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Allarme Omofobia a Bergamo


gokikko

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Testimonianza :

 

Per la prima volta nella mia vita, mi è capitata una forte discriminazione per la mia omosessualità.

 

Mai avrei pensato mi sarebbe accaduto una cosa del genere a me direttamente, anche perché misuro bene le persone con cui mi confido, non ho mai fatto un completo coming out.

 

Quando avevo 16 anni mi sono iscritto al Gruppo la Strada dell’ associazione di volontariato che per evitare questioni legali terrò anonima, XXXXX di Bergamo che organizza feste in piazza in tutta la Lombardia ed Italia dove montavo con sudore ed impegno gratuito impalcature nelle feste in piazza e facevo l’animatore ballerino, per le loro attività ho sacrificato tutta la mia adolescenza con tanto sudore fatica e passione. 

 

In queste feste di solito ballano con bandiere, un'impalcatura in circolo in mezzo alla piazza e si svolgono in piazze comunali o in oratori o in scuole, "animazione del gruppo la strada". Non confondetelo con l'associazione "La Strada" di Milano, perchè non si tratta assolutamente di quella. Questo è un gruppo che si trova all'interno di un'associazione.

 

Poi ho abbandonato il gruppo perché la mia vita ha preso altre vie, e dopo tanti anni da adulto ho deciso di rientrare a fare volontariato con loro, soprattutto per aiutare un mio parente stretto che ha problemi di disabilità.

 

All’inizio ci hanno accolto con amore e tutta la disponibilità, erano buoni, bravi, gentilissimi, socievoli, disponibili, dei pezzi di pane, quel mio parente faceva anche grossi progressi, questa era un’occasione quasi rara per il suo recupero, purtroppo non esistono altre strutture simili che possano migliorare una situazione del genere, in lunghi anni passati con l’assistente sociale, non è mai infatti stato trovato nulla di compatibile per questo mio parente.

 

Perché aspettare gli altri quando avevo l’occasione pratica di aiutarlo personalmente visto che ero a conoscenza di quel gruppo di volontariato che tra l’altro aveva fatto anche parte della mia adolescenza? Ero fortemente motivato ad iscriverlo.

 

Per mia disgrazia, con uno dei responsabili del Gruppo la Strada avevo un amico in comune, che sapeva della mia omosessualità.

Con questa persona che chiamerò con le sue iniziali, D.C. mi sono voluto confidare per non prenderlo in giro, sarebbe stato l’unico mio amico al di fuori del gruppo che avrei tenuto all’oscuro, tra l’altro in quel periodo ero in profonda depressione, perché mi ero appena mollato con il fidanzato dopo una lunga storia omosessuale di cui vado fiero, durata quattro anni.

 

D.C. sosteneva che per quelli del Gruppo la Strada dell’associazione XXXXX di Bergamo non c’erano assolutamente problemi d’intolleranza, che era un gruppo di persone seriamente aperte a tutti, e che se lo avessi comunicato almeno ad altri responsabili se non addirittura come voleva lui a tutti quanti, non ci sarebbero state assolutamente conseguenze negative per me.

 

Questo vago signor D.C. che in passato nell’adolescenza quando stava depresso ho concretamente aiutato e senza manuali, probabilmente era in buona fede e cercava di aiutarmi, ma è uno di quei tizi assurdi che si improvvisano e si credono psicologi e psichiatri allo stesso tempo, che leggono enormi manuali di mille pagine presi in biblioteca a casaccio, e già al telefono mostrava omofobia nei miei confronti citando teorie freudiane ormai smentite da tempo, tipo sosteneva che io ero gay per colpa della mia situazione familiare e che se volevo potevo ritornare eterosessuale, la mia secondo lui era soltanto una scelta, un capriccio, un trauma

 

(ma quanto mai si sono sentite simili baggianate, al massimo sono gay perché sono di sesso maschile e mi piace l’organo genitale maschile e provo schifo per la vagina, che cavolo centra la mia famiglia lo sa soltanto lui e i suoi simili)

 

Una volta mi ha dato prova diretta della sua omofobia.

Eravamo sotto casa sua dentro alla mia macchina, stavamo discutendo animatamente ma comunque a bassa voce della mia crisi sentimentale e D.C. all’improvviso appena alcuni vicini sono passati di fianco alla macchina, è scappato via di corsa andandosene a casa spaventato perché gli è venuta “paura che il suo vicinato avrebbe sentito i nostri discorsi” e magari avrebbero potuto etichettarlo come gay, modo di comportarsi alquanto assurdo per un’ esperto psicologo autodidatta... mi viene il sospetto che sia un frocio represso …

 

Intanto i lavori al Gruppo la Strada in un anno procedevano bene, il mio parente era felicissimo (è uno che si accontenta di poche briciole) e tutti si stavano ambientando alla situazione. (questo gruppo di volontariato ha ospitato più volte gente con la sindrome di down, sulla sedia a rotelle, con problemi di disabilità gravissimi addirittura peggiori di quelli in cui si trova il mio parente)

 

Un brillante giorno mi è venuta la stupida idea di confidarmi anche con Don E.B. , responsabile dell’associazione XXXXX di Bergamo.

 

In un colloquio privato mi sono confidato con lui e ho trovato il coraggio di raccontargli tutto, e lui mi disse che non era il caso spargere troppo la voce agli altri componenti del Gruppo la Strada sulla mia deviazione sessuale, perché oltre ad essere inutile poteva essere dannoso sia per il gruppo che per me. (Testuali parole che io non condividevo ma ero obbligato ad accettare come giuste per il bene del mio parente)

 

Quest’estate ad agosto c’era la Settimana Itinerante, che è una settimana di ritiro per il Gruppo la Strada.

 

Dopo un anno di partecipazione al Gruppo la Strada, mi avevano detto tutti quanti che sia io che il mio parente eravamo graditamente invitati ed erano tutti felici dell’evento e noi non vedevamo l’ora di partire con loro.

 

Quel mio parente era in attesa di quella vacanza da cui avrebbe avuto anche grossi giovamenti in salute, ma questo fatto a quelli del Gruppo la Strada oramai oggi non gli interessa più, da quando hanno saputo della mia omosessualità, sono freddi apatici, e irremovibili, c’è stato un loro cambiamento radicale nei miei confronti e nei confronti del mio parente da un giorno all’altro. Il bello è che predicano tanto l’Intolleranza.

(Che razza di ipocriti)

 

Pian piano non sentendomi accettato ho dichiarato la mia omosessualità ad altri componenti del gruppo.

 

Un’altra responsabile S. con cui mi sono confidato successivamente, mi ha telefonato proprio all’ultimo momento, 12 ore prima di partire per la settimana itinerante “a valigie pronte” per dirmi che né il mio parente, né io eravamo più graditi alla Settimana Itinerante, né al Gruppo la Strada, anche perché Don E.B. le aveva comunicato le testuali parole: visto e considerato che anche io avevo seri problemi, il gruppo la strada era troppo fragile per affrontare sia me che il mio parente.

 

Ora dire che l’omosessualità è un problema serio non mi sembra giusto, anche perché per me non è un problema, mi accetto e mi piaccio così come sono e nessuno psicologo potrà mai guarirmi dall’omosessualità, che non è una deviazione e nemmeno peccato.

 

Immaginate il mio sconforto, ho alzato la cornetta e ho chiamato Don E.B. deluso e vengo trattato malissimo, a pesci in faccia al telefono, urlando mi diceva che non c’erano compromessi, che io e il mio parente non potevamo più accedere al Gruppo la Strada né tantomeno alle strutture dell’XXXXX (io non so se si lavora così nel volontariato, di solito si fissano degli incontri soprattutto per dare certe notizie così delicate, soprattutto in situazioni di disagio simili alla mia).

 

Quanto a tatto, non ha mostrato il minimo scrupolo né risentimento nel tirarmi in faccia con rancore la brutta notizia in quel modo così vigliacco, ha urlato anche la frase: Noi non possiamo occuparci dell’intero universo …

 

Poi con lettere di reclamo ai diretti interessati, continuando a frequentare la comunità XXXXX io cercavo una soluzione per vedere se ci si poteva accomodare in qualche modo. Andavo a messa tutte le domeniche.

 

Dopo una settimana dalla fine della “Settimana Itinerante”, alla prima messa dell’anno sono andato dal prete di persona per chiarire la telefonata, le lettere da me scritte a lui, e un po’ tutta la situazione che si era venuta a creare, e Don E.B. oltre a perdere la pazienza di persona, è arrivato a dirmi che non condivideva assolutamente il mio pensiero e le mie preghiere (testuali parole) che avevo fatto ad alta voce nello spazio dedicato durante la messa. Avevo semplicemente pregato Dio perché facesse qualcosa di utile e concreto per quel mio parente. Forse quel prete è convinto che le preghiere di un omosessuale non sono valide agli occhi di Dio quanto quelle fatte dai puri e sani eterosessuali, io questo non lo spero proprio.

 

Oltre a trattarmi male dicendomi che tutto quello che sostenevo non era reale (pur di non ammettere i suoi errori è arrivato a questo punto, negare l’evidenza dei fatti, lui ci cacciava perché non erano in grado di sostenere il mio parente e me che non vivo nella realtà, ma non di sicuro per la mia omosessualità).

 

Cioè sia Don E.B. che S. che D.C. senza avere una benché minima laurea né diploma in psichiatria né tantomeno in psicologia si credono d’essere dei grandi esperti nel settore e quindi io non vedevo cose reali, non era come sostenevo io.

 

Quando invece gli ho provato il contrario andando da uno psicologo vero indicatomi da loro che poi alla fine anche se magari a loro non lo dirà mai (ogni seduta è coperta dal segreto professionale) ha dato pienissima ragione al mio pensiero oltre a dirmi che il suo tempo a mia disposizione era soltanto di sei sedute, visto che G., lo psicologo vero non vedeva il sostegno psicologico una necessità per la mia salute, se non altro era un capriccio di mia libera scelta infatti ero voluto andarci per risolvere la mia delusione amorosa e riorganizzarmi nell’ambito lavorativo.

 

Dopo la mia insistenza e faccia tosta nello scrivere lettere assolutamente diplomatiche ai diretti interessati, e nell’andare assiduamente a trovarli in comunità, un’altra responsabile che chiamerò B.C. mi comunica con il sorriso sulle labbra che non ci lasceranno “a piedi” ma troveranno un posto dove mandare sia me che il mio parente (testuali parole).

 

Si è rivelata una grossamenzogna e promessa da marinaio, vengo richiamato dopo una settimana da S. al telefono che mi comunica che la mia richiesta di un appuntamento (cioè sono io il richiedente, quello che ha bisogno, ma quando mai, è assurdo che operino in questo freddo modo da perfetti burocrati, dopo tutti gli anni che gli ho personalmente dedicato)

 

Mi reco all’appuntamento comportandomi con onore, testa alta e non rispondendo al loro odio diretto e palese nei miei confronti con dure e pesanti frecciate verbali, e sottostando alla loro presunzione di essere nella parte della saggezza e della ragione, ma la loro proposta geniale era questa: chiama un’assistente sociale per il tuo parente.

 

Cioè vi rendete conto? La scoperta dell’acqua fresca, io dovevo aspettare il loro prezioso consulto che però avevo chiesto io ovviamente, perché mi dicessero questa stronzata da scaricabarili …

 

A quel punto ovviamente ho contraddetto con forza e con molta calma ed equilibrio mentale quello che mi dicevano, loro invece mostravano evidente agitazione, alla fine imbestialito Don E.B. che mostrava segni di squilibrio mentale, infastidito dal mio comportamento assolutamente calmo, pacato ed indifferente ai suoi attacchi verbali, ha preso e se ne è andato con una scusa banale dopo nemmeno 10 minuti del colloquio dicendomi quest’ultima frase:- quello che sostieni tu e che vai a dire in giro non è reale.

(Testuali parole, ammesso e non concesso che sia vero oppure no che io abbia raccontato la mia storia ad alcune persone all’interno del Gruppo la Strada, quest’affermazione che lui ha fatto non è da mania di persecuzione? )

 

Durante tutto il colloquio non ho assolutamente tirato fuori nemmeno una parola sulla mia omosessualità ma ho parlato esclusivamente per perseguire l’interesse del mio parente.

 

Prima di andare via S. ha ribadito con forza che io ho urgente bisogno di uno psicologo per la mia salute mentale ed io l’ho subito contrariata dicendole che G. (lo psicologo che mi hanno indicato loro) non era dello stesso avviso, ma lei che probabilmente si crede più esperta di G. mi ha detto:- Non credo proprio, mi sa che ci rivedremo tra un anno.

 

Probabilmente Don E.B. è convinto che gli assistenti sociali facciano miracoli, ma in tanti anni io sinceramente, per quel mio parente non ho visto mai nulla di concreto, per questo mi sono preso la responsabilità di prima persona, ho forse agito male? Ed io, che problema serio ho? No perché in tutta sta storia non l’ho ancora capito.

 

Conclusione: per questa gente ignobile è più grave essere omosessuali, che avere la sindrome di down, od essere sulla sedia a rotelle, od essere semplicemente disabili.

 

P.S.: mi piacerebbe rimanere nell’anonimato per non incorrere in altre noie, anche perché non mi sono arreso ma ho trovato un altro gruppo di volontariato più serio dove donare le mie forze, il frocio vive lo stesso, anche senza “il Gruppo la Strada” e quel mio parente fa la solita vita che faceva prima, è più deluso di prima, ed in attesa di qualcuno che si accorga della sua esistenza.

 

Attenti omosessuali, allarme omofobia, alla Cooperativa Sociale XXXXX , si occupano di educazione, animazione, reinserimento, prevenzione, ed al gruppo la strada.

 

Aiutano tutti, ad eccezione degli omosessuali e dei parenti degli omosessuali … Mi viene da dire: in che mondo di cacca viviamo, ma non mi arrendo e guardo avanti.

 

Ciao

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Non sono sicura che questo post sia nella sezione giusta, però diciamo che capisco il tuo bisogno di sfogo e di "denuncia"... lasciatelo dire però: ti aspettavi veramente di trovare appoggio e comprensione in un gruppo che è chiaramente a sfondo religioso? Non ti sembra molto poco realistico? Hai detto di aver cambiato associazione, beh spero per te che la nuova associazione a cui hai deciso di donare il tuo tempo sia di natura laica.

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Mmmmh, no su questo mi trovo in disaccordom, la religione cattolica è anti omosessualità (un paradosso pensando alla filosofia del porgi l'altra guancia), fin dall'alba dei tempi, cosa assolutamente illogica in quanto come disse la saggia litti "ora che non ammettono preti gay, i monasteri si svuoteranno!"

Trovo personalmente la tua confessione con un prete un grosso errore, la chiesa probabilmente è uno dei mali più grandi che affligge l'Italia!

 

Un'ultima cosa, non potresti dare il nome di questa società? qualche letteruccia o mail o quant'altro mi piacerebbe mandarla agli interessati, la trovo una cosa medievale... Sono allibito...

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perché sprecare così il tuo tempo, Silent? pensi che reagirebbero diversamente a una tua lettera di come hanno reagito di persona con gokikko? probabilmente ti ritroveresti nella posta un invito ad andare da uno psicologo anti-omosessualità o magari a uno di quei bellissimi seminari di cui abbiamo parlato nel topic "Ecco come i preti ci curano".

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Un'ultima cosa, non potresti dare il nome di questa società? qualche letteruccia o mail o quant'altro mi piacerebbe mandarla agli interessati, la trovo una cosa medievale... Sono allibito...

 

guarda te lo direi ma ho paura di incorrere in altre noie, quindi non potresti far riferimento alla mia storia anche perchè intendo proteggere quel mio parente disabile che non si merita ulteriori umiliazioni, sono già in contatto con l'ARCIGAY e alcune riviste gay che vogliono l'articolo, ma prima devo sentire gli avvocati se ciò comporterebbe noie x il mio parente disabile oppure toccherebbe afrontarla unicamente alla mia persona...

 

Ti dico solo come trovarlo su google

 

bisogna mettere tra virgolette:

"animazione del gruppo la strada" Testimonianze

 

Qualsiasi cosa abbiate in mente, non createmi casini, loro dicono di essere aperti a tutti e tolleranti a qualsiasi tipo di pregiudizio...

Potete dire: un omosessuale è stato cacciato dal "gruppo la strada" ma non parlate assolutamente del mio parente disabile, lui non centra nulla in tutta questa storia...è meglio tenerlo fuori.

Oppure meglio ancora tenetemi fuori del tutto, fate voi, grazie mille x il vostro interessamento

 

P.S.: quello che hai detto sulla chiesa cattolica, non lo condivido, ho incontrato un prete bravo che invece sostiene che anche tra i gay esistono dei santi, e io credo proprio che ha ragione.

 

L'uomo ha un'intelligenza abbastanza superiore rispetto alle strutture religiose, e capisce bene quello che la coscienza detta:

 

Sono convinto che la chiesa di Dio è dentro ognuno di noi.

 

E non ci credo che la grandezza ed infinità di Dio si possa rinchiudere dentro un'unica religione, tutte le religioni sono vere per metà, l'altra metà l'ha aggiunta l'uomo sotto consiglio del demonio.

 

Ma basta ascoltare la coscienza dell'amore interiore e misericordia che c'è dentro ad ognuno di noi per sentire la voce di Dio,

e Dio mi ha detto che non odia i gay, ma questo è tutto un'altro discorso...

 

Io li ho perdonati, l'ultime preghiere che ho fatto a Dio nella chiesa di quel prete omofobo, sono state queste:

1. Non permettere mai a nessuno di dire che la mia vita non è reale.

2. Se qualcuno ti dà uno schiaffo, rispondi con un bacio.

 

Ma perdonare non vuol dire tacere, semplicemente mi piacerebbe che affrontassero il tema "omosessualità" e prima o poi dovranno per forza farlo.

 

Tutte le parole che dicono, io le condivido, si battono contro l'intolleranza, e le cose brutte di questa socetà, ed anche io lo faccio, ma ora sono arrivati ad un corto circuito che prima o poi dovranno per forza affrontare, non si sa mai che questa sia la volta buona e che si evolvano, io lo spero per loro.

 

ciao in bocca al lupo...

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Mmmmh, no su questo mi trovo in disaccordom, la religione cattolica è anti omosessualità (un paradosso pensando alla filosofia del porgi l'altra guancia), fin dall'alba dei tempi, cosa assolutamente illogica in quanto come disse la saggia litti "ora che non ammettono preti gay, i monasteri si svuoteranno!"

Trovo personalmente la tua confessione con un prete un grosso errore, la chiesa probabilmente è uno dei mali più grandi che affligge l'Italia!

 

Un'ultima cosa, non potresti dare il nome di questa società? qualche letteruccia o mail o quant'altro mi piacerebbe mandarla agli interessati, la trovo una cosa medievale... Sono allibito...

 

Sarebbe un'assurdità se tutti quelli che aderiscono al cattolicesimo fossero d'accordo su ogni cosa. Non si può pensare di "seguire le regole" di una religione a prescindere. Non so come dire: uno deve essere libero almeno un po' di muoversi all'interno di una religione, altrimenti tanto varrebbe che se ne inventasse una sua, no?  :sisi:

Comunque non voglio andare OT

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Ma guarda, Sweet, non è il fatto che l'associazione sia fondata sulla religione, è semplicemente questo Don E.B. è un coglione.

 

 

Quoto! una situazione del genere è RIDICOLA!

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Sarebbe un'assurdità se tutti quelli che aderiscono al cattolicesimo fossero d'accordo su ogni cosa. Non si può pensare di "seguire le regole" di una religione a prescindere. Non so come dire: uno deve essere libero almeno un po' di muoversi all'interno di una religione, altrimenti tanto varrebbe che se ne inventasse una sua, no?  :sisi:

Comunque non voglio andare OT

Guarda, Don Benedetto, mi ha dato ottime risposte sul discorso dei gay, tutto và al buonsenso che è la prima cosa per valutare i casi.

Secondo la sua opinione, la chiesa cattolica ce l'ha fortemente con i gay perchè comunque si tende giustamente a pubblicizzare la procreazione per il continuo della specie, secondo questo prete essere gay non deve diventare una moda, la chiesa fa la voce grossa per questo motivo, ti opponi tanto per ottenere poco, lo stesso fanno con i divorzi oppure contro il sesso.

Secondo Don Benedetto, tutto sta nella misura, tra l'altro lui sostiene che Dio è vicino ai gay, perchè Dio è vicino a tutti i perseguitati, e sempre secondo lui, in paradiso ci sono un sacco di Santi Gay. Quindi non mi sembra il caso di fare di tutta l'erba un fascio.

Tra l'altro è stato Don Benedetto a spingermi involontariamente a confidarmi con Don E.B.

Vi spiego xke, se guardate Don Benedetto all'apparenza sembra un bacchettone, un omofobo, ma in realtà invece

si è comportato benissimo con me, invece Don E.B. sembra uno di quei preti moderni, aperti addirittura alle altre comunità cristiane,addirittura ai mussulmani, ed invece è omofobo.

Non tutta la chiesa cattolica è omofoba, perchè tutto sta nel buon senso.

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Vi vorrei pubblicare l'ultima lettera che ho scritto a D.C. per riflettere...

 

Caro D.C.,

ti ringrazio per avermi prestato questo libro (LE CONFESSIONI DI SANT'AGOSTINO), interessate davvero.

No si può credere all'esistenza di Dio se non si crede anche a quella del Diavolo.

Quando ci furono Adamo ed Eva, Dio avrebbe potuto fermare in qualsiasi momento gli eventi, perchè Dio ama tutte le sue creature, non ha fermato quel serpente.

E' il diavolo che vuole convincere l'uomo che può fare a meno di Dio.

 

La chiesa cattolica sbaglia, no è depositaria di verità assolute.

Anche gli omosessuali fanno parte del disegno divino.

 

<<"che cosa fai piccolino ?" domandò il santo.

"voglio mettere tutto il mare in questa buca" rispose il bambino.>> S.Agostino.

 

Allo stesso modo:

Un libro di scienza non può racchiudere dentro di sè l'intero universo

nè l'infinità della mente umana.

 

Così come una religione soltanto non può rinchiudere dentro di se l'infinità di Dio.

 

L'uomo, come Dio l'ha creato, ha una intelligenza abbastanza superiore rispetto alle chiuse strutture religiose, e capisce anche da solo quello che la coscienza gli detta come giusto o sbagliato.

 

Questo libro mi ha insegnato a vedere Dio in modo diverso.

Sono convinto che LA CHIESA DI DIO E' DENTRO OGNUNO DI NOI.

Tutte le religioni sono vere, ma per metà.

L'altra l'ha aggiunta l'uomo d'odio consigliato dal demonio.

 

Ma basta ascoltare la coscienza dell'amore interiore e misericordia, l'universo che c'è dentro ad ognuno di noi per sentire la vera voce di Dio.

 

E Dio mi ha detto che non odia i gay perchè fanno parte del suo creato.

 

A volte l'apparenza inganna, si pensa all'amore tra persone dello stesso sesso come a qualcosa di puramente carnale, materiale. Ma se ci pensi bene, l'amore gay supera le barriere della materia, è un'atto d'amore

che supera i limiti della forma e mostra all'uomo la grandezza di Dio.

 

Ci dà la consapevolezza dell'esistenza dell'anima.

 

Per quello che è successo, vi ho perdonati ma perdonare, non significa tacere.

Tutte le cose che insegnano al gruppo la strada le condivido, si battono contro l'intolleranza, ed anche io lo faccio in prima linea, ma ora il gruppo la strada è arrivato ad un corto circuito che prima o poi dovrà affrontare, non sia mai che questa sia la volta buona che evolvano.

Io me lo auguro per voi.

 

Qualsiasi cosa succederà non provare odio nei miei confronti, ad una causa corrispondono degli effetti.

Chi semina odio non può pretendere di raccogliere amore ed a volte basta un pizzico d'odio per distruggere un'intero raccolto d'amore.

 

(LE CONFESSIONI DI SANT'AGOSTINO)

Ho trovato questo libro profondo e di facile comprensione, nei lunghi anni che ho passato a meditare pensando profondamente alla vita, mi ero posto gli stessi interrogativi, ma la cosa affascinante, soo le risposte che sono più o meno simili alle mie.

 

Nessuno di noi è davvero se stesso perchè la società ci impone una normalità ma prima o poi dovremmo scegliere di diventare il nostro destino, se facciamo scegliere agli altri per noi stessi, è la fine!!!

 

Ciao, in bocca al lupo e buon proseguimento,

 

Con Affetto

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Ciao, guarda anche io sono di Bergamo (provincia) e so che esistono questi gruppi.

Osservando altri gruppi a sfondo religioso ho notato molta omofobia, addirittura preti e persone che, improvvisandosi pseudo-psicologi-psichiatri-psicoterapeuti, consigliavano ritiri spirituali riparatori.

Ovviamente tutte assurdita che non funzionano (non hanno una-ripeto una- base scientifica; io studio psicologia e quindi un pò ne so). Mi spiace per il tuo parente, mi auguro che ora possa stare meglio. :bah:

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  • 2 weeks later...

Dio mio che storia triste (per gli appartententi a quel gruppo piu che altro...) e quasi anacronistica vista l'avversione da fine anni anni '80 che ha suscitato la tua "RIVELAZIONE".... ho visto cmq che il tuo post risale a circa tre settimane fa: come si e' evoluta la cosa?

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è l'aeper quest'associazione vero? capirai, l'ennesima vetrina per estendere e circuire la gente con le puttanate del prete di turno. mi dispiace gokikko ma qualsiasi attività di volontariato è seria solo se priva di basi politiche e religiose. elimina queste due cose dal tuo impegno sociale e ti troverai cento volte meglio. l'ho imparato anche io a mie spese

 

inoltre al tuo amico che si improvvisa psicologo consiglio, io che i manuali di psicologia di 1000 pagine li leggo per davvero, di farsi una lettura più approfondita di moscovici e delle sue teorie dell'interazione sociale. troverà illuminante il capitolo sulla rappresentanza sociale della tolleranza e su come certe persone, in questo caso lui, siano chiamate a reprimere i propri bassi istinti mascherandoli sotto una facciata di altruismo.

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  • 3 weeks later...

è l'aeper quest'associazione vero? capirai, l'ennesima vetrina per estendere e circuire la gente con le puttanate del prete di turno. mi dispiace gokikko ma qualsiasi attività di volontariato è seria solo se priva di basi politiche e religiose. elimina queste due cose dal tuo impegno sociale e ti troverai cento volte meglio. l'ho imparato anche io a mie spese

 

inoltre al tuo amico che si improvvisa psicologo consiglio, io che i manuali di psicologia di 1000 pagine li leggo per davvero, di farsi una lettura più approfondita di moscovici e delle sue teorie dell'interazione sociale. troverà illuminante il capitolo sulla rappresentanza sociale della tolleranza e su come certe persone, in questo caso lui, siano chiamate a reprimere i propri bassi istinti mascherandoli sotto una facciata di altruismo.

 

Uhm potresti avere indovinato  :afraid::look: ma purtroppo per motivi legali non posso confermarti che sia proprio quella.

 

Cmq sono daccordo con il tuo pensiero. Alcuni credenti sostengono che l'omosessualità è una prova data agli omosessuali da Dio ma più andiamo avanti e più mi convinco dell'opposto, cioè che l'omosessualità è una prova per la chiesa cattolica, cioè in teoria un cristiano cattolico lo dovrebbe essere con chiunque, senza distinzione, ma questo non accade.

 

Certo alla fine sarà Dio ad avere l'ultima parola, ma chi avrà torto? Il pervertito omosessuale oppure il prete con il magistero che non ha accettato un disabile bisognoso di aiuto perchè era parente di un omosessuale?

 

Come diceva mia nonna: Gesù Cristo conosce la verità.

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inoltre al tuo amico che si improvvisa psicologo consiglio, io che i manuali di psicologia di 1000 pagine li leggo per davvero, di farsi una lettura più approfondita di moscovici e delle sue teorie dell'interazione sociale. troverà illuminante il capitolo sulla rappresentanza sociale della tolleranza e su come certe persone, in questo caso lui, siano chiamate a reprimere i propri bassi istinti mascherandoli sotto una facciata di altruismo.

 

Infatti è verissimo. D.C. è proprio così confermo pienamente

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