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Fatalità o bisogno di nuove strutture scolastiche?


Shamrock

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TORINO - All'indomani del crollo di un soffitto in una scuola di Rivoli (Torino) che ha provocato la morte di un ragazzo di 17 anni e il ferimento di molti suoi compagni, è uno scontro a distanza tra il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che parla di "una drammatica fatalità", e il segretario della Cisl, Raffaele Bonanni, che punta il dito contro "la situazione da terzo mondo" dell'edilizia scolastica in Italia e chiede a governo ed enti locali di porre fine al "discorso surreale dei tagli alla scuola". Per martedì 25 l'associazione Cittadinanzattiva ha proclamato la VI Giornata nazionale della sicurezza nelle scuole, alla quale parteciperanno 10 mila istituti.

 

Il premier: "Una fatalità". Se la Procura procede per disastro e omicidio colposo, il presidente del Consiglio sostiene che si è trattato di "una fatalità drammatica", dal momento che "poteva succedere anche in un'abitazione", che "non c'erano indizi di pericolosità" e che "nessuno aveva denunciato ipotesi di pericolo". Aggiunge però che "la sicurezza è la condizione di fondo" e che "sono circa 2500 le scuole di cui bisogna approfondire la situazione". E ricorda di aver incaricato Guido Bertolaso, nei mesi scorsi, a sottoporre a verifica un lotto di circa 100 scuole. "Abbiamo inserito in Finanziaria un finanziamento di 70 milioni di euro - sottolinea il premier - si tratta soprattutto di scuole in zone sismiche, cercheremo di procedere alla messa in sicurezza". E precisa che è responsabilità delle province verificare la sicurezza degli edifici scolastici:

 

"Non si possono tagliare i fondi e poi parlare di fatalità". Sono le parole Jacopo, 18 anni, studente della quinta E del liceo Darwin di Rivoli che, con altri compagni di scuola, ha partecipato al presidio a Palazzo Nuovo, sede delle facoltà Umanistiche dell'Università di Torino, organizzato dalle assemblee "No Gelmini" e "No Tremonti" per manifestare solidarietà ai familiari delle vittime del crollo. "La scuola - dicono Jacopo e i suoi compagni, Luca, Daniele e Roberta - aveva qualche problema che non sembrava però grave, anche se l'anno scorso proprio in quella classe era caduto un lampadario al neon che però non aveva colpito nessuno".

 

Studenti, irruzione al Festival di Moretti. Il regista: "Sono con loro". Gli studenti - delle superiori e universitari - che hanno partecipato al presidio hanno anche compiuto una "irruzione" all'interno del cinema "Massimo", dove sono in conrso le proiezioni del Torino Film Festival diretto da Nanni Moretti. Dopo aver occupato l'atrio del cinema, alcuni rappresentanti hanno chiesto di poter entrare in sala ma gli organizzatori hanno risposto che avrebbero dovuto aspettare la fine del film, alle 18.15, e lasciare l'atrio "per motivi di sicurezza". A quel punto gli studenti hanno gridato in coro "vergogna, vergogna" e sono comunque entrati nella sala 1 interrompendo la proiezione. "Non posso stigmatizzare quello che fanno - ha detto Moretti - ma solo comprendere perché anche noi siamo in lutto per quanto accaduto a Rivoli".

 

Bonanni: "Gravi responsabilità delle istituzioni". Il segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni punta il dito contro le istituzioni: "Bisognerebbe mobilitarsi tutti senza distinzioni politiche e ideologiche - dice - la scuola non deve essere luogo di morte ma di vita e crescita civile e culturale. Il sindacato ha spesso denunciato la situazione fatiscente degli edifici scolastici, da terzo mondo, al Nord, Centro e Sud. Ci sono omissioni e responsabilità gravi degli organi di controllo, degli enti locali e delle istituzioni nazionali". Il leader della Cisl rileva che "da una parte c'è il discorso surreale dei tagli, dall'altro su questo tema c'è una contrapposizione politica e ideologica spesso strumentale ed esasperata. Invece "c'è bisogno di unità di intenti e responsabilità collettive, la scuola deve diventare il primo problema nazionale. I cittadini vogliono risposte concrete, non bastano le promesse e non servono le polemiche".

 

 

Fonte: La Repubblica

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io parlo per la mia esperienza...le scuole elementari erano nuove, le medie un po' datate ma abbastanza curate... superiori: sede vecchia: un giorno si sente un botto in corridoio durante la lezione, la prof controlla, torna in classe:niente è caduta una finestra, piastrelle che saltavano via e cose simili;sede nuova:a parte buchi nei muri di cartongesso e un altoparlante che è cascato in testa ad una prof causandole 2 settimane di assenza tutto nella norma... università: aule vecchie stravecchie con banchi stretti dai quali una fuga in sicurezza è impossibile, poco tempo fa s'è allagata un' aula a causa della rottura di un tubo di un bagno, altre varie sottigliezze... tutto ok!

 

sisi! è stata una fatalità! è normale che se una porta sbatte vien giu un soffitto travolgendo delle persone!

pensare a questo povero ragazzo che era a scuola e adesso non c'è più grazie ad una struttura vecchia e senza controlli fa proprio pensare ad un caso!

ci sono scuole che stanno in piedi grazie ai chewingum appiccicati in giro dagli studenti ormai! sarebbe ora di fare dei sopralluoghi,ci sono strutture che devono ospitare più di 1000 persone 6 giorni su 7 e le si lasciano andare senza nessun controllo!

senza polemiche dico solo che bisognerebbe controllare altrochè 100 scuole e investire altrochè 70milioni di euro!

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gli appalti li danno a chi offre il prezzo più basso e questi sono gli ovvi e prevedibili risultati. nient'altro.

 

le parole di Berlusconi si commentano da sole, ormai è una gaffe vivente.. la cosa più consolante che è riuscito a dire è stata "poteva succedere anche in una struttura privata". se fossi la madre del ragazzo mi sentirei presa per il culo e pure parecchio insomma..

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sembra impossibile avere tutto... in Italia ci sono le scuole che cascano a pezzi però almeno la preparazione è buona... qui in Inghilterra le strutture sono nuovissime, peccato però che ila preparazione è molto approssimativa...

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se fossi la madre del ragazzo mi sentirei presa per il culo e pure parecchio insomma..

Sì beh, anche lei non è che stia facendo una gran bella figura a chiedere i danni il giorno dopo la morte del figlio.

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sembra impossibile avere tutto... in Italia ci sono le scuole che cascano a pezzi però almeno la preparazione è buona... qui in Inghilterra le strutture sono nuovissime, peccato però che ila preparazione è molto approssimativa...

 

...avrei qualcosa da ridire su questo ragionamento (che mi sa tanto di:" Per imparare devi rischiare, chi non risica non rosica"  :)), è un trade-off che non capisco sinceramente  :P....ma anche sulla "buona" preparazione che riescono a dare le scuole italiane  :) (che poi dipende, stiam parlando di elementari, medie, superiori o addirittura università???).

 

Esperienza personale: le strutture scolastiche che ho frequentato io erano vecchie, cadenti e sicuramente c'era da intervenire.

 

Pochi giorni fa son andato a trovare le mie maestre delle elementari (che mi amavano  :P e volevano salutarmi a tutti i costi  :D) e ho notato che in quella scuola utilizzano ancora banchetti, cattedre, armadietti e tutto il resto che utilizzavo io e che, quando utilizzavo io, erano già vecchi :D. Ora io sto al 3 anno di università (strutture seminuove ma già piene di problematiche e fatiscenti)...fate un po' voi.. :P

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E' risaputo che l'edilizia scolastica in Italia ha uno standard che tende alla fatiscenza... ma sull'episodio in particolare, tanto per cambiare, la gente dovrebbe imparare a tacere finchè non si sanno le cose con un minimo di certezza.

 

Perchè il soffitto è cascato?

 

Cinque minuti dopo che il fatto era successo c'era già la fila di gente che dava addosso al ministero dell'istruzione. Un attimo! E se poi salta fuori che la colpa del crollo è davvero dei muratori che dopo i lavori lasciavano il materiale di scarto nei controsoffitti? E' sacrosanto protestare  contro il degrado degli edifici scolastici, ma non ha senso imperniare tutto su un episodio la cui responsabilità potrebbe poi avere il nome e il cognome dei muratori che han lavorato male. Perchè a quel punto il ministero obietterà: "visto? non era mica colpa nostra!".

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Sì beh, anche lei non è che stia facendo una gran bella figura a chiedere i danni il giorno dopo la morte del figlio.

 

Credo sia più per un bisogno di vendetta che per una ricerca di denaro.

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E' risaputo che l'edilizia scolastica in Italia ha uno standard che tende alla fatiscenza... ma sull'episodio in particolare, tanto per cambiare, la gente dovrebbe imparare a tacere finchè non si sanno le cose con un minimo di certezza.

 

Perchè il soffitto è cascato?

 

Cinque minuti dopo che il fatto era successo c'era già la fila di gente che dava addosso al ministero dell'istruzione. Un attimo! E se poi salta fuori che la colpa del crollo è davvero dei muratori che dopo i lavori lasciavano il materiale di scarto nei controsoffitti? E' sacrosanto protestare  contro il degrado degli edifici scolastici, ma non ha senso imperniare tutto su un episodio la cui responsabilità potrebbe poi avere il nome e il cognome dei muratori che han lavorato male. Perchè a quel punto il ministero obietterà: "visto? non era mica colpa nostra!".

 

sì ma è comunque una struttura pubblica e in quanto tale, se crolla, la colpa è dello stato.

che non ha controllato gli operai magari, ma sempre dello stato è.

magari la ditta ha usato materiali scadenti, ma chi gliel'ha dato l'appalto? chi non ha controllato? lo stato.

 

Sì beh, anche lei non è che stia facendo una gran bella figura a chiedere i danni il giorno dopo la morte del figlio.

 

non mi sento di immedesimarmi nella madre e di pretendere di sapere quello che prova.

quindi non so dire da cosa è scaturito l'accanimento verso la richiesta dei danni, ma di certo non mi pare che non si disperi abbastanza per il figlio.

insomma.. è un po' inutile in una situazione del genere soffermarsi su considerazioni di questo tipo secondo me.

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Le scuole in Italia sono spesso fatiscenti, ma la cosa assurda è quanto in alcuni casi la cosa sia evidente e sotto gli occhi di tutti.

Il mio ex-liceo ad esempio risale alla metà dell'ottocento, era di routine la visita della protezione civile: non potevamo fare le assemblee studentesche in sede, perchè la presenza di 500 persone su un unico piano avrebbe potuto causare un cedimento della struttura...

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sì ma è comunque una struttura pubblica e in quanto tale, se crolla, la colpa è dello stato.

No, è dell'ente appaltatore quindi (nel caso di asilo, elementari e medie) solitamente del comune (non mi esprimo sulle università in quanto non ho esperienza diretta); se il comune di Ponte d'oro decide di costruire una scuola elementare è una sua scelta, una sua decisione (ovviamente con il benestare del ministero della Pubblica Istruzione, del Ministero dell'Economia, e via discorrendo) e sua è la responsabilità della gestione in unione col Provveditorato (salvo non si tratti di poli scolastici).

 

che non ha controllato gli operai magari, ma sempre dello stato è.

I controlli sono obbligatori da parte ad esempio dell'azienda stessa (che esegui i lavori), da parte dei pompieri, della società fornitrice di energia elettrica/acqua/gas (nel caso vi siano interessati questi tre servizi nella costruzione/ristrutturazione), dai tecnici della sicurezza, dal consulente per l'accessibilità, etc etc..

 

magari la ditta ha usato materiali scadenti, ma chi gliel'ha dato l'appalto? chi non ha controllato? lo stato.

come sopra, ENEL, società gas, pompieri, etc, ovvero gli organi deputati al controllo, e non sono "lo stato", lo stato è solo il committente, ci mancherebbe altro il committente sia ritenuto responsabile dei lavori, è responsabile della struttura questo si

Se succede qualcosa a scuola (ad esempio ti cade una finestra in testa) fai causa alla scuola non allo stato italiano, la scuola farà a sua volta causa al vetraio, etc etc etc, ma la responsabilità sarà solo e unicamente del vetraio, salvo che la scuola non abbia fatto eseguire dei controlli (ovviamente in lavoro piu' complessi della sostituzione di una finestra); senza contare che può esserci anche la situazione in cui non è possibile constatare un lavoro mal eseguito in quanto può essere il tempo a far uscire una X problematica.

 

 

insomma.. è un po' inutile in una situazione del genere soffermarsi su considerazioni di questo tipo secondo me.

concordo pienamente, il fatto grave è che il precedente Governo Berlusconi (2001-2006) ha stanziato 500 milioni di euro per la ristrutturazione degli edifici scolastistici, il Governo Prodi altri 70 milioni di euro, e le scuole stesse (che hanno il compito di appaltare le ristrutturazioni) continuano a chiedere al governo di turno di mettere in deroga le scuole rispetto alle Legge 626.

 

Ho una proposta, mettiamo al muro tutti i Consigli d'Istituto che hanno - senza giustificato motivo - chiedono di rimandare le ristrutturazioni da 8 anni a questa parte, mettiamo al muro i rappresentanti d'Istituto e via discorrendo; a cercare i responsabili si parte dai diretti interessati.

 

 

La scuola superiore che ho frequentato aveva urgente necessità di ristrutturazione, ci fecero fare per un anno lezioni in aula magna / palestra / vari altri luoghi in modo da ristrutturare classe per classe tutta la scuola; ovvio che se pretendo i lavori senza avere disagi.. Il problema c'è, i media - invece di fare la caccia al killer - perchè non indagano sulle motivazioni delle non ristrutturazioni? A parte i finanziamenti non sufficienti, come mai gli stanziamenti già effettuati sono ancora (quasi per intero) non allocati? Perchè le scuole rimandano?

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scusa, lo stato è responsabile della struttura ma non dei lavori..? a me sembra una contraddizione.

ok, i controlli giornalieri sui lavori e sugli operai è chiaro che non debba farli lo stato, ma comunque l'appalto a una ditta scadente che non ha controllato gli operai qualcuno gliel'ha dato.. e questo qualcuno è "la cosa pubblica" (in questo caso la scuola) e poi se un governo stanzia dei finanziamenti per la ristrutturazione di un edificio pubblico, come minimo, in un paese normale, si preoccupa di controllare dove vanno a finire questi fondi stanziati (ma in Italia ha preso maggiormente piede il modello Napoli forse, cioè, "noi mandiamo i soldi, voi fateci un po' quel che vi pare"); anche il fatto che i dirigenti dei lavori (o insomma chi deve presiedere i lavori e controllare che siano fatti secondo certe norme) siano negligenti è una cosa illegale, una cosa che andrebbe controllata, dallo stato o chi per lui (forze dell'ordine, sicurezza.. che comunque sempre "cosa pubblica" possono essere considerate).di solito gli appalti in questi casi si danno alla ditta che offre il prezzo più basso, che non è proprio il parametro migliore su cui basare una decisione del genere.

 

Sulla proposta sono d'accordo, sicuramente maggiori controlli su come vengono spesi i soldi, magari beccando anche chi "ci mangia sopra", risolverebbero un bel po' di cose.

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Bisogno di nuove strutture scolastiche altro che fatalità!!! Io ricordo le mie superiori situate in un palazzo fatiscente e la mia classe era metà piastrellata e metà no, finestre rotte, avvolgibili che non si potevano muovere...e poi Berlusconi dice fatalità? Ma in che Stato vive? Certamente non Italia immagino...

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Le strutture che ospitano le scuole superiori sono le peggiori, ma non dimentichiamo che anche i bambini vengono fatti alloggiare in strutture fatiscenti. La mia vecchia scuola elementare faceva così schifo che un giorno, essendo seduta nel banco accanto alla finestra, mi cadde la veneziana in testa. Si era completamente staccata dai sostegni.  Risultato? Tutto messo a tacere, tre punti di sutura in testa e interminabili e fastidiosissime risonanze magnetiche alla testa ogni sessanta giorni.

Non vengono investiti soldi nell' edilizia scolastica da almeno quarant' anni, e le strutture lo dimostrano. Di questo passo chiuderanno sempre più scuole, scuole che altrimenti sarebbero state valide, a vantaggio delle scuole private, con strutture e apparecchiature migliori, ma magari di livello inferiore.

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Ma qua in ItaGlia le strutture fatiscenti mi sa che si trovano praticamente dovunque e ad ogni livello.

 

Personalmente ho fatto le elementari in uno stabile in cui, quando pioveva, entrava l'acqua in classe e faceva saltare il circuito elettrico dell'ultimo piano, alle superiori il mio corso era nello scantinato e il muro di fondo dell'aula di era "imbarcato" tanto che non si poteva neanche più aprire una delle finestre (roba da ispezione di sicurezza), per arrivare all'università..quando due anni fa, nella biblioteca della mia facoltà (Ingegneria oltretutto), è crollata parte del soffitto..

 

Altro che fatalità, sono anni e anni di incuria e soldi spesi "in altra maniera", evidentemente..

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in questo schifo di paese le scuole andrebbero tutte abbattute dalla prima all'ultima e ricostruite da capo, non si può nemmeno dire come ho sentito in giro che sia solo un problema di incuria nella manutenzione perchè la mia scuola è nuova di pacca ed è già venuta giù una volta mentre la costruivano e adesso ci sono crepe nelle strutture di cemento armato e continui scricchiolii e rumori di sbriciolamento nei condotti dell'areazione, c'è proprio qualcosa che non va a livello di mentalità, del costriure le cose fatte bene subito non di fare tutto così come viene tanto-poi-paga-tutto-lo-stato che poi alla fine lo stato non paga niente e quello che paga va sempre a finire in tasca di qualcun'altro e tanti saluti, tanto dopo siamo noi che ci moriamo dentro mica loro..

e la cosa che fa più rabbia e più schifo è che qualcuno ha dovuto lasciare questo mondo a 15 anni perchè qualcuno riaccendesse sopra i riflettori su questa situazione.

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beautiful_soul

Che schifo ultimamente stanno facendo le scuole italiane , la mia scuola anche se ne crolla a pezzi , termosifoni che non funzionano , cornicioni che cadono e nessuno fa niente . Finquando non cè un morto o un ferito nessuno muove un dito , e che paese è questo ?

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Credo che le infrastrutture scolastiche sono nella maggior parte dei casi decadenti e tutti lo sanno.La Gelmini prima toglie i fondi e poi dopo una tragedia fa dietro front.Ridicola.

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