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Politica - ho inviato una email al Ministro Mastella


alex82

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Ragazzi, dopo aver saputo dell'incredibile lotta che Mastella ha condotto contro l'approvazione dell'emendamento anti-omofobìa, ho toccato l'apice del disgusto e gli ho scritto la seguente email sulla sua casella di posta elettronica tramite il sito web del Senato. Non ho la certezza che la leggerà, ma decisamente era un sassolino che volevo togliermi dalla scarpa, arrivato a questo punto. Ecco il testo dell'email che gli ho inviato:

 

Sig. Ministro,

 

Le scrivo perchè oggi, leggendo la notizia della sua lotta contro l'approvazione dell'emendamento contro i reati di omofobìa, come cittadino ho toccato l'apice del disgusto.

Non mi sento minimamente rappresentato da un Ministro che anzichè lottare per i diritti civili, come dovrebbe accadere in qualsiasi ordinamento democratico, si batte per perpetuare discriminazioni e mortificazioni sociali che da tempo incalcolabile si verificano nella quotidianità di centinaia di migliaia di cittadini onesti e senza alcuna colpa.

Io sono un cittadino onesto, e senza mia scelta sono nato gay con tutte le complicazioni connesse. Per anni ho subìto offese incalcolabili e ho sofferto come essere umano e come cittadino, trovandomi a chiedere perchè dovessi essere punito senza aver fatto del male a nessuno, soltanto perchè ho voluto bene a persone del mio stesso sesso. Lei appartiene a coloro che vogliono continuare a lasciar sole e prive di tutela queste persone. In questo emendamento non si trattava di conferire privilegi, o quant'altro, si trattava soltanto di vietare OFFESE a cittadini basate sul loro orientamento sessuale (che le ricordo, non viene scelto, ma costituisce una caratteristica di nascita e può credere alla parola di chi Le scrive per sua diretta esperienza). Ho girato diversi Paesi dell'Europa dove la civiltà ha fatto più passi avanti, dove le discriminazioni e le offese basate sull'orientamento sessuale sono vietate, e dove la società è più matura da poter comprendere che queste persone non scelgono di nascere omosessuali e che non hanno colpe. Lei si sta battendo con ogni fibra del suo animo per impedire che anche qui si faccia questo passo avanti, e per fare in modo che queste persone, me compreso, continuino a soffrire. E' quanto percepisco nella sua scelta di lottare contro la discriminazione in atto, e contro il relativo emendamento. Ne ha fatto una questione di lotta "santa", sembrerebbe. Ma mi permetta di osservare che sarei stato molto curioso, come cittadino e come essere umano, nell'osservare come si sarebbe comportato e sentito Lei nella stessa situazione mia e di altre centinaia di migliaia di persone oneste, subendo esclusioni e discriminazioni sociali di ogni tipo, senza averlo scelto. Questo era soltanto il mio punto di vista "umano". Ma so che probabilmente a Lei non interessa. Ma prima di salutarla, vorrei ricordarle che l'Italia appartiene ad un organismo chiamato "Unione Europea", il cui Trattato istitutivo espressamente prevede il divieto di discriminazioni tra cittadini, comprese quelle basate sul loro orientamento sessuale, e che l'Italia ha ratificato. So che evidentemente anche questo non le interessa, ma trovo singolare il suo comportamento alla luce di questo. Ma tenga presente che sulla sua coscienza pesano e peseranno le sofferenze di tantissime persone che hanno sofferto, soffrono, e soffriranno ancora, a causa di posizioni come la Sua. E tenga presente che la violenza con cui queste persone vengono attaccate e non tutelate, non intaccherà mai la loro dignità. Glielo garantisco: conserverò la mia dignità di essere umano e di cittadino, e non saranno mai posizioni come la Sua ad intaccarla.

 

La saluto, e mi perdoni se i saluti che Le invìo non sono "distinti".

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Bisogna ammettere che scrivi bene, anche se forse io avrei optato per un tono più pacato

 

Ma dove hai trovato l'indirizzo E-Mail di Mastella?

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L'indirizzo email l'ho trovato sul sito web del Senato, ogni parlamentare ha il proprio indirizzo email pubblico (bisogna vedere se poi in concreto lo leggono, talvolta è capitato che altri parlamentari rispondessero, ma non sempre).

 

Il tono è volutamente acceso per richiamare l'attenzione sull'argomento che lui liquida da sempre con tanta superficialità e sulle conseguenze di posizioni come la sua, ma ovviamente non ho inserito alcun insulto diretto e ho cercato di dare pur sempre un contorno diplomatico al discorso. Se poi lui se la prenderà a male leggendola, fatti suoi, legalmente non può eccepire nulla mancando qualsiasi vocabolo o locuzione offensiva.  :salut:

 

Grazie per l'apprezzamento comunque  :D

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