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L'assessore regionale pro-pendolari *bloccato* dalla Polfer in treno


lux

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MILANO - Da alcuni giorni, l'Assessore regionale ai Trasporti della regione Lombardia prendeva vari treni (usati dai pendolari) per valutare la qualità del servizio offerto da Trenitalia; questa mattina però - sul treno Bergamo/Milano delle 7.32 (NdA uno dei peggiori) - è stato fermato e poi identificato dalla Polfer.

 

Durante questi "controlli" l'assessore Cattaneo era accompagnato da un giornalista e da un fotografo, che ha ripreso alcune immagini; Appena arrivati alla stazione di Lambrate - si apprende dal racconto di Cattaneo - il capotreno si è accorto del fotografo  ed ha subito chiamato la Polfer. «È sconcertante un trattamento da modello sovietico come nemico della patria - ha commentato Cattaneo -. Sono amareggiato e sorpreso che Trenitalia si preoccupi di chi fa le foto e non della qualità del servizio».

 

Durante un altro viaggio - fatto assieme al sottosegretario della Regione Lombardia Marcello Raimondi - Cattaneo ha anche visto due carrozze chiuse, aperte in un secondo momento, due carrozze senza riscaldamento e una sporcizia tale da aver trovato anche una bottiglia di spumante vuota.

 

«Quando siamo arrivati - ha spiegato Cattaneo - ho chiamato immediatamente il direttore nazionale del servizio regionale di Trenitalia Laguzzi, con cui ho un appuntamento questa mattina. Sono il loro principale cliente, come Regione, e fra le funzioni che ho c'è anche quella del controllo del servizio, che ho esercitato nel modo più elementare prendendo il treno e pagando regolarmente il biglietto. Negli ultimi cinque giorni ho preso cinque treni diversi. Sono sorpreso che non controllino i biglietti ma chi fa le fotografie».

 

LE FOTO IN TRENO - A proposito delle fotografie, l'ufficio stampa Fs fa sapere che, per motivi di privacy, da anni le ferrovie non autorizzano generiche riprese fotografiche e video sui treni di Trenitalia, salvo autorizzazioni particolari. Cattaneo non aveva comunque richiesto alcun permesso.

 

Fonte per rielaborazione notizia: Corriere.it

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che sciocchezze, richiedere un permesso per fare i controlli? e che visita a sorpresa è?

 

comunque non mi meraviglia, quando lavoravo per il comune in tandem con la municipale e andavamo a fare i controlli in siti e negozi, i proprietari erano sempre restii a darci retta se non avevamo dietro l'ufficiale brontolone che li facesse tacere dal dichiararsi contrari alle nostre perquisizioni in quanto "lesive del diritto di privacy"

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