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Io voglio cambiare rotta


amadan

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ciao a tutti, sebbene io abbia più o meno le idee chiare su questa faccenda, ogni tanto mi vengono i dubbi sul da farsi e vi vorrei chiedere un consiglio.

 

vivo a torino da 9 anni, in questa città ho vissuto le esperienze peggiori della mia vita, i miei più grandi fallimenti, i lavori più tristi e non sono riuscito in 9 anni a costruire niente per cui questa città io possa sentirla come casa mia. non è per i torinesi, né per torino in sé, ma io qui non mi trovo bene, ogni volta che vado poi in quella che considero veramente casa mia, uno sfigatissimo paese di 18000 anime, mi sento in pace col mondo. lo so che quando avevo 18 anni per me la sicilia e il mio paese erano il luogo dei sogni in bianco e nero, un posto da cui andare via il prima possibile e dal quale sono fuggito appena ho potuto, ma ora non riesco a immaginarmi da nessun altra parte. com'è e come non è le amicizie più intime le ho li, i ricordi più cari sono lì e il mare, la possibilità di volgermi all'orizzonte e guardare l'infinito immaginando che dall'altra parte possa esserci qualsiasi cosa, non solo il nord africa... beh, mi manca anche quello.

 

cosa mi trattiene? beh, non è che in 9 anni io proprio non abbia stretto nessuna relazione o non abbia degli amici, qui vive anche mio fratello, che se prima era una persona impossibile in quest'ultimo anno siamo diventati un po' più amici... nonostante questo tuttavia, continuo ad immaginarmi di tornare a casa...

 

ne ho parlato col mio ragazzo (stiamo assieme da 3 anni e mezzo) e anche lui sarebbe contento di seguirmi giù in sicilia, tuttavia si pone un grosso problema, lui qui ha un lavoro che gli piace davvero tanto ed ha pure un buono stipendio, mentre giù nessuno dei due al momento ha una possibilità concreta.

però mi spiego, io potrei tranquillamente andarci anche senza un lavoro, mia madre vive li e sarebbe felice di aiutarmi a rifarmi una vita in sicilia, ma non può mantenere me e il mio ragazzo.

la soluzione è apparentemente semplice, io intanto vado, mi trovo un lavoro che mi permetta di mantenere anche lui finché non ci sistemiamo entrambi, ma lui ha paura che se vado giù da solo poi non ci riuniremo mai più, che questo potrebbe significare un addio.

ora io sono consapevole che il nostro rapporto è abbastanza rodato da sopravvivere tranquillamente a un po' di tempo distanti, ma se poi improvvisamente lui cambiasse idea? con quale coraggio gli chiedo di rinunciare a tutto quello che ha per stare con me in un posto che non è casa sua anche se nessuno lo tratta come un estraneo? in fin dei conti sarebbe lo stesso motivo per cui vorrei lasciare torino...

mi sento proprio in un vicolo cieco. inoltre credetemi io qui ci ho provato a cambiare lavoro, a fare qualcosa di diverso da un call center o che non sia solo provvigionale come il lavoro che faccio adesso, ma non trovo niente. tutti quelli che conosco mandano curriculum e trovano lavoro, io niente... addirittura ad un mio amico l'offerta gli è piovuta dal cielo mentre io sono qui a sbattermi, a cercare di farmi piacere questa città che mi sta schiacciando senza riuscire a farcela. forse partire è più una fuga che altro, ma vorrei davvero farlo...

non so nemmeno da dove cominciare... se solo l'italia non fosse così lunga!

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Guest liverpool

Così di getto mi verebbe da dirti: "Torna in Sicilia!", anche perchè conosco Torino e non ci vivrei per niente al mondo.Ma i luoghi in cui viviamo trovano sempre il modo di ricattarci, per cui alla fine scopriamo che siamo "costretti" a viverci. Magari qualcuno t'avrà detto, citando il filosofo Seneca: "è il tuo animo che devi cambiare e non i luoghi"; io credo però che tra il luogo in cui viviamo e il nostro animo se non c'è integrazione tutto diventa più difficile. Il rapporto tra l'uomo e il suo ambiente non è funzionale (o perlomeno non è solo funzionale): l'ambiente ci plasma almeno quanto noi plasmiamo lui.  Mi è difficile darti un consiglio, ma almeno una cosa mi sento di dirtela: prendi seriamente a cuore l'esigenza che senti di stare bene in un posto a tua misura: è un'esigenza fondamentale, perchè da essa dipende tutto il resto.

Anch'io sono un esiliato e un ricattato dal luogo in cui vivo, per cui ti capisco eccome! Solo che ai ricatti non cedo e proprio lì dove sembra non esserci alternativa, mi impegno con tutto me stesso per trovarla...e ti garantisco che c'è sempre un'alternativa. Ti auguro di cuore di trovare serenità, tutta quella che ti serve per prendere una sana decisione.

 

[P.S. maledetto Nord Est, non avrai il mio scalpo!]

 

[Chiedo scusa ai Torinesi; non ce l'ho con la vostra città che è bellissima...è solo che tra lei e me c'è incompatibilità, ecco tutto]

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Caro amadan, che strano, io adoro Torino :asd: Se potessi mi trasferirei lì immediatamente.

Posto che naturalmente non posso darti seriamente dei consigli su questo e che in ogni caso tutte le decisioni devi ponderarle da te e per te. All'inizio del post dici di avere le idee chiare sulla questione, ma mentre scrivi sembra un po' che ti perdi, arrivi a scrivere più sotto che ti senti in un vicolo cieco. Perché? Vuoi spiegare cosa hai chiaro e su cosa invece ti senti perso? Sarebbe già un mettere in ordine.

Vediamo un po'. I motivi per cui vorresti spostarti sono un po', in sostanza, facendo un sunto, per ricongiungerti con le tue radici che ti mancano, radici anche ambientali, ad esempio la presenza del mare. Però, visto che hai amicizie, un lavoro e il ragazzo e comunque la tua vita attuale e presente a Torino, io ti direi che potresti focalizzarti sulle 'nuove' radici che si sono formate. Ti faccio riflettere su una cosa, forse potrà esserti utile forse no, ma intanto te lo dico. In genere non è mai il momento presente che 'manca' qualcosa. Il qui e ora è pieno e completo in sé, è dove vogliamo veramente essere (in profondità) e esattamente dove 'dovremmo' essere. In te è sorta un'insoddisfazione che ti fa sembrare che spostandoti nello spazio acquisteresti qualcosa dentro di te, che ora ti manca. Ma in realtà non ci manca mai nulla, interiormente: siamo esseri completi e liberi. Ti puoi spostare e temporaneamente puoi anche sentire appagato il suggerimento dell'ego 'spostati, spostati, qui dove sei non vai bene', ma poi quel 'qui dove sei non vai bene', che è dentro di te, tornerebbe presto o tardi ad assillarti. In realtà, tu vai bene come sei e come fai, vai bene dovunque sei, queste inquietudini sono le strategie dell'ego per non farci sentire sereni e a nostro agio.

Quindi, bisogna ben ponderare cosa andresti a guadagnare di concreto e cosa a perdere. E da questo punto di vista, credo che andresti solo a perdere: dovresti ricominciare da capo col lavoro, appoggiarti ai tuoi, stare un tot distante dal tuo amore rischiando che questo influenzi il vostro rapporto.... tutto per un capriccio della mente.

Io ti suggerirei, prima di ponderare su eventuali traslochi al tuo paesino del sud, ti fare un po' mente locale sulle radici più profonde di questa insoddisfazione: osservala, senza analizzarla, limitati a sentirla, a farla emergere. Secondo me è poco legata al luogo in cui sei e alla situazione in cui ti trovi perché è una situazione che ti appaga, a parte dal punto di vista di amici e affetti accessori (ma quell'aspetto si può sempre perfezionare). E concentrati molto sul qui e ora, non lasciare che la mente vaghi nello spazio e nel tempo. A quel punto, quando ti senti molto presente, senti il tuo corpo più profondo cosa ti suggerisce. Se c'è ancora la spinta a muoversi, allora è bene che tu lo faccia; altrimenti, se lasciando emergere quell'insoddisfazione, ti rendi conto che è dentro di te e che dipende da altro, da un'inquietudine più generale che riguarda solo la mente, o da qualche altra cosa, allora forse concentrandoti sul qui e ora se ne andrà così come è venuta.

Se così fosse, rimanendo a Torino potrai godere del meglio di ciò che hai costruito, ma ciò non esclude che tu possa godere anche le tue radici siciliane e anche qualsiasi altra cosa tu voglia. Avendo un lavoro stabile, puoi sempre mettere da parte dei soldi e acquistare una casupola - un rifugio - o affittarlo - in quel paesino di Sicilia e andarci a fare le vacanze, o anche più volte all'anno, se ne senti forte la nostalgia. Nessuno te lo vieta. Può essere la tua parentesi delle radici e dell'infinito, che ti ritagli ogni tanto in weekend lunghi e ferie. Come una mia amica di Acireale che vive a Pisa da più di 2 anni ma spesso durante l'anno e d'estate prende l'aereo e torna a casa sua. Puoi anche viaggiare, scoprire nuovi luoghi e nuovi angoli e forme dell'infinito. Ora come ora hai mille risorse e puoi sfruttarle come vuoi. Nessuno ti può frenare se vuoi andare a stare due settimane nel tuo paesino o in Cornovaglia o in Alaska. Ma questo te lo permette la base che hai costruito: il tuo lavoro, il tuo rapporto bellissimo e stabile col tuo ragazzo. Rifletti bene se vale davvero la pena di demolire queste fondamenta per 'ottenere' qualcosa che è ugualmente alla tua portata e di cui, in realtà, se ti concentri sul qui e ora, puoi facilmente capire di non avere un reale bisogno.

 

Giusto per smentire tutto quello che ho detto e farti venire qualche tarlo, ti offro un ascolto  :asd: Se lo conosci già capisci subito di che parlo hehe

 

Facci sapere...

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Sarà che sono uno con la testa dura, anche se non proprio nella vita professionale, io non mi lascerei andare allo sconforto.

 

Verlaine ha detto anche meglio di me quello che volevo consigliarti. Io ho l'esperienza dei miei cugini che lavoravano al nord e che per ragioni familiari sono tornati in calabria. La ita che fanno è faticosa e insoddisfacente dal punto di vista lavorativo, pochi soldi, poca serietà delle aziende, tanti sacrifici ma...tuttosommato hanno una bella famiglia, una casa e quant'altro. Avendo fatto il confronto fra le due situazioni di vita però se avessero avuto scelta non sarebbero tornati in calabria, ma, come sempre accade, l'essere umano si adatta.

 

Non sottovalutare poi l'impatto sulla coppia di un lavoro precario a vita e delle difficoltà economiche in un paesino che, non lo so ma ipotizzo, potrebbe non dimostrarsi solidale nei confronti di una coppia omosessuale.

 

Detto questo, ci vuole azione dunque, se ti va di provare a trovare un lavoro dicci cosa sai fare e vediamo se ti si può aiutare in qualche maniera. Leggendo il tuo post una cosa che ho notato forse è la mancanza di motivazione, che a quello che so io, nel mondo del lavoro e dei colloqui, è molto importante per non dire determinante!

 

Tienici aggiornati. Ciao ciao

 

Virgilio

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grazie per le risposte...

 

allora le idee chiare riguardano il fatto che il mio paese di mare, il suo clima e in alcuni casi la sua gente mi mancano. tornare a torino dalla sicilia diventa sempre più difficile ogni volta.

 

per il resto la confusione è dovuta a ciò che tu verlaine hai motivato fin troppo bene, mi rendo conto che forse se a torino riuscissi a trovare una stabilità di tipo diverso forse, forse potrebbe piacermi.

adesso la vivo come se la città mi volesse cacciare a tutti i costi, con i suoi lavori nel call center o con la professionalità assurda che mi sono creato...

sia chiaro, sono davvero bravo in materia di consulenza finanziaria, mi piace anche, ho una specie di creatività che manca ad alcuni miei colleghi che mi fa trovare la soluzione più adatta alle esigenze economiche delle famiglie con cui sono venuto in contatto, tuttavia, se non porto a casa un contratto non vengo pagato, il mio lavoro è provvigionale puro, non ho un minimo di fisso mensile per costruirmi un portafoglio clienti più serenamente e devo vivere ogni appuntamento con un potenziale cliente con lo stress che se non firma io non mangio (e anche quando firma in alcuni casi non basta... dipende dal tipo di contratto, ma le provvigioni che ho sono bassine). in più lavoro per una banca politicamente compromessa, nel senso che è molto conosciuta per avere un certo tipo di orientamento politico che molte delle persone che frequento (me compreso) disprezzano. ora, non avrei mai accettato di lavorare per una banca così se non riconoscessi la reale convenienza del prodotto per i suoi clienti, ma visto che nessuno mi da da gestire un portafoglio clienti e me lo devo creare dal nulla tra le persone che conosco diventa molto difficile, nonostante questo, sono stato così bravo da riuscire ad avere clienti di orientamento politico opposto, proprio perché sono io a seguirli, aldilà della banca.

 

la premessa per dire che vorrei poter avere anche io una buona volta nella vita un lavoro normale dove non devo pagare nessuno per lavorare, e dove posso guadagnarmi la possibilità di creare qualcosa anche qui.

ecco perché torino mi caccia, perché per una sfortunata serie di coincidenze tra poco saremo senza una casa, e dovremo accontentarci di stare nel buco minuscolo che mio fratello ha comprato per chissà quanto tempo, senza contratto, senza garanzie, per carità è mio fratello, mica un mostro, ma continuo a stare sulle croste a chiunque senza possibilità di emanciparmi nel senso più letterale della parola. e a me più tempo passa più mi sembra di fare passi indietro.

 

insomma ho la classica crisi dei 30 anni, mi vedo a quest'età pensando a quante aspettative avevo e a quante ne ho disattese. vorrei poter mettere su casa per non rischiare di rimanere senza ancora una volta. vorrei poter dire, ok, sono lontano da dove sono cresciuto, ma questo mi ha portato ad avere due case.

 

invece al momento non è così...

 

da li nasce il mio desiderio di tornare, poi è chiaro che pozzallo nel mio cuore avrà sempre un posto speciale, e non sarò mai obiettivo nei suoi confronti, in fondo ci sono cresciuto e ci sono culturalmente legato. però vorrei davvero che fosse un di più e non un di meno come ora...

 

cosa so fare? bella domanda! proprio niente, niente di utile quanto meno. ho un sacco di competenze ma a leggere infojobs non sono mai abbastanza. la cosa in cui ho una competenza riconosciuta dallo stato è la professione di promotore finanziario.

 

grazie per la consulenza comunque, mi fa davvero bene sentire voci così diverse dalla mia e da quelle della mia solita cerchia che volenti o nolenti ormai la pensano tutti allo stesso modo.

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Guest luke76BG

Io direi per ora di stringere i denti e aspettare tempi migliori amadan,io il 12 luglio avrò 32 anni di vita completamente fallita e completamente vuota alle spalle e i sogni,quei pochi che avevo,li ho persi tutti per strada.Quindi fidati c'è gente che sta molto peggio di te amadan e questo non significa che ti devi accontentare di quello che hai e non migliorare ma potresti avere un altro poco di pazienza e vedere come le cose si evolveranno visto che non sei solo,cosa importantissima,e che poggi su una base importante di stabilità che,ribadisco,molti si possono permettere solo di sognare.Resisti ancora un po.

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Beh considerando te, luke e me stesso vedo che i 30 anni sono la soglia della crisi ;). E' importante però non guardare il tutto dal punto di vista di chi sta peggio e chi ha sofferto di più perchè sono esperienze soggettive; è invece importante trovarsi a parlare come adesso perchè è dalla comunione di esperienze diverse che si può trovare una via per andare avanti.

 

Detto questo ho fatto una ricerchina per promotore finanziario a torino su jobrapido e particolarmente interessante era questa. Ovviamente io non ci capisco nulla del tuo settore quindi prendile per un suggerimento...ignorante ;)

 

Ribadisco un ultima cosa: finchè dirai a te stesso che sei un fallito e che non hai competenze non avrai un nuovo posto di sicuro. Devi convincere e ti devi saper vendere, devi fare in modo che tu sia la risposta alle domande di chi ti assume e l'unico modo per farlo è essere DETERMINATO. Se decidi di restare a torino e scavare la tua nicchia seppur con difficoltà, vai ai colloqui pensando che dimostrare il meglio di te, tutte le tue competenze è la strada per io tuo personale benessere verso il quale tu solo sei responsabile. So che è difficile, io stesso ci casco spessissimo nell'autocommiserazione e nel pensiero fallimentare ma spero che piano piano riusciremo a convincerci di essere molto migliori di quanto noi stessi non riusciamo a vedere adesso.

 

In bocca al lupo!

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si cassian, hai ragione.

 

comunque giusto perché tu lo sappia i promotori finanziari si occupano di collocamento di prodotti di investimento e di consulenza in materia di investimenti...

 

comunque, ora mi rimbocco le maniche, mi sono stufato di stare in questo limbo ^^

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