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Problemi di accettazione


The-One-X

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Ciao, probabilmente mi avete già conosciuto leggendo l'altro topic in sezione coming out, quindi sapete il contesto in cui adesso scriverò queste cose.

Dopo varie riflessioni io sono giunto a diverse concusioni riguardo l'omosessualità e le posso riassumere qui.

 

Penso che l'omosessualità non possa essere considerata un male nè dal punto di vista pratico, nè dal punto di vista religioso (ovviamente per chi è credente).

Le persone gay sono persone come le altre, vogliono solo amare il prossimo, che per loro natura, è una persona dello stesso sesso. Sono persone che non uccidono nessuno, anzi, quando la nobiltà del sentimento spinge a cercare una persona da amare, non vi è nulla di sbagliato.

Sarebbe contronatura condannarsi ad una vita sessualmente diversa dalla propria identità sessuale/affettiva.

 

...e potrei continuare...

 

il problema è che io razionalmente mi sono accettato, ma sentimentalmente non proprio, infatti spesso ho sensazioni contrastanti, sensi di colpa e questi rischiano di minare il rapporto col mio ragazzo...e non è proprio quello che voglio.

 

Il continuare a ripetermi le mie idee un po' mi aiuta, ma mi sto come sdoppiando...

Per esperienza ho imparato che è molto difficile imporre ai sentimenti di obbedire alla ragione...non vorrei che le mie idee, che ritengo giuste, vengano cancellate ancora una volta da sensazioni contrastanti e confuse.

 

Mi ritrovo qualche problema a risolvere questa difficoltà.

 

Grazie per l'attenzione.

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il problema è che io razionalmente mi sono accettato, ma sentimentalmente non proprio, infatti spesso ho sensazioni contrastanti, sensi di colpa e questi rischiano di minare il rapporto col mio ragazzo...e non è proprio quello che voglio.

 

 

Mi ritrovo qualche problema a risolvere questa difficoltà.

 

 

I sensi di colpa provengono -schematizzando un po' - dal Super-Io, il quale fustiga i tuo Io. Tra tutte le funzioni della psiche, il Super-Io presenta alcuni caratteri particolari:

- si esempla per mezzo dell'assunzione di modelli adulti da parte dell'infante (genitori innanzitutto, maestri) e nello stesso tempo proviene anche e soprattutto dai principi, modelli, opinioni, dettami che regnano nel mondo esterno: la società, la Storia. Infatti è un'istanza impersonale.

- è un'istanza mezzo conscia mezzo inconscia: per questo non è facilissimo trattarla (in pratica: tu puoi anche essere abbastanza inconsapevole di quello che è e ti dice il tuo Super-Io).

 

Dal punto di vista psicoanalitico, il fatto che tu abbia scritto prima l'altro post, poi questo, è altamente rivelatore: è quasi una sincronicità, per dirla in termini junghiani. Ma, quando si produce una sincronicità, è sempre un fatto positivo, perché vuol dire che qualcosa urge, dal tuo inconscio, e vuole venire fuori.

 

In sostanza, caro SweetBoy, la risposta a questo tuo problema, e la risposta a quell'altro tuo problema, sono la stessa, e il tuo inconscio lo sa. Lo sa meglio e più prepotentemente di te, del tuo Io cosciente, che può essere ancora mezzo addormentato. E' questa consapevolezza che devi fare al più presto passare nel tuo Io, e se agisci sinceramente, vedendoti e vedendo dentro di te, ti ci vorrà poco tempo - azzardo: un paio di giorni.

 

E' tua madre, le sue paure e fobie; è tuo padre, i suoi rigidi principi religiosi e una certa sua debolezza; è il loro tribunale, il loro mondo giudicante, che tu (come tutti i figli) hai 'ereditato', e a questa eredità devi dire no - un'eredità si può anche non accettare. E devi dire no con tutta la forza dei tuoi 20 anni.

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sei molto caro e decisamente onesto con te stesso:ammetti di avere dei problemi di accettazione e ti ripeti dei concetti quasi per appropriartene veramente.

ammirevole.

le conclusioni alle quali sei giunto sono sicuramente giuste ma per sentire veramente tue hai bisogno di un lavoro interiore che non puoi fare se ti isoli .

il miglior modo per accettarti e' confidarti con un tuo amico e parlare, parlare, parlare.. propio come ti esprimi con noi... ma noi siamo lontani e piu' di tanto non possiamo fare.

adesso io non so se tu si sia gia' confidato con qualche tuo amico (ovviamente visto i precedenti lascia stare la famiglia)ma credimi, e' importante parlarne a quatt'occhi... puoi anche parlare di questo problema al tuo ragazzo...cosi' magari ti potra' consolare, ma solo se lui questa fase la ha gia' passata.

Altro consiglio: leggi.

ci sono buonissimi libri per i giovani gay che affrontano temi interessanti compresa l'accettazione.

un bacio e buo natale a tutti... che il nuovo anno faccia diventare tutti un pochino meno ciechi

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