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EURISPES: PER IL 52% DEGLI ITALIANI OMOSESSUALITà è UNA FORMA D'AMORE


sugar85

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Roma, 30 gen. - (Adnkronos) - Nel "Rapporto Italia 2009" l'Eurispes ha voluto sondare le opinioni e gli atteggiamenti degli italiani nei confronti dell'omosessualita'. La maggioranza (52,5%) afferma di considerare l'omosessualita' una forma di amore come l'eterosessualita'; un terzo (33,3%) dichiara invece di poterla tollerare solo se non ostentata, mentre quasi un italiano su dieci (9,3%) la definisce immorale. Confrontando i risultati con quelli ottenuti nell'indagine svolta nel 2003, e' leggermente aumentata la quota di chi equipara l'amore omosessuale a quello eterosessuale (dal 49,2% al 52,5%), mentre sono rimaste sostanzialmente stabili le quote di chi sopporta l'omosessualita', ma solo se non espressa (32,8% nel 2003) e di chi la ritiene immorale (10,3% nel 2003).

 

 

 

Quale sarebbe la reazione se il proprio figlio rivelasse di essere omosessuale? Il 53,5% dopo una prima reazione di sorpresa accetterebbe la circostanza senza alcun problema. Il 13,7% tollererebbe il fatto, ma chiederebbe al figlio di non parlarne piu', il 12,7% non riuscirebbe ad accettarlo; solo una minoranza (2,2%) porterebbe il figlio da un medico pensando che si tratti di un problema momentaneo. Nel confronto con il 2003 risultano in calo coloro i quali accetterebbero col tempo l'omosessualita' del proprio figlio (dal 59,9% al 53,5%), mentre sono aumentati coloro che tollererebbero il fatto ma chiederebbero al figlio di non parlarne piu' (da 9,1% a 13,7%) e coloro che non riuscirebbero ad accettare la notizia (da 8,6% a 12,7%).

 

 

 

E' pero' diminuito il numero di quanti porterebbero il figlio da un medico (dal 7,8% al 2,2%). Le donne in generale si dichiarano piu' propense ad un atteggiamento di maggiore comprensione verso i figli che confessano la propria omosessualita': il 57,1% dopo la sorpresa iniziale non avrebbe problemi ad accettare la condizione omosessuale, contro il 49,9% degli uomini.

 

Il 60% degli italiani e' favorevole ad una forma di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali; eppure, ancora un italiano su dieci ritiene 'immorale' l'omosessualita': e' questa una delle contraddizioni messo in luce dal Rapporto Italia 2009 dell'Eurispes, i cui risultati sono stati presentati oggi. Il rapporto, di circa 1.100 pagine, e' alla sua 21.esima edizione ed e' stato realizzato intervistando ben 1.118 cittadini nel periodo dal 29 dicembre 2008 al 12 gennaio 2009.

 

Indagando, tra gli altri, il tema dell'omosessualita', l'Eurispes ha scoperto che, dal 2003 ad oggi, e' cresciuta leggermente la percentuale di chi equipara l'amore omosessuale a quello eterosessuale (dal 49,2% al 52,5%), mentre sono rimaste sostanzialmente stabili le quote di chi sopporta l'omosessualita', ma solo se non espressa (32,8% nel 2003) e di chi la ritiene immorale (10,3% nel 2003).

 

Finito poi il tabu' delle unioni omosessuali: se il 58,9% degli italiani si dice favorevole ad una forma di riconoscimento giuridico delle unioni omosessuali, il 40,4% ritiene anche che le coppie omosessuali abbiano diritto di sposarsi con rito civile. Poco meno del 20% degli italiani, quindi, appartiene alla fascia intermedia di chi e' contrario al matrimonio, ma favorevole alle unioni civili.

 

C'e' comunque ancora un terzo della popolazione (il 35,9%) che si oppone a qualunque tipo di riconoscimento. Nel 2003, quando agli italiani era stata chiesta la loro posizione sul matrimonio civile per le coppie omosessuali, la proporzione dei favorevoli era del 51,6%. Il passaggio, nel dibattito pubblico, dal matrimonio all'unione civile per gli omosessuali, 'ha probabilmente spinto - commenta l'Eurispes - alcuni ad accettare una forma di riconoscimento per le coppie gay, determinando un abbassamento della quota dei contrari in assoluto'.

 

Piu' della meta' degli italiani accetterebbe con 'sorpresa', ma senza 'alcun problema', la scoperta di avere un figlio gay e solo il 2,2% lo porterebbe da un medico pensando che si tratti di un problema momentaneo: una quota ridotta a un quarto di quanto era sette anni fa, quando il 7,8% avrebbe cercato di far curare un figlio omosessuale. A testimonianza della polarizzazione della societa' su questi temi, aumentano, pero', coloro che tollererebbero il fatto ma chiederebbero al figlio di non parlarne piu' (da 9,1% a 13,7%) e coloro che non riuscirebbero ad accettare la notizia (da 8,6% a 12,7%). Le donne in generale si dichiarano piu' propense ad un atteggiamento di maggiore comprensione verso i figli che confessano la propria omosessualita': il 57,1% dopo la sorpresa iniziale non avrebbe problemi ad accettare la condizione omosessuale, contro il 49,9% degli uomini.

 

Rimane invece deciso il no all'adozione per le coppie omosessuali: solo una minoranza del 19% si dice favorevole, ; a fronte del 69,1% dei contrari. La quota dei favorevoli si e' inoltre ridotta di otto punti percentuali rispetto al 2003 (27%), il che indica, secondo l'Eurispes, 'un ritorno di parte dell'opinione pubblica su posizioni piu' conservatrici'.

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per quanto mi faccia piacere, personalmente credo che i sondaggioni sulla popolazione vadano presi con le pinze.

 

in particolare non mi fiderei molto di questo

 

Quale sarebbe la reazione se il proprio figlio rivelasse di essere omosessuale? Il 53,5% dopo una prima reazione di sorpresa accetterebbe la circostanza senza alcun problema. Il 13,7% tollererebbe il fatto, ma chiederebbe al figlio di non parlarne piu', il 12,7% non riuscirebbe ad accettarlo; solo una minoranza (2,2%) porterebbe il figlio da un medico pensando che si tratti di un problema momentaneo. Nel confronto con il 2003 risultano in calo coloro i quali accetterebbero col tempo l'omosessualita' del proprio figlio (dal 59,9% al 53,5%), mentre sono aumentati coloro che tollererebbero il fatto ma chiederebbero al figlio di non parlarne piu' (da 9,1% a 13,7%) e coloro che non riuscirebbero ad accettare la notizia (da 8,6% a 12,7%).

 

facile dire "ah si, io accetterei un figlio omosessuale" *senza* avere un figlio omosessuale (o almeno senza sapere di averlo).

tra quella che si CREDE sia la propria reazione ad una situazione sconosciuta, e quella che SARA' effettivamente la reazione, spesso c'è un abisso di differenza

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Guest leduetorri91

giusto template... :awk:  pienamente d'accordo! :rotfl:

 

effettivamente, non si può avere la certezza dell'affidabilità di questi dati... sono decisamente confortanti, è vero ( :love: ), ma, oltre al fatto di essere stati presi solo su un piccolo campione di popolazione, dubito che chi parla di omosessualità sappia veramente di cosa stia parlando... :love:

per esempio...

 

un terzo (33,3%) dichiara invece di poterla tollerare solo se non ostentata,

 

...si aspettano che faccia parte della natura gay girare per la strada sculettando e con un cartellone che recita "sono gay"?!? O_o  :P

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non considererei troppo attendibile un campione di poco più di 1000 persone su una popolazione di poco meno di 60 milioni....

senza contare le marcatissime differenze tra le varie zone d'italia che renderebbero necessario come minimo campionare 1000 persone per provincia se si volesse avvicinarsi alla realtà, almeno a parer mio..

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Quoto quanto detto fin'ora.  Le statistiche presentate sono alquanto rassicuranti, ma personalmente tendo a dubitarne.  Sinceramente mi riesce difficile credere che circa una persona su due tra quelle che potrei incontrare per strada accetti di buon cuore l'omosessualita' o anche solo accettarla di buon cuore...  Saro' troppo disfattista?

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bhe, fondamentalmente viviamo in un mondo in cui l'omosessualita' semplicemente viene vista come una cosa "sbagliata", e quindi statisticamente un 50% di tolleranza non e' affatto un numero piccolo.

Poi ovviamente, il fatto che il mondo sia leso e che sia chiaramente assurdo vedere l'omosessualita' in certi canoni e' un altro discorso...  :D

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Un cinquanta percento di tolleranza perchè magari non hanno avuto fino ad ora un contatto del "terzo tipo"  :ok:. A parole è facile essere tolleranti, il problema è quando bisogna convivere con le altre realtà :D

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per quanto mi faccia piacere, personalmente credo che i sondaggioni sulla popolazione vadano presi con le pinze.

 

in particolare non mi fiderei molto di questo

 

facile dire "ah si, io accetterei un figlio omosessuale" *senza* avere un figlio omosessuale (o almeno senza sapere di averlo).

tra quella che si CREDE sia la propria reazione ad una situazione sconosciuta, e quella che SARA' effettivamente la reazione, spesso c'è un abisso di differenza

 

E' su posizione ipotetiche che si danno i voti anche i cambina elettorale e si condizione (o si dovrebbe) condizionare il dibattito pubblico.

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