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C'era una volta..


Jack

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Eilà a tutti innanzitutto...

Vorrei dei consigli da chi ha più esperienza di me, o perlomeno, da chi è riuscito a farsi un'esperienza abbastanza importante da potermi rispondere. Ho titolato il topic C'era una volta.. perchè effettivamente la mia storia è ormai una favola simile a quella di cappuccetto rosso, talmente assurda è diventata.

Intanto comincio col dire che ho 20 anni, e quindi tutto quello che ho passato in questi ultimi 4 anni tra azioni e reazioni magari potrebbero risultare un pò infantili, ma non ci posso fare niente; e siccome mi piacerebbe avere dei consigli attendibili, preferisco essere più schietto e più sincero possibile, e riportare pari pari quello che ho passato senza cucirci troppi fiocchi sopra.

E' iniziato tutto appunto quattro anni fa. So di essere gay credo più o meno da quando ho cominciato a parlare, ma non l'ho mai detto a nessuno fino ai sedici anni, quando mi sono innamorato perdutamente di un ragazzo mio coetaneo di nome G.

[Non ho mai avuto un grande rapporto coi miei genitori, o meglio, più nella mia vita mi son sforzato di migliorare i rapporti (nonostante loro mi siano sempre venuti incontro in tutto) con loro, e più ho finito per aumentare il mio istinto di ribellione, gettando tutti i tentativi nell'opposto di quello che volevo raggiungere, rovinando così ulteriormente i rapporti stessi. Fatto stà che hanno da sempre visto, almeno mia madre, che sono stato sempre un pò strano per quanto riguarda il campo sociale, e da quando avevo quindic'anni hanno cominciato a tartassarmi con domande tipo "Che problemi hai?" o "Perchè non ti comporti come i tuoi fratelli?". Alchè ho deciso di punto in bianco in una fresca giornata di inverno, di dichiarare a loro la mia omosessualità, tra un tortellino e l'altro. Non è che non mi hanno creduto, anzi, hanno tentato di portarmi da una psicologa manco tanto brava, a cui ho dichiarato apertamente quale fosse il mio problema, e a cui ho detto (mentendo), che ero lì "solo perchè volevo studiare psicologia, e volevo vedere come un'esperto lavorasse nel campo pratico col paziente". A quella stronza le venne una risata sarcastica dicendomi che prima di voler aiutare gli altri, è necessario conoscere bene sè stessi. E non è che non approvassi la cosa, ma dal tono della sua voce mi trasalì il solito istinto di ribellione, e me ne andai da lì chiudendo per sempre il discorso con lei, e con i miei, ai quali promisi di tentare di uscire da questa situazione che secondo loro, e anche secondo me all'epoca, era dovuta più che altro ad una crisi adolescenziale che aveva annebbiato leggermente la giusta rotta della mia sessualità (chiedo scusa per il termine "giusto", ma è tanto per intenderci).]

Non mi reputo un brutto ragazzo, anzi, da sempre ho avuto una grande stima in me stesso proprio per questo fatto.. perchè ho ricevuto tante attenzioni da parte dell'altro sesso nella mia vita, attenzioni che il più delle volte son finite in amicizie di circostanza, perchè in realtà a me non interessava affatto avere relazioni etero. Da sempre ho tentato di reprimere il mio lato femminile, in tutti i modi, cercando di osservare il comportamento dei miei amici, e perchè no anche dei miei fratelli (del quale son sicuro al 100% non siano gay), ma tutti i miei sforzi son sfociati nel ritrovarmi sempre a fingere di essere una persona felice, quando in fondo nella mia vita mancava qualcosa.. quella piccola cosa che è l'amore.

Non so, non voglio esagerare, ma penso di aver sviluppato una sorta di doppia personalità (niente di patologico per carità), ovvero una parte di me ragiona in un certo modo, ed è il mio naturale lato gay, ma l'altro è continuamente in funzione per cercare di sopprimere il primo, con costrutti fasulli, frasi che non penso, cose che non vorrei fare ma devono essere fatte in determinate circostanze, cose che mi portano solo stress psicologico, e voglia di chiudermi in una stanza e starmene da solo in pace con me stesso. Personalmente accetto la mia omosessualità, anzi, appena mi si celerà l'occasione della mia vita, l'accoglierò a braccia aperte, senza alcun problema. Però per adesso, senza una motivazione particolare, sono ancora pervaso dalla vergogna, anche perchè vivo in una città in cui almeno il 90% degli abitanti sono capre o ignoranti bigotti, e quindi il rischio di rimanere da soli dopo certe rivelazioni è molto alto. Quindi non mi sento di fare cartelloni, o urlare dalla finestra che sono gay, almeno per adesso.

Dopo questo noioso discorso, voglio premettere che ho avuto parecchie storie etero nella mia vita, e che sono una persona molto furba. L'ultima storia è durata quasi un anno, ma questo non vuol dire niente, a parte che sono stato uno stronzo. Lei si è follemente innamorata di me, stavamo parecchio tempo assieme, ma più stavo con lei, e più non avevo voglia di stare con lei, e ogni volta che veniva l'occasione di fare sesso, mi spaventavo e scappavo da lei con scuse assurde, tanto che lei ha pensato che la volessi far diventare matta tenendo il rapporto sempre a un livello diciamo "mentale" (il bacio non è mai mancato, ma la cosa non mi ha mai fatto nè caldo nè freddo, mancava proprio il rapporto sessuale), finchè l'ho lasciata per sensi di colpa, dopo che mi son reso conto che lei stava soffrendo troppo dal mio comportamento Appaio/Scompaio da un momento all'altro, e sopratutto dalle numerose bugie che le raccontavo per tenerla cauta. La cosa mi stava sfuggendo di mano.

Altre storie simili son durate un pò di meno, ma la dinamica era sempre quella: fuga appena arrivava il momento di fare sesso. E tutto questo per, oltre che per orgoglio personale, per far sì che gli altri pensassero di me che avevo anche io le mie storie. Anzi, diciamo per fare in modo che gli altri non pensassero di me che fossi gay perchè non avevo avuto relazioni con le ragazze anche bellissime che mi facevano il filo. (Gli altri però, non sapevano che io non facevo sesso con loro, anche perchè io dicevo di sì, e loro non andavano di certo a chiedere alle ragazze con cui ero stato se avevano avuto rapporti sessuali con me..)

A sedici anni è apparso nella mia vita G.. Io avevo all'epoca alcune amiche con cui andavo di tanto in tanto a prendere un caffè, e questo ragazzo si era follemente innamorato di una di loro. G aveva il suo gruppo di amici e aveva anche il suo bel bagaglio di relazioni (etero intendiamoci) alle spalle. Questa non lo calcolava proprio, anche perchè all'epoca stava con un altro tipo. Fatto sta che la cotta verso di lei gli passò dopo meno di una settimana, e s'innamorò di un'altra dello stesso gruppo, dicendo che era la donna della sua vita. (Dico innamorarsi perchè lui diceva di essere innamorato, e non perchè io abbia un concetto puerile dell'amore). Dopo un'altra settimana, sempre G. ha perso l'interesse verso quest'altra ragazza, e si è recato una notte a casa di un'altra ragazza che io gli avevo presentato pochi giorni prima (dove hanno fatto di tutto e di più). Al tempo non m'interessava per niente quello che lui faceva con le ragazze, anzi, lo ammiravo e lo prendevo in un certo senso come esempio. Ho cominciato a frequentare con lui, e con la sua cerchia di amici. Grandi amicizie che si sono al giorno d'oggi per un motivo o per l'altro tutte frantumate. Eravamo un gruppetto di 6 o 7 persone, e ci fermavamo al bar praticamente mattina (quando libera) e sera come dei veri falliti. Il gruppo cominciò mano a mano a sciogliersi, finchè non rimanemmo praticamente in tre, tra cui io e G.

Feste sempre assieme, ogni serata assieme, odio ammetterlo ma ero un pò fanatico di alcuni giochi di ruolo online in cui era previsto l'utilizzo del microfono e di skype anche. Portai anche lui a diventare un appassionato di quelle cose, e cominciammo a vederci tutti i giorni, e quando non ci vedevamo ci sentivamo via pc, o via cellulare con chiamate che duravano anche nottate intere a parlare del più e del meno. Ero sicuro della sua eterosessualità, ciononostante mi sono innamorato perdutamente di lui. E quando dico perdutamente, è davvero così... Ma ovviamente non glielo dissi.

Una notte di un ferragosto, in una spiaggia sotto un cielo stellato, alzò troppo il gomito con il vino e tra un più e un meno detto mi appoggiò il braccio sulla gamba, senza nessuna intenzione di toglierlo. Cominciò a fare discorsi sulle stelle, con di spalle a noi un gruppo di cinque o sei persone a cui ci eravamo uniti per passare la serata, che nè io nè lui conoscevamo bene, e che si godevano la serata tranquillamente. Mi prese il panico non capendo cosa volesse facendo con quel braccio maledetto, alchè mi alzai e andai molto simpaticamente a suonare il tamburo che avevamo portato per fare baldoria in spiaggia (senza neanche saperlo suonare aggiungerei). La mattina dopo, sempre in spiaggia, tra una cosa e l'altra gli dissi che non mi mancava proprio niente in quel momento, e lui "Neanche a me.."

Non litigavamo mai, eravamo d'accordo praticamente su tutto.

A pochi mesi, fu data un'altra festa, nella quale stavolta fui io ad alzare troppo il gomito con l'alcool. Stavo male male male per colpa del gin, e appena mi accasciai in un angolo accerchiato dal mio gruppo di amici per diciamo espellere le sostanze liquide in eccesso, G. mi aiutò facendomi degli strani massaggi sulla pancia: cose senza senso che sapeva solo lui cosa stava facendo di utile. A questa festa c'era anche la mia diciamo "ragazza" con la quale avevo pesantemente litigato, e che non sentivo da più o meno tre giorni. Tutti pensavano che avessi bevuto troppo a causa sua, in realtà avevo mille cose per la testa e lei era l'ultimo dei miei pensieri, fatto sta che lei abbandonò la festa con le sue amiche, apposta per farmi rimanere male. Io fingetti di esserci rimasto male e non pensavo a nient'altro che a salvaguardare il mio onore da maschio, facendo espressioni misto sbronzo misto finte facce da affranto dalle ragazze. Finchè non mi ritrovai faccia a faccia con G. che mi guardò con uno sguardo come a dire "ci sono qua io". Ora ricordo perfettamente che mi sputò il fumo in faccia non una, ma ben due volte, il chè non è un caso (contando che qui dalle mie parti sputare il fumo della sigaretta in faccia significa "voglio fare sesso con te"), mi invitò con lo sguardo a staccarci dal resto del gruppo, e andare da soli da qualche parte, finchè non ci infilammo in una stanza semibuia. Mi fissò, prese un bastone della scopa e lo lanciò contro il vetro di una finestra con tutta la violenza del mondo, spaccandolo in mille pezzi. Poi uscì cercando una ragazza qualunque e mi disse che quella ragazza era il motivo per cui era voluto andare lì (ragazza mai vista prima di allora, e più sentita nè vista dopo la festa).

Tutto normale, a quanto pare. Se non che dai giorni seguenti era un'altra persona, e cominciò un vero e proprio gioco perverso tra me e lui. Sotto i tavoli, nei bar con le tovaglie lunghe dieci metri per dieci su tavoli di 30x30cm, non ricordo se cominciai io o se lui la prima volta, comunque sia ogni volta che ci sedevamo, c'era sempre il contatto fisico tra me e lui. Contatto che mai andava a interessare parti intime, però c'eravamo quasi. Nessuno dei due ne parlava, era quasi una cosa naturale, io andavo a cercarlo e lui reggeva la situazione, o viceversa. Tra una cosa e l'altra poi, in tutte le varie situazioni in cui ci fossimo io lui e altra gente di mezzo, finiva sempre che io e lui andassimo a finire vicini.. a sentirci. (Non tutte tutte le situazioni, diciamo buona parte. L'80% volendo tirare una stima). E per un annetto buono è tirata avanti la situazione in questa maniera: complicità e segreto assoluto. Quello che stava succedendo lo sapevamo solo noi due. Bè, ero praticamente convinto della sua bisessualità, e altrettanto convinto che il mio amore verso di lui che diventava sempre più folle, fosse in tutti i modi corrisposto.

Contemporaneamente mi vedevo con la mia ragazza, e vedevo in lui strane reazioni quando mi mettevo a parlare di lei con gli altri, tant'è che arrivò il periodo in cui iniziò a convincermi che era meglio lasciarla per motivi di etica.

[Della mia ragazza era innamorato da qualche anno un altro nostro amico, ma lei non se lo filava proprio. Appena questo è venuto a sapere che io avevo iniziato a vedermi con lei, ha chiuso i contatti con me, lei e tutto il gruppo, forse per cambiare vita non lo so. Comunque me ne son altamente fregato, anche perchè lui non aveva alcuna speranza di stare con lei, e se lui è arrivato a chiudere i contatti con tutti noi per una donna, sotto sotto tanto amico non lo era.]

G. cominciò a tentare di inculcarmi che era meglio chiudere la storia con lei, perchè non avrebbe portato a niente, perchè lei era a suo punto di vista un'arpia che voleva metterci tutti uno contro l'altro per il puro piacere di farlo, e ovviamente non era così, perchè la conoscevo un pochino meglio di lui.

Comunque sia, era tutto strano, perchè queste cose le diceva solo quando non eravamo soli, mentre quando eravamo soli sembrava che il tempo si fermasse, e parlavamo di cose passatempo (personalmente sperando che le serate non finissero mai), senza mai toccare il discorso ragazze, e sempre con dovute dosi di contatto fisico. Ora dico, sono un uomo. Penso di riuscire a capire quando un altro uomo è sessualmente eccitato, più che altro perchè si vede se solo si danno le dovute attenzioni alla cosa... E ogni volta che capitava di stare vicini, zack eccolo lì !

Eravamo nello stesso istituto, io ripetente una volta, e lui due. Si prese due anni in uno in una scuola privata, e venne a fare l'anno successivo nella mia classe, con me, ovviamente vicini di banco.

Nel frattempo avevo chiuso la relazione più lunga della mia vita con una ragazza. E lui, non sapevo il perchè, ne aveva iniziato una con una ragazzina un pò infantile, direi neanche tanto bella per quello che si poteva permettere (la storia più lunga che ha avuto che è durata due settimane; tutte le relazioni che ha avuto si son chiuse con la chiusura totale dei rapporti con le persone con cui è stato: il motivo non lo so), è un ragazzo molto popolare, conosciuto perchè molto eccentrico, ma che piace uno perchè è il ragazzo più bello del mondo, e due perchè è dotato di una sensibilità straordinaria. E io, giusto perchè sono un pò stronzo e volevo vederlo soffrire un pò come lui stava facendo a me, ne iniziai una con una ragazza della mia classe, storia durata finchè lui non è scappato dalla classe.

Dopo un anno e qualcosa, esattamente dopo aver festeggiato il suo compleanno, decisi che era il caso di dare una svolta alla relazione, e di andare oltre il semplice desiderio sessuale. Volevo avere qualcosa di più, e volevo dare qualcosa in più. Lui, estasiato per aver compiuto vent'anni, ha cominciato a montarsi la testa, e si è progressivamente allontanato da me.

Ho cercato di riprendermelo in tutti i modi. Lo chiamavo a qualunque orario, sapeva benissimo il perchè, lo cercavo dappertutto, ero G.dipendente... avevo bisogno di lui come di nessun'altra cosa al mondo. E lui m'ignorava. Finchè non abbiamo avuto uno scontro verbale in cui gli finalmente dichiarato che mi ero innamorato di lui fin dal primo giorno che l'avevo visto.

Mi sentivo una merda. Non ci siamo sentiti per due giorni, che son stati i giorni più lunghi della mia vita, in attesa di una risposta che davo per scontato fosse la dichiarazione del sentimento corrisposto, come per un anno e mezzo avevo avuto modo di pensare. E invece, quando ci ritrovammo da soli, parlai chiaramente di tutto quello che era successo, praticamente gli raccontai verbalmente tutto quello che c'è scritto in questo thread. E alla fine del discorso se ne andò a casa senza dire una parola, o meglio, senza sbilanciarsi nè dalla parte di quello che ammette che i giochi si son fatti in due, nè dalla parte di chi vuole far credere delle cose assurde. Smise di cercarmi e disse che non voleva più uscire con me.

Figuriamoci se mi fermo davanti a un'uscita del genere.. Lo pedinai in lungo e in largo per tutti i posti sapevo sarebbe andato. La cosa che mi fece più male è che aveva sostituito la mia immagine di "migliore amico" se così mi posso definire, su un altro ragazzo, brutto come un topo di fogna. Dopo pochi giorni saltò fuori che era innamorato di una ragazza con cui era stato molto tempo fa, che aveva lasciato lui con pretesti veramente puerili, e che ora era riapparsa magicamente nella sua testa come la beatrice di dante nella divina commedia.. Un'amore nato così dal nulla. Lei non lo calcolava più da tempo, ed era anche felicemente fidanzata con un altro ragazzo.

Siccome lei non gli dava più spago, lui cominciò a fare uso di sostante stupefacenti. (E parlo di sostante molto pesanti..) La cosa mi lasciò sdegnato, tant'è che io dalla mia posizione d'ombra in cui ero finito, riapparvi e tentai in tutti i modi di riportarlo sulla retta via. Non ci riuscii, e una sera arrivò addirittura a mettermi le mani addosso con una rabbia inaudita, dovuta alle sostanze.. Mi disse che non era omosessuale, che a lui interessavano le ragazze, e che non avevo capito niente di niente.

Tanto era convincente nel dirlo con quella rabbia, che gli credetti, ed entrai in uno stato di crisi generale che mi portò a non voler più vedere nè sentire nessuno, e lui continuò a inseguire la sua donna che non lo calcolava, accompagnato dal suo amico topo di fogna.

Dopo qualche tempo però riaprimmo i contatti finalmente, e mi risollevai d'animo. Ci ritrovammo in macchina a parlare tranquillamente come i vecchi tempi, e gli dissi che rispettavo le sue scelte, che poteva star tranquillo con me, che però doveva uno mantenere (a questo punto) il mio segreto, e due non chiudere i contatti con me.

Così fu per un mesetto. Gli affari sottobanco erano improvvisamente spariti, e improvvisamente era diventato un'altra persona.. un etero vero e proprio. Non lo riconoscevo più, sempre freddo, e mi rivolgeva la parola solo se necessario. Ogni occasione di stare da soli veniva cancellata dall'arrivo di altre persone che aveva chiamato lui (ovviamente per non rimanere da solo con me).

Finchè un bel giorno... andammo io lui e topo di fogna a passare una serata in spiaggia e dormire in tenda dopo aver bevuto qualche birra.

Mi trovai sbronzo dentro la tenda con lui sbronzo affianco finalmente dopo mesi (topo di fogna sbronzo pesantemente addormentato)

Incredibili gli effetti dell'alcool.

Non riuscivo a stare fermo, non riuscivo a non pensare che era vicino a me in una tenda, di notte. Inevitabilmente mi sfuggì la mano.. ma non voglio scendere nei dettagli. Dico solo che rimase dieci quindici minuti passivo senza dire e fare niente. Finchè non si alzò uscendo dalla tenda e andando a rannicchiarsi in un angolo per mandare un sms alle 5 del mattino.. Uscii anch'io immediatamente dopo, e gli chiesi a chi si era dimenticato di fare gli auguri di compleanno e perchè gli era venuto in mente a un'ora così tarda in un posto così sperduto. Mi chiese molto adirato che cosa stessi facendo, e non potei che ridergli in faccia in quel momento in quelle condizioni. Si offese e andò a dormire fuori dalla tenda, e lo lasciai fare.

Il giorno seguente ero di ottimo umore non so perchè, e lui si alzò e si fece prendere anche lui dal buon umore. Topo di fogna non si era accorto di niente, e ci mettemmo a giocare a poker tranquillamente come tre amici che si stavano godendo la vacanza. G. non era arrabbiato, anzi, glielo leggevo negli occhi che non sapeva come comportarsi, ma improvvisamente forse dalla stanchezza o forse dai residui della sbornia della notte precedente, era più tranquillo e rilassato che mai, come non l'avevo più visto da anni. Questo finchè non tornammo a casa.

Mi salutò con un mezzo cenno e mi trasmise con uno sguardo solo odio. Il giorno seguente uscimmo nuovamente noi tre, e a mente lucida non osavo guardarlo in faccia, e lui nemmeno.

Me ne andai e decisi di non vederlo più.

Son passati tre mesi da quel giorno, ho cercato in tutti i modi di non pensare più a lui: ho provato veramente di tutto e di più. Ho passato un'estate fantastica per carità, ma non riesco a togliermi dalla testa la sua immagine, e il suo pensiero e Lui.

Ho legato con topo di fogna, e in confidenza mi ha detto che G. una sera gli aveva raccontato che io ero gay, che a lui "facevano schifo", e che avevo cercato di baciarlo una sera in discoteca.

Ho smentito subito dicendo che quella sera non ho cercato di baciarlo, ma gli avevo solo messo una mano nelle parti intime, e che comunque si era dimenticato di raccontargli quello che era successo in quella tenda, che se voleva gettare uno scandalo su di me, era ben più potente da raccontare come evento. Raccontai tutto quello che ho scritto qua a topo di fogna.. ormai avevo perso tutto, che me ne importava?

Mi sorprese la sua affermazione "Non ci avrei mai pensato che anche G. fosse un galeone.. (parola appartenente a un piccolo dizionario privato per esprimere la tendenza omosessuale in un individuo)" Gli chiesi se ero io pazzo, o se c'era qualcosa che non andava nell'atteggiamento di G., e lui mi disse che ci avrebbe messo la mano sul fuoco.. che G. era perlomeno bisessuale, e si era comportato con me come un vero represso. Topo di fogna è etero al 100%, il suo giudizio perciò non mi ha mai convinto tanto. Fatto sta che mi ha detto che per lui la sessualità degli amici non è importante, che ognuno è libero di essere quello che è, basta che non gli si fiondino addosso per fare chissacchè. Gli ho detto che può stare ben tranquillo.. ha smesso di sentire G. ed è diventato il mio migliore amico.

 

 

Ora, dopo tutta questa storia della mia vita, volevo sapere due cose. Ho cercato ovunque su internet, ma l'unico modo è chiedere alla gente, a voi.

1. Secondo voi, G. (persona mooolto intelligente) è gay o bisessuale?

2. Un omosessuale può fare sesso occasionale con una donna senza che la donna si accorga che il partner è omosessuale?

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mioddio ma non chiamarlo topo di fognaaa :D

secondo me potrebbe essere represso bsx. ma visto nella società in cui viviamo molte persone hanno paura di esternare se stessi-. sopratutto se possono scegliere tra la vita facile e quella difficile.

penso che un omosess possa fare sesso con una donna... si. ne ho sentite di diverse storie di quest tipo..

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uuuf..letta tutto d'un fiato...è stata una relazione veramente intensa e complicata..fossi stato in te avrei rotto prima...dovevi essere veramente innamorato

Comunque anche io ritengo fosse un represso, soprattutto per non screditarsi agli occhi degli altri dato che era così popolare. 

Una donna secondo me non può capire se una persona è gay solo nel fare sesso con lui a meno che questo non mostri evidentemente che gli fa schifo la berny...almeno così è successo a me e le mie partner non hanno mostrato nessun dubbio :D :D

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represso senza ombra di dubbio...

non so se sia solo gay o bisex ma comunque uno che raggiunge di sti livelli potrebbe benissimo fare di tutto pur di coprirsi,anche andare a donne pur disprezzando la berny (scusa wb ma ti copio sta definizione,è troppo bella!  :D)..

per quanto riguarda l'accorgersi o meno,non penso ci sia differenza tra maschi e femmine,se uno/a è innamorato/a e sta facendo sesso con chi ama,secondo me non capisce più niente e l'ulitma cosa che va a pensare è guardare se il partner è della stessa sponda o meno,dal momento che gli etero dan sempre tutto per scontato!

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anche andare a donne pur disprezzando la berny (scusa wb ma ti copio sta definizione,è troppo bella!  :D)..

 

 

no problem

una mia amica la chiama così, con accento british, ed è fantastico quando lo dice  :D

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A me pare prima di tutto un soggettino discretamente inquietante..

 

Poi sì, presumibile che sia un bisex represso (o che sia represso e basta), sta di fatto che di fronte ad una possibile evoluzione della vostra situazione è andato in tilt  :D

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Se è bisex è represso forte e, a quanto sono riuscito a capire senza speranze di aprirsi. In ogni caso: a questo punto la cosa migliore per te sarebbe allontanarti definitivamente da lui, prima di farti più male di quanto tu non te ne sia fatto finora e affidare i tuoi sentimenti a qualcuno che abbia la capacità di ricambiarti.

 

Riguardo la capacità di una donna di capire l'orientamento sessuale del proprio amante... ti confesso che la mia ex mi disse, quando le confidai per la prima volta i miei dubbi sulla mia sessualità che, a dirla tutta, nella nostra intimità mi comportavo in maniera molto più "mascolina" del suo ex (che so quasi per certo essere etero)... per cui anche tra le lenzuola... chi può dire :rotfl:?

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Se è bisex è represso forte e, a quanto sono riuscito a capire senza speranze di aprirsi. In ogni caso: a questo punto la cosa migliore per te sarebbe allontanarti definitivamente da lui, prima di farti più male di quanto tu non te ne sia fatto finora e affidare i tuoi sentimenti a qualcuno che abbia la capacità di ricambiarti.

Io lo sto evitando da tre mesi ormai. Non mi avvicino più a qualsiasi posto frequentassi prima della rottura dei legami.. tre mesi fa appunto. Ho cambiato cerchia, vita, modo di relazionarmi. Son più sereno devo dire, però il pensiero nei momenti di solitudine và sempre là, da lui. Non lo blocco su msn, e vedo che neanche lui mi ha bloccato, e se lo vedo online comincio ad aprire e chiudere la schermata principale per sapere se è ancora online (son patologico.. a volte mi capita di non riuscire a prendere sonno, di alzarmi, vestirmi, prendere la macchina e andare sotto casa sua dall'altro lato della città a vedere se la sua auto è parcheggiata o no; e se non lo è comincio a girare per la città come un cane da tartufo.. poi in realtà se lo becco evito in tutti i modi di incrociare lo sguardo. E' da starci male veramente questa situazione.. dite che ho bisogno di uno psicologo?)

Più o meno un mese fa gli ho chiesto scusa su msn con una conversazione che è durata pochissimo, scusa per tutta la situazione e gli ho fatto capire che qualunque cosa fosse successa in tutti gli anni che lo conoscevo per me era un capitolo chiuso.. mi ha mandato un sorriso e basta. Di quelli così " :asd: ". Dico io.. non tratto così nemmeno il mio peggior nemico dopo tre mesi di chiusura.. l'atteggiamento di chi ha proprio deciso di chiudere con te perchè sei una persona di merda che non gli darà altro che ansie.

Poi, l'ho incrociato in macchina l'altra sera in una via dove c'erano solo la mia e la sua macchina. (ore 2.00) Strada vuota. Lo supero, gli tiro tre colpi di clacson, e vedo la sua reazione per fermarmi a salutarlo. Mentre mi sto accostanto, accelera, mi supera, passa col rosso e se ne va facendo una curva a 80.

 

 

Riguardo la capacità di una donna di capire l'orientamento sessuale del proprio amante... ti confesso che la mia ex mi disse, quando le confidai per la prima volta i miei dubbi sulla mia sessualità che, a dirla tutta, nella nostra intimità mi comportavo in maniera molto più "mascolina" del suo ex (che so quasi per certo essere etero)... per cui anche tra le lenzuola... chi può dire :rotfl:?

 

Non ho capito.. ci andavi a letto o no? :rotfl: Voglio sapere questo.

Io vorrei provare a levarmi questa soddisfazione nella vita. Ma ogni volta che con una ragazza arriva il momento giusto, mi chiudo a riccio e scappo, perchè non mi funge come dovrebbe fungere per poter essere utilizzato.

Tant'è che l'ultima che ho avuto ha pensato che ce l'avessi piccolo :rotfl:'

Non so se è ansia da prima volta, o semplicemente non mi sarà mai possibile avere alcuna chance.

Poi vabbè se sospetta o meno mi interessa poco in effetti, l'importante è che funzioni!

 

 

[mi rendo conto solo ora che ho raccontato la mia vita su questo thread, scusate per la noia...]

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Dal mio personalissimo punto di vista, hai fatto bene e fai bene ad "evitarlo".

 

Però, se mi posso permettere, da quanto scrivi traspare ancora l'esistenza di un legame nei suoi confronti, lo stesso che ti ha portato a cercare, se non altro, di riportare il tutto su di un livello di "conoscenza accettabile".

 

Considerate le sue reazioni e come queste siano in grado di ferirti, secondo me però sarebbe il caso di fare il passo successivo e "cancellarlo" completamente. Da msn, dalle tue strade, dalla tua mente, anche se capisco che sia ovviamente molto difficile.

 

Ma mi viene da pensare che con una persona così si rischia solo di continuare a farsi del male, sperando di poter riallacciare qualche rapporto.

Scusa la durezza, ma fatti forza e mollalo (io, per come son fatto, l'avrei cancellato già la prima volta in cui avesse iniziato ad ignorarmi, va vabbè)..  ;-)

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Non ho capito.. ci andavi a letto o no? :rotfl: Voglio sapere questo.

Io vorrei provare a levarmi questa soddisfazione nella vita. Ma ogni volta che con una ragazza arriva il momento giusto, mi chiudo a riccio e scappo, perchè non mi funge come dovrebbe fungere per poter essere utilizzato.

 

Si, siamo andati a letto insieme, anche se non abbiamo mai avuto un rapporto completo. Riguardo il "fungere", non ho riscontrato simili problemi, anche se ciò è, plausibilmente, dovuto al fatto che io dovrei essere classificato più come "bisessuale con preferenze maschili", che con il generico "gay"... altro (ad esempio per quanto riguarda altri gradi di omosessualità) non so dirti

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So che è dura, ma devi assolutamente dimenticarlo! Concordo con gli altri nel dire che di tratta sicuramente di un represso che non riesce ad accettarsi.

Per quanto riguarda l'altra questione: io mi definisco come il fabbro e cioè un bisessuale con preferenze maschili. Ho fatto sesso con le donne e mi pare che loro non si siano mai accorte della mia "preferenza".

Per quanto riguarda "il fungere" ... a me, con loro, ha sempre funzionato senza troppi problemi, ma penso che dipendi molto da persona a persona. Se a uno "la berny" proprio non piace, mica gli può funzionare!  :rotfl:

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Dal mio personalissimo punto di vista, hai fatto bene e fai bene ad "evitarlo".

 

Però, se mi posso permettere, da quanto scrivi traspare ancora l'esistenza di un legame nei suoi confronti, lo stesso che ti ha portato a cercare, se non altro, di riportare il tutto su di un livello di "conoscenza accettabile".

 

Considerate le sue reazioni e come queste siano in grado di ferirti, secondo me però sarebbe il caso di fare il passo successivo e "cancellarlo" completamente. Da msn, dalle tue strade, dalla tua mente, anche se capisco che sia ovviamente molto difficile.

 

Ma mi viene da pensare che con una persona così si rischia solo di continuare a farsi del male, sperando di poter riallacciare qualche rapporto.

Scusa la durezza, ma fatti forza e mollalo (io, per come son fatto, l'avrei cancellato già la prima volta in cui avesse iniziato ad ignorarmi, va vabbè)..  ;-)

 

E se magari, per un caso fortuito, domani si rende conto di essere stato un pò troppo cattivo, e comincia gradualmente a cercarmi di nuovo? Sarebbe il primo passo verso l'autoaccettazione.. è questo che m'impedisce di prendere tutto e bruciarlo dalla mia mente... la speranza. Cioè, può uno rimanere represso per tutta la vita? Che vita triste ne esce fuori?

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Però scusa, quello della vita triste e non "auto-accettata" è un problema suo, non tuo.

 

So di essere un pò drastico, ma secondo me dovresti evitare ogni contatto anche fortuito; se poi lui capirà che vivere reprimendo il proprio modo di essere (sempre che sia quello), crogiolandosi nell'insoddisfazione e nel malessere, forse non è la cosa migliore, allora magari proverà a riallacciare i contatti e starà a te decidere se "riavvicinarlo" o meno.

 

E' solo che mi pare che tu, al momento, abbia fatto abbastanza per riavvicinarti, forse anche troppo, ora -se vuole- sta a lui..

(ma questo ovviamente è solo un punto di vista personale, magari la mia interpretazione dei fatti è completamente errata :-) )

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Però scusa, quello della vita triste e non "auto-accettata" è un problema suo, non tuo.

 

So di essere un pò drastico, ma secondo me dovresti evitare ogni contatto anche fortuito; se poi lui capirà che vivere reprimendo il proprio modo di essere (sempre che sia quello), crogiolandosi nell'insoddisfazione e nel malessere, forse non è la cosa migliore, allora magari proverà a riallacciare i contatti e starà a te decidere se "riavvicinarlo" o meno.

 

E' solo che mi pare che tu, al momento, abbia fatto abbastanza per riavvicinarti, forse anche troppo, ora -se vuole- sta a lui..

(ma questo ovviamente è solo un punto di vista personale, magari la mia interpretazione dei fatti è completamente errata :-) )

 

Grazie Wolf. E grazie a tutti. Avevo necessità di parlare di questa cosa con qualcuno, perchè a lungo andare mi stavo tenendo tutto dentro e mi stava facendo diventare pazzo. Sai, vivere due anni nella convinzione più assoluta di aver trovato una persona come te, che ti capisce in tutto quello che fai e dici, e ritrovarsi poi all'improvviso a passare quattro mesi totalmente emarginato vedendosi realizzata la paura più grande della propria vita, convincendosi del fatto di non aver compreso niente degli ultimi due anni e mezzo di vita. Ricostruire ogni notte ogni situazione che sembrava bella, e cercare soluzioni impossibili e incoerenti con la realtà, solo per non impazzire ancora di più. E' struggente.

Comunque farò come dici. Cancellerò ogni traccia e cambio capitolo. Grazie a tutti dei consigli..

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