Jump to content

L'olocausto dei gay in Iran: petizione per due gay in Iran che rischiano la con


Cosgrove

Recommended Posts

L'olocausto dei gay in Iran

 

Da "la famiglia fantasma"

Loro si amano, Allah li uccide, Javè tace, noi firmiamo una petizione.

 

Petizione per la vita di Hamzeh e Loghman: due giovani gay che si amano e rischiano la condanna a morte in Iran. E non dimentichiamoci di Pegah: il Regno Unito potrebbe consegnarla al boia

 

Firmala su www.petitiononline.com/irangay/petition.html

 

Destinatari: Alto Commissariato per I Diritti Umani dell’ONU; Alto Commissariato per i Rifugiati dell’ONU; Segretario Generale dell’ONU; Federazione Internazionale dei Rifugiati Iraniani; Presidente della Repubblica Islamica dell’Iran Mahmoud Ahmadinejad; Ministro della Giustizia della Repubblica Islamica dell’Iran Ayatollah Mahmoud Hashemi Shahroudi; Governo del Regno Unito; Segretario dell’Home Office del Regno Unito; National Coalition of Anti-Deportation Campaigns (NCADC); Presidente del Parlamento Europeo; Presidente della Commissione Europea; Ambasciata Britannica in Italia; Ambasciata Iraniana in Italia; Ambasciata Iraniana nel Regno Unito; Partito Radicale Trans-nazionale

 

Petizione per la vita di Hamzeh e Loghman: due giovani gay che si amano e rischiano la condanna a morte in Iran. E non dimentichiamoci di Pegah: il Regno Unito potrebbe consegnarla al boia

 

La Repubblica Islamica dell’Iran perseguita gli omosessuali, i dissidenti e i liberi pensatori, attuando nei loro confronti una politica criminale. Le relazioni omosessuali in Iran sono considerate un crimine passibile di sadiche punizioni corporali e della pena di morte. Il 23 gennaio 2008 Hamzeh Chavi e Loghman Hamzehpour, due ragazzi gay di appena 18 e 19 anni, sono stati arrestati a Sardasht, nell’Azerbaijan iraniano. Le autorità usano metodi di tortura fisica e psicologica per ottenere le confessioni delle persone che cadono nelle loro mani, e i due giovani hanno ammesso di amarsi, di avere una relazione sentimentale. La loro confessione è bastata perché il tribunale islamico li rinviasse a giudizio con due accuse gravissime: Mohareb, il reato di chi è “nemico di Allah” e Lavat, sodomia. Il codice penale iraniano prevede la forca per gli omosessuali, che sono considerati “nemici di Allah”. In Iran esistono tuttavia anche

personalità politiche e religiose moderate, che vorrebbero cambiare le cose ed evitare che tanti innocenti perdano la vita. Il popolo iraniano per la maggior parte è contrario all’orrore delle condanne alla forca e alla lapidazione; solo pochi fondamentalisti ritengono che tortura e fustigazione siano strumenti leciti. I movimenti clandestini per i diritti umani si battono con eroismo contro queste pratiche barbariche e a rischio delle loro vite cercano di costruire un Iran migliore, in cui le minoranze siano rispettate e la vita umana torni a essere un valore. Migliaia di islamici ritengono che Allah sia un Dio d’amore e che la pena di morte e le punizioni corporali crudeli siano crimini contro l’umanità. Ricordiamo che il 5 dicembre 2007 un ragazzo iraniano innocente fu martirizzato dal regime di Teheran e quindi assassinato sulla forca. Da tutto il mondo, in risposta alla campagna per la vita di Makwan Moloudzadeh avviata dal Gruppo EveryOne, migliaia di islamici, cristiani, induisti, buddisti e laici avevano inviato fiori rossi e bianchi al presidente Ahmadinejad e ai giudici dell’Iran: rossi, perché non fosse versato sangue innocente; bianchi per supplicare i carnefici di risparmiare la vita di un altro condannato senza alcuna colpa. Una grande campagna internazionale che è servita solo a ritardare un’esecuzione già decisa. Così Makwan è oggi il simbolo del martirio di tanti innocenti, vittime di un regime spietato. Ricordiamo che anche Pegah Emambakhsh, lesbica iraniana che si trova attualmente nel Regno Unito, in attesa del giudizio in appello, rischia di essere deportata in Iran, verso la tortura e la lapidazione. Il Gruppo EveryOne ha ricevuto notizie poco confortanti dal Regno Unito, dove la Corte d’Appello è orientata a non concedere asilo all’iraniana, in spregio a tutte le Convenzioni internazionali. Pegah è annientata dall’atteggiamento del governo inglese e ci ha comunicato di essere stanca di lottare, di non voler più apparire sulle pagine dei giornali, di non credere più a quela che Anne Frank definì “l’intima bontà dell’uomo”. Dobbiamo rispettare la volontà di Pegah, ma dobbiamo essere pronti a dire no al governo del Regno Unito, che ha abbandonato la via del rispetto dei diritti delle donne, degli omosessuali, dei rifugiati. Dobbiamo essere pronti a sollevare un coro di proteste, in tutto il mondo, per fermare la mano del boia e dei suoi complici. Ecco perché vi invitiamo a dedicare a questa

petizione qualche minuto del vostro tempo; aderite con la vostra firma e poi inviate una protesta a tutti gli indirizzi indicati qui sotto, perché molte vite umane e il concetto stesso di giustizia, il valore stesso dei Diritti Umani, sono in gioco.

 

**** Per ulteriori informazioni, puoi contattare il Gruppo EveryOne:

 

info@everyonegroup.com :: www.everyonegroup.com

 

Telefono: +39 334 8429527 - Fax: +39 055 0518897 ****

 

Per sostenere la petizione e protestare contro queste gravissime violazioni dei diritti umani, ti preghiamo di inviare e-mail e, ove possibile, fax di protesta a:

 

dr-ahmadinejad@president.ir

info@dadgostary-tehran.ir

infoDesk@ohchr.org

iranembassy@hotmail.com

info@iran-embassy.org.uk

 

Ambasciata iraniana in Italia

00162 Roma (RM)

Via Nomentana, 361

06 86328493

06 86391029

 

Iranian Ambassador

Embassy of Iran

16 Prince’s Gate

London SW7 1PT

info@iran-embassy.org.uk

Tel: 020 7225 3000

Fax: 020 7589 4440

 

Per sostenere la campagna di concessione dell’asilo a Pegah Emambakhsh, invia anche un’e-mail di protesta a:

 

smithjj@parliament.uk

public.enquiries@homeoffice.gsi.gov.uk

asylum@iglhrc.org

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...