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La Treccani "riconosce" le unioni di fatto


Cosgrove

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La Treccani più aggiornata dei lacchè del Vaticano (ma no?)

http://www.corriere.it/cronache/07_novembre_08/treccani_unioni_di_fatto.shtml

 

Alla voce "Matrimonio": scontro tra maggioranza e opposizione

Nella Treccani esordio delle unioni di fatto

Bertolini (Fi): «Strumenti di propaganda». Gagliardi (Rc): «L'enciclopedia fa il suo dovere: registra la realtà»

 

ROMA - Le unioni di fatto fanno il loro esordio nella Grande Enciclopedia Treccani che le considera parte del riconoscimento dei diritti democratici di equità sociale. E le include alla voce "matrimonio" curata da Alessandra De Rose per la VII appendice pubblicata da qualche giorno e diretta da Tullio Gregory. Scatenando inevitabilmente accese polemiche tra sostenitori e oppositori delle unioni civili. Isabella Bertolini, vicepresidente dei Deputati di Forza Italia attacca la Treccani accusandola di «scendere in campo e diventare strumento di propaganda a favore delle unioni di fatto». «Il laicismo ed il relativismo, purtroppo già ben rappresentato dall'attuale maggioranza al Governo, arruola tra i propri adepti anche l'enciclopedia italiana più prestigiosa» sottolinea la Bertolini. Dura la replica della senatrice di Rifondazione Rina Gagliardi: «La vicepresidente dei deputati di Forza Italia Bertolini cade dal pero perchè l'Enciclopedia italiana alla voce matrimonio inserisce anche le unioni di fatto e subito denuncia il complotto pedagogico di stampo comunista - dichiara Gagliardi -. Non che mi illuda sul suo livello di alfabetizzazione, ma mi sembra che Bertolini esageri in rustica ingenuità». Per la senatrice di Rifondazione «le coppie di fatto sono realtà anche se l'arretratezza culturale dei conservatori di questo paese e la cieca fedeltà al papa dei teodem ha finora impedito una legge che ne riconosca i diritti. Ci mancherebbe che per far piacere alle gerarchie ecclesiastiche e ai clerico conservatori italiani l'Enciclopedia restasse ferma al medioevo...».

 

POLEMICHE - Rosalba Cesini, parlamentare del Pdci alla Camera dei Deputati, invita «ad acquistare la nuova enciclopedia Treccani che, fotografando semplicemente quella che è la realtà delle coppie di fatto in Italia, ha dato un contributo di verità su un tema attualissimo e su cui è impossibile far finta di nulla». Ma dall'opposizione arrivano commenti di tutt'altro genere. Per Luca Volontè, capogruppo Udc alla Camera, «la scelta è fuori luogo, non rispecchia la realtà sociale italiana e non tiene conto della chiarissima differenza sul piano giuridico e lessicale fra i due termini». E Maurizio Lupi di Forza Italia aggiunge: «La genuflessione al potere laicista dominante è stata spesso un suo punto debole», dice ricordando che allo stesso Mussolini fu affidata la voce "fascismo". Getta acqua sul fuoco Paola Balducci, responsabile Giustizia dei Verdi. «Mi pare che l'Istituto abbia usato molta cautela, ma ciò non è bastato, evidentemente, per sottrarre anche la cultura alla strumentalizzazione politica».

 

RICONOSCIMENTO GIURIDICO... - Ma ecco cosa c'è scritto sulla Grande Enciclopedia Treccani: «Se appare lontana e forse, considerate le condizioni sociali e culturali, neanche opportuna l'introduzione di istituti "sconvolgenti" come il matrimonio tra gay - si legge -, sembra invece più vicina la prospettiva del riconoscimento giuridico e della tutela per due persone che scelgono di condividere una parte importante della loro vita senza sposarsi. Senza intaccare in alcun modo l'istituto del matrimonio e riconoscendo il principio del favor matrimonii, la concessione dei diritti quali l'assistenza reciproca e libera anche nelle strutture pubbliche in caso di malattia, le possibilità di ereditare reciprocamente anche senza testamento e ricevere la pensione di reversibilità, la tutela in caso di separazione, il godimento di tutti i diritti e le agevolazioni previste per le coppie eterosessuali e sposate, non risponde soltanto alle richieste di un minoritario, sia pure in espansione, gruppo selezionato di cittadini, ma piuttosto all'esigenza di garantire anche in tale materia, in uno Stato laico e democratico, i basilari principi di equità sociale».

 

CARENZA NORMATIVA - Nel volume di aggiornamento si sottolinea inoltre come solo pochi Paesi, tra cui l'Italia, siano ancora indietro nel cammino di riconoscimento pubblico della famiglia di fatto e la sua equiparazione giuridica alla famiglia di diritto, ossia fondata sul matrimonio. «In Italia sottolinea l'Enciclopedia Treccani, sebbene il dibattito sia molto acceso, manca ancora una normativa sistematica della materia e la regolamentazione delle famiglie di fatto e dei diritti-doveri dei suoi componenti appare ancora lacunosa e ambigua».

 

Io sono anticomunista e laico. Mi vergogno della destra italiana (ma anche della sinistra), dove un liberalismo laico non appiattito sulle posizioni più retrive di un clero omofobo e incistato in una gretta difesa dei propri pregiudizi (ipocritamente chiamata "difesa della famiglia", difesa come sappiamo dai Mele e dai Cesa) stenta a nascere. La Treccani registra una realtà, e il riconoscimento delle unioni omosessuali come famiglie, già avvenuto in Paesi Europei governati da  politici di destra e di sinistra non venduti, ammanettati e imbavagliati alle tonache  vaticane, è solo un atto di civiltà.

Volontè è solo un altyro della lunga lista cdi politici da NON rieleggere. Plauso alla Treccani per aver registrato la realtà alla faccia di teocon e teodem, venduti allo straniero.

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Repubblica.it riporta oggi la notizia che "la grande enciclopedia alla voce matrimonio decreta che "il riconscimento giuridico, in uno stato laico e democratico, risponde a basilari principi di equità".

 

Manco a dirlo, è insorta la CDL, FI e UDC in testa. Isabella Bertolini, fedelissima (chissà in che senso) del pluridivorziato Berlusconi, ha strillato indignata: "Anche la Treccani è diventata uno strumento di propaganda".

 

Ma il commento più esilarante arriva dal forzista Maurizio Lupi, che sarebbe convinto di trovarsi di fronte ad un tipico caso di "genuflessione al laicismo".

 

"Genuflessione al laicismo"? Ma questi signori non hanno proprio il senso del ridicolo? E della quotidiana, sistematica, viscida "genuflessione al Vaticano" che cosa hanno il coraggio di dire a noi cittadini di uno Stato teoricamente laico e aconfessionale?

 

E' vero, la cultura e la società sono molto più avanti di questi squallidi, patetici politicanti che si scagliano contro chi vuole semplicemente più tutele per sé e per le persone che ama, rispetto a loro che oltre a poter godere di questi diritti come comuni cittadini, possono godere anche di privilegi come deputati (vedi il riconoscimento de facto dei conviventi – di qualunque sesso – dei parlamentari).

 

Per chi è interessato a leggere l'articolo:

 

http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/politica/coppie-di-fatto/coppie-di-fatto/coppie-di-fatto.html

 

THX

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Abbiamo postato insieme, a quanto pare. moderatori, fate il vostro dovere...

Sì, la frase  "genuflessione al laicismo" dai prostrati al Vaticano è semplicemente grottesca. ;)

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Accidenti, mi sono accorto or ora che Cosgrove ha aperto un topic identico. Non c'era quando ho preparato il mio. Ai moderatori: cancellate, o "accorpate" pure questo, se lo ritenete opportuno.

 

Grazie

THX

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Sì, la frase  "genuflessione al laicismo" dai prostrati al Vaticano è semplicemente grottesca. ;)

 

Difatti, ha usato un termine – genuflessione – davvero infelice, se tieni conto che ci si genuflette, generalmente, dinanzi ad autorità religiose. Una prova della disonestà intellettuale e morale di chi ha pronunciato tale frase.

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Guest equalmarriage

Io sono arcistufo di ste cose...

Ogni qual volta si parla di qualche cosa riguardante i miei/nostri diritti devo sempre e comunque sentirmi dire che l'ipotesi che io sia trattato con pari dignità rispetto a tutti gli altri (quindi non solo limitato a una normativa sulle unioni di fatto ma considerato degno di sposarmi, degno del matrimonio) è un qualcosa che per carità non si deve fare, non lo si deve nemmeno pensare, sarebbe sconvolgente (!!!), inopportuno (!!!), lontano dalla nostra cultura, ecc

 

E' degradante.

 

Mi spiace che qualcuno qui sia del tutto indifferente a questa cosa e si metta a gioire come se nulla fosse.

Senza nulla togliere all'apertura sulle famiglie di fatto, quelle frasi scritte in questa Enciclopedia sono contro la dignità di ognuno di noi, solo perchè gay. A me non va giù di essere considerato inferiore sì ma un po' meno. Non gioisco se qualcuno mi considera così, mi tratta così, scrive nero su bianco sull'Enciclopedia che sono inferiore sì ma un po'meno.

 

PS: il matrimonio gay non è un "istituto". L'unico istituto, qui, è il matrimonio civile.

Oltre alla degradazione anche la disinformazione (voluta, perchè non mi si venga a dire che non lo sanno!).

 

E' ora di diventare un po' più "integralisti" secondo me...

Sono anni e anni che continuiamo a "gioire" mediaticamente per aperture parziali nei nostri confronti facendo totalmente finta di non vedere i grandi NO che ci sbattono in faccia con una naturalezza assurda, perversa, che ci marchia come inferiori... e cosa abbiamo ottenuto? Il PACS? Il CUS? Per chi ci crede, I dico? No. Nulla. Ecco, appunto.

 

-

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Caro Equalmarriage, si va avanti, purtroppo a passi di lumaca zoppa, ma si va avanti, comunque. Quell'articolo della Treccani è un passettino avanti. Purtroppo abbiamo una classe politica asservita al vaticano, abbiamo il nemico in casa, e questo non contribuisce a velocizzare le cose.

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Per quel che riguarda la voce Treccani, mi pare che ci entriamo come "fenomeno di costume", più o meno come entrano nel vocabolario neologismi che si impongono all'attualità...tipo "ribaltone", "inciucio".

 

Data questa prospettiva, a dir poco limitante, poteva essere scontato vedere un certo appiattimento.

 

Tuttavia non ci si limita a dire cosa è più vicino e cosa è più lontano, che potrebbe essere una registrazione del fenomeno sociale d'attualità, si parla di "in-opportunità" e di "istituti sconvolgenti" si entra cioè nel campo dell'opinione, esprimendo delle valutazioni di merito, su quel fenomeno.

Valutazioni che peraltro non sono spiegate se non facendo un vago riferimento al medesimo fenomeno descritto ( le condizioni storico-sociali ) il chè è tautologico.

 

Stabilito quindi che la parzialità non è a nostro favore, ma semmai a nostro sfavore, è ovvio che la destra cattolica spara alzo zero qualunque sia la formulazione...perchè fa propaganda. Il punto è che la loro propaganda, pur essendo di bassa lega, passa...

 

E' oramai passato il concetto che una richiesta forte di laicità è "laicismo" cioè una forma di integralismo laico.

Questo ossimoro purtroppo è stato legittimato, non dall'uso dei cattolici, ma di presunti liberali prima e dai piddini poi

( Pera, Ferrara, Bondi...e poi Fassino etc, etc, ) che poi questi si lamentino del fatto che i cattolici abbassino sempre

di più l'asta che separa laicità e laicismo, è ridicolo dopo aver sposato la sudditanza culturale che l'ossimoro implica.

( mi riferisco ai piddini, chè i liberali in FI manco si lamentano più...)

 

Di fatto quindi noi siamo condannati a dimostrare agli integralisti cattolici di non essere integralisti laici, a prescindere

da cosa venga effettivamente proposto.

 

Questo è il dramma, che sta alle spalle di tutto...

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Per quel che riguarda la voce Treccani, mi pare che ci entriamo come "fenomeno di costume", più o meno come entrano nel vocabolario neologismi che si impongono all'attualità...tipo "ribaltone", "inciucio".

Sì... effettivamente ho avuto la stessa sensazione: peccato, però, che noi rappresentiamo un "neologismo tardivo"... cazzarola, ne sono dovuti passare di anni, prima che finalmente entrassimo nel linguaggio corrente!! ;)

 

si parla di "in-opportunità" e di "istituti sconvolgenti" si entra cioè nel campo dell'opinione, esprimendo delle valutazioni di merito, su quel fenomeno.

No... non mi pare che, rileggendo TESTUALMENTE quanto scritto sulla Treccani, questa sia la connotazione che l'autrice ha voluto dare.

 

<<Se appare lontana e forse, considerate le condizioni sociali e culturali, neanche opportuna l'introduzione di istituti "sconvolgenti" come il matrimonio tra gay - si legge -, sembra invece più vicina la prospettiva del riconoscimento giuridico e della tutela per due persone che scelgono di condividere una parte importante della loro vita senza sposarsi. Senza intaccare in alcun modo l'istituto del matrimonio e riconoscendo il principio del favor matrimonii[...]>>

 

Parafrasando in modo lineare e senza reinterpretazioni, quello che si legge è più che altro una constatazione dell'arretratezza e del bigottismo nel nostro paese, che a tutt'oggi rendono "neanche opportuna" (che dà un senso quasi di rassegnazione, di sospiro sconsolato come per dire "sorvoliamo, sennò ogni volta si sollevano le masse di benpensanti") l'adozione di regolamentazioni che altrove sono ormai all'ordine del giorno, mentre da noi sono ritenute ancora "sconvolgenti" (ed è l'autrice stessa ad apporre delle virgolette, come a rimarcare una vena ironica contro la società ottusa).

E anche quel "senza intaccare in alcun modo l'istuto del matrimonio", mi sembra più un modo per dire agli eterosessuali "non sia mai che vi tocchino quel cazzo di matrimonio, di cui non percepite più il valore, ma guai a chi ve lo tocca" che qualcosa di rivolto a noi.

 

Non so a voi, ma a me pare che l'autrice abbia saputo in modo molto sapiente esporre il concetto pur concedendosi la libertà molto velata, ma non per questo meno pungente, di dare un paio di schiaffetti morali ai soliti finti perbenisti... che non a caso hanno iniziato immediatamente a bersagliare questo "affronto" con i loro consueti moniti apocalittici.

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Guest equalmarriage

Parafrasando in modo lineare e senza reinterpretazioni, quello che si legge è più che altro una constatazione dell'arretratezza e del bigottismo nel nostro paese, che a tutt'oggi rendono "neanche opportuna" (che dà un senso quasi di rassegnazione, di sospiro sconsolato come per dire "sorvoliamo, sennò ogni volta si sollevano le masse di benpensanti") l'adozione di regolamentazioni che altrove sono ormai all'ordine del giorno, mentre da noi sono ritenute ancora "sconvolgenti" (ed è l'autrice stessa ad apporre delle virgolette, come a rimarcare una vena ironica contro la società ottusa).

E anche quel "senza intaccare in alcun modo l'istuto del matrimonio", mi sembra più un modo per dire agli eterosessuali "non sia mai che vi tocchino quel cazzo di matrimonio, di cui non percepite più il valore, ma guai a chi ve lo tocca" che qualcosa di rivolto a noi.

 

Non so a voi, ma a me pare che l'autrice abbia saputo in modo molto sapiente esporre il concetto pur concedendosi la libertà molto velata, ma non per questo meno pungente, di dare un paio di schiaffetti morali ai soliti finti perbenisti... che non a caso hanno iniziato immediatamente a bersagliare questo "affronto" con i loro consueti moniti apocalittici.

 

No, Lanx... a me sembra che tu voglia attribuire all'Enciclopedia orientamenti che non ha.

Il senso che tu attribuisci a "neanche opportuna", a "sconvolgenti", ecc è tutto tuo, purtroppo.

 

Uno di solito dice "inopportuno", o "sconvolgente" sebbene messo tra virgolette, perchè ha un qualcosa in contrario.

Una riforma, se uno la ritiene contro la discriminazione, realizzante quindi il principio di eguaglianza (che è ordinato dalla stessa nostra Costituzione a prescindere da quale che sia il pensiero prevalente nell'opinione pubblica), nemmeno si sogna di liquidarla così frettolosamente e freddamente definendola inopportuna... sconvolgente... da rimandare sine die perchè a qualcuno non va giù, lontana dalla nostra cultura (cultura dellla tolleranza, del rispetto, dell'integrazione, ecc che attribuiamo sempre al nostro essere italiani, non a caso spessissimo affermiamo di essere un popolo tra i più tolleranti e rispettosi). Men che meno in un'Enciclopedia, che, scusatemi se sbaglio, non dovrebbe essere una raccolta di editoriali in merito a se, come e quando fare la riforma x piuttosto che la riforma y ma dovrebbe semplicemente dare delle esaurienti definizioni dei lemmi elencati.

 

Le virgolette alla parola "sconvolgente" sbiadiscono, ma non annullano, il senso della parola. Se non si voleva comunicare che permettere ai gay di sposarsi sarebbe in qualche misura uno stravolgimento, un sovvertimento, delle cose bastava non scriverlo.

 

Il fatto, poi, che l'Enciclopedia nel parlare di famiglie di fatto specifichi "senza intaccare in alcun modo l'istuto del matrimonio" indica un voler precisare che, in perfetto accordo con quanto ordina la Chiesa, nel dare qualche riconoscimento e diritto alle situazioni di fatto non si deve in alcun modo intaccare nessun diritto che hanno gli sposati. Mi sembra un principio accettato da tutti.

E che l'Enciclopedia, meno male, non mette in contrasto con una consistente apertura verso le coppie di fatto.

Ma in questo non vedo nulla ma proprio nulla di pro-matrimoni gay.

 

Ricordo, poi, che l'Enciclopedia definisce i matrimoni gay un "istituto". Questa è un'assurdita senza limiti. Ora... Io non credo che chi scrive su quell'Enciclopedia non abbia gli strumenti culturali per essere a conoscenza del fatto che permettere ai gay di unirsi anche loro in matrimonio non vuol dire creare un matrimonio frociarolo parodia del matrimonio civile ma vuol semplicemente dire finirla di impedire ai gay di andare in Municipio a sposare la persona amata. Credo che attraverso l'espressione usata si voglia consapevolmente disinformare, far apparire la richiesta matrimoniale dei gay come una richiesta di un qualcosa di speciale (vedi "diritto speciale, pivilegio"), di imitatorio, di strano, di surplus, di estraneo all'ordinamento.

 

-

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è abbastanza impressionante quanto parole nascono per poche parole scritte su un enciclopedia, come se fosse l'enciclopedia e plasmare il mondo e non l'enciclopedia a dover tentare di spiegare il mondo

 

Personalmente non me ne importa di meno di cosa c'è scritto sulla Treccani, è solo un libro che non ha nessun valore simbolico, almeno che non vogliamo investirla noi di questo significato

 

Distinguere il necessario dall'inutile, una pratica fondamentale per essere veramente liberi

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Guest equalmarriage

è abbastanza impressionante quanto parole nascono per poche parole scritte su un enciclopedia, come se fosse l'enciclopedia e plasmare il mondo e non l'enciclopedia a dover tentare di spiegare il mondo

 

Personalmente non me ne importa di meno di cosa c'è scritto sulla Treccani, è solo un libro che non ha nessun valore simbolico, almeno che non vogliamo investirla noi di questo significato

 

L'Enciclopedia viene letta da ragazzi/adulti che vogliono informarsi.

Che si affidano in questo caso alla Treccani con lo scopo di conoscere per deliberare.

In questo senso, quanto scritto sull'Enciclopedia in merito ai matrimoni gay è disinformazione, propaganda di contrasto, e ha il potere di plasmare la realtà... anche se, fortunatamente, meno rispetto al passato anche grazie al fatto che vi sono molti più mezzi di informazione anche più immediati, completi e plurali come appunto il web.

 

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No, Lanx... a me sembra che tu voglia attribuire all'Enciclopedia orientamenti che non ha.

Il senso che tu attribuisci a "neanche opportuna", a "sconvolgenti", ecc è tutto tuo, purtroppo.

Ovvio... ma non dire "purtroppo", perchè la mia opinione non è qualcosa che devi tollerar con tale pesante senso di insofferenza: se sei su un forum, il parere di tutti può essere discusso, argomentato, controbattuto o supportato... ma non "purtroppo".

 

Tornando in tema, la modalità espositiva dell'autrice si presta ad essere interpretabile proprio perchè non oggettiva e/o scientifica, ma contornata di constatazioni sul contesto sociale di una nazione.

 

Va di pari passo, quindi, che anche la tua e quella di chiunque altro sia una semplice chiave di lettura, e non una verità inoppugnabile... e mi astengo dall'aggiungere "purtroppo".

 

 

Personalmente non me ne importa di meno di cosa c'è scritto sulla Treccani, è solo un libro che non ha nessun valore simbolico, almeno che non vogliamo investirla noi di questo significato

Personalmente, me ne può fregare talmente poco della Treccani, che l'unico significato di cui potrei investirla sarebbe di carta igienica d'emergenza in caso rimanessi inavvertitamente senza rotoli. ;)

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Guest equalmarriage

Ovvio... ma non dire "purtroppo", perchè la mia opinione non è qualcosa che devi tollerar con tale pesante senso di insofferenza: se sei su un forum, il parere di tutti può essere discusso, argomentato, controbattuto o supportato... ma non "purtroppo".

 

Lanx... hai capito male. Se rileggi la mia frase, puoi capire che il "purtroppo" è inequivocabilmente riferito al fatto che il senso che dai alle parole dell'Enciclopedia ahinoi, appunto PURTROPPO, non corrisponde alla realtà... ma è solo tuo, farina del tuo sacco. Magari fosse quello il senso di quelle frasi scritte nella Treccani. Purtroppo, però... purtroppo per tutti noi gay italiani... la Treccani si è palesemente scagliata contro i matrimoni tra gay, liquidandoli con gran fretta, freddamente e evidente ostilità.

 

Tornando in tema, la modalità espositiva dell'autrice si presta ad essere interpretabile proprio perchè non oggettiva e/o scientifica, ma contornata di constatazioni sul contesto sociale di una nazione.

 

Io non la trovo così interpretabile.

In ogni caso, che tu la consideri benevola o meno nei confronti dell'idea del permettere ai gay di sposarsi... la Treccani ha grossolanamente (e volutamente) distorto la natura di una riforma atta a permettere ai gay di sposarsi, ha detto che i matrimoni gay sono inopportuni, in qualche modo sovvertono la realtà esistente, sono un qualcosa da rimandare sine die.

Insomma... comunque la rigiri... proprio friendly non è.

 

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Per Maurizio Lupi di FI:

 

L'Enciclopedia Treccani fu fatta dal fascismo e ne rappresenta un prodotto molto alto.

Mussolini firmò la voce Fascismo, ma, come tutti sanno, la voce stessa fu redatta dal

filosofo Giovanni Gentile, teorico del fascismo.

Gentile, da infaticabile e generoso organizzatore della cultura qual era, è tuttora

onorato dagli intellettuali italiani per aver portato alla Treccani tutti gli... antifascisti.

E per aver fatto anche e soprattutto con loro gli articoli della Treccani.

 

° ° °

 

Trovo infinitamente modesto e ipocrita l'articolo in questione della VII Appendice.

Mi associo in toto alle reazioni di Equal e ai giudizi suoi e di Hinzelmann.

Non credo, Equal, che la redattrice abbia commesso quell'errore volutamente, l'ha

commesso e basta. Le virgolette, Lanx, hanno funzione attenuativa rispetto all'uso

del termine "sconvolgente", e sono un altro tratto di profonda ipocrisia, perché

usano un termine senza assumersene del tutto la responsabilità.

 

Almeno nel nostro cervello, non dobbiamo accontentarci...di che cosa? del fatto che

si parli, almeno, di matrimonio gay, anche se per dichiararlo inopportuno? Guardate

che il passo appena dopo è La Pravda: dire che gli stessi gay sono contenti

di questo stato di cose - il che poi non sarebbe proprio una completa falsificazione

della realtà...

 

Naturalmente la redattrice diluisce il concetto base in un contesto che non si vuole

apertamente ostile ai diritti gay, anche se lo è.

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Abbiamo postato insieme, a quanto pare. moderatori, fate il vostro dovere...

 

 

Accidenti, mi sono accorto or ora che Cosgrove ha aperto un topic identico. Non c'era quando ho preparato il mio. Ai moderatori: cancellate, o "accorpate" pure questo, se lo ritenete opportuno.

 

 

Ragazzi, qui non ci sono moderatori! Uno è scomparso da 3 mesi, anche se se ne mantiene il nome della board,

l'altro è stato rimosso.

 

THX, vide supra per informarti (Bug e proposte)... ;)

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-- off topic ---

intanto mi permetto di postare due volte consecutivamente...  ;)

--- fine ---

 

... ehm... dicevo.... mi sono andato a spulciare le definizioni di matrimonio su wikipedia, versione italiana, francese, inglese e spagnola.... indovinate un po'.... qual'e' la versione che mi e' piaciuta di piu'????

 

Matrimonio

 

gia'... gia'.... loro sono gli unici a cominciare dicendo che il matrimonio e' un'unione tra persone...

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Ottimo accostamento, Dago. L'enciclopedia libera, popolare e virtuale, batte la storica Treccani 4-0.

 

«una unión entre dos o mas personas»

 

notare il «o mas».

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L'Enciclopedia viene letta da ragazzi/adulti che vogliono informarsi.

Che si affidano in questo caso alla Treccani con lo scopo di conoscere per deliberare.

In questo senso, quanto scritto sull'Enciclopedia in merito ai matrimoni gay è disinformazione, propaganda di contrasto, e ha il potere di plasmare la realtà... anche se, fortunatamente, meno rispetto al passato anche grazie al fatto che vi sono molti più mezzi di informazione anche più immediati, completi e plurali come appunto il web.

 

La treccani è solo un libro, non può plasmare il mondo, solo gli uomini possono farlo

Se una persona e saggia agirà secondo le sue opinioni dopo aver sentito tante voci

Se una persona non è saggia, non ci sarà cosa o persona che la convincerà a sentire una voce altrui a quella che gli fa comodo.

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Guest equalmarriage

Non credo, Equal, che la redattrice abbia commesso quell'errore volutamente, l'ha

commesso e basta.

 

Speriamo, Isher.

Il fatto è che qui non si tratta, che so, di tecnicismi o cose astruse... chi ha scritto quel testo dimostra di non sapere neanche l'abc di ciò contro cui si sta scagliando, cioè... di non avere minimamente letto nemmeno il titolo delle "sconvolgenti" riforme attuate in Spagna e altrove (nemmeno il titolo, che già dice tutto), nemmeno un articolo delle "sconvolgenti" proposte di legge italiane in materia, vuol dire non aver consultato --per dire-- nemmeno wikipedia. Da una persona che, non per hobby nel tempo libero, ma per lavoro (adeguatamente retribuito, penso) tratta un tema così delicato per di più su un'enciclopedia così importante, prestigiosa, rinomata, stra-consultata, non me l'aspetto... ho istintivamente qualche difficoltà a immaginarlo.

Certo... se l'errore fosse stato presente in un testo, non dico favorevole, ma perlomeno neutro sul tema... sto sospetto sinceramente non mi sarebbe venuto. Ma, considerando che il testo si scaglia contro i matrimoni gay, il sospetto mi viene.

 

Oddio, a questo mondo tutto è possibile. Ma il sospetto che l'errore sia volontario c'è.  ;)

 

 

Almeno nel nostro cervello, non dobbiamo accontentarci...di che cosa? del fatto che

si parli, almeno, di matrimonio gay, anche se per dichiararlo inopportuno? Guardate

che il passo appena dopo è La Pravda: dire che gli stessi gay sono contenti

di questo stato di cose - il che poi non sarebbe proprio una completa falsificazione

della realtà...

 

Quoto in pieno !  :)

 

 

 

La treccani è solo un libro, non può plasmare il mondo, solo gli uomini possono farlo

Se una persona e saggia agirà secondo le sue opinioni dopo aver sentito tante voci

Se una persona non è saggia, non ci sarà cosa o persona che la convincerà a sentire una voce altrui a quella che gli fa comodo.

 

Kropotkin, certo...

... ma più voci contro vengono a esseci più probabilità ci sono che gli uomini si formino un'opinione contraria o cmq orientata verso la contrarietà. A maggior ragione in questo caso visto che qui si tratta di una delle più prestigiose e autorevoli, rinomate, se non la più prestigiosa e autorevole, rinomata, enciclopedia della nazione.

 

-

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