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[Film] Diverso da chi?


Fulmine

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La storia non è neanche così assurda anzi può capitare a tutti di innamorarsi della stessa persona. Sembra carino dal trailer!  :sisi:

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c'è anche la cosa contraria dove c'è la lei lesbica e il lui etero innamorati della stessa ragazza...(Gray Matters)... con la differenza che lì i due protagonisti sono fratelli!

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Un gay che se la fa con una donna, dopo baby love e un altro pianeta questo è il terzo film che batte su questo argomento, inziano ad essere troppi per i miei gusti... :sisi:

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Un gay che se la fa con una donna,

eh???? ma il film non parlava di un uomo gay e una donna etero innamorati dello stesso tipo??

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eh???? ma il film non parlava di un uomo gay e una donna etero innamorati dello stesso tipo??

 

Sì, ma poi il suddetto tipo (che sta con l'uomo) se la fa con lei di nascosto, o almeno così sembra dal trailer.

 

Il film sembra abbastanza scanzonato, però in tempi di "Luca Era Gay" mi fa un po' paura il tipo di messaggio che potrebbe passare  :rotfl:

 

 

Appunto, già il tema anche se preso per scherzo è cmq secondo me delicato, poi con l'ultimo festival passato è come gettare benzina sul fuoco...

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Continuiamo a cavalcare l' onda per discuterne, è l' unica cosa che ci rimane da fare :sisi:

 

(In ogni caso andrò a vederlo, pare interessante, nonostante sia un film italiano :rotfl:)

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Continuiamo a cavalcare l' onda per discuterne, è l' unica cosa che ci rimane da fare :sisi:

 

(In ogni caso andrò a vederlo, pare interessante, nonostante sia un film italiano :rotfl:)

 

Penso che lo andrò a vedere anch'io, anche se l'idea di vedere una storia tra un gay e una donna per la terza volta non mi attira granché...  :roll:

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  • 2 weeks later...
beautiful_soul

Dal trailer credo che sia davvero divertente , spero di andarlo a vedere sono troppo curioso . Poi cè Luca Argentero che ormai è dventato un icona gay e recita anche in film di tematica gay , chisà se lo è pure lui hehe , magari , cosi avrei più speranze  :awk:

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Diverso da Chi?: Recensione in Anteprima

 

Diverso da Chi? (Italia, 2009) di Umberto Carteni; con Luca Argentero, Claudia Gerini, Filippo Nigro, Antonio Catania, Francesco Pannofino, Giuseppe Cederna, Rinaldo Rocco, Antonio Bazza.

 

Italia, profondo Nord. Piero è un omosessuale dichiarato, convive da 14 anni con un uomo, è un attivista del movimento gay e fa parte del consiglio comunale. Qui, dai ‘capoccia’ del proprio partito, di Centro Sinistra, viene volutamente mandato allo sbaraglio come possibile candidato Sindaco in delle primarie palesemente pilotate. Il caso però vuole che sia proprio lui a diventare l’aspirante primo cittadino. Per tenerlo a freno, e bilanciare politicamente il tutto con un’ala più centrista e cattolica, gli viene affiancata, come vice sindaco, l’ultra moderata e tradizionalista Adele. Tra i due c’è una totale instabilità, politica, culturale e caratteriale, pronta però a trasformarsi in clamorosa e focosa passione…

 

Ad un mese dalla tanto chiacchierata Luca era Gay sanremese di Povia, in sala arriva quella che possiamo tranquillamente etichettare come la trasposizione tarocca ed ancor più fastidiosa, perchè mascherata da commedia, Diverso da Chi? . Eccessivo e a dir poco inspiegabile il messaggio voluto mandare da Umberto Carteni, regista della pellicola, così come ancora più incredibile pare il ’sostegno ufficiale’ dato dall’Arcigay, capace di segnare un clamoroso e magnifico autogoal…

 

Per settimane abbiamo visto Aurelio Mancuso e Franco Grillini, presidente e presidente onorario dell’Arcigay, saltare da una trasmissione televisiva all’altra per esternare giustamente il proprio sdegno nei confronti della canzone sanremese di Povia, che portava sul palco dell’Ariston la storia di un misterioso Luca, tornato etero e felice dal giorno alla notte dopo un “periodo d’omosessualità”, dovuto ad un’infanzia difficile e travagliata.

 

A meno di un mese da quelle polemiche, ecco che arriva Diverso da Chi?, film sostenuto ufficialmente sia dall’ArciGay che da ArciLesbica, che a questo punto dovranno fornire spiegazioni, per non finire nell’ovvio e giustificato ridicolo. Dallo sbraitare contro Povia si è passati allo sbavare sulla coppia Argentero/Nigro, della serie “W la coerenza”. Talmente assurda, farfugliata, fastidiosa e surreale la trama da sfociare nella fantascienza più estrema, da rendere quasi più credibile e sensato Star Trek!

 

Luca Argentero veste i panni di un 35enne, felicemente ’sposato’ con un uomo da quasi 15 anni. I due convivono, sono felici, hanno una ‘famiglia d’amici’ unita ed affiatata. Dichiarato anche con i propri genitori, ed addirittura con un padre diventato attivista per i diritti dei gay dopo aver scoperto l’omosessualità del figlio, Argentero è un volto nuovo della politica italiana. Un consigliere comunale in una misteriosa città del profondo nord, di destra e pronta a torare alle elezioni per eleggere il Sindaco.

 

Mentre quello ancora in carica continua ad alimentare odio razziale, innalzando muri su muri, il partito di centro sinistra si ritrova a dover mettere in pista per la battaglia elettorale proprio Piero, trovatosi dal giorno alla notte con i riflettori puntati contro. Per cercare di rattoppare l’incredibile ed inattesa candidatura, al suo fianco viene piazzata una donna di centro, Adele, ferrea e pronta a tutto pur di difendere la famiglia tradizionale e tutto ciò che le ruota attorno.

 

I due ovviamente non si possono vedere. Se uno dice A, l’altra dice Z, hanno programmi politici totalmente differenti e non fanno altro che sputarsi veleno addosso. Peccato che quella stessa ostentata diversità celi un’insensata attrazione fisica, pronta a trasformarsi in ambiguo e altalenante amore…

 

—SPOILER—

 

E qui casca l’asino. E qui la visione di Umberto Carteni del mondo omosessuale supera forse addirittura quella del caro ed ormai celebre Povia, in quanto a voli pindarici. Carteni, infatti, vorrebbe far passare come credibile la storia di un uomo (e non di un ragazzo alle prime armi chiamato magari a confrontarsi con i primi e perchè no anche giustificati dubbi sessuali), di 35 anni che ammette di non esser mai riuscito a far sesso con una donna, che da sempre prova attrazione per i ragazzi, che da 15 anni vive ed è simbolicamente sposato con un altro uomo, che è dichiarato con i propri genitori e con il mondo intero, che è felicemente e serenamente gay, che mai e poi mai si etichetterebbe come bisessuale, che lotta attivamente per i diritti degli omosessuali e che come per magia, dal giorno alla notte, perde fisicamente la testa per una donna a tal punto da innamorarsene!

 

Una donna con cui fare sesso più e più volte, capace di non farti pensare ad altro che a lei, di farti diventare geloso, una donna che ti porta a “tornare” eterosessuale, per poi pentirsene e “ritornare” omosessuale, neanche stessimo parlando di un cambio d’abito. Una donna con cui avere addirittura la possibilità di diventare padre, tanto da concepire e prendere in considerazione un ‘triangolo d’amore’ , con lei e con l’altro, fino al fastidiosissimo finale (perchè venuto male ed incapace di far arrivare il messaggio di ‘apertura sociale e culturale’ che in realtà si voleva far arrivare) in cui lo stesso bimbo, dinanzi ad un tema che chiede semplicemente “parlaci di tuo padre…”, tentenna perchè inserito in una realtà in cui di padre non ce n’è uno solo ma ben due!

 

Tutto questo e molto altro è Diverso da Chi?, commedia paradossalmente anche divertente ed incredibilmente convinta di ‘patteggiare’ per il mondo omosessuale, tanto da aver fatto proprio inspiegabilmente anche il sostegno delle maggiori associazioni gay d’Italia. Peccato che il film finisca per portare in sala una non verità, una storia talmente surreale da trasformare i film di David Lynch in capolavori del neorealismo. Qualcuno dovrebbe spiegare a Umberto Carteni che l’omosessualità non è un interruttore della luce. Non esiste nessun pulsante per diventare gay o etero a seconda delle giornate o delle persone che si incontrano per la propria strada. On/Off non funziona anche con la sessualità. L’omosessualità è soprattutto attrazione nei confronti delle persone dello stesso sesso. Un uomo che dopo 35 anni di omosessualità accettata ed accertata si scopre eterosessuale e si innamora fisicamente (attenzione non mentalmente, qui si parla di pura e semplice attrazione fisica!) di una donna, senza dimenticarsi in tutto ciò del proprio uomo, non è semplicemente credibile, soprattutto se portato all’estremo come in questo caso. E che non si venga a dire che “si sta raccontando solamente una storia, perchè non potrebbe capitare?“, Povia Docet, perchè questa storia ha al suo interno un messaggio talmente ambiguo ed incapace di arrivare ad un punto ben preciso da non poter passare inosservata. Ci sono modi e modi di raccontare determinate storie…

 

Dalla Francia 6 mesi fa è arrivato un film molto simile a questo, Baby Love, capace però di toccare più o meno gli stessi argomenti con un modo totalmente differente, lontani anni luce dal modo in cui sono stati trattati in Diverso da Chi?. Qui quegli stessi argomenti, infatti, vengono portati all’estremo e stuprati dal buon senso! Con Diverso da Chi? si esagera, si spinge troppo sull’accelleratore del paradosso e del surreale, trasformando il tutto in un minestrone sessuale in cui l’unica diversità presente è quella mentale del protagonista, che per 35 anni si è svegliato gay, per poi scoprirsi etero e rimanere così in un limbo identitario!

 

A salvarsi dal folle cataclisma dello script una divertentissima e brava Claudia Gerini, su cui poggia l’intero film, affiancata da un buon Filippo Nigro e da un impacciato e sinceramente poco convincente Luca Argentero, probabilmente imbavagliato dentro un personaggio talmente fluttuante da risultare ingestibile e poco credibile dal primo all’ultimo secondo.

 

Ciò che ne viene fuori è una commedia capace anche di far sorridere e di regalare momenti molto divertenti, soprattutto prima che scoppi l’assurda passione sessuale tra lui e lei, costruiti però su una storia che si meriterebbe tutto tranne che un appoggio ufficiale dalle associazioni omosessuali. Come l’ArciGay, invece, abbia potuto prima scatenare cataclismi contro Povia ed ora appoggiare questo Diverso da Chi? resta davvero un irrisolvibile mistero. Avranno dato il proprio consenso senza aver visto il film nè letto la stesura definitiva della sceneggiatura, fidandosi ad occhi chiusi delle presenze ‘gay friendly’ di Argentero e Nigro? O avranno chiuso un occhio di fronte a tutto ciò facendo finta di notare solo la realtà finale di due “omosessuali padri”, tra l’altro malamente rappresentata, e l’evidente critica all’intera classe politica di oggi, Partito Democratico in testa? Si attendono risposte dai diretti interessati. Nell’attesa, recuperate Baby Love, è un consiglio…

 

Uscita in Sala: 20 marzo

 

Voto Federico: 4

 

da CineBlog.it

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Poi cè Luca Argentero che ormai è dventato un icona gay e recita anche in film di tematica gay , chisà se lo è pure lui hehe , magari , cosi avrei più speranze  :rotfl:

 

Sorry, fidanzato con la fimminissima doppiatrice Miriam Catania :rotfl:

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Visto ieri: filmetto leggerino (a paragone Gran Torino era Fellini  :salut:), alcune battute simpatiche, trama banalotta...voto 6, guardabile per una sera.

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Maes Hughes

sono andato a vederlo al cinema con un'amica. E' carino dai, anche se un po' improbabile che un gay se la faccia con una donna...infatti in una scena lo dice anche lei, e gli da del bisex e lui si offende XD (spero sia bisex il personaggio appunto). Il finale mi ha lasciato un po' strano, non commento altrimenti spoilero a chi vuole vederlo, ma non so che idea dia...vabbè che dobbiamo sempre tener conto che si tratta di commedia...però!

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sul sito dell'associazioni cattolica esercenti cinema ( http://www.acec.it/ ) si legge

 

Valutazione Pastorale:  Il merito del film è quello di affrontare un tema delicato, difficile e rischioso senza farne pretesto per lanciare proclami o messaggi. Al contrario, il copione sceglie la strada della commedia degli equivoci, un 'genere' nobile ma poco praticato in Italia che consente di creare situazioni vere e credibili accompagnate dal risvolto dell'imbarazzo semplice e un po' ingenuo, dell'incredulità e della sorpresa. Un canovaccio quasi vecchio stile, qui al servizio di argomenti contemporanei e attuali piegati alla esigenze di una comicità non volgare né pesante. Qualche eccezione può sollevarla il finale, un po' sopra le righe ma da considerare sempre inserito nel veloce girotondo degli equivoci, degli scambi di persona, delle sorprese. Dal punto di vista pastorale, il film é da valutare come complesso, e nell'insieme certamente brillante.

 

Utilizzazione: il film può essere utilizzato in programmazione ordinaria con qualche attenzione per la presenza di minori. Stessa cura é da tenere in vista di passaggi televisivi o di uso di VHS e DVD.

 

un film a tematica gay così ben accolto dai cattolici non puo' essere un buon film

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nulla, lo devi considerare un film fantasy, come quelli con babbo natale o miracoli improbabili, trasmutazioni, resurrezioni, lucaeragay, cose cosi' :salut:

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Non l'ho visto e non credo di volerlo vedere, di storie idiote su gay che si convertono in etero ho fatto il pieno per il momento...

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Non l'ho visto e non credo di volerlo vedere, di storie idiote su gay che si convertono in etero ho fatto il pieno per il momento...

 

Non sei il solo, in effetti non mi alletta molto....

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Molto carino e piacevole, e poi è girato a Trieste!  :sisi:

Molto simpatico il ribaltamento degli schemi (addirittura del pregiudizio gay) che viene fatto in questo film  :rotfl:

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Visto questa sera.

 

Che dire, sono entrato in sala senza grandi aspettative, e sono uscito felice e contento tanto quanto lo ero prima della visione.

Al di la della somiglianza tra le tematiche di questo film e la canzone di Povia, io vorrei far notare l'elevatissimo numero di luoghi comuni e stereotipi che sono contenuti in tutta la pellicola. (e intendo non solo stereotipi che si riferiscono al mondo omosessuale, ma anche a quello eterosessuale che viene completamente etichettato come omofobo)

è vero che si tratta di un film, e che quindi il regista, per tenere lo spettatore incollato alla poltrona, ha dovuto effettuare delle scelte e ha dovuto rendere il tutto un po' più "accattivante", ma è anche vero che il tutto viene troppo banalizzato.

Ma soprattutto, avendo sentito di gente che l'aveva (probabilmente per shcerzo) ribattezzato il "Milk all'italiana", mi aspettavo una cosa un po' più "impegnata".

 

Ad ogni modo il film è leggerino e scorrevole, improbabile il finale, gli attori non mi sembravano proprio proprio dei cani. (...)

Come voto darei un 5+ (ovvio, ciò è dovuto anche ai messaggi che involontariamente lascia passare)

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toraepantote

Anche io mi aspettavo un film che trattasse il tema dell'omosessualità in modo più serio (colpa del titolo?), in realtà si tratta di una commedia divertente piena di clichè e personaggi stereotipati. Se qualcuno spera in un approccio più profondo ne rimarrà deluso... sarebbe come aspettarsi riflessioni profonde dai film di Fantozzi. Inoltre, soprattutto per il finale, credo possa rafforzare alcune convinzioni degli etero ottusi.

Molto più verosimile il modo in cui viene rappresentata la politica italiana.. quella fa ridere nel film.. così come nella realtà!

A me ha solamente divertito!

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beautiful_soul

Io credo che dovrò aspettare che esca il DVD perchè nessun mio amico lo vuole andare a vedere , quando glielo chiedo mi guardano con una faccia che sembra tanto che mi vogliano uccidere . Vabè come non detto  :rotfl:

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Guest Masque De Vampire

A me sinceramente non mi attirava per niente vederlo, specialmente dopo aver visto il trailer.

Ne ho abbastanza di gay che si convertono e tornano etero.

E' un film leggero e comico, mi aspettavo che trattasse almeno un pò la tematica omosessuale seriamente, ma di serio non vedo nulla, solo buffonaggine e basta.

O almeno questa impressione mi ha dato il trailer,e vedo che è stata una giusta impressione.

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Visto stasera...che dire, ero gia prevenuto dopo le critiche lette, e facevo bene :D

Il film è strutturato quasi sul genere farsa, vorrebbe far ridere e spesso forse ci riesce...lo fa molto subdolamente però, per distogliere dal tema, secondo me, e facendo passare nel finale il messaggio che il concetto di famiglia è quello canonico...insomma, un film banale, portatore di stereotipi e che si salva solo grazie alla brava Claudia Gerini :D

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  • 1 year later...
Guest grandejoe

Il film so avere avuto alcuni problemi durante la lavorazione. Mi rivolgo a chi lo ha visto: se ci fate caso ad un certo punto il personaggio della Gerini sembra essere diventato qualcos'altro (il sindaco?) ma non si capisce. Insomma gli sviluppi sembrano essere differenti ma la cosa non è stata sviluppata. Anche il finale sembra attaccato con lo sputo e girato in fretta.

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