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No del Vaticano all'ambasciatore gay


sugar85

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  Bloccata sul nascere anche la designazione di uno scrittore divorziato e risposato. E gli stop raffreddano Parigi

 

CITTÀ DEL VATICANO — È ormai quasi un anno che la Francia, «la figlia primogenita della Chiesa», non ha un ambasciatore a rappresentarla presso la Santa Sede, una vacanza che non ha precedenti per la sua durata nella storia recente dei rapporti fra Vaticano e Parigi e che è stata prolungata dal rifiuto di un diplomatico omosessuale che convive con il suo compagno. Per due volte la scelta del Quai d'Orsay per Villa Bonaparte, la sede della rappresentanza nel cuore di Roma, è stata respinta.

 

La prima volta la scelta è stata bloccata sul nascere quando è stato fatto presente al presidente Nicolas Sarkozy che lo scrittore Denis Tillinac da lui proposto era sì un fervente cattolico, ma era anche un divorziato risposato, cosa che avrebbe incontrato un'inevitabile bocciatura vaticana. Era caduta nel frattempo l'idea dello stesso Sarkozy d'inviare in Vaticano lo storico Max Gallo.

 

La seconda volta la vicenda si è trasformata in un vero e proprio contrasto, benché rimasto a livelli molto riservati, perché il candidato è stato formalmente proposto nel rispetto di tutte le regole con una comunicazione ufficiale alla Segreteria di Stato vaticana. La risposta è stata un no secco, perché si trattava di un altissimo funzionario del Quai d'Orsay omosessuale dichiarato. Il rifiuto ha naturalmente raffreddato la volontà del Ministero di accelerare la nomina dell'ambasciatore. Anche perché si dice che l'alto funzionario, candidato all'incarico, sia rimasto molto ferito dal rifiuto, dal momento che è un cattolico praticante molto impegnato. Neppure la visita del papa a Parigi è valsa ad accelerare i tempi della nomina del successore dell'ambasciatore Bernard Kesseddjian, morto proprio alla vigilia della visita in Vaticano di Sarkozy. Il compito di accompagnare il pontefice in Francia è stato così affidato al segretario dell'ambasciata Pierre Cochard.

 

Il Figaro Magazine ha seguito la vicenda parlando di vari rifiuti. Tra questi ci sarebbe stato anche quello del segretario generale aggiunto del Quai d'Orsay, Jean-Loup Kuhn-Delforge, che sarebbe stato «bocciato» a causa del suo «profilo personale». Così L'Elysée cerca ancora il candidato giusto. In lizza Stéphane Chmelewsky, un diplomatico che ha organizzato il viaggio del Papa e che è appoggiato da Emmanuelle Mignon (una delle più ascoltate fra i consiglieri personali di Sarkozy). Ma anche Marc Odendall, un uomo d'affari, amministratore d'istituzioni umanitarie, ben introdotto in Vaticano».

 

Bruno Bartoloni 

 

http://www.gaynews.it/view.php?ID=79327

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anche il quotidiano " la Stampa " riportava la notizia, evidenziando appunto come tra i tanti candidati quello perfetto per il ruolo viste  le competenze fosse proprio il francese poi "congelato" dalla santa sede perchè gay.

ora neanche piu la meritocrazia serve, che peccato  :asd:

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appunto.. visto che ce ne stanno troppi uno in + non faceva male...

quello che mi domando io è: il vaticano non accetta i gay dichiarati e accetta i gay repressi?

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Accetta i gay, magari sacerdoti, che nel pubblico razzolano bene e poi, nel privato, quando nessuno li vede, si tolgono la tonaca, vanno in qualche locale di un'altra città, adescano un bel ragazzone e poi  :asd: ... beh, vi lascio immaginare!

Ogni riferimento a persone di mia conoscenza (non del forum, sia ben inteso) è puramente ... eeeehmmm ... casuale?

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Guest liverpool

Grazie per la specificazione "non del forum".

 

appunto.. visto che ce ne stanno troppi uno in + non faceva male...

quello che mi domando io è: il vaticano non accetta i gay dichiarati e accetta i gay repressi?

 

 

Purtroppo l'ipocrisia clericale prevede che non si dica mai ciò che si pensa, nè si diano delucidazioni non richieste circa il proprio agire. A me la sincerità è costata un metaforico calcio nel sedere.

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odio la grettezza e la intolleranza del vaticano. così facendo va contro ciò che il vaticano stesso predica ,ossessionandoci: apertura e rispetto per il prossimo e tolleranza. Ke ipocrisia, ke schifo: è tutto una farsa finalizzata al potere

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Guest liverpool

odio la grettezza e la intolleranza del vaticano. così facendo va contro ciò che il vaticano stesso predica ,ossessionandoci: apertura e rispetto per il prossimo e tolleranza. Ke ipocrisia, ke schifo: è tutto una farsa finalizzata al potere

 

I Scilani hanno un proverbio:  "meglio comandare che fottere", ma i vaticani prima ti fottono e poi ti comandano.

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è chiaro che il motivo del rifiuto non è l'omosessualità del funzionario, bensì il fatto che la stessa fosse palese e nota. Che figura ci avrebbe fatto il vaticano agli occhi dell'opinione pubblica?

Quindi per darsi una parvenza di apparente pudore e coerenza...  :D

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Quindi per darsi una parvenza di apparente pudore e coerenza...  :D

 

Ah ma io preferisco che siano coerenti nella loro stupidità piuttosto che ipocriti, come quando nonmiricordochi rappresentante del Vaticano (forse proprio il papa?) andò tranquillo tranquillo a incontrare Niki Vendola.

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Guest TooLate

E quanti pedofili?

Questo dice tutto.

I Scilani hanno un proverbio:  "meglio comandare che fottere", ma i vaticani prima ti fottono e poi ti comandano.

I vaticani ti fottono, ti comandano, ti predicano, ti giudicano anche se non c'entrano niente, ti raccontano della sacrità delle cose e POI sono i primi a fotterle e poi a comandarle, etc.

Il problema è che in Vaticano già ce ne stanno troppi.

Il problema è che in Vaticano non hanno le palle per ammetterlo. Quelli saranno stati dei soppressi che ora pensano di essere al capo del mondo perchè si trovano in "Chiesa" (Che parolone.) Rabbia >_>

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Tutto ciò dimostra come la Chiesa non sia mai stata veramente una istituzione religiosa. Essa deve necessariamente discriminare l'omosessualità in quanto una sua approvazione costituirebbe il crollo dei pilastri che La tengono in piedi. Per cui anche un singolo mutamento all'interno di questa istituzione, e nessuno saprebbe più gestire la cosa...

Anche se qualcosa di positivo nella Chiesa c'è (si contano sulle dita di una mano, ma sempre meglio di niente).

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Guest liverpool

Faccio presente che la chiesa cattolica non è la sola a discriminare l'omosessualità: le tre religioni che si rifanno all'autorità della bibbia -ebraismo, cristianesimo e islam- considerano l'omosessualità praticata una grave contraddizione alla natura dell'uomo, un peccato contro natura. Ogni religione presuppone un'antropologia, da cui proviene un'etica e questo è il nocciolo del problema. L'affermazione antropologica in base a cui l'uomo secondo natura è l'etrosessuale fonda una religione per eterosessuali, in cui, se la discriminazione è mitigata dalla misericordia (quel poco che c'è), rimane pur vero che discriminare non è frutto di pregiudizio, ma logica conseguenza di un'etica anch'essa basata sull'accordo con la natura. Ora, rimane da verificare se una religione come il cristianesimo può assumere la natura come punto di partenza necessario, o non debba piuttosto ammettere che una natura pura non esiste in quanto essa è pura solo all'interno di interpretazioni culturali. Il che non significa certamente dire che la natura è irrimediabilmente corrotta, ma soltanto che il concetto di fysis (natura in greco) è semplicemente inattingibile a partire dall'esperienza presente. Come diceva il filosofo greco del VI sec. a.C. "La natura ama nascondersi" e questo mi sembra essere un corretto tipo di approccio a ciò che -se non vogliamo fare i conti in tasca all'Onnipotente- sconfina nel mistero. In fondo la chiesa non può accusare la scienza contemporanea di strumentalizzare la natura quando anch'essa si comporta teoreticamente allo stesso modo laddove afferma appunto che le cose stanno così e non altrimenti.

 

edit: il filosofo era Eraclito

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Faccio presente che la chiesa cattolica non è la sola a discriminare l'omosessualità: le tre religioni che si rifanno all'autorità della bibbia -ebraismo, cristianesimo e islam- considerano l'omosessualità praticata una grave contraddizione alla natura dell'uomo, un peccato contro natura. (omissis)

E io non mi stancherò mai di dire che l'omosessualità FA PARTE della natura umana, l'uomo si è evoluto con uina natura che ha tra le sue potenzialità l'orientamento omosessuale. Punto.Le religioni se ne facciano una ragione: il discorso "contro natura" è un discorso soinvalidato dalla scienza, sorpassato e decotto.

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L'ho letto, ma mantengo il mio punto di vista. La natura degli esseri umani è in parte scritta nel genoma, in parte frutto di ambiente e cultura. Il discorso delle religioni non sta in piedi. La natura dell'uomo è sempre stata etero-omo-bisessuale, tra le altre cose.  IL'omosessualità è solo un possibile modo di essere dell'uomo, moralmente indifferente.Esiste l'omosessualità anche nel mondo animale, e in natura vi sono infiniti modi di convivere e riprodursi, tra le miriadi di esseri viventi che esistono. Il discorso del "contro natura" non ha senso in quanto l'uomo è natura, e tutto quanto all'uomo pertiene ne fa parte. Ciò non comporta che tutto quanto è "naturale" sia bene.Ma iI male sta non in un preteso "contro natura" ma nel recare danno volontariamente o per negligenza ad altri.

Eraclito è un filosofo di cui abbiamo frammenti fuori contesto, e neppure un'opera completa.Che "La natura ami nascondersi2  può essere interpretato in vari modi, anche in merito all'insondabilità della natura umana, come dice in un frammento sull'anima, che per lui è senza confini, piena di infinite potenzialità.

 

P.S. Se ti sembra che non abbia capito il senso del tuo post, ti prego di chiarirmelo.

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Guest liverpool

Sì Cosgrove hai capito il mio discorso e ci hai azzeccato in pieno su Eraclito che citavo proprio in alternativa ad un concetto di natura determinato e a senso unico. Purtroppo la chiesa riconosce carattere di rivelazione all'antropologia biblica, e secondo la sua morale solo all'uomo e alla donna -immagine e somiglianza di Dio nel loro essere coppia- è dato di amarsi, formare una famiglia e riprodursi. Tuttavia proprio il passo in questione,del libro della Genesi fa intuire quali sono le intenzioni dell'autore ispirato: in un contesto socio culturale come quello biblico l'omosessulaità si oppone ad un uso fecondo della sessualità;  tale è anche il caso della masturbazione. Ora se volessimo trarne una logica conseguenza dovremmo dire che anche le coppie etrosessuali sterili sono "contro natura"... 

Nel Nuovo Testamento, nei passi in cui si parla di sodomia, si ammoniscono i cristiani a non conformarsi ai costumi corrotti dei pagani, macchiandosi di un peccato di idolatria. Mai comunque l'omosessualità viene presa in considerazione come orientamento relazionale della persona. E questo mi pare altamente significativo!

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parole_alate

quanta ipocrisia...  :D

 

Beh, ipocrisia non direi proprio: una chiara dichiarazione d'intenti, se ancora ne avessimo bisogno...

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