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Saluta un bimbo al parco, la madre: "PEDOFILO!"


takuya

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Tra le purtroppo numerose notizie giuntemi sott'occhio che danno continua conferma dell'irrespirabile clima d'isteria collettiva nel nostro paese, attorno all'ampiamente ingigantito e drammaticizzato ad uso strumentale, problema degli abusi (sessuali, gli altri non fanno notizia) ai danni dei minori, vi ripropongo  questa recente vicenda che un sorriso amaro a me l'ha strappato.

 

Riassumendo in breve, in un parco pubblico di Milano, una mammina col figlioletto di 9 anni assieme ad un'amichetto di 10, trascorrevano la loro giornata felici. Finchè all'amichetto del bambino accompagnato dalla genitrice, è scappata la pipi. Appresso a lui è andato al gabinetto un signore sulla sessantina al quale evidentemente scappava. La cosa "logicamente" ha allarmato la mamma attenta che, essendosi accorta di quanto, non ha esitato a fare irruzione nella toilette  degli uomini. Il tipo, preso di petto, le ha spiegato che si trovava in un bagno pubblico per espletare dei bisogni fisiologici, ma lei non ha creduto a certe "menzognere giustificazioni". Allora non paga delle invettive, assetata di giustizia, ha ben pensato di seguire di nascosto l'anziano fino alla sua abitazione, dopodichè ha chiamato le forze dell'ordine. Ai carabinieri il bambino avrebbe riferito che l'uomo nero gli ha detto nientepopodimeno che.. "ciao" !   

 

 

http://ilgiorno.quotidiano.net/milano/2007/10/15/41345-saluta_bimbo_parco_madre_pedofilo.shtml

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Io amo i bambini e se sto da solo in spiaggia o in altri luoghi pubblici dove mi può venire naturale fare un sorriso o rispondere a una domanda di un bambino sto sempre attento a parlare ad alta voce o a cercare con lo sguardo i genitori indirizzando anche a loro un cenno o un mezzo sorriso - tanto sono consapevole di quest'isteria collettiva, che è potenziale, e non è ancora scoppiata, ma che è destinata a crescere.

La notizia denuncia anche la stupidità, il protagonismo, della madre cretina.

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non mi stupisco..con tutte le cose brutte che succedono una mamma pensa sempre al peggio..

ok forse ha esagerato..ma come  biasimarla..con i tempi che corrono non puoi più fidarti di nessuno..neanche dei vecchietti che sembrano innocui...

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StraccinoBello

sono sensibile a questo tema e sono dalla parte della signora. la minaccia della pedofilia esiste e le conseguenze sono tremende. è giusto che per scovare pochi disonesti si controllino tutti. non si può fare altrimenti. non c'è altro modo per evitare il danno. riesco a immaginare l'ansia che tormenta le mamme. gli onesti dovrebbero capirlo che non è per cattiveria o cretinaggine. si agisce così per paura. paura legittima. per arginarla si deve collaborare!

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sono sensibile a questo tema e sono dalla parte della signora.

 

Sei sensibile al tema, StraccinoBello, ma disinformato su di esso.

La pedofilia è un fenomeno a oltre il 92% endofamiliare.

La madre preoccupata dovrebbe controllare anzitutto e principalmente il marito, gli zii, i nonni, i cugini

e i nipoti maschi.

 

L'altra tua frase è il manifesto di un atteggiamento autoritario, o almeno - è il minimo che possa dirsi -

contrario a ogni garantismo:

 

 

è giusto che per scovare pochi disonesti si controllino tutti. non si può fare altrimenti.

 

si agisce così per paura. paura legittima.

 

 

E' vero che si agisce così, e si pensa così, per paura, ma la paura senza discernimento non è una buona guida.

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StraccinoBello

parli come se quell'8% non fosse importante. che non è piacevole essere etichettati a priori lo capisco. è una cosa che potrebbe capitare anche a me. anche a me piacciono i bambini. se mi venissero a dare del pedofilo ci rimarrei malissimo! il discernimento che dici tu però si può fare solo dopo che ci si è allarmati. per questo si deve essere autoritari. l'autorevolezza non basta. magari bastasse! non dico che è un fatto giusto puntare il dito. dico che è comprensibile.

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Non capisco cosa in questo episodio sia «autoritario», e un «autoritario» che serva. Non condivido il principio autoritario, ma se fosse stato utile a qualcosa potrei capire chi, essendo autoritario, lo difendesse. Viceversa questa madre non ha fatto nulla di utile, ma solo di dannoso: ha nuociuto a una persona del tutto innocente e ha dato il suo piccolo, inutile contributo a un clima di allarmismo sociale, di caccia alle streghe.

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Diciamo  che, considerato il fenomeno nella sua materiale realtà, appare improbabile che un pedofilo possa pensare di insidiare un bambino di nove anni in un bagno pubblico ( pur concedendo che non avesse visto che c'erano la mamma e l'amichetto presenti al fatto: nel qual caso mi parrebbe un pedofilo addirittura kamikaze...) questo mi pare più un comportamento alla George Michael ( che però aspira ai pollici, non ai pollicini ) . Quella mamma dovrebbe sospettare molto di più dell'allenatore della squadra sportiva o dell'insegnante di catechismo, figure che abbiano insomma una certa consuetudine di frequentazione e possano rivestire ruoli carismatici per il figlio. Stiamo parlando di fatti che implicano un abuso dell'altrui volontà, ma l'abuso pscicologico necessita di tempo, non può svilupparsi nei modi e nei tempi dell'easy sex fra adulti consenzienti.

 

In ogni caso mi pareva bastasse, all' eccesso di "prudenza", accostarsi al bagno e chiamare ad alta voce il figlio, da fuori, per rendere chiaro che in ogni caso non era solo.

 

Questo sarebbe bastato al fine della "tutela".

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Concordo con il ragionamento di Isher e sul consiglio precauzionale di Hinzelmann.

E' assai improbabile che in una situazione del genere un pedone possa insidiare un monelletto di 10 anni: sarebbe da kamikaze, a meno non stessimo parlando del mago Silvan...

Avvicinarsi all'ingresso e chiamare il pargolo per nome, sincerandosi fosse tutto ok, sarebbe già stato PIU' che sufficiente. 

 

Adesso perchè è in atto una campagna d'odio e con delle notizie gonfiate i media hanno terrorizzato il popolino, non significa che l'allarme sociale sia giustificato o, cosa ancor più importante, che visto che regna la paura sovrana, allora qualsiasi "violenza a fin di bene" debba esser accettata!

 

La mammina ha avuto paura e quindi va capita? E se il signore avesse avuto paura lui, per quello che gli sarebbe potuto succedere non appena tutti i presenti nelle vicinanze fossero intervenuti senza attaccare la spina? E se temendo il linciaggio, a sua volta preda di un istinto di sopravvivenza avesse preso la testolina della donna e l'avesse sbattuta forte forte contro il muro? Certo, per lui questa scusante non avrebbe retto, anzi, avrebbe senza dubbio avvalorato in tal caso un comportamento simile, la sua colpa inconfutabile! Vero?

 

E visto qui si è sempre pronti a pensare il peggio, allora perchè scartare le ipotesi più maliziose, sebbene improbabili? Magari il bambino VOLEVA combinare qualcosa coll'anziano, e quella del dover andare al bagno era una scusa.. magari la signora cercava UNA SCUSA per intrufolarsi nel bagno degli uomini..

Perchè maliziare "a senso unico"?

 

Per come la vedo io, il tipo è stato FIN TROPPO dosato e civile. Io le avrei fatto capire che a puntare il dito a vanvera, ci si può far male!

 

I carabinieri son stati fin troppo accondiscendenti, ma almeno stavolta non sono andati oltre.

 

La verità è che il muro di isolamento dietro cui crescono problematici i giovani, lo stanno creando proprio coloro che dichiarano di preoccuparsi per loro!

 

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la pedofilia è sempre esistita, che quella donna sia passabile di giustificazione solo perché negli ultimi tempi c'è stato un tam tam commerciale a riguardo mi sembra fazioso e di cattivo gusto

 

e se fosse lei la pervertita che voleva sbirciare gli uomini in bagno?

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Abbastanza inquietante. :gh:

Questo vuol dire che se mai dovessi entrare in un bagno pubblico, dovrei prima accertarmi che non vi siano dentro bambini: non vorrei che entrasse una madre isterica e incitasse la folla inferocita a farmi a pezzi.

A questo punto, facciamo un bagno a parte per i bambini, no? :gha:

 

:awk:

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A questo punto, facciamo un bagno a parte per i bambini, no? :gha:

 

Pure nelle case però,visto che i casi di pedofilia sono prevalentemente in famiglia... :awk:

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StraccinoBello

Non capisco cosa in questo episodio sia «autoritario», e un «autoritario» che serva.

 

caccia alle streghe.

 

autoritario era il mio modo di pormi come hai detto tu: controllare tutti per trovare il disonesto. perchè non basta vietare un comportamento. non è sufficiente. quanto alla caccia alle streghe non sono d'accordo. il modo di dire si riferisce ad allarmare la gente di un pericolo inesistente. nel nostro caso il pericolo è più che reale! di pedofili ce ne sono e anche tanti. e anche kamikaze! ai tempi delle medie un tizio mi ha palpato mentre ero in autobus con i miei amici. :gha: non ho fatto scene. timido come sono mi sono solo scansato. però è una cosa che mi dà ancora tremendamente fastidio! sentirsi un oggetto. mi sarebbe piaciuto avere mia madre che ne cantava quattro a quel maniaco! pensare che se n'è andato tranquillo a palpare qualche altro mi fa incazzare!! cmq è un argomento difficile. mettetevi nei panni di una mamma! è facile passare dal "ciao bel bambino!" a "ti aiuto a fare pipì?". basta poco e il danno è fatto. un figlio è una grande gioia e anche una grande pena. non è un lavoro facile. questa signora magari perchè troppo stressata ha gridato al lupo. non mi pare però il caso di dire che le si poteva sbattere la testa contro il muro! :awk: (takuya dici cose da far accapponare la pelle!!!). voi date la colpa alle mamme isteriche dell'allarmismo generale. secondo me la colpa è solo e soltanto dei pedofili, che esistono in carne ed ossa e distruggono l'infanzia dei bambini (anzi diciamo pure tutta la vita). le mamme sono isteriche di conseguenza. le capisco. non vedo come si possa biasimarle. dire invece che il signore rischia di restare traumatizzato mi pare un'esagerazione. non è lui il bambino indifeso.

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mettetevi nei panni di una mamma! è facile passare dal "ciao bel bambino!" a "ti aiuto a fare pipì?". basta poco e il danno è fatto. un figlio è una grande gioia e anche una grande pena. non è un lavoro facile. questa signora magari perchè troppo stressata ha gridato al lupo.

 

OK però apparte che quasi tutti i casi di pedofilia avvengono in famiglia,cmq se tutti gli uomini (le donne no?) possono nascondere un riskio pedofilo,le mamme non devono lasciare i figli soli sia in casa che fuori e tanto meno lasciarli andare nel cesso pubblico soli.

Visto che sono bambini se li possono portare nel cesso delle donne (sperando ovviamente che lì non ci sia una pedofila :gh:)

 

dire invece che il signore rischia di restare traumatizzato mi pare un'esagerazione. non è lui il bambino indifeso.

 

Guarda che indifeso lo può diventare anche un serpente a sonagli se gli leghi la bocca  :gha:

Cmq prova a finire in cella per presunta pedofilia o essere additato a vita come sospetto pedofilo (anche se uno è assolto non si sà mai che lo sia stato per la bravura degli avvocati) e poi mi sai dire  :awk:

 

Ma per favore...

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StraccinoBello

serpente a sonagli? nessuno si metterebbe a legargli la bocca! :awk: cmq non afferro il paragone. inoltre non mi sembra che si finisca in cella per presunta pedofilia. al massimo sarai indiziato. invece per essere additato per tutta la vita, addirittura, non credo che basti un caso come questo. come avete fatto voi molti avranno riso, scosso la testa, alzato le spalle, spettegolato. la signora avrà esagerato o fatto la scelta sbagliata (che volete farle? sbatterle veramente la testa contro un muro?), però anche voi ingigantite le cose, e parecchio. il signore non è finito in galera. nessuno lo additerà per tutta la vita (a meno che non abbia dato adito ad altri sospetti). e magari ha ricevuto le scuse della signora. cmq, ripeto, non dico che è giusto comportarsi così. dico solo che può succedere e che in questo caso si può comprendere. insomma, non tutti hanno il manuale delle cose giuste da fare per ogni situazione. ognuno reagisce secondo la propria personalità, le proprie esperienze. quando capita l'inghippo ci si confronta e ci si chiarisce. quante storie! in fin dei conti il fattaccio si è risolto bene. il pedofilo non c'era! quindi questa storia non mi sembra neanche alimentare l'allarmismo, anzi il contrario perchè la signora non ha avuto ragione.

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Povera signora, dovrebbe imparare prima di tutto a chiedere al proprio figlio se sta bene e se gli sia successo qualcosa piuttosto che lasciarsi trasportare dalla propria immaginazione  :awk:

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Isteria anti-pedofilia?

 

O semplice isteria femminile?

 

Quanto uomini sono finiti nei guai perchè la moglie era convinta che loro la tradissero e un sorriso, un saluto tra il loro marito e una bella signora si è trasformato in un pauroso motivo di litigio?

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Va bene, risponderò da madre, poi da cittadina.

Non ho letto ogni singola risposta (non me ne vogliate, ho il piccino malatissimo), ma l'argomento mi tocca da vicino, in quanto mamma.

Non me la sento di condannare in toto questa madre, ma non avrei mai avuto una reazione così esagerata.

Che i pedofili siano dentro le famiglie è un dato di fatto. Ma di certo ce ne sono anche fuori!

Ricordo quand'ero ragazzina... un tipo si ferma con la macchina accanto a me e alla mia amica, ferme sul marciapiede, sedute sulle bici a mangiare un gelato. Due secondi ed eccolo lì, che spunta da sotto i pantaloni. Ci invita a toccarlo e noi scappiamo a gambe levate.

Insomma, non si può certo dire che i nostri figli vivano in un mondo tranquillo. :awk:

Da qui ad additare ogni uomo che saluta come pedofilo ne passa.

Non ricordo chi.. qualcuno aveva scritto che avrebbe semplicemente chiesto al bimbo se andava tutto bene, tanto per controllare. Ecco avrei fatto la stessa cosa. Prudenza sì, ma non isteria.

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di pedofili ce ne sono e anche tanti. e anche kamikaze! ai tempi delle medie un tizio mi ha palpato mentre ero in autobus con i miei amici. :gha: non ho fatto scene. timido come sono mi sono solo scansato.

 

E magari si fosse trattato di un bel ragazzo, non sarà gli avresti fatto l'occhiolino di rimando..?

Attenzione, non voglio escludere la cosa IN SE, possa averti dato fastidio, però, dovresti capire, che il tizio è stato stronzo A PALPARTI magari approfittando della ressa (sei sicuro di escludere non possa esser stata accidentale la cosa?). Si qualifica per quello che ha fatto, non per quelli che possono essere i suoi eventuali gusti! Che ne sai, potrebbe darsi si sia solo voluto "divertire" alle tue spalle, anche perchè, se non ha poi tentato di abbordarti...

Adesso non pretenderai che, siccome tu non hai preso -per un motivo o per l'altro- il toro per le corna, gli altri lo lapidassero. E' questo che secondo te avrebbe meritato? Bada, non lo stò giustificando.       

 

però è una cosa che mi dà ancora tremendamente fastidio! sentirsi un oggetto.

 

Qualsiasi cosa' date=' animale, o persona, che esteriormente ci attira, è, fintanto che poi non ci si relaziona, un oggetto del desiderio. Tu non hai "oggetti del desiderio"? L'importante è andare oltre le forme e rispettare gli altri, ma resta che generalmente innanzi tutto è l'occhio ad essere colpito, poi segue tutto il resto. Forse sarai stato infastidito dalla mancanza di delicatezza del molestatore?

 

pensare che se n'è andato tranquillo a palpare qualche altro mi fa incazzare!!

 

Come fai a saperlo? Che c'è, avresti preferito fosse tolto di mezzo per l'affronto perpetratoti? Ah, no, per la sicurezza pubblica!

 

Non mi pare però il caso di dire che le si poteva sbattere la testa contro il muro! :cry: (takuya dici cose da far accapponare la pelle!!!).

 

Leggi l'avvertimento nella mia firma!  :awk:

Comunque non stravolgere il senso delle mie oparole: non ho voluto intendere che avrebbe fatto bene a spaccarle la trestolina' date=' però, così come c'è chi è più pronto a giustificare una reazione tanto spropositata della mamma, c'è anche chi, come il sottoscritto, potrebbe meglio comprendere una risposta motivata dalla vera paura come quella che ho ipotizzato da parte della VITTIMA.

Non sei il primo comunque che inorridisce di fonte ai miei discorsi! XD

 

voi date la colpa alle mamme isteriche dell'allarmismo generale. secondo me la colpa è solo e soltanto dei pedofili' date='[/quote']

 

Embè cerrrto! E' sempre colpa dei pedofili!  :gh:

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Va bene, risponderò da madre, poi da cittadina.

l'argomento mi tocca da vicino, in quanto mamma.

Non me la sento di condannare in toto questa madre, ma non avrei mai avuto una reazione così esagerata.

 

qualcuno aveva scritto che avrebbe semplicemente chiesto al bimbo se andava tutto bene, tanto per controllare. Ecco avrei fatto la stessa cosa. Prudenza sì, ma non isteria.

 

Da come ti esprimi sul Forum, Sibyl, è evidente che tu non avresti avuto mai una reazione così isterica e «autoritaria» cioè lesiva di altri. Però non ti senti di condannare in toto questa persona perché è una «mammmma».

 

Ebbene, sia così. Ma allora io mi sento in diritto di esplorare in toto il pianeta «mammmmma» e azzardare che una persona così prepotente, in realtà incapace, sarà la prima a rompere le palle al figlio quando avrà 14 anni e a norma di legge potrà fare ad esempio sesso con coetane* fino a 19 anni di età e probabilmente a manifestare ossessioni omofobe come ora manifesta ossessioni pedofile.

 

Il senso delll'episodio e del topic è di farci riflettere su un evidente abuso, su quel povero signore 60enne, di una persona evidentemente incauta e poco saggia, non eliminando dal giudizio quelli che sono i dati basilari dell'episodio stesso - l'abuso, la nota isterica, la mancanza di discernimento, la caccia alle streghe. Se si compie questa eliminazione, già di per sé abusiva, e si «normalizza» l'episodio dicendo in fondo è una mammmma e i pedofili esistono si sta perdendo una buona occasione per riflettere e criticare una cosa che oggettivamente va criticata.

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A me viene da pensare anche agli effetti che può aver avuto sui due bambini la scenata di questa signora: inseguimento del presunto molestatore, intervento della Polizia, interrogatorio al bambino...

 

Mi pare sensato che i bambini imparino che non devono fidarsi di chiunque, ma non si possono neanche far vivere i figli nel terrore  e nel sospetto. Basta prendere normali precauzioni, tipo stare a portata di voce, con discrezione, in una situazione simile, senza far vivere i bambini nell'incubo e nella paura e senza farli assistere a scenate insensate.

E che ci si debba fare scrupoli a salutare un bambino per paura delle reazioni materne mi sembra davvero allucinante...

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Che i bambini vadano protetti è cosa antica e risaputa. Che le famiglie e le istituzioni debbano proteggerli anche. Che dalla notte dei tempi ci sia chi fa del male ai bambini (dal Babau al Comunista) idem.

 

La cosa nuova è la fobia del pedofilo.

 

Sinceramente non credo che la pedofilia sia aumentata negli ultimi anni, né che sia aumentata l'informazione al riguardo. L'unica cosa che è aumentata è la paura della pedofilia.

 

Dieci anni fa questo episodio non sarebbe successo, credo.

 

 

Storia di vita vissuta.

 

Due o tre anni fa, sull'autobus, mi sono precipitato ad aiutare una signora con un bimbo al collo e uno nel passeggino che era in evidente difficoltà a far scendere quest'ultimo. Per tutta risposta, la signora mi ha scansato, guardato male e bisbigliato con orrore: "Scusi, lei è un pedofilo?"

 

E se fosse seguito non dico l'arresto ma anche solo un'indaginuzza di quelle che ad alcuni sembrano tanto innocue? Sarebbe venuto fuori che sono omosessuale e magarianche che sono fidanzato con un ragazzo che ha quindici anni meno di me.

 

Ne sarei uscito pulito, certo. Omosessuale non equivale a pedofilo, certo. Il mio ragazzo è al di sopra dell'età del consenso, certo. tutto vero.

 

Ma il nostro Paese è pronto a vivere serenamente anche cose terribili come la violenza sessuale sui minori? Temo di no.

 

Sdoganare la pedofilia, naturalmente, è impensabile. Informare la gente, scardinare certi pregiudizi, evitare la caccia alle streghe - credo - è doveroso.

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La legge persegue la violenza, gli abusi.

 

Come logica impone la norma in questi casi esordisce con "chiunque"

perchè ovviamente al fine della tutela è irrilevante qualificare chi viola

la norma, questi reati sono per loro natura reati generali che riguardano

chiunque.

 

Epperò socialmente si preferisce rappresentare il colpevole, l'imputato,

il sospettato, come il pedofilo, per respingere il più lontano possibile

ogni interrogativo che questi fatti CI pongono ( A TUTTI )

 

Questo scisma fra realtà legale e realtà sociale si è venuto determinando

con l'emersione del fenomeno della violenza sui bambini. Non a caso per

anni tutto è stato messo sempre a tacere...non solo nella chiesa, ma pure

nelle famiglie, perchè era tabù ( non dimentichiamoci che in origine tutti

questi reati sono considerati contro l'onore...non contro la persona, la sua

libertà e integrità psicologica )

 

Quando la società ha preso atto di aver coperto per anni ( e punire per

l'onore, ha significato in realtà coprire, per nascondere il disonore...)

è scattato il meccanismo della categorizzazione del colpevole, per allontanare

da sè la colpa indicibile.

 

Ed è un meccanismo a cui è difficilissimo sfuggire, tanto che ci cascano dentro

pure i pedofili, che definiscono pedomani i pedofili che violentano. Gli omosessuali

tutti, sia coloro che stigmatizzano per distinguersi, sia coloro che solidarizzano per

confermarsi. Figuriamoci le mamme, figuriamoci Straccinobello ( su cui taccio però

i suoi interventi in altri topic sono pubblici ) ma figuriamoci ognuno di noi....

 

E' molto più comodo parlare del pedofilo in astratto, che magari per un omosessuale

ripensare ad un prima volta  spiacevole, o a quelle volte che ha provato attrazione per

ragazzi border line, o a quella volta che si è spinto più in là, ma per fortuna non è andata

male...

 

La norma non serve solo per punire il colpevole ma anche per mandare un messaggio alla

società, solo che il meccanismo di comunicazione in questo caso non funziona.

Questo ovviamente detto da uno che la norma la difende, ma che la vuole civile ed

applicabile.

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Il discorso sulle categorizzazioni già si presentò, ed ancora può essere ripreso.

Giustamente una legge dovrebbe valere per chiunque, perchè chiunque dovrebbe essere uguale davanti alla legge. Ma è così?

Le categorie non possono essere rigide, ma adoperate ad un solo scopo indicativo hanno l'utilità di facilitare la trasmissione dei concetti: non è che c'è il pedomaniaco che è sempre e solo il pedomaniaco, e il pedosessuale che è sempre e solo il pedosessuale. Però è appunto qui che deve intercorrere la linea della legalità, a separare ciò che lecito è, da ciò che non può esser ritenuto tale. Al di la di quello che possa esser soggettivamente considerato giusto o accettabile o fattibile, sia il pedosessuale che il pedomaniaco che l'omosessuale, sappiano, come chiunque altro, che un dato comportamento può essere sanzionabile laddove si valichino determinati paletti.

E i suddetti paletti, DOVREBBERO essere posti in dei punti il più possibile ampi, di modo da lasciar una strada meglio battibile a chiunque non voglia ledere al prossimo, o quantomeno a tentar di scoraggiare chi altrimenti, in mancanza di riferimenti, non correndo il rischio di potersi scornare, ridurrebbe a proprio uso e consumo tutto quello che lo circonda senza freni.

Ad essere lontani dalla realtà, purtroppo, non sono solo i sempliciotti, i paranoici, i repressi puritani o i forcaioli (che comunque sommandoli vanno a costituire buona fetta delle masse), no, perfino le leggi si dimostrano non di rado pontificazioni sulle più contorte fantasie! Dovrebe bastare che una legge venga sconfessata da una situazione tangibile, concreta, reale, affinchè la si possa ridiscutere! Una legge fonda sul principio che un dodicenne non possa  esprimere un consenso? Bene, se ci sono esempi palesi a dimostrazione del contrario, ebbene occorrerà rimettere le mani sulla normativa. E' semplice.

Ma si da il caso che esistano le leggi per i ricchi, e quelle per i poveri, cittadini di serie A e B; si da il caso i legislatori abbiano degli interessi e siano bravi a nasconderli; si da il caso che i media siano al guinzaglio del potere; si da il caso che i giudici difficilmente scelgano di esporsi... fatto sta, che tutta questa isteria, NON VIENE DAL NULLA! Ed un simile livello di allarme sociale non trova corrispondenza nei fatti! Ergo c'è per forza dell'altro dietro.

Rinunciare a comprendere i meccanismi che muovono gli ingranaggi, normalizzando piuttosto (più comodamente) reazioni assurde di gente accecata, è FARE IL GIOCO DEI BURATTINAI NASCOSTI!

 

Proprio la profonda discrepanza tra ciò che è reale, ciò che è legale, ciò che è considerato ammissibile E a livello collettivo, E a livello individuale, crea una caotizzazione a cui non c'è sintesi. Pertanto paradossalmente il senso comune vigente potrebbe frenare delle riforme giuridiche, o, pure passassero, non renderle applicabili a livello pratico. In parole povere, ammesso ad es. l'evidenza dei fatti spingesse ad abbassare la soglia del consenso riconosciuta dalla legge, ciò non porrebbe automaticamente gli interessati in condizione di beneficiarne, dal momento bisognerebbe fare poi i conti di caso in caso col contesto sociale.   

 

       

 

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la notizia mi ha fatto un po' sorridere  :cry:

leggendo l'episodio in se

onestamente non riesco a vederci un diffuso clima di sospetto e violenza che aleggia sulla penisola

sullo stile "caccia agli untori"

quanto piu' una reazione esagerata (al limite della paranoia) da parte della signora

che ha dell'angosciante

 

ipsilon rian dice che-> "Sinceramente non credo che la pedofilia sia aumentata negli ultimi anni, né che sia aumentata l'informazione al riguardo"

 

mmm pero' a me par di notare...che ultimamente se ne parli

piu' spesso..nei tg...o cmq nei programmi "di approfondimento"

se non in quelli di intrattenimento (forse va un po' di moda e a consumo...come il bullismo...non l'ho ben capito)

 

in cui viene presentato il tizio che tiene la ragazzina in cantina

o l'imprenditore che va in vacanza alle filippine...e paga le ragazzine di 8 anni

 

hum..forse se ne parla...in un  certo senso ..male? :awk:

 

e forse...e' anche un po' per via di questa informazione o dis-informazione

che li stereotipi vengano pompati

(oddio...io dubito che la signora sapesse che la pedofilia e' un fenomeno pressoche'

endo-familiare  :gh:)

e le paure aumentano

se poi si sommano ad isterie personali...scoppia il grottesco  :gh:

 

 

@e se fosse lei la pervertita che voleva sbirciare gli uomini in bagno?-> :gha: no su questo mi sento di dissentire

test clinici dimostrano che se una persona di sesso femminile ha il desiderio di vedere un pisello

non ha bisogno di agire in modo tanto macchiavellico

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Nella legge non esistono categorizzazioni, esistono limiti rigidi in relazione all'età della vittima. Nel momento in cui si pone un divieto assoluto, una presunzione di colpa, certamente si elimina una garanzia. La legge italiana è un po' contorta per le differenziazioni oltre i quattordici anni ( fu una mediazione politica a produrre il risultato ) tuttavia e questo vale come riferimento metodologico, se si stabilisce un limite di età, a livello giuridico si può solo sindacare la sua ragionevolezza secondo la regola dell'id quod plerumque accidit.

 

Nel senso che evidentemente non può bastare un diciannovenne incapace a smentire la presunzione legale che i diciottenni lo siano.

 

Questo lo dico perchè qualunque soglia uno stabilisca evidentemente una eccezione ci sarà per forza, l'alternativa sarebbe dedurre che allora in un'ottica puramente garantista debba essere sempre accertato caso per caso, cioè una sola eccezione legittima l'eliminazione della soglia.

 

Questo punto di vista è logicamente sostenibile, ma trascura l'interesse alla tutela ( anche perchè siamo in un'area in cui l'abuso da provare diventa spesso un abuso psicologico e non una violenza fisica e la prova di una violenza psicologica, se non presunta, diventerebbe ardua )

 

Si potrebbe prevedere la possibilità per l'imputato di provare di non aver abusato, cioè prevedere un'inversione dell'onere della prova, ma anche in questo caso l'imputato dovrebbe provare un fatto negativo e perdipiù psicologico e inoltre afferente la sfera intima, dato il tipo di reato.

 

La situazione è obiettivamente complessa sotto il profilo dell'applicazione processuale di norme del genere.

 

L'id quod plerumque accidit potrebbe invece motivare l'abbassamento della soglia, ma allora si deve parlare di "medietà" dei comportamenti, di comportamento mediamente prevalente, non di eccezioni.

 

Tuttavia io non credo che il difetto di comunicazione sociale della norma nasca da come la norma è attualmente formulata, tanto è vero che giornalisticamente il termine pedofilo viene adoperato per chi si rivolge alla prostituzione minorile, o per fattispecie evidentemente diverse, più ampie rispetto alla previsione dei quattordici anni. Quindi il problema non è quella specifica norma ed in effetti io ho sempre sostenuto ( pur ritenendo quel limite dei quattordici anni accettabile nella prospettiva della tutela ) che anche abbassandolo niente cambierebbe circa la discriminazione sociale.

Cambierebbero ovviamente certi esiti processuali.

 

Il mio sospetto è che la logica condurrà probabilmente ad abbassare quel limite quando per coerenza sistemica si deciderà di ritenere penalmente responsabili i minori di anni quattordici, una serie di elementi segnalano il progressivo svuotamento della giustizia minorile. Il mio scenario è molto più fosco passa attraverso il timore che i fatti di cui si prenderà atto saranno il desiderio sociale di punire esemplarmente ragazzi immigrati o poveri che delinquono. Come accade in alcuni stati USA o va maturando in UK

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StraccinoBello

figuriamoci Straccinobello ( su cui taccio però

i suoi interventi in altri topic sono pubblici )

 

senti. una cosa è mettere le mani su una persona più giovane e sopratutto consenziente. un'altra cosa è mettere le mani su una persona troppo giovane e non consenziente o ancora inconsapevole, che non capisce il significato di quello che accade. se l'uomo che oggi adoro mi avesse anche solo minimamente toccato ambiguamente quando ero piccolo....oggi mi disgusterebbe. se mettesse o avesse mai messo le mani addosso a un bambino, la stessa cosa! non è amare una persona più giovane che è sbagliato. è abusarne. è trovare nella parola amore la giustificazione a qualunque atto. è approfittarsi dell'ingenuità.

il mio amico mi ha detto che sapeva che ero innamorato di lui già quando avevo 16 anni. non ha mai pensato a me allora come fa adesso. perchè non ero un uomo. non ero pronto. e io ne sono contento. lo adoro ancora di più per questo. sono contento che sia stato così perchè a quei tempi il mio concetto di sesso e amore erano tutta un'altra cosa.

mi sono dato il tempo che mi serviva e il mio primo rapporto sessuale completo l'ho avuto a 24 anni suonati. tardino rispetto alla media :awk: però sono contento così. perchè l'ho voluto a questo modo.

si può amare un ragazzo più giovane. si può amare anche un bambino se vogliamo. ma se così è vero (cioè lo si ama) allora si devono rispettare i suoi tempi. chi usa la parola amore per giustificare delle porcate cerca solo di ingannare gli altri e magari anche se stesso.

 

takuya...non so cosa risponderti. non capisco se sono un idiota io o dici delle cose senza senso tu. quando mi hanno palpato il sedere ero alle medie. il mio unico pensiero a quei tempi erano i compiti per casa, le partite di calcetto e dare fastidio a mio fratello. quella mano morta non era incidentale e non era gradita. per niente! che fosse appartenuta ad un uomo brutto o bello non fa alcuna differenza (grazie a dio neanche mi ricordo la sua faccia). se fossi stato più sfrontato gli avrei soltanto tirato un calcio nelle palle molto volentieri!

se esistono ragazzini di questa età che amano farsi palpare (assurdità mai sentita), primo non mi riguarda, secondo, per me è sintomo di una mente già turbata.

 

sulla vicenda ho già detto il mio pensiero.

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