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4 Aprile 2008: Veglia per ricordare le vittime dell'omofobia (e delle Binetti e


Cosgrove

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Il 4 aprile 2008 in veglia per ricordare le vittime dell'omofobia. E tu che fai?

 

Active ImageVenerdì 4 aprile 2008 cristiani provenienti da diverse confessioni e cammini di fede (Valdesi, cattolici, veterocattolici, metodisti, battisti, etc...) saranno in veglia a Firenze e in tante altre città italiane con i gruppi di credenti omosessuali per ricordare le vittime dell'omofobia e per lanciare un segno di speranza. Invitiamo tutti i credenti a unirsi in veglia con loro per infrangere, con la preghiera e la testimonianza, il muro di silenzio che spesso permane nelle nostre chiese su questo tema.

 

 

 

 

 

Ogni giorno in Italia e nel mondo la violenza e l'intolleranza verso le persone omosessuali, comunemente detta omofobia, miete il suo violento tributo di vittime.

Di molte di loro non sapremo ne il nome, ne la storia, nasconderanno nel silenzio del loro cuore gli insulti ricevuti tra i banchi di scuola o al lavoro, le minacce o addirittura le ferite del carcere o taceranno per sempre, condannate a morte perchè residenti in stati dove l'omosessualità è un crimine.

 

Di fronte a tanta violenza e all'assordante silenzio del mondo, come cristiani provenienti da diverse confessioni e cammini di fede cosa possiamo fare?  Non possiamo tacere di fronte a tanta violenza. Ecco perchè venerdì 4 aprile 2008, alle 21 saremo in Veglia a Firenze e in tante altre città italiane per ricordare le  vittime dell'omofobia ed infrangere cosi, con la nostra preghiera di testimonianza, il muro di silenzio e d'imbarazzo che spesso permane nelle nostre chiese e nella nostra società su questo tema.

 

Valdesi, cattolici, veterocattolici, metodisti, battisti, etc.. si ritroveranno con i credenti omosessuali nelle chiese, nelle comunità, nelle case per lanciare il loro grido di speranza, perche tutto ciò abbia termine ed invitiamo tutti ad unirsi in veglia con loro per illuminare le nostre comunità..

 

Se vuoi organizza anche tu, con i tuoi amici, con la tua famiglia, nella tua comunità, nella tua chiesa, nella tua casa una veglia, pubblica o domestica, con cui condividere questa speranza fallo! Perché, come scriveva don Antonino Bello, se «riuscirete a liberarvi dalla rassegnazione, se riporrete maggiore fiducia nella solidarietà (…) se provocherete i credenti in Cristo a passare armi e bagagli dalla vostra parte, non tarderemo a vedere i segni gaudiosi della risurrezione».

 

A tutti Voi decidere se il caso di continuare a tacere....

 

 

I volontari e le volontarie del progetto gionata.org

e della Refo di Firenze

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