mentali".

 

Per quanto riguarda il riconoscere quando si è innamorati oppure no, beh, è tanto complicato, anche perchè il concatenamento di emozioni e di eventi che possono portare una persona ad innamorarsi per un' altra possono essere un non nulla, un' esperienza come un' altra.

 

Quindi il mio consiglio è di continuare su questa linea, di "serietà" di tenacia, di voler scoprire la persona prima di abbandonarvisi. Altro consiglio, abbandona le chat che si prolungano troppo nel tempo e quando ti chiedono il tuo ruolo sessuale, cerca di passare al prossimo il prima possibile. Ultimo suggerimento, continua a cercare, di ragazzi ce ne sono un' infinità anche fuori dai soliti giri gai :sisi:

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Avete uno strano concetto di "leggerezza".

 

Io credo che se ci avessi fatto sesso prima

l'avresti idealizzato molto meno.

 

E' possibile che "la storia delle ragazze"

sia solo un modo come un altro per scaricarti.

"Bisessuali" a 19 anni credo lo siano (stati)

il 70% dei gay, fa parte di un normale percorso

di repressione / accettazione.

 

Una regola precisa su come far innamorare

i ragazzi di cui noi ci innamoriamo non esiste.

 

In generale dimostrare poco attaccamento

funziona meglio che dimostrarne molto;

 

fare sesso dopo un po', funziona di più

rispetto a fare sesso subito;

 

ma fare sesso subito è meglio

piuttosto che ritardare troppo la cosa

 

(anche perchè altrimenti i rischi

di una eventuale "ansia da prestazione"

sono sicuramente maggiori:

meglio non ricamare troppo sull'aspettativa)

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Io penso che la bisessualità non c'entri niente, il ragazzo mi sembra uno dei tanti che si trovano in chat e siti di incontri vari. Anzi la storia sembra la classica routine di questi incontri che ho vissuto anch'io, anche se quasi sempre mi sono fermato prima. Ci sono tante persone che giocano così coi sentimenti altrui, trattandoti prima come la persona più importante e poco dopo come se non contassi nulla. Penso proprio che ciò che questo ragazzo provi per te sia quella brutta parola chiamata indifferenza, ti ha usato fin quanto gli facevi comodo e poi è sparito.

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@almadel

concordo su buona parte di ciò che dici. Sicuramente fare sesso subito avrebbe contribuito a demistificare questa mia idealizzazione, ma non mi andava di farlo, ho un concetto un po' mio del sesso (so stare anni senza) e non mi interessava in quei momenti più di tanto. Sul dimostrare poco attaccamento ti do ragione, anche se non mi sono buttato a capofitto, anzi, ho fatto del mio meglio per non assecondarlo sempre, ma è ovvio che ti ritrovi con delle opportunità da poter cogliere, dei segnali più o meno inconfutabili che ricevi, resisti una volta, due, poi inizi a cedere un po'. Io sono partito con le peggiori intenzioni, non avevo voglia di altre paranoie, però non avevo oggettivamente nulla su cui resistere. Magari davvero funziona la regola "più mi maltratti più ti voglio" ma anche questa va coi tipi, è fatica generalizzare. Dovendo comunque scegliere, me la sarei tirata un po' di più.

 

@alecs

da tempo ho abbandonato i locali gay. Dopo l'iniziale curiosità e un po' di "amici" gay me ne sono distaccato, ho capito di non essere fatto per quei posti (anche se può capitare una serata spensierata) però a parte le chat credo che sia davvero difficile incontrare qualcuno. Non so, nei locali etero non ho mai rimorchiato nessuno, nè alcuno approccio all'università, boh. Non ho il gayradar sviluppato forse, ma sono anche un po' timido per buttarmi nelle situazioni. Neanche a me piace partire dalle chat e per la verità neppure cercavo nulla. Però questa esperienza mi ha fatto capire delle cose di me che non sapevo di avere. Ad ogni modo ditemi voi dei posti dove trovare persone potenzialmente fatte al caso.

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Tu non hai sbagliato assolutamente niente!  :rotfl:

 

Lui sapeva benissimo cosa voleva fin dall'inizio.

 

Ho preso anche io una cotta con una persona (per giunta etero) vista davvero pochissimo. Ancora adesso non so spiegarmi la cosa, soffrivo come un cane perché non ricevevo attenzioni, anche minime. Tu conta che mi avrebbe fatto felice anche solo una buona amicizia...

 

Come si è risolta la cosa? Ho spezzato i contatti con questa persona e mi sono definitivamente rassegnato. Il giorno dopo ho deciso di tornare me stesso e credimi, sono miracolosamente riuscito a dimenticarmene.

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Non me parlare degli etero, uno beccato in palestra, ci si guardava, poi si chiacchierava, lo aiutavo ad alzare i pesi (cioè gli toccavo i bicipiti...), mi chiedeva di fargli i cd, una volta è venuto pure a casa mia per vedere il tragitto che doveva fare per andare a trovare UNA in Germania, e un paio di volte siamo usciti a fare un giro insieme in un locale...  Una scuffia paurosa, ma sapevo che era etero. C'era poco di platonico.

In questo caso la cosa era un po' più reale e qualche motivo per non pensare alla sola c'era, cioè stavolta non ho fatto tutto da solo.

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Per ben 2 volte sono stato scaricato in modi simili. La prima, da un ragazzo bisessuale fidanzato con una ragazza che prima con me ha fatto i suoi porci comodi (ma niente sesso, per fortuna), e poi mi ha detto che era pentito, troppo innamorato di lei, rimaniamo solo amici e bla bla bla.

Gli ho detto no e fuori dalle palle, amen.

 

La seconda, da un ragazzo conosciuto su Me2, con cui ammetto di essere andato un po' di fretta. Primo appuntamento già a limonare, secondo appuntamento concluso con la notte passata da lui.

Messaggini ed email sopra e sotto, con lui che diceva che si stava innamorando di me, io idem con patate, e conosciamoci meglio, e io voglio viverti e ma tu vuoi vivermi?, scleri vari, scleri eventuali. All'università invece di prendere appunti scrivevo il suo nome sul quaderno miliardi di volte, lui faceva lo stesso, e senza metterci d'accordo. Insomma, Biancaneve incontra il principe azzurro, ma nella vita reale è raro che si finisca a vivere felici e contenti.

Infatti lui voleva conoscermi meglio (scopavamo come i ricci e facevamo i romanticoni, ma di me sapeva poco e nulla, e s'è visto), ed è rimasto di sasso di fronte ad alcuni aspetti della mia vita che non tutti purtroppo hanno l'intelligenza di accettare. Conclusione: un giorno mi sto innamorando di te, il giorno dopo zero, e da allora non l'ho più visto nè sentito. Senza nemmeno un litigio, così, sparito.

 

Morale della favola? Sono esperienze che aiutano a formarti le ossa. Lui si è dimostrato indegno di te, si è nascosto abilmente dietro il dito della bisessualità, probabilmente voleva sesso e tu non gliel'hai dato subito (il fatto che voleva solo sesso lo deduco dalle cose che ti scriveva in chat prima di conoscerti). Pazienza Zapotek, auguragli buona vita, auguragli di trovare l'amore da una ragazza e magari di non divorziare da sua moglie a 40 anni dicendo "ma cosa ho fatto? nella vita ho sempre sbagliato tutto, sono gay e non riesco più a negarlo". Auguraglielo di cuore, e vai avanti con la tua vita. Meriti davvero di meglio, non accontentarti mai.

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Sono esperienze che aiutano a formarti le ossa. Lui si è dimostrato indegno di te, si è nascosto abilmente dietro il dito della bisessualità, probabilmente voleva sesso e tu non gliel'hai dato subito (il fatto che voleva solo sesso lo deduco dalle cose che ti scriveva in chat prima di conoscerti).

 

Su quello che scriveva ho sempre espresso delle riserve, ovvero non ci davo troppo caso, anche se era quantomeno sospetto (e infatti erano state le sue parole scritte a farmi resistere ai suoi approcci virtuali). Non credo volesse solo sesso, non avrebbe aspettato di certo 4 uscite per farlo (si sarebbe stancato prima), al massimo può essersi sentito rifiutato l'ultima volta quando mi sono voluto fermare, però non credo sia questo il motivo. Io credo invece che sia la commistione di due cose, il fatto di non volere una relazione e anche me stesso come persona da frequentare, cioè s'è accorto in ritardo che tutto sommato non ne valeva la pena. E a me ha fatto prevalere la scusa (?) della bisessualità transitoria ma ineluttabile.

Io invece ho riflettuto un po' su quello che mi ha lasciato. Ho "paura" che questi miei comportamenti siano stati favoriti dal bisogno di trovare socialità (esco molto raramente con un gruppone di amici, e benché conosca tutti non mi sono mai sentito troppo a mio agio, così la solitudine spesso è l'unica compagnia e di mio non sono solitario...), in lui magari ho visto una persona con cui fare esperienze, gite, che ne so, momenti di svago, ecc. cose che insomma si fanno con gli amici. Non vorrei aver confuso questo bisogno di amicizia vera con la cotta/innamoramento. Però sono altrettanto sicuro che il cuore batteva non poco specialmente in sua assenza, e quella mi pesava davvero troppo. Il modo in cui ci siamo lasciati in stazione non credo sia propriamente riconducibile al voler avere un semplice amico ma piuttosto ad una persona al mio fianco.

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Esattamente. Da come ne parli è evidente che da lui volevi e ti aspettavi ben più di una persona che ti aiutasse a combattere la solitudine. In effetti se in lui avessi voluto vedere solo un potenziale amico sarebbe stato decisamente più facile dimenticarlo, secondo me.

Ribadisco col dire che pazienza, piangere sul latte versato è inutile, anche perchè colpe non ne hai. E' un'esperienza in più, qui ti stai sfogando, stai traendo i fili di tutta la storia e questo ti porterà a migliorarti. Prendila così. :pausa:

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in lui magari ho visto una persona con cui fare esperienze, gite, che ne so, momenti di svago, ecc. cose che insomma si fanno con gli amici. Non vorrei aver confuso questo bisogno di amicizia vera con la cotta/innamoramento.

 

Questo è molto probabile, il fatto che tu abbia frainteso i tuoi sentimenti. Non ho un'esperienza tale da averne la certezza, ma sto pian piano capendo che, per chi è omosessuale, c'è la tendenza ad "accontentarsi" subito. Questo probabilmente perché, per le questioni che tutti conosciamo, abbiamo poca scelta... :pausa:

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Mmm Yorama, a me questo non capita. Preferisco stare solo che con un ragazzo che non mi piace, sarebbe una tortura.

Questione di carattere suppongo.

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La tendenza ad accontentarsi subito da dove viene fuori?

 

Non ne ho mai sentito parlare. :pausa: Oltretutto con i mezzi odierni, non possiamo dire di mancare di nulla e abbiamo ogni possibilità per decidere quando voler instaurare un rapporto. Forse qui si parla di tendenza a non volersi sentire soli ed accettare ogni chance pur di mettere fine alla solitudine, che è cosa ben diversa.

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Forse si qui si parla di tendenza a non volersi sentire soli ed accettare ogni chance pur di mettere fine alla solitudine, che è cosa ben diversa.

 

Volevo dire esattamente questo :pausa:

 

E' ovvio che nel dirlo ho riportato la mia esperienza e la realtà in cui mi ritrovo (per ora). Logicamente mi auguro che sia come dite!

 

Comunque, anche di coppie etero, ne conosco a bizzeffe dove almeno uno dei due sfrutta la relazione soltanto per sesso o per sentirsi meno solo...

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Chiarisco una cosa, forse sopra non la si comprende bene e non voglio essere frainteso.

C'è, è vero, una difficoltà di socializzazione dovuta alla mancanza di teste su cui contare, ma anche la volontà di poter costruire qualcosa con una persona con cui stai bene. Qualcosa che non si basa soltanto su pomiciate ad ogni angolo della strada o strusciate imperterrite stesi sul letto, non quindi una vita di relazione "piatta", ma un rapporto gioioso, fatto di esperienze, di condivisione di spazi e di avventure. Ma mi rendo conto che questo rapporto lo potresti avere anche con il tuo migliore amico. Qui c'è l'aggiunta della componente affettiva spinta che ti porta a vederlo come IL compagno di queste avventure. Credo che funzioni così in qualsiasi relazione anche etero, dove c'è altro oltre baci e carezze altrimenti che noia è (per carità, una noia bellissima)?.

 

Ad ogni modo questa esperienza, anche se finita male, mi ha rimesso in vita, mi ha dato energia, voglia di fare, di riorganizzarmi, di godermi questi momenti collettivi che effettivamente avevo perso per strada. Ho perso pure 6 kg, meglio di così...

Il problema però è che questo ragazzo mi è rimasto nei suoi tratti caratteristici, ovvero quegli elementi che ora purtroppo mi vanno a funzionare da termine di paragone con altre persone. Un tipo nuovo è x x x, ma caspita, quello di prima era y y y ed era meglio. E' massacrante. Magari sono ancora fresco di delusione e il distaccamento non si è ancora compiuto.

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ci sono degli aggiornamenti.

Intanto, dopo, ricordo, aver detto che nonostante io fossi stato il primo per il quale iniziava a provare qualcosa, voleva dedicarsi alle ragazze perchè una vita con un uomo non la vedeva, che non voleva una storia, che il distaccamento dal "mondo gay" non poteva essere drastico ma graduale (l'avevo beccato in chat gay alla nuova ricerca di qualcuno) anche se dice che non ce ne sarebbe stato un altro dopo me, in chat continua a starci ma non molto frequentemente. Tempesta di messaggi la pubblica, "ciao sono solo in camera, chi mi viene a fare compagnia" oppure "chi chatta? qualcuno per me?", e non si capisce se cerchi compagnia interessata o un partner per tresette (dice di non sapere cosa fare quando è da solo, ma santo cielo io non cercherei mai compagnia a tempo in una chat gay...), perchè poi ci chatti e insomma ti chiede sempre di vedersi, quindi...

La cosa quindi mi faceva presagire che il fatto di sentirsi "non gay" sia più una scusa che una vera motivazione, che è quella di avermi bruscamente scaricato (leggasi papiro di apertura).

 

2 sett fa ci siamo lasciati in malo modo, mi aveva chiesto di non cercarlo più, di rimuoverlo, di cercare qualcun'altro ecc. NOn mi aspettavo certo di risentirlo.

E infatti ieri sera di punto in bianco mi contatta su msn (non ha mai cancellato né bloccato il mio account). "Ciao, come va?", mi chiede, parliamo del + e del -, continua come sempre a fare le faccine sorridenti, mi chiede se sono uscito o incontrato qualcuno, rispondo di sì (uno ci sarebbe, è la verità) ma che non c'è nulla, nonostante alcune proposte da vagliare. Lui dice di essere contento, gli dico che un po' mi conosce e che ci vado coi piedi di piombo e lui se ne esce così: "si ma nn fare come me altrimenti ti rimangi il gomito di nuovo"...

Vabbè, no comment, tatto zero (sa che sono cotto di lui e lui gioca, ma complimenti idiota!). Insomma fa il curioso, vuole sapere chi è e di dov'è questo mio corteggiatore, gli dico che in realtà non mi prende molto e lui "dillo che ti sono piaciuto solo io ahahhaah", gli rispondo di sì (certo, potevo distruggerlo ma non sono capace, ma soprattutto volevo vedere a che gioco giocasse o fino a che punto arrivasse). Provo un po' a dargli corda, ma gli faccio notare che mi sta prendendo x il culo (e lui: "oh scusa non volevo", mamma mia!) ma poi "penso che ti rimarrò x sempre!".

Tengo la conversazione con impressionante nonchalance da parte mia, fino all'affondo finale, dopo un po' di frecciatine: alla fine lui fa "bene vado a farmi una sana scopata, ci sentiamo!" e non ci vedo più. Io: "allora salutami il malcapitato di turno". Se la prende a male, "ce l'hai proprio con me eh? stavo scherzando, cmq buona fortuna". Ma che comportamento è? E io: "beh finora mi hai stuzzicato, e perdipiù penso che tu voglia che io sia geloso nei tuoi confronti ma non so perchè". Ovvio, lui di rimbalzo: "geloso di chi? di cosa? ciao!". Fine.

 

Alcune considerazioni. Mi scuso per la plateale "monellità" del discorso. Ma è evidente una totale mancanza di tatto da parte di uno che sa che l'altro è stato male per te o che cmq è cotto di te. Le frecciatine sono inutili e di cattivo gusto. Potevo ovviamente pormi in maniera più dura e intransigente, potevo chiedergli benissimo "mi dici perchè diavolo fai queste uscite del genere?" ma ho voluto vedere fino a che punto si spingeva. Non avevo né ho più speranze di un ricongiungimento (chi ci starebbe, d'altronde, con una persona così limitata?). Ma mi ha fatto strano che se la sia presa con la battuta sulla scopata. Perchè farla, una battuta così? Per vedere come avessi reagito? Che risposta si aspettava?

Potevo ovviamente stroncarlo visto i precedenti, ma sono di animo buono e soprassiedo. Ma mi ha fatto strano che se la fosse presa (e mi pare una mia reazione tutto sommato contenuta...) dopo che mi stuzzica sapendo quanto mi piace. Mi è venuto spontaneo dirgli che forse mi vuole geloso, ma a che scopo? Che cosa vuole ancora da me? Tutte le domande sul nuovo tipo: magari sapendomi impegnato si scarica la coscienza ("l'ho fatto soffrire, adesso ha trovato qualcuno e così non pensa più a me e vive bene"), ma è la battuta della scopata (decisamente brutta) che m'ha fatto capitolare...

Potrei chiederglielo tanto semplicemente ma non voglio più sporcarmi le mani. Mi sono stancato. Queste indagini sono a mo' di depurazione dal male! :awk:

 

Ovviamente non ci devo ricadere. Sono ancora fresco di rottura ma abbastanza consapevole dei rischi del mestiere.

Voi che ne dite?

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  • 2 months later...

Beautiful? Bazzecole.

Torno con gli aggiornamenti a distanza di due mesi. Direi che ce n'è di materiale a vita per i sociologi e Paolo Crepet (se solo si sforzasse di fare un salto da queste parti invece di rispondere ai bimbominkia su DipiùTV).

 

Siamo rimasti con la conversazione irritante di cui sopra. Le indagini sono continuate. Le sue chiamate pure, trilli e domande su probabili corteggiatori, richieste di "scopate" giusto per innervosire il sottoscritto. Riesco a tenere i pensieri a bada, da una parte mi piace (sono autolesionista) di non aver del tutto chiuso con lui e che lui sia tornato a galla in qualche modo, ma dall'altra non riesco a sopprimere l'istinto da Cluedo e voglio vederci più chiaro. Lui continua a trillare, è sempre in chat alla ricerca, ma vede anche me in chat e quindi o mi contatta (o se non lo faccio io ti chiede perchè) o in pubblica fa lo stizzito. Sì, insomma, il peggio monello. Le frecciatine sono costanti (si inventa fidanzati immaginari di continuo).

Finchè io inizio a sentirmi virtualmente con un altro ragazzo (che chiamerò X), molto più in gamba (che poi scoprirò che aveva pure il tipo tra i suoi contatti e che quindi si sentivano pure). X sembra un po' preso di me (nonostante si professi etero - sì, un altro, ma c'avrò la calamita?) e vuole tenersi il tipo lontano, visto che non gli era mai andato a genio (sempre senza conoscerlo personalmente). Così X si inventa che io e X stiamo insieme per vedere come reagisce il tipo. Il quale, ovviamente tardo, ci arriva tardi a capire che X esce con me, dice che X ne è felice, e mi augura che possa andar bene, "sperando che non ti tratti come ti ho trattato io", spera di poter sempre contare su di me e di aver capito tante cose, gli dico che beh non è stato certo colpa mia ciò che era successo tra di noi, e che io "sto bene con chi vuol star bene con me", dice di aver fatto solo casini e di pentirsene, di essere stato stupido ed insensibile e di sapere ora cosa vuole davvero. Fin qui tutto prevedibile, io come al solito non riesco a fare il cattivo e gli dico che non ho problemi a sentirlo, reggo la parte del fidanzato di X anche per capire le sue intenzioni. C.V.D., vedendomi impegnato scatta il senso di colpa e il rimorso (farlocco?).

 

Nel frattempo io mi sento sempre con X, che avrei visto per la prima volta qualche giorno dopo, e capisco che ci tiene, e che ad X urta il tipo. Ma sa che purtroppo ci avevo preso la fissa e del rischio di altre delusioni. Pure X è particolare, ha la collezione di contatti maschili bloccati, entra pochissimo in chat e non incontra mai nessuno (vita da etero e francamente non ho troppi dubbi). Non a caso ci siamo visti per la prima volta in circostanze assurde, perchè così doveva essere. Ma non se la sente di uscire di nuovo, sta bene così, e quindi ok. Ma ovviamente non stiamo insieme, e questa storiella raccontata apposta per tenersi alla larga il tipo mostra velocemente la corda. Quando diventa a miei danni un handicap per approfondire che cosa abbia in mente il tipo.

Il tipo continua a trillare, millanta crisi alimentari, chiede se posso andare a casa sua, continua a ripetermi di avermi trattato da cani e di avermi deluso, dice che sono stato "il primo ragazzo verso il quale ho provato qualcosa e forse è stato questo che mi ha fatto allontanare da te". Gli dico che non so se sta dicendo cazzate, ma che alla fine se ha fatto quello che si sentiva non vedo perchè ora debba recriminare. Non nego a me stesso che la situazione verso di lui non è stata ancora metabolizzata, mi interessa ancora ma devo capire a che gioco sta giocando. Mi invita ad una festa ma non vado, sta mezzora al telefono implorandomi di raggiungerlo, ma resisto. In compenso però decido cmq di incontrarlo la sera dopo prendendo un aperitivo e parlando un po'. Si dimostra molto socievole e disponibile, ripete le stesse cose di cui sopra, di aver capito ora cosa vuole e soprattutto illustra per benino tutta la sua attività da gay da un anno a questa parte (cioè, il tipo ha avuto più esperienze di me, quindi ma che bisex o donne, tutte minchiate, è più gay di me). Io sono contento di sentirlo, ma per il momento rimango tranquillo in attesa di vederci più chiaro e di dissipare i dubbi. Successivamente vado a trovare x la prima volta X, molto carino e simpatico, tutto ok. Ma il pensiero del tipo continua.

 

Ammetto ben presto che il tipo mi interessa ancora. La settimana successiva decido di incontrarlo di nuovo x scambiarci due parole, gli faccio notare come non conosca bene né lui né X e che forse era meglio approfondire prima di prendere decisioni, e che cmq questa volta avrebbe dovuto darsi da fare per riconquistarsi la fiducia (sè, magari). Il fatto di essere fintamente legato ad X mi inizia a pesare, perchè in fondo non c'è nulla di serio, e iniziano ovviamente le paranoie. Parlandoci col tipo, cmq, noto la solita attrazione ma oltre a quella, mi riferisco a discorsi, mentalmente, ecc. sono poco stimolato. Il tipo intanto continua a cercare in chat (glielo faccio notare, lui giustamente dice che cercare altre persone non vuol dire che non gli interesso, e cmq mi sentivo con X e non se la sentiva di farsi troppo avanti con me in suo rispetto O_O). Alla festa poi decido di andare, lungomare, passeggiatina, frecciatine e insomma finisce a pomiciata in spiaggia -.-, cosa prevedibile e prevista dal sottoscritto, che sapeva il rischio a cui andava incontro ma l'attrazione era evidente e non mi andava affatto di sottrarmi. Era fine aprile. Nei giorni successivi ci siamo sentiti tutti i giorni con squilli, msn e messaggi, io evitavo di contattarlo perchè preferivo che lo facesse lui (per dimostrarmi fino a quanto ci tenesse di farlo) ma insomma ci tenevamo in contatto, sempre castamente, perchè quello che gli avevo detto poi a voce era di andarci piano (soprattutto io) per conoscersi un po' di più e capire meglio cosa fare. Ma era evidente che io pensavo ad un solo finale ma sapevo bene ciò che era successo all'inizio (ciò che lui dice di fare come se non fosse mai successo nulla) e ci andavo cauto per evitare ulteriori delusioni.

 

Nel frattempo X ha attacchi di gelosia, si trova spesso a discorrere su msn col tipo e viene a sapere che ci siamo baciati. Apriti cielo (ma questo sarebbe materiale per un altro topic). Per alcuni giorni non vedo il tipo, ogni sera trova un motivo per non vedermi (stanco, cinema, film, serata con amica per forza se no lo uccide) e addirittura dice di andarci piano (LUI LO DICE! non dovrei dirlo io, no dico) e di non avere fretta. Inizio a storcere il naso, lui tutto tranquillo x i cazzi suoi (ma suoi squilli e sms non mancano mai) e io che aspetto per vederlo (anche se inizialmente penso di riconoscere che ok la sua presenza mi fa piacere ma non è indispensabile). Quando posso io non può lui, e viceversa. Ovviamente, errore. Lo ri-incontro 12 giorni dopo a casa sua, mi invita lui, mi fa notare come X gli avesse intimato di trattarmi bene altrimenti se la sarebbe presa col tipo in caso di ulteriore sofferenza nei miei confronti (questa cosa la sapevo già), poi stiamo la sera sul letto. Io ci sto molto bene, lui ogni tanto dice "ma perchè con te sto così bene", ci raccontiamo vecchie esperienze (e non fatico a dire che ogni tanto mi urta quando parla di altri), lui dice di star bene ma di non sapere che cosa vuole realmente (nei miei riguardi, credo) e di non volermi creare altri problemi, anche perchè quella volta si voleva divertire (e non impegnarsi) e ha detto quelle minchiate sulle ragazze, e cmq dice di aver scoperto questo "mondo" da un anno e di voler continuare a conoscere ragazzi (figurarsi se a me potrebbe star bene una cosa così, ma giammai). Io gli dico che ok mi piace e tutto, ma che non sono più disposto ad aspettarlo ancora troppo tempo, cioè inizio a pretendere che si dia da fare se è quello che vuole, altrimenti è inutile stare abbracciati. Dico, si è rifatto avanti lui apposta (sicuramente per la sindrome del "desideri una cosa di altri e poi una volta avuta, non la desideri più"), quindi non penso voglia fare una figura pessima. E l'avessi mai detto.

 

Altra settimana passata (la scorsa) senza vedersi, avevo il sabato libero ma aveva già un altro impegno, mi dice di fare x la domenica sera e gli dico allora di farmi sapere. E silenzio di tomba. Torno domenica sera a casa e scopro che è stato tutto il pome in chat a cercare qualcuno x uscire la sera O_O, ovviamente silenzio su msn, io evito di contattarlo perchè mi iniziano a girare le palle. Me la sono cercata, senza dubbio, e mi rode perchè con lui ci sto bene, mi piace troppo, ma riconosco che mi sento trattato a pedate nel culo. Il silenzio prosegue, ovviamente. In serata gli faccio uno squillo e risponde allo squillo, stop.

Vengo a ieri sera. Entra in chat, vede che saluto uno, e così mi trilla su msn e si disconnette dalla chat. Solite domande, che fai, ecc (io: "perdo tempo") e che non aveva soldi nel cell quindi non poteva rispondermi (ma, rispondermi a cosa se non l'ho chiamato? e poi, per chiamarmi ce so tanti mezzi, ma evidentemente non hai interesse). Lo cago il giusto e via a letto.

 

Fine dei giochi. Sabato se ne torna a casa sua (venerdì è il suo comple e per di più c'è una mega festa, quindi figuriamoci cosa potrà combinare -.-). L'idea è di parlarci chiaro e tondo domani sera, gli do in regalo un dizionarietto di italiano (visto il suo analfabetismo spiccato - no dico, qualcuno non sa cosa vuol dire "parcella"?) sperando che abbia dieci minuti da dedicarmi. Gli dico che mi sono stancato di questa situazione, che sta facendo una figura pessima visto che è stato proprio lui a rifarsi vivo, che non mi merita di certo. Tutte 'ste paranoie mie (ma a qst punto anche sue, o no?) mi hanno stancato, cioè dove sta il problema nel vedere come va e buonanotte? E poi, ma almeno escici con il sottoscritto, cos'è che ti urta?

L'intenzione è questa. Anche se ovviamente vis-a-vis so che metà dell'arringa la dimenticherò. Ma non so che fare. Stavolta vorrei rinfacciargli per benino tutto, e farlo sentire squallido, ma alla fine a che pro? E se passassi sopra? Tanto cmq, anche nell'ipotesi più rosea, qst estate l'avrei visto di rado e considerata l'inclinazione festaiola del tipo sarei morto di gelosia il giorno dopo.

So arrivato persino a pensare di doverlo corteggiare, ma ne vale la pena? Vorrei stare con lui, ma non lo posso imporre, come se ne esce? A me piace, non c'è niente da fare e lo vorrei a fianco a me. Anche se sono cosciente che non mi merita manco un minimo.

Forse ne uscirò con un bel vaffanculo?

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Diciamo che mi trovo in una situazione simile, dove il "tipo" è ben convinto della sua sessualità, ma non di quello che vuole, o meglio io non l'ho ancora capito. Sono in bilico con lui, mi trattiene in una situazione né positiva e né negativa, e la cosa mi manda in bestia, non ostante mi piacia sempre di più.

 

Diciamo che, nella mia situazione, voglio aspettare ancora un po' perché ho in mente solo lui, continuando ad umiliarmi e calpestando quel poco di dignità che mi rimane nel cercare di rivederlo, quando magari riuscirò a prenderlo e parlargli chiaramente. Se puoi, fai lo stesso.

 

Se continua ad essere poco chiaro, mettiti l'anima in pace e salutatalo per sempre!

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contattato prima, ok per i dieci minuti di confronto, immaginava già che ce ne fosse la necessità e pensa già di sapere che cosa avrò da dirgli (eh beh non ci vuole poi molto)...

dice "mi sono reso conto che non possiamo andare avanti in questo modo", che sono una persona stupenda ed è sicuro che mi avrebbe dato solo casini, quindi al massimo amici. Stessa frase pronunciata nella prima parte della vicenda, belli i deja-vu.

Dice di voler essere sicuro di quello che fa (e ha paura che lo meno).

Ma forse è semplicemente troia. Mi passate il termine?

 

Sto preparando l'arringa cercando di argomentare punto per punto tutte le sue malvagità. Deve capire di aver fatto una figura pessima.

A domani per gli aggiornamenti.

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