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No al Gay Pride...Offensivo!!!


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"no all'esibizionismo. E' offensiovo"...Così ha risposto alemanno a chi li poneva quesiti riguardanti il Gay Pride del 6 Giugno «il problema non è omosessuale sì, omosessuale no: è esibizionismo sessuale sì, esibizionismo sessuale no, e di questo discuteremo in consiglio comunale e cercheremo di trovare una formula che non offenda nessuno».

 

ESIBIZIONISMO - «Io ho tutto il rispetto possibile per le persone gay, ne conosco alcune», ha aggiunto Alemanno sottolineando di non fare «discriminazioni nei confronti della persone». Tuttavia, per il sindaco di Roma, «il Gay Pride è un fatto di esibizionismo sessuale e io sono contrario all'esibizionismo sessuale, sia omosessuale sia eterosessuale. A me non piace questa forma un pò aggressiva e non positiva neanche per chi manifesta».

 

LE REAZIONI - Immediate le reazioni dell'universo omosessuale. Il presidente dell'Arcigay di Roma Fabrizio Marrazzo, ha invitato il sindaco di Roma, Alemanno, a partecipare al Gay Pride di Roma «per conoscere da vicino il senso profondo del Pride e le storie di migliaia di cittadini che non vedono riconosciuti i propri diritti. Il Gay Pride non è un'ostentazione o un' esibizione del proprio orientamento sessuale, ma un momento di riflessione per le persone lesbiche, gay e trans e un'occasione di dibattito pubblico e infatti il Comune di Roma ha sempre concesso il patrocinio». Invito a partecipare ai cortei che si svolgeranno nelle rispettive città esteso anche ai sindaci di Milano e Bologna, Letizia Moratti e Sergio Cofferati. Per il Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli, organizzatore del corteo dal 1994, «da sempre il Gay Pride non è mai stato e non sarà mai una mera 'ostentazione sessualè. Si tratta invece di un momento di richiesta di diritti negati».

 

OSSESSIONE - Secondo l'ex candidato del costituente partito socialista a sindaco di Roma e direttore di «Gaynews» Franco Grillini, «l'ossessione della destra è evidente perchè per costoro, l'unico omosessuale buono è quello che si nasconde, che non rivendica visibilità e non rivendica diritti. Anzichè una manifestazione gioiosa piacerebbe a lorsignori farcene fare una funerea, tutti in nero...». Parole concilianti nei confronti di Alemanno sono invece arrivate dal presidente di Gay Project, Imma Battaglia, una delle promotrici del World Gay Pride del 2000 che si tenne a Roma nell'anno del Giubileo e creo parecchi problemi all'allora sindaco di Roma Francesco Rutelli, il quale per venire incontro alle richieste del Vaticano ritirò il patrocinio. «Incontriamoci - ha detto ad Alemanno - e proviamo la strada dell'ascolto e della condivisione, attraverso la conoscenza reciproca, per costruire una città veramente di tutti».

 

IN CRAVATTA - GayLib, i gay liberali di centrodestra, hanno proposto un corteo «in giacca e cravatta», mentre il ministro uscente per le pari opportunità Barbara Pollastrini si è detta «non stupita». Un consiglio ad Alemanno arriva dalla vedova del leader del Msi Assunta Almirante: «È una questione personale che attiene alla coscienza. Io personalmente non ci andrei al Gay Pride, per il rispetto generale della città. Il comune di Roma immagino che autorizzerà la manifestazione, e già questa è un'apertura importante, cioè un gesto di attenzione e sensibilità».

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Credo che Alemanno sia abbastanza intelligente da capire che è e rimane pursempre un "sindaco di prova", che non ha vinto per i suoi valori (anche perchè se no staremmo proprio messi male..) ma per le maggiori aspettative che abbiamo su di lui per una buona amministrazione di Roma.

"Roma città aperta". Io credo profondamente che questo sia valido anche oggi, e che la Tolleranza sia uno dei pilastri fondanti della "gente di Roma", anche dei più clericali, anche dei più radicati alla destra, che a Roma significa alleanza nazionale: Alemanno farebbe un grande sbaglio a scordarsene.

 

Detto questo, io penso che il Pride sia basato su un piano comunicazionale sbagliato. Ossia il fine della manifestazione è essere <<un momento di riflessione per le persone lesbiche, gay e trans e un'occasione di dibattito pubblico>>. Se il pride viene recepito dal grande pubblico (proprio a quelli a cui è diretto), come una pagliacciata fatta di "esibizionismo sessuale" e per lo più anche un pò "aggressiva" vuol dire obiettivamente che non ci siamo.

Giacca e cravatta o no, forse qualcosina bisognerebbe cambiarla.

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Guest sjena

effettivamente c'è l'esibizionismo ed è la reazione alla parziale  anonimità che alcuni, molti di noi devono subire per più svariati motivi.

ci sarà pure a noi concessa una giornata di libertà. secondo me, altro che l'esibizionismo sessuale, il  pride è dovere morale

di ogni trans, lesbica e gay, visto che oggi tutti noi godiamo dei frutti raccolti da questi atti di visibilità.

 

un appello alla comunità, non risparmiate gli occhi ipocriti.

 

 

 

come sempre, mi scuso se sono sgrammaticato ma sono straniero.

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l'esibizionismo fa parte di tutte le manifestazioni..prendiamo il carnevale di rio anche li ci sono tette al vento e sederi che sculettano ma non per questo viene criticato, anzi molti ci vanno per quello!!!

Il gay pride è un'occasione per festeggiarsi..per ridere anche di se stessi, per venire fuori dal ghetto..certo forse la maniera a volte è la meno indicata, e ovvio che ci sia esagerazione..lo vediamo tutti...ma da qui a dire che è offensivo ce ne corre..e sopratutto dire che bisognerebbe andarci in giacca e cravatta....1) il sei giugno in giacca e cravatta si crepa dal caldo 2) non sarebbe più un gay pride.................. ognuno li è quello che è....

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l'esibizionismo fa parte di tutte le manifestazioni..prendiamo il carnevale di rio anche li ci sono tette al vento e sederi che sculettano ma non per questo viene criticato, anzi molti ci vanno per quello!!!

 

Si però il carnevale di Rio è solo una festa, senza alcun fine ideologico, che non pretende di comunicare niente se non allegria e baldoria. Il caso del pride è decisamente diverso.

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il gay pride ha lo scopo di sensibilizzare l'opinione pubblica (e ok forse non ci riesce pienamente)....ma in primis essendo la giornata del orgoglio omosessuale è una festa e come tale viene vissuta con i suoi eccessi e non...ognuno lo vive in maniera differente, ma non si può imporre uno stile di comportamento

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Spiegatemi una cosa...ma perchè la tv fa vedere solo la parte erotica e e sibizionista del gay pride??Ci sono stata...e quello che i TG mostrano è solo una minima parte...

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Leonardo86

Il gay pride deve essere la giornata dell'orgoglio omosessuale ,della gioia,della aggregazione e della rivendicazione di ciò che siamo e ciò che vogliamo ma il modo in cui esso viene abitualmente celebrato secondo me è sbagliato.Non credo che sia adeguato mettere giacca e cravatta ed adottare altri formalismi che sanno un pò di perbenismo ma altrettanto inadeguato trovo la abituale carnevalata esibizionista e di cattivo gusto che va in scena ogni anno che va a ledere alla nostra immagine  alla nostra causa fornendo a questa società che già non è preparata ad accoglierci un immagine negativa del nostro mondo dando filo a tutti quegli imbecilli  che ci vogliono dipingere come creature abbiette,peccaminose,immorali,frivole e ninfomani e non dobbiamo prestar il fianco ai loro attacchi e alle loro errate ed arretrate idee.

 

SI ALLA RIVENDICAZIONE

NO ALL'ESIBIZIONISMO

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o per lomeno le cose che fanno vedere in tv.

ecco appunto!

credo sia una polemica inutile a cui la destra si aggrappa sempre.

In anni e anni di pride mai una volta che ho visto in tv un mio amico stretto ( o me stesso) sarà che siamo troppo normali per far audience e vendere la pubblicità?

 

:love:

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Guest sjena

ecco appunto!

credo sia una polemica inutile a cui la destra si aggrappa sempre.

In anni e anni di pride mai una volta che ho visto in tv un mio amico stretto ( o me stesso) sarà che siamo troppo normali per far audience e vendere la pubblicità?

 

:rotfl:

nei paesi slavi si possono vedere dei gay  pride molto sobri, tipo Croazia e Serbia. questo  perche c'è poco da festeggiare da quelle parti. in Croazia a questi eventi ci partecipano anche neonazisti, 5 nazisti e 5 poliziotti per proteggere ogni partecipante, non credo di aver esagerato purtroppo. in Croazia sono legalmente riconosciuti diritti dei gay ma abbiamo la

comunità neonazista, autoctona più  skins, tra le più forti in Europa.

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ne parlavo ieri sera... il gay pride secondo me è una manifestazione importante, che alle volte diventa un po' troppo "esagerata"(o così fanno credere). come avete detto qui, in tv (che purtroppo è quella che arriva ovunque) fanno vedere culi che sculettano nudi, tette che svolazzano all'aperto, scene più o meno volgari... queste scene (e sono le uniche che si vedono) fanno decadere l'intento del gay pride. devo dire che non ho  mai preso parte a un pride ma mi piacerebbe farlo... alla fine non lo vedo molto diverso dalla street parade di zurigo o alla love di berlino dove anche li della gran copertura non se ne vede. il problema è che qui si vogliono attaccare a dei "benpensamenti" per evitare di risolvere qualcosa...

e cmq per molti il pride è l'unica occasione per mostrarsi un po' o per stare in pubblico con la persona che ama, visto che di solito manco per mano ci si può tenere, quindi è normale che si vedano scene un po' diverse dalla normalità... ma qua si va OT...

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Fatte cento le persone che partecipano al pride, 4 si mostrano in atteggiamenti volgari o poco consoni al luogo pubblico; la televisione riprende quei 4.

Fatte 13 le manifestazioni culturali/serali (tra le conferenze di giorno e le feste di notte) durante il gaypride nazionale, vengono riprese quelle serali, e vengono mostrate in televisione le sfilate di moda con ragazzi vestiti con ali d'angelo e boxer rosa.

 

Che sia un problema di come viene mostrato il gaypride daccordo, ma anche noi sembra che ce le andiamo a cercare a volte; pretendiamo di esser riconosciuti come normali ma allo stesso tempo in quel giorno ci lasciamo andare a modi si divertenti e ironici, ma che vengono - ovviamente - fraintesi dalla persona estranea; penso che non si possa addossare la colpa unicamente ai media per come ci propongono

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No, comunque è da condannare la paranoia piccina di chi sente "offeso" se vede due gay che si tengono per mano o che si baciano. Che diritto hanno di essere offesi? Cosa li offenderebbe? Se non gli piace, guardino da un'altra parte.Non vedo perchè ci si dovrebbe autocensurare solo per non offendere l'insensibile "sensibilità" di certi bigotti. Certo è che sarebbe opportuno evitare certe cadute di stile, intendo certe volgarità grodssolane che, sì, sono controproducenti; ma un Gay Pride deve essere gayo e colorato, e magari ironico e di buon gustoì, che non guasta.

Ma perchè si scandalzzano di qualche affettuosità in pubblico quando gli etero fanno manifesti con tettone giganti, mandano SMS porno a ragazzine e pretendono di vedere veline sempre più ammiccanti e svestite? PAR CONDICIO! Che Alemanno se la prenda anche con loro!

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Che sia un problema di come viene mostrato il gaypride daccordo, ma anche noi sembra che ce le andiamo a cercare a volte; pretendiamo di esser riconosciuti come normali ma allo stesso tempo in quel giorno ci lasciamo andare a modi si divertenti e ironici, ma che vengono - ovviamente - fraintesi dalla persona estranea; penso che non si possa addossare la colpa unicamente ai media per come ci propongono

completamente d'accordo

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Spiegatemi una cosa...ma perchè la tv fa vedere solo la parte erotica e e sibizionista del gay pride??Ci sono stata...e quello che i TG mostrano è solo una minima parte...

 

Quoto!

La tv mostra solo quello che fa comodo alla politica e al Vaticano.

Io ci sono stata al pride dell'anno scorso, e devo dire che mi sono divertita da morire e ho scattato un sacco di foto ai costumi piu' belli.

Sul mio blog ho raccontato tutto nel modo piu' giusto, senza falsi moralismi.

E' ora di finirla, con questa mentalita' retrograda!!!!

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se la gente giudica il pride come forma esibizionistica è proprio perché filtrano informazioni sbagliate....o più semplicemente perché non ci è mai andato

 

al tempo stesso questa è una delle occasioni in cui la comunità mostra il peggio di sé stessa perché ci sono persone che si sollevano indignate come il folklore/baracconaggine di trans e drag queen ignorando che anche loro fanno parte del mondo glbt...rivendicare i diritti "purché tutti vestiti dignitosamente" è veramente offensivo visto che l'ultima fase di vita delle lotte politiche è proprio la politicizzazione come standardizzazione al sistema che in origine si combatteva...quindi dovremmo combattere una battaglia con le loro regole, e magari dando meno fastidio possibile?

 

non credo proprio

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Il fatto che la tv o la stampa non siano onesti non è una scusa, ma va preso piuttosto come un dato di partenza su cui secondo me è bene riflettere. Se così è, è bene continuare a offrire spunti? La risposta secondo me non è affatto banale perchè fa riferimento a quello che deve essere il gay pride.

 

Un momento di riflessione? Può anche starmi bene come idea. Ma di riflessione tra chi e con chi? Il gay pride non include certo persone che non siano gay, salvo casi marginali o al limite realtà locali che però hanno secondo me scarsa rilevanza.

 

Un momento per rivendicare il proprio orgoglio nell'essere diversi? Se questo è il caso allora nascondendo sotto il tappeto il lato folkloristico, che personalmente non mi appartiene ma fa parte del mondo gay, mi pare sciocco. Alla fine è una risposta allegra e orgogliosa a qualcosa che in me crea solo rabbia.

 

Io personalmente opto per il secondo caso.

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Mi piacerebbe vedere cosa fanno i "criticoni" ogni giorno della loro vita per smentire almeno a quel pezzo di società civile in cui vivono che non tutti i gay sono cosi "esibizionisti". Una volta anche io ero tra questi che odiavano certi atteggiamenti folkloristici del gay-pride: era il periodo in cui la mia omosessualità era segreta ed una cosa di cui vergognarsi (e in base alla mia esperienza è una correlazione che esiste sempre).

 

Ora che adesso vivo con serenità almeno questo lato della mai vita sinceramente non vedo il motivo della polemica. Siamo il movimento che rivendica la libertà di essere e la libertà di vivere come meglio si crede (ovviamente nei limiti della convivenza civile) quindi mi pare ovvio che questa polemica sia irricevibile  da parte del movimento glbt: ognuno di noi è diverso, tutti abbiamo il diritto alla diversità senza essere ne discriminati ne ignorati e mi dispiace che molti gay e lesbiche ancora non capiscano questo punto che è fondante per l'intero movimento e per il gay-pride stesso (e non potrebbe essere altrimenti).

 

E poi scusate ma gli etero che vanno allo stadio con certi cappelli, magliette e striscioni orrendi non sono un elemento folkloristico? E gli etero che si menano in discoteca per una donna in discoteca come gli animali nella stagione degli amori è una cosa apprezzabile?

 

Tutta questa polemica nasce da un "dogma" culturale che dice semplicemente che gli uomini non possono andare vestiti da donna ignorando completamente il fatto che parliamo solo di vestiti, scarpe e accessori vari.

 

C'è da precisare un altro fattore che è storico: le persone che ora si criticano sono quelli che hanno fondato il movimento, il gay-pride e che hanno portato a casa tutte quelle conquiste che abbiamo avuto dal 68 (rivolta di stonewall, primo gay-pride della storia moderna) ad oggi quindi se c'è un gruppo che ha la paternità del pride questo è certamente quello delle drag queen delle trans ecc

 

Quindi se non si vuole proprio accettare un certo modo di essere almeno si abbia un poco di riconoscenza

 

Il problema mediatico non si pone: rivendichiamo il diritto di non essere discriminati per come siamo, qualunque cosa siamo se i tg mandano in onda soltanto il lato folkloristico del gay-pride danno certamente un informazione parziale ma tutto sommato il messaggio arriva: siamo brave persone indipendentemente da come andiamo vestiti ed abbiamo dei diritti anche noi.

 

Tanto state tranquilli: i tg e la carta stampata devono già fare i conti con youtube. i blog ed internet in generale. Una controinformazione benfatta è sempre possibile (se proprio se ne sente la necessità).

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Guest sjena

Mi piacerebbe vedere cosa fanno i "criticoni" ogni giorno della loro vita per smentire almeno a quel pezzo di società civile in cui vivono che non tutti i gay sono cosi "esibizionisti". Una volta anche io ero tra questi che odiavano certi atteggiamenti folkloristici del gay-pride: era il periodo in cui la mia omosessualità era segreta ed una cosa di cui vergognarsi (e in base alla mia esperienza è una correlazione che esiste sempre).

 

Ora che adesso vivo con serenità almeno questo lato della mai vita sinceramente non vedo il motivo della polemica. Siamo il movimento che rivendica la libertà di essere e la libertà di vivere come meglio si crede (ovviamente nei limiti della convivenza civile) quindi mi pare ovvio che questa polemica sia irricevibile  da parte del movimento glbt: ognuno di noi è diverso, tutti abbiamo il diritto alla diversità senza essere ne discriminati ne ignorati e mi dispiace che molti gay e lesbiche ancora non capiscano questo punto che è fondante per l'intero movimento e per il gay-pride stesso (e non potrebbe essere altrimenti).

 

E poi scusate ma gli etero che vanno allo stadio con certi cappelli, magliette e striscioni orrendi non sono un elemento folkloristico? E gli etero che si menano in discoteca per una donna in discoteca come gli animali nella stagione degli amori è una cosa apprezzabile?

 

Tutta questa polemica nasce da un "dogma" culturale che dice semplicemente che gli uomini non possono andare vestiti da donna ignorando completamente il fatto che parliamo solo di vestiti, scarpe e accessori vari.

 

C'è da precisare un altro fattore che è storico: le persone che ora si criticano sono quelli che hanno fondato il movimento, il gay-pride e che hanno portato a casa tutte quelle conquiste che abbiamo avuto dal 68 (rivolta di stonewall, primo gay-pride della storia moderna) ad oggi quindi se c'è un gruppo che ha la paternità del pride questo è certamente quello delle drag queen delle trans ecc

 

Quindi se non si vuole proprio accettare un certo modo di essere almeno si abbia un poco di riconoscenza

 

Il problema mediatico non si pone: rivendichiamo il diritto di non essere discriminati per come siamo, qualunque cosa siamo se i tg mandano in onda soltanto il lato folkloristico del gay-pride danno certamente un informazione parziale ma tutto sommato il messaggio arriva: siamo brave persone indipendentemente da come andiamo vestiti ed abbiamo dei diritti anche noi.

 

Tanto state tranquilli: i tg e la carta stampata devono già fare i conti con youtube. i blog ed internet in generale. Una controinformazione benfatta è sempre possibile (se proprio se ne sente la necessità).

:rotfl:;) :)

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se volete dimostrare di essere diversi dalla baracconaggine delle trans vi invito a prender parte al pride vestiti di abiti di tutti i giorni (come TUTTI facciamo ma sembra che non venga recepito...) ma partecipate, perché è un momento importante. la visibilità, il metterci la faccia potenzia e amplifica il messaggio, poiché è troppo facile criticare quello che fanno gli altri quando si rimane dietro le quinte

 

 

Il gay pride non include certo persone che non siano gay, salvo casi marginali o al limite realtà locali che però hanno secondo me scarsa rilevanza.

 

perché scusa? a Roma sono anni che agedo e comitato exo etero pro omo partecipano attivamente al pride con striscioni e manifesti...inoltre bisogna contare tutti quegli amici e familiari etero che ognuno di noi si porta dietro

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ForbiddenLove

non credo che il gaypride riesca nel suo intento di favorire la nostra emancipazione. secondo me questa manifestazione non fa altro che tirare la zappa sui piedi a chi del mondo LGBT ha dei valori... le persone di destra hanno terreno fertile grazie al gay-pride per discriminarci. questa è la mia opinione, più o meno condivisibile.

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E poi scusate ma gli etero che vanno allo stadio con certi cappelli, magliette e striscioni orrendi non sono un elemento folkloristico? E gli etero che si menano in discoteca per una donna in discoteca come gli animali nella stagione degli amori è una cosa apprezzabile?

 

dici che dovremmo seguirne l'esempio?

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Guest sjena

se volete dimostrare di essere diversi dalla baracconaggine delle trans vi invito a prender parte al pride vestiti di abiti di tutti i giorni (come TUTTI facciamo ma sembra che non venga recepito...) ma partecipate, perché è un momento importante. la visibilità, il metterci la faccia potenzia e amplifica il messaggio, poiché è troppo facile criticare quello che fanno gli altri quando si rimane dietro le quinte

 

 

perché scusa? a Roma sono anni che agedo e comitato exo etero pro omo partecipano attivamente al pride con striscioni e manifesti...inoltre bisogna contare tutti quegli amici e familiari etero che ognuno di noi si porta dietro

 

anche la chiesa valdese e metodista partecipano al gay  pride.

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perché scusa? a Roma sono anni che agedo e comitato exo etero pro omo partecipano attivamente al pride con striscioni e manifesti...inoltre bisogna contare tutti quegli amici e familiari etero che ognuno di noi si porta dietro

 

 

Sono organizzazioni vicine. Io per includere persone diverse intendo lo stimolo a un dibattito franco con chi pur non essendo contro non è nemmeno pro, includere insomma quella fascia grigia assolutamente maggioritaria in italia che può fare la nostra fortuna ma che è difficile da intercettare e non mi pare che il pride ci riesca.

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