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Tornare al nucleare?


Cosgrove

E' giusto tornare al nucleare?  

  1. 1. E' giusto tornare al nucleare?

    • Sì.basta coi ricatti dell'Opec. E il petrolio finirà
      6
    • Sì, le nuove tecnologie consentono centrali sicure
      11
    • No, meglio l'energia eolica o solare
      13
    • Ah, se esistesse l'energia orgonica!
      3
    • Nucleare? No, grazie!
      2


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Il nuivo Governo annuncia il ritorno al nucleare, bocciato in un referendum tenuto negli ammi '80 sotto l'impatto emotivo dell'incidente di Chernobyl, centrale sovietica già obsoleta all'epoca, esplosa in seguito ad errori operativi degli addetti. Ora il progresso tecnologico consente livelli di sdicurezza ben maggiori. Ci si può fidare? Consideriamo che la Francia, da cui importiamo energia, ha il nucleare, che i paesi dell'Opec continuano a ricattarci, come il tiranno Putin. L'Italia ha bisogno di emanciparsi energeticvamente! Ma il nucleare è la strada giusta?

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Frattaglia

Che è l'energia orgonica?  :)

 

In generale non sono del tutto contraria, anche se penso che costruire ora una centrale sia follia.

La costruzione finirebbe tra anni, giusto il tempo in cui avranno trovato altre fonti di energia migliori ancora.

Gli USA stanno iniziando a smantellare le proprie, di centrali, e questo è un buon sintomo del fatto che il nucleare non sia più conveniente.

Senza contare le scorie radioattive, dove le mettiamo, seppelliamo pure quelle in Campania?

 

Il nucleare non è male, ma costa tanto per rendere tanto. Costruire una centrale nucleare ci costerebbe tantissimi soldi, per ora abbiamo già il ponte sullo stretto di messina ( :) ) da costruire, mi sembra proprio inutile buttarne altri in un altro progetto che non verrà ultimato.

 

Insomma, in sostanza non sono del tutto contraria, ma non è neppure un progetto in cui mi ci butterei a capofitto.

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Leonardo86

Io ho votato la seconda opzione poiche ritengo che le centrali di oggi siano molto sicure ed il rischio di incidenti è assai limitato se sono ben costruite.La loro utilità secondo me è però relativa in quanto esse vano a coprire soltanto una piccola parte del fabbbisogno energetico nazionale che va integrato con altri programmi volti promuovere il largo utilizzzo di energie rinnovabili ed altro tipo che tutti assieme possono diminuire in modo rilevante la cronica dipendenza del bel paese dal gas,dal petrolio e dai  paesi  che li esportano.

Insomma secondo me non si può dire "apriamo le centrali nucleari" e pensare di aver risolto il problema poichè un piano energetico ha bisogno di provvedimenti di ben più ampio respiro e di una minuziosa pianificazione poichè nessuna fonte da sola può garantire all'Italia l'indipendenza energetica ed economica.

 

Anni fa facemmo male secondo me ad abbandonare l'idea del nucleare per la psicosi dell'incidente radioattivo ma i ripensamenti sono tipici del Bel paese per sfortuna o fortuna basta vedere le due guerre mondiali o le iniziative di qualcuno che voleva stupidamente far abolire la legge che consente l'aborto

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No. La fissione nucleare è una tecnologia che si sta già spingendo per sorpassare: tra trent'anni, quando le nostre centrali nucleari saranno pronte, i paesi all'avanguardia saranno già passati a soluzioni piu' efficienti e meno costose. Inoltre ricordiamoci che la fissione nucleare non é una fonte di energia rinnovabile: gli elementi fissili come l'uranio finiranno per esaurirsi esattamente come il petrolio.

Un vero piano energetico a lungo termine anzichè tirare in ballo il nucleare dovrebbe parlare di solare termodinamico, di eolico, di efficienza e di riduzione degli sprechi.

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Vega_Mizuno

preferisco l'eolica o solare!

 

il problema per l'energia solare è solo questo: finchè ci sono le agevolazioni non te li fanno mettere!

Così è successo nel mio paese, è stato chiesto al comune di firenze di mettere i pannelli solari, che ha detto "no" perchè rovinerebbero la vista sulla certosa.. il problema è tutto qua pochi anni fa hanno costruito un obrobrio proprio nel posto di osservazione  della certosa stessa, e che ora la copre in parte: vi sembra giusto che un paese non possa mettere i pannelli solari e che il comune possa realizzare obrobri e coprire quello che tenta di proteggere, o costruire case moderne in mezzo a case degli anni venti?

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Io sul nucleare non ho una posizione netta, però ne ho una molto molto netta sulle energie rinnovabili: sono indispensabili. Questa probabilmente è la tecnologia del futuro anche se al momento non è conveniente. Il problema è però che questo tipo di cambiamenti strutturali vanno affrontati per tempo, perchè quando si affronta una nuova tecnologia è necessario un periodo di apprendimento che ne riduca i costi e ne migliori l'efficienza. Arrivare in ritardo a questi cambiamenti rappresenta spesso uno dei maggiori problemi che i paesi devono affrontare. Allo stesso tempo arrivarci per tempo permette di essere leader in settori chiave.

 

Tra l'altro versiamo abbondanti denari perchè ciò venga fatto, ma si preferisce finanziare gli inceneritori con quei soldi (che dati alla mano hanno una resa più bassa di molte fonti rinnovabili).

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La mia posizione riguardo le centrali nucleari è quella del "meglio una centrale nucleare che una a carbone" o almeno così dovrebbe essere nell'immediato... il problema è smaltire... e in italia come facciamo? non abbiamo depositi adeguati e non abbiamo luoghi sufficientemente stabili dal punto di vista geologico per quanto ne so... non smaltiamo nemmeno l'immondizia ordinaria in alcune zone, figurati quella radioattiva...

Le centrali attuali sono molto affidabili, probabilmente lo sono di meno gli italiani... e poi sono costose... e se spendessimo quei soldi in eolico e solare? troppo ecologista, e quindi comunista (ho come l'impressione che per berlusconi ecologia = sinistra o qualcosa di simile, la cosa divertente è che il partito ecologista tedesco è un partito di destra se ricordo bene)... e poi poter dire: "io controllo la forza dell'atomo" politicamente è più figo del dire "faccio energia in modo pulito"...

l'unica cosa certa è che con il carbone non si può andare avanti, stiamo inquinando e ci sono i parametri di kyoto da rispettare.

Comunque ho i miei dubbi che si costruisca veramente, inizieranno tutti con il "non nel mio giardino".

Al sud abbiamo il sole e in alcune aree il vento, che aspettiamo?

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E' difficile un ritorno al nucleare in tempi brevi (5 anni) come auspicato dal ministro scagliola. Tuttavia vedo con favore un ritorno al nucleare. Abbiamo di ricerca scientifica e forse il ritorno al nucleare può essere un occasione per tutto il mondo universitario italiano di rilanciarsi e tornare in linea con gli standard mondiali.

 

Per le scorie tutto questo problema non lo vedo. Un appartamento di 100 metri quadri può contenere le scorie a lungo termine che una centrale produce nella sua vita.

 

Avevo aperto già un topic sull'argomento qui  :)

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Io quoto totalmente Frattaglia.

Inoltre...

 

Io ho votato la seconda opzione poiche ritengo che le centrali di oggi siano molto sicure ed il rischio di incidenti è assai limitato se sono ben costruite.

 

Verissimo. E infatti sappiamo bene COME vengono fatte le cose in Italia, ovvero alla membro di segugio, con appalti e subappalti che spesso (se non sempre) derivano da inciuci vari... ergo una centrale nucleare costruita in Italia non avrebbe una tot probabilità di esplodere... avrebbe la CERTEZZA di esplodere.

 

Puntiamo sulle energie alternative e/o aspettiamo che ne vengano sviluppate di nuove, che forse è meglio :)

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Guest Enver

Ma questo è troppo il secolo del fatto che se butti una bomba nucleare dicono che hanno fatto dei tagli "al consumo civile" o quello in cui l'ONU fra poco deciderà se far lanciare testate atomiche o meno.

Detto questo il nucleare (anche quello pulito e non quello nudirtylare) rischia di essere più un mito da guerra fredda che un problema da mondo caldo (ora che c'è l'effetto serra). L'inquinamento delle altre fonti non in regola con il rinnovo è una fonte ulteriore di rischio che potrebbe compromettere anche l'energia nucleare a causa dell'instabilità del pianeta. Inoltre la  fragilità dell'energia sempreverde (soprattutto se c'è qualche incidente), in questo caso come obiettivo militare, è fin troppo poco permissiva per il suo utilizzo, soprattutto se c'è qualche terrorista a corto di liquidi (e c'è un rapporto della CIA...). Inoltre le linee elettriche Italiane, quelle a perdifili o sottoasfaltanee, sono in uno stato così decerebrativo che l'ulteriore carico assieme a quello elettrico ci farebbe usare la pelle morta dei serpenti come collegamento migliore.

Con le scorie intanto ci possono fare le armi, se proprio non hanno di come svampirle.

Certo, se telefoni in una zona radioattiva non paghi nulla perchè fa tutto il posto... 

E poi, pensate a quanto produrrebbe di più una centrale eolica che funziona con il vento radioattivo.

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beh

 

considerato che

 

- in italia mancano siti di stoccaggio e smaltimento per le scorie prodotte

- in italia non vi è un territorio che consenta poi tante possibilità di scelta per localizzare eventuali centrali sicure

- in italia non vi sono tecnici specializzati nel settore, dato che negli ultimi 20 anni non si è andati avanti con l'aggiornamento nel campo

- in italia stiamo pagando da 20 anni (e pagheremo ancora a lungo) per lo smantellamento delle vecchie centrali ormai chiuse

- nel mondo si sta arrivando alla quarta generazione di centrali, previste all'incirca tra una decina d'anni

 

 

dico NO al nucleare ORA.

 

Attendendo qualche anno, preparando per bene il territorio (intendendo con questa espressione la formazione di personale qualificato e specializzato, lo studio di impianti di massima sicurezza e predisposti per lo sviluppo della nuova generazione di nucleare, l'analisi del territorio per ottimizzare i siti e le risorse, nonchè preparare la popolazione in loco (non neghiamolo, la presenza di una centrale svaluterà notevolmente la zona in cui sorgerà... e se ci sono al giorno d'oggi notevoli difficoltà a voler piazzare davanti a casa propria un inceneritore.. figuriamoci una centrale.. d'altro canto le teorie NIMBY e BANANA non sono campate per aria...), con anche eventuali incentivi e agevolazioni).... fare le corse adesso per recuperare è un suicidio, che porterà a un enorme spreco di solde tempo ed energia e ci porterà solamente ad avere un ulteriore pasticcio all'italiana che si concluderà con danni economici ed ecologici

 

 

 

Nota a margine: come forse alcuni di voi sanno, lavoro ormai da qualche mese x una società del gruppo Enel. Riporto questo in merito alle varie opinioni lette sopra sulle fonti rinnovabili. Tra le offerte della società, ci sono alcune che mirano all'incentivare la produzione di energia verde. Ovviamente il costo è (di poco) più alto. La cosa triste è che al di là delle famiglie, le prime ad evitare tale tipologia i offerta sono proprioi le aziende medio grandi. (problema peraltro risolto, dato che ormai tutte le tariffe sono comprensive di quota per l'acquisto dei RECS (renewable energy certification system), attestati di contributo alla produzione di questo tipo di energia.)

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Mercante di Luce

Io non sono contrario al nucleare in se, sono contrario alla sua adozione oggi, con la stessa tecnologia che è già morta da 20 anni e che sarà disponibile da noi tra altri 20.

Ciò conferma che la mentalità italiana non è quella di cercare di dettare la strada da seguire ma di inseguire, in alcuni casi (come in questo) con ritardi al limite del ridicolo (40 anni... :))

Non sarebbe meglio deviare i soldi per la costruzione di centrali nella ricerca, considerando che l'Italia è uno dei paesi che investe meno nella ricerca a livello mondiale?

In più c'è il problema della fine delle scorte di uranio!

Certo non si parla di 50 anni come per il Petrolio, ma circa del doppio. Ed è un lasso di tempo piccolo considerando che la spesa delle centrali viene ammortizzata in 40 anni dalla loro attivazione (60 da oggi anni se si iniziassero a costruire immediatamente).

Senza contare il problema dello stoccaggio in un paese dove non si riesce a impiantare un sito per lo stoccaggio dei rifiuti "convenzionali", chi è che vorrebbe sotto casa qualche tonnellata d'uranio impoverito? Contando anche che i siti papabili per lo stoccaggio, in un paese ad alta sismicità come il nostro, si contano sulle dita di una mano immersa in una vasca di piranha affamati... :)

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Meglio l'energia eolica e la solare.

Comunque per riuscire a vedere una centrale nucleare bisogna aspettare il 2020,lo hanno detto in tv.Per allora credo di essere ben lontano dall'Italia,sicuramente a rischio di fare la stessa fine di Cernobyl.Per non parlare che tra una ventina d'anni saremo uno dei pochi Paesi al mondo a usare ancora questo tipo di energia.Del resto è la parte tradizionalista che ha proposto la cosa,sono sempre indietro con i tempi.

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Onestamente non saprei... In generale apprezzo molto l'energia eolica (esteticamente i mulini supermoderni bianchi tra i campi di grano sono fighissimi!)... Per il nucleare mi spaventa più che altro il fatto dei rifiuti... Però a livelli economici potrebbe essere utile... Però dopo anni che qui da noi nn si utilizza +, si sarà mantenuto un certo livello di know-how in materia??? Lo spero...

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se fossimo in un paese come la finlandia sarei d'accordo: le centrali nucleari garantirebbero sicurezza, efficienza, guadagno economico e mancanza di inquinamento.

ma in italia succederà che tra mille polemiche inutili si spenderanno tante parole e tanti soldi per qualcosa che non si è nemmeno in grado di gestire, ma tanto alla fine non verranno costruite.

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Guest Irish Dragon

L'Italia vuole affidarsi ad UNA (ribadisco UNA) centrale, quando poi siamo la nazione:

 

- Dove non si riesce a completare la Salerno-Reggio Calabria (lavori di ammodernamento che durano dal '99)

- Dove a Chiaiano stanno protestando, ad esempio, per delle semplici discariche (smaltimento scorie? Centrali? Tutte al nord, eh? :) )

- Dove tanti progetti "utili ai più" finiscono col rimanere monchi o a livelli a dir poco indecenti (un esempio è l'approvazione dell'alta velocità su rotaie, che altrove è uno standard e non un'idea dell'ultimo minuto)

 

Tutto ciò, ricordando che in altre nazioni hanno fatto in tempo a pensare al nucleare, optare per le energie alternative e ottenere dei risultati più che eccellenti... Detto ciò, preferisco di gran lunga lo sfruttamento delle fonti rinnovabili.

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No, molto meglio l'eolica e quella solare. Perché non investire su quelle?

I miei motivi:

1) Per rendere operativa una centrale nucleare ci vogliono una decina di anni come minimo.

2) Il problema delle scorie è molto ma molto più grave di quello che si vuole far credere. Dove metterle?

Ce ne saranno sempre di più. E la gente protesterà se metteranno un sito per depositare le scorie vicino a casa loro.

Un altro problema è quello delle generazioni future. Tra 100000 anni quei rifiuti saranno ancora radioattivi (ovvero ancora molte radiazioni non avranno raggiunto il loro tempo di dimezzamento). Il problema è far sapere loro che tra 100000 anni quelle scorie saranno ancora pericolose. Tutto si deteriora col tempo. Con quali strumenti e con quale linguaggio trasmetteremo a loro queste cose?

3) Le radiazioni. Sembra che Hiroshima, Nagasaki e Chernobyl non abbiano insegnato niente. Ho visto filmati a dir poco da far venire il vomito sull'effetto delle radiazioni. Il disastro di Chernobyl ha inondato tutta l'Europa di una nube radioattiva che tuttora c'è, anche se con minore intensità.

4) Come cavolo fanno a dire che le centrali sono sicure? Lo sapevate che NESSUNA CENTRALE NUCLEARE ha una assicurazione? Ma se sono sicure, perché? Sarebbe una manna per gli assicuratori!!!

5) Il petrolio tra meno di 50 anni finirà. Credete che l'uranio sia invece disponibile in quantità infinite?

 

Ribadisco il mio no. Forse l'energia accumulata dall'eolica e dal solare non è ancora sufficiente per garantire il fabbisogno della popolazione italiana. Ma non vedo il motivo per cui non si debba investire più su questo campo che sul nucleare.

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3) Le radiazioni. Sembra che Hiroshima, Nagasaki e Chernobyl non abbiano insegnato niente. Ho visto filmati a dir poco da far venire il vomito sull'effetto delle radiazioni. Il disastro di Chernobyl ha inondato tutta l'Europa di una nube radioattiva che tuttora c'è, anche se con minore intensità.

 

Macchè!Io sono stato al museo dio Hiroshima e a quello di Nagasaki.Tra tutte le cose c'erano anche dei globi che indicavano dove nel mondo ci sono degli ordigni nucleari.E' da matti,siamo circondati.Pensa che al confine tra la Francia e l'Italia c'è un missile nucleare della potenza di 40 bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki.Se dovesse esplodere sarebbe una catasfrofe non solo per chi vive al nord,ma anche per chi vive al sud!

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Stavo parlando delle radiazioni, non della potenza degli ordigni ... :asd:. E poi andiamo in OT, parlando di bombe nucleari.

 

Piccolo OT ancora: la regina di tutte le bombe atomiche, la bomba Tsar:

http://it.youtube.com/watch?v=FfoQsZa8F1c&feature=related

si dice che la sua onda d'urto ha fatto 3 volte il giro della terra, e la sua potenza raggiunse i 57 megatoni, con un raggio di 64km. Spaventoso. Un paio di queste potrebbero mettere fine alla parola "vita" sulla terra.

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Assolutamente favorevole, spero anzi che la costruiscano veramente qui in Puglia (Vendola o non Vendola).

Smettiamola di dire che le centrali non sono sicure, incidenti come quelli di chernobyl NON possono riverificarsi in nessuna maniera.

Sulla storia delle centrali non assicurate leggete qui:

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080306142934AAhbPaq

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se non riusciamo a smaltire rifiuti normali in cmapania ( e non solo..anche parte della sicilia è in quello stato).... cosa faranno con i rifiuti nucleari?

ce li sotterreranno sotto casa , da noi al sud , come hanno fatto fino all'altro ieri con i rifiuti delle industrie?

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Assolutamente favorevole, spero anzi che la costruiscano veramente qui in Puglia (Vendola o non Vendola).

Smettiamola di dire che le centrali non sono sicure, incidenti come quelli di chernobyl NON possono riverificarsi in nessuna maniera.

Sulla storia delle centrali non assicurate leggete qui:

http://it.answers.yahoo.com/question/index?qid=20080306142934AAhbPaq

 

Gli incidenti nucleari possono SEMPRE accadere, anche se di portata minore.

Inoltre sono d'accordo con whitewhite: se non riusciamo a risolvere il problema di Napoli e dei rifiuti, come cavolo possiamo pretendere di gestire le scorie?

I rifiuti potranno anche scomparire in un prossimo futuro, ma le scorie saranno radioattive ancora tra 10000 anni...

 

Le tecnologie per fare energia in modo pulito e sicuro CI SONO!!! Perché concentrarsi su una fonte di energia che sicuramente non potrà mai soddisfarci in un prossimo futuro? (l'uranio, come il petrolio, si esaurirà!)

 

Un paio di link:

http://www.ecoage.it/energia-nucleare-vantaggi-e-svantaggi.htm

http://it.wikipedia.org/wiki/Centrale_nucleare

http://federicopistono.altervista.org/blog/centrali-nucleari-italia-faq-realta-o-follia%3F

http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_civilian_nuclear_accidents

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C'è anche un altra opzione nucleare quella dei reattori alimentati al toro. Tratto da wikipedia

 

 

Il torio come combustibile nucleare [modifica]

 

Il torio, come l'uranio, può essere usato come combustibile in un reattore nucleare: anche se di per sé non è fissile, il torio-232 (232Th) assorbe neutroni termici trasmutandosi in uranio-233 (233U), che invece lo è. Perciò il torio viene considerato fertile, come l'uranio-238 (238U).

 

L'uranio-233 è migliore dell'uranio-235 e del plutonio-239 per via della sua maggiore resa in termini di assorbimento dei neutroni, che consente di realizzare un ciclo di alimentazione a partire da altri materiali fissili (uranio-235 e plutonio-239) simile ma più efficiente di quello basato sull'uranio-238 e sul plutonio nei reattori termici. 232Th assorbe un neutrone trasformandosi in 233Th che successivamente decade in 233Pa e quindi in 233U. Il combustibile così irraggiato viene quindi scaricato dal reattore, 233U separato dal torio e usato per alimentare un altro reattore come parte di un ciclo chiuso.

 

Tra i problemi connessi a questo utilizzo rientrano gli elevati costi di produzione del combustibile, legati all'alta radioattività dell'uranio-233, che è sempre contaminato da tracce di uranio-232; anche il riciclo del torio presenta problemi simili dovuti all'altamente radioattivo 228Th; 233U può inoltre essere impiegato per la produzione di ordigni nucleari e pone alcuni problemi tecnici per il suo riciclo. Tali difficoltà rendono per ora l'uso del torio come combustibile nucleare ancora improbabile, data l'abbondante disponibilità di uranio.

 

Nondimeno, il ciclo combustibile del torio può essere potenzialmente utile sul lungo periodo, data la sua possibilità di produrre combustibile senza dover ricorrere a reattori a neutroni veloci. Il torio è significativamente più abbondante dell'uranio, risultando quindi un fattore chiave per la sostenibilità dell'energia nucleare. L'India possiede ingenti riserve di torio ed ha quindi pianificato un ambizioso programma nucleare che ambisce ad escludere l'uranio come materia prima.

 

Il vantaggio più evidente è tuttavia quello riguardante le scorie: il "combustibile" esausto scaricato da un reattore autofertilizzante al torio ha una radiotossicità estremamente più bassa (di svariati ordini di grandezza) rispetto a qualunque reattore all'uranio-plutonio: dopo meno di un secolo è infatti inferiore a quella dell'uranio naturale ed addirittura, nei reattori termici al torio è fin da subito inferiore. Si ritiene pertanto che le scorie andrebbero confinate solamente per circa 300 anni. A titolo di confronto il "combustibile" esausto di un reattore all'uranio di 3° generazione, per ridurre la propria radiotossicità a livelli inferiori a quelli dell'uranio naturale di partenza, impiega circa un milione di anni, mentre il combustibile di un reattore autofertilizzante all'uranio-plutonio impiega decine di migliaia di anni. [1]

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favorevole, ma solo se il prezzo dell'energia elettrica dovesse scendere sensibilmente, se no il rischio....non vale la candela

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C'è anche un altra opzione nucleare quella dei reattori alimentati al toro. Tratto da wikipedia

 

 

Il torio come combustibile nucleare [modifica]

 

Il torio, come l'uranio, può essere usato come combustibile in un reattore nucleare: anche se di per sé non è fissile, il torio-232 (232Th) assorbe neutroni termici trasmutandosi in uranio-233 (233U), che invece lo è. Perciò il torio viene considerato fertile, come l'uranio-238 (238U).

 

L'uranio-233 è migliore dell'uranio-235 e del plutonio-239 per via della sua maggiore resa in termini di assorbimento dei neutroni, che consente di realizzare un ciclo di alimentazione a partire da altri materiali fissili (uranio-235 e plutonio-239) simile ma più efficiente di quello basato sull'uranio-238 e sul plutonio nei reattori termici. 232Th assorbe un neutrone trasformandosi in 233Th che successivamente decade in 233Pa e quindi in 233U. Il combustibile così irraggiato viene quindi scaricato dal reattore, 233U separato dal torio e usato per alimentare un altro reattore come parte di un ciclo chiuso.

 

Tra i problemi connessi a questo utilizzo rientrano gli elevati costi di produzione del combustibile, legati all'alta radioattività dell'uranio-233, che è sempre contaminato da tracce di uranio-232; anche il riciclo del torio presenta problemi simili dovuti all'altamente radioattivo 228Th; 233U può inoltre essere impiegato per la produzione di ordigni nucleari e pone alcuni problemi tecnici per il suo riciclo. Tali difficoltà rendono per ora l'uso del torio come combustibile nucleare ancora improbabile, data l'abbondante disponibilità di uranio.

 

Nondimeno, il ciclo combustibile del torio può essere potenzialmente utile sul lungo periodo, data la sua possibilità di produrre combustibile senza dover ricorrere a reattori a neutroni veloci. Il torio è significativamente più abbondante dell'uranio, risultando quindi un fattore chiave per la sostenibilità dell'energia nucleare. L'India possiede ingenti riserve di torio ed ha quindi pianificato un ambizioso programma nucleare che ambisce ad escludere l'uranio come materia prima.

 

Il vantaggio più evidente è tuttavia quello riguardante le scorie: il "combustibile" esausto scaricato da un reattore autofertilizzante al torio ha una radiotossicità estremamente più bassa (di svariati ordini di grandezza) rispetto a qualunque reattore all'uranio-plutonio: dopo meno di un secolo è infatti inferiore a quella dell'uranio naturale ed addirittura, nei reattori termici al torio è fin da subito inferiore. Si ritiene pertanto che le scorie andrebbero confinate solamente per circa 300 anni. A titolo di confronto il "combustibile" esausto di un reattore all'uranio di 3° generazione, per ridurre la propria radiotossicità a livelli inferiori a quelli dell'uranio naturale di partenza, impiega circa un milione di anni, mentre il combustibile di un reattore autofertilizzante all'uranio-plutonio impiega decine di migliaia di anni. [1]

 

Wow, non sapevo questa cosa...

Da quel che ho letto non sarebbe nemmeno male, anche Rubbia è favorevole a questo nuovo tipo di combustibile:

http://www.youtube.com/watch?v=8xrqu4GeU1c

per le scorie sarebbe un enorme vantaggio, questo è poco ma sicuro.

In questo caso i problemi principali sarebbero 2:

- da quel che ho capito non si è all'avanguardia in questo tipo di ricerca. I costi improponibili di "produzione" (meglio: estrazione e lavorazione) rendono poco conveniente questa alternativa per ora.

- i prezzi secondo me non scenderanno molto con questo tipo di energia, e ciò è legato ancora ai costi di "produzione".

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Stasera c'è stato un incidente in una centrale nucleare in Slovenia, ma per fortuna sembra non ci siano state conseguenze...

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  • 2 weeks later...

completamente sfavorevole, e solo l'idea mi spaventa. Sono invece favorevole all'uso di altre energie "pulite" come quella Eolica o quella Solare :(

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Ragazzi io non so. Leggendo di qua e là sembra che la gente "spari" cifre a caso, dice cose che sembrano vere ma poi se viste sotto un'altra ottica cambi totalmente parere...

Quanto vorrei ascoltare un vero fisico o un vero ingegnere... :(

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