Jump to content

Il vescovo all’Arcigay? Roma interviene e annulla tutto


bluelake

Recommended Posts

Stamani appena alzato ho letto sul Tirreno, il quotidiano locale, questa notizia, che mi ha decisamente stupito (la trovate anche in rete su vari quotidiani: http://news.google.it/news?q=vescovo+arcigay&hl=it&client=firefox-a&rls=org.mozilla:it:official&hs=gmo&um=1&ie=UTF-8&sa=X&oi=news_result&resnum=1&ct=title , questo è un collage fatto da me per metterlo sul mio blog )

GROSSETO. Non trascura il mondo gay il vescovo di Grosseto monsignor Franco Agostinelli che stasera si recherà nella sede grossetana nella sede dell'Arcigay "da Vinci" a Barbanella per una visita pastorale. «È stata la parrocchia - ha confermato il vescovo - a stilare, come fanno tutte, il programma della visita. Visiterò la sede come faccio sempre con associazioni politiche, economiche e di volontariato. I gay? Provo rispetto per loro, come per tutti gli altri, e non li giudico; non intendo giudicare chi ha un progetto antropologico diverso dal mio». Felice l'Arcigay di Grosseto: «Per la prima volta nel nostro Paese un rappresentante delle istituzioni cattoliche parteciperà ad un incontro con un'associazione che lotta per i diritti di gay, lesbiche e trans. Un messaggio per quei cattolici che vivono con sofferenza le posizioni intransigenti di alcuni elementi della Chiesa».

 

Il gesto ha certamente un forte valore simbolico. Il vescovo di Grosseto, monsignor Franco Agostinelli, stasera alle 21 compirà una visita pastorale nella sede dell'Arcigay Leonardo da Vinci, a Barbanella, in provincia di Grosseto. «E' stato la parrocchia a stilare il programma della visita - ha spiegato il prelato - visiterò questa sede come faccio sempre con associazioni politiche, economiche e di volontariato. Provo rispetto per queste persone, come per tutte le persone, anche se posso non condividere alcune cose». Trionfante il commento dell'Arcigay di Grosseto.

 

«Per la prima volta - dice in una nota - nel nostro paese un rappresentante delle istituzioni cattoliche va ad un incontro con un'associazione che lotta per i diritti di gay, lesbiche e trans. L'incontro è stato richiesto a luglio dalla Curia di Grosseto nell'ambito delle visite pastorali che mons.Agostinelli effettua in quel periodo. L'incontro avrà carattere informale e avrà l'intento di una reciproca migliore conoscenza: sarà un messaggio chiaro per tutti quei gay e lesbiche cattolici che vivono con sofferenza le posizioni intransigenti di alcuni elementi della Chiesa».

 

«Siamo felici che all'Arcigay di Grosseto - commenta il presidente provinciale Davide Buzzetti - tocchi il compito di rispondere positivamente a questo ponte gettato da rappresentanti della Chiesa. Forse paga l'atteggiamento di critica ma sempre di apertura che abbiamo manifestato nel corso degli anni. E' un'occasione di dialogo e di distensione che non va sprecata».

 

All'incontro parteciperà anche il presidente nazionale di Arcigay, Aurelio Mancuso, che commenta con soddisfazione la notizia: «E' un gesto importante, di una «eccezionalità unica», dice. «Finora è anche accaduto che ci fossero incontri tra delegazioni di Arcigay e un vescovo, come è capitato a me ad Aosta, ma eravamo noi ad andare nella sede vescovile». Ora invece a muoversi è il prelato, che andrà nella sede dell'associazione.

 

«I vescovi non fanno mai nulla a caso, per questo il gesto si può inserire in questo atteggiamento un po' diverso che registriamo da quando mons. Bagnasco è alla guida della Cei: non c'è più stato un attacco diretto a persone o a istituzioni, da dopo il gay pride. Da maggio ad oggi - aggiunge Mancuso - né Ratzinger né Bagnasco hanno più avuto parole di scontro». Sul perchè, Mancuso ha due teorie: «Quel milione di persone in piazza a San Giovanni ha sicuramente influito, la Chiesa è abituata a valutare i numeri. Inoltre, Bagnasco, al di là delle prime infelici frasi, ha adottato uno stile diverso rispetto a Ruini, ha una visione più pastorale e meno di interventismo. Stasera sarò a Grosseto; ascolterò, ma già l'atto di per sé è molto importante».

 

Ma non sarà la prima volta che i vertici della curia cittadina vedranno i rappresentanti del circolo "Leonardo Da Vinci". Nel 2002, dopo che il vescovo precedente si era rifiutato di riceve i soci dell'Arcigay, l'appena insediato monsignor Agostinelli decise di accogliere informalmente i rappresentanti dell'Arcigay.

 

Nel 2003, invece, l'incontro fu deciso dopo una polemica seguita a margine delle manifestazioni per la giornata dell'olocausto, che si celebra in tutto il mondo ogni 27 gennaio.

 

Inoltre, nel maggio di quest'anno, in occasione della veglia contro l'omofobia, il Vescovo partecipò con una lettera di solidarietà.

 

(tratto da GayNews e Gay.it)

 

ma puntuale come al solito è arrivata la doccia fredda, come riportato dalle agenzie qualche minuto fa.

 

Ecco il comunicato dell’Arcigay di Grosseto:

 

Ci è giunta dal sacerdote della chiesa di San Giuseppe, parrocchia vicina al nostro comitato provinciale Leonardo Da Vinci, la notizia ufficiale secondo cui il vescovo della città Franco Agostinelli diserterà l’incontro con i nostri associati previsto per questa sera alle ore 21 presso la nostra sede in via Parini 7 a Grosseto.

 

La visita promossa dallo stesso parroco era inserita in un ottica di ascolto che il vescovo e la curia sono soliti organizzare per incontrare e interloquire con i rappresentanti di tutte le associazioni politico, finanziarie e culturali che han sede nel territorio della parrocchia presso i rispettivi domicili. Per ordini non meglio precisati “provenienti da Roma” tale incontro non avrà luogo.

 

Da parte della curia ci è stata chiesta – spiega Davide Buzzetti presidente di Arcigay Leonardo Da Vinci – la disponibilità a salvare le apparenze e spostare l’incontro al di fuori del nostro circolo. Noi però non ci siamo resi disponibili perchè troviamo imbarazzante questo repentino ripensamento riservato esclusivamente alla nostra associazione. Anzi faremo di più. Aspetteremo Agostinelli fino all’ultimo sperando che il vescovo segua la sua coscienza e faccia ciò che ritiene più corretto. Per noi questa è una occasione sprecata”.

 

“L’annunciata visita alla nostra sede locale da parte del vescovo Franco Agostinelli era sicuramente un gesto di grande rispetto nei nostri confronti proveniente dal mondo cattolico – prosegue Aurelio Mancuso presidente nazionale di Arcigay – E’ stata la diocesi di Grosseto a proporci l’incontro e il fatto che la stessa diocesi abbia ricevuto ordini vaticani perchè questa visita non avvenga non fa che aumentare il distacco fra Roma e le sue chiese locali. La cosa però non ci stupisce più di tanto. Vogliamo ringraziare comunque Agostinelli per la proposta iniziale che ci ha fatto e siamo solidali con lui per essere costretto a seguire imposizioni non del tutto in linea col suo pensiero.

 

Rimaniamo comunque a disposizione – conclude Mancuso – all’apertura di un confronto con tutti quei sacerdoti e quei pastori, in linea col pensiero di Agostinelli, che parta dal riconoscimento della dignità delle persone e dei vissuti ed idee che esse esprimono”.

 

“L’annullamento della visita pastorale del Vescovo di Grosseto nella locale sede di Arcigay mette in chiara luce il vero problema di cui è ammalato il sistema ecclesiastico in Italia - commenta dispiaciuto il Presidente Regionale di Arcigay Bert d’Arragon -Esiste una chiesa di base, che segue la storica missione cristiana di vicinanza ai fedeli e al di la dei giudizi. Ma esiste anche una gerarchia cattolica che antepone alla missione pastorale le questioni ideologiche, politiche e di potere. Il conflitto tra potere religioso e amore cristiano è oggi attuale come duemila anni fa. Ringrazio il vescovo di Grosseto per il gesto e attribuisco tutte le responsabilità per il troncato dialogo a chi porta avanti solo sterili dogmi e chiusure”.

 

Aurelio Mancuso, Davide Buzzetti e tutte le socie e i soci grossetani di Arcigay attenderanno fiduciosi l’arrivo del vescovo come previsto alle ore 21.

 

Aurelio Mancuso

presidente nazionale Arcigay

 

Bert D’Arragon

Presidente Arcigay Toscana

 

Davide Buzzetti

presidente circolo Arcigay Leonardo Da Vinci di Grosseto

 

non conosco di persona mons. Agostinelli, ma mi dispiace sinceramente per lui, dev'essere davvero avvilente sentirsi proibire all'ultimo istante di svolgere il proprio compito di pastore della propria chiesa, oltretutto ad opera di coloro che gli hanno assegnato tale compito... :awk:

Link to comment
Share on other sites

funToBeFooled

L'episodio credo sia gravissimo e allarmante. La posizione della chiesa sopratutto sopo l'avvento di ratzinger è sempre più intransigente e "chiusa". Personalmente non me ne importa niente sia della chiesa cattolica sia di avere l'approvazione dei prelati: non mi aspetto che ci supportino e ci aiutino ma almeno spero di arrivare ad una civile co-abitazione.

Link to comment
Share on other sites

Join the conversation

You can post now and register later. If you have an account, sign in now to post with your account.

Guest
Unfortunately, your content contains terms that we do not allow. Please edit your content to remove the highlighted words below.
Reply to this topic...

×   Pasted as rich text.   Paste as plain text instead

  Only 75 emoji are allowed.

×   Your link has been automatically embedded.   Display as a link instead

×   Your previous content has been restored.   Clear editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

×
×
  • Create New...