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Sua eminenza protesta troppo, in fede mia: strane dichiarazioni di un vescovo


Cosgrove

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PRETI PEDOFILI/ VESCOVO TENERIFE: ALCUNI MINORI PROVOCANO

Alvarez: l'omosessualità è un "danno per la società"

 

Roma, 27 dic. (Apcom) - "Ci sono minori che sono consenzienti, che desiderano avere rapporti sessuali e che se non stai attento ti provocano persino": a parlare è il vescovo di Tenerife, Bernardo Alvarez, in un'intervista concessa al quotidiano locale "La Opinion".

 

Alvarez ha poi paragonato l'omosessualità agli abusi sui minori, chiedendo perché "chi abusa dei minori è un malato" mentre "non è politicamente corretto dire che l'omosessualità è una malattia, una carenza, una deformazione della natura propria dell'essere umano: quel che fino a dieci anni fa diceva qualsiasi dizionario di psicologia, oggi non si può dire".

 

"Il fenomeno dell'omosessualità danneggia le persone e la società: alla lunga ne pagheremo le conseguenze come è successo ad altre civiltà", ha continuato il vescovo, secondo il quale è invece necesario "promuovere l'educazione e e inculcare i valori della femminilità e della mascolinità".

 

Il vescovado di Tenerife da parte sua ha subito affermato che Alvarez, con le sue dichiarazioni, non intendeva "in nessun caso giustificare un atto condannabile come gli abusi sessuali sui minori".

http://notizie.alice.it/notizie/esteri/200...o,13710652.html

 

Ma certo, come no...

 

Delle serie: un'altra occasiione di tacere perduta per sempre!

La differenza  fra due adulti consenzienti che si amano, e un pervertito che abusa dei minori che ha subornato sfugge a sua Bassezza. L'omosessualità è stata depennata dal catalogo delle patologie, a differenza della pedofilia,Tutte le società hanno avuto omosessuali, e i danni se mai vengono da pedofili, con tonaca o senza! Quelle di quedl vescovo sono le tipiche scuse che avanzano i prervertiti pedofili! Sono così tipiche che danno da pensare...

 

Omofobi=pedofili

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E' gente disperata che no capisce. Io comincio a vederla così  :D

 

L'idea che pagheremo le conseguenze per l'omosessualità fa ridere

"Il fenomeno dell'omosessualità danneggia le persone e la società: alla lunga ne pagheremo le conseguenze come è successo ad altre civiltà", ha continuato il vescovo, secondo il quale è invece necesario "promuovere l'educazione e e inculcare i valori della femminilità e della mascolinità".

.

 

Questa è la parte che fà veramente ridere  :awk: Non sò voi ma io ormai sorrido quando leggo queste cose. Che le civiltà cadono perchè si accetta l'omosessualità è veramente comica. Infatti i Maya (che avevano il matrimonio gay) sono caduti non per colpa degli spagnoli ma perchè s'incula***o tra di loro

 

La parte che dei minori che provocano invece è incommentabile  :salut:

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Inquietante... il minore che "provoca" è una delle classiche autodifese del pedofilo.

A parte questo, sarei ben curioso di avere un elenco delle grandiose civiltà andate in rovina a causa dell'omosessualità. Quanto poi alla consensualità o meno del rapporto (che è ciò che maggiormente distingue omosessualità e pedofilia), il clero non è abituato a farci caso, visto che non dà alcuna importanza al valore tipicamente umanista della libertà.

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Ragazzi, state attenti, perché i vostri commenti rischiano di non essere perfettamente centrati.

 

Quello che voleva dire questo tipo è:

 

1. L'omosessualità è una perversione tanto quanto la pedofilia

2. Contro la pedofilia possiamo scagliarci ancora (e in questo voi siete perfettamente d'accordo con lui, né

intendete fare distinzioni, ad esempio, tra pedofili che si reprimono e pedofili che passano ai fatti: siete tanto totalitari quanto lo è lui)

3. Purtroppo contro l'omosessualità pare che non ci si possa scagliare più. Prima avevamo un enorme supporto nella psicologia (Freud e i freudiani): ormai, da quando l'OMS ha denosologizzato l'omosessualità, pare che non possiamo farlo più.

 

La proposizione sui minori che hanno impulsi sessuali, e che provocano, sbagliate se la leggete in modo così conservatore. Freud ha detto molte idiozie, ma era comunque un grande, e ha scoperto la sessualità infantile. La quale è innegabile. La tesi dell'arcivescovo - il quale su questo punto è un po' più aggiornato di Cosgrove - è probabilmente (da come riesco a ricostruirla dalla notizia riportata) che, siccome la sessualità infantile esiste, e i ragazzini e a fortiori i ragazzi adolescenti possono anche provocare un adulto, questi deve essere tetragono nel dominarsi, e lui questa integrità la identifica nella vera «virilità» (e «femminilità») che è piena identificazione con l'eterosessualità.

 

Anche io penso che un adulto debba dominarsi, seppur dissento fieramente dal giudizio di 'sto prete omofobo sull'omosessualità. Ma sul fatto che la sessualità infantile esiste lui e Freud hanno ragione. Ed è anche vero che un ragazzino o un adolescente possano "provocare" un adulto: Almadel stesso ne ha dato testimonianza, ricordando di essere stato fatto oggetto di attenzioni o sguardi complici o proposte da parte di ragazzi molto giovani con cui lavorara, ciò che ovviamente gli aveva provocato molto disagio.

 

Quanto al consenso, il discorso sarebbe lungo e lo abbiamo già fatto. Ma la tesi di questo prelato al riguardo (fatte salve, ovviamente, le differenze, come dire, di stile) è la stessa di, ad esempio, Almadel, il quale (per chi seguì la discussione sulla pedofilia) dichiarò anche lui che il consenso da parte di un minore ci può benissimo essere, ma non vale, non deve valere, ai fini della consumazione di rapporti sessuali con un maggiorenne, perché il ragazzo può essere confuso e non saper comprendere ancora bene se stesso.

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So bene che esiste la sessualità infantile, andiamo! Solo che è completamente diversa dalla sessualità adulta, è prevalentemente giocosa, e molto spesso inconsapevole.E l'autocontrollo che cosa  ha a che fare coll'essere maschi o femmine? Se mai le femmine hanno più autocontrollo sui propri impulsi sessuali, molto più sfumati e meno immediati di quelli maschili. Quel vescovo confonde orientamento sessuale e identità di genere: si può essere gay e sentirsi maschi, lesbiche e sentirsi femmine. E no, mi spiace, quella della "provocazione" è una scusa classica, e non poche volte la "provocazione" è soprattutto  nella testa del cosiddetto provocato. Ci sono violentatori di ragazzine che hanno affermato di essersi sentiti "provocati" perchè la vittima aveva shorts molto corti, o perchè ha guardatoi nella sua direzione. Episodi di provocazione esistono, senza dubbio, ma un ventottenne, per dire,non dovrebbe sentirsi "provocato" da un/una undicenne, almeno se ha tutte le valvole a posto.

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Quoto l'ultimo intervento di Cosgrove. Anch'io intendevo solo notare che i pedofili usano di frequente la scusa della sessualità infantile per giustificare le proprie inclinazioni ed azioni.

2. Contro la pedofilia possiamo scagliarci ancora (e in questo voi siete perfettamente d'accordo con lui, né

intendete fare distinzioni, ad esempio, tra pedofili che si reprimono e pedofili che passano ai fatti: siete tanto totalitari quanto lo è lui)

Contro la pedofilia non mi scaglio, a patto che sia repressa.

Quanto al dibattito senza tempo "malattia-non malattia", credo che sia piuttosto inutile; se anche la pedofilia non fosse più considerata una malattia e l'omosessualità tornasse ad esserlo, la prima resterebbe un abominio morale e la seconda rimarrebbe completamente innocente. A che pro discuterne, allora?

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So bene che esiste la sessualità infantile, andiamo! Solo che è completamente diversa dalla sessualità adulta, è prevalentemente giocosa, e molto spesso inconsapevole.

 

 

Ammetti che esiste la sessualità infantile, e a maggior ragione che si possono provare forti impulsi sessuali a 12 anni (basta in effetti leggersi Ragazzi che amano ragazzi per averne conferma), e poi la disinneschi dicendo che è inconsapevole e "giocosa" ? (anche la mia sessualità ha una nota giocosa  :salut:)

 

 

Episodi di provocazione esistono, senza dubbio

 

Era quanto volevo ricordare.

 

intendevo solo notare che i pedofili usano di frequente la scusa della sessualità infantile per giustificare le proprie inclinazioni ed azioni.

 

 

L'inclinazione e l'azione sono due cose diverse. L'inclinazione, se non reca violenza o non si esprime affatto, non ha bisogno di essere giustificata. In effetti tu aggiungi «Contro la pedofilia non mi scaglio, a patto che sia repressa». E fai bene.

 

 

Quanto al dibattito senza tempo "malattia-non malattia", credo che sia piuttosto inutile; se anche la pedofilia non fosse più considerata una malattia e l'omosessualità tornasse ad esserlo, la prima resterebbe un abominio morale e la seconda rimarrebbe completamente innocente. A che pro discuterne, allora?

 

Scusa, ma non riesco a seguire la mancanza di logica. Se la pedofilia non fosse più considerata una malattia, diciamo meglio una sorta di perversione, non sarebbe possibile considerarla un «abominio morale».

 

In ogni caso neppure oggi la pedofilia è considerata una «malattia».

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Scusa, ma non riesco a seguire la mancanza di logica. Se la pedofilia non fosse più considerata una malattia, diciamo meglio una sorta di perversione, non sarebbe possibile considerarla un «abominio morale».

 

 

Non vedo perché voler stabilire questa corrispondenza malato=immorale. Il comportamento di un autistico che va ad annerire tutte le vocali di un vocabolario è malato, ma non è immorale; avvelenare il vecchio zio ricco per beccarsi l'eredità è sicuramente immorale, ma non è mica malato.
In ogni caso neppure oggi la pedofilia è considerata una «malattia».
Di questo non ero al corrente. Avevo letto che le parafilie sono ancora considerate patologie a tutti gli effetti. Per caso hai qualche link che tratti l'argomento e confermi la cosa?
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Non vedo perché voler stabilire questa corrispondenza malato=immorale.

 

Avevo letto che le parafilie sono ancora considerate patologie a tutti gli effetti.

Per caso hai qualche link che tratti l'argomento e confermi la cosa?

 

Credevo che l'equazione malato=immorale l'avessi stabilita tu. Nel caso della pedofilia, s'intende. Ma se non hai neppure la giustificazione del considerarla una malattia, come fai a considerare la pedofilia un «abominio morale»? Esprimerai al massimo un tuo personale punto di vista, estremistico.

 

Devo precisare a te che sei qui da pochissimo che sono intervenuto molte volte in questo Forum sul tema e che mi riferisco sempre, implicitamente o esplicitamente, al ragazzo divenuto pubere, cioè all'incirca di 12/13 anni, quando "difendo" la pedofilia, quantomeno da chi massacrerebbe i pedofili. Non mi riferisco a chi, di fatto, stupra una bambina di 7 anni (naturalmente difenderei ugualmente da un linciaggio lo stupratore).

 

No, non ho link da darti, e dubito che troverai su internet roba seria al riguardo - ma forse sono solo diffidente.

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Credevo che l'equazione malato=immorale l'avessi stabilita tu
No, dai, questo non l'ho proprio detto :salut:; anzi, distinguere fra le due cose è stata una mia piorità. Probabilmente mi sono spiegato male.

Comunque l'"abominio morale" non è l'inclinazione in sé, come evidentemente avevo dato a intendere, ma la sua messa in atto. Lo davo per scontato.

Diciamo che considero immorale l'atto sessuale sul bambino; mentre sull'inclinazione non do giudizio morale, appunto perché è solo un'inclinazione.

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sull'inclinazione non do giudizio morale, appunto perché è solo un'inclinazione.

 

 

Mi fa piacere che su questo punto ci siamo chiariti e siamo d'accordo  :salut:

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Sono d'accordo sul fatto di non ribaltare un discorso omofobico in un discorso pedofobico.

 

In quest'articolo si parla di abuso su minorenni, non di pedofilia.

 

Abuso in cui un sacerdote può incorrere o non incorrere per mille motivi ( in quanto padre spirituale,

professore, confessore...) che niente hanno a che vedere con l'età del consenso ma semmai con la

libera formazione del consenso ( in relazione al ruolo carismatico istituzionale della figura sacerdotale )

 

Per intenderci non c'è bisogno di dire che Don Gelmini è un pedofilo, se è imputato di abusi sessuali

su minorenni che erano in sua custodia. Anzi se ci riflettete il principio di responsabilità e di colpevolezza

si attenua invece di rafforzarsi ( si finisce per appiattirsi sul discorso età, quando invece l'elemento chiave

è l'approfittamento dello stato di bisogno o di abbandono, magari di un tossicodipendente in crisi di

astinenza, o fortemente disagiato : questo è il discorso che deve suscitare indignazione e riprovazione

morale )

 

L'abuso sessuale se ci riflettiamo, ci parla più di pederastia che di pedofilia. Ovvero di una pederastia

illegale che si concreta quando l'asimmetricità del rapporto diventi prevaricante, perchè c'è di mezzo

un abuso di potere ( rispetto al quale la provocazione sessuale non scusa affatto...)

 

Se impostiamo il discorso in questi termini cadono pure tutte le stupidaggini sulla mascolinità e sulla

malattia, disarmiamo pure il discorso bassamente strumentale del Vescovo, che evidentemente cerca

di sviare l'attenzione sulla patologia per sfuggire al principio di responsabilità del sacerdote

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un abuso di potere ( rispetto al quale la provocazione sessuale non scusa affatto...)

 

 

Ma la provocazione sessuale comporta delle attenuanti, una riduzione della pena, in sede processuale?

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Compiuti i sedici anni si può anche essere

assolti perchè c'è il consenso della vittima....

 

Ovviamente si tratta di vedere il caso concreto:

1) provocazione sessuale non vuol dire consenso ad una specifica

pratica sessuale che può non essere voluta.

2)  provocazione sessuale non è necessariamente espressione di desiderio

sessuale: es. io ho 17 anni ma sono in crisi di astinenza e ti provoco al fine di avere una dose...

( c'è un oggetivo contesto abusante, rispetto al quale la provocazione è irrilevante )

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AndrejMolov89

PRETI PEDOFILI/ VESCOVO TENERIFE: ALCUNI MINORI PROVOCANO

Alvarez: l'omosessualità è un "danno per la società"

 

Roma, 27 dic. (Apcom) - "Ci sono minori che sono consenzienti, che desiderano avere rapporti sessuali e che se non stai attento ti provocano persino": a parlare è il vescovo di Tenerife, Bernardo Alvarez, in un'intervista concessa al quotidiano locale "La Opinion".

eh si, questi giovani, indossano le giarettiere e si vestono da dragqueen, i preti sono veramente vittima di questa persecuzione, ah questi bambini, sono tutti vogliosi di farsi rovinare la vita da questa gente, ma come si fa a giudicarli, i preti pedofili sono veramente innocenti[irony mode off]

una sla parola: COGLIONE

 

Alvarez ha poi paragonato l'omosessualità agli abusi sui minori, chiedendo perché "chi abusa dei minori è un malato" mentre "non è politicamente corretto dire che l'omosessualità è una malattia, una carenza, una deformazione della natura propria dell'essere umano: quel che fino a dieci anni fa diceva qualsiasi dizionario di psicologia, oggi non si può dire".

Uwao, qui si va sul non plus ultra, la chiesa cattolica ha preti gay dichiarati e protetti a quanto pare.

 

"Il fenomeno dell'omosessualità danneggia le persone e la società: alla lunga ne pagheremo le conseguenze come è successo ad altre civiltà", ha continuato il vescovo, secondo il quale è invece necesario "promuovere l'educazione e e inculcare i valori della femminilità e della mascolinità".

Ceeerto, lui con le sue minchiate non rovina la società, la peggiora: rovinare e peggiorare sono sinonimi, ma per lui sono diversi

 

 

Certo che questo pirla potevano per lo meno oscurarlo, oscurano tutto, perchè non lui, sembra che sia una contraddizione, potevano farlo papa, anche lui, come natzinger è un pilottero

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